Indice
xiir
Allo studente
xrv
Prefazione aiia seconda edizione americana
1
Capitolo 1 L'antropologia e lo studio ...
230 downloads
3874 Views
66MB Size
Report
This content was uploaded by our users and we assume good faith they have the permission to share this book. If you own the copyright to this book and it is wrongfully on our website, we offer a simple DMCA procedure to remove your content from our site. Start by pressing the button below!
Report copyright / DMCA form
Indice
xiir
Allo studente
xrv
Prefazione aiia seconda edizione americana
1
Capitolo 1 L'antropologia e lo studio deUa cultura
Perché I'ant ropologia? Pcrch6 studiarc l'antropologia? Definizione del concetto di criltun 'I'rasmissiorie di cultura e relarivismo culturale Litniti del concetto di trasmihsione di ciiltura Diffiisione Aspetti rncntali e comportamentali delle culture
I-a diversità dcllc teorie anrropologiche Riepilogu
19
Capitolo 2
Geni, evoluzione e cultura
Selezione naturale contro ia lotta per la soprawjvcnza Selezione naturale e comportamento L'evoluzione dell'apprendimento Cultiira non umana Culrure rudinienrali presso i grandi primari Perché la culturà è così rud.imentale ira i non umani? A1 principio era il piede Decollo ciilt iirale Lingua e decollo culturale Razziologia scieiiriiica Sociobiologia (:reazionisrno scientifico Iiicpilogo
43
Capitolo 3 Lingua e cultura
4 Produttività 44 Distanziamento Arbitrarietà 46 Duplicirà di stnitrure
Indice
Sistcirii foncniici Morfcmi Gramiiiatica: rcgolc che governano la costruzianr di rnorfemi Grariiniatica: siritassi Srriitt urii profonda ~lcq~iisizione del linguaggio Esistono lingue superiori e inbcriori? I.irigua: classe sociale, etnicità Lingua, pcnsiero e causaiirà Elitarismo C sessismo obbligatori Mutaniento linguistico Lingua e coscieiiui Riepilogo 62
Capitolo 1 Produzione Evoluzionc della produzione di energia Modi di produrre il cibo I .'influenza dell'anibientc Portata aiiibicntale e lcggc delIa ridiitione delia prduttività Espansione, intcnsificazione e mutamento tecnologico Ecologia della caccia-e-raccolta 'l'eoria ottimale di appron'g' ' 1 ionamcnto Sistemi taglia-e-brucia di produziorie di energia alimentare Il del cibo animale Agricoltura i,rrigiia lincrgia cd e\~oluzionecult~irale Sistenii encrgetici produttivi di cibo industriale Riepilogo Capitolo 5 Riptoduzione Relazione tra prodrizione e riproduzione Costi e benefici dcll'allevan~cntodei bambini I1 modo di riproriuzione industrialc Pratiche di controIlo . È questa la distinzione che intendono fare alcuni antropologi quando scrivono di antropologia sociale, distinguendola dall'antropologia culturale (Goodenough, 1970), Non può derivare alcuna confusione dalia definizione, pih estesa, usata in questo
ECNICHE DI NUTRIZIONE
Fig. 1.2
L'influenza della trasmissione di cultura e estremamente evidente n diversi modi di mangiare. Queste bambine cinesi stanno mangiando riso e legumi.
libro, dato che ci si 8 premutati di chiarire se vengono analizzate le idee e i sentimenti culturalmente determinati della gente, oppure le attività comportamentali esterne, culturalmente determinate, delle loro persone fisiche, o entrambe. Vi t un altro tipo di distinzione, anch'essa piuttosto diffusa, tra - c 4 s datti o privi di significato. a,sono s i s t e m a t i c a m d a t t a t - i - b i s . i d e k o k a e dell'econornia locali, attraverso un «hwicidio» prevaEmica, etica e rapporti numerici I m t e maschile, Anche se gli indcdei bovini secondo il sesso siderati vitelli noli vengono soppressi, L'csempio seguente dimostra quanto molti di cssi sono pii1 o meno affamati a sia importante la differenza tra discipli- morte. T n ~ l t r?ami ~ A d h d i a , dove na emica ed etica negli aspetti non l i i i - prevalnono diverse condizioni ecoloniguistici deila culturà ~ e distretto i di &e ed econoiiiiche,I'etbca;;bviciria» è Trivandrum, dello stato di K e r a l a , . ~ ! praticata più nci confronti deIle femmi-m d
_
30LE PER !ALTRE ento culturale ?e
to dalla 11 un semplice jofe.
-
-
abbreviat o la vita idi unod_eeiJ~o-anima- che, facendo un rapporto niinierico fra li X: non ne 2~yrebb.m-n?~-iirciso 60vini adulti secondo il sesso (v. il Cap. unoj6Jo a l : x ~ - ~ e ~ a m atamorue iht d i 12 per un'analisi piu approfondita delfame - riaffermando in ral modo la tra- I'emica e deii'etica dei bovini in India). dizionale proibizione hindu circa I'iicci1
,
I_
sione dci bovini. Tuttavia, fra gli allevatoti di Kerala l'indice di mortalirà& vitelli maschi è circa il doppio di~_upllo delle fcrnrnine. Infatti, un vitello da O a .. I anno è in schiacciante minoranza rispetto aile femmine deUo stesso gruppo, in un rapporto di 67 a 100. Gli stessi allevatori sono consapevoli che i-ma-
--
Modelli universali Per mcrtcrc a confronto una cultura con un'altra. I'antropologo deve raccogliere e riordinare dati ciilturali concernenti aspetti o parti ricorrenti, «rransculturali», dell'intero complesso
15
sociale e culturale. Tali aspetti o parti ricorrenti sono chiamati modelli universali. La t~iaggiorparte degli antropologi sarebbe d'accordo sul fatto che il modeUo iiniversale comprende comportamento e pensic:ro conn essi con il modo di trarre sostentament~ o dau'ambiente, avere bambini, organizzare scambi di merci e di lavoro, vivere in gruppi famiIiari c in comunità pih ampie ed esplnrare gli aspetti creativi, espressivi, ludici, estetici, morali c intellettuali della vita umana. Comunquc, non vi è accord o su quante sottodivisioni di qucstc categorie dovrebbero essere riconosciute o su quale priorità si dovrebbe stabilire nel condurre la ricerca. Tn questo I ibro versrà utilizzato un modello univeirsale, cositituiro da tre di. r visioni principair - intrastruttura, struttura e sovrastruttura. 1.
1. Infrastruttura. Consiste nelle at tività etiche e comportamentali con cui ogni società soddisfa i bisogni minimi di sussistenza - il modo d i prod~zione- e con Ic quali ogniina regola la crescita dclka popolazione - il modo di riprodu-
zione. 2. Struttura. Consiste nellc attività economichc, politiche. etichc e comportamentali con cui ogni società si organizza in gruppi che ripartiscorin. regolano e scambiano merci e lavoro. A secorida sc il nucleo dell'organizzazionc si basa su gruppi familiari o su relazioni interne ed esterne all'intera società, si può parlarc di economiufuntiliare O di economia polilica, intcsc come componenti iiniversali a un livello strutturale.
3. Sovrastruttura. Consiste in comportamento e pensiero volto ad attiviti artistiche, ludiche, religiose e intcllettuali, oltre che in tutti gli aspetti mentali ed eniici di una struttura cd infrastruttura culturale.
La diversità delle teorie antropologiche Anchc se turti gli antropologi sottoiineano l'importanza di un approccio a più dimensioni, ampio, con-iparativo e globale, cssi sono spesso in disaccordo sul n-iodo migliore di spiegarc e comprendere la condizione umana. Alcuni ritengono che la cultura non possa e non debba cssere studiata nello stesso tnodo con cui gli scienziati analizzano i fenomeni naturali; altri, invccc, pensano che l'antropologia possa individuare i processi causali, così come i biologi scoprono le cause dell'evoluzione biologica o i rncteorologi individuano quelle dei fenomeni atmosferici. Comunquc, anche fra antropologi convinti che esistano cause ben definite delle istituzioni c dei modi di vita, c'è disaccordo su quali siano qucstc caiise. I tipi di ricerca che gli antropologi conducono e le conclusioni che essi evidenziano sono note\?olmente influenzati dai presupposti chc cssi formulano circa le cause dell'evoliizione culruralc. Detti presupposti, formulati da antropologi appartenenti a diversi orientamenti teorici, vengono definiti s/yutegle di ricerca. Non è concepibilc che si possa scrivere iin manuale in grado di esporre tutte le attuali strategie di ricerca, privo di pegiudizi verso ognuna di esse e ugualmente esauriente nei confronti di tutte. Nei capitoli seguenti l'autore si è coscienteinente impegnato per inserire piinti di vista alternativi su problemi controversi. Malgrado ciò, la personale strategia di ricerca dell'autore domina inevitabilmente l'esposizione. La strategia seguita in questo libro mette l'accento sull'int'rastruttura. vista conie causa di struttura e sovrastruttura ed è chiamata ntrirenalismo nilt~rrale.Si potrà trovare una descrizione dei principi di base del rnatcrialismo culturale e delle strategie alternative di ricerca antropologica in Appendice.
Riepilogo L'antropologia è lo studio della razza umana. I suoi quattro maggiori campi sono: l'antropologia culturale a sociale, l'archeologia, la linguistica antropologica e l'antropologia fisica. L'elemento distintivo del suo approccio è inserito in un'ottica globale, comparativa e a più dimensioni. Konostantc che la maggior parte dcgli antropologi operino in ambienti accademici, un numero semptc crcscentc si impegna nell'antropalogia applicata a vari campi del comportamento e delle relazioni umane. 1.a stiidio d e l l ' a n t r ~ p o l o ~ i èa prezioso per chiiinqw progetti di esercitare una professione in un campo interessato alIa dimensione cuIturale dell'esistenza umana. Una cultura consiste nel inodi socialmente acquisiti di pensare, sentire ed agire dei membri di una particolare società. Le culturc mantengono la propria continuità attravctso il proccsso di trasmissione di cultura. Nello studio delle differenze culturali è importante guardarsi dall'abito mentale chiainato etnocentrisino, che deriva dall'incap-ncità di i-iconosccre gli cffctti di vasta portata clclla trdsmtssione di cultura sulla vita iirriana. Comunque, tale trasmissione di cultura non è in grado di spiegare coine e perché cambiano le culture. Inoltre, non tutti i ricorsi cultiirali nclle cliversc gericraziorii sotio frutta della trasinissione di ciiltura. 11lcunE qono il risultato di rea~iotiia condizioni o situazioni siniili. hlentre la trasmissione di culrura indica il processo con il qiialc la cultura è trasmessa da una generazione all'altra, la diffilsione indica quello con cui 13 cultura viene trasmessa da una societi all'aftra. La ditiusione, come la trasmisè automatica e non sione cii c u l ~ u r a non ,
puR, da sola, costituire un principio di spiegaziune. Società confinanti possono .. avere entrambe culture niolto Umili, cornc anche rnoltci dissimili. ' La crilti~ra,così comc vienc definita iii questo testo, è. costituita sia ( l a a w e nimenti che si verificano nella mente di un popolo sia da comportanie~itiche si rcalizzanu intorno ad-.esso. Lyi esseri umani possono descrivcrc i loro pcnsicri e comportanienti J a l proprio punti, di vista. Di conseguenza, nello studio 7 delle cultiirc umane si deve chiaramente indicare sc vicne esposto il punto di vi~ G ~ p o p o l a z i o indigena ne facente p a r t e t a rLlI2~oO=Lquei lo -;Lettivamente, si tratta di punti di vista emici o etici. I termini ernico ed etico sono tratti daIla tiistirizione linguistica fra fonctica c foiieiiiicà. Sia gli aspetti tnentali che comportamentali di una cultura possono es.sere - a~vicinatida iin ynta_di_.iUsia.eniico o etico. Lc vcrsiuni, einica e d etica, 'ZHTElrcaltà spesso ciiffcriscono considcrei>olmetite, benche vi sia di solito un certo grado di corrispondenza fra cssc. Oltre agli aspetti emici, etici, nienrali c curnportamc.ntali, tutte le culture conJiviclono un inodcllo iinivcrsalc. Quello utilizzato in questo testo è formati, dii ire componenti principali: infrastruttura, struttura e sovrastruttura. A loro volta, esse consistono, rispettivamente, nci modi di produzione c riproduzione; iti economie fan~iliat-ie politiche e in aspetti cregtivi, espressivi, estetici e intdlettuali della vita urriana. La definizionc di queste caregorie è essenziale per I'organizzazionc dclla ricerca. Gli antropologi segriorio molti e diversi tipi di strategia di ricerca. Quelkslg u i t ~in questo libro pone I ' a c c e n ~ o - ~ ~ l T i ~ n p o f T n GZ G i aI c dd-riitturn ed è nota come materialismo cultwalc. L -
-- -
-
Capitolo 2
GENI, EVOLUZIONE E CULTURA Q
ucsto capitolo tratta del rapporto tra i processi biologici evolutivi e I'erricrpenza di una cultura come caratteristica esclusiva degli esseri urriani. Vi si dimostra ch& cultura codificata nel cei-vello c nun nei ovvero .-'* le unità dell'eredirhiologica. Vengono esanlinate le teorie dci crea zionisti scientifici e confurate le loro critiche all'evol uzionisrno in biologia ei antropologia.
a
La capacità iimana di acquisire cultura è frutto di processi biologici e~~olutivi, il piìi efficace dei quali t noto come selerione natuiakr, che si realizza in quanto risultato della capacità di riproduzioiie, potenzialmcntc infinita, della vita, delI'cffcttiva natura finita dello spazio c dell'cnergia, da cui dipende la vita sccs sa. La selezione naturale intenlicnc sullt unità di informazioni ereditarie, o geni, dislocate nelle cellule riproduttive di ogni organismo e agisce in tal senso, aurneritando o tiiminuendo la frequenza delle varianti genctichc, di cui le mutazioni sono la causa~"principale - cioè gli «errori» che si verifica no durarite il processo di tiprcduzione dei gen i. Alcune di queste vari,anti accrcescono bI capacità . . di ad attamenito (fitness) degli individili che 11E posseglgono. altre la riducono. In quest a sede, l'espressione «capacita di adattamento,, sta a indicare unicamente il numero dì discendenti in cui iina particolare variante penctica appare ncllc generazioni successive. I geni portatori della capacità di adattamento più elevata sono definiti «adartativi», quelli della più bassa, > formiche e termiti (Fig. 2.4). Per «andare a caccia di tcrmitih bisogna in primo luogo strappare uri raiiioscello o iin rainpicantc, ripulirla dalle foglie e dai rami laterali e, poi, localizzare iin temitaio adatto, chc C duro quanto resistente ed impenetrabile, tranne clie attraverso alcune gallerie di accesso scarsamente protette. Lo scimpanzé gratta via la sottile copertura cc1 inserisce il ramoscdlo. Le termiti all'interno nc mordono la punta. Lo scimpanzc In escrae e lccca le termiti attaccate. Colpisce in modo parricolare il fatto chc, prima, gli scimpanzk preparano il rarrioscello, e poi, tenendolo in bocca, vanno da iin nido all'altrci mentre cercano una gallcria d'acccsso adatta (Van Lawick-GoocIall. 1968). «L'andare a caccia di formiche» ? iiri'iiiteressante variazione su
questo tema. Gli scimpanzé di Gombe «pescilno» u n a razza di aggressive formichc nomadi, lc quali possono infliggere iin morso doloroso. Una volta localixzato il loro temporaneo nido sotterraneo, gli scimpanzé costruiscono un un ramo verde e lo
inseriscono neu'ingresso del fortiiicaio: centinaia di formiche furiose si arrampicano sul ramo pcr respingere l'invasore:
Gli scimpanzé n e controllano l'avanzata e, cjuando lc formiche hanno quasi raggiunto
le loro mani, I'utensilc viene ra~idameiitc
Fig. 2.3 JANE VAN LAWICK GOODALL L'antropologa,mentre fa amicizia con un giovane scirnpanze, nel Parco Naz~onaledi Gombe. in Tanzania.
-
-4-
M-
HIE
H€ !IN0 ranco di ,arano il ~ia iiscuglio in immia al iiccuglio tra. Le due D piano iae il grano
Fig. 2.4 UNO SCIMPANZE A CACCIA DI TERMITI Un ramoscello, accuratamente sfrondato dalle foglie, e introdotto nel nido. Lo scimpanzé lecca le termiti che vi si attaccano quando viene ritratto.
ritratto. In i.ina frazione di seconrlo. l'altra mano spazza rapidainentc l'atrrczzo per tutta la sua lungliezza [...I ag~uanrando in -I'iiucchio l(:forinich e h a il pcdlicc. t. I'ir d i c e . I E:ssc vengi no, poi. ficcate ni:Ila ~ C Ci spaI;a n c a t a cdI ~ncrgic;irnente n'iasticate iin un solo boccone (Mc(;rew, 1977, p. 278).
Gli scimpanzé fabbricano anche :spugne» per attingere acqua dalla cavit i di un albero. Strappano un pugno di foglie da 1111 arbusto, le mettono in bocca, masticano per un po', immergono la manciata d i foglie nd'acqua, le lasciano inzuppare, le portano aiia bocca e succhiano il liquido. Una spugna simile è isata per asciugarsi il pclo, per tirar via ostanze appiccicose e per ripulire l'ano lei piccoli. Gli scirnpanzb di G o m b e itilizzano anche dei bastoni come leve e ttrezzi di scavo per razziare i formicai fagli alberi e per allargare l'entrata di alveari sotterranei. In altri luoghi, si sorio osservati degli scimpanzé, nel loro habitat naturale, schiacciare o battete frutti dal guscio duro, semi e iiocciole, con bastoni e pietre. Uno scimpanzé della forcsta di Budongo, in Uganda, ha usato una foglia attaccata ad un ramo per cacciar via le mosche (Sugiyama, 1969). Risulta che gli scinipanzé si sono spinti pii1 in la d i altri primati nell'uso di armi e proiettili. Lanciano pietre, feci e bastoni con notevole precisione. Jn
condizioni di parziale controllo, si è 0ssenlato che maneggiano lunghe mazze con mira micidiale. Un ricercatore (Kortlant, 1967) costruì un leopardo impagliato, di cuii testa e :oda potevano essere inosse meccanicamente, e lo installò in iin tcrrerio allo scoperto abitato da scimpanzé. Q pesti comparvero animò le parti deli'anirnale. Gli scimpanzé lo ati 3 con pesanti bastoni, lo fecero e trascinarono via i resti nella boscagiia. Non risulta che ci sia alcun gene specifico a cui attribuire il fatto che gli scimpanzé cacciano termiti e formiche, o gli altri coinp~ ortamcnc[i precedenccrnenre rilevati. È vero che, perché essi si verifichino, dwono essere presenti, nel giovane scimpanb, capacità geneticamente determinate di imparare, di maneggiare oggetti e di iiiangiare inserti, ma queste capacità c predisposizioni biologiche non possono spiegare la caccia alle ~crrnitie alle formiche. Se ci fosscro soltanto gruppi di giovani scimpanzd, ramoscelli e tcrmitai, la caccia a questi aniinali non avrebbe probabiln~entcluogo. Ldlelemerito mancante sarebbe I'informazione su di essa. immagazzinata nei cervelli degli scimpanzé adulti. 'l'ra gli scimpanzé del fiume Gombe, i giovani non iniziano la caccia alle termiti fino aIl'ctà di 18-22 rriesi. All'inizio, il loro cornponatiiento è maldestro e inefficiente ed essi non diventano abili fino ai tre ariiii circa. Van Lawick-Goodal1 ha fornito testimonianze di molti casi di piccoli che osservawanu attentamente quando gli adulti andavatio a caccia di termiti. Spesso i principianti recuperavano hastoni già utilizzati che erario stati scartati e cercavano di usarli da soli. J.,a caccia alle termiti richiede un apprendimento pii1 lungo, poiché coiilporta il rischio di essere morsi. I1 pih giovane scinipanzk in possesso di questa capacità aveva circa 4 anni (McGrew, 1977, p. 282). La conclusione
che la caccia alle formiche è una caratteristica culturale è rafforzata dal fatto che scimpanzé di altri luoghi non si nutrono delic formiche cacciarrici, anche se quesra specie è largamente prcsentc in tutta !'Africa. Allo stesso tempo, differenti branchi mangiano altre specie di formiche C in modi del tutto diversi dalla rradizionc di Goinbc. Per esempio, gli scimpanzé dei monti Mahali, I70 chilometri a sud,. introducono ramoscelli e corteccia nei nidi di formiche arboricole. che sono ignorate dai primati di Gonibe (Nishida, 1973).
Perché la cultura e così rudimentale tra i non umani? Sviluppare tradizioni re1 a fabbricazione e ali'iiso di utensui sarebbe molto importante per ogni specie intelligente. Perché, allora, queste tradizioni sono rimaste ad uno stadio così rudimentale fra tutte le specie, tranne la nostra e quella dei nostri antichissimi antenati che ci hanno direttamente preceduti? La spiegazione si ricollega alla necessità Ji unire un'intelligenza avanzata ad un'appropriata confurmazione di arti, dita C pollici. Beiiché i prii io abbastanza «intelligenti» da cosrruire ed usare degli utensili, la loro anatomia e il loro abituale modo di vivere noti li stimolano in nessun modo a sviliipparc ampie tradizioni neil'uso di attrezzi, I'resso scimmie e primati la mano non è mai stata molto usata per maricggiare oggetti, dal monicnto che gli arti superiori sono essenziali per camminare e arrampicarsi. È questa, probabilmente, la ragione per cui il comportamento più diffuso, per quanto riguarda l'uso di utensili presso molte e diverse specie di scimmie e primati, corisiste ncllo scacciare gli intrusi con un tiro di sbarramento di nocciole, pigne, rami, frutta, feci o pietre. Lanciare questi oggetti richiede solo una mo-
inentanea perdita dclla capacità di fiiggirc arrampicarsi in caso di pericolo.
Al principio era il piede La frattura tra la continuità cvolutiva ptristoricil. che ha condotto agli esseri umani, e quella chc ha portato agli attuali p n d i primati. si 6 probabilincntc: vcrillcata fra gli 8 e i 14 niilioni di anni fa (Kav. 1981. p. 1501. 3 inilioni di ;inni fa c'crano almeno due tipi di otninidi (trienibi-i della fi~mi~lia um~rial, uno chiamato Australopifhenn, che finì con I'cstinguersi! c l'altro Iio~ilohnbilis, che era un antichissimo antenato della nostra specie. 11 fatto riotevole. in tutti e dile i tipi di primi ominidi, e che essi avevano dei cemclli rion pii1 grandi di quello di uno scimpanzE. Si sa che erano uminidi, perchc i loro arti e i loro corpi crano gia corripletamente adattati alla stnzioiie crctta - ci sono impronte risalenti fino a 3 inilioni di anni fa, che lo provano (Fig. 2.5). Ail'inizio, fra gli ominidi la sclczione non dipese daiia loro intelligenza, ma bcnsì dalla loro particolare andatura eretta. Il perché essa, deiinita bipeclfs~~zo, fosse selezionata positi\:ameiite t ancora materia di discussione, ma C chiaro che, iina volta che le matii non scnrirono pih per cam-
Fig. 2.5 PRIMISSIME IMPRONTE DI OMINIDI Scoperia a Laetoli ranzania) da Mary Leakey, una serie di queste impronte dimostra l'esistenza di orninidi bipedi più di 3 milioni di anni fa.
rninare o correre, l'uso di utensili poté diffondersi iiiolto di più di quanto non sia accaduto presso scimmie C primati. A quel punto, attrcni quali clave, bastoni per scavare, martelli C coltelli di ptctra poterono essere portati iri mario, senza compromettere la capacità di esplorarc. spostarsi e sfiiggirc al pericolo. 1a, fabbrica7ione c l'uso di questi utcnsili potC quindi avvantaggiarsi delle csperien~c,condivise, di molti individui. Qiiatido l'liso di attrezzi acquisì niaggiorc importmza, la selezione naturale favorì individui p i ì ~intelligenti, che erano più abili nell'elaborare e nel trasmcttere tradizioni cumportamentali. A sua \lolt:i questo portò ad un maggior iiunrcro di utensili di migliore qualità e a far senipre pii1 assegnamento sulla trasrniqsionc cli cultura intesa come origine di validi coiilportaineriti; di conseguenza. tutto ciò produsse varietà di oniiiiidi ancora più intclligetiti. Tn tal modo, per molti milioni di anni I'e\7oluzione culturale C quella del ccrvdlu c del corpo umani in unu strumenù to di apprendimento semDrc ~ i etfiunico pr'ocesso ciente costituire evolutivo. Gli a i pietra, grazic .,.-."-'..dcj priall'intervenco del lapt>ic>ciiliiiiii missimi ominidi. dotati di un cervello grande come qiiello di un primate, di\lentarono pii1 coniplessi, furono costruiti con maggiore perizia e diveniiero pih specializzati per usi particolari: tagliare, scavare, lanciare, sia quando all'f-lonro hahiiis iFig. 2.6) subentrò l'l-iomo erectzrs, circa 2 miliotii di anni fa, sia nel momento in cili a quest'ultjmo successe ['l lomo supiens (Fig. 2.71, circa 10 000 anni fa. L
.
+
Decolla culturale Con l'apparizione dell'Homo sapiens (esseri uiiiani rnodcrni), il Icgarne tra I'cvoluzione biologica e quella culturale subì un miitarncnto profondo. Nel cor-
Fig. 2.6 HOMO HABILIS
Fig. 2.7 L'NaLUZlONE DEGLI OMINIDI (Procedendo dall'atto verso il basso). Australopithecus: Homo erectus: Neanderthal classico: Homo sapiens.
so degli ultimi 100 000 anni le dimensioni medie del cenlello umano non si sono accresciute (in effetti si sono un po' ridotte! ). Tuttavia la complessità e il ritmo di mutatnento dei sistcrni socioculturali umani sono aumentati. di. molti ordini di grandezza. Da ciiò si decluce cl~iaramenrcche, per capire gli ultimi 100 000 anni di ewluziorle cultuirale, bisogna attribuire un'impi damentale ai proce ssi cultuirali piutt~ OS~O che biologici. La selezionem..a t.u r a le e -" auiru alla . l'evoluzione organi~n base della cultura ma, una volta che la capaciti di acquisirla si fu pienamente s\ iluppata, un gran numero di ddfercnze e soniglianzc culrurali puterono delinearsi o scomparire in modo del tutto indipendente ttolineal'uiiità del biogrfinzmd umano - l'eredità gcnctica di base che detcrn~ina la n;itur;i umana - e si è mosrrata a110 stiidio delLannulllr>kigicl è una strategia di ricer- sciirsàrnerite iri~crcssàt;~ I'cvenriialità che ogni rilzza nc abbia ca che ccnde a spiegare alcune differeniiiio piitticolare. Si c h e fare attenzione. ze e somigliailze socioculturali in termicpiiidi. a non coiilondere incliscriminani di selezione naturale. Essa si bayd.ìu una concezione più articolata di que- tamcnrc i sociobiolugi con i razziologi st'ultinla, nota conie f l j r i n c i io M a scientifici i razzisti politici. canaciii 6 oiloiiomcrr io ~ , l u ~ D / ~ se~ i ~ ' o .1primi non iiegano chc I'insicme delle risposte umane sociali sia, per J'apcqndo il qiiale la sclczionc natiirale favurisce caratteristiche che diffondono-i punto, socialmente appreso e, quindi, non dirertarnente sotto controllo gcnctigeni di-un inGi-jn~an*n . . .. . . . . co. Il sociobiologo E.O. Wilson ( 1977, solo 11 nurnem-cleisuoi discenderit , ma - Ip. 1331 scrivc: anche quel10 dei suoi parenti stretti, ... ad esempio ---.-dei fratelli e delle sorelle, portatori di molti d ~ l stcssr i genb. QiGndi, E ncttarncntc cvi~lcntcche uuasi tutte le si &@unge i1 controllo dell'e'evoluzione differenze ka cilltiire. iiriche sc non-proprio biologica sc una caratteristica aumenta tutte, sono basate srz1l'aPprcn~limcnto eel;l so_C-"~a~jon~. pii1 che sui gcni. il totàlc complessivo dci gcni di un individuo nclle generazioni successive e non Anche il sociohiologo Richard AIeu n i c a p i t e il numero dei suoi discensander 11976. p. 6 ) affertila: denti111 principio dcUa capacità di adatt a r n r n ì ~ o i n ~ ~ l e s s èi vstato a utiliz~ato Che si diniosircrl come I.cnornlc Per spiega'' alcune carat'e'i"ich' '0j di C u l r urrli in prcaiu ciali tipiclic fra gli iimani C chc tradi- ,1 r,oi,ola7jnni contcin,,orancc. non ;,bbia in zioiiali interpretazioiii deUa fin ilci roilti niilla a ,-hc spasrirc con le loro naturale consideravano rliffcrenze geneiichc. cseinpio, csso spiega Pochi sociobjohgi, per non dire nesste sterili presso insetti sociali iludii api e formiche: nun avendo una sua proge- suiio, si intcrcssano alle variazioni nel cicli. Quarido carnmitiano su strette rravi, a 80 piani dal livello stradale, non soiio minimnn~cnreturbati dall'frnpellente hisogrio di costruire tcndc. piuttosto che palami per uffia. L'evidenza della trasir>issioIiee della diifusionc di cultura i11 ogni cor~tincntc e presso tuttc le più im ponanti razze e Popolazioni prova chc I'enorn-ic niolc del repcrtoi-io di rispustc di ogni nuclco u112ati0 puO essere acquisita dà qualuiique alrro, :ittrnvcrso processi di apprendimento c scnza il minimo scambio 0 mutamento di geni. (Si veda l'Appendicc per iin'iilteriore trattmione della ra7zlologia scientifica nella storia delle tenrie culturali).
L
l
L
-
comportamento sociale umano in rcla- Creazionismo scientifico zione alle irequenze variabili con ciii i gcni risultano preseriti nelle diverse po- La teoria dell'evc~~iizionismo è attaccata polazioni. in tlmerica dai fondamentalisti religioBisogna riconosccrc che I'in-se si, chc si autodcfiniscono acreazionisti n e I l ' i c 1 e n t i i ~ ; ~scientifici». f~ dci sociobiolovi Il loro scopo k di costringel~ ulilana ~ L I Òportarc rc le sciiole pubbliche a d insegnare c h e stanti ~ l c l nacur;~ --ucro>i la Bibbia contiene uti'alternativa, sciena d una conoscenLd cT «invo esterno, -. tanto per usare utià nictaa fora tificamente credibile, alle teorie evolusuggerita da E.O. \iililson ( I Iarris e W'd- zioniste. I creazionisti scieritifici ccrcason. 19/81. all'interrio clel clualc 2 stata no di screditare la teoria dell'evoluzione fiilo ad ora costretta l'e\-olu7ione cult~r- per il modo cori cui essa spiega quella ralc. DI f,itro, tutti gli ;intropologi con- dell'universo. dcllc galassie, delle stelle vengono chc csistc una riatiira uliiana. e dei pianeti, oltre che della Terra, dei ccirrisporidenre al1'ercditi genetica del- suoi minerali, oceani e contincnti ed ail. 121 inaggior p a n e di che l'e\wluzione dclla vita, delle piante, I'Ilurnri . v r q > r i . ~ i ~ma . . cssi dissente d a i sciciobiulopi per rluan- degli animali, della specie umana e, ultit o rigtiaicia l'attribuzione di alcunc pra- mo ma non meno importante, quella tichc culrtirali. qusli la guerra o ia sii- della cultiira, ivi incliisc la tecnologia, la premazia ii-iaschiic. direttamente all'e- lingua, l'organizzazione familiare e polispressione dclla natura umana. Inoltre, tica, la religione e la stessa scienza. è chiaro che quest'ultima putì spiegare I'oich6 la Costituzione degli Stati soltai.it« i tratti universali della culcura c Uniti proibisce l'insegiiamento deila non I'enoriiic g;inirYia tli variazioni in Bibbia (o di qiiali~nquealtro testo saogni e scuole puhblicro) come ~ r l i ~ i o nnelle . -parricolarc monimto storico. Quando . -. h nosrra specie . conquistò che. i crcazionisti tentano d i aggirarc la 1'ui.iivcrsalitl seniantica e [~arcòla soglia separ2xiot-ic fra stato e chiesi1 rrasformando i miti, le leggende c le allegorie dcTJc-Ttiirale, coinpIZGtia transizione v q r E !!j~li\?ello-di esistenza dcl libro dclla Genesi in quelle che essi itnunrr;intc q~ia&l. pr-oOcis~soOdlrrea- sostengono essere delle teorie scientifi~ h n ~ ì c l materia la dall'energia,.-o della che: vogliono c h e la Bibbia sia insegnavira dalla materia., - . L'iiomo sdpleizr non ta come scic~nza.Disegni di legge che 6 solo ui1 altro animale da studiare. co- richiedono o promuovono I'assegnaziome le formiche o i castori. Siamo l'unico ne di un iiguale numero di ore di insecsserc \'ivente sul12 terra ( e anche ncl gnamento per il crcazioriismo ~scientifiraggio di alrncno iina dozzina di anni co» in corsi di scienze, sono stati preluce i-icUo spazini i1 cui fonclamentale seiitati in quasi cutte Ic legislature di modo di s ~ i l u p p a r cnuovi ~ n e t o d ipcr ogni stato (iilolte sono statc dichiarate affrontare i problcmi dclla s o p r a \ ~ i v c n - leggi incostituzionali). A prescindere t a e dclla riprodiiziorie clipcndc, in madal successo che i crcazioiiisti possono nicra prcdominarite, dalla selezione cul- aver avuti) ncll'ottenere l'approvazione turale pii1 chc. da qiiclla nitturaIe. La d i queste leggi, la loro pressione politica cultiiia non t: codificata nei geni, ma ha prodotto un effetto agghiacciante subcnsi rielln mente. Quindi, non si posso- gli editori rli miinuali e siii comitati scono spiegare Ic diffcrcnzc c Ic soiiiiglii~n- lastici, entrambi iilolto sensibili ai grupzc culturali con il principio della capacipi di pressionc unidirezioiiali. t$ di adartamento complessiva. I creazionisii scielitifici tendono a raggiungcrc un preciso scopo: ottenere uri egual riurncro di ore di lezioni scolap .
p-.
-
-
sticlic, dcfiricndo l'evoluzioiiistiio corne (di vapore. iiell'atmosfera superiore, C in bacini sotterranei. 1 1diluvio iniziò a causa dell'eruzione viilcanica delle acque sottcrrancc. che provucarono tiirbolenza ~icll'ariiiosfcrae iiifransero ala volta celeste contenente l'acqua». Quasi tutti gli animali terrestri morirono, le creature iiccise dal dilut.io furori0 poi trascinate nelle depressioni, seppeilire
da scdirncnti C fossilizzatc. L.c prime furono gli orgariisrrii chc vivevario stil fondo del iiiare - niolluschi ed altri invertebrati; poi vennero sepoIti i pesci, quindi gli anfibi c i rettili (perché vivevano in «zone pii1 clc\ratc») ed infine, i inamirlialli1 loro inagk r i C gli uccelli (gua cominciò impr0mvisamente ad esprimersi in idiomi rwiprocan,cnte incomprensibili. Inoltre, i creazionisti sostengono che questa ilicomprensibilità fu la causa dell'emigr:izione dei popoli dalla loro terra dqòriginc vcrso distanti zone del pianeta, ma li011 vi k nessuna prova che testimoni tale awenimcnto; aiizi, esso è
1
contraddetto da tutto ciò che si conosce sulla storia delle lingue. Come vedrcrno (p. 59), la scienza della linguistica storica ha pazientemente ricostruito le fortne più antiche delle maggiori famiglie linguistiche del globo. Le lingue che osserviamo oggi si sono gradualmente evolutc da queste remote protolinguc, con un ritmo che richiede molte gencrazioni di divergenti mutamenri fonetici e di ristrutturazione grammaticale, provocati da separazioni geografiche e da dispersioni. Si tratta di un processo che ii stato studiato e documentato i t i niodo approfondito con l'aiuto di materiali scritti. I creazionisti sostengono anche che l'Antica Età della Pietra non è durata 2 milioni di anni (o più), come affermano gli archeologi, ma solo 3 000, a partire dalla dispersione provocata dalla Torre di Babdc fino alla ricomparsa di civiltà avanzate al di fuori del Medio Oriente. Non viene fornita nessuna prova a sostegno di qiicsta teoria e, anzi, i creazionisti asseriscoiio che se l'Antica Età della Pietra fosse durata uri inilione di anni, la popolazione mondiale sarebbe molto più niimerosa di quanto non sia oggi. Essi dicono che «i. assoIutamentc incredibile clic ci siano state 25 000 generazioni di esseri umani, da cui risiilta una popolazioile di soli 3 tniliardi c mezzo», dal inomcnto che la famiglia media «doveva avere alnieno 2.5 figli),. Come vedremo (p. 931, per& una ricca letteratura antropologica dimostra che le popolazioni preistoriche mantennero dei livelli danografici molto bassi, grazie alla continenza sessilale, alI'aborto, all'allattamento prolungato e a forme dirette e indirecte di infanticidio. Di consegueriza, non c'è motivo perche la Lmiglia media dovesse avere elmcno 2,5 figli chc vivevano fino all'ctà della riproduzione. Inoltre, la teoria creazionista, second o la qualc tutte le civiltà possono esse-
le più importanti scoperte archeologiche del XX secolo - cioè il fatto che Ic socictà-stato precolonibiane del Messico e del Pcrù si sono evolute da cornunità di base di cacciatori e raccoglitori, indipendenteniente da rilevanti influenze del Vecchio Mondo. Gli archeologi hanno trovato gradualmente prove dci nietodi con mi piante cc1 animali originari dell'Amcrica c ignoti nel Nuovo Mondo, i lama, gli alpaca, i porcellini d'India, le patate, la maniuca, il granturco c l'amaranto, sono stati addomesticati ed inseriti nelle culture preistoriche indigene americane. Furono queste piante e qucsti animali a fornire l'cnergia-cibo di base necessaria per I'evoluzione dei gruppi in villaggi, dei villaggi in doniini, dei dominl in stati e degli stati negli imperi de1l'Amcrica precolonibiana. Alla fine del secolo scorso, eminenti filosofi, teologi e scienziati riuscirono a stabilire una trcgiia neiia guerra tra scietiza e religione che aucva infuriato fin da qiiando Giordano Bruno era stato bruciato sul rogo per aver detto, nel Xirl secolo, che la Terra non era il centro dell'universo. Scienziati e teologi di varie fedi religiose hanno finito con l'accettare l'idea che non c'era alcun motivo di conflitto tra di loro, fin tanto che non fossero state presentate come teorie scientifiche le credenze religiose che la scienza non poteva verificare empiricamente. Da allora in poi, persone di proh n d a convinzione religiosa hanno trovato perfettamente compatibile con la loro fede iti Dio. Cristo, Krishna, Allah e con la loro credenza nel paradiso e ncll'itnniorta!ita, l'accettazione di teorie scientifiche di base sulle origini e sull'evoluzione della Terra, deUa vita, dcll'umanità e della cultura. Inoltre, degli scienziati, alcuni dei quali condividono la stessa fede, hanno trovato egualmente conipatibile con la loro ricerca evitare del tutto attacchi scientifici all'cssenza, non empiricamente verificabile, del-
pii1 intelligenti, la cultura è codificata ne1 cervello e non nei geni. Un comportamento cultiirale come quello di prodiirre e di iisarc utensili è presente in molte specie non umane, in particolare fra le scimmie e i grandi primati, eppure pcrsino prcsso questi animali, le tradizioni di liso di utensh restano ad uno stadio rudimentale. Ciò dipende dal fatto che sia le une che gli altri usano gli Riepilogo arti anteriori per arrampicarsi e camminare e, quindi, non possono trasportare 1,a capacirà umana di acqilisirc culti~ra facilmente utensili. I primi omi~iidi,cor? UII della selezione ~iaturale, me I'Homo habilzs e gli a~rstralopitechi un processo che altera i genotipi atrra- possedtvano un cervello di dirnensio~ii llcrsn successi riproduttivi differenziati uguali a quello dei primati, ma avevano e che non si idcntiiica nell,i lotta per la assunto la stazione eretta. Di conscsoprawi\zcn;.a tra indivrdiii La cspacità gucnza l'e~roliizionedel piede neiia nodi :tdattarriento può derivare con ilpuale stra specie gccrò le prime basi per un'ulfrcqucn7a sia cialla cooperazione che teriore evoluzione dcl ccrvello umano e dall'altruihrnu. Le caratteristiche sia della condizione di dipendenza, unica anstoniichc chc curnpurtamcntal~pus- nel suo genere, dell'uomo daiia cultura. sono csscrc formate cialla selezione na- La crescente incelligcnza dell'Homo turale c in-ipresse nci yc-tii. T1 comporta- errctt4s e delI'Homo sapzens portarono rncnto vrcnc codificato attraverso la se- ad un legame sempre pii1 stretto con la qucriza: ciiltura e qucst'ultimo produsse una sempre crescente intelligcrtza. Questo vecchio genotipo + crrorc genetico processo fu drasticamence alterato circa dcviazinne 100 (100 anni fa, quando la cultura adecomportamen~ale . cullò». sililuw~andoun ~ r a nnumero. di . -* selezione tradizioni a ritmo acccletatcs, ccnza alniiovo genotipo cun significativo tnutaiiiento nelle dirnensioni del cen7eIIo. L'apprendimento è un processo di miiUn elemcnto fondamentale in questo t L ~ m c n tcoinportarneritale o del tutto difki-cntc d:i quello indotto daii:i ~rlezione decollo fu lo sviluppo della capacità naturale r permette agli organismi dj umana di acquisire I'universalità sernanadatrarsi ;i niiuve situarioni coritingenti tica. Come dimostrato da numerosi c insolite possibiliti o di trarre vantag- esperirnenti, si può inscgn:rre agli scimpio d;z case, indipendenterrirt~tcdai inu- panzé e ai gorilla ad usare parecchie centinaia di gesti. Coinunque, se conrament i genetici: iroritati con bambini di tre anni, i prii!ccchio genotipo + nuovo mati posseggono solo capacità rudicoinportanlcnto rncntali di nroduttività e di «distanziasclczrone mento9 (v. Cap. 3 , Disturtziamen~o). + uccchio pcnotipo Nel XIX secolo la posizione di preI,';ipprcndirnento è la base delle t radi- dominio poIitico delle potenze europee zioiii culturali. Bciiché la capacità di ac- fu vista come la prova della superiorità quisirle sia formata dalla selezione natu- della razza bianca. Il principale ~ r o b l e rale e abbia atteso I'cvoliizionc di spccic ma posto da tali interpretazioni genetile odiernc religioni mondiali. Tuttavia, se i crca~ionistiinsistono nel mettere in discussione il nuclcci, evoluzionista della scienza inodcrna, qiicst'ult ima non ha altra scelta che combattere la stessa anima religiosa del creazionisrno (v. Spuhler, 1983 per iin'esauricntc trattazione della contruversia crcazionista).
-. -
-
4
A
.
1
O
che della storia e dell'moluzionc culturale è che esse non possono spiegare la mutevole dislocazione dei cambiamenti tecnologici e politici, se iion ipotizzand o l'esistenza di variazioni rielle frequenze dei gcni. Tuttavia, 6 puramentc i ultimi esistano. ipotetico (.l miglianzc e le diffe11 fatto ( sianc renze culturali 3 fondamentalmente . . .. indipendenti dalla determiriazionc Renctica è dimostrato dalla capaati di individui, come di iiitcre popolazioni. di variare i loro repertori culturali attraverso la trasmissiunc e la diffiisioile di cultura in una sola gerierazione. La sociobiologia è una strategia di ricerca, basata sul principio dcll'èreditarietà, che si distirigue abbastanza nettamente dalla razziolu~iascietitifica. Essa si interessa dell'influenza della natiira umana siilla cultiira c cerca di spiegare le somiglianze crilturali ed alcuile diffcrenzc grazie al principio della fitricss complessiva. Questo principio mette in rilievo la valutazione del succcsso riproduttivo di individui strettamente imparentati fra di loro inteso come elemento
chiave della selezione natiirale nelle specie sociali. Nel rnondo conosciuto, il dccoIlo culturale si è verificai:o solo t ra gli esseri umarii cd t stato iinportanite quanto la formazione della rr all'encrgia o dclla vita dalla materia. Come affermano aiiche eminenti sociobiologi, la grande quantità di variazioni culturali non può csscrs spiegata con iin intctvcnto della cclczionc naturalc sui gcni umani. Le teorie dcl creazioriismo scientifico non costituiscono un'alternariva accettabilc all'cvoIuzionismo o perché esse non sono verificabili o perché vengono contraddette dalle prove a nostra disposizione. Le teorie evoluzioniste sono state rigorosamente controllate e si è ris che esse sono compatibili con le prove di cui disponiamo. Sc si creazionismo conic uiia crePr1 denza religiosa non verificahiie, aliora può non esserci alcun colitrasto tra di csso e l'evoluzionismo, ma gli scienziati hanno il dovere di contestarlo se viene contrabbandato cornc una valida teoria scicntiiica.
Capitolo 3
LINGUA E CULTURA
l
Q
i~ttstocapitolo intende csscrc una sintetica introtluzioiie alla linguistica atitropologica: esso inizia con ciri'analisi delle carnttcristiche delle lingue utnane che rc-ricIonu possibile I'acquisizione dell'u~-iivcrsalitàseinantica, c itiolrrc t r a t t a dclla disrinzionc tra unità funetiche C fonciniche. Viene anche arializzato il Icgan-ie tra lingua C cultura e, infine, I'incitlenza della coscienza nclle variazioni culturali è evidcnziata attraverso i processi del mutamento
' GemianicoSen.
'Greco
1
W=
Perscano
\'
Halm
Portoghesa
Francese
italiano
-
I
\
Iranico
/A
,
Kurdo
Pashto / /'
Produttività
.,L
di cedere un leopardo»; «È su quel-
1'2 iIbcro». Inoltre,
I n p a n e , lc lingue umane consegu ono I'universaIità seniantica pcrché posseggono una caratteristica nota come produrrit~irà(Hockett C Ascher, 1964).L o mc si è gi,à detto 1precedentcrnente (p. 29), ad ogni rnessaggio che inviamo possiamo sempre aggiungerne un altro, il cui significato non può esscrc predeterminato dal!'inforinazione contenuta in messaggi precedenti. LC linguc non iirnarie hanno solo delle limitate capacità di produttività. ],'ormai classico studio di C.R. Clarpentcr sul linguaggio dei gibboni (1940) mostra i limiti dclla produttiviti nelle lingue dei primati rion umani iti anibientc iiatiirale. Carpentcr trovb che i giktioni avevano tiove tipi principali di richiamo. Essi trasrncttcvatio informazioni socialmente iitili, quali: «Serio qriiu; «Sono arrabbiaro»; «Seguimi»; aQui c'e tici cibo»; «Pericolo! »; «Sono ferito». Poiché ogni richiamo può essere ripetuto n differenti voitimi c avere urla diversa durata. il sistema dei gibboni possiede un ridotto indice di produttività. Per esempio, essi possono dire con differenti gradi tii enfasi, più o iiieno cquklalenri alla serie: . Invece, nella cornunicazionc umana, sia il mirtcntc che il ricevente trasmettono spesso s livello «distanziato». Pnrlianio abitualmente di persone, Iiioghi e cosc visti. sentiti o conosciuti nel passato o che vedren-ro. sentirrrno o conosccreino ncl tucuro. di cui ci hanno parlato altri o la cui esistenza C puramente fantastica.
Il «distanziamento» è la caratteristica a cili pensiamo di solito quando ci riieriamo alla capacità del lingiiaggio umaainfzrmazioni a s t m grandi motivi di \mro i?GIl'csisrcnza umana - conlprcsc la poesia, la Icttcratiira tt la scicnza - diperidono da questa capacità, come pure alciitii dci più vergognosi aspetti della nostra specie - bugie e false promesse. Coriie dicr San Giacomo: Aia
iicin
piiì), l'uomo. la lingua addonicsti-
L-ar~: ì' 111-1 diavolo ribcllc. pierirt Ji veleno mortale i...] dalla stesse bocca escono henedizioni C i-iialcdizinni r Giacomo. 3 . 6 - 111.
cciii attirario spesso i predatori lontano dal nido, fingendo di avere un'ala rotta, e molti animali «fanno il morto». Fino a poco teinpo fa, si pelisava che questo tipo di inganno si verificasse solo tra meiiitri di specie diverse. Invece, ora si sa che alcuni uccelli lanciano ndei falsi allarmi» ad altri dcI1a stessa specie per averc un albero da frutta tiitto per sé C che gli scimpanzé mascherano le espressioni facciali per evitare che gli altri, aggressivi, si accorgano della loro paura (dc W'aal, 1983).
Arbitrarietà Un'altra sorprciideiitc carattcristica dclle lingile umane 6 il livello, senza precedenti, a cui cssc sono giunte, derivando da suoni. la cili forma fisica (cioè grafica c tonetica) c il significato non sono stati prograniiiiati nci nosrri geni. La maggior parte dei sistemi di corniinicazione infraumana consiste in segnali geneticamcnte stereotipati, i1 cui significato dipende da un comportamento di dccodificazionc. anch'esso gcneticamente stereotipato: pcr esempio, nel cornunicarc In siiil disponibilità sessuale. una cagna
emette segtiali chimici, la cui interpretazione è geneticamente progranimata in tutti i cani maschi scssualrncnte adulti. I rnodelli di richiariio dei primati, come quelli dei gibboni di Carpenter, sono un po' rneno legati a specifici programmi genetici e si sa che variano fra gruppi locali della stessa specie. 'Tuttavia, il repertorio dei segnali fondamentali dei siscemi di comunicazione dcj primati S..^. caratteristico della specie stessa. Le espressioni facciali, il gesticolare delle mani, Ic grida, i larnentj e gli strilli degli scimpanzé costituiscono un repertorio gelieticaiiiente controllato, che è condiviso da tutti. Lc cose vanno diversainente con le lingue uinanc: 2 abbastanza vero che la generale capacità di acquisir:e il linguaggio è anch'cssa caratteristica della specie, ciof che l'abilità di conseguire l'univcrsalità sen-iantica i. geneticamente decerrninata, tuttavia gli effettivi elementi che costitiiiscono i codici del linguaggio limano sorio in pt-dcica liberi da costrizioni genetiche (se si escludono caratteristiche come la fisiologia dcll'orccchio e dell'apparato vocale). Ne sono un cscmpio il francese e l'inglese: non esistono tlei gerli che facciaiio dire agli inglesi <ealatrri>(acqua). « d o p (cane) o «Iioiisc» (casa). Queste parole sono arbitrarie perché: 1 ) non sono presenti nel comportainento linguistico della niaggiot. partc dcgli esscri umani; 2) lc popol;izivni liinitrofe della Francia, cori . ciii c'è un consistente scambio di geni, iisano acaui,, roletnri:~to possono avere nell'esegiiire operazioni Iopichc. cssi non vanno biasimati »tir la struttura dclla loro lingua. Non vi è .a Alcuni di questi errori grarnrnaiicali non irovario csaua corrispor~denzain italiano, ma equi- nulla, nel dialetto. che interferirà con lo svivalgono a frasi corntt a10 gli dico» invece cli narsi7Ti sarà scmpre alnieno una una data foresta: maiali selvatici, forrriic-s vcrrà presa in considerazione chieri e pipistrelli e immaginiamo anchc nel momento i11cui ci si imbatte in essa, che, in quattro ore di ricerca, un indivicioè una con l a . . alta percentuale di duo inI caccia r)ossa prevedere Cli inconrcsa in calorie, prÒporzionatarnente
D
agiscono iinp~inemcnte.poiché il fatto
di possedere aniniali conic cammelli e cavalli confcriscc loro una notcvole mobilità C li reiide militarmente efficienti. I1 loro continuo successo nelle razzie può portare le popolazioni agricole alla convinzioric che qiiele dedite alla pastorizia siano i loro signori. Ripetiitainente, ncila storia del Vccchio iLIonrlUIJ, ippi rcla tivameiit C piccoli di non1adi pa:;tori - d i cui mongoli c arabi sonio i d u t c a u i i p i t i l L. .i 1L,,-..4 1 1 1-~ sono ~ i riusciti a" Au ottcnerc il controllo di grandi civ iltà fondate su1lYagricoltura di irrigazio ne. La conseguenza inevitabiic di quexc conquiste fu coriiunque che i vincitori vennero assorbiti dal sistema agricolo quando provarono ;I ntitrirc Ic immense popolazioni cacIutc rotto il loro controllo (Kl~azanov.1981; Lattirnore. 1962; Lecs e Rates, 1974; Salzmari. 197 1 ). n .-'
5
'.
Energia ed evoluzione culturale Secondo Leslic IYJhite una legge fondamentale governa l'c\~olrizioneculturale: Rimancncio costanti altri fattori. la cultura si evolve call'aurnentarc della rluantità di cncrgia cattiir;ita c sfrutrata prn capire per anno. o coil'aumentarc dell'cfficienza dei mezzi strumentali adibiti ~ll'inipiego dcll'cncrgia (1939. pp. 368-369: tra({. it , p. 333 i. Sembra che la prima parte Ji questa legge sia comprovata dall'enrrgia in uscita pro capitc dell'agricolt~iraAi irrigazione cinese e da quella dei !Kung c dei Tsembaga, coiilc risulta dalla Tab. 4.1. LAseconda partc della legge di \!%ite nun C alcrcttan~ocliiara. E vero che. se si considera soltanto I'irnmissione dj h r z a lavoro umana, il rapporto fra cnergia in ingresso ed in uscita sale a l I per i ! Kung, a 18 per i Tsernbaga c a 54 per Luts'un IHariis, 197 1, p. 204 e ss.), ma queste cifre non comprendorio l'energia «sprecata» dai Tscmbaga per rrasformare il 'cibo vegetale in carne di
Come ha dimostrato 'Simothv Bayliss-Srriirh ( 1 3 T T i iri un suo tentativo di vcrificarc la lcggc (li \X%ite.le coniunità dei mari del Suti /Oceano Pacifico mcridionale) che partecipano ad alcuiii aspetti dei moderni nietodi di produzionc iridustrialc, producono molta più cnergia alimentare pro capite ma la loro efficacia rion mostra alcuria chiara tendenza ad aumcncare. Intatti. SC' si consirlcra il totale di encrgia in ingresso r in uscita della produzione alimentare nelle società completaniente industrializzate, la tendenza, nell'efficacia con cui detta encrgia vicne utilizzatà nel lavoro, va contro I'nffcrtnazionc di White.
Tabella 4.1 Energia pro capite-prodotta . . daii'agricoltura - -- - - -
-
r
1 Tota ~nlorieimmesse (in nlipiiaiaJ --.- - -
.... ..h
-
J11C
t""1 capite
(in t nigliaia) --
-
73
iim
h70
Tsemha Luts'iin
Sistemi energetici produttivi di cibo industriale
Tuareg con prezioso.
E difficile valutare il rapporto fra l'cnsrpia in ingresso e quella in uscita nell'agricoltura industriale, poiché là quantità di lavoro indiretto speso nella produzionc alimentare supera quella del lavoro diretto (Fig. 4.10). Ad esempio, un coltivatore di grano dello Towa svolge L) ore di lavoro per acro, con un prodotto di 81 stai (circa tre tonnellate) di grano, che equivalgono, in energia. a 8 164 8 0 calorie (Pimentel e/ ~ l,l 1973). Ne risulra un rapporto nominale di 3 O00 calo.. ric in uscita per una in entrata! Tuttavia si tratta di una cifra ingaiiricvole. In priino luogo, i tre quarti di tutti i campi coltivati degli Stati Uniti sono riscnrati alla produzione di mangimi animali, con una conscgucnte ridiizione del C)OO' del consuino calorico per gIi esseri umani. Per la verità. il btxtiarnc americano assorbe, in cibo, abbastanza calorie da nutrire 1,3 miliardi di persone (Cloud. 1973). In secondo luogo. ingenti quantità di lavoro uniano sono spese di trattori, autocarri, iiella niictitrebbiatrici. petrolio e gas. pesticidi, erbicidi e fertilizzanti utilizzati dal coltivatore di grano dello lowa. L'n aspetto dei sistemi di produzione di cncrgia alimentare industriale la cui valutazione è errata 6 la d i f f e ~ n z atra il prodotro massimo per acro e il rapporto fra l'energia in ingresso e quella in uscita. In conscsicnza dei rnodi di produzione sempre più intensivi. che cornpor-
-
tano raccolti geneticainente perfezionati, e di dosaggi piìi clcvati di fertilizzanti C pcsticidi chimici, il prodotto per ogni singolo acro è migliorato regolarmente (N. Tenscn, 1978). " 'a questo milioramen to è stai 8: )ossibile solo g'razie al Costante iiurnento .. .* defla quantità di energia combustibile investita, per ogni caloria di cncrgia alilnentare prodotta. Negli Stati Uniti si SIono inipilega, ti 15 tonnellate di niacchinari, nz litri di benzina, 92 tonnellate di fertilizzante e un chilo di insetticidi c pcsticidi, chimici, pcr acro, ogni anno. Questo è il costo annuale di 2 890 000 calorie di energia noi] alimentare per acro (Pimentel er al., 1975), iin costo che C andato regcslarnieiite auiiientsndo fin dall'iiiizio del secolo. Prinia del 1910 si ottenc\.aiio, dall'aaricoitura, più caloric di quante non sc ne investissero. Nel 1.970 si spendevano 8 caloric sotto forma di combustibili fossili per produrre una caloria di cibo. Attualmente, grandi quantità di cncrgia sono usatc unicarnentc per lavorare e corifezionare gli alimenti (Scheda 1.2). Se la popolazione indiana \lolesse cmularc il sistema di produzione aliiiientare americano, il suo intero biIancio energetico dovrebbe essere destinato unicamente e solo all'agricolt~ira(Stcitihart C Stcinhart, 1974). Sccondo Hoalard Odum (1970, p. 15): A-
..
L'na intera generazione di cittadini pensava che 1s porcata aml~ientaledella terra fosse proporzionsle alla qiiantità tli terreno rnesso a coltura e clic si snrcbhe nrrivati ad una
i
Fig. 4.10 AGRICOLTURA INDUSTRIALE Mietitrebbia per fagioli mentre raccoglie fagiolini di Lima nello stato di Washington. Gli uomin: della fotografia vi sernbwna dei coltivatori?
più elevata efficacia riell'uso dcll'cncrgia solare. B i~n'amarabcffa, p i c h é I'uonio industriale non mangia pii1 patate prodotte d;i questa cnergia; attoalmcntc si nutre di qielle fatte crescere dal petrolio.
Riepilogo L'analisi comparativa dei sistemi produttivi coniporta la i7aliitazionc degli aspetti quantitativi e qualitativi deiia produzione Ji energia e delle conncssioni ecologiche. La maggior partc dell'energia che fluisce attraverso i sistemi preindustriali è di tipo alimentare. La tecnologia della produzione di energia non pii6 essere alterata a caso. Essa si è evoluta attraverso stadi succcssi\.i di competenza tecnica, in cui Ia padronatiza di un insieme cii attrezzi e macchine stata costruita su quella dei prccedcnti. Attravcrso progressi tecnologici. è stabilmerite aumentata l'entrgia disponibile pro capite. Comuriquc, 1s tecnologia non esiste mai in astratto, ma solo in specifiche situazioni in ciii interagisce
con u n determinato ambiente e qualcosa di identificabile con una etccnologia» in astratto, che sia in grado di doniinare o di controtiare questo arnbiente. Anchc negli ecosistemi industriali più avanzati, I'impcrverirnento e I'inquiiiamento dcgli habitat aggiungono costi inevitabili alla produzione e al consun10 energctico. La tecnologia, interagendo con I'aiiibiente, ne definiscc la portata, ovvero il limite massimo di produzione e, quindi, quello della densità demoprafica umaiia consentita, senza impoverimenti e danneggiamenti permanenti. Quando si supera la portata ambientalc, la produzione decresce con estrema rapidità. I1 farto clic un sistema produttivo di cnergia alimentare operi al di sotto dei due terzi deila portata ambicntalc tioii significa clie non vi siano liniiti ecologici. T sistemi c<energetici»tendono ad arrestare la loro crescita prima di raggiungere il punto di riduzione della produtti~~iti, o \ ~ ~ c ilt opunto in cui il rapporto ira energia in uscita e quella in
Scheda 4.2 Energia investita nella confezione e nella lavorazione alimentare industriale .- ---. . -,
,
-
Energia richiesta per produrre varie confezioni alimentari --
(
Energia spesa per lavorare vari ~rodotti
P -
Conteione
kcal
Cestino di fragole in legno Vassoio di polistirolo espanso (per 6) Vassoio di carta pressata (per 6) Sacchetto di polietilcne (455 gf
...--
-
Prodotto
kcavag
Caffè istantaneo Cioccolato
Cereah per la prima colazione Zucchero di barbabietola (presunto 17% in barbabietole) Cibi disidratati (liofilizzati)
Scatoletta d'acciaio, coperchio d'alluminio (220 g) Scatolena di rana per confezione
Zucchero di canna (presunto 20% di zucchero di canna) Frutta e verdura (congelati)
Scatoletra d'acciaio, coperchio d'alluminio (455 g) Barattolo di vetro (455 g) Bottiglia di Coca-Cola a perdere
Pesce (congelato) Prodotti cotti
(455 g)
Contenitore di alluminio per cibi precotti Scatoletta d'alluminio con apertura a strappo (220 g) Contenitore di latte in plasrica, a perdere (ca. due litri) Bottigiia di Coca-Cola a rendere [ca. mczzo litro) Bottiglia di polietilene ( u n quarto) Bottiglia di polipropilene
,
I)
Contenitore di latte in vetro. a rendcrr ( ~ adue . litri) .
Carne 1 643
Gelat~
2 159
Frutta e verdura (in scatola)
575
2 45 1
Farina (comprendente miscela dì farina) Latte
484
2 494
-.
354
2 75; 4 451
--
L
rimclitcl. 1965, pp. 3h'-39. h
entrata comincia a diminuire, pur rimanendo costante la tecnologia. Bisogna anche distitiguers tra gli effetti dclla crescita e quelli dell'intensificazione. La prima può cotitinuare a lungo. senza portare ad una riduzione del rapporto fra ingresso c uscita. Comunque, l'intensi ficazione, che viene definita come una aumentata immissiune di energia in una zona determinata. pub comportare impoverimenti critici, riduzione dclla produttività e danni irreversibili alla
portata ambientale dell'habitat. Bisogna valutare tutti i fattori inertmti alla produzione secondo l'orientamento della legge di 1.iebig. la quale afferma che sono i valori estremi, e non quelli medi, a definire la portata ambientale. Una comune reazione culturale umana al decrescere dcll'efficacia provocato dall'intensific azione è quella di alterare la tecnologia c quindi di adottare niiovi sistemi di p r o. .ul .....u ~:--iui~c. La caccia e la raccoIta furono l'unico
modo di procurarsi il cibo durante tutro il Paleolitico, che costituisce più del 90% dell'esistenza dell'umanità. Come risulta nel caso dci !Kurig San, mentre l'efficacia dcl rapporto ingresso/uscita dci cacciatori-raccoglitori è ridotta, in particolare nell'attività venatoria a carattcre esclusivamente mascliile, essi possono godere di un alto livello di vita poiché mantengono bassa la densità della popolaziorie ed evitano l'intensificazionc. L'efficacia energetic? svolge un ruolo importailte nella selezione delle specie di cui si cibano i cacciatori-raccoglitori. Secotido Ia ceoria di approtvigio ) ottimale, coloro che si proCUI :ibo si fermaiio a catturare solo queilc specie il cui trattamento aurncnta, o alnieno non riduce, l'efficacia complessiva del loro sforzo di approwigionamen to. I coltivatori cl~c, coine i Maring Tsembaga, praticano il metodo dcl taglia-C-brucia,soddisfano Ic proprie necessità di calorie in modo molto pih efficace dei !Kung San, ma hanno esaurito la selvaggina del loro habicat c devono contare su costosi maiali domestici per prociirarsi le proteine e i grassi animali. Praticando l'agricoltura di irriga-
zione, la popoIazione di Luts'un producc una considcrevoIe eccedenza. Presso di loro il rapporto fra l'energia in cntrata e quella in uscita, confrontato alla fatica uniana, è tre volte superiore a quello dei Tscmbaga. Lapastorizia, un altro modo di prodrixione ali'nientare prcindustriale, $ praticata solo in zone inadattc aii'agricoltura, poiché nutrire gli animali domestici con il cibo vegetale, piuttosto chc consumare direttamente i raccolti, comporta una riduzione del: 90% delI'efficacia di conversione della luce solare in cibo per gli esseri umani. Come previsto da Leslic White, c'è stato uno stabile aumento delta quantità di energia sfruttata pro capite quando le culture si sono evolute. Anche l'efficacia cnergetica è aumentata, come si ì. desunto dal profitto risultante dall'immissione di forza lavoro umana ma, se si includono fonti di energia diverse daUe calorie umane neiia valutazione de1l'ct'ficienza della produzione alimentare, si dimostra che i progressi tecnoIogici hanno dato luogo ad una riduzione di tale efficienza, conie tcstimonia l'immissione di enormi quantità rIi energia che caratterizza i sistemi agricoli.
Capitolo 5
RIPRODUZIONE
Q EGO
uesto capitolo completa l'introduzione allo studio dell'infrastruttura. essrnina le connessioni tra produzione e riproduzione per quanto curicernc costi e benefici dell'allevari~entodei bambini. Sono anche trattate Ic pratiche, culturalmente determinate, che prodiicono un aunicnto o urla diminuzione ~iell'indiccdi crescita dcmografica in assctiza di nioderni mctodi contraccetrivi.
~
I
Relazione tra produzione e riproduzione
Jiittivo, condannafido quindi iina gran arte dd'urnanità alla miseria, alla faie c alla povertà perpetue. Comunque, La riproduzione è una forrna di produ- dalle testimonianze secondo Ie quali zione il cili «risultaito» sonc1 riuovi esseri molte socierà preindustriali mantengoun~ani.In condizicmi ottim ali, una don- no il loro livcllo produttivo ben al di .. na può avc:re, dura nte i suoli anni di fer- sotto della portatii ambienitale (v. Cap. tilità (che vanno, aipprossir nativamente. -11, risulta chiaro C:he Maltlhus sbagliava dai 15 ai 15), tra 20 e 25 ifigli nati \rivi in almeno un punt o fondannentaIe. lnol-. . . . ma, di tiiedia, in tiuttc le scicietà umane tre, è possibile rovesciare la sua teoria c le donne ne haiinio molti di meno. 11 considerare [a quantità di cibo prodotto record - S,97 bambini plcr donna - come determinata dal livello di increspetta agIi Hutteriti, una comunità reli- mento dernografico. Secondo questa giosa che risiede nel Canada occidenta- prospcniva, sostenuta con molta conle (Lang e G h l e n , 1985).Se ogni hain- vinzione da Ester Boserup (v. p. 71), la bino vivesse fino all'cti della riprodu- produzione alimentare tcndc a raggiunzione, ci sarebbe un potenziale incre- gere iI livello richiesto dalla crescita delmento di popolazione a partire dal ier- la popolazione. Quando qiiest'ultima zo figlio di ogni dc)nna (ferrno resta ndo aiumenta, si intensifica la prima e si svil'indice di rnorcalit,àì. Ancliie bassi ir!rdici 1~ippano inuovi metodi produttivi per l'accresciuta domanda di cibo. di aumento demografico possono produr - scjddisfare . Aiia luce delle moderne ricerche anre enormi popolazioni nell'arco di poche generazioni. Pcr esenipio, i !Kung han- tropologiche. l'orientamento che risulta no un ritnio di crcscira dello 0,5% al- più corretto è quello secondo il quale l'a inno e, s;e il mondo si fosse forniato produzionc C riproduzione sono iigual1C) 000 aririi fa, partendo da una coppia, mente importanti nel modellare l'andae la popol azione fosse aumentata dello mento dell'cvoluzione socioculturale e 0,5% all'al :]la riioncliale sare.bbe ognuiia detie due è causa dell'altra con pari intensità. La ripr-oduzione provoca ora di 604 1 000 o00 OOOOO 000 persone. C ;pansiont:demog rafi- la pressione dernogro/rcu (ower; costi ca non si e verificata perch i, aitravierso psicologici _e_fisiologici quali rnalnutrivarie comlinazion,i di fattc~ r inatur:a l i e zione e malattie), che porta aii'intensi.. -. - di produttività .ciilturali, la riprodi~ z i o n eè stata ma nte- ficazione, alla riduzione e all'impo\~efimento-irreversme -deln[ita entro i limiti imposti dai sistemi di l'ambiente, Inoltre, tali pressioni possoP1.oduzione. Vi sono molti pareri contrastanti cir- no essere presenti anche quando la poca la natura delle relazioni esistenti tra polazione non è in aurnentc), se il tenore produzionc C riproduzione. I sostenitori di vita t basso c i mezzi ,utilizzati per della teoria di Thomas Malthus. il h n - conteiiere la popc>!azione a un livello datore della scienza demografica (o!(ve- ridotto sono di per sé gravosi (ad esemro lo studio dei fenomeni < con pio, infanticidio e aborto - v. oltre). Di la popolazione) hanno sostcnuro a lun- conseguenza, mentre la produzione stago che il livello demogafic rmi- bilisce i limiti della crescita demografinato dalla quantità di cib)o prodcbtto. ca, la pressione demografica costituisce - ..--I.-: il motivo per superadi. Secondo i Malthusiani la popoiazlone La p r euione dcrmografi,ca introduce crescerebbe sempre fino al limite: di produzione; in effetti, essa tendercbbc U In elemen to di precarietà irI tutte le cul-. di t~ re urnan e. Spessc3 essa in[:eragisce con a riprodursi ancora più velocemente qualunque concepibilc aumento pro- cause naturali di instabilità (chiamate A .
A
-
I
Fig. 5.1 PELO L Interpre
una del1 selvagg
dimens in €ufo
ultima !
~penurbazionin),come i mutamenti delle correnti oceaniclie e gli avanzamenti ed arretramenti di ghiacciai continentali, fino a determinare cambiamenti su larga - scala nei modi di produzinnr Ad esempio, è proprio questa combinazione-di prèssioni naturali-e culturali chepuò spiegare .il passaggio dai metodi produttivi del Paleolitico a quelli del Neolitico. Durante il tardo Paleolitico, i cacciatori-raccoglitori avevano finito col dipendere dalla cattura di selvaggi.na di grosse dimensioni, quale il cavallo, la renna, il-mammm, il biconte e i bovini selvatici (Fig. 5.1). Circa 12 000 anni faimponenti mutament&li-matici segnarono la fine deii'ultima glaciazione ~6~inEZjale.~erisuIt0~&T le 'foreste - .- ... --cominciarono a sostituire le pianure erbose, nelle quali pascolavano questi animali. Quande-i loro-branchisi-diradarono, umani rcagiro-.--alla - - i - cacciatori .. pressiont'-~~d(3cmogG~ica '.-'h tenii ficaiido Y%i~iCkà~na€oijà;..Sot 6 I'effet to com .-
-
W---
Fig. 5.1 MAMMUr A PELO LUNGO Interpretazione dell'artista di una delle specie di selvaggina di grandi dimensioni che si estirisero in Europa alta fine della ultima glaciazione.
binato cii una «decirnazione» e di mutamenti climatici, molte varietà di selvaggina di grosse dimensioni si estinsero nel Vecchio e Nuovo Mondo (Martiri. 1984). Qiiesti impoverimenti . - e-queste . . . . . . estinzioni gettarono le basi per I'adozioneT&0~;nio;i;rG6dtizionC>.i . y "ali comportavano la co c di piante e ~ ~ I I e ~ a r n e n;Fi t i i.i ' { ~ a c kCohcn, 1975, 1977). Come vearemo (Cap. 9), la pressione demografica ha svolto anche un ruolo importante nello svilup'Ci*
A.
po d e l l ' a n i ~ i t à + . b . e 4 i c ~ l l ~ v ~ l @ ~ e degli-stati (Cap. 10) e nella comparsa
-
delle società industBdi,-----
-- .
--m...--
Costi e benefici dell'allevamento dei bambini «La pressione demografica», implica che le coppie siano sensibili ai costi e ai benefici che il proccsso di riproduzione comporta. I costi tiell'allevamento dei
1
i
I
figli comprendono il cibo extra consumato durante la gravidanza, l'astensione dal lavcbro della madre incinta, le spese effettua tc per fcm i r e il latte materno e altro nutrrnirriro durante l'infanzia e la fanciullezza, il peso di portare i neonati e i bambini da un luogo all'altro e, nelle società più complesse, il danaro impiegato in abiti, alloggio, cure iiiediche e istruzione. Inoltre, il parto è in sé pericoloso e spesso mette a repentaglio la vita della madre. I vantaggi della riproduzione includono il contributo che ogni figlio dà alla produzione di cibo, al reddito familiare in generale, alla cura e alla sicurezza economica dei suoi genitori. I bambini sono anche molto apprezzati per il ruolo che svolgono negli scatnbi rnatrirnoniali e nelle allcanze fra gruppi (v. pp. 142/133 C 147) - owcro, in molte culrure i gruppi si scambiano i figli e le figlie pcr procurarsi mariti e mogli. Questi scambi servono per stringere alleanzc contro gli aggressori. Di conseguenza, laddove esiste uno stato cronico di bclligeranza, i gruppi pii1 grandi sono più protetti di quelli più piccoli. Owiamente, tutto ciò non toglie che la gente abbia figli anche per ragioni affettive. Gli esseri umani mostrano una tendenza, geneticamentc controllata e condivisa con gli alt ri primat:i, a considerare i banibini emoi:ivanient~ C attraenti e a . . trarre una g,ratificazione dall'occuparsene, dal coccolarli, guardarli C aiutarli a giocare e imparare. Quando i bambini crescono, anche il loro rispetto e amore verso i genitori può acquisire un notevole va:lore, ma è evidente che questa valutazione positiva di neonati e bambini, pur cssen d o inna ta, può essere così profondanlente rnedificata dalla cultura da far sì che inolte persone abbiano meno figli di quanti non potrebbero generarne da un punto di vista biologico e da indurne altre, come monaci, prcti, suore e perfino alcuni moderni cryuppies» contciiiporanei, a non -
averne per niente. Molte testimonianne recenti indicano che il numero dii banibinii avuti dai rispettivi genitori è ampiaiiieinte detetminato . .. dalla misura in cui averne uno in piu costituisce un guadagno netto, per ogni coppia media, ncl rapporto costohenefici (Cald\veII, 1982; Iiarris e Ross, 1986; Nardi, 1983). P'er escm1,io, nelle comunità di cacciatori-raccop:litori il numero . . I di bambini è limirato aal peso che i piccoli rappresentano per le madri, obbligate a trasportarli per molte migliaia di chilometri aU'anno durante le spedizioni di approvvigionamento. Secondo Richard L e , le madri !Kung San cercano di evitare nascite rawiciiiate per risparmiarsi il carico di due bambini contemporaneamente. Tra i cacciatori-raccoglitori, il vantaggio di avere altri figli è ulteriormcntc ridotto dd a facilità con cui le specie selvatiche, tanto 1~egetali quanto animali, sono esposte au'esaurimento. Quando le diinensioni del gruppo aumentano, la produpione alimentare pro capite tcnde a decrescere, poiché i membri del clan non dispongono di nessun modo efficace per creare un concornitante aumento nella popolazione animale e vegetale selvatica da essi usata come cibo. Infine, i bambini dei cacciatori-raccoglitori non producono più del loro consumo fino ad un'età relativamente avanzata deUa loro infanzia. Per queste ragioni, la densità demogtafica tra questi popoli auimenta ra ramente al di sopra di una pt.srsona p1cr ogni . . km' e mezzo. Se gli odierni cacciaroriraccoglitori possono es:Tere conisiderati in tutto e per tutto rapli resentat ivi delI'epca preinorica, 1'Homo saprms deve essere stato molto raro durante il Palcolirico. A quei tempi, c'erano forse solo 5 milioni di persone in tutto il mondo (IIassan, 1978, p. 78; Dumond, 1975) e di sicuro non più di 15 milioni (Mark Cohen, 1977, p. 54), in confronto ai 4 miliardi odierni. Che ci si riferisca alla stima più alta o alla più bassa, non c'è. -
-
~
~
Il
alcun dubbio che, per decine di migliaia di anni, l'indice di crescita della popolazione iimana fii molto lento (v. Tab. 5.1). Con l'avvento dell'agricoltura e degli animali domestici, I'ago della bilancia dei vantaggi e degli oneri deUa riproduzione si spostò a favore di una più elevata natalità. I bambini non dovevano piii essere portati in giro in braccio per lunghi percorsi, potevano eseguire molti iitili lavoretti, economicamente produrtivi, in tenera ctà e, poiché il ritmo riproduttivo di piante coltivate ed animali domestici poteva essere controllato, si poté realizzare un'intensificazione di considerevole portata C quindi una concomitante crescita dcmografica senza una riduzione pro capite dell'energia in uscita. In molte società agricole i bambini, dopo lo svezzamento, iniziano rapidamente a «guadagnarsi da vivere», cuntribuendo aUa produzione del loro stcsso cibo, degli abiti e dell'alloggio e, in condizioni favorevoli, possono cominciare a produrre eccedenze che superano le loro necessità di sostentamento a soli sei anni. Qucsto passaggio è accelerato da nascite successive, poiché i fratelli maggiori C gli altri bambini dei vono farsi carico di gran parte degli oneri nel g m r n a r e i minori e prendersi cura di loro. Sono stati fatti numerosi tentativi per niisurare il valore economico dei bambini neile odierne comunità contadine.
Benjamin Wliitc (1976) ha dimostrato che i ragazzi di 12-14 anni di un vilIaggio giavanese contribriiscono con 33 ore settimanali di lavoro economicamente valutabile e le ragazze di 9-11 con circa 38. Tutto considerato, i barnbini danno un apporto lavorativo di circa metà del totale prodotto dai membri della famiglia (Fig. 5.2). Gran parte del lavoro familiare comprende il possesso di abilità manuali, la partecipazione a piccole attiviti commerciali e la lavorazione di vari cibi da vendere. Questi dati si riferiscono al NepaI (Nag e/ al., 1978). Gli oneri sono molto più difficili da valutare, ma LVhite dimostra che i bambini giavanesi fanno loro stessi la maggior parte del lavoro necessario per allevare e mantenere i loro fratclli, rendend o libere le madri di dedicarsi al compito di produrre reddito familiare. Iii ogni caso, famiglie più grandi, nclla Giava rurale, rappresentano unità più efficienti nel prodiirre introiti, poiché richiedono, per rnantencrsi, un totale di tempo lavorativo proporzionalmente più ridotLo. Date queste condizioni, M i t e ( 1982, p. 605) rileva che le donne hanno circa cinque parti e quattro figli viventi «il che sembra ccistituirc una risposta del tutto appropriata». (Ciononostante, è una risposta che comporta un allarmante aumcrito del 2% anriuale del!a popolazione di Giava).
Tabella 5.1 Indice di crescita della popolazion~ - -- --. .. -. -
Peric
Paleolir ico Mesolitico Nenl it ico Antichi imperi
-
-
Popoiazione mondiale aUa fine del periodo
Percentuale dell'indice annuo di crescita durante il periodo
5 O00 000 8 500 000 75 000 000 225 O00 000
0,OO 15 0,0330 0,1000 0,5000
FOKTE:: I Iassan, 1978. 197 1; Spcngler, 1974.
89
1
I l
1
Meade Cain 1977, p. 225) ha quantificato sia i benefici che i costi dell'avere figli maschi in un viiiaggio rurale dei Bangladesh (Fig. 5.3). Cain descrive Ic sue conclusioni:
I bambini maschi diventano prdtittori effettivi all'ctà di 12 anni al più tardi. Inoltre, entro i 15 lavorano per iin sufficiente numero di ore C con un indicc di produtti\~ith abbastatiza alto da compensare ciò che hanno consumato durante il foro ptimissimo periodo di dipendenza. Perciò, in generale I...] e madrc [...l realizzano con i maschi usi netto griadagrio economico, rispetto al durante il y a l e questi sono stati membri subordinati del nucleo farniliarc dci genitori.
Di conseguenza, contrariamente alla convinzione comune, secondo la quale i popoli dei paesi meno sviluppati hanno un gran numero di figli sempficemeiire perché non sanno come evitarne il concepiinetiro, vi sono parecchie prove che un gran niimero di bambini e nuclei familiari piir grandi significano, a breve termine, un livello di vita più alto, e non già più basso. Per chiarire perché non volevano associarsi ad alcun prograrnma di pianificazione familiare, gli abitanti di un villaggio del Punjab (India) spiegavano: «Perché pagare 2 500 rupie per delle braccia estranee? Perché non avere un tiglio? (Mamdani, 1973, p. 77). Con l'aumento delle occasioni di tavoro urbano, industriale, tecnico e impiegatizio, il guadagno netto derivante dall'allevamento dei bambini può essere aumentato, investendo in una proIe meno numerosa ma meglio istruita. Nel villaggro di Rampur, vicino alla capitale indiana di Nuova Dehli, il numero di figli per ogni madre è diminuito quando sono aumentate le occasioni di lavoro salariato al di fuori del viIIaggio (Das Gupta, 19781. Trattori, pozzi tulolari automatici e pornpc hanno ridono la do'manda Cli lavoro infantile e, inoltre, i nitori desideravano che i figli riceves&T .- . . - . una maggiore istruzione, per preseru
Fig. 5.2
LAVORATORE BAMBINO Un ragazzo giavanese ch si guadagna il pane.
pararsi a lavori qualitativarnente migIiori a Xuova Dehli. Nello Sri Lanka, in una situazione analoga (Tilakaratne, 1978)' i Jatori di lavoro salariato hanno iniziato a preferire i maschi adulti ai bambini, perché questi ultimi sono in grado di lavorare solo a tempo parziale in conseguenza del fatto che devono frequentare la scuola. Stanno diventando disponibili sempre più lavori impiegatizi per i quali i bambini sono inadatti, da1 moinento che non hanno conseguito i richiesti livelli di alfabetizzazione e di conoscenza deìia matematica. An-
Corti e brnrhci delliilleuamento &i bambmi
Fig. 5.3 LAVORATORI BAMBINI NEL
BANGLADESH
che nuclei faiiiiliari il cui capofamiglia è
dell'isrruzione sono state introdotte o un lavoratore manuale desiderano avere ampliate aii'interno dei villaggi (Calbambitii che siano assunti in lavori im- daell PI al., 1983). Analogamente, nel piegatizi ad elevato livcllo sociale e villaggio di Manupur, nel Punjab, Nag e quindi forniscono loro una maggiore Kak (1984) hanno riscontrato un bruistruzione scolastica. TI matrimonio sco aumento nel numero di coppie che ideale 5 diventato quello con un uomo o praticano la contraccezione e una rapiuna donna istruiti e con un buon impie- da riduzione in quello dei figli maschi go C ci8 pu8 essere ottenuto soltanto considcrati desiderabili (Fig. 5.4). Qucritardando Ic nozze cosa che. a sua vol- sti cambiamenti sono il risultato di muta, riduce il tiumero di figli per ogni tamenti nei sistemi di produzione che hanno abbassato la domanda di lavoro donna. Nei \?iriagsi indiani situati vicino alla infantile. Ad esempio, l'abbreviazione o città di BangaFore, tre sono i fattori che l'eliminazione del periodo durante il hanno motivato la ~endenxacontraria al quale un terreno viene lasciato incolto la\loru itifantilc: ( l i i poderi sono diveti- ha portato alla sparizione dei terreni da tati frammentati e troppo piccoli per pascolo all'interno del villaggio, in moassorbire il lavoro agricolo di ulteriori do che i ragazzi non possono più rcnbambini; (2) sono stare offerte n ~ ~ o v edersi utili tiell'accudire del bestiame. La opportunità di impiego iion agricolo mancanza di quest'riltimo e l'accrcsciuche richiedono la capacità di leggere e ta dipendenza dai combustibili e fertifar di conto; ( 3 ) Iacilitazioni nel campo lizzanti chimici ha anche abolito la man-
sione infantile di raccogliere sterco di vacca da iisare per questi due scopi (v. p. 276); con l'introduzione degli erbicidi industriali, non è più necessario che i bambini strappino le erbacce. Inoltre, c'è stato un sostanziale aumento nella percentuale di lavoratori di Manupur impiegati in settori industriali, comrnerciali C governativi. Nel frattempo, la meccanizzazione delle attività agricole, l'uso esteso del crcdito e la necessità di tenere libri contabili hanno reso i genitori di Manupur consapevolmente desiderosi di allargare gli orizzonti scolastici dei loro figli. L'iscrizione alla scuola secondaria è aumentata dal 63 a11'81% fra i ragazzi e dal 29 al 63% tra le ragazze. Attualmente, i genitori vogliono che almeno un figlio niaschio abbia un lavoro itnpiegatizio, in modo che la famiglia non dipenderà interamente dall'agricoltura; molti genitori desiderano che sia i maschi che le fernminc frequentino la scuola superiore.
Il modo di riproduzione industriale Mutamenti analoghi nei costi e benefici derivanti dall'allevamento dei bambini
sorio presenti anche a monte dclla «transizione demografica» che ebbe Iiiogu in Europa, negli Stati Uniti c in Giappone durante il XIX secolo. Questo cambiamento comportb un calo sia nell'indice di ~iatalitàche di rnorralità e un rallentamento del ritmo di crescita della popolazione (la Scheda 2.1 definisce alcuni impottanti termini dernografici). Coi1 l'indunrializzazione, i costi dell'allevamento dei bambini crebbero rapidarnl-nte, in special modo dopo I'introduzionc della legge sul lavoro minorile e di quelle sull'istruzionc. obbligatoria. Le competenze richieste per guadagnarsi da vivere comportarono un apprcndimento più lungo e, quindi, i genitori dovettero aspettare di piu, prima di ricevcre un vantaggio economico dai propri figli. Contemporaneamente, cambiò interamente la maniera in cui ci si era guadagnati da vivere fino ad allora: il lavoro smise di essere qualcosa fatto dai membri della famiglia, nella fattoria o nel negozio farrrili~ri;la gente guadagnava, piuttosto, dei salari in modo individuale, lavorando in fabbriche e uffici. La sola vera attività collettiva della famiglia era quella di consumare e il suo unico prodotto erano i figli. I benefici
Scheda 5.1 Alcuni fondamentali bambino, o nessuno e, con ogni probaconcetti . demografici - bilità, vi saranno sempre più singoli indiuidui'che considcreranno troppo gravose Ic tradizionali forme di aggregazioIndice di natalità assoluto. I1 numero di nascite, ogni mille persone, in un ne familiare, sessuale ed emotiva. Rianno. prenderemo l'analisi del mutamento nei Indice di mortaliti assoluto. I1 numeruoli sessuali e nell'organizzazione famiro di decessi, ogni mille persone. in liare negli Stati Uniti al Cap. 16. un anno. Indice di fertilità. Il numero di nati vivi, ogni mille donne comprese fra i Pratiche di controllo 15 e i 44 anni, in un anno. demografico Indice complessivo di €e&&. I1 numero medio di bambini nati da donCome si è visto, in opposizione alla teone che hanno concluso il loro ciclo ria di Illnithus, vi sono molte prove a riproduttivo. Fecondicà. La capacità fisiologica di sostegno ciella conclusione che le cultupartorire un bambino vivo. re preindustiiali regolavano le dimenMortalità. I1 decesso inteso quale fatsioni dclla famiglia per ridurre al miiiitore di stabilità o mutamento dernomo gli oneri c pcr clevare al massinio i grafici. ~rantaggidella riproduzione. In un'epoca priva di profilattici, diaframmi, contraccettivi. spermicidi,c c h e non conoche si ottcncvano in iin secondo tempo sceva il ciclo ovulatorio uiiianu, come dall'allcvare banibini finirolio col di- poteva realizzarsi questa regolarrientapendere semprc più cialla loro disponi- zione? Ci si 2 basati su quanto categorie bilità a darc una mano nel caso di pro-
menrìfo. Alla fine, p t t i p P U t iavrannoraccolto o cacciato-edatq_o_ricevut?-la uantità di cibo, ma si possono Scambi reciproci : -e-. Z 2 k ~ ~ + . n .~.i i a r c ~ g ~ i i ~ . ~ : dare e l'avere ,per lunghi periodi, senza Una delle cararteristiche più singolari che qucsto fatto diventi oggetto di pardella>&a economEEdci cacciatori-rac) ticolari discussioni o azioni. . . Delle (orme di scambio reciproco 1 1 c dciit. socicra agricole di ric - -- _ -.- d imensir)ni-è-laap~evdenza di hanno luogo in--i u. ,t ~ ~ l k ~ , ~ & ~ c o Per csem-sciirnbi-condcitri secondo il,_prhupjo ,larrncnteJri~jy~ntj-e-ami~~. coiiosciuto cur$-t. 111 essi, il pio, neRIi Stati Uniti c nel Canada, ma-&Tuo ricevere prociotri e servizi non è riti e mogli, amici, fratelii, soreile-e altri soggetto ad una precisa contropartita. parenti governano e adattano i loro liLekarti inter~ssatealloscmbio pren- veli nici, ad iIn livello più ridotdono secondoipropri bisogni c r e n d o to, operand o trarisazioni di dare--.A-.-, 1._l! - -no scnza unitormarsi ad un insiemc,di -e-prenaere informali c non basate sul ~ego~e.basate,s.dtemp~~Osul~a-quantità~ calcolo. Gli adolcsccnti non pagano in
- ....
&--L
, C -
-
i -
P -
+
-&
I_
>-
-
Y
v-.-lOI-t..
A
I
L
Fig. 6.1 RECIPROCITÀ SAN Gli uomini aspettano che sia distribuita la carne di ur piccolo facocero.
niorieIa contante per i pasti in casa iic affittaiio l'auto dei genituri. Le niogli noti presentano il conto ai loro mariti per aver criciriato il cibo. Gli amici si fanno reciprocainente dei doni e dei regali di Natale o coinpleanno. Comunque, tali scambi costituiscono presso i riorc.latriericani solo una piccola parte del totale, dal momento che la tnaggioranza di quelli effettuati neiie culture moderne comporta contropartitc rigidamente stabilite, che devono essere rese a epoche prefissate.
!I problema dello scroccone Comc ci risulta dall'esperienza di prendere dai genitori o di offrire un regalo di compleanno o per una fcstivjtà, senza ricevere nulla in cambio. il fatto che qiialcuno non lo renda in qualche modo porterà, alla finc, R degli screzi anche tra parenti stretti, amici, mariti c mogli. Nessuno ama gti «scrocconi». NclJc cconomic governate dalla reciprocità. uno scambio fortemente sbilanciato non passa inosset~lato.Alciini finiranno
col godere delln rcpiitazione di bravi raccoglitori e valenti cacciatori, mentre altri acquisteràiino quella di scansafatiche e lavativi. Non esiste nessun rneccanismo specifico per obbligare i debitori A pareggiare il conto, tuttavia si applicano sottili sanzioni a chi sta diventando uno scroccone inveterato: il suo comportamento genera una sotterranea ma netta corrente di disapprovazione e i parassiti vcngono, alla finc, sottoposti ad una piinizione collettiva. Possono anche subirc delle violenze perché sospettati di essere stregati o di strcgarc gli altri per mezzu Ji iticantesitni (v. pp. 176/177}. Perciò l'elemento distinrivo dello scariibio reciproco non è il fatto che prodotti e senizi vengono semplicemente dati via, senza alcuiia aspettativa o presunzione di contropartita, ma, piuctosto. che ( 1 ) non c'è iina restituzione immediata, (2)non si calcola sistematicamente il vaIore dei servizi e dei prodotti scambiati e ( 3 ) ci si astiene apertamente dal valutare un saldo o dal farlo risultare. Allora non vi sono scnmbi che corrispondano a quejli, che Bronislaw Mali-
~imvskichiamava «un semplice clonou? me il sale, l e pietre focaie, l'ossidiana, Cerchiamo sempre motivazioni nasco- l%cra rossa, le frecce c il micTiCF;e"'ien--stc, cgoistiche c materiali quando i pro- gono procGtc o controllate ila gruppi dotti iiel lavoro passano da un indivi- con cui essi noti hari~iolegami di parendiio o gruppo all?altro? Nienre di tutto tela. Tra i piccoli gruppi e la gente dei ciò. Il fare regali senza alcuna rcciproci- villaggi, le trattative economiche -fra tà tangibile, per quanto riguarda servizi non parentesi% t~asanogull'assunto,che o prodotti, è un fenomeno unilversale. ogniirio cercherà di- uarre. il maggior Tuttavia, non c'è solo il problema pro ii.t t o dallo-s~amblo, attraverso-itnchc alcuni esseri umani in ogni popola- brogli e rubcric Di conseguenza, le zione, tendono a diventare degli scroc- sP;d;GZKDGinerciali sono facilmente coni, se glieiie si offre l'opportunità. tnolto rischiose e possono rassomigliare Xnchc se ogni modo di produzione può a degli scontri bellici. toller;3re un Cetto numero di parassiti, Un -interessante meccanismo per fabisog Ina pur f ssarc un limite. Di consc- c i l i ~ ~ s c a m b i f r a ~ p p & t a n t ~ è gueriza, nessuna cultura può basarsi c~urllo-Chuma t o , c o t n ~ w . i ~ d e n ~ ~ O s o ~ esclusivarnente su seni iuramen- Gli oggctti cIa scambiare vengono amte altriiistici per ottent )duzione massati in una radura disboscata, e il e distribiiziolie di beni e scnrizi. Ciò che primo gruppci si nascondc alla vista. I1 accade, in special modo a livello di pic- secondo esce dal SLIO nascondiglio, esacoli gruppi e società di villaggi pre-sta- mina le merci e depone per terra ci&che tuali, k che beni e seniizi sono prodotti considera un equo scambio dei propri e reciprocamente scambiati in modo da prodotti. Il primo gruppo ritorna e, se avere cognizione di concetti quali il sal- soddisfatto. prende gli oggetti commcrd o materiale, il debito o l'obbligo. in ciati. Se non lo è, lascia le merci intatte una posizione subordinata da un piinto per indicare che il saldo non è ancora pari. E in questo modo che i Mbuti deldi vista emico. Ciì, si realizza esprimendo Ia necessi- la foresta Ituri scambiano carne contro tà di scambi reciproci. intesi come ob- banane coi1 gli agricoltori Bantu, e i blighi parentali. Essi (v. Cap. i )stabili- \'edda dello Sri Lanka rnicle contro ferscono aspettative reciproche rispetto al ro con i Singalesi. Tra i viliaggi agricoli si stabiliscono cibo, al vestiario, all'alloggio e ad altri relazioni commerciali più sviluppate. bcni economici. Lc transazioni strutturate su base pa- Sembra che in Melanesia vi siano state rentale costituiscorio solo una piccola condizioni particolarmcntc favorevoli parte dei moderni sistemi di scatnbio, per lo sviluppo di mercati commerciali. mentre tra cacciatori-raccoglitori e A Malaita, nelle isole Salomune,Monne scarnbiai.io,reeplarmem~scecongruppi agrico1.i di ridotte diinensioni --_ quasi tutti gli scambi hanno luogo tra tro maiali e vegetali, sotto--la-protezione &. parenti o, almeno, compagni strctti, per armata dei loro uomini (Fk.6.2). 1i Nuova Guinea occideni quali dare, prendere e usare dei beni n~occiaenta7e;~nesia) lia iin significato sentimentale e personale. van O L O C ro_conchiplie . e- perline-(v. p. 1118), pare .. che $&o esistiti prima che si imponesse Reciprocità e commercia il controllo europeo (Fig. 6.3). CotnilnComunque, anche i c a c c ~ r a ~ e o g l ique, parlando in generale, l'attività di c il danaro usati come regolare mercato tori desiderag-. --=2tio>e,co-__C
-
-T-
I
C -
-
--
.
-
-
i
Fig. 6.2 MERCATO IN NUOVA GUINE4 L'uomo a siiiistra da ignarne in cambio di pesce (a destra).
Fig. B Ques usate Trobn lungh~
inodo di commcrciare sono associati all'evoluz~onedello staco (v. p. l IL)) e al consolidan~e~-ito dell'ordine per inczzo di polizia e soldati. Forse la soluzione più comune al problema di commerciare al di fiiori dei legami parentali o dei mercati controllat i dallo stato è quella di stabilire una speciale arsonazione commerciale. In questo caso, i componenti di diversi griijipi o villaggi si considerano, rispetrivamcrite, come se fossero parenti. I mcinbri di spedizioni ccsmrnerciali fanno affari esclusivamenre con i Inro associati, che li accoIgono come «fratelli» e danno loro cibo e ricovero. I n~embridi queste associa~ionitendono a fare reciprocamente affari seguendo il principio della rcci~rocita,rifiiitando ogni intcrcs:;e a trar rc il maggior profitto dalla COI>itrattaxin ne e offrendo le loro merci conic st: C-,. i ~ ~ a s e rdoni o (Hcider. 1969)
KAPAUKU DELLA NUOVA GUINEA OCCIDENTALE Gli uomini (con astuccio penico) stanno contando le conchiglie-morieta.
Fig. 6.3
co ucciderifak. Gli argonauti in qucstio-
Il commercio Kula
-
ne sono gli abitanti deiie isole Tro-ciano COL-~@EG vibriand, che L'esempio classico di associazione com- cine rramirc:rischio:;i viaggi in canoa in . merciale 2 descritto ncl libro di Broni- mare aperto- 1r:irig. 6.4). slaw Malinourski Gfiargoriau~idelPuc~i-FZlpcw associato con P
Fig. 6.4 CANOE KULA Queste grandi canoe sono usate dagli abiianti delle Trobriand per viaggi su lunghe distanze.
$ conosciuto
&p&
Sccondo gli storia, più preziosi diventano agli occhi uomini che compiono questi rischiosi degli abitanti dcUc T r 0 b r i a n d . b viaggi, o! s c o ~ od d n ~ ~ ~ l l naltri d i casi dimezzidi scambio%otari,&. SC' -menti di conchialic con_.i
p d a . Nel comniercio con
i
&che vivono a sud-est, i_primi d a m o no In qucllo bracciali P r i r ~ i ~ ~collane. con le popolazioni risiedenti a sudo17cst,danno coiianc e ricevono braccia.. . 1i.f rliir r i i . > r n , , , , , , , n tson,o.commeri . . . . . . - s t a l a. .. . 1 1 r ~ i i i t i n r r r r o r ~d'o~o r d rii~ntoo n ~ o s t a a u d o verso il qualc e r a n o s t a t i t&.
Partecipare allo scambio Kula .. . p111?randl- -&innr I na . .\ passione- v& . . T vuygu'a sono stati pacaeon~tia ci~nelidi fa~iii~lia o ai gi0icll.i della cnroila. Più vecchi sono e più complessa 1: la loro
..
vcngotio dare come regalo matrimoniale c come ricompensa ai costl_unori-dbanoe (Scoditti, 1983). Nella maggior parte dei casi, gli ornamenti sono sempliccmente usati per ottenere altri bracciali e . . collane. b r rrlrruaerriare i Y ~ V P N ' Uogni i i o ~ costituisce i~ delle mutue a w i a , . aioni viù o r n e n-o D . , . disrantil Di solito, Qs-ono trasmesse da iin parente nll'altro e i giovani vengono iniziati h n r n e r u o KuIa ereditando o ricevendo iin brac.. ciale o una collatia da (in afQuando la spedizione sbarca siilla spiagpia,\ioci in c o m e r c i u si salutano r - r o c a r i i e n t e P -rs cb a r i . Poi, ?li i s b Trn1.i~I. . -. .x
Non è dpl verso I'um
-Economia
grandi wpl, questo paa
-
Fig. 6.5 CACCIATORE SEMAI Tra i Semai prevale la reciprocità.
Sì, quando un giovanc uccide molta selvaggina comincia a credersi u n capo O un gratid'uoriio e pensa che tutti noi. gli altri, siamo i suoi seivitori o degli inferiori. Qiicsto non possiamt> accettarlo, r i f i u r i a i n n u h - 4 .. - .- ... k n 1 h r n t'I siio orgoglio lo porterà ad i~ccideret i i l h o . Quindi, noi parliamo sempre della sua nreda come di u p a ~ e i a - y d i x e .In tal modo egli rafircdda il siio cuore C diventa moderato (1960, p. 62). 9
americani che risiedono sulla Costa nordoccidentdc degli Stati L'niri c dei Canada (Fig. 6.6). S'cilc dcicrizioni rcsc famosc cla Kurli Bcnedict (I'at/enn ofCulfure - ivodelli di cultura) .l'indiano K ~ -a della ridistribun! flagrante violazione di queste p r e w zrorie risalta coine un nieealomane vero scrizioni di modesria applicate nepE . . . proprio. Ecco cosa doveva~indire di scambi reciproci! - - d se srccsi i capi di q u a q m p & n > n -1931, io l vc, c o m ~ o r t aD&.U&SnrnrlanA n i p. 190; trad. it., 1960. p. 193): e - hc n' 3 r!;ona eeni=a un grande rifornitore. T1 f: irto di vaintarsi è .. caratteristiche più salienti dei Io sono il gr;.iiirii_"capo che fa vergognare cii sC la gentc. ai uiiali p a r t e ~ i y a n oi nati\-i Io sono il grande capo clic fa vergognare di sC la geiitc. Il nostro capo richiarna la vergogna su tutte Ic hcce. Il nostro capo richinnia l'invidiri si1 tuttc le io lingua\kwaKiu%i~ termine indica grandi. faccc. smso enormi fesrr cicliche, cerimotiiali e ridi. . Il nostro capo fa sì che la gente si copra la &ve che coinvolrono. okni volta, numerubi -faccia davanti alle irnpresc che egli va , villaeai. oEnuno dci quali e, a turno, ospitante C continuamente compiendo nel mondo, ~spttiiro.Nr1l'insiesc coll. In gericralc i villaggi agricoli hanno mapgiore libertà d'azione .nell'inctemcntare la produzione, poiché possono investire p i ì ~forza lavoroj Sono in grado . . . di elevare i loro liveili A I consumo se lavorano più duramente, senza pero amciirc a repentaglio enercretica coli- l'impoverimento dei loro habitat. Inoltre l'agricoltura è, di solito, un modo di produrre piìi- affidabile e ' .meno rischioso della Caccia e della raccolta. L n/-o'n s-ricoliori e - . traggono la oattedel Inrn W stentamento dalI'arinuale risalita dei fiu-
mi di salmoni e pesci-candela.i. Usando ?e loro tradizioriali reti a lancio i Kwa-
kiutl ed i loro vicini possono non incibere sul'Iammontare complessivo di ri. . produzione di queste specie. -. -Di conseguenza, essi fanno aflidatriento su di un sistema di pruduzione altament:e inten.,. ..--... sificahile. Jnohre, nientre vi soriu iazioni nelle dimensioni e l'altro (Langdon, 19791. . , vi sono pochi rischi nell'esistenza qutxidiana. Di conseguenza, era ecologic amente lfattibile, -- ui -1: - 1 per i Kurakiutl, tentait: cievare al iiiassimo la produzione ipensare con il prestigio e il priv ilegio di vantarsi coloro che svolgevano u.-~ ruolo i 1 - nel convincere tutti a lavorare più attivamente.
" Tboicichrhp Pacificu.t: pesce di ninre, carnrncstibile. dciia costa serientrionale del Pacifico, talinente oleoso da poter csserc utilizzato come candela dopo essere stato seccato [,\'d. T.].
L 'origine dei p ~ l o t c bJictr~trfivi
L'origine dei potlatch distruttivi I,a consuetudine del potlatch t .stata sottoposta ad un'analisi scientifica molt o tempo dopo che i popoli della costa nord-occidentale del Pacificc) erano c n trsti in commcrcio e avwanto stabili to relazioni di lavoro salariato CUI: t ">si. gli inglesi. i canadesi e i cittaidirli ameri cani. I,a riduzione ddla pop~olazionce .,L,-.", , un improvviso afflusso Ji riccirL&/a iittentiero l'eff 'etto con giunto di rcnderc porlatch sernpre piùI competitii~ie p distruttivi ul1: ~-..-l!: U C M dell'e~oca in CUI Frariz Roas alTcvacoininciato a studiar-li, aiia fine del secoli3 scorsaI (Rohnizr, *-:L:. L,. 1969).A quel tempo, l'I;,*,,, i i i r c l d LIIL,U 113icdeva presso Fort R~ipcrt,la stazione conimerciale della Cornpagnia della Baia del13Hudsone la tendenza, da partc di coloro che offrivano i potlatch, a superare gli altri era diventata una passione totalmente divorante. Coperte, bidorii di olio di pesce e altre merci di vaiorc venivano deliberatamente distrutte col fuoco o gettate in mare. In una data oc descritta da Ruth Beriedict in o/ Culture, un'intera casa L-. orucici. i-i . i. i. r-) alle fondamenta, quaindo verme vcrs;ato troppo olio di Pesce sul fu1 ktlatch che terrnina... - .. vano in qucsro moao erano considerati come grandi vittorie pcr coloro che li a\:evano offerti. Sembra probabile che, prima dell'arrivo degli europei, le feste potlatch dei Kurakiutl fossero meno distruttive e pii1 simili a queUe-melanesiane (v. p. 193). ~ n c h e- -l a rivalità Cli queste feste coinportava un-(lispendic1, l'incre mento nc 1 ' to della prouuzione complessiva era in grado ch superare la perdita dovuta al fatto di ingozzarsi-e..sciupare dei beni. Inoltre, dopo che i visitatori avevano mangiato a sazierà, rimaneva ancora molto cibo che queisti ultimi potevano portarsi a casa. I1 fatto che gli ospiti proveiigano da - --
"-
villagbi lontani comporta degli ulteriori e importanti vantaggi ecologici ed economici. Si è ipotizzato che la rivalità di queste feste fra gruppi aumenti la produttività in tutta la regione più che se ogni viUaggio organizzasse dci barichetti con i suoi soli prodotti. In secondo luogo, corne asseriscono Wayne Suttlcs ( 1960) e Stuart Piddocke ( 1945),a prodella costa nord-ocposito della cidentale, le ~uzioniriivali fra viI,,l laggi possoilv n i i i s r i-l;,,,i - a I r ; -mali effetti di ine prod uttive ci, 2 e natur alnte indotxe. La m della riscili.. .l"-,. dei salincliii 11, L i t : i , a l L i c u i a i L l:... I I U ~ potrcbbe minacciar J r a w iver178 tli alcuni villaggi, me ro vicini, su di un altro torrente. c"t:Llll"dl,u n ~ a r t u rare la quaritità solit:a. In tali circostanze, gli ahit anti dei villaggi impoveriti desidereranlILJ rdlLecipare al maggior nurnero di potiatch possibili e portarsi via quanti p iù approwigionarnenti vitali - . da 'L,, 1.....-. luaciranno a convincere il loro ospite a separars;L, CRMITientandogli quanto siano stati girandiosi i loro stessi potlatch negIi anni p,,,Ai-, c ~ ~ u c ~.È i t DOSS~i. bile, quindi, che qut:ste feste tra viilai siano state un modlo per soprawivere? . .* - -1. .------.-.... in cui il prestigio acuuisi~u uulaiiic un proprio banchetto f:a m a da controp$rtita. Qi~est'ultima veniva pareggiata -1: quando gli ospitati uivrri~avano ospitanti. Se il viUaggio non fosse srato in grado, per anni, di offrire il proprio potlatch, avrebbe perso il suo prestigio. Quando un gruppo impoverito e senza autorità non poreva più organizzare le sue feste, la gentc abbandonava il proprio capo-rid istributore fallito e andava a risiedere p~ressopa rcnti in villaggi più produttivi. Quindi, vantarsi, distribuire-e esporre ricchezza portava al reclutamento di un ulteriore potere lavorativo f o r a .lavoro raccolta intorno ad un ridistributorqxu.ticobrmente. efficiente. Ciò serve a spiegare perché i popoli della costa nord-occidentale profondevano cosi tanti sforzi , . n . .n
Ln
..q
....n
A
~
A,..
, del capo-ridisrributore, raffigurare come miriche figure scolpite; il rnotto dclle insegne era formulato sulla base dei noteroli potlatch realizzati. Qiianto piu grancie cra il palo e maggiore il potere conferito dal potlatch, più nurnerosi sarebbero stati i meinbri di vilJaggi poveri indotti a canìbiarc residenza e a raccogliersi intorno ad ilsi altro capo. &n l'arrivo degli europei, tuttavia, ci fu un t%entainento verso forme più distnittivc di rirlisttihuzime. L'irnparto con Ie malattie europee aveva ridotto la popolazionc dci K\vakiutl da circa 10 000 nel 1863 a circa 2 000 alla fine dello stesso sccolo. Contemporaneamente, compagnie cornrnerciali, conscrvicre, segherie C accarnpanienti per I'estrazione dell'oro introdussero un'insolita quantità di ricchezza nell'econotnia degli aborigeni. T,a percentuale di persone interessate a richiedere le irisegiie di realizzazione (dei potlatch) crebbe, mentre quella di coloro che erano disponibili a celebrare la gloria di chi offriva le feste diminuì. Molti villaggi vcnnero abtiandonati e quindi si intensificò la rivalità per assicurarsi la lealtà dei sopravvissuti. Un ultimo e forse più importante fattore nell'evoluzione dei potlatch distruttivi t'ii il muramenro nella temoiogia e I'intensificazione della guerra. Come sostiene Rrian Fergusori (1984), i primissimi contatti,-nel tardo XVTII secolo, tra europei enativi americani d& costa nord-occidentale del Pacifico,riguardavano il commercio deIIe pellicce. In cambio di pelli di lontra marina gli europei davano armi da fuoco ai Kwakiu8 e ai loro nemici tradizionali. Ciò ebbe un duplicc eEfetto: da una parte, L guerra diventò più mortale e, dall'alaa. portò i gruppi locali a combattere tra loro per il controllo del commercio,aiio scopo di procurarsi le munizioni da cui
dipendeva ormai la vittoria in guerra. Non c'è quindi da meravigliarsi se, quando la popolazione diminuì, i capi che offrivanci uii pot latch fossero disposti a buttar via o distruggere ricchezze. di nessuna importanza bellica per attirare potenziale umano da usare in guerra e nel commercio delle pellicce.
Ridistribuzione stratificata C'è una sottile linea di separazione fra le foririe cgualitaric di distribuzione c quelle stratiticate. Selle prime, il contributo al fondo cornune e volontario e coloro che hanno lavorato si fanno restituire tutto o la maggior pane di ciò che hanno messo in comune, oppure ricevono articoli di pari valore. Nella forma suatiiicata, coloro che lavorano devono contribuire al fondo comune o subire una punizione e non possono farsi ridare nulla. Altra differenza: neiia forma egualitaria, il ridistribiitore non p o s s i e d ~ i l potere di i m ~ o r r eagii altri un'iritensificazionie della p roduziorle e deve: dipendere clalla Iort3 buona volontàI. Nella forma scratiticata, colui o colei che ridistribuiscc ha questo potere e cliiclli che lavorano devono dipendere dalla sua dispoiiibilità. Analizzeremo nel Cap. 10 il processo responsabile dell'evoIuzione da una fortna cli ridistribuzione all'altra. Qui sottolinceremo soltanto il fatto che le forme completamente sviluppate -di ridistribuzione stratificata comportano l'esistenza di una classe domina nte con il potere di obbligare gli altri a uibbidire ai loro ordini. La manifc'stazione di qutsto potcre. nel campo della produzione e dcgli scambi. dà come risultato una siihordiiiaziont econo~iiicadclle forze lavoratrici e l'assenza parziale o tocalc, da partc loro, del contrailo sull'accesso alle risorse naturali, sulla tecnologia, sul luogo, sul tempo e sulla durata del lavoro.
Scambio a prezzo di mercato: comprare e vendere 1 luoghi di mercato si organinano in fortna nidjnientalc dovunque gruppi non imparentati fra loro e stranieri si . . io e commerciano un articolo 1r~unlscor tcon un alItro. Tra i cacciatori-raccoglitoIri c i senlplici agricoltori, i luoghi di transazione cotiiiilerciale comportano. di solito. il baratto di u11 prctioso anicolo di consumo con un altro: pesce contro i;-gname, noci di cocco coritro asce e v ia dicerido. In questo tipo di Iinercato? prirna dello sviluppo del danaro poliva-Icnte (v. p;~rapràfosiiccessivo 1. si scambiia solo i i il a limitata serie di bciii c set-vizi. La magigior patte delle transazioni effettuate tr ainhio ha Iiiopi fuori del niert ntinua a minvarie f reciprociti . eridistribi ,on l'apparizion E del danaro F te. tuttavia, gli sc:arnbi (
C.
Fig. 6.8 CACCIA E RACCOLTA NEGLI STA TI
UNITI
ad iin prezzo di mcrcato finiscono coll'imporsi su ogni altra forma. In uno scarribio di questo tipo, il prezzo dei beni e dei sen'izi coinmerciatj è determinato da compratori in competizione con altri compratori c da venditori in gara con altri vcntlitori. In pratica, ogni cosa prodotta o consiimata finisce con l'averc un prezzo c coniprare e vendere diventa la principale preoccupazione ciilturale, se non proprio un'ossessione (Fig. 6.8). E possibile panecipare ad uno scambio reciproco servendosi del danaro, conie nel caso in cui un amico fa un prestito e non specifica quando deve essere reso. 1.0 scambio ridistributivo può essere effettuato usando danaro, come nella riscossionc delle tasse C nell'esborso di spcse di guerra. Comunque, comprare e vcndere a prezzo di mercato è uii tipo particolare d i scambio, poiché comporta l'indicazione del momento,
~ l
della quantità e del tipo esatti di pagamento. Inoltre, diversamente sia dalla rcciprocità chc dalla ridistribuzione. una volta effettuato il saldo in danaro. non esiste nessuna ulteriore obbligazione o responsabilità tra venditore e cornpratore che possono separarsi e non incontrarsi più. Perciò, gli scambi a un prezzo di mercato sono caratteristici pcr I'anonimità e l'impersonalità del processo di transazione e si poiigono in contrasto con quelli personali e pareiitali delle economie reciproche e ridistriGutive. Ora, esaniiriiamo più a fondo la natura di questa strana entità chianiatri danaro.
Il danaro L'idea c la pratica di attribuire ad un oggetto rnateriale la capaciti di misurare il valore socialc di altri oggetti mareriali, ariiiilali, persone e lavoro ricorrono quasi univcrsalmcnte. Questi )? Il caso dei K a ~ a u k u Non vi è alcun dubbio che. in generale, piccoli gruppi c socict9 di villaggio manchino delle caratteristiche essenziali del ~apiralismopoiché, come abbiamo visto, i loro sistemi di scam---- - bio si basano su di un &porto . --. ci~rocitàe-& Uttosto che-su tino fondato sul prezzo-di-mGcato.. Cciriiu~ique,in alcuni casi, i sistemi cgualitari, reciproci c ridistributivi possono prcscntarc alcune caratteristichc chc ricordano fortemente il
&>e-
b
capitalismo contemporaneo. I Papua Kapaiiku dell'Irian - - -occidentalc (Nuoqa Guinea rndonesiana), sono un caso deI genere (v. Fig. 6.3). Secoiido Leopolc1 Pospisi 1 ( 1963 1, essi possegPno un'ec onon~ia4che è descritta il n-ieglio possib ilc come alla proprietà capitalista. In 13rasile o in india, gli affittiiari e i mezzadri ~ o s s o t i ovedersi sbarrare l'accesso aUa terra e d'acqua senza che questo p r c g i l ; J ; c .T ; ; A f a T F ~ i i ' t ~ n ~-.& i Ibro_Iatifondisti. Negli -Stati-Uniti,sccond9 Ic. leggi. capkalisre .del possesso della- V terra,agli-sceriffi-e-adiiiageliti_di polizia chc no i col non znte che 1a banca ! 1 1 ~ u s p k i arrernia l. 1-C. .... . . cne ic aiseguaglianze neila di5 ne della ricchezza sono connesse a sorprendenti differenze 1.1 . cibo e che i bambini nel consumo «ci Kiipauku provenienti da famiglie povere sono scjttoalimemati, metitre i loro t.r .:ini tl sono ben nutriti. Comunque, questi ultimi non sotio inembri dello stesso soctolignaggio. Come rileva Po-spisil. i parenti che ne fanno parte «manifestano ,affetto reciproco e uii forte scnso di al,partene nza e di unità* C dei ba mhini
Totale
--.
6.36
..
-
5,73
6.0
07
- -
97
Fig. 6.10 UN MACHIGUENGA AL LAVORO Come nella maggior parte delle economie basate suil'ayricoltura taglia-ebrucia, gli uomini Machiguenga fanno il lava pesante di abbattere gli alberi e di disboscare la foresta per nuove piantagioni.
to affcrrnare che i membri di società prestatuali, di ridotte dimensioni, non vivevano il la\loro come un aspctto rioioso dell'csistcnza. Pcr la vcrità, recenti riforme sperimentaIi nei modelli di lavoro in fabbrica si sono proposte di iissegriare agli operai vari compiti invccc di uino solo (2 di inserirli in «gruppi t ; , ,-hg di quali.,,-. .,: prendono decisioni eseguire le diverse mansioni. SU come IQucsti e:sperinienti rappresenrano dci . . tciitatit7i di recuperare alcune delle invicliabiIi carattc~riscichedel lavoro in economi e non sp~ccializzatce di ridotte dirncnsicmi. LJna notevole quantità di prove indica, inoltre, d i e nelle società con infrastrutture basate sulla caccia e raccolta o sull'agricoltiira tradizion ale, la gente non dedica al lavoro Io stesso t empo delle società ad agricoltura intensiva. Ad esemipio, j IKung San spendono in media sacitào dall'iiid isno- 1961; M.G. Smith. 1966; R.'I'. Smith, nibilità a sposarsi . La forriia piìi CIornu- 19731, nell'Amc rica Lar:ina (Adams, nc di sol[~ z i o n edc3rncstica non nuc:Ieare :1966; Lewis, 196 l , 1964) e fra le popo-1.-Il:- . g~iiiiorcC qhcua I J I i:ui la 1azioiii di colorc: inurba te americane con u n svii, a/., 1975; Gonzalez, madre t presente ed il Flacire ass;ente. ( Furstenl 4; N. Tanrier, 1974). Queste famiglie \-engono chiarnatcZ ma- 1970; St< -:A--..-, l l l ~ ~ d npresenza tc a livello 'riittavia, I ~ I ~ O C L ~Più ~ I . o meno tapiciairiciiite.. la
i
mondiale della matrifocalità è stata priva1ta della s;ua importanza d alla tendenza a consiclerare qileste uniità domcsti-.L 1chc- conir aorrranrl o pa~uiogiche (MOynihaii, 1965). Ncl descrivere i gruppi domestici, spesso gli studiosi di scienze sociali concentrano il loro interesse su ln punto di for.me idea; vista emico c trascu -ealtà etiche . - . ...l! e comportamcnrari. 1 jiruppi domestici formati da madre-bambino spesso sono il risultato della povlertà e quindi vengo1 : no coiinesse. a . mari sociali C considerati poco auspicabili, iiia non c'è alcuna prova che queste soluzioni domestiche siano, di per sé, più patologiche, instabili o contr arie aila «natura umana» della famiglia nucleare (V. p. 229) in senso assoliito. 1 gruppi bmiliari estcsi e matrifocali s f ~ ~ m a nimperccitibil~ncnte o in matrilocali (v. Tab. 8.1). Ad esempio tra i Nayar, matrilocali, i coinpagni della n ~ a d r c non abitavano mai con qucst'ultima e i banibini. Inoltre, divcrsamcnte dalle famiglie matrifocali, quelle Xayar cotnprcndcvano parecchie generazioni di maschi imparentati tramite le donne. Era uno dei maschi anziani - cioè iin fratello dclla madrc - a svolgere fiinaioni di capofamiglia, e non la nonna, come ncl caso delle famiglie estese marrifocali. - --
L
Cos'i?il matrimonio? Unio dei prc~ b l e m posti i dall'affcrmaziotie secondo la quale la famiglia nucleare è l'elemento fondamentale dclla costituzione di tutti i gruppi doinestici, t il fatto che detta affermazione si basa sull'assunto che forme notevolmcntc diverse di iinione possono essere definite «matrimonio». Tuttavia, aUo scopo di inc'.ludcre l'a straordinaria molteplicità di compormmenri presenti in dette un ioni C ca ratteristici della specie uma. . na, la dctitiizione dcl niatrimoiiio è stata P.
resa tanto ampia quanto confusa. Tra i ml :egnosi tentativi di definire il m, o come un rapporto univerSRLIIICIIIC presente, la formula proposta da Kathlccn Gough, che ha studiato i Nayar, merita un'atterizione speciale, ma bisogna leggerla ~ i di ù una volta! r 11 matrimonio è un Ir:game sta bilico tra una -. donna e una O pfii . pei a r ~ i i c ~onscntcche a un bambinc), nato daiìa donna in circostiinzc non proilbile dallc Icggi che governario il -- S-..I-~-I-H I-. - - -. ra1>pt>rt?Vi sono molti casi, presso popoli africani - il Dahomey è i1 pih noto - in cui le donne «si sposano» con altre donnc. Ciò vieniz fatto E~razical pagamento, da parte di una don na che è già stata lei stessa sposata tradizionalmente uomo, dei prezzo della sposa, in modlo Ja ottcncrne una. La donna ciic paga diventa un «marito temmi na» e toi?da una sua propria famiglia piErmertendo che sua «moglie,> ri. . manga incinta attraverso contatti con iiomini prescelti. La prole di queste unioni f posta sorto l'autorità dcl «padre femmina», piuttosto che dei geniton hiolo,qicz (v. p. 152). Per quanto ampia, la definizione di Gough ignora alcune unioni che hanno luogo fra maschi. Ad esempio, fra i Kwakiutl, un uomo che voglia acquisire j privilegi associati ad un particolare capo, può «sposarne» l'erede maschio. Se il capo non ne ha, può «sposarea il suo lato destro o sinistro. una gamba o un braccio. Nella cultura euroamericana., si parla anche spesso di inatrirnonio nei caso di duraturi Icgami tra conviventi omoscssuali uomini o donne. Di conseguenza, si è afferinaco che ogni riferimento al sesso delle persone interessate in questc relazioni dovrebbe essere omesso nella definizione del matrimonio. allo scopo 7
'
L
.
-
,
-
t
.
di rappresentare adeguarnente tali casi (Dillingham c Isaac, 1975). Tuttavia è diventato sempre pii1 difficiIe capire le numerose c differenti forme di organizzazione dotnestica, dal momento in cui tutti qiicsti diversi tipi di unione vengonn -nr-coinunati nd singolo concetto di matriinoiiio. P'arte del problcnia risiede nel faiL ~ che, yuando rieUa cultura occiO 1 . t' 'P 1. aentale ci" si ririuta ai definire amatrimonic)P i vari legami, si manifesta una ingius.ta rendem a a considerarli come relazioni meno rispettabili o autentiche. Di conscgiienza, gli antropologi sono riluttanti a stigmatizzare le unioni fra donnc, iiomini, quelle dei Nayar o soluzioni rnatrifocali con presenza sporadica cfel compagno, affermando che non si tratta di matrimoni. Tuttavia, in qualsiasi modo li 'si dcfini! iaro che essi includonc) una gatnina esitesissima di aspetti comportainentaii e mentali. Non vi ?t alcuna prov,a scicntiifica che nessuno di loro sia mc:no auspicabile o umano, a patto chc non comportirio coercizione, a buco e struttamento di uno dei comp agni (un:a limitazione che si applica, owiamente, anche alla monogamia occidentale uomo-donna). Poiché il tcrmine rnotritnonio è troppo utile per accantonarlo completamente, sembra adatta una definizione più accurata: Matrimonio significa l'insieme di sentimenti, comportamenti e regole riguardanti unioni di convivenza eteroscssuale e la riproduzione in ambiti dotncstic; Pei evitare ogni offesa nel1'uso del termi~ ie matr iiiioi-iio unicame,nte per .. compagnl conviventi etcrosessual~nello stesso contesto domestico, si dispone di un scmplice espediente: definire questi altri legami come ainatrimoni fra nonconviventi)), «matrimoni uomo-uomo», «matrimoni donna-donna» o con altra terminologia specifica adatta. E chiaro che queste unioni comportano different i implicazioni ecologiche, dcmografiche, economiche e ideologiche; di con- - W
1.
-1.
4.
cegiienza, non C'? nulla da guadagnare ad argomeiitare se esse sono, o meno, marrinioni «reali».
Legittimità L'essenza dclla relazione coniiigale, secondo alcuiii antropologi. è contenuta in quella parrc della definizione di Goiigh che tratta del conferirnerito dei «diritti della condizione di nascita>, ai figli. Queiìi nati da una donna sposata «in circostanze non proibite dalle leggi che governano la relazione,> (ad esempio, l'adulterio 1, sono legali o legittinii. Quelli nari da donne nubili sono invece illcait.timi. Come puntiializza Rronisla\v Maliilowski: «Il matriii-ioilio k la legittiniiizionc dclla patcrriit%/ni;~tcrnitii>>. Tuttavia, molte società noti distitiguono tra l'allm~aiiientodi figli legali e legittiiili o meno. È vicro chc lc donnc sono universalmetite scoragg;iate dal cercare di allevare i loro neonati o decido il proprio cridertie il desti~ cerio, ma molte società hanno parecchi C diversi complessi di regole, che definiscono modi ainmissibili di concepire e allevare i figli. Alcune di queste alternative soiio tenute in maggiore considerazione di altre, rna quelle mcno apprczzatc non pongono aucomaricamente i bambini in una condizione analoga a degli illegittimi occidenrali (Schcfflcr, 1973, pp. 734-755j . Per cseiripio, fra i Brasiliatii residenti in piccole città ci sono quattro tipi di legame fra uoino c donna C rutti riconuscono ai figli i ~ i e ndiritti i di nascita: matrimonio in ch iesa, nia,trin-ionio civile, inatrimoiiio allo stesso teiiipo religioso e civile e ,,."; matriiiIulJ~u Ldnsens~~ale. l'er u, l, ~ aL ulnailiana, il modo di avere figli che gode della maggiore considerazione è il niatrimonio contemporaneamente civile e religioso, che le conferisce legaln-iente il titolo di proprietà di una parte del patrimonio del iriarito in caso di morte di -
-
~
~
-
quest'ultirno. Inoltre, le foriiisce l'ulteriore sicurezi!a di sa[)ere che egli non piiò abbandonarla e ccDntrarre un matri. .l:.!. .I. altrove. La solumonio civile e. religioso zioni uspicabile è il matrimonio consi pcrché la donna non può avanzare alcun diritto di proprietà nei confronti del consortc n6 impedirgli facilmente di abbandonarla. Tuttavia, i figli di un accordo consensuale possono reclamare la loro parte di proprietà sia sui beni paterni che materni e non subiscono alcuna limitazione dei diritti di nascita, sotto forma di svantaggi legali o Ji disapprovazione sociale, purché il genitore ne riconosca la paternità. Presso le popolazioni del Dahomey, Herskovits (19381 ha siscontrato 13 diversi tipi di matrimonio, largamente determinati dagli accordi sul prezzo-dellasposa. I figli godevano di differenti diritti di nascita, dipendenti da1 tipo di iinione. In alcune di qiiestc, il figlio ricadeva sotto l'autorità del gruppo domestico paterno; in altre. sorto quella di uno capcggiairo da un:J «padre» femmina (v. paragr: ,dente). I1 problema non è la iegittimitii o meno del Eiglio, ma piiit tosto sc \?isono determinat i tipi di diritti, obblighi e raggru ti chc s i costituiscono sulla base di generi diversi di relazio~iiscssuali c riprodiittive. Nel mondo, alla maggior parte delIc pcrsone, non interessa il problema della lepittitiiirà o illegittimità del bambino. nia que110 di chi avrh il diritto di . .. stabilire 11suo destino. Di conseguenza, anche se non s i segue il modo socialrnence dominante per il conccpimcnto c I'allevamerito del f i d o , ciò raramente comporta una sua deprivazione economica o iin ostracismo sociale. A questo riguardo, la società occidentale ha rappresentato un'eccezione. i'engono ;ipplicate punizioni di graclo diverso e csercitste differenti forme tli disapprovazione vcrso la dconna cht inanca di conforniarsi alle cc>iidiziotiI preferite per la maternità. CoIIILlllqLL~,
anche a questo riguardo, è sbagliato P' che le niadri si: ino sottchpost( que a una qualc'he formia di - - - .- C!-"-. Coriuaiiiia, qualora si allonraiiriiu maniera piìi difhsa di allevare i f Tutto dipende dal più ampio conti domestico e sociale in cui la donna rcwa incinta, Nessuna societi Ic concede una completa «libertà di concepimento», ma le restrizioni circa la maternità e le occasioni di punizione e di disapprovazione variano iniinensaniente. Laddove l'ambito domestico è dominato cia grandi famiglie estese, in cui non vigono pesanti restrizioni per i rapporti sessuali prematrimoniali, la gravicianza d i una giovane donna nubile è rarainentc oggetto di grande interesse. I n alciirie circosranze. una tionecessariameiite quella tra ~ n a d r ee figlio. Ne consegue gli stessi in ogni società. Si sa, ad esem- che qitella ira padre c figlia sarà in iin pio, chc piccoli gruppi sociali contano certo qual modo più diffusa, poiche il sugli scarribi matrimoniali per stabilire marito gode molto più spesso deila moconnessioni patcntali a lunga distanza. glie della doppia morale riel comportarl piccoli gruppi cnsticuitj d a unità che mento scssuale, ed è meno esposto alla si riproclilcono unicarncnte fra stretti punizione per adulterio. Infine, la stessa corisanguinei verrebbero interdette la valutazionc suggerisce una spiegazione mobilita c la flessibilità terricorinli, es- per la frequenza relativamente alta di scnziali per la loro strategia di sussisten- uiiioiii tra fratello e sorella e pcr la loro za. Costretti in un territorio liniirato, i legittimazione in matrimoni nelle classi piccoli gruppi endogami da 20 a 30 per- sirperiori - dal rriornento che non entrasone correrebbero anche l'alto rischio no in conflitto con le leggi sull'adultcrio di estinguersi, in conseguenza di una ira padre e madre. disparità nuinerica h a i sessi, dovuta ad Dopo la nascita dei10 stato, le alleanuna sfortunata serie di riascite maschili ze esogamiche tra gruppi domestici contie di decessi di donnc aciulte, che accol- niiaronti a provocare importanti consclerebbcro l'onere della riproduzione del guenze infrastrutturali. Presso i cotitagruppo su una o cfue doiinc destinace dini. l'esogamia aumenta anche la capaad invecchiare. Quindi. I'csogamia è es- cità produttiva e riproduttiva coraIe dei senziale per l'efficace utilizzazione del gruppi tra cui si verificano i matrimoni: Potenziale produttivo e riproduttivo di permette lo sfruttamento delle risorse che te una popolazione ridotta. Una volta che su di un'arca piii estesa di un piccolo gruppo coiniiicia ad ottenere famiglie nucleari o allargate possono compagni (la altri, la preponderanza di controllare su base individuale, facilita relazioni economiche reciproche porta il coniniercio cd eleva il limite massimo ail'aspcttariva che coloro che hanrio ri- di cscensione dei gruppi da formare per cevuto tali compagni ricambieranno. 11 espletare attività stagionali (ad csempio, tabù del matrimonio madrc-figlio, pa- spedizioni comuni di caccia, raccolti e dre-figlia, fratello-sorella può quindi m- via dicendo), che richiedono una consiserc interpretato come una difesa di stente immissiotie di energia lavorativa. queste reciproche relazioni di scambio Inoltre, laddove la guerra fra gruppi contro l'onniprcscnte renrazione, per i rappresenta una minaccia alla loro sogenitori, di tenere per se i.propri figli o. prawivenza, la capacità di mobilitare per Làtelii isotellc, di trartenere per-sé un gran numero di guerrieri 4 decisiva. Di conseguenza, in cuItrirc di villaggio o gli-- altri.Ic iine In questo contesto, si è spesso tra- militarisse e fortemente cciitrate sui mascurato il fatm che i rapporti sessuali fra schi, Ic sorelle e le figlie sono spesso padre e figlia C madre e figlio rappre- usate come pcgno per stringere alleanze sentano una forma di adulterio. L'ince- che non clitniiiano sicuramente la guersto madrc-figlio è un tipo particolar- ra tra gruppi sposati fra loro, ma che la
rendono nieno diffiisa, come ci si po- Matrimoni preferenziali trebbe aspettare dalla presenza c!i sorelle e figlie tra le fila nemiche (Kang, L i presenza diffusissima d e l l ' e s ~ ~ a m i a .. corriporta i l -al 1979; Podolcfsky, 1983i Teffr, 1975). . . . Nelle classi elevate e nellc caste, interessi c n r y r a r i v ~API ,orq>!~irlnmespesso I'endogamia si unisce all'csoga- stici con &i che srabiliscono chi deve mia con famiglie estese per consenlarc spoqarql P C ~ I os- . ricchezze e porere nella classe dominan- una donna .in m a t k n i o , la maggior te (V. p. 227) rna, come si è già constara- partc dei gruppi si aspetta in cambio to, anche la fainiglia nucleare può di- ricchezza mater~a1.eeo.a1credonne. Pren* ventare endogamica se in essa vi è una diamo d u e gruppi dornestici,lA e estrema concentrazione di potere politi- ognuno con un nucleo di fratelli resiSe A dà una (:o, econrjmico e militare. Con i'evolver.. donna a B, quest'ulC;i di forrne di scambio basate SII prczzi tlmo può mimediatamente ricambiare, i.i mermito, la fainiglia allargata retide d d o n e una ad A. Tale ad essere sostituita da unità domestiche spcsso è realizzata con uno scambio dipuò nucleari. l,e alleanze familiari perdoiio erro della sorella dello sposo, nia- partc della loro preccdcnte importanza d j ~ e t i i r ine forma p i ì ~indiretta: B dare a-sua,volta una figlia dell'tinioadattativa c bisogna reinterpretare la -e. In questo tradizionale funzione di rifiuto dell'in- ne - - fra l ' u d & tru-nonid la ~ ~ o sarà s a la figlia deUa cesto. Esso 6 stato decriminalizzato in Svezia, e si sta facendo uno sforzo in sorella del nadte del marito e lo sposo, n 1-1~1frstelln Ael questo senso negli Stati Uniti ( Y . Cohen, 1978; De ~Mott, 1980). Tuttavia, trebbe ottenere IQ-%.:SO risul~atocon . . data la (mnsapeLrolezza scientifica del un marrimonk rra u m e 12 fielia oirischio r:cppresen tato dall'incesto nella del fratello di sua madre, C famiglia nucleartr per le popolazioni m ~ n o. Di ) conseguenza, gli sposi-saportatricii di un ait~ipioriutncro di geni rarino reciprocarnentc cuainj iocrociati nocivi rec:essivi, 1:i riinozione delle legge (v. p. 156). Se 12 e B ubbidiscono ad ami.-incaito appaire improbabile e az- una legge per la quale questi matrimoni zardata. La po:ssibilità che il rifiuro deil 'mce- possibilc. allora tali unioni vanno defisto sia ge n itc nlalritnonio orefcrenziakc tra nl vini - neticamemte pro6[rammatc3 nclI'Homo sapzens ha ricevuto qualche so- ~noacitrri. In alcuni casi, la reciprocità matristegtio da studi sul canipo del comportamento di sciinrnie e primati. Come moniale si realizza attraverso numerosi presso gli esseri umani, Ic unioni padre- matrimoni fra gruppi domestici, che si figlia, madre-figlio, fratcllo-sotclla sono scambiano le donnc ciclicamente. Querarc tra i nostri più stretri parenti animali. ste unioni sono definite conntrbi-11 R -3 (' + A, Comunque, ad un certo livello il ri- coluri. Ad es&, fiuto del sesso in qucstc coppie può es- oppure A -t B e C -,D in una generasere spiegato in termini di prcdominan- zione A -,D e B -, C nella seguente e za maschilc c rivalità sessuale. Non esi- quindi di iiuovo A -,B e C -+ D. QueC;tc alcun.a prova sperimentale che attesti scambi sono rafforzati dal matriniosci un awersionc per l'incesto in se stes- nio preferenziale con determinati tipi di . . . e nei priimari. Inoltre, c io nelle 5 u w e altri parenti. iinchc se esistesse! a livellr3 istintui le, il Un'alt a manifestazione di im...- .. ... .. 1 1 . - .. . ~. SUO peso suiia natura unlana rimarrebbe teressi domesrici-corporai nel matri= . . dubbio (v. Demarest, 1977). monio 2 la p r w n r
BA
m
(
C__I
-
.!
C
C--
chesiano m
o r v - zior~ialternativc, domcctiche e non dote. Per mantenere la reciprocità o per mestiche. Ncllc famiglie poligame ed ottemperare al contratto di matrimonio estese, il sottonucleo padre-madre-figIio può, in pratica, non siissisterc in inanicper 11 auale C st2 to u m -della s ~ o s a il, frat na donn, ra cffettiva, separaGmente dalI'insiemE degli altri parenti e dei molteplici coceduta puii -cr ie il V& csistono rnolti C asi di gruppi soosi con una o ~ i sorelle u della moglie r C i che noi1 hanno un padrc-rnamorta. Questa- ralo. Strettamente connessa alla prece- r i t o cuiivivente. Anchc sc i figli hanno dente la pratica del matrimonio prefe- t)isogiio Cii csserc allevati e protetti, non in cili le prcsra- s,i conosc ono i limiti entro i quali debr e n z d e detta-, . .- . - .. esxrc circoscrirte le forme di orzioni delle -vedove di u n uomo sono bano mantenute all'intcrno dell'unità domc- ganizzazione dor:nestica illo scopo di socldiskire la natiIra timaila. Uno degli stica -af crnn &oJ? -, . queste organizmSr le stc aspetti principali ai prestazioni possono csscrc ad un livello zioni è chc non esiste un siingolo modelminimo e, in tal caso. il l e v i r a t a a lo da poter indic:ire comt: p i ì ~maturagarantire la sicurezza delle v e r l c w h c Ic» di un altro. Anchc i modelli umani di iinio~ie altrimenti non ipotrebbcro risposmi. Quindi, l'organizzazione della vita Fxescntatio infiniti gradi di variazione. domestica riflettc oviinque il fatto che, h.eln t r e in tutto il mondo si verifica di solito, mariti e mogli sono originari qualcosa di simile a ciì, che viene definidomestici diversi, i quali con- to matrimonio, è- diffide- specificare di gruppi .. tinuano a consenzarcun interesse prati- &e~z_a_m~ntale__ecomportamentale Co C sentiment alc verso i cugini e i figli. della-relazione marrimonialc. Unioni uomo-uomo. Xonni-dori~ia, f i i i d i e
-
-
I
.mi.
A
'
-
6
-con padre. femmina q senza figh rendo-
no difficile una definizione minimale del matrirnonio che non ferisca i sentiI ~ o U o s t s u t t u r a l e r l e l s i s ~ e ~ i ~ s o cmenti i 0 ~ ~di1 qualcuno. ~~ Anche la convivenza turali è in parte costituito da gruppi do- può non essere una caratteristica essenm~~st~Tcorrél~ri~rfial6f~chC,"di~~fil, vengono per questo motivo che gli antropologi distinti da quelli divenuti tali solo per marrimoiiio .(affini). Ciò condusse gli antropologi del ervirsi dei termine etn( pheo ': Gli antropologi sociali inglesi rcsiringom il (dello stesso sangue) per indicare i raptermineJ%demzzi legami che si estendono oltre due gcricr.izioni cd usano 1 ' 9 s p ~ s i o n e porti di discendenza. .Ldliscendenza non dipende dal filiazi~e.per indicare&-relazione,pxcnt'ale alconcerto di eredita di sanpue ne c o m I'interno della famiglia nucleare (Fortes, 1969). --m
,.->
~
.
-
t
-
7
A
-
% .A ..
L.
A
-
-
- - --
A
-
Fig. 8.1 RADICI Nel notissimo romanzo televisivo a puntate Radici, l'autore Alex Haley ha cercato di ricostruire la sua genealogia partendo dai suoi antenati afrccani, umr dei quali, Kunta Kinte, è raffigurato qui. poco dopo il SUO arrivo in America. come schiavo. Come indica In parola -radici,., spesso discendenza vuol dire sla legami con i luoghi che con le persone.
porta necessariamente i'idea di un egm. . genitori: m s l i a n t i credono chc il sangue sia fornito solo dalla madre e che determini unicamente le caratteristiche fisiche del bambino, mentrc il carattere cd il temperamento derivano dal seme paterno. Gli Aloresi dell'lndonesia credono che il bambino sia il risultato di una mescolaiiza di fluidi seminali e mestruali, accumulatisi per due mesi prinia di iniziare a solidificarsi. ìvlolte altrc culture condividono questa teoria di una lenta crescita del feto in seguito a ripetiiti apporti di scme durante la gravidanza. I Tarnil della cosca del Malabar, in India, i quali praricano la poliandria, pensano che il seme di p i ì ~uomini diversi contribuisca alla crescita dello stesso fcto.
Gli Eschimesi ritengono che la gravidanza sia provocata dallo spirito di un bimbo >hc si arrampica lungo le stringhe degli stivali di una donna ed è nutrito dai seme dell'uomo. Gli isolani delle Trobriand credono in ,un dogma molto noto, che toglie ogni fiinzione procreativa al seme. Per loro, una donna resta incinta qiiando lo spirito di un bambino le si arrampica ncUa vagina. L'unica funzione fisica svolta dal maschio è quella cii allargare il passaggio nel ventre. Nonostante cib, il *padre» Irobriand svolge - iin riiolo sociale esscnziale, poiché nessuno spirito di bambino che si rispetti si arrampicherebbe ali'interno di una ragazza nubile. Ug~iaIenegazione del ruolo Drocreativb del maschio è prcscnte i11 tutta l'A& ad esempio, presso i Miirngin si ritiene che degli Spiriti bambini vivano in profondità, al di sotto della
..
L.
suI~crticiedi ckterininati specchi d'acqiiir sacri. Pcrchb il coricepiincnto abbia luogo. Lino di qiic-sti spiriti npparc in $091l0 211 f l i t iiro padre, si presenta c gli chicd c di inilicare la doriria clie diventc:. In u n sccotido monicnto. rii tia ~iiadri quancio qucsr'tiltiiiia passa accanto allo specchio d';icqi.ia sacro, lo spirito barnhino nuota Si~ori?i i i korinii < l i pescc. cd cntra ncl suo ventrc. Noriostaritc i inolIti e divt~rsitipi di tcorie circa la natu.ra dei iruoli ncllii ~>rocrcaziunevi la consapevo1ezz.a. dilt'usiì in tutto il iiirindo. chc alcune sl>cci;ili lizioni ~oj1e~anc.r sin il tnaritci chc In moglie al proccsso di riproduzione. aiiclic sc inar~toc: rnoglic I-icissono cssen~ic.r>ni~cssiin iiiodo Jisugui~lee con ;ispctt;it ire a~npiamciitt:differenti per q u a n t o conccrne diritti c obblighi.
Maschm
O
I
Femmina
Sposato con Discendente da
Egu la cui ganealogia e mostrala
Fig. 8.2 COME LEGGERE I DIAGRAMMI DI PARENTELA
Regole di discendenza Per valiitarc le relazioni di disccriticiiza. ad opiii intlividuo vcrigono ;issegiiati Fig. 8.3 DISCENDENZA BILA TERALE Ego ricostruisce la discenderira sia attraverso ! maschi che le femmine. ma in modo disuguale e non
diffcrcnti cloveri t. attribuiti cIi\*crsi disia rivi conironti dcgli ritii C l~ri\~ilegi, iiltri che in rapporto a nicilti c distinti aspetti c1cll:i vita sociale. 11 nome di un9 C-farn&lia. la residenza, il -ma, ranrro, la propricta e lo status c-e nazionale fondanientali possono dipenclcrc, rutti, da tali cisrrizionr derivanti ' d a m ~ 3 C n-, ; t ,C ciie non sono trutto cli alcuna rrcsuisizion~,ma unicamen-
stmultaneaniente.
-
.
.
1
-
onne.
sIarr. al mondci. (Stariis ascritti c stariis =tfusa di claificazioi acq~~isiti sono prctsenti in tiitte Ic cultu- ne parentale c quella ciella dl,~crtci~nzu h r i ~ r t ~ , ,o\17crn ~ i i ~ , 111 determinazione delre 1. Gli antropologi d i s t i n e d e tipi la parentela, in modo uguale c simmeurincipali cIi rcgolc di discendenza: trico, lungo i rami generazionali di quclla L-o nalfca e quce. ascendenza c discenrlcnza materni c. N e l l a & ~ o ~ . . ~ & ~ ~ a c ~ ~ zci~sit ~ pcaot e r n i . attraverso $11 iiidividui di amscmxia della stirpe paterna che.mater- bcdue i scssi ~J:ig. 8.3). La sccoiida torina imuortante Ai &s-per dctcr~iiinarcalcuni dei sunirnen-zionat i doveri,-zdiritxi--e. grivikgi. In sifi>;izioric pnrentalc & definita discendenza ~ m b t l t r l r o r(Fig. ~ 8.4).In questo caso, Ic linee petlealogiche che partono
-
IB,
Ji rczioni, C'iiie nella discendenza bi laterale, ego traccia la uropria d i s c c n h za attraverso maschi e krnnjnc, r n d e linee si spostano avanti e inclietro, com-do ~ a r e c c h iantenati o disccnc h i di sesso femminile e maschile, riia d d e n d o n e altri. sempre di ambedue i sessi. In altre parole. ego non prende in considerazione allo stesso tempo- e-in u i e a n z a z a m 1t %madri, padri e nonni.
-
-
--A--
g. 8.4 DISCENDENZA MBILINEARE ol diagramma. ognuno ha 3game di parentela con
L
Vi sonoanch~d~,e~ggr?nd~~~arietà~di. =
- - T
discendenza--unilineare: q u e C patrili nearr e quella mofrzlrnearc. Quancio si h n ~ I i 3 % c M " c G T rimo G tipo, ego scgue le Iincr genealoviche ascendenti c discendenti solo attraverso i maschi iFig g.>). Q a - ~ n e r ~ ~ e s e ~ n t e _ciò chc non significa che eli individiii--imuaren.iati-nella disccndcn;[a siano solo uomi. ni; in ogni generazivnc vi sono- parenti di ; cssi. Tuttavia, ne1 passaggio ha-1 altra hai?no va10 re soltanto le linee maschiIi: i figli delle donne veiigono cscliisi dalla geilealogia. Quando la discendenza ì. n-iàtrilirieare, %o-segue i rami ascendenti c ci&'dcnti solo attraverso lc donne (Fig. 8.6). Anche qui bisognerebbe tener prescnte che i maschi, come le f e r n m i n e . P ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ essere imparentati n~atrilinearmenre; è solo nel passaggio da una generazione all'altra che i figli - dei maschi-v~ngo-no dalla geneaIogia. esclusi Una delle conseguenze logiche più rilevanti della discendenza ujiljneare e che essa confina i figli di frate111 d i m o Gpposto in categorre distinte. Ciò è particolarmente importante nel caso dei ciigirti. Sihcnga pr~s~?te-dt i1 figlio e la hglia scendenza patrilineare -. .-.a--* . .d e b u ~ e l l adcl,p x k . A w n - poss i e ~ ~ ~ ~ ~uestJul~im~, 11 L g h u A d g l i a . iIn caso di discendenza matrilitieare, si verifica lo stesso tipo di distinzionc nei confronti dci «cilgini» di ego pcr parte di rnadreJ figli di un fratello e di una sorella sono C .
L,
.L
-
Fig. 8.5 WSCENDENZA PATRILINEARE ' - Cdiscendenza è riccrctruita La unic:arnente attraverso i maschi.
I
I
p -
canelato patriluwamte
da efo * non rcngono in alcun conto il scsso dei leaarni parentali, ma re linee non si estendono ugualmente in tutte le
* C i i l antropologi usano 11 tcrmcne q n per indicare fil'individuos ( = Ioj dal cui punto di vista sono considcratc Ic rclazinni di pawntels. A volte è necessario specificare se il rckrcntc 2. un ego maschilc o temminile.
C
L---.
C
IIP
Fig. 8.6 DISCENDENLA M A TRIUNEARE La discendenza e ncostniita unicamente attraverso le femmine.
6
~ a r a l f c / (Fig. r 8.7). Gli antropologi distinguono un ulteriore iipo di- regola di cìisceiidei~m, chiamata &i-cendenza domio (o h z l ~ ~ ~ c a rc), -Wmente alla disccndcnza matrilineare at-
-
traverso la madre C a qciclla patrilirieare attraverso il padre. Essa dilierisce dalla unilineare, chc prcndc in considerazione soltanto i maschi o Ic feniininc, ma non ambediic contemporaneamcnre. Esistono atiche nioltc altre combinazioni di queste regole di discendenza. Ad esetnpio, in tutte .e vi t un ccrto grado di discendenza bilaterale n. . . nella valutazione dei diritti e degli obblighi. Se una società applica ncarità nel concentrare le p( gruppi domestici di proprietari tcrrien, ciò tion vuol dire che ego e la-figlia del fratello dcila madre non si considerino rcciprocamcntc tenuti a usutriiire di sj,eciali diritti c a rispettare articolari obblighi. La nioderna ciiltura euroamericana C fortemen~c bilaterale nella composizione di gruppi parentali e per quanto concerne l'eredità di beni e propriet a. Tuttavia.-il cognome t; un - ovvero senile la h c a di -ico Fig. 8.7 CUGINI O 11 n x x ~ g o x x 11 11 INCROCIATI E PARALLELI disccndeiiza patrilineare. I1 fatto C che, X-Cugini incrociati all'interno di iina data società, si possoll-Cugini paralleli n o averci diverse varietii di discendcnza aUo stesso tempo, sc le classificazioni a riguarclo sono pettitienti a diverse sfere necessariamente essere dei gruppi domestici. Si passa, ora, alla descriziotie di pelisiero C di conip ito. nle di di- delle principali varietà di gruppi di Ognuna delle sud6 scendcnza fornisce la base inglca perché parentela. la gente si inquadri mentalmente in griippi unici di congiunti. Questi gruppi esercitano una grande irifluenza siil Gruppi a discendenza modo di pensare e di comportarsi delle cognatica: varietà bilaterale persone, in situazioni sia domestiche che extradomestiche. Un concetto. im- La discendenza bilaterale, applicata ad portante da tener wrescnte a ~ r o ~ o s i t ouna serie indefinitamente ampia di padci gruppi di parentcla è che essi non renti e ad un numero indeterminato di hanno bisogno di essere formati da gcnerazioni, porta al concerto di un tipo parenti conviventi - d i m ~ P V U I ~ Q di gruppo definito come ~ a r e n i ~ d o
l $4
l
1
l l
156
fig.
I figli
diver geni1
(Kindred) (Fig. 8.8). Quando gli americani e gli europei d'oggi usano il termi. . ne /amipliu volendoi & d i auellzI nuciear.e, si riferisco,no aI loro parent ui principa. - .... . _le cararreristica 6 cric-i-esrcnsione e la profondità della valutazione d'i parentebilatcrale.è.elast~ca.I parenti comp re-- -- - - si nel parentado di ego possono essere considerati «uiciniis o «lontani» a seconda tlel numero di legami genealogici che li separano o li uniscono, ma non esiste nlc un princ ipio definito o costante I~ e formulare t ali valutazioni o per dcliimitarc 1I . estensione della cerchia parerirale. Un'itiiportante conscguetiza di questa caratteristica, comc risulta dalla Fig. 8.8, 6 chc gli ego e i l ~ r fratelli o e sorelle io assimilati ad un patente la ctii 3artenenza al erupoo non è simile a illa. di ncssun aItro .(traime nel caso dei ,ctrfi~i cloppi di cgo - quelli i cui periirori sono due fratelli chr si scambiate le sorcllc).Ciò vuol dire che t i
l
- - -~
A
Parentado di Ego
I
1 /
Fig. 8.8 PARENTADO I figli hanno parenladi d:versi da quelli di ogni genitore.
impossibile, per dei gruppi doinest ici coresidenti, csscre costituiti ia parenita. . di e che 6 rriolto difficile per qucsti uItiiini man tenere iinteressi corporat ivi Per: yuanto riguard a la terr a e le pc:rsorle. -
-
Gruppi a discendenza cognatica: varietà ambilineare I1 carattere «aperto» ed cgo-centrato r del parcntado bilatcrale pub essere superato s~ecificandouno o piì~antenati da cui deriva la discendenza attraverso ,maschi d o lemmine. I1 gru]ppo che ne risulta condivide logicarnente la ste.ssa . I appartenenza, indipcndeiitemente dall'individuo che ego prende in considerazione nel computo dei parenti. In questo caso si ha un lianawio c o g d c o (si usano anche i termini rurrzagr e srpl) (Fig. 8.91. I1 lignaggio cognatico si basa sull'assuntoche tutti i _ n ~ e n i ~ d e i g m p di po discendenza sono in grado di indicare i precisi leqami gcnealogici chcJioll.egaAI fondatore del lignaggio. Una diffusa alterriativa, coriie nel caso dei «clan» scozzesi ambilineari, è che la disl iente diil capostipite sia ,sto che dimostratu. Ciò puo esser tatto abbastanza facilinente se il nome del primo antenato è stato trasmesso in forma anibifineare per precchie generazioni. Dopo un certo tempo, molti di coloro che portano il suo nome apparterranno al gruppo semplicemente in virtù del nome stesso piuttosto che per il fatto di essere in grado di ricostruire il loro legame genealogici, attraverso tutte le generazioni prcccdenti fino al capostipite. Una definizione appropriata per questi gruppi è clan cozna~ico(in epoche recenti, alcuni iiiembri di clan scozzesi hanno cognomi diversi, risultanti da patronimici, C devono dimostrare la propria discendenza. [Neviiie, 19791).
Gruppi a discendenza unilineare Quariciu la drscerdenza iitirlineare t. sìsrcinaticamentc provata i11 rapporro ad i i i l particolare' a n t e w . il gruppo di pai-cnti chc nc risiilta i. definito aaatrrlrgiuggzo ( Fig 8.1 0) matrrl~g-afi/ci. Aiiibcduc coilteilgono lo ~tcssoitisieiric di pcrsone, indipcndcntcmcntc dalla ptoapct~iva gcncalogica d n cui sono considerati. Ciò li rende iclealmente adatti a formarc ---doincscici conviv-enti e a gestii-c cungirintaniente inrgrcss i rigc1~r_ddmrdc.pt=1s.auc c l à p r o p ric. tà. 'I'iirtiivia, :r C R U S R dell'eso~alilia, - ainbcdue i scssi n(311 posso nuare a co.nvivcre oltr(: la gio: 11lcuni ligriaggi cotnpreridorio tutte le peneràzioiii c i disccildcnci collatcrali del capostipite sono ricfiniti lignaggi niassiini Quciii che nc cornpreiidqiio so10 tre vi'_nggno chiarnat&naggi minimi (v. Fig, 8.10). Q i i a n d hM=a unilineare rlcrivantc'.'da iirI dctcrm inatu antenato è convcriutii piut tostu ch c ciirnostri~ta. il gruppo che ric cictinitu clrrn patnlznearc o tnzr~r~razeare (si usano anche i tci-rriini ~rllric.lr~n C t71utrtcli1i1oi)i>tirc parnsih e mii/~i\ib).Cornunquc. ci sotio riiolti casi liinire iri cui è dilficilc decidere sc si h a a che Lre con un lignaggio u i i n clan. Cosi come i1 primo p u ò coliteiiere altri liprràppi. il sccoiiJo prib comprciidere altri dan, cl-iiamati cii solito sottoclan. Infine, bisogna tener presente che questi ultimi pussono ;inche incliidere dei lignappi.
w i
-
b
A
I
Membri del Iignaggio
Fig. 8.9 LIGNAGGIO COGNA TIC0 La discendenza e ncoctruita a partire da un antenato inirrale attraverso maschi e10 femmine.
-
>
Modelli di residenza Ipostniatrimc \punsabili delle I'er tal)ire i 1x1 diversc varietà di gruppi doiiiestici C delle differenti ideologie conncssc alla discendenza, dobbiarriu ;inalizrarc un ulteriore aspetto drll'orpniz7azione
/
J
/ 1
:
*
-. '
'p-Lignaggio massimo \ 1
,
%g. 8.10 PATRILIGNAGGI Nel diagramma. ognuno appartiene allo stesso lignaggio massimo
clorncztica. Gli ari~ropolo~i corivcnpolio -ampiamente sul htto che uii imporrante cleinento determinantc__dcllcrcgojcdi c&endenza sia I! mudello di residenza O -cs iI rnatrunonio. I principali tipi di residenza po,strriatrin~onralssorio descritti nclla Schecla 8.1. Le forme di resicigga postmatrimo-
iiialc influenzano le regole dclla discendenza. poich6 stabiliscano chi enrr~rHa far parte di un gruppo domcstico, c b i + o abbatidoncrà arc-nci,che corrispondono agli apporti C= alle sottrazioni di rricmbri caiisate dagli spostamcnri delle coppic sposate. Qucsti stessi spostatnenti sono influcnzati dalle circostanze deniopratiche. tecnologiche, economiche ed ecologiche in cui la gente si trova a vivere. Di conseguenza! in inolcc società le rcgole della discendenza ed altri principi su cui si fonda la parentela possono cssere considerati come elemeriri orpiiriizzativi cc1 esplicativi delle strutti.ire del gruppo doiii~stico. in rclazioiie a particolari condizioni infrastrutturali.
Cause de bilaterale La disccndenz:i bilaterale è associ: 1
con varie combinazioni di residerlza ncolacale, ambilocale e biloc ale. Di sc,]i-
to, questi rari tipi riflettono a loro voita \in alto grado di mobiliti e flessibilità nella fctiniglia nirclcarc. Coine abbiamo già visto (Cap. 4), esse sono necessarie pcr i cacciatori e raccoglituri e riippresentano una caratteristica intrinseca dcll'organizzazione dei piccoli gruppi. Ad csctnpio, i !Kung San hanno legami dj parentela fondamcntalmenie bilatcr& cosa rhc ;i siia v o l t a u ~un~ . ,moclcllo predotninante di r&dcig~~pfi~t~atritiioniale alternata. Gli accampametiti di questo popolo coiitengono un nucleo di Irarelli e sorelle, oltre ai coniugi e ai figli c a un certo numero di parenti pii1 lontani, bilaterali e affini. Ogtii anrio, oltre a periodi di visita molto brevi, circa i.1 13% dclla popolazionc caiiibia più o incnu permancnceniente residenza da uti accampamento all'altro e circa il 35'10 spartisce equantc il proprio tempo in due o tre crsi accaiiipamentj (Lee, 1979, p. 1. Qiiesta tlcssibilità e mobilità sono .. ir;iggiose per chi deve basarsi per il p i o sostentarne]nto sulla caccia e la colta. - - .. .Negli Stati Uniti e in Canada la bilatcralità ì: ;issociata con iiguali flessi-
Scheda---8.1. Principali .. tipi . di. residenza .. . -postconiugale p .
P
-
p
7
I ModeUi di residenza Neolocale Bdocale
Luogo
di residenza della coppria sposat
Separata sia dai parenti del marito che da quelli della rno Cambio alternativo di residenza, daj,paren~idel rno~lie. Alcune coppie risiedono con i parenti---.del marito, altre con quelli della moglie. .\V Presso il p ad re JcLmaritq. Prcsso Ia madrc della moglie. Presso il fratello ciella madre P p a ) . Presso i parenti deUa moglie (molte delle alternative precedenti possono combinarsi con I'insediaiiicnto uxorilocalel Presso i parenti del marito (molte delle alternative! prccedcr . . con l'insediamento virilocale).
i[
W
Arnbilocal~
'A
Patrilocale hlatrilocalc Avunculocak Arriitale Uxordocale
Virijocale
no
I
bilita e mobilità delle famiglie niiclean. In questo caso, calc bilateralità riflette un modello rieolocale Ji residenza che si dimostra vantaggioso per cogliere le occasioni di lavoro rctribuito e per far fronte alla sostituzione di forme di scambio mediate attraverso i parenti con altre basate su di un'economia fondata sul prezzo di mercato. Mentre i !Kung San vivono sempre con i loro parctiti e dipendono dai congiunti e dalle farniglic allargate pct la loro sussistenza, lc famiglie nucleari degli Stati Uniti e del Canada ristedono spesso loncani da qualunque parente ed hantm contatti con loro essenzialmenre durante le vacanze c in occasione di matrimoni C funerali.
Elementi determinanti dei Iignaggi e dei clan cognatici
I fignaggi
c i clan cognatici sono associati con l'omh~loralili,owero una forma di residenza postmatrimc>niale in cui la mppia sposata sceglie di rimanere in mudo relativamente permanente con il pruppo domestico della moglie o del marito. Qucsto tipo di rcsidcnza differisce dalla resicienza ricolocalc presente nelle [arniglie americane e canadesi, poiché tale resideliza viene stabdita presso iin dctcrminatc, gruppo di pareliti. Inoltre, si distingue dalla bilocalità caratteristica delle società di cacciatori e raccoglitori per il farto che il passaggio da un gruppo domestico ail'altro si verifica meno frcqueiiteniente. Ciò comporta una forma relati\~amentcpiù sedentaria di vita di vdaggio e anche una capacità potenisialc alquanto maggiore tli sviluppare interessi esclusivi e ieniicainenre al nucleo rcsiclcnte di determinati gruppi. Poiché, tuttavia, quelli vicini sono formati da numerosi individui Iegrati da vi:ncolj matrimoniali, l'accesso ;ille riso1:cc viene largamente condiviso in con seguenza delle visite reciproche. Raramcnte dei vicini che chiedono il permesso di acced e r ~alle risorse di u n particolare accampamento uttarle sii vedono rifiutare I'aucc ne. Persiino cnlo- -- .- . distantj e ro che provenguriv ua gruppi che non sono strettanlente imparentati con gli ospita nci ottengono, di solito, i1 .- - - -- specialmente per permesso di rirnaricrc, brevi periodi, poiché è sottinteso che
coloro che li ospitano renderanno la visita una volta o l'altra (Lee, 1979, p.
337). Tuttavia, il preva:lere della proprietà tcrriera cornunc nc>n significa che i gruppi di C:acciator i-raccoglitori manchino dcl tutto di proprietà privata. Ciò i. di scarso conforto alla tesi di ut.i «comunismo primitivo» secondo la quale è esistito universalmente un periodo, nell'evoluzionc culturale, carattcrimato dalla completa assenza di proprietà privata (v. Epstein, 1968). ;Molti oggetti materiali, nellc società a livello di piccoli gruppi, sono di fatto conttol1at1(apussccluti*) da determinati individui, in pariticolare nel caso di articoli che sono p rodotti da chi se ne senlc. Pertho i riieriibri clclle società più cgualitarie ritengono di solito che armi, vestiario, conrenirori, oriiarnenti. iitcnsili ed altri eeffctti personali» non debbano essere presi o usati setiza il permesso del aproprictario,,. Tuttavia, t fortemente improbabile: chc il f urto o l'appropriazione indebita di tal i oggetti possa portare ad un s;eri0 con flitto. I:n primoI luogo, l'accumulo di beni mat:eriali è iArasticatnente limitato dalia ricc,rrente necessità di togliere I'accampamrnto C di viaggiare a piedi per Iirnghe distanze. Iiioltre, gli articoli più utili possono essere presi in presriro scnza difficolth ncl momento in cui il proprietario noti se lie serve. Se non ve ne sono abbastanza in circoIazione (archi. punte di ami o frecce, reti, pellatne o zucche vuote che lungono da recipieilti), il facile accesso ai materiali grezzi e la padronanza dell'abilità neceswria permettono a coloro che non ne dispongono di farseli da sé. Inoltre, l're sso socic*tà che non superano le pochc centina ca di iiidividui i ladri non po' ;sono rinnanere anoni~iii.Ce i1 furto diventa abituale, finirà con l'entrare in azione una coaliziolie delle parti lese. Se si desidcra qualcosa, è meglio chiederla apcrtamentc. La maggior parte di que-
ste richieste è facilmente soddisfatta, dal momento che la rcciprocith è il modo prevalente di scambio. Infine, bisognerebbe sottol'incarc ci->C,diversainenrc da1l'esperit.n)a: dei mc~dernirapinatori di banche, s pesso ccxonata dal successo, nessuno Fbui, proc:acciarsi- da vivere rubando arcli i e frec:ce o orilamenti di piiime dal mornenito che n on esistc un regolare mercato al quale scambiare questi articoli con del cibo (v. Cap. 6).
La mobilitazione della pubblica opinione: duelli canori Fig
L'elcmetito pih irnportantc (le1 controllo dei conflitti nelle società di piccoli gruppi S il temporaneo isolamento dei coiitenrlenii dall'appoggio corporativo -. dei loro rispettivi p~arcnti.1-in quando essi sentiranno di aivere il :costegno di questi iiltiini, conti1iuerannc) nciie loro reiterate pr utestc e rivendicazioni. Comunque, i rnembri (dei gruppi parentali non reagisccDno mai meccanicamente, in qiianto non dcsideirano assolutaniente porsi in una situazione diI contrasto rispetto alla maggio1ranza. In altre parole, l'opinione pubblica influenza il sostegno chc Ic diie parti contendenti possono aspettarsi dai propri parenti. La cosa fondamentale non è tatito stabilire chi abbia moralmente ragione o torto, o chi nienta o dica la verità, ma piiittosto mobilitare I'opinione pubbIica, in un senso o nell'altro, in modo abbastansza decisivo da impedire lo scoppio di una Caida su larga scala. Un esempio classico di come si possa ottenere questa niobilitazione indipendentementc da astratti principi di giustizia è la contesa canora che ha luogo presso gli Esdiirnesi centrali e orientali (Fig. 9.2). Accade spesso che un uomo ne accusi un altro di avergli rubato la moglie. La controquerela sostiene che la donna non è stata porcata via ma che se
CA I .C in G rc
.
di specialisti poliziesco-militari che occupino di iinporrc il uverdetto*. -si1 uttavia, è possibile che lo sconfitto nel diueiio canoro lasci perdere , poiché non P'uò più fare affidamento sul sostegno -;Afi ui ?l: . esasperare il di nessuno se deilur; jnflitto. D'altra partc, il perdente può ichc decidere di continuare da solo. A volte il furto della moglie condiice alI'assassinio. Quando questo si verifica, l'uomo che ha perso l'appoggio della collettività può sopravvivere grazie aUe sue capacita combattivc e alla sua astu-
3/Lc,uc. rirdtrrt
1.
guirrii nclk socictò e,gurll~t~rre
zia. Coiniinque, Z: probabile che debba uccidere di nuovc e ad ogni trasgressione la coal izione ccintro di Iiii si estende e si rafforza, finchb egli cade vittima di un'imhosca~a.
La mobilitazione dell'opinione pubblica: accuse di stregoneria
.-
...
Presso i piccoli gruppi e le società elt:rrienta ri di villaggio, degli specialisti a Itempo parziale di iriagia C relip:ione. noti Come scia~naiti,sv~lgonospesiSO un tilolo importante nella mobilitazione dell'opinione pul~blica e nd'eliminazionc di fonti di conflitto persistenti. La maggior partc deUc culture rifiuta l'idea che le disgrazie siano provocate da causc naturali. Se irnprovvisameiite gli ailimali cominciano a scarscggiare o molte persone si ammalano, si prcsunie che qualcui10 stia facendo della stregoneria. compito dello sciaiilano identificare il co]pe=ole. I3)j solito, ciò avviene atrraverso la pratica dclla cìivjnc~zioi~c o chiatrance con rovepgenza. Cadetido I'ailsilio droghe, fumo di tabacco n monotot>i rullii di tamburi, egli scopre il nome del resporisahilc. La gente chiede veiiJctts c il reo vieiie attirato in un'irnboscata e ucciso. È molto probabile che la vittima non abbia iriai cercato di praticare alcuiia stregoneria! In altrc parole, Ic streghe del tutto sono con ogni Liilmanati.Tuttaespellerluu IIlUIVI"LI1 via! queste erano unicamicntc dcllIC mansioni stagioliaIi, poiché solo dur,ante la -..-~ l n e dir o primavera e l'estate un ~,.- M I I ~ persone iion imparentate fra loro potcvano riunirsi nello stesso accampamento. *--m,.
. . * a
la guerra presso cacciatori e raccoglitori L'iene definito guerra tino scontro armato tra gruppi di persone chc costitiiiscono gruppi e cornunith politiche territorialmcnte separati (Ottcrbein, 1973). Alcuni antropologi riteneono che l'attività bellica sia stata univ,ersalmenitc praticata, periino presso i C:acciatorii C racI 1 ~ " ~ 1979. . coglirori del Paleolitico ii. il . :-... ' v. 131). A Itri coste hc essa rion era diffusa liti0 all'a lelle socicrtà-sta-cc--1.-- --cric l a guerra era 10. Si c aiiciiiiaro assente presso i seguenti gruppi di cacciatori-raccoglitori: gli abitanti delle isole Andamanc (Golfo del BengaIa, di fronte alle coste drUa Birmania, oggi politicamente appartenenti all'lndia), gli Shoshoni (indiani americani), gli Yahgari (Terra dcl Fuoco), gli indiani Xlission deiia California e i Tasariay delle Fjlippine ( Lesser, 1968; MacLeish. 1972). l'utcavia, è probabile che anche questi gruppi abbiano praticato attività belliche in una certa epoca deI passato. D'altra parte, IVilliam Divale ha elencato 37 socictà di cacciatori-raccoglitori in cui è certo che Ia guerra è 0 -
-
m
- - -
1
diii niangiati. non erano neccssariamente dei nemici. Mangiare il cervello dei parenti deceduti ì: una forma di rito mortuario (v. p. 3 5 5 ) . La più antica prova archcologica inoppugnabile dell'esistenza della glierra è stata trovata nello strato neolitico delIit città di Gerico (a 23 km da Geriisalcmme), sotto forma Ji rnura, torri e trincee difensive (Bigelou~,1975; Ropcr, 1969, 1975). Dopo la costituzione di villaggi permanenti con grandi investimenti in raccolti, aininiali e prowistc alimentari, l'attività bellica cambiò aspetto. Fra i cacciatori c raccogjitori, comiinità non sedtititar-ie! essa comportava un alto livello di combattiimenti individuali, fina-1.. . l lizzati o ai rcgoiameiito di torti personali? reilli C ti, o di awenute spoliazioni. A i gruppi combattenti ~. potcvnno ; I V C ~ C avuto una base territoriale terriporanea , l'organizzazione della battagliaI e Ie coriscgiienze della vittoria . l-.. ci della sconrirra riflettevitno il debole legame t.ra gcntc e territorio. I vincitori non con quistavano tcrrc sbaragliando i 1 loro ncmici. Tuttavia, la giicrra fra villaggi di coltivatori stanziafi comporta spcsso iin impegno collettivo totale in cui deterinii-iati territori vengono sopraffatti e la sconfitta può provocare la cacciata di un'intcra comunità dai propri cainpi aliitiiali e l'allontanamento dalle risone naturali. L'iricerta differenziazione tra guerra C punizione individuale presso i cacciatori-raccoglitori t ben ~Icscrittanell'escmpio concernente il conflitto armato prcsso i Tiwi di Batliurst e delle isole hlelville, nelI'Australia settentrionale (Fig. 9.6).Comc riportarlo C.W. Hart e Arnold Pilling ( 1960), un certo numero di uomini appartenenti alle bandc dei Tiklauila C dci Ranglvuila avevano sviluppaco risentiirienti personali contro altri membri residenti con il piccolo gruppo hlandiimbula. Le parti lese, i t i sicme ai loro parenti, si erano dipinte con il colore bianco di guerra, si erano L
Fig. 9.6
GUERRIERO
#
71W1 Un Tiwi abbigliato con le tradizionali pitture di danza sul corpo e le piume.
..-A>--
stata pr:aticata. illcuni sntropologi iniputano la rcspoiisabilità di questo fenomeno all'impatto con sistemi statuali di governo a livello coloniale. Ptobabilmelire i cacciatori-raccoglitori del Paleolirico facevano la guerra. ma su scala ridotta C sporadicamcntc. presumihilc che essa si sta intensificata durante il Kwlitico, tra le culture agricole organizzate in villaggi. Le pt.ovc a r c h c ~ l o ~ i c hdeil'esisrene za della guerra durante il Paleolitico non soncJ determinanri. Dei crani niutiIati, ritrovati nelle caverne di qiie1 periodo, sono a volte stati conciderati come una tesriinoniaiiza dcll'eer la guerra pre:sso tali CUI.. . tur~e. L'app arente as;senza di motivazioni materiali pcr I'at tività belIlica C stata di conforto alle teo rie cornimi che imPUi i società a strutti~ r a prc ia innatiI tender iza esseri del;li verso I',aggressivi t à . . (Scheda 9. l ) . Una variazione sul tema è -
l
Scheda 9.1 --
Aggressione e guerra --
-
.
-
La no:;tra natur-a biologica ed il nostro retroterra evoiutivo possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti deila guerra. E indiscutibile che, come specie, noi siamo in grado di effettuare aggmsioni ad un livello senza pari, ma questa capacita di sviluppare una forma di violenza collettiva non spiega il fenomeno deila guerra: infarti, anche se l'aggressione è una caratteristica universalmente &sa, non awiene lo stesso per I'artivìtà bellica. Le società che la praticano combattono solo saltuariamente e in molte culture la guerra è del tutto a$;sente. Sono le circostanze della vita sociaiIe - che I
la teoria sccondo Ia quale i piccoli p-iippi t. Ie comunità di villaggio fanrio la guerra non per ottenere vantaggi materiali ma pcrchk gli uoinini la considerano uno sport piacevole. Tali teorie sono insoddisfacenti. Anche se gli esseri 1 lossono avere dcllc tcndcnze i e, nori C'? alcuna ragione percne esse non possano essere represse, conrrollatc o cspresse i inodi diversi dalla lotta armata. La guerra 2 iina particolare forma di attivith organizzata chc si ? sviluppi~radurantc l'cvoluzionc ci~ltwralcallo Stesso modo di altre carattrristiche srrutr~irali,quali lo scai ' la Jivisionc dcl Iavorn e i gruppi C stici. Così comc rion esistc2 alcun i' per nessuna di tali1 cararreristiche, auo stesso inndo nor è uno jerla guerra. Essa vien irtuta sol tanto nella misiira in cui C vanraggiosa pcr alcuni dci conibzittcnti. 1,a teoria secondo la quale si entra in conflitto perché si tratta di uno sporr piacevole i. contraddetta dal [atto che il rnutivo più frcqucnte, citato dai guerrieri delle società di hancla e di villaggio per la giicrra, ? la vcndctta di morti provocara da scontri precedenti o da nemici stregoni. Ci si impegna raramenv
'
possono spiegare questa diversità. Tuttavia, I'immagine dell'umanità segnata dai-
la bramosia di sangue, inarrestabilmente in marcia per uccidere, è un mito di grande potere e un sostegno importante del miiitarismo neUa nostra società. Nonostante esso manchi di credibilità scientifica, ci saranno sempre dei cocciuti «realisti* che continueranno a crederci, complimentandosi con se stessi per Ia lom «capacità di far fronte aIi'amara verità~,caparbiamcntc dimentichi del mito che s t a alle spalle del1a loro interpretazione deìia realta.
tc a ciior teggcro in un conibattimento, i guerrieri haiiiio bisogno $i galvani7zarbi con danze e canti rituali e spesso partono solo clopo s w r frenato lc loro paure con l'assuiiziom di droghe pstcotrope. Benche alcuni sport come il pugilato e Ic corse aiitornobilist ichc siano anch'cssi mo4to pericolosi, non comportano lo stesso livello di rischio mortale a cui si espongono É conibattenti armatl. intrltre. non 51 sa con ~ v r t t ~ 7sea questi sport pericolosi sarebbero praticati se non vi fossero i sostanziosi premi materiali chc spettano al vincitore. Come si è visto nel Cap. 5, sono i pesanti oncri deLi'aIIevamento dei figlt che purtatio ad una bassa densiti demografica e a indici contenuti nella crescita del12 popoIazioiie presso le società di piccoli gruppi e quelle di vdlaggio. Perciò, 11 fatto che tale densità sia ridotta non significa chc qucsti due tipi di società non srano minacciati dall'irnpoverrrnento delle risorse vitali o dalla riciurronc roduttivita 111esse, la quaai sempre lo scopo guerra ct di salvaguaraare o migliorare un tenore di vita minacciato, procurandosi I'accesso a rracirse essenziali, ad un habitat pii1 salutare o a vie commerciali [Balee, t
1984; Biolsi, 1984;J. Ross, 1984). Quindi, si può comprendere meglio la giicrra se la si coiisidera una mortale forma di competizione tra gruppi autonomi per accaparrarsi risorse limitate (R. Cohen, 1984).
Selvaggina e guerra: gli Yanomamo
t .
Gli Yanomamo forniscono un'importante verifica dclla teoria secondo la quale la guerra ha del1le basi irifrastrutturali anche presso griippi scrriinomadi .. o stanziali con iina de~isitadeinografica molto bassa. Con men o di iina persona per ogni 1,5 km2,essi traggonc la inaggior parte del loro sostcntamento. con rninitiio sforzo, dai frutti di alcune varietà di banani che crescono nei loro orti nella foresta. Come i Tsembaga Maritig (Cap. -1) essi la bruciano per
.
,
1
Rg. 9.8 YRLAGGIO YANOMAMO Questa scena e quella che meglio rappresenl:a la vita quotidkina degli Yainornarno. nonostimie la loro, reputaz~onedi popolo bellicoso. Dalle travi pendono i frutti della Musa paradisiaca. la varietà di banana che costituisce il loro cibo principale.
creare le colrivazioni, ma quesrc piante sono peretini tIqiliridi 1Forniscono ingent i raccolti per molti aimi di seguito, in . .. rapporto ad ognl unita lavorativa impicpata. Poiché gli Yanomamo vivono al centro dclla più graride foresta tropicale JJ *~iondo, i loro circoscritti incendi non C,osrituiscono un {rossope:ricolo di « irian giarsi gli alberi» . Un loro villaggio . . .-n tipico ha meno di 1UL) persone, owero una popolazione che può facilmcntc- far crescere abbastanza banani in aree coltivate molto vicine, senza mai doversi spostare (Fig. 9.8). Tuictavin, questi vil1;igpi si fr~zionanocostanremcntc in sottogruppi, chc si trasferiscorio in nuovi territori. Nonostante l'apparente abbondanza di risorse, l'elevata attiviti bellica degli Yanoirnamo i probabilmente causataI dall'ir npoverirnento di queste ultime e daila pressione demografica. La risorsa in quiistione è la carne. (;li Ya nomaino
. ,.
l
l1 I
mancano di animali domestici dai quali prociirarsela e devono procacciarsi il cibo aniinalc con la caccia c la raccolta, Inoltre, diversamente da molte altre popolazioni iiel Bacino delle Amazzoni, essi rioti haiino, per tradizione, accesso ai grandi pesci di fiume L' ad altri animali ucquatici che, a l t r o ~ ~forniscoe, no cihu ariiniale di alta qiialità, sufficiente ad apprnwigionare villaggi con pih di 1 000 persone. È pussibile, per gli esseri umani, mantenersi in buona salute con regimi alinientari privi di cibo animale: tiittavia, carne, pesce e altri prodotti animnii contengono granuli cotnpa~tidi proteine c gassi coli minerali e vitaniine che li rcndono delle fonti di nutrimento estre[narriente preziose ed efficaci. La tcoria chc ricollcga l'attività bellica alla carne, presso gli Yanoi~iamo,è la seguetite: qiiando u n villaggio si ingrandisce la caccia si intensifica ridiicendo la dispunibilità di selvaggina negli inimediati dintorni. La cariie dei grandi animali scarseggia e la gente mangia piU frequentemente quclli piccoli, insetti e larve - la ben nota risposta ad anipio spettro (v. p. 74), finché si raggiunge iI punto di riduzione della produttivira. Le accentuate tensiorii all'ititerno dei villaggi e fra di essi porta alla loro scissiotie, piilila che l'impuverimenta delle risorse animali diventi pcrrnanente. Le suddcttc i conducotio anche all'iriaspriir lerito delIIe razzie, le qiia. li disperdono i vriiaggl degli Yanomamo su di un ampio territorio, proteggendo. con ciò, anchc le risorse vitali, tramite la creazione di tcrre di nessuno chc fungono da riserve di caccia (Harris. 1984). Alcuni antropologi in possesso di una conoscenza diretta dcgli Yanoinaino hanno rifiutato questa teoria. Essi sottolineano il fatto clie non vi sono scgrii clinici di deticitnze proteichc presso questo popolo ed hatino anche dimostrato elle, almeno i r i un villaggio con una popolazione di 35 pcrsonc, .I,
I'assiinzione plob: le di proteine pro capite era di 75 grammi per ogni aduIto, ovvero molto di più del minimo di 35 grammi raccomandato dall'Organitmzionc per I'Alimcntaziotic e l'Agricoltura ( F A 0 Nazioiii Unite). Essi hanno anche dimostrar0 che i villaggi I'iinomamo con un basso livcllo di ;issunziutit: proteica (36 grammi) sembrano cntrarc in guerra con la stessa frequenza di queIli con un alto livello protcicu 173 grammi) per ogni adiilto. Infine, gli antropologi sottolineano che altri gruppi ainazzonici, cnnie gli Achuara. arrivano fino a 107 grammi di proteine animali pro capite c continua[io a g~ierreggiarefreqileiittrrriente (Chagnon C Hames, 1979; Lizot, 1977, lL)79J. Comiinque Kenneth Good (E9821 ha dimostrato che procurarsi ~in'adeguata fornitura di carne è la preoccupazione costante degli Yanomamo c che in cffccti questo cibo è consumato, in media, soltanto iina o due volte alla settimana. Good sottolinea anche che l'efficacia della caccia diminriiscc ncldc zone limitrofe ai villaggi, creando 1;) necessiti di frequenti spedizioni venaroric a lunga distanza: alcune di esse coinvolgono I'intero villaggio in proliingare migrazioni. Se non tosse per .queste lunghe permanenze lontano dall'aggloiiiemro, la selvaggina nei suoi dintorni verrcbbe annientata tutta e subito (Good, 1986). Inoltre, Eric Ross (1979) ha notato che il consumo medio di poteiiie animali è un dato fuorviante. A causa dcllc fluttuazioni nel niirncro e nelle dimensioni degli animali catturati vi sono, i11 effetti, inolti giorni duranre i quali \.i 6 pochissima carne disponibile o anclie nicntc del tutto. Qiiando si cattura un grande anirnale, ad esempio un tapiro, l'indicc di consumo può arrivare a 250 grammi e pii] per adiilto, ma p c r diverse sertirnaiie di seguito esso non supera i 30 grammi giornalieri. L'assenza di segiii cliirici di deGcien-
I
ne protciche noli è un argomento valido contro la teoria preccdcntemeiite enunciata, ma scmmai una prova deUa generale convinzione che le bande C i mcmbri di societci di \illaggio godono di buona salute finché controllano la crescita demografica i ~P.. 106) e che 13 guerra ProtegCe di Yanomamo dalla riduzione di produttivirà e dalle conseguenzc dell'impuverimento anlbientale. I1 fatto clie tutti i villaggi, indipendeiltemeiite dall'assunzione prorcica, alta o bassa che sia abbianc) lo stesso livello di belligeranza non è n canche una prova della teoria :;econdo la quale la guerra . . .. schiera inevitabilmente l'uno contro l'altro i villaggi in differenti momenti della loro espansione. Quitidi. dei grup. . pi cii Yanom amo con ridotte inirastruìture fondamicntali diirctte per condurre una giietTa piossono Iqon a\-cre scclta e, . . di consegucnza. Impegnarsi i ri razzie - di rappresaglia cotitro grandi g ruppi CCIC stanno dcpaiiperando le loro riservc (li . . . selvaggina e razziand o i -loro vicini meno numerosi per est. e d e r e il proprio territorio di caccia. La teoria in oggetto sottolinea che la guei-ra è un tcnornenio regionale, che compcirta solu;?ioni par imenti regionali in matcria di l>opolazicI ne e risorse. UIn gran nuniero di tcstimoniaiize sostiene chia,ranlente la convinzione che la fiiuiiu aiiiazzonica sia ur ;a lirnitata, iinpmrita, con consc d awersi oneri e vantaggi d o i i n 1zionc del consumo pro capite di carne. Ad cscrnpio, Micliael Baksh ( 1982) ha documentato qiiantitativanieiite gli ctfetti della niicleazion e dei gruppi agricoli Machiguienga dispersi (V. p. 125) in un villaggio di 250 persone dcl Peru orientale. Egli concIude che le risorse animali nelle prossimità del villngpio «si sono andate nettamente ridiicendo per quanto riguarda la clisponil.>ilità»,che anel tentativo di rnaiitenere i preccdcnti livelli alimeiirari gli uomini lavorano più duramente,,, che «bisogna viaggiare più
. ..-
....m-
A-
a lungo verso distanti zone di caccia c pesca» e che ale risorsc animali sono limitatamcnte disponibili ed incoraggiano I'esistcnza di piccoli gruppi mobili ( 1982, pp. 12-13). (;li uomini rifornano spcao a
a mani lame, kiilto sclvarim, ,ioci di palma o m;inuhtti. Un;, spedizione dclla durata di uri giorno o di una nottc c consitlerata positiva potrebbe hutrarc una piccola scinirnia n qualche 0
iulic
con
~iccclloI...]. Si ir riusciti ad ottenere citi tapiro C sei pccari [...l in capo a 17 mcsi rrhtrtcfn, p. 13).
Michael Paolisso e Ross Sackctt (1982, p. 1 ) parlano di «estrema scarsità di proteine di buona qualità» presso gli iriikpa (popolazione non amaxzonica) del Venezucla occiciencale. Nonostante il fatto che essi si servano di fiicili per cacciare ( o forse proprio pcr questo) il consumo di proteine animali è sceso dn una cifra approssiniativarnentc più elevata alla modesta quantità di 4,8- 1 1,3 grammi giornalieri pro capite, come risulta da differenti metodi di valiitazione alimentari e di consunio (comiinicazionc persollale, Michae3 Paolisso). Analogamente, Wdharn Vickers ( 1980, p. 17) riferisce che quando la popojaziune di iin villaggio Siona-Sicoya del1'Ecuador nord-orientale passò da 132 individui nel 1973 a 160 nel 1979, il bottino di ogni caccia scese del 44%, il tempo impiegato nell'attività venatoria aumenth del 12% e l'efficjcnza calorica diminuì del 50%. Questi effetti negativi furoiio particolarmente evidenti nei confronti degli animali più grandi, che crano l'obiettivo preferito. Qucsro fatto indica che si può cornprendere meglio l'attività bellica degli Yanomnrno se la si considera tanto uii mezzo pcr mantenere bassi gli indici di crescita demografica quanto una condizione esscnzialc per assicurarsi la cattura e il consumo di selvaggina di buona
clualità. Ma per una soddisfacente verifica di questa teoria sono necessari più dati circa le conseguenze zonali dell'attività bcIlica sulla crcscita demografica e sull'irnpoverimento delle risorsc.
Attività betlica e regolarnentazione della crescita demografica Potrebbe sembrare ovvio che, poiché la gcnte si ammazza in guerra, quest'ultima lirniti la crescita dcrnografica. La questione per8 non è così semplice. I popoli bellicosi comc gli Yanomarno e i T s e m b q a Mariiig iioii sono in grado cii controllare la crescita della loro popolazione seiiiplicemenre ammazzandosi l'un l'altro secondo i titmi riportati nei paragrafi precedenti. I1 problema è che gli individui uccisi in battaglia sono, per lo più, maschi. La mortalità maschile dovura alla belligeranza non ha, tra gli Yanomamo, effetti di lunga ponata sull(:dimens ioni ciella popolazione poiché, Come nel:la iiiaggior parte delle socictà . pre-inciustriali bellicose, gli Yanomamo praticano la poligjnia. Ogni donna il cui marito vienc ucciso è immediatatnente risposata ad un altro uomo. Gli indici di mortalità feiiiminile risultanti da incidenti awenuti in combattimento si Inantctigono quasi ovunque al di sotto del 10% (v. Polgar, 1972, p. 206), cioè non abbastanza pcr provocare, da soli, una coiisistente riduzione della crescita demografica. 'l'ali conclusioni sulla inefficienza della morte in battaglia comc .. n.iezzo di controllo demografico sono s tate desuinte analizzando l'attività belliCa in cont esti industriali. Catastrofi quali la seconda guerra mondiaIe «non hanno alcun effetto sulla crescita o sullc dimensioni della popolazione» (Livingstonc, 1968, p. 5 1. Ci6 può essere nettamense coristatato nel caso del Victnam, dotv la crescita demografica continuò all'eccezionaIe ritnio deI 3% all'anno
.
durante il decennio 1960-1970. Presso i piccoli gruppi e gli abitanti dei villaggi è tuttavia possibile che I'attiviti bellica raggiunga la niassima cfficicnza nel regolamentare la crescita dclla popolazione attraverso iina conseguenm indiretta. \Y1illiain Divale ha dimostrato che r'&una forte correlazione Ira la pratica dciia guerra t alti indici di mortalità femminile nella fascia d'età comprcsn fra O e 14 anni (DivaIe e I-Iarris, 1976; v. Divalc rt al., 1968; Hirsctifeld et al., 1978). Ciò è ditriostrato dal rapporto fra maschi e femmine della sudtletta fascia d'età nei piccoli gruppi e nelle società di villaggio attivaniciitc impegnati in attività belliche, qiianclo sono stati censiti per la prima volta (V. Tab. 9.1). iJieiie comunemente riconosciuto che nascuno uri po' più uomini che donne. su scala mondiale. e che il rapporto mcdio fra i due scssi al momento della nascita sia di circa 105 maschi per 100 fcrnrnine. Tuttavia, questa sperequaziotie è molto più ridorta di quriia riscontrata nelle sucieti belligeranti. La discrepanza potrebbe essere spiegata con un più alto indice di mortalità femminile post-natale, infantile e giovanile rispcrto ai maschi C che riflette probabilmente la pratica dell'abbandono C deI1'int'anticidio diretti e indiretti, più frequenti nci confronti d c k donnc che degli uomini. C'P una forte correlazione fra le società che riconoscono di praticare l'infanticidio e q u d c che crnno attivamente impegnate in attività belliche qiiando sono state censite per la prima volta; almerio in esse è chiaro che I'infanticidio femminile era pii] diffuso di quciio maschile. Forse il motivo dell'uccisione e dell'abbandono delle figlie sta nel fatto che la vittoria, nelie guerre pre-industriali, dipende dalle dimensioni delle squadre maschili ,
4
I
l
costituiscono ~l'elenientocii coesione,> delle bande C delle società di villaggio. Rcnché i cacciatori-raccoglitori e i coltivatori stanziali facciano la guerra, c'è ragione di credere chc cssa fosse molto meno diffusa nel Paleolitiì-o che non nel Neolitico e che i contadini dei villaggi tendano molto più facilrnentc a scacciarsi l'un l'altro dal territorio. Non si può rnoti\~arela guerra come un a risposc:a ad un'aggressione o coine un o sport piacevole. Essa rappresenta uiia particolare forma di attività organiiczata ed è solo uno dei molti rnocli di cu i disponi!uno lc culture per effettuare un aggressione. Le cause della guerra, presso i piccoli g n i ~ p it: le società di villaggio, sono radicatc in problemi mnnessi con Ia prodiizionc c la riproduzionc, c comportano quasi sempre il tentativo di migliorare o di preservare il rapporto costi/profitti e un prcesistcnte tenore di vita. Pcrfino Iaddove la densità demqrafica 2 molto bassa, come presso gli Yanomamo, possono esistere problemi
Fig. 10.1 CAPI DELLE ISOLE SALOMONE Preferiscono essere chiamati capi. piutiosto che mumi. come un tempo.
iiiino perfino meno carne ed altri cibi pregiati di un comune e normale Siuai. Presso i Kaoka, un altro gruppo deil'arcipclago delle Salor cui ha Iavorato H. Tan Hogbin 1. 66), c'è un detto: aColiii che b l l 1 ~ prende le ossa c l e torte 5ktantie; la carne c il agli altrir. M una gr;3SSO tOCC:ano .. de C,,+, , n . 111~~lb~ennero 1 100 persone; il nzumi ospite, che si chiamava Soni, distribuì 32 maiali oltre ad una grande quantità dj budini di mandorle sagu. Nonostante ciò, Soni e i suoi più stretti collabonroti rimasero con la fame. «Mangeremo la reputazione di Soni» dissero questi ultimi. ICJlll,
1 .
P. 411)-
Nel can8tare le lodi dei Ioro mami, la nerazion W' c di Siiiai ormai pacificati li chiania «guerrieri» e «uccisori di uomini e maialin (ibidem, p. 399).
. . . * a -
C
II
case di riunione erano delimitate dai teschi di coluro chc avevano ucciso (Olivcr, 1955,
anu --- e I;a guen -, -.-
ur1 Lriilyu, i-mzrmi I l v c l aia V C la ~ loro apacità di inidurre glli uomini a combattere per lorct che per l'abilità nel convincerli a lavorai c a --. t>tvpiiu varrraggio. La guerra era 'stata soppressa daUe autorità coloniali molto tempo prima che Oliver conducesse la sua ricerca, ma il ricordo dei capi guerrieri mumi era ancora forte tra i Siiiai. Come dissc
--
-..*A
. . A .
Nei tempi passati vi erano mumi più m d i di oggi. Allora erano dei capi feroci a inesorabili. Devastavano il pacsc e le loro
Signore del tuono, tu s ~ ~ d olal i ferro, OJrz molte Je-rte, Qrranclo ru cz lascerai il gong non risuottercj pirì in nessrtw luogo! Guerriero, Splendido fiore, L'cciso~edz uomirli c maiali, Chi potrà raccogliere la tua fama Quando lu CI Iusceroi?
Le fonti di informazione di Olivcr gli avevano detto che i mumi nodevanodi al temp o in cuiI la rnsiggiore I erra era praticata I . AlcuniI di W. essl, in quanto capi SULI lILLl,L a L L u ) dvano anche luc prigionieri, che erano tratt:ati come schiavi e costretti a .*l; ,,,, Ji .- fatnigIia e la gente lavorare ne,,, non poteva parlare «ad alta voce e caliinniosamente contro i propri mur7zi senza temere un castigo». Ciò comporta, in teoria, delle aspettative, poiché la capaciti di ridistribuire carne ed altri beni preziosi v* di pari passo con queiia di amrme un s q r i t o di guerrieri, equi,
...I.-.,....-"
;*-..t
paggiarli per la battaglia C ricompensarli con il bottino di guerra. Sembra che la rivalità tra i capi guerrieri mtimi di BougaitiviIlc abbia portato ad un'organizzazione politica, diffusa in tutta I'isola, all'epoca in cui arrivarono i primi viaggiatori curopci. Secondo Oliver (ihidem, p. 420): «Per alcuni periodi molti villaggi vicini combattcrono insicmc in modo così accanito da costituire un modello di attività btllica a seconda dcllr regioni, ognuna pih o meno in pace e1 suo ititerno c con un nzumi particolarmente potente, la cui attività bel lica costituiva la "coesione sociale" interna». Q u a t i mzrmi erano famosi in tutta la regione, ma le loro prerogative ritnanevanci Iimitatc. Ciò è dimostrato dal fatto che essi dovevano fornire ai loro guerrieri prostitiite, introdotte neiIc case per gli uoiiiini, c dotazioni di carne di maiale e di altri cibi pregiati. Uii anziano gucrricro diceva:
Se il mu arrabbia\
ci fornivir donne, noi ci ] rlvevanno rapporti per
rutta la ~olrvarnoaijerne di piìi. Acc:ideva 10 stesso cori il cibo. lira usanza che il circolo ric tosse pieno e noi mangiavam o a pii1 non posso e noil nc avaranio mai abbastanza. Quelli erano tenipi ineravigliosi (rbrdent, p. 115).
Inoltre, il rnzrmi che voleva capegpiare una spedizione bellira doveva essere pronto a pagare personalmente un'inclennimo per ognuno cici suoi uomini caduti in combattimento e ad offrire un inaiale per il suo banchetto f~inebre.
Capi e dominl: abitanti delle Trobriand e indiani Cherokee 1Inmlniautorevoli guidano. --villaggi o gruppiautonomi. mentre i capi propriamente detti goveirnano ccd i z i o n i p i i G .i formate da gruppi di meno pf .L- .i--,. questo ~ l p uc: ciic ~ ~ i i g o nchiamare o domini. La-differenza principale tra i p -
villaggi e i piccoli gruppi da un Iato c i domini dall'altro cotisistc nel fatto che -. - .questi ,--. .Ultirn; -s c i i 6- formati da numerose comunità o insediamenti. I mpi hanno più potere di coloro che guidano gruppi o villaggi, ma nel caso di questi ultim-(è -difficile distingiere uno di loro che abbia fama di grande ridistrihutore da coloro che governano dei piccoli domini. Mentre coloro che guidano gruppi& -villaggi -devono conquistare e costante.. . mente riaifermare la loro condizione con feste ricorrenti, i capi ereditano I* propria carica e la mantengono anche se non sono temporaneamente in grado di procurare ai propri seguan delle generose -ridistribuzisni. I capi tendono a vivere meglio degli individui comuni: diversamente dagli individui autorevoli non prendono per sé soltanto ale ossa e le torte statitien. 'I'uttavia, alla lunga anche i capi devono riconfermare il proprio titolo. intraprendendo guerre vittoriose, ottenendo beni commerciali e distribuendo cibo ed altri Bei valore ai propri seguaci. --
Gli abitanti delle isole Trobriand
T1 caso degli abitanti dcllc Trobriand può servire per Illustrare
--zT--y
:a*e--nza
fra ca i e uomini autorevoli. --La società queste fio e era In molti C~~ e sottoclan matulineari dl diverso censo e con di tterenti privilegi&jli~e~f +qudi veniva eredrtato il diritto di accesso alle terre coltivate. Bronislaw Malinowski ( 1920j riterì che gli isolani Trobriand del comba~t~mento e erano - appassionati . .----W *-de chc c ~ n & ~ c ~ ~ n ~ ~ e ~ ~ ~ - s i s t ~ m a t i c h e .-crtmeso~ab~Lavxcn t urandosl m o c e a no- aperto- con-lclorq canoe per como,se necessario, merciare. _ _, _ .-per ccimbattcre - con Ia gentc dclIe isole ad oltre 150 chilometri di distanz a. Diverc;amente dai mumi Siuai, i c api Tro' 'l
-
b
~
-I
.
.
Capi c cìomini- ahitont~delle Trohnripid e ind~onrChen)kec,
Uno di questi. che Malinowski che artrwerso .il-cmuoUo.sul'le,-armie le considerava il «capo supremo di tutti i risorse. Presso gli individuii comuini, 'I'robriandesio, dominava p i ì ~ di una l'insediamento era di solito a!vunciiloc .. adolescenti:_ dozzina di villaggi, che contavano in le (V. p. 161). I maschi -.."m-----tutto parecchie migliaia di persone,-La * vivevano in-capanne per scapoli fino al fmzione di capo-era ereditaria all'intcr- rnarriinoiio, dopo il qude portavano le n & ~ ~ c l a n , p i u , r i c c h i e piu irandi loro sposc a vivere-nella famiglia dcilo &L'l'rubriandesi attnbuwano queste ziomarerno, doy&v~vano.insierne le diseguaglianze alle guerre di conquista ~e~r~,colti~ated_ell~is~nden,ra,tnatrili; .. con iolto tempo pruna. Solo i --n e? rarito. In riconoscimento di .- ornaino --.-indossare - .- alcuni . ¶"C endenza, all'epoca del racCaI> m e1 mchiglie- come insegne d d - col1:o i frat elli ammettevano -- . che una .. lle lorrraito. t iango ed era pro i b ~ t oagli parte di quainto era :;iato pro . . -e di pr>è una contraddizione in termini, dal punto di vista della teoria rnarxista (Lichtheirn, 1961; Xlars e Engels, 1948 [l848 l). Id'esistrnza dello stato comunista è ufficialniente attribuita alla necessità di proteggere coloro che stanno costruendo una società di quesro tipo dall'agpressione degli stati capitalisti o dalla persistente minaccia di cittadini favorevoli a1 capitalismo (Lenin, 1965 [191711. C«munquc, iin'interpretazione ugualmente acccttabile è che le classi dominanti. nell'uniorte Sovietica e in Cina, non distruggeranno mai volontariamente il sistema di controllo ideologico e di coercizioiie fisica ancora oggi in rapida espansione. Benclie le classi dominanti deiie deniocrazie parlamentari occidentali si basino pii, sul conrrblo ideologico che sulla coercizione tisica per iiiantenere la legge e l'ordine. in fin dei conti dipendono anch'ciise da armi e carceri per difendere i loro privilegi. Scioperi di polizia in città coine blontreal e interruzioni di energia elettrica come quella vcriiicatasi nella città di New York nel 1977 (Fig. 10.9) hanno portato ad un esteso saccheggio e ad un difiuso disordine, dimostrando che il controllo ideolorico non è sufficiente e rhc un gran niimcro di cittadini comiini iion ciédc iicl sisrcrnn eti E frenato soltanto dalla minaccia delln r>iinizionc fisica t(:urvin - -
C 3
l/ destirio dei prrroli gruppi e &I' vilkrggr prc~-stal~rali
Fig. 10.9 NEw YORK Saccheggio durante I momenti che seguirono il grande btack-out del 14 Cglio 1977.
Il destino dei piccoli gruppi e dei villaggi pre-statuali L'csisteiiza delle società costituite in stato ara caratterizzata dalia Continlua espar~ s i o n ec.invasione nelle te rre c clla libertà dei popoli ad (xgai nizzazione pre-statuale: I'er i domini
-
a l'appari; un esercito governati \*odi coimmerciainti, iiiissionari e colonii ha spe:;so dato luogo ad iitia riuscita trxsforrna:zione in Iuii'organizzaz ione a livello statale. Tuttavia, in vaste z olie dcl pianeta abitate da piccoli grupF,i e villaggi disseminati qua C là, la diffusione delle socicti-stato ha provo-
caro la djstruzionc o la complcta altcra- può far nulla, dal momento cllc si verifizione dello stile di vita di p1opoli ur:I cano ancora adesso nelle lontane vastità tempo liberi e orgogliosi. Questi muta- del bacino delle Amazzoni e in altre .-..,.--..zonc del Sud America, dove pli ultimi menti devastanti sono approprld~~lllcllte tlcfiniti genon'dio - l'cstinzionc di sopravvissuti iiei liberi e indiipendent 1 intcrc popolazioni - o e!~oridio- la gruppi e villaggi del NuovoI Mondc) soppressione sistemar ica delle culture. sono stati confinati dall'esrciiisri,iitL'espansione degli stati Europei nel- spietata di coiluni, coinmeicianti, comle Aineriche ebbe effetti devastanti sugli pagnie petroliifere, ins,egnanti, allevatoci .- . . (Bodley, 1975; abitanti del Nuovo Mondo. Per liberare di bestiamc c iiiisaioiiari la terra dai suoi abitanti originari, allo Davis, 1977). scopo di far posto aile fattorie e alle 1.a tragica condizione di alcuni india:...J-.- ,rric nec---a-;per sostenere la iii Aché dei Paraeuay orientale è u ~ i nlazione C i n eccesso, furono :iiropea nte (v. p. 4 4 ) . Come docuesempio calza POPO :odi. Gli aborigcni amcriusati vari met mentato da h!iark Miir17cI ( 1973),questi . . l :.- /l-cacciatori indrpcriucriti venivano sistebattiinenti impari, ch e oppon.evano le maticamente perseguitati, presi in recate armi da fuoco agli a rchi; ~ altri vennero C costretti a vivcrc in piccole riserve per ,.!"..:A c,l ~ iorigine uccisi dalle nuove maia~ric tar posto agli allevatoti e a i coltivatori. I ia porta ai genitourbar ce dai coloni - come il bambini Aché erano sc vaiolc), il mor'billo e il comune raifred- ri e venduti ai colo n1 come servi. I . .- -. .- dore - -al-.. iiraia~iiccontro le uuali coloro cacciatori d'tiomirii spaiavano n chiunche v in picco1li, sparp: rgliati in- que mostrasse segni di resistenza, viosediai on eraniD immliinizzati. I lcnta\~anoIc donne e vendevano i banicoloni iiuii crano da iiiciiu. .visto che bini. Nel rnarzo e nell'aprile del 1972, spargevano in giro dclibcratamente abi- circa 17 1 Aché _ I l _ _. -1 cuirure srac riguarao ai quali attualmente non si nelle conrrasranri nature_ aeiie
..
-a--.--.
< .
--e,-
. . a
-
.A-
tuali e tribali: Ic primc sono più estese. più guerriere, di spedizioni commerciali su potenti cd hanno tendenze cspansionisti- lunghe distanze e di altre attività colletche. Le sccondc, che rappresentano una più tive che necessitano di una guida presso antica forma cirltiirale. vengono disprezzate i popoli cgualitari. come *scl\,agge» c considerate un anacroniI doniin? consistono in comunith-o sino nel «mondo moderno». Le culture insediameriti più o meno permanente statuali hanno esercitato i! lom potere dividendo rutta la tcrra del pianeta fra di loro. mente alieatr fra di loro. Come I big Ciò ì. atti~alinetitevero sia per il Terao men, anche i capi sustengono'il ruolo di Moiitlo - dove si sono tatti sforzi concertati «grandi ridistributori~, estendono ed p' !ere le ult imc vesti$;ia del t ribali- intensiticano la produzio;e, oftrono iesrr Icrato un a minaccia per l'iinità ste e organizzano guerre su lunghe di~>r'ril Mondo stanze e spedizioni commerciali. 'l'uttanariuiiirir - c 1i.i , :. >cari> .-. C>< a. come risulta dai domini delle l'ro.iaiid. dei Chtrokee e di 'Tikopia, i osticne pi beneficiano di una condizione ere. .. . non inevitabile che I K ~ ~ U I Mdelle so ditaria, ccndono a vivere un po' più t 2 tribali sopravviva. 'Tutt avia, ins,iste corifortevolmcntc della gente comune e che gli anrropologi non d arsi possono essere deposti solo sc sconfitti PCr vinti e di impc,dire che ciò in guerra. Nonosrante ciò, iL Intopotere avvenga: è netymente limitato, percihé essi niancano del sostegno di un ghpyu .,,bile tssiin biologo afiCirmcrebbe mai che l'e- di polizia specializzata e non possono luzioric organica ri~ n d ane« ossnria o tanprivare in modo permanente un pran ncno dcsidcrabilc la sconip:trsa deiic ptinumero dci loro seguaci dell'accesso ai . -.. . rnc forme di vira: allo srcsso modo nessun antropologi> dovrebbe limitarsi si rimanere mezzi di sussistenza. statuali .stratifiia~e,Jasj,~ssi\,a spettatore di fronte all'estirizione .- Nelle - . - società ., . senza dei contadiii-'da)a partecipazione. .,. del inondo tribale (zbid~arn,p. 891). al-sistema ridistriburiue.pub dzduow alla loro estromissione dall'uso dei mezz i di sopravvivenza. È probabile- che Riepilogo e di. illlrii-di$gific&.ione Si riscontra l'esistenza di iildil~iduiautoone ,.sianLO.state spesso con-.;I.....-.* LlllptllJ di tolte popolazioni revoli. capi C rc in t r e diverse forme di nesse allo+ asì >-.-.L&.. in h & h t circoscrirti. La CGsSe'contadiorganizzazione politica: piccoli gruppi e v - - p villaggi autoriorni, domini e stati. La na s i turrnu quando dei comuni cittadini noli poterono più evitare di condizione di u b i ~mari» (grande 00- dissenzrent~ .yaks'$1, fuggiendo ve1 mo) è una forma concorrenziale di eser- S t S SZ., -* .so aitri luo-.v+-" cizio del potere, caratterizzata da ridi- -&L&. senza. d w e ~0ruaSe.-d s ,bio m e r o A1; .vita C ~ i i l ~ l l ~ ~ nascita,in* =~_Lla stribiizioni competitive che sviluppano SISLLIIIII U 3 tempo, deghsiiitisi. cealizzò una prndiizione intensiva. Come dimo- LIr strato dai rrzunt~cielle isole Salomone, 13 in. ia-gamma di condizioni concarica di big man è una condinome ne->= c i l i espansione delle prime forme azione. ternDoranea. che richiede una conferma di crenza fra domini c stati C costante, attraverso manifestazioni di . . generosità grazie aiie quali il big man illuatldln dal caso del Bunyoro. I1 Mu-,re» diventa povero di beni ma ricco dr ka(ma- era un cc@: ande rid prestigio e autorita. kssendo molto ri- P C:r se stesSO e i suc~i più sti etiispettati, i grandi uomini sono ben quali- t 0ri., ma riuii pci la magp,iviniiail dei ficati ad agire come capi di fazioni contadini. Diversaniente dal capo tro-
-
1
-
-
-
-
.a
V
>--,_.-
.,,.
-
T
.
.M
-
.a-
.-A-
--'-
I
IO/I- >crrrrrrtn~a{ir~/rt~c.c d r / h stato
briandese, egli manteneva una corte permaneilte di servitori personali e una guardia di palazzo. Vi sorio molte soniiglianze fra il regno di Uunyoro e quelli feudali del primo Mcdiocvo europeo. Tuttavia, il potere degli antichi re inglesi era maggiore e ciipciidi:va menc> dalla fama di agrande ridistrit,utore» C:hc da quella di grande protcttcire. La forma più sviluppata ed alt amente stratif'icata di statalizz:izione è quella tiell'itnp ero. Coin e dimalstra I'esi empio degli Inca del Perù, i governanti degli antichi iniperi possedevano un cnorme potere ed erano innn:icinabili per la gente comiinc. La produzione era contro1lat;c da un intero esercito di amministratori e addati alla riscossioiie delle tasse. Poiché l'imperatore Inca si occupava del benessere del suo popolo, qucst'ultimo lo considerava un dio al quile si dovcva tutto piuttosto che un uomo autorevole o un capo tenuto a
dare ogni cosa. Dal nioniento che tutte le società statuali sono fondate su marcate discguaglianze fra ricchi e poveri, governanti e governati, il mantcni mento della legge e dell'ordinc scc iin momento di sfida cruci In dei .. conti, grazie al controll [...l !J';ilrra partc. sc uno di loro non si lagna affacto, ciò potrebbe essere ii-itcrpretatoNmc unii ditnosrrazione di soddisfaziorie dcl Ii~ttodi csscre assistito c ci06 che c ~ l i .in , r1on h2 vciglia di lavorare. Qualunosa fiiccia. che si Isnicmi O meno, bilmente sar9 coindannaio (\\'ade].
Per spiegarc pcrclic ha scelto di studiare la situazione dcgli assistiti, Cato
La maggior parte delle socictà stacali è stratiticata, oltre che in classi, anche nei cosiddetti gruppi razziali, etnici e culturali (R. Cohcn. 1978a C b). Questi gruppi - spesso definiti minoranze o rnaggtorutize - si differenziano dalle classi sotto rre aspetti: ( I ) Hanno stili di vita particolari che possono essere ricotidotti a tradiziotii ctiltiirali di altre societi; ( 2 ) i loro membri appartengono spcsso a classi diverse; (3) essi sono coscienti della loro esistenza comc gtiippo costiscparara niente d al resto deIla potuito polazione. La separaztone in tninoranzc ramiali, atto che i etniche o culturali si b criteri di appartenenz bpo siano principalmence l'aspetto tisico, la coxTiune originc in iiri altro paese o regiotic oppure il contlurre lo stesso tipo di vita. Corniinquc, tutti questi criteri sono presenti, in realtà, in u n o stupefacente numero di combinazioni. Differenze .. cultu rali e fa izziali c antenatiI cornun 1 veng;-;4-:':;L; 2, ziali vantaggi o svatitaggi e l n loro cc)n: .,: - . .cliziorie in quanto gruppo possorio sali.%. , : ) scende i-c nella scala gerarchica. Di d iscgucnz a. benché r-riolre minoranze -. - . ad atroci forrnc cii disiano sucropostc I ranre razziali, etniche c C"]- scrin-iinazioi epazionc c sfruttain effetti godere di turi q u p p i iri posizionc siibordi- mento. altre nata o la cui situazione L. suscettibile di posizioni rierrarnenre clcvare, andie cc subordinazione. 11 rcrmine mas~ioran:a noil dominanti. si riferisce ai settori della popolazione di censo pii1 clevato e più solicli dal piinto di vista razziale, crnico o cultura- Assimilazione contro le. Minoranza e maggioranza sono dei pluralismo termini insufficienti, perclié delle « m q gioranzeo come i bianchi dcl Sud Mrica Le n-iirioranzc, come le class:i! sotio p resono spcsso fortemente mirioritarie ri- senti in versioni sia relativam ente ape rtc spetto alle ininoranzc che esse opprimo- che chiuse. Alcune di esse sono quasi no tanu (Fig. 11.15). Comunque conipletarncEnte endloprne, c molte di noi state trovate altertiative soddi- rluestc lo cc)no nper scelta,,. Gli ebrei, i uniti, . ' gli sfacenti a tali termini (Siinpson e Yin- cincsi e i greci tiegli StatiI " hinclu in G~iiana,i musulmarl i in Indi13e ger, 1962). Il concetto più impcirtsrite da tener i giapponesi in Brasile sonc) csenipi di . . presente, a proposito di minoranze e gruppi per i qiiali I ' e ~ i d o ~ a r n iea una -
Fig. 11.14 IDENTITÀ ETNICA Tutte queste persone riconoscono se stesse come ebrei. L'uomo (a) è nato nello Yenien, la ragazza ( b )in Iiidia, la giovane donna (C)in Marocco e ambedue I ragazzi (4in Israele.
t.:..
-:-, si ritroveranno al punto pii1 la classe privilegiata inca e le caste alto del corpo di Purusa durantc la vita indinnc. C otmunquc , alcune carartcristi- seguente. Dc\riazioni da qiicsra >,«calzolai» «mandriani» e via ru re del pi rso il b;isso è aItrettanto grande in dicendo1 si siiddividono ulteriorme in sorrogru~ri locali endogami e in india come negli Stati Uniti. Mencher riferisce che le caste più basse non sono i (Klass, 1979). geiiealopie contente della loro condizionc nclIa vita e non ritenigono di essere trattate equadall'alto vers e caste st perio ori. Quanto alla mente dal11 dal ba:sso vet presunta si fornita dal nioiiopolio su protcssioni quali quella del fabCi soiio due modi molto divcrsi di bro, lnvandaio, barbiere, vasaio e via cnnsidcrare il sistema di caste hindu. diceniicira S.
minaccia alla Ioro posizione flitto di i nreressi risicdc iJ sivo di turrc lc sc)cietà fon.aarr (Rerteman, 1966, p. 3 18).
:o con-
csplosuiii?
caste
294). Paragonando le caste indiane con le minoranze di altre parti del mondo, dovremino porre l'accento sul fatto che . .. differenze culturali sodelle so: ,o associ:ate con ogni jati locale. po:ssono parlare differenti Le sottocaste .. . lingue c dialetti , avere diversi tipi di norme Circa la discenclen;za o la rcsidenza, distirite fornir3 di matrimonio, divinità diver:;e da ad bi dissimili da mangiar1e c pres, iel complesso, nel miodo di vivere, maggior i contras,ti, . . cii quelli esistenti fra gli abitanti di New York e gli indiani Ziini. Inoltre, molte caste indiane sotio associatc a differenze razziali paragonabili al cotitrasto tra bianchi e neri negli Stati Uniti. Tenendo conto di tutti questi punti di contatto, si .. pntrebb~ c tranquiillamenre: asserire che è : fare a meno per le une e le 1 termincC cosla o minoronzu. 11 sisilenia di srratific:Izione lr[diano non è dc'gno di nota uni(ramente per la Iwesenz:i di gruppi di di scenden:za cndogami in possesso di reali o presunte peculiarità razziali e culturali, dal momento che ogni società organizzata su base sta tuale coilira tali !nrppi. 1'iuttosto, è 1: i Ioro straordiiia ria proh~ s i o n e che mer ita la nolstra attenzionc. lVoiiostante ciò. il sistema di caste indiane è fondaincntalmente simile a quello di alrri paesi con classi chiuse e numerose minoranze etniche e razziali. Così come -
m
.
Riepilogo Tutte lc società con ordinamento statiialc sono organizzate in gruppi stratificati quali classi, iiiinoranze c caste. Dett i gruppi sono formati da persone che si rapportano all'apparato di controllo in modo analogo e dispongono di iina uguale cluantita di potere siiIla ripartizione di ricchezze, privilegi, risorse e tecnologia. In questo contesto il termine poterc indica il controllo dell'energia o dclla capacità di sposta re o moclellare persoiie e cose. Tutte le società orbganizzare in forma di stato han no alinerio due classi - governairiti e governati. In tcoria, la p,riina por rcbbe agire volontariamenrc a favore dei principali interessi dei cittaidini comuni, ma in realtà ciò avviene :solo nel caso in cui il suo potere non nc Irisulta sminuito. Anch e le g a ilrchie basate sull'età c sul scssc sono iniportaiiti forme di stratificazioinc, nia non sono limitate alle società costituite in stato. Le differenze di cinsse comportano sia distinti livelli di accesso al potere, sia profonde diversità nel modo di vivere. La coniprensione del concetto di classe e di tutte le altre forme di stratificazione sociale è rcsa difficile dalla mancanza di distinzione tra le versioni emiche ed etichc delle stratificate. Da un punto di vista etico e comportamentale, le
,
classi possono esistere anche in assenza di uri riconosciinento emico deiia loro csistenza e in presenza di una competizion e fra settori di una stessa classe. Que Ilc domiinanti non hanno bisogno di costiituirc o,rganizzazioni permanenti. ereditarie, monolitiche C cospirativc. La loro appartenenza al gruppo può murare rapidamente ed esse possono negare ina clas!;e dras ticamente di co! dorn inante. 14\10 stesso modcb, le classi . subordinate non hanno bisogno di essere coscienti della loro identità ed è possibile che esistano soltanto in senso etico e comportamentale. La comprensione del fenomeno dello sfruttamento dipcnde anche dalla distinzione fra i pinti di vista ernico ed etico. Non è sostenibile che la semplice csistenza di diversi livelli di potere, ricchezza e privilegio comporti autoriiaticamente quella dello sfruttamento, né che quest'ultimo esista quando la gente si sente sfruttata o non appena essa ne prende coscienza. I criteri etici di valutazionc dello sfruttamento pongono l'accento sull'acquisizione di beni di lusso. da parte di classi privilegiate, basata sulla prjvazione dei generi essenziali per i cittadini comuni e sulla perpctuazione o I'inrensificazione della miseria e deila povertà. Nel rnondo odierno. la maggioranza dellc persone sono meinbri di classi contadine. Coloro che coltivano la tcrra sono strutturati come degli inferiori che praticano l'agricoltiira con tecnologie pre-industriali e pagano iin affitto o delle tasqe. Si possono distinguere tre principali tipi di contadini: feudali, ad agricoltura centralizzara e capitalisti. La loro inferiorità strutturata dipende, nel primo caso, dall'incapacità di acquisire della terra; nel secondo, dall'esistcnza di una classe privilegiata direttiva che stabilisce la produzione e i carichi di lavoro; infine, nel terzo, dalJa presenza di un prczzo di mercato, riguardo aiìa terra e al lavoro, controllato da grandi 4.
I
.
.
proprietari rcrrieri, società per azioni e banche. Presso lc classi contadine, è diffuso un «modello di profitto limitato». Comunque, vi sono anche valori e atteggiamenti contraddittori, che conducono a e innova:zioni, in appropr iatc conc!idel11 zioni i s t m r tirali ~ e infrastrutt:urali. N'e1 ,mm;n /li Tzintzuntzan, malgrado villa,,.., questo modello, gli uomini lottavano per avere una possibaità di lavoro come emigranti c sia i maschi che le femmine hanno preso parte a degli e!sperimcriti sfortunati nella speranza di migliora re la propria csistenza. L'immagine speculare dcl modcllo di profitro limitato presso Ic classi urbane inferiori tr la cultura della povertà. Questo concetto pone I'accento sui valori e sulle tradizioni dei poveri urbani, consicierati come una spiegazione dclla loro indigcnza. Comunque, molti dei valori nella cultura della povertà, quali la diffidenza verso i'autoricà, il coiisumismo e la mancanza di previdenza, sono riscontrati anchc in classi più abbienti. Per capire la genesi dclla povertà di classe, si può constatare, come nel caso di Squid Covc, quanto poco incisiva sia nel quadro generale l'importanza atrribuita dalla gente al lavoro inteso come valore. Gli abitanti dell'isola di l'erraiiova sono noti nel mondo per la loro etica del lavoro: tuttavia, quando L meccanizzazione C E'impo\rcrimento deile risorse li hanno lasciati senza una stabile occupazione annuale, non hanno avuto altra altcrriativa che accettare il sussidio di disoccupazione. T sistemi di stratiiicazione di classe differiscono notevolmente in relazione all'ampiczza dell'asccsa sociale da essi concessa. Sc le classi fossero csogame e i figli dei più ricchi venissero discredati, la capacità di ascesa sarebbe molto più elevata. Uno dei più elastici sistemi a stratificazionc sociale conosciuto è quello
,..
etniche e culturali sono di fatto presenti in tutte le soc~etàstatuali. Questi gruppi si distinguono dalle classi poiché hanno diversi modi di vivere derivati da un'altra società, differeni se interne e uri alto grado di cc di gruppo. Minoranze e maggioranze iotrano per ottc I I'acces$io alle fcmti di riccht btcrc sia il contrc1110 di esse, aiutate o intralciate daua propria forza o dcbolczza nell'adattarsi, in rapporto la con specifici settori competitivi. specifica natura di questa lotta nella storia dei Irapporti fra map;gioranza e mi[ a deterrninare scc verrà accentuata J assimilazione o cnfatizzaro il pluralismo. da parti: della SLiddetta minoranza c/o maggioranza. A d ambedue . . n . le scelte sono associati del vantaggi e degli svantaggi. Né l'orientamento assimilazionista, né quelJo pluralista bastano a superare gli effetti della scgrcgazione, della discriminazione e dello sfrutta1
11
mcnto. Si può sostcnerc chc lo sciovinismo razziale e etnico va riiaggioniieiite a beneficio delle classi dominanti piuttosto che dei membri comuni, sia nella minoranza che nella maggioranza. Di solito, i sociologi identificano un terzo tipo di gruppo stratificsto, noto come casta. La pii1 nota esemplificazione di essa è quella dcgli hindu dell'India. T tradizionali inetodi di valiitazione delle caste indiane sono stati massicciamcntc influenzati da idealizzazioni che andavatio dal basso verso l'alto e in cui le caste inferiori erano rappresentate comc volontaiiamente disposte ad accettare il loro stato di subordinazionc. Studi condotti in una prospettiva dal basso verso l'alto mostrano chc le castc indiane lottano per conseguire una ascesa sociale in un modo flessibile e adattativo e che somigliano strettamente alle mit~oranzeculturali, etniche e razziali di altre società.
Capitolo 12
RELIGIONE
Q
ucsto capitolo tratta principalmente delIe sovrastrutture ed esamina gli aspetti generali di quelle idee culturalmente strutturate definite, per convenzione, religione, mito e magia. Inoltre, analizza quei modelli di comportamento rituali intesi come elementi di mediazione, da un lato tra gli esseri umani e le forze naturali, e dail'altro, tra gli esseri e le entità soprannaturali. Definisce concetti fondamentali, quali religione e magia ed espone i principali tipi di rituali ed organizzazioni religiose. Anche se le ' coiidizioni infrastrutturali e strutturali forniscono un mezzo di comprensione deil'origine di specifiche credenze e di determinati rituali, vedremo che spesso la religione svolge un ruolo fondamentale neil'orgaiiizzare pressioni che portano aIle principali trasformazioni della vita sociale.
e
fantasmi, Ie fate, gli gnomi, gli elfi, gli angeli e via dicendo. Tylor f stato criticato dagli antropoCos'è la religione? Il primissimo tc~itativo antropologico di definirla è stato logi del XY sccolo pcr la sua teoria quello di E.B. 'Tylor, per il quale la sua secondo la quale I'animisnio sarebbe essenza era la fede nell'idea di un adio». nato come semplice risultato del tentatiLa maggior parte degli occidentali con- vo di comprendere fenomeni umani c sidera tale convinzione un elemento riai urnli sconcertanti. Oggi sappiatno essenziale del loro stesso concerto di che la religione è molto più di tutto ciò. religione. Tuttavia, l'epoca vittoriana in Conie alrri aspetti della sovrastruttiita. cui viveva Tylor tendeva a considerare essa assolve acl iin'infinita varietà di la religione in termini coSi rigorosi da funzioni cconomichcl politiche e psicolimitarne spesso l'applicazione al Cri- logiche. Cn'altra seria critica rivolta all'imstianesimo. I culti di altri popoli tiei riguardi di divinità diverse venivano portanza che T!.lor attribuisce alla funrclcgati neli'anikito delle «supcrstizio- zione esplicativa della religione rispetto ni» e del apaganesimon. I1 contributo ad avi~enimeniisconcertanti riguarda il principalc di Tylor ì: stato qiiello di ruolo delle allticinazioni neIJa formaziodimostrare cl-ic la concezione giudeo- ne deUc credenze religiose..Durante la cristiana di dio era essenzialmente simi- trance indotta da droghe ed altre forme le alle credenzc sugli esseri soprannatu- di esperienze allucinatorie, si avtdono» , C si usentono» cose s~raordiri, arie, che rali riscontrate in tutto il mondo. L'antropologo tentò, con notevole appaiono anche più *(reali» dcll a gente e successo, di dimostrare che l'idea di dio cGgIi animali comuni. Di conseguenza. - . era uii'eIaburazione del concetto di si può dedurre che le tcwric animiste «anima». Nel suo libro Primitzvr Cultir- non sono tentativi intellettuali di spiere (Cultura primitiva), Tylor (1871) di- gnrc trance e sogni, tna espressioni dimostrò che 12I creden za nella «teoria rette di straordinarie esperienze psicodell'anima~ è uguslme:ntc prcscntc, in logiclie. D'altronde, non si può negarc una forma o ricll'altra, iti ogni società. che Ia relipiotie e la teoria cieli'esistenza . . Chiamì, antmlsmo la convinz ione se- clell'anima svolgano anche la funzione condo la quale all'inte r n o di Corpi co- di forriire alla gente le risposte a domrini, visibili e tangibil[i vi è unl'essenza mande fondamentali, concernenti il si.. .. norinaIincntc invisibile e intangibile: gnificato della vita e dclla morte e la l'anima. In tutto il mondo si crede che causa di ogni evento. BenchE alcune credenzc animistiche cssa appaia in sogno, durante le trance, le visioni, sotto forma di onibrc o in siano universali, tutte le cultiire possieseguito a meditazione; oviinque, essa è dono le loro specifiche entità dotate di collegata alla perdita dei sensi, all'assen- anima ed una peculiare elaborazione m di coscienza, ;da nascira c al1a morte. del concetto di spinto. Alcune società 'I'ylor riteneva che l'idea fondaimentale credono fermamente che 1;1 gente abbia di aniina sia stata elaborata per spiegare due o trc anime, mentre altre ritengono ' . ne piosseggatutti questi fenomeni sconcertanti. Una che determinati indivi dui volta formulata, l'idea di base veniva no di pii1 di aItri. Pres!$0i Jivar o dcIl'Earricchita e, alla fine, dava vita ad una cuador orientale (I Ia rner 19;72b), ad serie di esseri soprannaturali ccm ~ p r e n - cscinpio, si individuano tre tipi di anidcnti tanto le anime degli anim:ali, delle me: una comune, o «vera», una urulan e piante e degli oggetti materiali,, quanto una musiak ISchcda 12.1 ). gli dèi, i demoni, gli spiriti, i diavoli, i
.
l
,
Scheda. 12.1-- Le-tre anime dei &varo . ... . . parizione si awicina, l'uomo deve corrcre avanti e toccarla. Aliora, I'nrutam entrerà nel suo corpo di notte. Coloro che posseggono un'anima urtirum parlano ed agiscono con grande sicurezza e provano l'irresistibile impulso di uccidere i loro nemici. Per tutro il tempo in cui sono pervasi dall'arutam, essi si considerano immonali. Punroppo, questa seconda anima non può csscre posseduta per sempre: essa lascia la sua temporanea dimora un attimo prima che il suo possessore uccida qualcuno. Aìla fine, errando per la foresta, l'aruram sarà ricatturata da un altro che la cerca e che è abbastanza coraggioso da toccarla. La terza anima Jivaro si chiama musiak - Io spirito della vendetta. Essa iniDopo un c m o tenipo. suiia cui durata i Jimro sono incerti, il wampang finisce con i'ave- zia la sua esistenza quando coloro che re Ic ali danneggiate dalle ~ C K C Cdi pioggia possedevano ufficisilmcnte unòrutam mcntrc: svolazza in un iemi,oralc e a d e mor- vengono uccisi dai loro nemici: si svilupta a terra. Allora. le vera anima si trasforma in pa arinternn della testa della vittima e vapore acqueo. tra la pioggia che cade. Si cerca di uscirne per attaccare l'assassino. crede che ruttr le nebbie c le nuvole siano Per evirare che ciò awenga, la miglior i'ultinia ~nanifestazioncdi qucsti spiriti. Essi cosa da fare è tagliare la testa dell'ucciso, non subiscono ulteriori mutamenti e riman«rimpicciolirlai* e portarsela a casa. Se gono etrrnnmente in torma di riebbia (Hartutto il procedi~nento è eseguito corretnrr. 1972, p. 151 1. tamente, con vari riti e danze, l'anima ~tzus~ok puà rendere l'uccisore più forte e Ncssuno nasce con la seconda anima più felice. Dopo chc essa è stata usata a Jivaro - l'arntam . Per ottenerla bisogna, vantaggio di quest'ultimo, viene eseguito in rapida siiccessione, bagnarsi in una un rito per rimandarla al vùiaggio da cui cascata sacra e bere acqua di tabacco o il proviene. Per farc ciò, le donne cantano succo di una pianta chc contiene una quesca canzone (Elarner, 1972b, p. 146): sostanza allucinoaena. chiamata Jaturo. . L'uruta??~esce dalle profondità della Eo- Adesso, odesso formi olln casa dmc~vivevi. resta, sotto iormd di una coppia di gia- 'lira moglie? Iì, che chima dnlh luu cura. gtiari gig~ntio di due enormi serpcnti Dnvcui cenire qui per rrnderri /elici. chr avaiizano inesorabilmente verso colui Ora t t t ~ oriò è fitzzfo. che i. in cerco dell'anima. Quando I'ap- L>rrit~di,d o r n a (ala tua casa).
I Jivnro credono che l'anima vera e propria sia presente {in dalla nascita nel corpo di ognuno di loro. maschio o femmina. Dopo la morte, cssa li abbandona e passa attravcrso quattro successivi cambiamenti. Prima. ritorna nel luogo di nascita c rivive ia sua vita passata in forma invisihilc; pui, si niuta in un demone e vaga nella foresia. soIa, affamata e abbandonata. Quindi, quest'anima, che è quella vera e propria, muore di nuovo e diventa un wozvpang. una specie tli giganrcsca farfalla nortutna che di tanto in canto si vede svolazsare in giro. Anch'essa C seinprc affamata. Nella quarta fase, finale, si muta in nebbia:
A
SMO
e mana
Come ha puiitualizzato Rc>ben LI;irett ( 19 141, la definizione di T! dar, sccc,rido la quale la rcligiunc carebt:le una fa,rma di animisrrio, è troppo lin-iiiara. Q u a n d o
si attribuiscono cararteristiche di vita a roccc. iirne, fenomeni atmosferici. C vulcani ci8 n(in vuol Clire che la gente crede ncccssaria.mente CIle l'anima sia la causa del c o m portamento «vitale» di qucsti oggetti. Di conscgiienza, si impone, a
questo purito, una distinzione cima l'idea di una f o n a so~prannaturalele cui maiiifescazicmi non (dcrivano dall'aniina. Per questo mntiirn Marett ha coniato il tcrminc anrn2ati~mo, allo scr)po di definirc la fede nell'esirstenza d i for7c non animiste. T1 posscsso (11 una notevole forza animatista puì, conferire ad alcuni oggetti, animali e persone degli straordinari poteri, indipendenti da quelli che derivano da anime e dei. Per definire questa coiicenrrazione di forze, hlarett si è servito del termine inelancsiano rnana. Un'ascia ~ I i eproduci: complessi intagli, un amo da pesca che cattura un grosso pesce, un gruppo che uccide molti nemici o un ferro di cavallo che porta «fortuna» posseggono utl grande tnano. Anchc le persone possono avere un mana più o mcno forte. Un intagliatore il cui lavoro risulta panicolarmente bello e complcsso possicdc dcl mnna. rnentre un guerriero catturato dal netnico lo a owiamente perduto. Nel suo :jignificato più ampio, questo mine inciica s e m p I i c m n t e a iec~e tielil'-*.:,.6A-C ~ I S L C di I ~iina ~ ~ potcntc forza. hlolti rapporti correnti tra persone e h ogti, che inormalrr iente non vengono €P . . ...-m-...*. ric~llusclucl culiic crcdcnzc religiose nelle culture occidentali, possono essere considerati dei mana. Ad escnipio, le pillole vitaminiche sono prese da miliorii di persone perché ci si aspetta che esercitino iin potentc cffctto positi\~o sulla salute e sullo stato di beriessere generale. Si dicc chc i saponi C i detergenti puliscono grazie al loro «potere pulente»; la benzina fornisce ai meccanismi il «potcrc di partire* o di ~ f u n z i o nareo; i venditori sono apprezzati per la loro «capacità di vcticierc» e SIdice chc i politici hanno cansrna o «capacità di attirare voti». Molti credono fermamente di esserc «sfortunati>, ci -- cfortunati» e essere nteso come il chc può fi~cilmeilti iin controllo, da I~ r t clo]ro. di una -- - variabile quantità di. mann.
..,.,,
4.
-{eri
I
m,.
m.
L.
> .
Naturale e soprannaturale Un modo pcr evitare che la definiiione di religione divcnti così cstcsa da iticludcrc, di fatto, ogni :redenza , tt quello di dtstinguere tra forze natura li e soprannaturaIi. 'I'uttavia, bisogna sottoluiearc chic poche culture classificano in modo neitto ed eff -icacc le loro crcdcnze secondo tali categorie. Tn una società in cui si crcJc che gli spiriti slano scmprc presenti, tr jrrilcvaritc sc sia tiatumle o soprannaturale fornire cibo k---qde agli antenati deceduti. DE ttta cult ura può semplicemente essere p riva di C;itegoric cmiche riguardanti questi due aspetti cicl probleriia. Aiialogamente, se uno sciamano soffia del fumo su di un pazientc e trionfalmente rimuove iin frammento d'osso che si suppone gli sia stato infisso nel corpo da un suo nemico, il probletna che si tratti di un'azione natiirale o soprannaturale piuò non a vere alculi significato emico. -,....LA ,I-ig. / r-. Nel suo studio sui GuruiUIIICJLL i i della Nuova Gui12.1) degli nea Occide iilip Neuyman sottolinea: «essi puascggono una serie di credenzc chc picsuppongono l'esistenza di entità e forze da noi definite soprannaturali». Tuttavia, il contrasto fra naturaIe e soprannaturale non 6 emicamente rilevante presso questo popolo: l
.
4 .
L
U C V a L
necessario sottoiincnre [...l che h nostra accczionc del concetto di tc cleincnto importante dello schcnia di Frazer era il suo tcntati\lo di distingucrc la magia dalla scienza.
mcnialc è probabilnieiite dctcrininato più dall'importanza attribuita al risultato dai partecipanti che dalla loro conviiizionc che esista un riipporto di causii cd etfcttu. Non si sa ahbastanzn della iritinia di preti, riiaghi, e scic . m i a t i per formulare sciainani delle dciiinizioni catcgori che in questo campo.
alferiilava che I'atteggiamcnto dcl 1nago coincideva esattamente con quello dclIo scittnziaro, poich6 sia l'uno che l'altro crcdono che se «A,> sarà cscguito L'organizzazione delle in i i t i determinato modo ne conseguirà credenze e delle pratiche ~ l i c a2. Culti sciamanici (:orne sottoliassociato coii ogni srqtienza compona- nca \Vallacc. i r i Iicssuna cultiira antro?.C
- -
h-..
-*
-
-
A
l
pologicamcnre nota vi è una forma di rcligiorie completamente individuale, bcnchc gli Eschirnesi e i cacciatori-raccoglitori rendano ncttatncnte in questa dirczioi~e.\O&n&ai--uYsrLiraprescnta alincn~mdv&mtim& di -.- --specializzazionc religiosa (Fig. 12.3). 11 tcrininc sciamano derivi x~un_vocaholo dGi-pG@i; siberiani che o a , d d a o w u --. so e indica uno specidista di religione a tempo parziale. che viene consultare n_ei m ~ c n t i ~ . s i a n e e d i a n s i e t Coà. munque, iii applicazioni pracichc connesse ad aspetti cultiirali, il terrnirie sciamano si riferisce ad invidui che svolgono fiitizioni di indovini, dottori, cvocatori di spiriti e maghi per coriro di altri, in cambio di doni, compensi, prestigio C potere.
3. Culti comunitari Ad un livello politico cd cconorriico pii1 coinplesso, le credenzc C Ic pratiche comunitarie diventano piìi elaborate. Gruppi non specializzati, organizzati per fasce d'et;, in clan, in società maschili o secondo la gcneslogia. si assutilono la rcsponsabilità di of'frire prestazioni regolari o occasioriali in rituali considerati essenziali per il loro stesso benessere o per la sopravvivenza della società. Anche se i riti coniunitari possono avvalersi delI'apportv di specialisti quali sciainani, oratori e danzatori-tnusici di provata abilità, tutti i partecipanti ritornano. una volta che la celebraziotie ritualc si 6 conclusa, alla nomiale routine giornaliera. Nori esistoiici ~pecialistireligiosi a tempo pieno. 4. Culti ecclesiastici I.'orgaiiizzazionc religiosa a livello ecclesiastico coinporta un clcro prolcssionale o uno stato s;icerdotalr a tempo picno. Qucsci protessionisti formano una bilrocrazia che monopolizza la celebrazione di certi riti :t vantaggio (li individui. di griippi ed atiche di intcrc socicti. Di solito, ]C but~icrazieecclesi;\sticl~e sono stretta-
2x1
Fig. 12.3 FRA1 GUARIGIONE S. Uno sciamano in
niente connesse a sistemi politici a livellu statale. In molti casi, i capi della classe sacerdotale sono rncinbri del ceto doininantc e. a volte, non è possibile distinguere la gerarchia politica da qi~cllaecclesiastica nella stnittrira dello stato. K'allace nota che le credenze e i rituali iiidividuali, sciamanici. comunicari c ecclesiastici cono strutturati in «scala». o\Tero che la +rma religiosa appartencntc al livcllo pii1 complesso contiene le credenz,e'e le pracichc di qiicllo più scniplice. Di conseguenza, nelle: società con culti ecclesiastici vi sono anche credenze c rituali comunitari. sciatnanici e strettamente indivitiuali (Fig. 12.41. S c i paragrafi seguenti verratino forniti esempi di upniina di questc forme di organizzazione religiosa.
Fig. 12.4 DMRSI LIVELLI DI O R G A N l m ZIONE RELIGIOSA (a) Uno sciamano del Guatemala cerca di rafforzare il suo potere personale presso un santuario. Ciò non gli impedisce di partecipare ai culti ecctesiastici deiia chiesa cattolica (b).
:redenz!e e rituali individuali: li Eschimesi L'individualismo di inolti rituali e cre-
dcnze escliirnesi corrisponde ad un analogo atteggiamento di questo popolo nei suoi sistemi di produzione. L'abitudine costantc a cacciare da soIi o in piccoli gruppi lo porta 21 riiisurarsi con l'astuzia c la forza di animali Lta prcda, a fronteggiare i pericoli degli spostamenti sii1 la minaccia di teinpeste e di norti che durano mesi. I1 cacciatore eschimcse era equipaggiato con iin ingegnoso corredo di strumenti tecnologici che rendeva possibile vivere nell'iirrico. Tuttavia, il successo, iiella qiiotidian:i lotta p er la sol>rawi\renza, non era sc:ontato. lDal punt o di vista dell'Escliimese, non era SUO ficicnte essere forniti di occhiali da nrrve, giacconi di pelliccia,
trappole d'osso a scatto, punte d'arpioni uncinati rcciiperabili e posscriti archi coniponibili. Si doveva cssere anche attrezzati a trattare con le forze c gli . . .. . . ... spiriti invisibili in agguato in ogni :ingolo della natura c che, se nffcsi o noti tcniiti opportiinamci~telontani, parevano ridurre il pii1 grnndc cacciatore ad un povcro csscrc morente per la fiirne. Era necessario un vigile sforzo individuale per trattare con anime uriiaiie e aniinali, spiriti dei liioglii, Sediia (colui che prcnde Anirnali del Mare), il Sole. la Luna e lo Spirito dclllAria i\S1allace. 1966, p. 89).Una pane dcll'ccluipaggiiinicnto di ogni cacciatore era costitiiito dal121 sua canzone di caccia un insienie di canto, preghiera e formule niagichc - che egli crcditava dal padre o dai tratelli di qilcst'ulrimu. oppurc acquistava J~Ifaninsi cacciatori
o noti sciamani. L'avrebbe cantata sottovoce mentre si preparava per le inconibenze giornaliere. Intorno al coiio portava una borsetta con tenente minuscoli animali intagliati. pezzettii di isetti ed altri artigli . e pellicce, sassolini, ir oggetti, tutti corrispondenti a qualche Spiritcj Benefico con il quale il cacciatore inapiteneva iin legarne speciale. 111 canibio della protezione e del successo nella caccia forniti dal suo Spirito Protettore, I'Eschirncse doveva rispettare dc:terniinat.i tabù, astenersi dal cacc-iare o dal man giare alcune specie o evitare di scori fin;ire in luoghi particolari. Un. cacciatore tiori doveva mai dormire all'aperto, sul bordo del gl~i;iccio. Ogni sera doveva ritornare sulla terra. che si trova ad i1na certa distanza. all'interno rispetto al mare af lcrto. perché la Dca del ~Marcinoli ama che le sue creature sentano l'odore degli csseri uniani quando questi non stanno cacciando (Rasmussen, 1929, p. 76i. Bisognava anche fari- attenzione a non cuocere mainmifcri terresrri e inarini nclla stessa pentola; si doveva introdiirre Jell'acqua fresca nella bocca di quelli marini uccisi da poco e dcl grasso nelle fauci dei iiiamiiiiferi terrestri soppressi (\Yyallacel 1966, p. 90). È da notare che alcune di queste ~superstizioniopossono avere attenuato uno stato di tcnsione psicologica o aver iivuto uri valore pratico nella caccia oppure in qualche altro aspetto dells vita eschimcsc. Ad esempio. non dormire all'aperto si11 ghiaccio è una prccauzionc chc \la a vantaggio della propria sicurezza. -
Struttura delle credenze e dei rituali individuali
I membri delIe reIigioni iridividuali. dcl tipo «fai da te», non inventano mai la maggior parte del loro crcdo, anche sotto l'infliienza di droghe, in stato d i trance, nei sogni o n c l k visioni. Ad
esempio. iina f o m a di religione iridivid ualc diffi~ s nel n Nord C nel Sud AmeriC: i compoirta l'acquisizioiie di uno spirito a ~ z l n d epcrsonalc, o w e r o di un prote:ttore solyrannàtu rale. Ciò si ottiene in iniodo tipi co: attra[verso I'csperienza di . . . una vtsionc Indotta col digiuno, con torture auto-inflitte o con droghc allucinogene. La ricerca dei giovani Jivaro di iin'aniiria arzdtanr ii iina var iante di qucsto insieme di ciredenze ampiamente diffuso. Benché og:ni visior ic arzrtam sia .. . ... li(zvcmente differente dall'altra, esse si uiniforrnano tutte ad un modello simile. Per molti nativi del Nord Amcrica -. l'espcricnza principale della 'lta era anch'essa una visione alliicinatoria (Fig. 12.5i. I giovani maschi avevano bisogno di questa cspcricnza per riuscire in amore. in guerra, nelle razzie di cavalli, nel commercio e in altre importanti imprese. Per ottcmperarc al loro personalc codice di coraggio e resistenza, cssi ricercavano qucstc visioni principaliiientc attraverso torture auto-inflitte. Ad cseinpio. presso i Crou*un giovanc che desicicrnssc ardentemente ricevere la visione dei suoi antenati si recava da solo tra le inoiitagne, si denudava cornpletariiente e si astcncva dal inangiare e dal bere. Se ciò non bastava, egli si mozzava iina parte del quarto dito della mano sinistra. Essendo prcparati iin dall'inianzia ad aspettare l'arrivo della visionc, 121 maggior p a n e degli indiani Crow airevario successo nclla loro ricerca. Sarebbero sicuramente apparsi un brifalo, un serpente, dci piccoli di falco. uiio gnomo o un misterioso straniero e. qiiindi. questi strani esseri, prima di scomparire, avrebbero «adottaton coliii che cercava la sua propria visione. Rcnché ogni visione (lei Crow contenesse dtgli elementi unici, esse presentavano di solito le seguenti caratteristiche simili: ( 1I ['i era iina qiialche rivelazione di futurc vittorie in guerra, di successi in razzie di cavalli. o in aItri atti
.
t
v
di si Egli
buii
e cc altr
stn pie
terr e g'
i
l I
(:
Fig. 12.5 VISlOEJE SIOUX Sezione della biografia dipinta realizzata dal capo Pioggia in Faccia. In un sogno (a). il fulmine gli fice che lo ucciderà se egli non organlzzcrà una festa del bufalo. L'indiano sioux offre la festa, una partc del1 quale consiste nel coli una pentda di rosse e bollenti Iiiigue di bufalo. di cui egli si nutre allo scopo di salvare la propria vita, Egli sogna di nuovo un bufalo (b). Durante la danza e colpito da una freccia che attraversa le piume. Nello strapparla vomita di colpo; prende una manciata di terra, la strofina sulla ferita e guarisce rapidamente.
.-. ,
0
di coraggio. (2.1La \sisiorte aveva luogr) alla fine del quarto giorno - un nurncro
i poteri dello sciamano si accrescono. La possc~szorrr, l'invasione del . corpo sacro pcr i nativi tiordamiericani. ( 3 ) umano d a parte di un dio o di Lino Veniva acquisita uiia canzone sacra. (4) spirito, è la forma più tliffusa di trance Spiriti amici adotta\viino il giovane. ( 5 ) sciamanica. Lo sciainann entra in trancc Alberi o roccc si miitavano in nemici fumando tabacco, assumendo droghe, battendo iin tamburo, danzando monoche inurilmcntc colpivano I'invulncrabile esscrc spirituale. (:orne dice liohcrt tonamcnte o, semplicemente, chiudenclo gli occhi C conccntrandosi. Durantc tu\ryic: la trancc, che inizia coli l'irrigidimento Egli i e d r noil solo ciò chc ognuno. dalla del corpo, sudorazione e un pesante (:olumhin Britannica al Sud Xirica, vedrrb- affanno, lo sciamano piiò comportarsi I?e e sciitircbbc in aiinloghe condizioni di comc [.in r~~.>diurn, t rasrnetterido messtn-ss ~~sicologico C sotto Io stimolo di sappi provenienti dagli antenati. Con nnrmali bisoprii iiriiani. ma anchc ciò che la I'aiutri di spiriri aniici, gli sciarnani pretradizione sociale della tribù dei Cro\i. iin- dicono gli eventi futuri, ritrovano ogpuric catcporicnnicnte di ildire e rli icdcrc getti perduti, diagnosticano le cause di i 1448, 1). 14 i. una malattia, prescrivono cure e forniscono consigIi ai clienti su coine proteggersi dalle malvage intenzioni dei loro Culti sciamanici
Gli sciamimi sono coloro ai quali viene socielrrirnrr ricoiioscilito il posscsso di particolari abilità per entrare in contatto con dcpli spiriti e per controllare le forze supratinaturali. L'iritero cotnplesh o (li crcdenze sciamaniche comprende alcune forme di trance, durante Ic quali
nemici. CL; uno stretto Icgame tra i culti scinmanici c la riccrca di visioni inciividuali. Di solito, gli sciamani posseggono una personalità psicologicaniente prcdisposti1 alle espcricnze aiiucinatoric. Nellc culture chc fanno libero liso di sostanze alliicinogeiie pcr pcnetrare i
misteri dell'altro mondo, molti possoiio raggiungcrc la condizione di sciamano. Presso i J k t r o , uri uomo su quattro C tale, poichi I'iiso di piante allucinogene rende possibile quasi a tutti ottcncrc lo stiito di trance essenziale pcr la pratica dcllo scian-ianismo (Ilarner, 1972, p. 154). Altrove, la possibilità di diventare sciamano pub essere limitata a coloro che sorio incliiii ad avere allucinazioni visive e auditive. Una gran parte delle manifestazioni dei ciilti scianiaiiici in moltc zone del inondo consiste in semplici trucchi di vcntriloquismo, dcsrrczza rnanuale, illusionismo. Ad esetripio, gli scianiani sibcriani segnalavano llarri\lo dello spirito da ciii eraiio invasi scuotendo di nascosto Ic pareti di iina tenda oscurata. In tutto il Sud America la cerimonia standard di guarigione del culto sciamanico comnorta la rimozione di frammenti ossei, sassolini, insetti. C altri oggetti estranei dal corpo del paaicnrc. La incssa in pralica di questi trucchi non deve essere considerata coinc una prova del fatto che lo sciamano ha un attcggiainento cinico o sccrtico versa tutto il resto della sila prestazione. La inentc iiinana è perfettainente capace di bloccare o di scpararc in uno scompartiinento informazioni contradditoric o scomode. sopprimendole nell'inconscio o, raziunalizzaridole («è un trucco ma C per il loro stesso bene»; oppure «è un trucco ina funziona,,). UenchS la trance faccia parte del repertorio sciamanico in centinaia di culture. essa iioii t. uiiivers:ilmentc Jiffusa. iMoltc società hanno specialisti teiiipc) parziale chc noti se ne senvon ina chc diagnosticano e curano ugua mentc Ic malattie, ritrovano oggetti perduti, prevedono il futiiro, conferiscono immunità in guerra e successo i i i amore. Tali persone possono essere detinite i vario modo: maghi, veggenti, incantacc ri, dottori-stregoni, uomini-mediciiia guaritori. L'intero complesso di prati-
che sciamaniche comprende tutti questi ruoli. Presso i Tapirapè, abitanti di villaggi cicf centro del Brasile (\Y'agles, 19771, gli scianiani (Fig. 12.6)traggono i loro poteri dai sogni, in cui incontrano spirit i che diventano loro assistenti. Questi sogni sono provocati da animo chc abbandonano il corpo e viaggiano. Chi sugna frcc~ucritenientemostra di possedcrc iin tnlcnto di sciainano. Quclli esperti, grazie al!'aiuto di spiriti-guida, possono trastorii-iarsi in uccelli o viagattraverso l'aria in zucgiare c ~ stessi i che vuote che fungono da «canoe», scambiare visite con spiriti e demoni, o raggiungere villaggi distanti e spostarsi avanti e indietro nel tcmpo (Scheda
12.21. Gli sciamani Tapirapè sono spesso chiamati per curare le malattie, cosa che
Fig. 12.6 SCIAMANO TAPIRAP~ Lo sciarnano è caduto in uno stato di trance indotto dal tabacco e non è in grado di camminare senza aiuto.
Scheda 12.2 Carne Ikanancowi . diventòuno ...-sciamano - .-
I
Nel suo sogno [Ikanancowil camminava. spingendosi sempre più lontano verso L rive di un grande lago molto profondo all'interno deUa giungla. Là egli sentì dei cani che abbaiavano e corse nella direzione da cui proveniva il rumore, finche inconaò molti spiriti della foresta del tipo chiamato munpì ankà. Essi stavano strappando un pipistrello da un albero per cibarsene. [Gli spiriti] patlarono con Ikananmwi e lo invitarono a ritornare al loro villaggio, che si trovava sul lago, dove egli vide dei pappagalli e molti socò [...l degli ucccili che gli spiriti tenevano come animali domestici. Queste entiti soprannaturali possedevano molti boccali di kaui [farinata d'avena] e invitaro1943. pp. 6663.
fi~nnoscl~ycndoaidella propria destrez- collettività. Presso #li indigeni anicricani cielle za manualc e ciell'aiuto del loro spirito Pianure Occidentali si praticavivano dei giiicia, me1?tre si t r ovano ir - i iina condizione di s, poiché si era accorto che il loro kani era fatto con sangue umano e infatti
Scheda 12.3 Cura delle malattie attraverso il vomito --
r
P
I A meno che 1s malattia non sia così grave da richicderc1un tratti~menroimmcdiaio,
,
gli sciainani praricant le loro attività di guaritori UÌ:iicamentc a sera inoltrata. Uno di loro si reca dai paziente e si accoccola presso il suo giaciglio: il suo primo gesto è sempre quello di accendere !a pipa. Se il inalato ha la febbre o è in uno stato di incoscienza dovuto alla visione di uno spirito, il principale metodo di cura è il massaggio. Lo sciamano soffia e fuma su tutto il corpo dei paziente e quindi sulle proprie mani, ci sputa su e massaggia il paziente dolcemente ma con detern~inazione,proccdcndo sempre dal centro del corpo verso le estremità degli arti. Egli mostra che sta scacciando una Prescnza estranea eseguendo un rapido movinielitu (]elle mani, una volta giunto alle est reniirii delle gambe e dclIe braccia
del --paaiciirc. .-.--A-
Tuttavia, il metodo di. cura più frequente C quello di estrarre un oggetto nialigno succhiandolo. Lo sciamano si accovaccia accanto al giaciglio del paziente e inizia a «mangiare fumo» ingoiandone ampie boccate dalla sua e inala girandi quantità, inP~P
I
spirando profondamente fin nello stomaco, per cui resta subito intossicato e mostra sintomi di nausea: di consegiienza, vomita vioienlemente e emette del fumo. A questo punto, inizia a lamentarsi e a raschiarsi la gola cotne una persona alfetta da nausea e in preda a conati, nia che non riesce a dar di stomaco. Ringoiando ci8 che vomita accumula saliva nella bocca. Nel bel mezzo di ciò. lo sciamano si ferma molte volte per succhiare il corpo dc! paziente in vari punti e infine, con tino sforzo tremendo, sparge tutto il materiale accumulato sul pavimento. Immediatamente dopo cerca in quesra materia l'oggetto estraneo che è stato la causa della malattia. Non ho mai visto uno sciamano mostrare tale oggetto agli osservatori. Durante il trattamento uno sciamano Tapirapè di solito ripctc molte volte il pmcedimento di «mangiare fumon, succhiare e vomitare e in qualche caso. quando il malato è un uomo impanante, due o anche tre scialnani collaborano alla cura: in tal modo il rumore di violenti conati di vomito risuona in tutto ii villaggio.
1
F~>KI.I-::Wapley. 19-13. pp. 53-74. Fig. 12.7
DANZI DEL
SOLE DAKOTA Questa rappresentazione pittorica e del capo dei Sioux Oglala del Dakota. Piccolo Toro: essa rnostu la Danza del Sole come venlva eseguita più di W anni fa. Il cerchio al cenir? e un frangivento f m a t o li grossi rami verdi del p : ~ nero americano. Nel rnex si vede il palo della danB e, sospesi ad esso un u
e un bufalo. All'estenm cerchio, dei fedeli officiar? la cerimonia. Uno di loro trascina quattro crani di bufalo per mezzo di m fatte passare in fori prat nella pelle della schiemf insisterà in questa pratiti fin quando la pelle non s sara lacerata.
3ne
ei ~ta, 3stra
ne i 90 entro iato da
P'oPPO mezzo anza 7
svolga hn7ioni di totem; cib che tisulta fondainentale è il contrasto con altri cotem, piurtosto chc le loro specifiche proprietà: ? tale contrasto a renderle hnzionali all'identificazionc del gruppo. Gli A :ll'Australia costituiscono un c jico di rituale totemico 'ra di loro, un individuo (v. Fig. si ident ifica coni il totem di un luogo sacro pr,esso il q,uale la propria madre ì. passata poco te mpo prima di rcscare incinta (v. p. 153). Questi luoghi contengono oggetti di pietra, conosciuti come cburrnga, chc sono le manifestazioni visibili dello spirito di ognuno. Si Riti .comunitari di solidarieta: ritiene clie essi siano stati lasciati dagli il totemisrno antenati roternici, quando viaggiavano I riti di solidarietà sono diffusi nei clan e per il paese all'inizio del mondo. In un in altri gruppi di discendenza. Di solito, secondo tcmpo, tali antenati si sono hanno noini e insegne chc identificano i trasformati in animali, oggetti ed altri loro inembri e distinguono ogni gruppo ténomcrii che costitiijscono il repertorio dagli altri. Predoniinano i nomi e le dei vari tipi di totcm. I luoghi sacri di insegne di aniinali, ma vi sono anche ognuno di essi sono visirati ogni anno quelli di insetti, piante e fenomeni natu- durante dci riti noti conie InticL7iumo. Tali riti hanno vari significati e molrali come la pioggia e Ic nuvole. Questi oggetti, che servono per identificare il teplici funzioni: i partecipanti sono rigruPPo, soiio noti come lotem. La mag- gorosamcntc tenuti a proteggerc i loro gior pairte di essi, quali per esempio tocem e ad assicurare la loro riproduziol'orso, il' frutto dell'albero del pane u il ne, ma l'appartenenza esclusiva di canguro , indicano delle specie utili o ognuno al gnippo rituale indica anche commestibili e spesso csiste un (iichia- che tutti i meinbri osscnlano dei dogmi rato rnp porto di discendr:nza tra i mcm- initologici riguardanti i loro comuni bri del p il loro aritenato t(otcrrii- antenati. Lc cerimonie totemichc riaico. A v4 3ru che fanno p;irte di ferniano e intensificano il scnso di iden:ruppe dIwono as;tener- tità collctriva dei membri di una comuun dctei si dal danneggiare o mangiare il proprio nità localiiicntc definita. Il prendersi totcm. Vi sono molte variazioni nelle ciira dei cburinga cotifcrnia il fatto che i forme specifiche di credenze totcmiche gruppi totcmici hanno delle «pietre» e, cornuiiquc. nun si puii dire che ne oppure, seco~idouna metafora più faesista un singolo complesso. J.évi- miliare, delle «radici>>in una particolare Strau~s(1963aj sostiene che I'elcmento terra (Schcda 12.1). unitario del concetto cli totcmismo consiste non iii una qualche specifica credenza o pratica. ma in iin certo riutnero Riti comunitari: riti di cli relazioni generali e logiche esistenti passaggio fra il gruppo in qiiestionc C il nome che esso si è attribuito. Non ha irnportan- I riti di passaggio hanno luogo durante zia quale tipo di animale o di oggetto cambiamenti chc si verificano in sitila-
e la prcpxa ad immediate o future azioni collettive. I riti di passaggio, invece, celebrano il passaggio di individiii all'interno o all'csterno di gruppi o d'interno o all'esterno di condizioni sociali di fondamentale imporranza sia per l'individuo stesso che pcr la comunità. La riproduzione, il raggiiingimcnt>dicendo, «hai mangiato molto cibou. A questo punto, il gruppo si sposta verso un nuovo luogo sacro, sotto una grande roccia dove di solito Innvailiuka cuoceva e mangiava i suoi cibi. Gli uornini cantano, battono i loro ramoscelli e scagliano te uova di pietra al di là della rupe, così come fece Intu~ailiuka.Poi si
zioni strutturali o conclizioni sociali che sono oggetto di publjlico interesse. PerchC. la nascita, la pubertà, la ~i-iortett il r )io costituiscoiio così frequciit delle occasioni per i riti di passaggio (Fig. 12.8 I? I'robabilmei-itc perche contci-igotio implicazioni piihhliche: l'individuo che nasce, raggiunge la m:iturith, prendc moglie. muurc non ì. l'unico 1 ad cssere iiiteressaro a tali :mi. Mol tc altre persone devoawctii~ne no ccinforniorsi a questi muramenti tondarncnral ;cita tion definisce soltanto I'cs .!i una nuov:i vita, mi1 introduce aeiie modificnzioni nella posizione dei genitori, J c i nonni, dci fra-
spostano verso un terzo luogo sacro, costituito da un foro profondo circa un metro e mezzo. I1 capo raschia il terriccio aUa sommità del buco estraendone ulteriori ~Arrrthgadel lombrico-stregone. L e pietre vengono accuratamente ripulite, fatte passare in giro e poi rimesse al loro posto. I n totale, il gruppo sosta in una decina di luoghi prima di ritornare a casa. Come preparazione per il ritorno, gli uomini si ornano con cordoncini, 0ssa infilate nel naso, code di topo, piume e si dipingono anche il corpo con i disegni sacri del lombrico-stregone. Durante la loro escursione. uno di loro ha costruito una capanna di frasche, la cui forma è quella del bozzolo del lombricostregone. I membri del gruppo entrano nella capanna e cantano, raccontando il viaggio che hanno fatto. Dopo, il capo inizia a trascinare e a strascicare i seguito da tutti gli aItri, imitando i lombrichi-stregoni adulti che emergono dai loro bozzoli. Questa pantomina è ripetuta parecchie volte. Durante questa fase deUa cerimonia tutti gli spettatori che non sono lombrichi-stregoni vengono tenuti a distanza ed obbligati ad obbedire agli ordini degli uomini e delle donne lombridii-stregoni (Spencer e G1len, 1968).
telli, dcpli eredi, dci coetanei e in altre relazioni donicstid~e e pr~litichc. Lo scopo principale dei riti di passaggio C quello di fornire un riconoscimento coll e t ~ivo d ' i n t e r o coniplesso di relazioni, nlicxrt: o alterare, c non soltanto di ratificare :rienze di mutamento riguardai I che sono nati, si sono sposati [i sono niorti. 1 riti di passaggio si uniformano a dei niodclli iiotevolmcntc simili fra di loro C anipiamcnte diffusi in culture diverse (Eliade, 1158; S ~ h l c ~ee lHairy. 1979). I n prirnci luogo, i protagonisti principali dcl rito vengono allontanati cialle pratiche quotidiane che hanno 3 che fare con
. ,
',#
.T.*=
.,$ *;$
'
FFg. 12.8 RELIGIONE E MOMENTI CRUCIALI DELL'ESISTENLA (a) Danzatori ad un funerale Oogon. Le impalcature funerane degli indiani Crow (b)testimoniano di una pratica diffusa: quella di disporre i corpi dei morti in regioni scarsamente abitate.
la loro vira precedente. Inoltre, essi percorrono degli stadi simbolici e fisici, clecisivi nel n-ietterc fine al loro vecchio stato socialc e che, spesso comprendotio il concetto di uccisione della vecchia personalità. Per ottenere «morte e trasfi.gurnzionc», si cambiano i vecchi abiti e gli ornamenti con altri nuovi e il corpo viene dipinco o mutilato. Infine, i partecipanti sono solennemente reintrodotti nclla vita normalc. Si piiò constatare I'esistcnza di inodclli di riti di passaggio nellc cerimonie di iniziazione maschile degli Ndernbu dello Zambia settcritrionale clore. come avviene presso molte popolazioni atricane e del Medio Oriente. il passaggio dalla fanciullezza alla maturità compor-
, C
.,
-.
.. .
l
..
. , .-. . > - '
..?L,.
;:&;*i$.;
...
p
... '
i.:
:+y4*
.-.A,-
-
--.
ta il rito della circoncisione. I giovani maschi vengono raccolti da diversi villaggi e concentrati in una speciale zona della boscaglia che funge da «scuola». Fssi sono circoncisi tiai loro stessi parenti o cisi vicitii e dopo la guarigione della fcrita vengono reintrodotti nella vira nortnale (Scheda 12.5). Iri moltc culture le ragazze sono sottoposte a simili riti di preparazione, di isolamerito e reinserimento tic1 grupp o al momento del loro prin-io mestruo c quando risultano icioriee i11 matrimonio. La mutilazione genitale è diffusa anche presso le donnc cd esiste un'operazione ampiamente praticata nota come clirnrid~~ctorniu, in cui l'apice esterno del ditoride viene taglinto. In niolri griippi australiani, sia la circoiicinsione che la clitoridcctomia erano ampiamente praticare ed inoltre gli australiani eliiiiinavano gli incisivi anteriori degli adolescenti. I maschi erano sottoposti all'ulteriore operazione della sub-innsiofzc, in cui la parte inferiore del pcnc veniva tagliata in profcmditi finci all'urctra.
Fig. 12.8 RELIGIONE E MOMENTI CRUCIALI DELL'ESISTENZA (segue) (C) Le mummie peruviane sono ottenute in modo diverso. ovvero con un metodo diffuso nelle zone a clima arido.
Culti ecclesiastici
per sostcntare questi specialisti a tempo picno sono di solito strettameiice dipenCoine si è detto precedcntcmente, i tlcnti da una forma di potere C dal culti ecclesiastici hanno in comune I'esi- privilegio di esigere delle tassc. Ad stenza di uil clero professionale o di una csenipio. presso gii lnca (p. 203), lo classe saccrdotalc organizzati in forma stato c la classe saccrdotalc si spartivano burocratica. Normalrnemc dctta buro- I'àiiitto e i tributi che venivano fatti crazia è associara con il controllo di un pagare ai contadini. In epoca feudale (v. tempio centrale cd 6 sotioliiessa ad p. 202), la gerarchia ccclesiastica traeva esso, [neiltre nei Iiiophi di culro secon- il proprio sostcntainento dai suoi stcssi dari o periferici il clero può godere di possedimenti territoriali c dalle Joiiauna notevole iildipcndcnzfi. Di solito. xioni di porenri principi e re. Gli alti pii1 è ceritralizzaro il sistcma politico pii1 prelati delle gerarchie ecclesiastiche tcudali erano quasi sempre parenti o lo L. la hurocrazi~ccclesiastica. Gli esperti ecclesiastici differisconu fedeli seguaci di membri della classe siil dagli sciatiiani Tapirapè chc da colo- dominante. La prcsenza di organizzazioni ecclero che praticano In circoiicisione e svolgono funzioni di tutori tra gli Ndembu. siastichc produce una profonda separaQiiesti spccialisti sono formalmente clc- zione tra coloro chc partecipano alla signati al loro ruolo c consacrano se cclcbtazionc dcl rito. Da una parte vi è stcssi ai riri del proprio ufficio (Fig. un settore attivo: la classe sacerdot aie; 12.11). Di regola. tiili riti cornprcndono dall'altra. una «congregazione* passiva, un'ampia varietà di tecniche per in- cioè coloro che sono virtualmente degli fliicii~aree controllare esscri animisti e spettatori. I menibri del clero devono forze animisriche. I provciiti mareriali inipnrare un complcsso insieme di co-
Scheda-12.5 La circoncisione presso gli Ndembu - - - p.
'
e -
-
p
-
La cerimonia iniziava con I'approwigiumineiito di cibo e birra, poi veniva ripulita una zona della boscaglia e si pianrava I'accainpamento. In esso \ t i cra una parte centrale in cui le madri degli adolescrnti maschi che si preparavano per la cerimonia cucinavano i1 cibo per questi ulrirni. 11giorno precedente la circoncisione, coloro che dovevano eseguirla danzavano c cantavano delle canzoni io cui esprimevano una fonc ostilità verso le madri dei ragazzi e facevano riferimento all'azioile di «uccidere,> che doveva verificarsi di li a poco. I giovani maschi e le loro famiglie si riunivano neIl'accampamento, vcnivano accesi dei fuochi c iniziava una notte di danze e di Ebcri rapporti sessuali. Improvvisamente enitarotio in processione i circoncisori, arrivando apparentemente dalla boscaglia, col loro apparato. I...] Tutto ii gruppo li segui menlre danzavano accovac-
ciati. tenendo sollevati vari oggetii deii'apparaio e cantando con voce roca. Alla luce del fuoco e della luna la danza diventava sempre più frenetica (Turner, 1967, p. 205; trad. it., p. 219).
Nel frattempo, «queUi che erano destinati a morire- sedevano in fila, assistiti dalle madri e dai padri. Durante la notte, erano ripetutamente svegliati e portati in giro dai parenti maschi. 11 giorno scguente ricevevano ~un'ultima cena» (che, in sostanza, era un'ulrima prima colazione) dalle loro madri: uognuna cIi esse nutriva il proprio f d i o con Ie sue stesse mani, come se fosse un bambino troppo piccolo per fare da si». T giovani maschi cercavano di non apparire spaveiitari quando, dopo la prima colazione, coloro che dovevano praticare la circoncisione, con le sopracciglia e la fronte spalniate di argilla rossa, danzavano inrorno a loro brandendo i propri coltelli. La circoncisione vera e propria era cscguita in un altro posto, ripulito dagli arbusti e ad una certa distanza dall'accampamcnto dove renivlano cotti i cibi. Gli adolescenti maschi restavano scparati da tutti gli alrri in questo luogo che erri
P
-
chiamato il aposto della morte». Essi dormivano in una capanna di irasche, sorvegliari e governati da un gruppo di maschi adulti, che svolgevano funzioni di aguardiani,, (Fig. 12.9). Dopo la loro aultinia prima colazione~> i ragazzi dovevano marciare in fila verso ii «luogo della morte». I guardiani sopraggiungevano correndo a grande velociti, li aiferravano e gli strappavano gli abiti, lacerandoli. Le madri venivano confinate nel campo riservato alla cottura dcl cibo, dove iniziavano ad emettere Iamenti come se fosse stata annunciata una mone. I ragazzi erano presi in consegna dai guardiani mentre coloro che praticavano la circoncisionc tendono il prepuzio, fanno una piccola intaccatura in cima c un'nltra mito, che servono da guide, poi tagliano Iungo la sezione dorsale con un solo movimento passando quindi alla sezione venttale e in questo modo tolgono abbastanza prepuzio da lasciare il glande ben esposto ( i b ~ d e rp., 216; trid. it., p. 258).
Durante la segregazione nel posto dclia mone, i giovani maschi adolescenti dovevano sottostare aila rigida disciplina dei loro guardiani, mantcncre un atteggiamento ubbidiente, parlare soltanto quando gli si rivolgeva la parola, eseguire commissioni e trasportare o riportare ogni cosa setnpre di corsa. In passato, venivano mandati in pericolose missioni di caccia ed erano sottoposti a dure pene corporali se si dimosrravano indisciplinati o se manifestavano paura. Inoltre, venivano terrorizzati di notte col suono del muggito del toro (bull roarer) - tln disco piatto che produce un rurnorc ululante quando viene fatto roteare all'estremith di una corda (Fig. 12.10).Danzatori mascherati, chc i giovani credevano appartenessero al *grande popolo rosso,,, apparivano all'improwiso e li picchiavano con dei bastoni. Durnnte tutto il tempo deiia loro segregazione, i maschi adolescenti venivano istruici sulle regole dcll'età matura: come essere coraggiosi e come raggiungere la potenza
--
sessuale. Essi ascoltavano lunghi discorsi, arringhe e dovevano risolvere degli
enigmi ricchi di significati simbolici. Per Ia loro wrinascita~i giovani venivano completamente ricoperti di argilla bianca: il colore stava a significare che essi erano totalmente rigcnerati. Poi, erano portati nella parte del campo dove si cucinava i1 cibo e mostrati alle loro niadn: le madri piangevano, poi i loro laolorosi s i trasformano in canti di )
--
.-
gioia, via via chc ciascuna si rendeva Fonto che il proprio figliolo era smo e saIvo. E impossibile descrivere in modo adeguato la scenn che ne svguiva, di giubilo pieno e privo di c y n j inhizirinc. I guardiani giravano corrent!(, in un crrchin interno. le madri danzavano intorno a Ir>rri[---lmentre d t r c parenti e amiche lormavano un cerchio esterno che cantava e ballava picno di pioia.Cili uoniini sravano al di fuori di qcicriu turbine. ridetido con grande piacere. L i scena si svolgeva in mezzo a nuvole di LI., p. 301).
Fig. t2.9 (a sinistra) RITI DEGLI NDEMBU (a) Benché ci si aspetti che le donne appaiano terrorizzate dal ~,mostro~~. esse sono in realtà piuttosto scettiche e mostrano di divertirsi. (b)Il campo della circoncisione, il posto della morte^^.
Fig. 12-10 IL MUGCTTO DEL TORO Una corda viene fatta passare attraverso un foro, allo scopo di far roteare intorno alla testa lo strumento che produce un suono simile al muggito del toro. Questo esemplare viene dall'Australia.
ella ella
Fig. 12.1 l CULTO ECCLESIASTICO Ordinazione di un vescovo episcopate nella Cattedrale di St. John The Divine n New York.
noscenzc rituali e storiche concernenti il caleridario e l'astronomia e. spesso, sono scrivaili c persone colte Bisogna sottolirieare. comunque, che la acongregaiioiie» dei iecleli non abbandona mai del tiitto le credenze e i rituali iridividuali, sciamanici e comunitari. Essi vengono tirtti praticati. a volte segretarnentc, nelle vicinanx, nei villaggi o neUe case, parullelamcnte ai riruali apiil clcvati». nonostante gli sforzi pii1 o [neno cncrgici da parte della gerarchia ecclesiastica per mcttcrc fine n ciò che spesso viene definita una manitestazione d i idolatria, di superstizione. di papanesimo o di ercsia.
foro. ire
La religione degli Aztechi
:e un ito del
hlolte dcllc principali cararteristichc clclle credenze C dei rituali tipici di contesti sociali scratiiicati possono essc-
tre
rc riscontrate nell'organizzazione ecclesiastica degli Aztechi dcl Messico. Essi consideravano i loro sacerdoti responsabili del mantenimento e del riiinovamento dcll'intcro universo. Atcravcrso I' 'esecuz ion e d i riti anniiali, i preti poteV a n o otte nere la benedizione degli dèi, gàrantlre il benessere del popolo ed cvitarc che il mondo sprofondasse ncl caos c rielle tenebre (Scheda 12.61. Secondo la teologia azteca, l'universo era già passato attraverso quattro epoche, ognuna delle quali conclusasi con un cataclisma distruttivo. La prima era terininata quando il dio regnante, TezcatIipoca. si CTB trasformato nel solc e tutta la razza iimana era stata divorata dai giaguari. La secold a epoca, governata dal serperitc pium ato QuetzalcoatI (Fig. 12.121, si era conclusa con uragani che avcvano trasformato la gente in scimmie. La terza, sotto i.1 dominio di l'laloc, dio della pioggia, era giunta a termine
Scheda--12.6 11-- calendario azteco .. -- -
-
-
Tutti gli aspetti del rituale azteco erano regolati da un complesso calendario comprensibile soltanto per i sacerdoti. Tramite esso, questi uliimi individoavano gli dèi da placare e i giorni infausti che, se trascurati, avrebbero potuto provocare In fine del mondo. GIi Aztechi avevano un anno di 365 giorni. Essi suddividevano questo period o in I8 mesi di 20 giorni ognuno ( 18 x 20 = 360): rimanevano quindi 5 giorni annuali con!iidernti iirn periodu1 infausto. Ognuno dei 20 giorni aveva unI nome cd era nurnerat o in prog ressionc 4da l a 13. Ogni 13 X 20 = 260 giorni, il numero l indicava l'inizio di un mese. Tale period o di 260 giorni era inserito all'interno di un anno di 365. Ogni 52 anni l'inizio dei due cicli, i'uno di 360 e l'altro di 365 giorni, coincideva. Le date piii sacm erano quelle associate con la fine del ciclo di 52 anni. In qucl periodo, i saccrdoii
lottavano con tutte le loro forze per impvdite la fine del mondo. 1 fiiochi degli altari, che erano stati accesi perpetuamente per 52 anni, venivano spenti così come quelli di tutto il regno. La gente distruggeva i mobili deilc proprie sbitazioni, digiunava e pregava, paventando l'awento della catastrofe finale. Le donne incinte venivano portate via e nasmste e ai bambini si impediva di addormentarsi. Al calare del sole ddl'ulrimo giorno, i sacerdoti salivano fino al cratere di un vulcano estinto nel centro dclla vaile del Messico e scrutavano ansiosamente il cielo per s c o p r k ~ ii segni della continuazione del mondo. Quando alcune stcltc raggiungevano il loto apogeo, i sacerdoti sacrificavano un prigioniero e accendevano un nuovo fuoco nel petto della vittima. Delle stalktte portavano con delle torce questo fuoco sacro in tutto il regno.
Fig. 12.12 TEMPIO DI QUETZALCOATL I l Serpente Piumaio, Ciifà del Messico (un tempo
Tenochtitlàn).
quando dal ciclo era caduto fiioco. Intine si era avuto il regno di Chalchihuitlicue. dea dell'acqua, la cui epoca cra finita con un diluvio iirii\,ersale diirnntc il quale la gcntc si era trasformata in pesci. La quinta epoca era quella in arto. con il dio l'onatiiih, cd era destii-iat a presto o tardi a concludersi con un terremoto. La ptincipalc funzianc dei 5 000 sacerdoti chc vice\latio nella capitalc a n e ca era di far in modo che la fine del moncio an:enisse il pii] tardi possibile. Ciò poteva esscrc garantito soltanto cotnpiacei-ido i numcrosissin-ii dei preposti n1 governo dell'uriiverso: il modo iiiiglioie per ottencrc questo SCOPO era di offrire loro dei doni. il più prezioso dci quali erri il cuore uinano appena estratto dal corpo. I ciiori dei prigionieri di guerra crano il dono piìi apprezzato. poiche \lenivano conquistati con grandi sacrifici e rischi. I centri ccrirnoniali aztechi erano dorniriati da grandi piattaforme piramidali sorniontate d a teiilpli (Fig. 12.13). Queste strutture erano costituite da grandi spianate sulle qiiali veniva incsso in etto il dramma dcl sacriticio umano
Fig. 12.13
almeno iina volta al giorno per tutto l'anno. In date particolarmente importatiti vi crano più sacrifici. 11 cornl,lesso dei rituali di queste ccrimonic comportava, in primo luogo, che la vittiina salisse I'cnorme scalone fino aila cima dclla piramide; poi, arrivata alla sominita, era presa da quattro sacerdoti, per ognuna dclle membra, C distesa col viso iti alto C con l~racciae gnrnbe divaricate sulla pietra sacrificale. Un quinto siccrdote tagliava il pctio della vittima con un coltdlo di ossidiana c d estraeva il cuore ancora pulsailte. Qiiest'ultimo veniva strofinato sulla statua del dio e poi bruciato. Infinc, il corpo senza vita era gcttaro oltre il bordo delia piramide C vcriiva (atto rotolare in basso lungo i gradini. Si ritiene che in una cerimonia sacrificalc di quattro giorni nel principale tempio azteco di Tenochtitlhri 20 000 prigionieri di guerra venissero s;icrificati nel modo siiddetto. Il totale \valutato in uri anno doveva essere circa tii 15 000 persone, mandate a morte per placare la sete di sangue degli dei. h,Ioltc di queste vittimc crano prigionieri di guerra, anche se di tarito in tanto, vcnnmano sacrificati giovani, ianciullc C
TENOCHTI-
--ÀN :ostruzione della capitale teca w n le sue numerose amidi sovrastate da templi.
I
A .
-
+
--W
-2
--
265
Fig. 12.j4
COLTELLO SACRIFICALE AZfECO
bambini locali (Berdan, 1981; Coe, 1977; Soustellc, 1970; Vaillant, 1966). 1 corpi della maggior parte dei suppliziati crano fatti rotolare gih per gli scalini clella piramide, smembrati e probabilmente cotti e mangiati (Hariier, 1977).
Cannibalismo azteco I'rima della nascita delio stato, molte societh praticavano sacrifici umani e consiimavano ritualmente tutto il corpo dei prigionieri di guerra o uiia parte di esso (Harris, 1985). mancando di mezzi politici per tassare o costringere al lavoro coatto ampie fasce di popolazio~ie,i governi dominanti avevano uno scarso interesse a preservare la vita dei loro nemici vinti. Con l'avvento dcllo stato, comunque, queste pratiche tesero a scomparire. Come si è già visto, (p. 20 1 ), i territori conquistati vennero incorporati dalio stato e la capacith lavorativa delle popolazioni sconfitte fii sfruttata per mezzo di tasse, lavoro obbligatorio C tributi. Di conseguenza, preservare la vita dei popoli vinti diventì, una parte essenziale nel processo di espansiotic dcllo stato. Tuttavia, gli Aztcchi costituir ono un'eccczione in questa ten denza g(:ne- - - ...- rale: invece di proibirc tassativamente sia il siicrificio umano che il cannibalismo come tabù ed incoraggiare la comprcnsione e l'umanità verso le popola-
-
zioni nemiche vinte, Io stato azteco trasformb sacrificio umano e cannibalisnlo nelI'clcmcnto fondamentale c ccntrale delle crcdcnze e dei rituali ecclesiastici (Fig. 12.14). Piu questo stato diventava potente piii si rivelava cannibalistico. Poiché i crani delle vittime erano posti uno a fianco all'altro su alte rastrelliere di legno, dopo che i cervelli erano stati estratti e mangiati, fu possibile per i membri della spedizione di Cortés calcolare almeno un certo numero di suppliziati (Fig. 12.15).Essi riferirono che una di queste rastrelliere per i crani ne1 ccntro dclla cictà di Tenochtitlan conteneva 136 000 teschi, ma che non erano riusciti a contare un altro gruppo di vittime, le cui teste erano
Fig. 12.15 RASTRELLIERA DI CRANI Una delle rastrelliere piu piccole nella capitale azteca. I crani che si vedono nella loto sono scolpiti in pietra; durante l'epoca azteca venivano esposti dei veri crani su delle strutture di legno sopraelevate poggianti su di una base scolpita. La foto si riferisce ad un settore degli scavi attualmente in atto a Cttta del Messico.
amrnuccliiate in due alte torri anch'esse costituite intcramcntc di ossa craniche e mascellari (Tipia, 1971, p. 583),e che non gli cra stato possibile caIcolare quanti erano i crani sparsi su cinquc rastrelliere più piccule, che si trovavano nel'la stessa area centrale. Secondo i! cornputo effettuato da Ortiz d e h.lontellanto ( 1983, p. 4041, la rastrelliera princrpalr non contcncva pih di 60 000 crani. Anche se. questa cifra più ridotta fosse n~aggiormenteesatta, la quantità di sacrifici umani C di ani di cannibalismo praticati nella città di Tenochtitlàn resta unica in se stessa in tutta la storia dell'uomo. Rcnché controversa, la spiegazione di Michael Harner della religione cannibalistica dello stato azteco, senza confronti in nessun'altra società, mcrita seria considerazione. I larner parte dal fatro che, come coiiseguenza di mdenni cli intcnsificazione e di crescita dcrnogli altopiani del Messico centraIc avcvano perso i Ioro erbivori addomesticabili e anche i maiali. Diversamente dagli Inca, che si procuravano cibo animale dai laina, dagli alpaca e diii porcellini J'lndia - u anche dagli stati del Vecchio Mondo, che avevano pecorc, capre, maiali e bestiame ovino - gli Aztechi allevavano soltanto delle oche semidumestichc. dci tacchini e dei cani a pclo cono. La fauna selvatica, come i cemidi c gli uccelli acquatici i~iigratori, non era sufficiente a procurare loro più di uno o duc grammi di proteine animali pro-capite al giorno (in confronto con i 60 grammi abbondanti negli Stati Uniti). r c r ~ t odi impoverirrlento dc ' #a fai1na naiu rale è cc~ n s i d c r[O a ~come l a c aisa ~ fondiamentalc della d ieta azteca, . . cost~tuitad a insctti , vermi C «torte di avainzi», chic erano f i t t e di alIghe raccolte isuUa supierficie d!ci lago !' L'escoco (v. . . Harris, ly 19c; Sahlins, IY 1 8 ) . a di Harner, il masSecondo to di risorse animali siccio impo rendeva eccezionairnenre difticile, per L," (\
Y L L I
L
Il
-3.-
.a-=,-
lo sfato azteco, proibire il cannibalisrno, sc voleva realizzare IL' suc mire espansionist iche: in tatti, a causa della notevole scarsità di risorse aniinali, la carnc umana veniiva ridisi.ribuita, al posto CI i y e l l a anirnale, com e ricornpcnsa per la lealtà dimostrata verso la monarchia c COIne prem io per iI coraggio in battaoli2i. Inoltre., trasformare i prigionieri in tr senl o schiavi avrebbe soltaiito auinentato La già rnarcat a penur,ia di cibo animale. D i conseg;uenza, c'cra molto più da perdere che da guadagnare nel proibire il cannibalismo. Non è corrctto asserire, da un punto di vista etico, che gli Aztechi andassero in battaglia per pro,curarsi p~rigionierie quindi csrrie. Come tutti gli :stati, quello azteco conduceva deiie guerre per motivi associati con la sua insita natura espansionisitica (p. 201). Da un punto di lista emico, invece -i *--*i affermare prigionieri che il desiderio di C per il sacrificio c il consumc) della loro . . carne erano un obiettivo importrinte per coloro che partecipiivano al1a guerra. Come si è già detto precetdentemente, in riferimento all~impoveriinento della selvaggina e allo stato di belligeranza degli Yanomamo (p. 18/), il cibo animale t un insieme cstrernamenre prezioso di elementi niitritivi essenziali per la crescita, la salute e il bcnessere uniano. La carne e gli altri prodotti animali sono ampiamente apprezzati dall'uomo non solo per l'alta qualità delle proteinc che essi contengono ma anche per i grassi minerali e le vitamine. Di conseguenza, la teoria di T-Iarner non può essere confutata con la dimostrazione del fatto clie gli Aztcchi avrebbero potuto ottcnere tutti gli aininoacidi esseiiziali (inove o dieci complessi proteinici di base che non pos!;ono essere sintetizzati dal corpc3 umano ) dai vcrmi, dagli insctti, dalle alghe, dai grarioturco, dai fagioli e da altri cibi vegetali (Ortiz dc hlontellano. 1978). Vermi e insetti sono piccoli, costituiscono dei comples4
I
.
t
T..
.
W
.
b
si alimentari difficili da catturate e oc- Religione e economia politica: cupano iiria posizione molto bassa nclla dèi superiori catena alimentare. In conformità coli la teoria ottimale di appro\~figionarnento Specialisti a tcti~popieno, templi monii(p. 7 5 ) , è più efficace lasciare che gli mentali, processioni drammatiche c riti organismi più sviluppati, quali gIi uccel- elaborati eseguiti per grandi masse di li, i pesci e i mammiferi, vadano a caccia spettatori sono incompatibili con I'indi vermi e di insetti o li raccolgano, per frastruttura C l'economia politica dei poi inangiarc qiicste specie pih com- cacciatori-raccoglitori, così come non si plesse, invece riell~loro prede. È anche è mai riscontrato. jlrcsso piccoli griippi molto più efficace lasciare che siano i e socicti di villaggio, il complesso di pesci a inangiarc lc alghe e nutrirsi poi corioscenzc basilari. astronomiche e dei primi, piuttosto che raccoglicrc c matematiche, preset~tincilc credenze c la\.orarc le alghe e privare i pesci del nei ritiiali ecclesiasrici. I1 livello di sviluppo dcll'economia loro cibo. Un adulto in buona salute puo pro- politica è infliienzato anchc dal inodo in curarsi tiitti gli aminoacidi essenziali cui gli dei sono concepiti, sia ncllc mangiando unicaniente grandi quantità relazioni tra di loro che con gli altri di ccreali (Pellet, 1986; T.iebcrman, esseri iiinani. Per esempio, l'idea cii un 1986). iiia qiicsti rcginii alimentari man- singolo ciio superiore che crea I'univercano di minerali (p. es. ferro) e vitaminc so è presente nelle varie culture a rutti i (p.cc vitamina A). Inoltre, i livelli pro- li\~elIidi evoluzione economica c polititeici che si dimostrano adeguati per ca. Tali cièi, comunqiic. svolgono diffeadulti normali e che possono essere renti rlioli nel governo del mondo, dootteniiti rnaiigiando solo cereali o com- po averrie prodotto l'esistenza. Presso i binando insieme granoturco e fagioli, cacciatori-raccoglitori e le popolazioni diventano facilmente insufficienti se ad organizzazione pre-statuale, gli dèi considcriarno le necessità nutritive di superiori rendono a diventare inattivi bambini. di donne in stato di gravidan- dopo aver adcmpiutr~al loro conipito za o che alIattano e di tutti coloro che creativo. Risogna rivolgersi ad una folla soffrono di infezioni parassitarie o vira- di citi rniiiori, di demoni C di spiriti li, di altre malattie o di tratimi fisici aricestrali per ottenere aiuto. Invecc, provocati da incidenti o ferite (Scrini- nelle scicicti srratificate. gli dèi superiorispetto a qiiclli mishaw. 1977). Di consegilenza, il grande ri ~padroneg~ianc) valore attribuito dagli Aztechi al consii- nori e tcndono ad essere dei personaggi ino (li carne umana non era una conse- più iittivi, ai qiiali i saccrcfoti e i comuni guenza puramente arbitraria delle loro cittadini rivolgono le loro preghicrc credenze religiose. Piuttosro, qucstc ul- (Swanson, 1960), benché gli dèi minori time (cioè la brama di sangue umano pussano ancori1 csscre onorati più o dei loro dei) riflcttcvano l'importanza meno attivamente dalla popolazione. Una spiegazione plausibile di qucsta del cibu animale in relazione alic ncccssità dietetiche umane e alla scarsa di- differenza C costiruità dal fatto che le sponibilith di animali non umani nel culture prc-statuali non hanno bisogno loro habitat. (Risogna notare che la dell'idea (li un'autorità centrale o supremaggior parte dei cosiddetti «popoli ma. Come esse mancano di un controllo vegetariani* sono latto-vegetariani op- centralizzato suile persone e sulle risorpure ovo-vegetariaiii - ovvero, essi di- se strategiche da cui trarre sostentamcnsdegnano la carne ina inangiano i pro- to, così, nelle crccienze religiose, gli dotti del lattc c Ic uova, Harris, 1985). ahi~antidel mondo degli spiriti manca-
Un modo per ottenere l'ubbidienza in qiicsto tipo i . soltanto una punizione amministrata atI I'appar;ito poli:tiesco - m Iilitarc UCIIO stato, ina a I castigo liella ~ r > ~ v .rt n vita presente o in quella hb, ,,, ,,imminato dagli stessi Jèi superiori. Nelle società pre-statuali, per le ragioni trattate nel Cap. 9, la legge e l'ordine aliondano Ic 1oro radi ci nell'ititeresse comune. Di C' Iza, non vi è un gran bisogno di dei siiperiori per amministrare putiizioiii contro coloro che sono stati «cattivi» o per elargire premi ai «buoni». Tuttavia, come dirnostra la Tab. 12.1, in cui verigono comparate le socicrà con e senza classi sociali, si constata clic gIi d?i dclle prime sono molto piìr interessati al cc nento c ai pensieri di ogni inidividuo nella misura in cui essi verigoi,,~ Liiilaiderati imtnorali o eticamente sowersivi. 1
,
Revivalismo Religione, classe e
Tabella 12.1 moralità
L'esistenza di una relazione tra religionc da iln lato e condizioni politiche ed economiche dall'altl-o è anche verificabile nel processo conosciuto come rcz~it;~lismo.In con dizioni di particolare tensione,, associaite con coriqiiiste colo..*-..-sfruttameilto di una niali ed liirciiau classe o d'i iina ininotan;!a, le rcl igioni tendono a divenitarc dei movimt:riti il . . ;.-..I.. 2C :l11 LJCI seguiL 111 111~~1-csse i>riiicii~aic )ranienra1, nelrriento (1 I'bnmedi ioni di vi ta d o -......,l" ..un ,esi-. nel tlitiirii, pcr qiiiiiilu i iguaiuil stenzn d opo la morte. A volte, questi movimcr i t i vengono definiti frati~zsti, ",.. .:*. " l : - , r t - V~U J Id i , mi/I~)tdrjsticj O mcs.riat~ici.I I terniirie rcvrvalismo vicnc usato pcr coinprendcre tutti gli clemcnti cognitivi specifici C lc varianti rituali implicati in queste definizioni ( v . Wallace, 1966).
0 Società
Con
Senza
Dèi in1teressati
classi
alla nicnralità
sociali
classi sociali
--
Preseni t i Assent 1
. ..
-
~
2
)
.
12
*..-a
conrrnllo ciccisivo degli uni i. Essi ccistitiiisc~ no, in pratica, I )o più o Imeno egilalitario. Il'ali i n V L I I L C . , la cred,Cll1.d -L,. una fornia di 1supcriotiicà C/O inferiorità caratterizzi le rclnzioni fra gli dei, aiuta ad ottenere la cvvtfri d i o n e delle classi più basse iielle società stratificate (Fig. 12.16). iiu !
UII
.-.A.
--
Il revivalisn~oE un processo di incerazione politjca e religiosa tra una casta. una classe, una minoranza o un altro gruppo sociale inferiore oppresso, e un gruppo dominante. Alcuni movimenti di revivalismo si focalizzano su atteggiaiilenti passivi, sull'osservanza di vecchie pratiche culturali piuttosto che di nuove, oppure sulla salvezza inresa come un premio da ricevere dopo la murte; altri assumoiio atteggiamenti di resistenza pih o meno aperta o di aggressione politica O militare. Queste differenze riflettono largamente la misura in cui i gruppi inferiori sono pronti a fronteggiare, sfidandoIi, il potere e le autorith. J tiiovimenti di revivalismo che si costituiscono in coildizioni di sofferenza e sfruttamento marcati, presto o tardi sfociano in attività o in contrasti di tipo politico o militare anche se in ambedue i fronti vi è un aperto desiderio di evitare il conflitto (Worslcy, 1968).
Movimenti revivalisti degli indigeni americani
1 inovimenti revivalisti che si sono ampiamente diffusi nel Nuovo h4oiido furono provocati dall'irivasione e dalla conqiiista curouee C dalla consegiiente espiilsione ( dalle loro terre, e alla distruzione contemporai delIc loro risui sc iiarurali. Tra i pii1 famosi niovimenti revivalisci del XIX secolo, ci fu quello della Danza deilo Spettro, noto anche conic «frenesia messianicau. Questo movimento nacque vicino aUa frontiera fra la California e il Nevada e , grosso niodo, coincise con il completamcnto della Ferrovia della «Union Pacific,,. 11p o t e ta Wodziwob, della tribù IJaviotso
Fig. 12.17 W()VOKA il capo della Etnza dello Spettro.
l i
".
"
Cnlifomia setteiirrionale 1K.d 17.
270
ebbe la visione del ritorno degli antenati iiiorti dal niondo degli spiriti in un grande treno al cui arrivo ci sarebbe stata una immensa esplosione. Contemporaneamente, tutti i bianchi sarebbero stati scacciati dal paese ma i loro edifici, lc macchine e tutti gli altri beni sarebbero rimasti dietto di loto. (Da notare la forte soniigliaiiza con la bomba al neutroncl. Per a[iretrarc l'arrivo degli antenati bisognava eseguire delle danze cerirnoniali, accoinpagnate da canzoni rivelate a \K1odziwob durante le sue visioni. Una seconda versione della Danza degli Spiriti sotse nel 1879, ispirata da
Wovoka (Fig. 12.17 1. Veniva niiova- ressati a far ritornare indietro i bufali o riferita una visione in cui tutti a diveritare invuinerabiIi alle pallottole: .hc crano morti sarebbero torna- essi cercano l'autoconoscenza, la forza r i I C I v i ~ grazie > ~ alla Danza dello Spettro. nioraIe c personale e la salute fisica (La Appnrentementc. gli inscgnamcnti di Barrc. 1938; Stcward, 1948). Wuuoka mancavano di un contenuto politico e quando questa danza si diffu- La religione del peyote 6 un culto sincrerise verso cst, attraverso le Montagne co. che fonde antichi elementi indiani con elementi cristiani moderni. La teologia criRocciose, le sile i r ~ l ~ l ~ c a z i politiche oni stiana dcii'aniorc, dclla carità c del perdono rimascro vaghe. Tuttavia, per gli indigeè stata arricchita con remoti rituali indiani e ni aniericani delle Pianure, il ritorno con il dcsiderio dcgli aborigcili di acquisire degli antenati morti significava che essi un poterc pcrsonale attraverso visioni indiavrebbero superato di numero bianchi viduali. I?er più di 50 anni la r, e quindi sarebbero stati piìi potcntj. basata suIl'iiso di pepte ha svol Presso i Sioux, c'era una versione funzione di adattamento e ha av'UtO U n -. . -. . che comprendeva anche il ritorno di notc~alesuccesso nel fornirc agli inciiani un tutti i bisonti e lo sterminio dei bianchi nuovo orgoglio per la loroI culcurr Ioriginasotto un'immensa frana. I guerrieri di ria, aiu tandoli contempcwanearne.nte ad .I-: L:,.-..L: t u a .--..: ~ r n i ~alla i civilrb dominalllc uci viaiiciii questa tribù indossavano, durante la i--l-(Srewart, 1968, p. 108). Danza dello Spettro, degli indumenti con cui credevano di diventare invulneQuesta religione del peyote e movirabili ai proiettili. Gli scontri fra l'esermenti di culto simili non indicano, ovcito dcgli Stati Uniti t i Sious si fecero scrnprc piu frequenti e il loro capo, viamente, la fine di un'attività politica Toro Seduto, fu arrestato e poi assassi- da parte dei nativi americani. Con il nato. 11 secondo movimento di rinascita sorgerc .del movimento «Potere :osso», e basato sulla Danza dello Spettro si con- I'nbiectivo degli indigeni d I' conservare . I cluse con il massacro di diicccnto Sioux riconquistare le terre che sono state loro a IY'ounded Knce, nel Sud Dakota (Fig. sottratte viene ora pcrscguito tramite 12.18), il 29 dicembre 1890 (hIooney, legislatori, politici, narratori, gruppi di pressione a Washingtoii e manifestazio1965). ni, sia nelle città chc sul territorio (De Dopo chc ogni speranza di resistenza militare fu spazzata via, i culti revivalisti Loria, 1969; D. Walker, 1972). ciegli indigeiii diventarono molto più int rover si e passivi. S o n si sperimentarono più visioni in cui tutti i bianchi 1 culti del cargo venrvano scacciati, il che conferma I'esi1 MeIarìesia stenza cli uno st retto rapporto tra reli- Iti Nuova Guii ~ f x d cm c 0 gioric: e realtà pcditica. Lo sviliippo e la r-yivaIismo è as . diffusione ai credenze e rituali accen- - del corgo. La visione caratteristica. .del ---. ritiascita rnelanesianalg tratc sull'uso di pcyotc, mcscal Ic altre protcti della ripona indietro droghe allucinogene sonIO carattieristici quella di una nave che . . -. . .. &merci di molti culti revivalisti dei nativi ameri- gii antenati e un_-carico lcargo) .che recenti, aeroplani e cani delI XIX st-colo. I1 rituale peyote eu ropec e spaziali sono diventati i memi coinpor ta una Inottc di preghiera, di r canti, di assunzione della droga e di prcfcrici per rarrivo del cargo (v. Wordaziune estatica. il tutto seguito slev, 1968). Comc consegiicnza dcrlla gran de abasto comune (Fig. 12.19).Colo- . ro chc prcndono pcyotc non sono intc- bondanza dimerci distribuite cialle for*-m.
C4
dello
.
-
1
---.m-
nl .
4
,
)
.
fig. 12.18 WOUNDED KNEE Nella prima battaglia (a) del 1890, 200 Indiani Sioux furono uccisi dall'esercito degli Stati Uniti. Nel secondo scontro (b).del 1973. dei militanti indiani occuparono il villaggio di Wounded Knee, nel Sud Dakota, ed ingaggiarono uno scontro a fuoco con k forze di polizia americane.
militari dcvli Stati Uiiiti durante le campagne nelle isole Acl -;P pog-d-eU Usecxuxia- G Mialc. alcuni culti re\:ivalisti ~ e a n oil ritorno degli americani. .-..,.ritu Salito, nel 1944, il profeta 'l-sck spingeva i
..
suoi segiiaci a distruggere tutti i beni cornrncrciabili e a disfarsi degli abiti in preparazione dcl ritori americani che erano misteric : partiti. Alcuni culti revivalisti accentrati sugli atncricaiii hanno attribuito a specifici
Fig. 1219 CERIMONIA PMOTE Gli indiani Delaware. dell'Oklahbma, che trascorrono l'intera notte In preghiera e meditazione. A destra, escono a salutare l'alba.
di un certo John Fruinm la cui identità non è altrimenti conosciuta (Fig. 12.20). 11 suoi p o f e t i costriirscono canipi di atterraggio, torri (11 conrrollo di bambì~ e capannoni di cannc cd erba per il
-
-
>
-
_
; :a)del
o per gli idare gli aerei lrantc 1'; atterraggio.
JX
cito del iani o di ;ud )no con le :ane.
r le navi c a y o sono
Fig. 12.20 JOHN FRUMM Membri del culto del cargo Tana nelle Nuove Ebridi.
soiciati uegii x a t i Uniti il molo di coloro che cundiirranno il cargo. Nell'isola di Tana, nelle Nuove Ebridi, il culto di lohn Frumm si basa sull'adorazione di iin vecchio giubbetto dei GI ', reliquia
.caricate dagli antcnati nei porti degli Stati Uniti ed hanno I ntrapresc:, il loro viaggio, ina Ic auttorità 1ocali harino rifiutato loro il perme!,so di -. r 1 atcerrraggio o di sbarco. bcconao altre 1versioni, gli aeroplani car'go sono stati i ndotii cc]n l'inganno a sceiidcrc i n ae. r mporti sbiigliati. In senso rnecarorico ~ i ~ e ssei t intitnenti sono appl~cabiiia un etflettivo contesto coloniale: i popoli dei ' 1 1 h a r «ci ~ Sud spesso sono stati realnicnte ingannati pcr qiianto rigirarda le loro (
.: ~~~~~~~l Issue qlialunqur soldalo in ,,,,ifomc degli Stati Cniri [ N d I'].
. 1
terre e le loro risorse (E-larris, 1911). Nel 1964 l'isola di Nuova Hanover fu la sede dcl culto Lytidon Johnson. Guidati dal profeta Bos Malik, i suoi membri chiedevano che fosse loro permesso di votare per Johnson neUe elczioni di villaggio organizzate per loro dall'am~ninistrazione australiana. Essi credevano che gli aeroplani che passavano in cielo di notte fossero quelli del presidente Johiison in cerca di un posto (love atterrare. Bos Malik riteneva che per riuscire ai! eleggere Johnson loro presidente, i suoi fedcli avrebbero doviito «comprarlo», cosa che andava fatta pagando una tassa individuale annuale a ìvialik invece di quella versata agli esattori australiani. Quando giunsero a Nuova Hanover noti7ie secondo le quali forze armate erano state organizzare e inviate per sopprimere la rivolta delle tasse, Malik profetizzò che la nave di linea Queen Mary sarebbe presto arri\.ata, portando un cargo e delle truppe degli Srati Ilniti per liberare gli isolani dagli australiani oppressori. Quando il piroscafo non apparve, Malik accusò i funzionari aiistraliani di avere rubato il cargo. La confusione esistente fra i profeti dei nioviinenti revivalisti della Melanesia 6 provocata dalla mancanza di una adeguata conoscenza dei sistemi produttivi e culturali. Essi non coinprcndono in che morlo le società industriali modertic, basate sul lavoro salariato, possano essere strutturate, né si rennc-ct-Loirrn)[.\.d..l..].
Fig. 13.2 L'ARTE HA IUOLTI ME= DI CSPRESSIONE L.e culture degli indigeni aimericani hanno prodotto questi oggetti. (a) La maschera d'oro di una mummia con occhi in pietra verde, Ghirnu. Penj. (b) Cesto in forma di globo con intreccio a spirale. Chwnash. California. (C) Piume blu e gialle formano un disegno in una maschera Tapirape. Brasile. (4 Recipiente cilindrico in legno dipinto rappresentan. te una testa di ocelot. Inca, Peru. (e) Vaso di ceramica. Nazca, Perh. (I) Coperta blu, nera e bianca con strisce e greche. Navajo.
,
a le. I
in;a, a,
I 1
I
1
, Il
1
retroattiva " tra I'invenzionc deII'arco. intcso come arma per la caccia, e la vibrazione metaEIica e l'effetto musicale prodotto dalle corde di uno strumento rigidamcntc tesc. Nessuno è in grado di dire quale dei due sia stato inventato prima, ma le culture che dispongono di archi e frecce Ilanno invariabilmente degli struoienri inusicali a corde, così come quelli a fiato, le cerbottane, gli stantuffi e i muggiti sono strettamcntc connessi fra di loro. Aiialogamente, la mctalliirgia e la chimica sono correlate pcr quanto riguarda la sperimenta7ionc di forme ornamentali della tessitura e della tintura di ceramiche C di prodotti tessili. Di conseguenza, è anche di utilità pratica incoraggiare & artigiani a sperimentare nuove tccniche e nuovi rnaterialj. Non C'? quindi da rneravlgliarsi dcl fatto che molte culture considerino l'abilità tecnica come un mana. Altre la interpretano conle uii dono degli dfi: ad esempio, ciò avveniva nella Grecia Classica, con le Muse divine patrone deU'arte oratoria, della danza e della musica - il cui aiuto era necessario ~ e r c h ésì potes irre una manifestazione artistic.a di pre gio.
Arte e strutture culturali La maggioranza delle opere d'arte 2 deliberatamelite n~odellaaain modo da riprocEuric forme preesisrenti, poiché questo è il compitu dell'artista: realizzarle attraverso combinazioni originali di elementi culturalmente standardizzati - suoni, col< ~ r i linee, , forme , movimenti 1amiliari e gradevoli C via diccndo. Owlamcnre, deve esserci sempre un elemento di vivacità o crclarività, altrimenti non si rracta di arte. D'altronde, se I a trasformazione-rappresc:ntazione intende comunicare qualcosa - ed "
v. Scheda 10.1, p. 210.
288
essa dale far10 se vuole essere allprezzata come opera d'arte - le re1;ole del gioco non consentono un'ink,enzionc privata c assolutrtrnen~esoggettiva delI'autorc. DE conseguenza, niolte cdture non ricctciirio nella loro arte la completa originalità. È la ripctjzione di elementi tradizioiiali c familiari che spiega la maggior pane delle differenze tra le produzioni artistiche delle diverse culture. Ad esempio, la scultura degli indigeni americani della Costa nord-occidentnle è niolto nota per la sua forte tcndenza a rappresentare morivi iiinani e animali raffigurati in modo da mostrare sia gli orgaci interni che esterni. Questi ultimi vengono simmetricamente disposti all'interno di forme geometricamente definite (Fig. 13.4). D'altra parte, la scultiira maori comporta delle superfici di legrio interrotte J a prccise ma complesse filigranature e spirali (Fig. 13.5). Prcsso i hlocfiìca deii'antico Peru, la materia usata per «scolpire» era la ceramica e questi vasi sano famosi per la loro reaIistica rappresentazione di comportamenti sessuali e domestici (Fig. 13.6 1. Si possono facilmenrc idcntificare centinaia di altri stili artistici, riconoscibili e &stintivi di differenti culture e la cui continiiita e integrità costituiscono il conccsto di base perché la gente comprenda ed ami l'arte. Quest'ultima, così come è concepita nella rnoticrna cultura occidentale, attribuisce irn'importanza unica aii'originalità formalc. i7ielie considerato scontato il fatto che l'espressione artistica dcbba cssere interpretata c spicgata da csperti perché possa essere capita e apprezzata. Fin dalla fine del XIX secolo, i piìi grandi nomi dcil'anc occidentale sono staci quelli di coloro che rompevano con la tradizione, introdticevano nuove regole formali c, almeno per uii certo tempo, producevano lavori incomprensibili ad una gran parte della popolazione. Tnsicmc a questa negazio-
Fig. 13.3 COLTELLO SOLUTRiEANO IN PIETRA A FORMA DI FOGLIA DI LAURO Una forma di arle utilitaria Ueil'Alto Paleolitico proveniente dalla Francia preistorica.
ili da q1uelle de Ila reIigione: zione di tcste-trofeo presso i Jivaro deve l'arte inresa come un'cspr essionc delle uniforinarsi a dei parametri estetici, e le credenze e dei riti soprannaturali risale canzoni e le melodie sono ampiamente Iineno a 40 000 anni fa. Sullc pareti e i usate durante le attività sciamaniche. Vi dfitti delle profonde caverne della sono molti elementi estetici nella dcscri~pagtiae della Francia e nelle inacccssi- zione dello sciamano 'l'apirapè (p. 254') bili gallerie luntai luce del so\e. s cgli ha mcontr:ato gYi spiriti gY1uoni~nidc\ Pa' supetioie aveesta M U Yipì ankà. vano inciso rappresentazioni degli anid o religioso comunitario, il rimaii che essi cacciavano. In misura tuale dcUa pubertà presso gli Ndembu minore, si sono riscontrate pitture simili (p. 262 ) fornisce delle occasioni per in caverne sparse ovunque in Europa e danzare e per raccontare miti e storie. in Russ iono antche del11e rare Anche la pittura del corpo è ampiamenfigure L -......, a voltc tnascherate - te praticata nelle cerimonie comunita. *. contorni di mani, pittogrammi e simboli rie, come awiene ad esempio presso gli geometrici, ina la gran E queste Arunta. Cantare, danzare e indossare piiture e iilcisioni rappi lavalli, maschere e una pratica diffusa sia nei bisonti, inammuth. renne. stambccchi, riti funcrari che in della puberth. cinghiali, bovini selvacici, rinoceronti a Vi 5 un corisiderarole impegno artistico 1x10 lungo e alrra selvaggitia di grandi nclla preparazione di tutto l'apparato diinensioni. Nonostaiite l'estrcrna so- religioso di un [unerale, per esempio in brietà di linee e colori, così apprezzate quello di bare e nionumenti rombali oggi. l'arte dellc cavcrne del Paleolitico (Figg. 13.9 e 13.lo). Molte culture hansiiperiore deve essere considerata sia no dei manufatti cerimoniali, come val'espressione di un rituak:cultura1Imtntc sellame C bastoni, punte di lance ed stabilito che il risultato d i impulsi esteti- altre ariiii. che vanno a far parte del .-. ci individuali e coilettiv[. spesso gli corredo fiinerario del morto. Spesso, animali erano diipinti uno sull'altro an- vengono anche dipinti antenati C dèi nietito di una identità artistica e dalla presenza di una folta schiera di estimacori. Vi è poi anche un altro motivo: il rapido ritmo dei mutamenti culturali nelle socictà moderne. In una certa misura, l'importanza atrrihuita al'origialita artistica riflette sempliccmente uesto elevato indice di cambiamento. ifinc, la tendenza all'isolamento e all'alienazione deila moderna socictà di massa svolge anch'essa un ruolo importante: gran parte dell'artc moderna riflette la solitudine, il disorientamento e I'ansiet à dell'individuo creativo in un ambiente urbano e industriale spersonalizzato ed ostile.
I
4
siille statue e sulle maschere che sono conservate nelle case degli uomini o nei (p. 262), sacrciri (Fig. 13.1 1).I Ch~rri~tga owcro i pii1 sacri oggetti degli Arunta, sono artisticamente incisi coli spirali e nodi che rappresentano la strada seguita dagli antenati duraiitc il tempo dct sogno. In ultimo. il livello ecclesiastico, arte e religioni: suno stretramenre unite fra loro iiell'edificaziotie di piraiiiidi, strade iiionilinentali, statue in pietra, calendari moliolici incisi, teinpli, altari, parainenti sacerdotali C un:{ varietà quasi infinita di ornamenti rituali e arredi sacri. È evidente che arte, religione e magia soddisfano tutta un'ampia scric di corrisporidenti bisogni psicologici prcscnti ~icgliesseri umaiii. Esse cono un mezzo per inan ifcstiirc sentiiiienti ed emozioni non facilnicntc esprimibili nella vita di tutti i giorni, infondono una sensazione di padronai-iza o di comunione rispetto a ercnti imprcvcdibiii e a poteri invisibili e inisteriosi, applicano dei iiietri di giudizio umani ad un niondo totalmente diverso - un mondo che non è comprctisibiie secondo i parametri t i valori dell'uomo. Infine' tentano di penctrarc al di là di una facciata apparentenientc banale per comprendere il significato vero e cosmico delle cose e si
..
L
~
1:; il-
Fig. 13.10 MONUMENTO TOMBALE ASMAT (Nuova Guinea) In tutto il mondo si spende moltissimo per commemorare i morti. ma gli stili e i mezzi variano enorme-
scwono anchc di illusioni, di trucchi drammatici e di gioclii di prestigio per far sì che la gcntc vi creda.
Arte e politica
mente.
se ci0 ldt. 91 e 3).
ra
ica ;ti rapi :i di tolto lulu Fig. i3.11 ARTE E ARCHITETTURA Dei volti dipinti risaltano vivacemente sulla casa degli uomini nel bacino del fiume Sepik. in Nuova Guinea.
L'arte anchc strettamente connessa con la politica, cosa chc risulta particolarnicntc evidente per quanto riguarda Ic manifestazioni artistiche patrocinate dallo stato. Come si è già visto, nelle società stratificate la religione è un niezzo di controllo sociale. 1,'abilità dell'artista viene incanalata dalla classe dominante per diffondere il concetto di ubhidienza religiosa e per legittimare lo star us quo (Fig. 13.12). Diversamente da quanto accade a proposito dcll'inimagine motierna e universalmente diffusa dcll'artista inteso come spirito libcro e critico nei confronti dell'autorità, la m:~ggiorparte delle tnanifestazioni artistiche controllate dallo stato sono di tipo conservatore (Pasztory, 1984, p. 20). Di solito, l'arte ecclesiastica interpreta il inondo in modo conforme al gran numero di miti e di ideologie che giiistificano le inegiiaglianze sociali C lo sfruttamento. L'arte fa sì che il tlio sia visibile sotto forma di idolo affinché, sentendosi .osservate da un massiccio blocco cli pictra incisa come se lo fossero da parte di una essenza sovnimana, le masse interiorizzino il concetto di una necessaria sottomissione. Esse sono stiipitc e timorose a causa deii'iinmensa niole dellc piramidi e affascinate e disorientate da processioni, preghiere, grandi riti maestosi e sacrifici ad opera di sacerdoti in scenari drammatici - altari d'oro, templi ricchi di colonne, volte inimensc, enornii rampe o imponenti scalinate, oppure ambienti in cui, attraverso le finestre, entra soltanto la luce proveniente dal cielo (Fig. 13.131. La chiesa e lo stato sono stati i più gratidi patroni e protettori delle arti per tutto iJ corso delIa nostra storia, tranne chc negli iiltimi secoli, quando, con
I'afferniarsi del capitalismo, le istituzioni civili ed ecclesiastiche occidentali si sono molto deccntrate e singoli individui con eiiorriii patrimoni le hanno ampiainente sostituite nel patrocinio delle arti. II sostegno fornito agli artisti da privati, piuttosto che: da istituzioni, ha pcrmesso una maggiore flessibilità e libertà di cspressionc. Ciò ha portato alla diffusione di temi e soggetti poliric:imentc neutrali, non religiosi ed anche rivoluzionari e sacrileghi. L'arte ha finito con l'esprimersi in forme individualisticlie c mondane per quanto riguarda la sua re~li;l,~/,azione e le sue manifestazioni. Per proteggere e difendere qiimta recente autonomia, tiitto il mondo artistico ha adottato il motto d'arte per amore dell'ane». Tuttavia, una volta ritrovatisi liberi di esprimersi come credevano meglio, gli artisti non furono
Fig. 13.12 MASCHERA MORTUARIA D'C DEL FARAONE TUTAN-KHAMEh U n altro esernp~o ,,,, relazione tra arte. relig~onee politica.
.,
,.
--
Fig. 13.13 ARTE E RELIGIONE La Cattedrale di Nòtre-Dame a Parigi. Nessuno ha mai avuto bisogno di chiedere che cosa significhi, ma rimane un mistero come sia stato possibile costruirla.
Flg. 13.14 REALISMO
sovimco Gavrul Gorelov. -Premiato Lavoratore dell'Arte1.. vinse un Premio Stalin per questo quadro che rappresenta il capo di una squadra di fonditori dell'acciaio con i suoi compagni. Questa e arte per amore della politica.
T
--T
. ,
y
-,i ,
,
:,e>: ),l=,,
.---l
,
*-*l
.---., . A
.;,g :3 ,;2 ::2. + -
>.
i- ,? --,
--
artista che anteponga l'arte alla politica, ve n'è almeno un altro che opera in modo diamctralmentc opposto.
.-y&s F.,
L'evoluzione della musica e della danza
p'-'
-$'
-
P.
., '
*'
9
ciò chc più no - .. - - . .. rcaiizzare. ai dcdicaro~io quinai sempre pii1 aIla rice:rca di simboli difficilmente connprensi b ili ed eccentrici. organizzati . - 1-11; in inociciii nuovi e inintelligibili, come si ià detto E l4 precedentemente in qucsto cap icolo. 9.-l-cr quanto riguarda ; loro patrocinatori., essi soiio sempre meno interessati alla comuni cazionc c invece scmpre di 11. .più ali acquisizione e aUa sponsorizzazione dell'artc intesa come un mezzo pcr ortenere prestigio comrnercialc ed anche dei sostanziosi profitti quali, ad eselmpio, de:trazioni fiscali t protezione conitro I'intl azione. I n manicra del tutto . I . diversa. i1 , arte «e1 paesi comunisti t stata pos,ta sotto la tutela dello staro C deliberat: imentc u tilizzata come mezzo di persuasionc nei confronti dei cittadini perché considerassero la società post-rivoluzioiiaria tanto equa quanto inevitabile (Fig. 13.14). Di conseguenza. è accaduto chc gli sirtisti, si,a all'Est che a11'0vest, in Eur.opa e ncI: Terzo hlondo, si . . siano ritrovari coinvolti in controversie politiche o in sistemi di trasformazionirappresentazioni creat ive il cui unico rcopo è quello di s d d i s f a r c il forte desiderio umano di provare piacere estetico. Attualmente, nel mando, per ogni A
Alcuni antropologi sosreiigoiio che l'influcnza degli clementi strutturali c infrastrutturali sull'art e si esteride direttainentc fino agli st.ili form;d i ed agli l- U AL.--" I V C ~ culture. ~ ~ standard estetici deLL Secondo Allan Lomas ( 1968; Lomax e hrensberg, 1977) e i suoi collaboratori. alcunc caratreristiche ampiamente diff~tsenel canto, n eUa musica e nella danza sono strcttamcznte connessc con il ;I..--A grado di sv,~uppn .le1 sistema di sussistenza di una determinata società. Le società di piccoli gruppi o di villaggio tendono, in generc, ati avere organizzazioni musicali, di canto e dj danza differenti da quelle dei domini e degli stati. Si possono dividere le culturc fra quelle che haririo un basso livello tccnologico di sussistenza e quelle che hanno raggiunto un maggiore sviluppo a qucsto riguardo, il che porta alle seguenti correlazioni: Intervalli musicali. I sistemi basati su di una struttura di sussistenza meno sviluppata urilizzano scale inusicali in ciii le note sono ampiamente separate fra loro - o w e r o , questi intervalli costituiscono un terzo o più dell'intera scala. I sistemi con un livello di sussistenza più avanzato si servono di scale caratteriyzate da intervalli più frequenti e più brevi. Ripetizione del testo della canzone. Le culture cori un sistema organizzativo di sussistenza meno complesso hanno più ripetizioni nelle loro canzoni - cioè un minor niimero di parole che viene ripetuto molto spesso.
Complessità e tipo di orchestre. Le menti e di strategie di ricerca piuttosto società che dispongono di un livello semplici o schematici (v. Kaepplcr, di sussistenza più avanzato, hanno 1978) ma, Iioiiostantc ciò, il tentativo di automaticatiiente delle forine di rap- Lomas di valutare e di confrontare tra presentazione musicale clie compor- loro gli srili di musica e danza e cli tano molti inusicisti e una maggiore metterli in relazione con la struttura varictà di strumcriti. I sistemi inenci sociale e il sistema di sussistenza costicomplessi ne hanno soltanto tino o tuisce iin importante morncnto nella rnetoliReiterazione (effetto ottenuto con la ripetizione). Colui chc parla conferisce un tono enfatico e icastico, quasi di tipo recitativo, a un detcrminaro cc ri pctcnd o alcune panemico !iopraggiunge role ch .,rl:~lla e,ponaa aI di là del lago: Ed issi enzilerscru I J I gran numero )ide en?erferL>,~ w e r ~ e retniprc, mcrgcre. rmergcrc. rtnerRerr, re. emer, ergerc. emer/ti, /tf!fj. Immagine retorica e metafora. Si allude al1la morte coti la frase seguente: La fcrrIZ lo n~angcri.11 corpo è descritto come segue: la ceste doll'anj???a. A,ppello all'evidenza. Per p rovare #-ho , l'l ~ c c e l l o >.~ era un tcrnpo un esser.e con fc lana: .Ti, Zltl 1!enipo eg:li era un on P I . ,-,--f n r r r . r.,;'to -i ,,,..,, c/?e h a I ba//l? A tà. F~:lrmsi. me lo 'empo fa g l i anziawi,
essi che dsmltarono queste parole ranto tewzpo b ~ . Antitesi (effetto basato sul contrasto). Un colibri è si11 punto di sollevarsi altissimo nel cielo, cosa che, invece, altre creature pii1 grandi non sono riuscite a fare: Essi sono lulll grandi tnrnlre io sono piccolo e minrrtu.
Inoltre, I'orarore Cainpa si serve di una grande varietiì di gesti, esclamazioni c richiami improvvisi pcr catturare l'attcnzionc («guardate, sta arrivatido»), hrsi interlocutive («immaginate, allora»; «attenti, roba da non credere, adesSO*).Nel complesso, Weiss ha elaborato una lista di 19 figure retoriche formali utilizzate dai Campa.
Mito e contrasti binak
Gli antropologi hanno riscontrato un consistcnte numero di prove che suggeriscono I'esisccnza di un certo tipo di strutture formali ricorrenti in tradizioni, molto diverse tra loro, di letteratura oriilc c scritta: esse comprendono miti e narrazioni popolari. Queste strutture sono caratterizzate da contrasti binari ovvero, da due eletrienti o te~nichc possono csscre visti come diametralmente opposti l'uno all'altro. Si possoiio rilevare inolti csetnpi di contrastj binari ricorrenti nella religione, neUa Ictteratura C ncila mitologia occidentali: gli cièi che si oppcmgono ai1 male; l'alto come antitesi al ba sso; il miischio contro la femmina; la cultura acquisita in contrasto con a ; i giovani che contestano i i7eccni C via dicendo. Secondo l'antropologo francese Lévi-Strauss, che C il hndaitore della rnetodologia di riccm a not a come strutturalismo (v. p. -luv), ti m(>tivo per cui questi contrasti 11incrica sciitenrrioiiabc. xoriic scicririliccl\ della binari sono così frequenti è che il cersr>CCIC: aStc~rornisr n r ipcnsis,,. F dctio a u c ~ ~ l l o 01 lio» p c r c hr~uci tctnpcI pfi indjgcni sc nc sensiva- vello umano è «strutturato» in modo no per prouum questa sostanza [S.d.?:]. tale tla colisiderarli particolarmente at-
,.,
l
l
, i , .
.I
traenti, ovvero «buoni da pensare),. Dal punto di vista strutturalista. il compito principale della ricerca antropologica i.iella lettcratilra. nella mitologia e ncl folclorc ? quello di idcntili care i contrasri binari comuni c inci te si trovano al di sotto della superticrc del pcnsicrri umario e di dimostrare in quale modo detti contrasti subiscono un processo iiiconscio di trasforrn;izioiietazione. r: amo in csarne la ber~ tiota ,Iavoia di ~cricrerrsxl,>. I1qa madre ha d e una fif Le prinic d u e s( iiiziane, la terza è più giukrane: Ic ciuc pii1 vecchic sono Rrutte C meschine, mctitre Cencrc ella e geiitilc. 1.c sorellc più aiiz:iane son o aggressive, *. . . Cenerentola è passma. Lrazie ad iina gentile tniidrina-fata, opposta alla sua malvagia inatrignzi, Cenerencola va al ballo, danza con il pruicipc c perde la sua scarpctti magica. 1.c sue sorellastre hatino piedi grandi, lei li ha piccoli. Cenereiitola conquista il principe. Le opposi7iorii binaric ii~conscie neiia struttura profonda tfi questa storia in,
CI
'
passiva più giovane piccolii buoria bella cultura (madrina-fata ì
aggressiva pii1 vccchia grande tnalv:igia brutta natura (matrigna)
Gli struttiiralisti ritengono che il piacere elle Ia gcntc trae dal1';iscoltare tali racconti e il fatto d i c questi ultirni sopravvivano nello spazio e nel tcrnpo siano spiegabili principalrnentc con le opposizioni incotiscie e con la rapprcsentazionc familiare, nia al tempo stesso scinpre nuova, che essi contcngorio. Le analisi striitturaliste possono essere cstcse dal scttorc dei miti c dei riruali all'intero cori~plessodella vita sociale. Secondo David Hicks. che ha studiato le popolazioni 'l'ctum di l'imur in Indo-
nesia, la loro ciiltura è nel suo complesso strutcuraca dalla scgucnte «matrice binariap: csscri umani secolarc riiondo secolare SU
uonlini ciesrra siiperiore coloro che c ~ n c c d o n ouna moglic aristocratici autorità secolarc fratclli maggiori
spiriti sacro friondo sacro giù donne sinistra interiore culoro che ~ r c n d o n ouna inoglie gente ( autorit fratelli minori
Ogni singolo contrasto bin ario piiO bolcggiariic un altro (Hic:kS, l Y / t l07 1. owero, nelI'opposi zione ut donna. si potrebbe fkilrr.ierite inscrire . . anche quella tra fratelli maggiurt e fratelli minori (infatti, presso i Tetum. qucsti ultimi devono servire i primi, così come le donne gli uomini). 11 mondo rriaschile. secolare e superiore, c' in contrasro con quello femminile. medianico, sacro c inferiore. Di conseguenza la initologia dci Tetum narra che i primi esseri umarii emerscro da fori simili ad iiria vagina scavati nel te Treno e che, cfopo aver condotto una 1otta secc3lare sulla superficie della terra. ritorner: .. anno al ~ n o i i d osacro sorterraneo e agii spiriti degli antenati. L'architettura delle case Tctum fa anche parte dello stesso insieme di opposizic~ n i simtd i c h e (Fig. 13.15). L'abitazic jilc ha due ent rate: q ~ ~ c l posteriore. la xinc, conduper le dc .. vero ali:1. C C della casa riservata appiirito ad e,s- s. t,. che contienc il cuore dcll:a h o r a stessa C una zona sacra. L'entrata principale è per gli ilomini e irnmcttrr nei quartieri degli ospiti. Le mallisi strutturali sul1la Icctera tura, 1' arte. i mliti. i rituali. la rc4igionc isono SI:>essopriesenti in antropc,Iogia. Tuttavia, csse caitsario notcr7oli controversie, I
a , . -
'
Fig. 13.15 CASA M U M L'entrata delle donne è dietro a destra; quella degli uomini è la porta a sinistra rispetto al centro.
.
principaliiiente perché non ì. chiaro se le matrici binaric individiiate dagli antropoloyi esistono cffetlivatnente colne realci inconscia nella mente dei popoli s~tidiari.l? senipre possibile ridurre sirnboli complessi c articolati ad altri nieno .. srrutturati e piu grossolani e poi, in ie. dedu rre questi schematici C( - -..I I. C( 11 cui la cultura si oppone alla natura o l'uomo alla donna (Harris, 1979bj.
Riepilogo L'attività. la struttura formale. il senso irmazioni simboliche SI ienii essenziali dell'arte. Nonostante d fatto che la capacità artistica sia. in un misiira, presente nei no r i umani, soltanto 1'Homo P rimati . . sdprens e in grado di produrre. in cam-
C:
-
po artistico, dclle «traslorniazioni-rappresentazionin. La capacità umana di creare opere d'arte, in sb distintiva, quindi strcrtamente connessa con I'ugualrncnte distintiva capacità dell'uoino di effettuare una trasforn-iazione siinbolica chc alla base dell'iiniversalità sernantica tic1 liriguaggio urnano. Le definizioni occideiitali emiche di arte dipendono dall'esistenza di autorità c di critici specializzati in questo cainpo, i quali catalogano inolti esempi di rappresentazioni artistiche, di tra- sformazioni estetiche struttiirate e sim- boliche, nella categoria della non-arte. - L,a distinzione tra artigianato e arte è P :grante di questa tradizione, IT i antrupologi considerario gli abili artigiani come degli artisti. 1,'arte ha delle funzioni adattative connesse ai rniitamenti creativi che si verificano iii altri settori della vita socia-
le. Artc e tecnologia si influenzano reciprocamente, come avviene nel caso di strumenti musicali e venatori, oppure nella i*icerca Cli nuovet formc, colori, tessuti e mate,riali da utilizzai:e nella cerami ca e ncll a produ:zione tes;sile. --. .. Nor iosranre l'importanza attribuita all'innc:>va.rioiiecreativa, la maggior parte deiic:culture h3 tradizioni o parametri art istici clle conscimano uina loro ..-. continiuità fotinale nel tempo. (,IO rende pos sibile distinguere: i vari st ili delle diverse società, come quelli degli amcricani della Costa nord-occidentale, dei Maori oppure dei Mochica. La continiiith e integrità di tali stili fortiisce il contesto di base perché le trashrmazioni creativc dcll'artista siatio apprezzate e comprese. La moderna forma di arrc, come C strutturrlta tiella ciiltura occidentale, è l'unica atl attribuire un'cnornie importanza sia alla creatività strutturale o formale che alle trasformazioni creativc. La conseguenza di tutto ciò è l'isolamento dell'artista. La mancanza di cotnunicazione può essere provocata, da fatturi quali la rcazione alla p r d i i zionc di massa, i riiercari d'arte, un rapido awiceiidarsi di iilutarrienti ciiltiirali e la presenza di un ambiente spersonalizzato nella vita industriale urbana. Arte e religione sono strettamente connesse fra di loro. Ciò è vcrilicabilc tiellc pitture delle caverne del Paleolitico superiore, nella ricerca di canzoni e visioni, nella preparazione di testc-trofeo, nell'esecuzionc di canti e melodie durante le attività sciarnariiche, nci riti degli sciamani Tapirapè, nella pratica della circoncisione presso gli Ndembu, nella narrazione di storie, nell'esecuzione di canzoni e danzc, nei churings clegli Arunta c in multi altri aspctti dei culti individuali, sciamanici, cornunitari ed ecclesiastici. L'arte e la religione soclclisfano rnolti bisogni psicologici simili c spesso è difficile parlare dc-ll'uiia scpararamente dall'alrra. Anche arte e politica sono stretta..-A--
mente connesse tra di loro. Cit appare chiaro quando la prima è eccles,iastica e patrocinata dallo stato: infatti , la sua principale funzione è quelli1 di tenere il popolo in coridizioni di soggri{ionc ri. spetto ai propri governanti. Sol.tanto in epoca recente, con il formarsi di stati capitalisti decentrati, l'arte ha potuto I di indigodere cli un significativo pencieiiza dal controllo politico dirctto. Tiitlavia, anche oggi molti artisti, nelle società capitaliste e in qiielle socialiste, considerano l'atti\~itiartistica un importante niczzo di espressione politica, sia consematricc che rivoluzionaria. Neila misura in ciii le società di piccoli gruppi, di villaggio, i domini e gli stati rapprcsentano i var? livelli di un procr~so - . molutivo. C nella misura in ciii l'arte ì. fiinzionaln~eiitecorrelata alla tecnologia, all'economia, alla politica, alla rcligione e ad altri aspeni del modello culturale universale, è chiaro &C vi P stata un'cvoluziolie anche iiei suoi contenuti. k provato che i vari stili musicali e di danza, i diversi tipi di canzoni - che comprendono intervalli miisicali, ripetizione dcl testo, gruppi orclicstrali di differente coniplessità. movimenti di [varie parti del corpo e una certa quanrita di gesti cumiIinci - hanno ugualmente subito dei mutatrienti evolutivi. Tuttavia, questa constatazionc ì: oggetto di notevoli cotitrovcrsie. 1,'esempio della capacità retorica dei Campa dimostra che bisogna essere estremamente cauti nel tormularc uii giudizio sulla complcssità e suila raffitiatczza dello scile artistico di socictà pre-letterate. Un diffu.^ tipo di analisi antropologica - lo strutturalismo - cerca di interpretare il contenuto profondo di miti, rituali e altre manifestaziorii cspressivc come il prodotto di iina serie di opposizioni binarie universali ed incoriscie. Frequenti contrasti di questo tipo possono essere riscoiitrati nel mito di Cenerentola, nella cosrnologia, ncll'architettilra abitativa c nei rituali dei Tetum.
Capitolo 14
PERSONALITA E SESSO I n questo capitolo \?erri analizzato il modo in cui la cultura intluenza la personalità e le tnalattie mentaL.: CA.-.~.-. ddlnllno inoltre esaminati i concetti-chiave dellc teorie freudiane concernenti lo stiidio della personalità, per poi arrivare ai principi pii1 recenti con cui si cerca di spiegare Ic variazioni C i mutamenti che hanno Iiiogo nella personalità maschilc C t'cmtninilc. Verranno inoltre valutate Ee prove de:Il'esister iza di ui-ia diffu:sa suprebmazia di tipo maschile e quelle di una relaziorie esister?te fra q.uesco att :rito e l'attività beiiica. Infine. si studicrà la malattia mentale secondo iin'analisi di tipo transculturale e verranno discussi i vari aspetti deii'esperienza sessuale umana.
l l I
l
l l
Cultura e personalità
istitiizioni c dci riti magico-religiosi: piuttosto. qucsti concctti potranno arricchir~la dcscriziotie del tipo di personaliti che questa popolazione possiede.
T1 termine cuhura indica gli scl dificati secondo i qiiali i meriibri di iina cleterrninata popolazione pensano, senpratico ansioso tono e si compcinano. Inoltre. il tcriiiine ortiinaro economico persotialità si rifcriscc anch'esso a detti 3, tenace :todico inodi codificati di pensare, sentire e con trcullato in comportarsi, nia riguarda priricipzl- rnor.1; . . . ,LJ,zlOni (11 mctitc un tipo di condotta individuale. tetisionc 1ci31c La prr.roncrlztà, secondo la definizione di attento privo di Victor Barnouu~(1973, p. lo), «è costiininiaginazione tuita da uri'organizzazione più o meno avaro perinanenie di forze all'iiiterno di un caparbio paziente individiio, connesse con un insieme di indolente cauto atteggiamenti, valori e percezioni notciinperturbabilc inerte volmente strutturati, che spiegano, in sospct toso pedante parte, la cocrcnza comportatnentale del irrr (K'allacc. 1970, p. 149). Per lo più. gli antropologi hanno contestato qcicsro tenrativo di scnrirsi sulraiito di uno o due termini psicologici per dcscrivere inlere società. Anche le culture più semplici. ad esempio qilelle di cacciiitori-raccoglitori, hanno aspetti e tipi di pcrsorialità troppo diversi perche
?g. 14.2 19AMBINA ìIA VANESIE E SUO 'RATELLO In modo pt-rwia 1118 sia libera di andare a lavorare nei campi e I31 di affidare I: i cura de: --..-,mA neonato alla. soreira ui ! anni.
ISTlTUZ[ONI PRfMARIE Emiugla
-
ISTmJRONI SECONDARIE
Compoitamwito adulta
Sistemi di mantcnmwnio
Indici di cnmincrlita Indici di suicidio
Economia Stmtiura sociale
Tempo libero Attivila. ecc
I Fig, 14.3 LE CONNESSIONI ESISTENTI FRA LA PERSONA LITA DI BASE, L'ECOLOGlA, LE TECNICHE D'ALLNAMENTO DEI BAMBINI E LE ISTITUZIONI SECONDARIE E PROIETTI VE Tratto d a Le Vine 1973. p 57
Protiotti cuittrrali Crcdmze reiigiose Teone sull'irisorgere delle rnalaeie Raccnnti popolari
4 Tecniche di s l b v a m n t o del bambini
rmwmqka
r
I
-
i,rEaTlb,7c
--
..
Cmpoitamento intantile Lavuru --Aii ivita ludiche
PnDdbtti cuiturali Fantasia
,.
l
Svaohi ~isio;iedei mondo
Iiindu credono alla sacralità della vita possano ebscrc catalogate in tal modo. Piuttosto che tentare di classificare iOplcr 1 968), cssi soiio ugualineiite superficiaimente iiitere culture sorto convinti cleIla necessiti di posscdcrc pii] una o diie definizioni mncettiiali e psi- irianzi che vacche (v. 1,. 276); allo stesso cologiclic, alcuni antropologi sor roli- iriodo, benché vi siano molti americani, neanu l'esistenza di temi o valori domi- negli Stati Uniti, persuasi di dover fare nrrnri, che esprimono il pensiero e i di t i ~to t per non lasciarsi sripcrare dagli scntiincnri csscnzjali o principali di una altri nell'acc~uisrodi bcni, vi sono molte particolare società. Il cosiddetto a rno- persone convinte che un consuniismo dello di profitto limitato» rappresenta massiccio sin assurdo e dannoso. iirio di qucsti tciiii ( v . p. 2 2 3 ) . Tcmi e valori sono facilmente collegabili con le carattcrisriche di una personalità: ad cscrnpin, si ritiene che il cuncctto di Personalità di base e carattere limitato si traduca in persondi- nazionale tà di tipo gcloso, sospettoso. reticeilte C timoroso. La cultura della povertà (v. p. U n apprvccio differenziato rispetto ai 228) anch'essa questi elenienti concctti c i i ciiltura e personalità compsicologici - mancanza di previdenza, porta I'assuiito che ogni società produassenza di progetti per il f~iriiro,promi- ca i ~ n astruttirra della personalith sressa, scuità scssiialc. Un tcrnii importante i0ndamcnr;ile C profonda, chc può csscdcll'India hindu è la usacralità della re riscontrata. di fatto, in ogni individiio vita» ed lino krndamentale negli Stati niembro di detta cultiira. Se le popolaUniti 6 qiicllo di «non sfigurare rispetto z.ioni oggetto di studio si trova no sotto agli altri,,. Il probltrrn~ che si pone il controllo dello stato, la pcrscmaliti di qiiaiitlo si cerca di descrivere detcmi- besc viene spcsso Jcfinita wrri/ / e r e mn2te c u l t ~ ~scnyendosi rc cli pochi valuri e ~icinriltb.Questa teoria non ì. però sosteun r i d a t o riuinero di rittcppi:irn~ntifon- nuta da un sufticicnte numero di prove. damentali è che cssi possono essere Il concetto Ji struttiira cli base ilclla preseilti. e di solito lo sono, in forma pcrsonnlith hri semprt goduto di una contraddittoria nell'ambitcr dclla stessa notclrole poyc:iIarit-à tra coloro che viagci~lriirae tici singoli individiii: giano nci paes -i e fra gfi st~idiodi coiisegiienza. anche se i col[~i~iltorisi. Si serite spcsso dire che gli inglesi
sono «riservati», i brasiliaiii «spcnsierati», i francesi «sexy», gli italiani cdisinibili», i giapponesi «ordinati», gli americani «estroversi» e via dicendo. Gerardus Mcrcator, il padrc della cartogralia, aveva compilato la seguente descrizione delle pcrsonalith di base curopee nel XVI secolo (cercatc di indovinare la nazionalità di Mercator):
Frunchi: Semplici, stupidi, collerici. Bavarfii: Fastosi, ghiottoni, facce di bronzo. Svetieri: Frivoli, chiacc-hitiroiii, millantatori. Sossoni: Ipocriti, insensjbili, aggrappati alle loro convinzioni. Spngnoli: Sdegnosi, cauti, abili. Belgi: Buoni cav:illerizzi, teneri, docili, delicati. Le versioni modcrne ed ertiditc delia struttura di base della personalità si servono di concetti psicologici pii1 sofisticati. rnolti dei qiiali risentono, in un certo senso, dell'influenza di Signiund FrciirI e dclle teorie della psicanalisi. L'esistenza del concetto di Personalità di base «tipo» noli deve per6 far dirnenticarc che vi è una grande gamma di personalità in ogni società e che pih popolata, coiilplessa e stratificara si presenta una cultura. più grande è la sua diversità interna. In ogni società, molti individui posseggono personalità che si differenziano profondamente dal modello slottrtico ( i l tipo più frequente1 C qucsta grande varietà dà luogo ad una ugualmente ampia stratilicazione iielle diverse culture. Ad esempio, t: senz'altro corretto definire il tipo di personalivi di base dei nativi americani maschi delle Pianure come aggressivo. indipendente ed cscnte dalla paura; tuttavia si sa, attraverso l'istituzione chianiata hrrdache (Fig. 13.4),chc c'erano senipre alcuni giovani che manifestavano un temperamento inadatto ad assumere questo ruolo. Indussando abiti femminili e dedicandosi ad attività domestiche
Fig. 14.4 BERDACHE Il suo noime e -Trovali E uccidi li^, l'ultimo orno% suale trai~estitodegli india Crow.
e wssunli iiiuliebri, questi uomini univano in se stessi gli attributi del maschio e della donna ed erano accettati come un tcrzo sesso (Caliender e Kochetns, 19831. In sosranza, si sa inolto poco circa Ie possibili varianti della personaliti a secwnrla delle dilferent i società. Tuttavia, è certo che Ic popolazioni organizzate ad u n livello statuale complesso e con,poste da milioni di pcrsone conccngono ciiormi varietà di tipi di personalità (Fig. 14.5). Ad esempio. il Giappone risulta, ad un'ilnalisi supcriiciale, fornito di un carattere nazionale on-iogeiieo, chc porta gli iridividui ad accettare il parere dclla collettivi ti^ e a trattenersi dallo sfidare I'autoriti. Si tratta di uno stercotipo erririto, poiché molti giapponesi sono tortttmeiitc iridividualisti ed cstrernameritc franchi nella loro opposizione alle rcgolc tradizionali (Sugimoto
Fig. 14.5 L4 PERSONAL TA IN UNA SOCIETÀ
COMPLESSA Come dimostra questa manifestazione contro una visita del Presidente degli Stati Uniti Reagan. non si puo dire che lutti i giapponesi abbiano una personalita deferente e conformista. esdiani
r L:loiier, 19831. I'iu complessi sorio i
:ritcri usati per definire la personalità di >asc C pii1 E probabile che u ~ idato archetipo sia riscontrabile in un nuincro relativiirneiitc ridotto di individui. Anthony \Xril'allace (1952). che si è servito di vcntuno dciinizioni per incliinclrare i vari tipi-base di personalità degli Irochesi, ha riscontrato chc l'nrchetipo cra ccindi\:iso soltanto dal 3 7% del ci~mpione preso in esame.
hecondo Freud,
il primissimo impul-
so sessuale di un barnbirio di sesso
inaschile t: dircrto vcrso la propria madre, nia il bambino-figlio scopre che quest'ultiina appartiene sessuainiente al padre L' entra in competizione con Iiii per la supremazia sessuale nei confronti di una stessa donna. I1 padre, pur forncntlo al figlio una protezione, gli impone anche una disciplina piuttosto i-is d a (Fig. 11.6). Di conseguenza, egli reprime il tentativo di suo fjglio di manifestare iin affetto di tipo sessuale verso la propria madre. 11 figlio viene Edipo e personalità frustrato e bntastica sulla possibilità di Secondo Sigrnilnd Freud, iin codlitto essere abbastanza forte da uccidere il t-aumatico, universale ed inevitabile si padre. Questi incensi sentirncnti di ostiverifica durante g,li aimi che precedono liti e gelosia suscitano paura e un senso la pubertà. Esso viene deiinito cut~pks- di cojPa nel bambino:-paura, p c h é il so edipzcc> e si riticnc comuneiiiente chc padre rrappresenta una minaccia più o il pene c i sia causato sia da tctisioni sessuali biolo- rnetio reale, quella di tagliare testicoli del figlio; senso di colpa, pergicamente detcrrninate che da gelosie che si manifestano aii'interno della fa- ché il padre, oltre ad essere detestato, è miglia tiiicleare. Questa teoria è oggi anche aiilato. Per risolvere in un second o tempo questo conflirto, il bambino fortemente contestata.
deve indirizzare la sua sessualita verso dclle altre dot~rie,imparare a superare la propria paura e ad esprimete l'ostilità in modo costruttit~o. Per quanto riguarda le ragazze. Freud prendcva in considerazionc I'csistenza di un traunia parallelo ma h n d a nietiralincnte differente. La sessualità della bainhina 2 anch'cssa inizialmente diretta verso la propria niacire. ma durante la fase Ifillica la piccola fa una clrainiilaticic scoperta: eIIa 5 priva del pene. !..a figlia accusa la madre di questo fatto e dirigc il proprio desiderio sessuale non pii1 verso di lei. ma verso il padre: Perché ci?) avvenga, è necessaria una reazio.. . ne di tortc C da parre della ragazza a scopre che un bainbi4 ~iandoq c n n possiede un organ o scssiiale qJorgcntc. il .,.-. I..: L" ,....I.*-*pciic, -.... i i i c i i r r c ici iia w i r n i i r u una cavità. Da questa trnurriiilica scoperta dcrivano rnottc in-iporianti conscgucnzc: iti primo Iuopo. 1:r ciglia ritiene la niadrc rcspunsabile pcr Ia sua crindiziane di castrazione t...] I n secondo luogo, trasfcrisrt. il siio amcrrc sul padre, pcrch6 cpli possicdc qucsto orgaiio così importante che lei aspira a condividcrc con lui. Tuttavia, il suo amore per il genitore maschio e per altri uorniiii h connesso ad iin sentimento di invidia, poiché essi posseggono cjualcwsn chc a Ici manca. L'invidia del pcnc 2 il complesso k ~ n m i n i l ccorrispondente a quello della paurii Jella castrazione preseiitt ncl maschio (Hall C Lindzty, 1967. p. 18). l
e-..
La teoria ì. chc Ic ragazze patiscano pcr tiirta la vita questo trauma deIl'invidia dcl peilc. in consegiienza della loro scoperta di csscrc ariatornicainente «incotripletc~.In tal niodo, Freud cercò di basare la supremazia psicologica del maschio sul dato incontcstabile della sua anatomia - da cui deriva I'afc~risnia frcudiano: al'anaturnia t un destino». Egli ritencva che l'assenza del pene «declassasse» le donne e lc rcndesse passivc c destinate ad un ruolo subordinato - quello di C sccolo, si delle loro pcrsonalità fondamentalmen- può trcivi~reil preciso tipo di 1personaliità l ! te differenti: gli iiomini sono portati ad che Frcud credwa essere un moaeilo esscrc più emaschili~(attivi, aggressivi e iini\.crsaIe. Ad esempio, Mervyn Mcgviolenti) e Ic donne a comportarci i11 gitt I 1964) ha proposto di suddividere modo pii1 «femminile» (passi\rc. sotto- la classificazione dcllc culture dcgli altimesse e paciiiche). piani dclla Nuova Guinea in due grupOltre al fatto che è discuti1.iile l'idea pi. basandosi sulla maniera più o meno chc una qualclics forrria di coniplcsso di rnanitesta in cui i loro membri si comEdipo sia iiniversalmente difhisa. delle portano in modo «pudico» o «sfacciaricerche etnografiche hanno diniostrato t 0 » . Prcsso i xlae Enga, che rappresentache la definizione elaborata a Vieniia da Freud di un remperamento specifica- no I'archctipo della «pudicizia» per M. mente ~naschilccd uno feinminilc non E hleggict. gli uomini e le donne dormono. iiiiiversale. Margarct mea ad ( 1950) ha separati. Lrn iiomo non entra niai nella studiato tre tribù della Nuova (iuinea - camera da Iet to, che si trova nella pàrte gli Arapcsh, i Mundugumor e i Tcham- posteriore della capanna di sua nioglic, buli: si tratta di una ricerca antropologi- n6 irna donna mettc piede nella casa ca classica, contetierite tutta la gamma dcgli iiomini. Secondo i maschi della di definizioni culturali di quelle che tribù Mac Enga, i contatti sessuali dudovrelhero essere le personalità ideali rante il flusso inestrualt possono provodcll' uomo e della dorina. L'atitropologa care malattia o morte. Gli uomini cre. . .. . :hc prcstio gli Arapesh ci si duno anche chc i rapporri sesstiali siano ha scuperro . aspetta che sia gli uni che le altre si ciebilitanti C, dopo avernc avuto uno, si coinportjno in modo p,crit ile, ainichevo- sottopongono, per proteggersi, ad una le e che mostrino disponibilità a colla- purificazione. sedendo in una capanna bornrc: un modo di coiiiportarsi che picna di fumo. Gli scapoli osscnvano ricorda, in un certo senso. ciò che ci si l'astinenza sessuale fino al matrimonio e attende da uiia inadrc ideale. Presso i mostrano disagio c ansia se in loro Mundunuinor, sia gli uomini cric le presenza si disciirono questioni sessuali, doniIC sono t cniiti ad eqsere uguiilmerite spccialinente se vi sono delle donne. I n fieri e aggrlcssivi e arnbcdiic i sessi manieri diametralmentc opposta, gli corrispondono ai criteri utilizzari dalla iiomini Kurnli. chc rappresentano pcr Mcad per definire maschile il loro corn- M. hleggitt il prototipo degli asfaccia(
L
-
1.
ti», dormono in comune, non hantio paura del sangue catan~enialc.non praticano riti di purificazionc o di iniziazione e si vantano apertamente delle loro conquiste per accluisire prestigio. Le ragazze frequentano feste di corteggiamento durante le quali scelgono i compagni sia fra i maschi sposati che fra gli scapoli. Uomini e donne parlano apertamente dei rapporti sessuali. Lorraine Sexton (1973) ha suggerito l'ipotesi che queste differenze possano csscre associate con la forte prcssione deinografica a cui sono sottoposti i Mae Eriga e con la densità Jernografica reIativamente bassa dei Kuma: l'estrema riscl~vatezzadovrebbe essere un rntccanismo che limita la frequenza dei rapporti sessuali e qiiindi anche la fertilicà.
Un complesso di supremazia maschile? Nonostante queste discrepanze rispetto alle definizioni occidentali piuttosto restrittive di cosa sia riiaschile e fcmmini-:, \ l i sono comunque dclle colisiderevoi prove che i maschi tendono, nella trngrande maggioranza delle culture, ad essere pii1 aggressivi e violenti delle donne (Fig. 14.8). Inoltre. benchk il coinplesso di Edipo così come è stato conccpito da Freud non sia universale, dei sentimenti di forte ostilità sessuale tra la gcncrazione dei ntaschi anziani C i loro figli o i loro nipoti sono molto freqiicnti e diffusi (v. Barnouw. 1973; Foster, 1972; A. Parsons, 1967; Roheirn, 1950). Un gran numero di prove conforta la teoria secondo la quale la personalità rnnschile, relativamente pii1 aggressiva. C assoriat a con un complesso di regole riotcvo1111entc diffuso, d i e attribuisce agli uomini iin ruolo domi nante e (quincli più importante di quel11o delle donnc in molti campi della vit,a socialc La manifc~tazionepiù evidente di questo h
complesso e da ricercarsi nell'econornia politica. Come a bbiamo già visto in preceden za (Capr). 9 e 10i a proposito dell'evoluzioric dell'organizzazione politica, è evidente chc i tiiaschi, di solito, si accaparrano i principali ccntri di conrroIlo c di potere pubblico. Sono più numcrosi gli uomini (big merl) autorevoli e i capi di sesso maschile di quelli di sesso femiiiiiiile ed essi governano formc sia egualitaric che stratificatc di commercio e di ridistribiizione. I capi tribìi Scmai e Mehinacii, i niumi dcllc Tsolc Salomonc C i grandi uomini della Nuova Giiinea, il capo dalla pelle di leopardo dei Nuer, i capi dei Kwakiutl, delle Trobriand e dei Tikopia, il mulrama di Bunyoro, I'irnperatore Inca, i taraoni L gli imperatori della Ciria e del Giappone mostrano tiitti la predorninanza del sesso maschile. Se è vero che vi sono dclle regine in Europa o i i i Africa, si tratta scinpre di una presa temporanea di potere, che spetta, in maniera stabilc, ai maschi della discendenza. Lo stato di subordinazionc politica dellc donne è espresso iti modo nettissimo dal fatto che, nel 1986, tra i mcmbri dellc Nazioni Unite, mcno del 5O/» dci capi di stato erano donne. .. . Chviamentc, questo insier:ne di dat i non i ultigiustifica la concliisione ct .. essc . : rion me siano prive di forza o che esercitinu mai un'autoritài politica significativa. Inoltre, P chiaro che forme estreme di prcdorninio mascl~ilesono incompatibili con l'organizzazione bilaterale dci piccoli gruppi egualitari di cacciatori-raccoglitori (Lcacock, 1978, 198l ). Un tempo si credeva che il controllo politico esercitato dalle donne, definito anchc mtriurcuto (cioè I'opposto clel patriarcato o controllo politico csercitato dagli uornini) si fossc verificato cornc momento obbligare nell'evoluzianc di ogni cirganizzazione sociale. Attualmcnte, quasi tutti gli antropologi sono concordi nel rifiutare la teoria dell'esistcnza
Id/Pi,rrriiio!i/i c sesso
fig.14.8 CoMPrnzImI MASCHIL1 AGGRESSM € molto evidente una stretlt relazione tra attività bell!w e sport maschili aggressivi (a) questa compet~zionin Afghanistan richiede dei cavallerizzi coraggiosi ed abili: (b) la vita sponiva in Inghilterra - un incontro di ruqbv: - , (C) - - un match di bon negli Stati Uniti.
di una società realmente matriarcale. Un'ccceziotic C costituita da Ruhy Rolirlicli-Leavitr (1977, p. 571, secondo la quale nella Ceera Miin,ica «le donne partecipavano allo stesso livello degli uomini alla formulazione di decisioni politiche, mentrc erano in una posizione di assolutn supremazia in campo religioso e sociale». Tuttavia, Ia presa di pohiziont. di Rohrlich- Leavitt si basa su cleduzioni t r a w da testinionianze archcologiche che possono dar Iiiopo ad
interpretazioni contraddittorie. Non c'è alcuri dubbio chc nella Crcta Minoica ci Lsse una societii niatriliricarc e chc le donnc godessero di una condizione politica rcIati\7ariiente elevata. Tuttavia, le basi ddl'econumia erario costituite dal cornmcrcio m a r i t t i ~ ~ed o erano gli uomini. e non Ic donnc, a governare qucsta attiviti. Rohrlicli-Lcavitt sostierit. chc il matriarcato a (:reta era reso possibile daii'assenza di guerra c di un complewu militare maschile. Tuttavia,
non vi t nessun rnotivo per non accettarc la segucnrc generalizzaziorie di Michelle Kosalclo e di Louisc Lampliere: Anchc sc alcuni aritropologi ritengono clic siano, o che vi siario siate socictà rcalmcriic cgualitarie [...l c benché tilrti convengano sii1 tatto chc vi sono ciilrurc in cui Ic donne h a n n o raggiuriro posizioni di potcrc riotevoF, ficsslino ha rnai osservato una scicietiì in cui esse abbiano puhblicaincntc visto riconosccrc il loro potcrc e la lom autoriti supcranrlo qilelli dcgli uomini t 1974, p. 3 ) . rli
TIZION1
SIWE ia stretta bellica ~ressivi: ione in 3 dei isi ed liva iii ntro di di box,
Fig. 14.8 /Cònffnua) (d) falso combattimento in Indonesia; (e) la tegarbata. arte del footbali americano (Stati Uniti).
L'idea cl-ic un tenipci siano esistite ciclle matriarche nascc spesso ds una coiifusionc tra matriliriearità C matriarcato. La prima non significa che le donne ro\vesciano gli uomini da una posizione d i potere politico e diventano loro lc dominatrici, così come è invece sottinteso nel concetto di rnatriarcato. IVclla maggior parre dei casi, la matrilinearità cornporta iin maggior Iivcllo di eguaglianza puliticrì ira i scssi, ma non sfociil i i i un dorninio politico cielle donne. Ciò ? constatabile nel caso degli indiani Irochesi, matrilineari. Presso di loro, lc donne più anziane avevano il potere d i nominare e dcporrc i maschi pii1 vecchi, chc erano stati eletti a far parte dcll'organismo pii1 iniportantc, chiaiilaro Consiglio. Attraverso un uom o che le rappresclitava all'interno di questa struttura, esse potevano influcnzarne le decisioni e esercitare un certo di condurre una guerra potere s ~ i iiiodo l o di stipulare una pace. Il diritto di essere eletti in tale Consiglio passava attraverso la linea di discendenza femiriinile cc! era compito delle doririe nominare gli uomini che dovevano farnc parte, ma Ic prime non potevano entrare vi e i maschi in carica avevano un diritto di vcto circa lc proposte di elezione . . sernhia probabile che le militari prescnitace dalle donne. Judith Brown fossero incentrate s u t navaIi, i 1975, pp. 240-2411 concludc che la che hanno lasciato podiic test iint~ n i a n z c nazionir Irochrse «noti era un rnatriar-. - .-. archcolopic:imente vcriticabiii. Pcrciò. caco, come sostengono alciinib~.
Politica sessuale In molte culture i maschi si riteiigono spiritualmente siiperiori alle donne e considerano qrieste ultime pericolo:se e inquinanti, dcboli e infide.. Risogn.a, 6 vero, accantonare l'idea che un gruppo riciotto i r i coiidizioni di inferiorità acCCtti veraillente le motivazioni con ciii ci)ioro chc lo comandano lo mantengono in questo stato di soggezione (Cap. 11); tuttavia, se in effctti gli uomini godono di un nsnggior potere rispetto alle donne pcr cluaiito rigu;arda l'ai cesso a risorse strategiche (Josephil dat 19851, P ~ircsumibilcche questi stcrcotipi, condivisi o meno che siano dalle donne stessc, debbano essere, con ogni probabilità, associati 21 stati di deprivazionc C di svantaggio. Questa teoria è stata sostenuta da Shirlcy Lindetibaiini per quanto riguarda due società fortemente basate sulla supremazia inaschile c in cui questa antropologa ha condotto una riccrca sii1 carnpo. Nel Bangladesh, S. Lindenbaum ha riscontrato l'csistcnza di un'elaborata ideologia della supremazia maschile, espressa trainite simboli c rituali (v. Scheda 14.1). Ella ha constatato anche I'csistenza di credenze e rituali simili presso i Forè degli altipiani della Nuova Guinea. In ambedue i casi. le ci0biine erario sottoposte a pesanti privazicmi matei-iali. Tra i ForC, per esempio, le donnc i,ncinte venivano segrcgatc in . .. speciali capanne:
invecchiare prematur: ,mente (Lindenbaum, 1959, p. 129).
Se iina U-'----u I I i I a ForE partorisce un bambino i:iefurme O niorto t solo le!i ad nsiderat: i resporlsabile. Suo essere co8 -1: ..-.-i marito e yii U U I ~ I Idella ~ ~ L U I I I U I J I L ~ la deniinciario, l'accusano di aver cercato di contrastare l'autorità maschilc e uccitiono uno dei suoi maiali. Tra i Forè, così come in molte altre società della Nuova Guinca, gli uomini sono padroni delle principali fonti di proccinc animali che tengono per Inro stessi. Essi asseriscono che le fonti di proteine risematc alle donne - rane. piccola selvaggina e insetti - li farebbero ammalare. Questi pregiudizi possono averc degli effetti letali: in tiitta la Nuova Gilitiea, infatti, essi solio associati ad indici di mortalità molto pii1 elcrati per quanto riguarda Ie ragazze rispetto ai ragazzi (Ruchbinder, s.d.1. Gli stessi risultati mortali sono evidenti nel Banglaclesh: h..
1 bambini maschi sono ~ i i i i r i t i con cibo migliore. Llilngiano per primi insieiiie al padrc C. se è possihilc scegliere, i cibi più ntitrienti o i più rari verigono dati al bambin() piuttostiD che alle: sue soreIle. N c risulta U I.I ~,,,,l, putlllrdziunc ~ a L > ~ C V "I.-.-". Z E C I I L ~ maschile ed una situazirjric demo grafica in cui l'indi1ce di niortaliti i(:rnniinilc al di sot to dei ciiique . - dcl 50'% pii1 ele'vato - -... .- . anni C, in ccrri prric,)di, di quello dei rnasclli (I-indenbaum, 1977. p. I43i.
Religione e politica sessuale In questo contesto, la loro reclusione è una conseguenza dclla condizione semi-selvaggia in cui Ic donne vengono a trovarsi a caus;i dcllc naturali funzioni del Iriro stesso co--ipv. n*'+-e 111 cloniic i>ortano il cibo. dal lonna iiic'inta lavorasse nic,mento CI nc1 suo ori te qucstc periodi-) di 1 ...- - .-Iiil raccolto. ~ S O ~ ~ I ~ C Iiarcouc IIO, rnorirr riii~o Falla non puii ncarichc mandare del cibo a suo marito: mangiarlo dcipo clic la donna iiiciiirii lo Iia toccato significherebbe per lui divci.itare debole, prendere un raftreddore.
Le donne, spesso, sono escluse daiie principali fonti di potere religioso. Anche laddove prevalgono riti individuali, esse tendono ad avere n-iinori possibilità di accesso al soprrinnntiirale rispetto agli uomini (Fig. 11.9) e partecipano raraiiientc a iinii ricerca di visioni che hrnisce ai maschi la fiducia in sc stessi necessaria per essere aggressivi e per iiccidcre irnpunernente. Di rado viene
Scheda 14.1 Simbolismo sessuale nel Bangladesh -
--p--
Gli uomini sono associati con il lato destro, che è quello privilegiato, le donne con il sinistro. I guaritori del viUaggio affermano che I'csistenza di una fondamentale differenza fisioIogic-a tra i sessi rende necessaria la registrazione del battito cardiaco a1 polso destro pcr l'uomo e al sinistro per la donna: esaminano! quindi, invariabilmente i loro pazienti in questo niodo. La maggior pane degli abitanti del viilaggio porta amuleti per evitarc le malattie causate dagli spiriti malvagi: gli uomini al braccio destro e le donne al sinistro. Analogamcntc, chiromanti e medium leggono la mano destra agli uomini e la sinistra alle donne. Durante Ie rappresentazioni rcatrdi del villaggio, in cui sia i ruoli maschili che femminili sono interpretati da uomini, il pubblico può identificare I'uomu e la donna da come i'attore si seme rispettivnmentc del braccio destto o del sinistro. Durantc Ic celebrazioni religiose, vi sono due entrate separate per accedere a luoghi pubblici, niìe tomhc dei profeti iiiiisulmani o alle immagini sacre hindu. L'entrata di destra 2 risenata agli uomini e quella di sinistra aiic:donne. Secondo la t radiziont2 popolar e, si dice che le feniminc comirrciano a Cyamminare rnettendo prima ptl,. r c i i n i:Ii picde sinistro e gli riornini il destro. in &uni casi, questa d o n e destrasinistra rivela piii che il semplice riconoscimenro di una differenza fisiologica, in quanto c3sa c o n p n a un'ulteriore conno"
....,-e
permesso allc donne di prendere sostanze allucinogene, che forniscono zii maschi la diretca nza della r e - l t i esistente al di I apparenze del iiiondo coiicrcro U n o dei complessi di r ligiose :ito la più diffuso ha coinc sco presenrazione di un iiiotic iaschiPe deila conoscenza. per quanto concer-
~
tazione di prestigio, onore e autoriti. Lc donne CIle voglior io comportarsi in modo rispet toso nei confronti dei loro mariti dovreb~bero,alnieno in twria, rimaneC:---1 dal lato sinistro mentre re al lom. riaricn essi mangiano, o sono seduti o giacciono a letto. La stessa manifestazione di rispetto dovrebbe essere anche rivolta ai propri superiori: di fronte a un uomo ricco e, in epoca attriale, verso coloro che hanno un devato grado di istruzione. Di consegiienza, la dicotomia destrasinistra rivela non soltanto l'esistenza di un contrasto maschio-femmina, ma anche quella del concetto di autorità opposto a quello di sottomissione. Inoltre, il suddetto contrasto ha anche un'nltra connotazionc: esso oppone la bontà alla cattiveria e la purezza alla contaminazione. I musuhani considerano il lato destro del corpo quello di buon augurio, e crederlo che vi sia un angclo guida alla destra di ognuno, per indurre Puomo a compiere buone azioni in preparazione del giorno del giudizio, mentre al lato sinistro vi è un diavolo, che incite a commettere peccato. La sinistra è anche associata con il concetto di Contarnina zione: infatti, la legge coran ~ C Rprescrive che la mano sinistra sia riservata alle PU -I-f---&. liaie detl'ano dooo aver uciccitlu. Di consegue:ma, essa non deve mai essere usata per ponare i 1 cibo alla bocca o per . .. risciacquare quest'ultirna con l'acqua prima di recitare Ic preghieire giornalicre prescritte.
'
r
ne i initi C i rituali sulle origirii dell'umanità e sulla natura degli esseri soprannaturali. Detto complesso religioso comporta riti di iniziazione scgrrti per i maschi, una residenza scparata per gli uoiiiini in una casa ad essi riservata (Fig. 14.10)C da cui sono escluse lc donne e i bambini, danze uilican-ientc maschili con maschere che raffigiirano gli dèi C
gli altri esseri del mondo degli spiriti, uno strumerito che produce il muggito del toro C che viene considerato come la voce degli dèi: esso viene fatto r o r a r e tra i cespugli oppure durante la notte per spaventare le donne e i giovani maschi che non sono ancora stati sortopusti alla cerimonia di iniziazione (v. p. 262). Le maschere, lo struinento che produce il muggito del toro e tutti gli altri arredi sacri vengono consemati nella casa degli uomini; qualiinque donna che voglia accedere alla conoscenza del segreto del ciilto è riiinacciata di morte o anche soppressa sul posto e uguale minaccia esiste per ogni uomo che riveli detti segreti alle donne o ai giovani maschi non ancora iniziati. Vari tipi di religioni ecclesiastiche sono ancb'essi caratterizzati da una diffusa inrerconnessiotie funzionale tra miti e rituali a predominio maschile da una parte e supremazia politico-religiosa degli uomini dall'altra. Cili alti prclati nominati ;i Roma, in Grecia, in Mesopotamia, in Egitto, nell'antica Israele e in tutto il mondo n~usulnianoe hindu erano iiomini. Dellc sacerdotesse di alto rango, con un autonoino controllo sui loro stessi templi. come nella Creta Minoica, sono delle eccezioni anche quando i culti ecclesiastici comprendono diviiiità femminili. I maschi hanno per tradizione sempre dominato le organizzazioni ecclrsiastiche di tutte Ic maggiori religioni del mondo. Le tre maggiori religioni della cultura occiclcntale - cristiariesimo, ebraismo e islainisino - attribuirono un ruolo prioritario al principio attivo maschile nelia crcazione del mondo. Essi identificarono il Oio creature come «Egli» c, anche se riconobbero l'esistenza di diviiiità femminili, come avviene nel cattolicesimo, tradizionalmente assegnarono loro un ruolo secondario nel mito e nel rituale. Esse sostennero, che gli uomini furono creati per primi, C poi le donne, tratte da una parte del corpo maschile.
•
Fig. 14.9 DONNA
SCIAt""^
-Donna-medicinaI* Riegan. Non tutti gli sciarnani sori:I uomini.
Ruoli sessuali ed etnografia
k importante evitare l'errore di servirsi delle forme stratilicare di gerarchia politica ad iin elevato livello statalc come di un modello per ogni tipo di politica sessualc. Non si può partire dall'afferniazione che c(ic donne sono in posizionc di inferiorità nei confronti dell'aiitoriti politica della maggior partc delle societàu per giungere alla conclusione che
l ~ I I l ~ J ~ 1
avrebbero più aiutati in caso di malattia o siccità. Frankc conclude chc le teorie su cui si basa la Ri\~oluzioneVerde so110 hndarncntalmente razionalizzazionj dei tenativi cielle classi dominanti di trovare il modo per ottcnerc urio sviluppo economico senza che a qiicsto segua un ~nutamento sociale e politico di cui hanno bisogno le loro stesse societh. Cili esperti difendono la Rivoluzione Verde dallc critiche seconcio le quali i principali bericficiari cli detta rivoluzio-
ne sono stati i colti\:atori già bcncstanti c fanti0 rilevare che la maggior parte delle fattoric che hanno prodotto questi ingenti raccolti di grano nct Punjab indiano hanno meno di 4 ettari (circa 10 acri) C che Ia Valle del Fiume I'aqui conta delle fattoric prociu~tricidi grano : media di soli 69 con una e! cttari tPliit e Sn-iidi, 1982, p. 21.71. Tuttavia, in tutta la zona cortosviluppata dcl mondo. coloro che posseggono due o tre ettari di terra iri-igéta .,-. . sono da claissi ticarsiI in iin csigiio lOnA deila popol azione ri~ r a l c . Le autoii t à c i tccnici responsabili . . dclla promozione della r)ne ti~oluzic Vcrdc pensavano originariiamente rli trasforniarc i contadini coItivatori in meiiibri di un sistenia agro-(iommerc:iale basato s ~ i[li un'agricoltiJra ad a11ta immissione di energia quale C quella idei paesi sviluppati (CIeaver, 1975). Si era sperato che, sviluppaiitlo attraverso vari stiiiloli l'attività agro-comiiierciale nei tropici, la produttività dell'agricoltura sarebbe aumentata in niodo tale da far froiitc nll'indice di sviliippo demografico. Owiariicnte q westa t rasformazione comporta l'effettivci rischio di distruggere i piccoli insediiamenti rontadini così cornc ha provincato la scompa'rsa dcltc piccole fattorie a con(luzioiie familiare tiegli Stati IIniti. Vi sono dehle conseguenze negative associàtc a questo tipo di triisformaziune perfino nelle nazioni iridustriali, dove però la popolazione contadina della generazione precerieiitc può comunque essere reimpieFata come conducenli di inezzi agricoli. addetti alla confezione della cartic o ai trattori meccanici (v. p. 3 6 4 ) . Invece. nei paesi sottosviluppati. dovc esistono poclic possibilità di reimpiego nci sct~ori rrianilatturicri r nci semiti, \vista la loro debolc sttuttura ccononiica, la migrazione verso le cini non p u ò dar luogo a Iivclli di vita pii1 elevati per centinaia di milioni di concadini sottoimpiegari (Raj, 1977). l
A.
I.'associazione tra i semi rnjracolosi e l'attività agro-comrr~crcialet:ra ben ?VIdente all'inizio delIl'esperinnento fa~ t t o . . con il grano in A~lesstcn.La regione di Ciudad Obregon a Sonora - là dove è nata la Rivoliizione \'erde - era al centro di una vasta zona di grandi fattorie che coltiva\!aiio graino e che dipciidevano da ampiI progett i governativi di irri1 gaziorie nclka Vaiic del fiume Yaqui. 1 precedenti coritadiri i indianii di questa vallc - gli Indiani Yaqui - crano stati scacciati daUc loro tcrre in seguito a una serie di azioni militari (Spicer, 1951). Essi erano stati sosr ituiti da coltivatori di media e grande portata chc erano i henrficiari dcll'tqiiivalentc di parecchie centinaia di milioni di dollari di fondi pubblici spesi unicamente nella costruzione di dighe. I1 governo messicano sostr~ie\~a cconornicamente lo sviluppo dell'indiistria petrolchimica chc prcidiiccva i fertilizzanti per i nuovi senii. Ulteriori sussidi erano forniti ai produttori di grano sotto forma di un prezzo particolamcnte favorevole praticato dal governo e che era dc1330h superiore a quclfo del mercato mondiale. I1 grano, che era stato prodotto con un costo per tonnellata di 73 dollari, owcro il prezzo particolarmente favorevole praticato dal governo, veniva vciiduto a 49 dollari per tonnellata ai cornpratori stranieri. «In questo modo, il Messico perdcva 23 dollari per tonnellata, ovvero 64 cent. per ogni staio di grano esportato» (Paddock e Paddock, 1973, p. 2 18). Cynthia I-Icwitt d e Alcantara (1976, p. 320), ha definito la Rivoluzione Verde del Messico come uii eiiormc spreco di risorse naturali, umane e di ricchezza da parte del governo che aveva investito in opere di irrigazione. 1-a lezione tratta dalla Rivoluzione Verde t; simile a quella che si può ricavare dal tentativo di fornire pecore mctinos alla popolazione di Chimborazo. In anibeduc i casi. soluzioni puramente tecniche non sono state s~ifficienr 7
1,
L si.cci~dd Rfca/~r:ronrVerde de! Mrsjrrn
sciuto in illessico. In soli 20 anni, la prodiizione del sorgo è aumentata del 2772%. Oggi i11 Messico si coltiva più sorgo clie grano. L'estcrisione di tcrra destinata aila produzione del primo è cli duc volte superiore a quella [lei campi coltivati a grano. De Walt definisce questo fenomeno «la seconda RivoluLa seconda Rivoluzione Verde zione Verde» del Messico, uiia rivoludel Messico zione chc ha avuto bio;SO escn:ra il supporto di un governo p2itro~inatr 3rc e Uno dei probletni posti dagli investi- ideatore di un programma che inccxagmetiti di ingenti capirali e daiia coltiva- giasse la produzic)ne, senza il sostegno zione di arnpie distcsc di terra a grano di una q uàlche aigenzia per la mutua in Messico è che questo cereale non t il cooperazi onc C seriza l'assistenza tecnicibo di base dclla maggior parte della ca e l'in~e~naniento da parte di csperti a popolazione messicana. Inoltre, il fatto nessun livello» (ibidem, p. 40). I1 vanche il suo prezzo fosse il risultato di un taggio principale iiel coltivare sorgo consistente sussidio governativo rende- piuttosto che gran o e costituito dal fatto va tale cereale un cibo privilegiato,riser- che anchie se esso cresce meglio in vato unicanicntc alla classe media mes- campi irr igari, C Coinunquc i t i grado di sicana perché di costo clcvato. I cereali prosperare in un territorio dilavato dalcoiiiunerncnte consumati dai povcri - la pioggia o di sopravvivere in zoiie mais e fagioli - non venivano coltivati aride. con l'aiuto di un sussidio governativo e Se si sumrnatio iiisierne le produzioni nonostante il mi! nto dei loro di mais, prano, fagioli e sorgo, può raccolti. continua\ ssere piantati sembrare che il Messico abbia risolto il in territori piccoli e non irrigati. suo problema di produzione alimcnta'Sra il 1940 e il 1965, la prodiizione re: quella di cereali pro capite nel 1980 pro capire di prano e mais era aumenta- è stata il doppio del 1945. Ciò è esattata in modo notevole, ma da aiiora, inente qiiello che gli ideatori della prinonostante tutti i sussidi forniti per la ma Kivoluzione Verde speravano di otcoltir~azionedel grano-, essa è diminuita. tenere. Tuttavia, il Messico importa atA partirc dal 1979. la produzione pro tualmente più cereali del 1945. I1 moticapite di mais, grano e fagioli è risultata vo di tutto ciò - non previsto dai inferiore del 40% rispetto al valore pianificatori dcllii Rivoluzione Verde massimo raggiunto ncl 1965 (De Walt, C che il 100% di sorgo, il 14% di mais C 1984, p. 14 i . La ragione di questo calo E il 10°/0 di grano vengono utilizzati come stata studiata dall'antropologo Billic Dc cibo pcr gli animali c trasformati in Walt. Poiché il governo mcssicano ave- carne di maiale, manzo e pollo. Ne va ridotto sia gli aiuti che gli acquisti a rrsulta un bilancio in perdita: sono inprezzo privilegiato pcr il inais, il grano e fatti necessarie 5 calorie per produrne i fagioli, i contadini si sono dedicati alla quattro di catnc (v. p. 79). Anche se è coltivazione di un cereale nuovo ed desidcrahile aumentare il consumo aneconomicamcnte più redditizio: il sorgo nuale di cibo animale, la popolazione .. (Fig. 15.4). Prirrla del l1960, questo che pii] ha bisogno di un apporto ulteccccAe, che 'c a.miavano il cervello. Pc)ichi: era nci sernprc Ic donne c . . mai gli uomini ad essere incaricatc dcl compito cii occuparsi del morto, il virus d~ll't.~idernia Kuru non aveva mai infettato gli nilulti maschi. 'riittavia, rimarieva da risolvere il problema di comc alcuni giovani adolescenti cii sesso mii. . losseru ~ ~ o r a d i c a m c namniate Iati: con1c avviene iri molte culture, 1.a n e dei ruu1.i maschili e fclniiiinib, presso i Foré, non cra molto rigida priiiia della pubertà, ma divciitava tale soltanto dopo c quindi, in m o d o sporadico, poteva essere per'mcsso iid un aclolesccnte maschio di sryartirc dc!l cibo che altrimenti sarebbe stiito strett.:t[i?e~ite riservato allc donne. Di consegiicnza, alcuni anni dopo, qualche ragazzo potcva morire per colpa dell'epidcmia Kurii )oraneaincnte ad un gran nuragazze e donne t Lindentiaiim, 'oiché né Gajdusek rié Linderi.. haum hanno pot uto ettetitivaiiientc assistcrc di persona all'ingcstionc di carnc iimana presso i I'ore, si i3 anche ipotiz... zato che il virus abbia potiito setiipliccmente diffondersi pcr contatto con il cadaveri- piiittosto che attraverso I'ingerimento di pezzi infetti. Tuttavia le stesse donne Foré hanno spoiiranearnentc raccontato a niolti ricercatori che erano st atc, in tczmpi precedenti, coinvolte in atriviti canni balesche facenti parte ci i rituali fiinerari (Gajdusek, .1977; Harris. 1985; Steadinan e Merbs, 1982). Oggi, dal momento che i Foré hanno riiesso fine ai loro riti cannibaleschi, l ' q >idcriiiadi Kuru noti esiste assoIiitaincn te più h a di loro.
l
Il caso delle associazioni scomparse Villalca è urla piccola città della Repubblica Dorninicana con tutti i problemi tipici di un paese sottosviluppato: po-
.-.
disoccupazione, i :isino e una durata della vita pi ridotta. Tuttavia, qucsta città se 3tto un certo aspetto, essere molto più «modernizzatam di tante altre. In essa vi è un gran riuinero di associazioni vol ontarie (owero sodalizi; v. pp. 181/182). Dctti gruppi spesso sono visti coine una manifestazione di progresso della comunità siilla via dello sviliippo. Nonostante ciò, gli antroplogi Malcolm Walkcr C Jim Hanson (1978, pp. 64-68) hanno scoperto che queste associazioni scomparivano o cadevano in disuso con la stessa rapiditb con ciii si formavano. Per iin breve periodo, la gente della citrh organizzò due programmi di istruzione degli adulti, delle classi di cucina C cucito, un circolo della Crocc Rossa, iin'associazione per il Recupero dei Giovani, una sqiiadra di Scout donne, una cliriica, u i i circolo sociale c dei prograinini per l'allevatncrito dei conigli e del poiiamt, per la costruzioi-ic di ponti C pcr I'iristalIazione di pompe idrauliche. Tuttavia, nessuno di questi progetti o di questc associazioni durò più di qualche gioriio o di qualchc set.tiniana. Le circostanze in cui nacque e scomprin7euno dci ptogramini di istruzione pcr adiilti sono tipiche e rappresentative di tutti gli altri casi. 1 meiiilri c1cll:c classc Joiiiinaiite locale indissero un incontro per organizzare il programma. Erano presenti iiiolti ossenlatori esterni e iln iunzionario che rapprescntavn il Dipartimento dell'Educazionc c che fece ~ i r i tiiscurso sull'importaiiza dcll'ist riizione per gli adulti. I corn7enut i si dichiararono d'accordo C cicciscro che avtcbbcro cercato dcgli iiisegilanti volontari perché facessero lezione neUe classi serali della scuola. Fu quindi organizzato uti altro incontro, di h a duc settimane, cioC quando sarebbero già stati rcpcriti gli insegnanti e formate le classi: ve&,
-
> -
.e nulla C In cffet t i non suc:ccssc assIciL" rcputazionc di essere uno dei ~iiigliorilavoracoiri del qu arriere. «Io penso che si debb:a andare fuori e cercare. Bisogna t c n t a r ~ pillila di
riccvcrc qiialctrsa in carnbio~,sosteneva Kichard, ma, dopo cirique anni di tentarivi. indicando un letto, un divano, due ,,.I;, , un relwisore rutti in pcssimo stato, co ira: .>LUlC
C
tilattina a
posseggoi - .
r ancora i miei fig:li non tnia nioglie non pcssicde .. . . . - - .-. ... - .- - .
Liebow riassume le condizioni eticlic /o dei che gol-e,rnano il modello perdigio rno come segue: Per uii uoiiin vi siono buorte possibilità di lavorare rcgolarmente sultanto se egli è J: .-aispostc- a farlo Ix r menoI di quanto gli occorre per vivere e , a volte, neanche per qudlo. In alcuni lavori, il livello dello stipendio è ancora più basso che in altri ma, pih elcvata è la paga p i ì ~è dilficile procurarsi il lavoro e si tratta piìi facilmente di un'orrupazione temporanea. Il lavoro nel settore edilizio, bcn pagato, è di regola
Fii Cc Le ne Prl gic
PC de ba SP
Coriirax~oJrascttonsmo roziaie ed etnico dd una puri?
stagir)nalc e. durante la stagione, la quantità di posti disyioriibili E soggetta a rnutamcnti a seconda dcll'nndamento conitnerciale e delle condizioni climatiche; inoltre. essa dipendc anche dalla necessita mutevole di niano d'opera dei singoli progetti. In più. questi lavori del settore edilizio, ben pagati, di solito sono troppo gravosi per alcuni e una partc dcgli impieghi sottupagati sono ancora meno reinunerati in base al presupposto che [...l l'uomo ruberà una qu0t.a del suo stipendio durante il lavoro lrbiOenz. pp. 50.521.
Contrasto fra settarismo razziale ed etnico da una parte e coscienza di classe dall'altra L'intensità e l'evidenza dei contrasti razziali ed etnici negli Scari Uniti fanno d a contrappunto alla natura deile relazioni ira le classi, d i solito inconscia e confusa. Sono le minoranze e le maggiuranze razzialt ed etniche piuttosto che le classi, ad essere costitirite da gruppi stratificati che manifestano un netto senso di individualità e la coscien-
Fig. 16.6 MINORANZA CONTRO MINORANZA Le vittime dei pregiudizi non ne sono automaticamente prive. In questo caso, i giovani negri awertono i portoricani di tenersi fumi del territorio della loro banda (.,Fuori gli stupidi spagnoli$>.--Viagli snob leccapiedin).
i. cci.cztr>/-rldi iiA~src.dal rischio "1 tatc. rapinate, e dai vari tipi di sopraffazioiie a cui IC famiglie del ghetto sono coslanfemeritc rsposte. Sl-iarif scoprì che le madri economicarriente aiutate dall'assistenza sociale attribuiscono rnolto valore ai fi,l'il i maschi, soprattutto per qu anro riguarda le loro qualità di mocho, Inel mondo della strada, e che a p p r c ~ ~ a nspecialmente o la loro abilità nel scnirsi di coltelli e pistole. il che è necessario per proteggere la famiglia da vicini predatori o che iioii rispettano Ic leggi. Anche sio queste madri non iricoraggiano attivaimentc i loro figli maschi a entrare nel ~ U I I I I I I C- L cio della droga,, ognuna di loro ammette che iin bravo !;pacciatc,re potrcbbc divcntare molto iiccu. Per arrivare ai vertici del mondo della droga, bisogna possedere le stesse quslità di rnacho necessarie per UIlCIlC11. -':r---'zre la famiglia. Quando iin gicwanc po rta a casa i suoi primi guadagn i, friiito del conimercio --A-: -. .della d r ~o c~,,a le . iiiauii pluvaiiu un misto di orgc3glio e apprensionc. Poiché fra i giovani maschi del ghetto la percentuale di m o r ~ cp~iiiizidei 25 anni di età è del 40%, una madre di questi Cluarticrì deve per forza avere I3iù di u n figlio -*. la rnascliio se vuole riusc~lc:a-.Au ui~enere protezione di un uom o ncu'ambiente malfamato del!la strada . Dal carnpione di famiglie CS~iiiiriaic, tutte sostenute dall'assistenza sociaIe. Sharff ha ricavato quesro prospetto di omicidi commessi a danno degli uomini in un periodo di , . , a ,
Connessioni con lo stato assistenziale Ne& Stati Criiti iin'cnorme quantità di violenze crimii~aliurbane è commessa da giovani di colore o di discendenza ispanica cresciuti in famiglie matrifocali sostenute dall'as~istcnzapubblica. Questo legainc tra dclinqiicnza giovanile c matrifocalità riflette il fatto che gli assegni dell'assiscenza sociale vengono erogati a coloro clic sollo in stato di cstrema indigenza. Quindi, quasi tutte le donne intirbare che ne beneficiano devono far conto su introiti supplcmcntari, derivanti da mariti di cui non risulta ufficialmente I'esistcnza. compagni maschi co-rcsidcnti o precedcilti consorti che sono padri dei loro bambini. In iinA ricerca antropologica, Jagna Sharff (1981), ha constatato che tutce le madri di un gruppo di 24 famiglie di .discetidenza ispaiiica chc bcncficiavano dell'ilssistenza alle Famiglie cori Bambini a Carico e che risiedevano nella parte iiiferiorc dellYEastSidc di Ncnr York avevano un qualche tipo di compagno maschio {Fig. 16.10). Anche se gli uoiiiini di casa non svolgevano quasi mai un lavoro regolare a tempo pieno, perfino quelli disoccupati contribuivano in qualche modo al vitto e all'affifirto vendendo merci rubate, distribuendo marijiiana o cocaina o praticando sporadicamente dei furti con scasso e delle
---a--.-.
----n-pare niettamente evi&Inte se si pensa 2I quegli americani che cercano df predrre attraverso gli oroscopi, di (zurare le malattie per mei zo della traric:e sciamianica o Cli render'e . inabile il proprio direttore o insegnanrc infilando degli spilli in una bambola. Queste sono tuttc tecniche per governare il mondo e non per sfuggire ad esso. -ie nettannente evidenti CI( :i Sc moti, Iristici neilc appar . . te intinlte varieta di gruppi che si incontranc malinente e nelle terapie chc fanno parte del cmocorpl vimento per il potenziale uniano». Allo stesso modo, i dirigenti aziendali ptescrivono analoghi incontri di griippo e corsi di addestramento psicologici per migliorare le relazioni tra gli impiegati e far a uiiientarie le vendite. i di addestrameiito» più N spiri1 C nobilitati, il tema predominatite e ricorrente t: che la mente governa la niatcrin. Noti solo i panecipanti si aspettano cii poter controllare gli altri rnigliorando il controllo su sc stessi, ma prevedono anche di governare fenomcni fisici imponendo i loro pensieri alla materia. I Gruppi cIi ~ c i ~ stramento Erhard, ad esempio, affermano che «nessuno miiore senza volerlo; ogni morte è un suicidio, non esistono incidenti. Potete perfino volare se permettete a voi stcssi di imparare come si fa» (Conway e Siegelnian, 1978, p. 1691. Tali forme estreme di mentalisrno fiducia nell'onnipotcnza dcl pensiero sono caratteristiche dei principi e degli scopi delle discipline pii] c<meditstive,, coticerneiiti il potenziale umano. La Scientologia, per esempio, sostiene e promette pubblicamente di «poter insegnare a non preoccuparsi e a non impantanarsi i r i un iiiucchio di problemi»; affcrma di poter dare «la libertà dalle PrOP rie cuerc:izioni»; di permettere «di non aver più paura di nulla»; chc si può raggiungere «la capaciti di alterare le n-
1.
? m
a.
1.
I Il
9
dimensioni corporee»; quella di «vedere aittraversc le paretin e «quella di sent ire i peinsieri degli altri» (WaiLis, 1 9 3 , p. 1 ~ 1 ) .Perfino dei culti come quello dei «AJuonies» " (la C:hiesa de.ll'Unificazione), gli ITare Kriiìhna (Fi,gn -. 16.13) e la Missione dena Luce vivina hanr ben definito p rogramrria di mon i ~ nfortissimo de esercitare uii controllo - che contraddice la teoria secondo la qiialle l'attua le risveglio reli{!ioso dcg;li Stati tJniti pos!;a essere meglio compreso se visto come jspirato cfa un'influen C B acritica nei confronti dcfi'csy della ricchezza e del potere*. ci esempio, Barbara Untlewmd, un tempo :rdepta dei «hloonies» ha conf< hc voleva procurarsi ),dichiarb. «La niia mano destra è particolarmente bollente in questo monientoo. Segiicndo le isrruzioni di Dio, Roberts iniziò a distribuite mdioni di pezze di stoffa con I'itnpronta della stia mano destra. In cambio. quelli che il tessuto si vedevano promettere «speciali iniracoli» r«Navsurcck», 10 settembre 1979). L'n altro cvangelisca televisivo, Pat Robercson. raccoglie intorno a sb i suoi seguaci c anche i fondi servendosi di qucui che egli stcsso definisce i I'rincìpi del Regno del Signore: la Bibbia dice che piìi sarà dato a Gesu, pii1 sari reso in caiiibio e che quanto più sacrificio costa il dare, p i ì ~grancle sarà la ric-mpcnsa. Di conscguciiza, come è iu o» e il progresso culturale. w o t i z z q v a Ir che le società passassero attraverso-deQrinla rnrora chr D&II gh stadi di comunismo primitivo, schiasue ricerche d l ' ~ v n l w biolQgica. e * I o- visrno, feudalesinio, capitalisino =Osito della sopravvivenza del più adano, munismoj~noltre.come molti dei suoi definiva talejrocesso aselezio- contemporanei, egli sottolineava l'imrafforzò notevolmente la portanza del ruolo della lotta nel ragpopolarità dell'ipotesi secorido la qualc giungimento dei progresso e dell'evolul'evoluzione -culturale dipendeva da zione culturale. Tutta la storia, secondo il ra g&a biolo& Dopo la pubblicazione -era del testo di Danvin, si costituì un mov- classi sociali per ottenere il controlio dei mento, noto come datruinfsrno sociolo., mezzi di produzione. Il p r c h i u u o , che si basaviva sulla convinzione che il creato dal capitalismo, era destinato ad . . . progresso culturale e biologico drpen- abolire la D ~ Q P ~ I Pp~ R r m P 9 re re l'ultima tappa storica) di il comu dessero dalla libera nianifestazionc -. .. . forzc coinpctitivc nella lotta che ogni Dopo aver letto l'opera di Morgan, .. m y , ,Varx ' individuo conducc contro uii altro. una i collega nazione contro uri'alrra P aFriedrich Engels riteninero di :iver trocontro un9alrrQ.Il pensatore piiì rappre- vato una conferma alli3 loro teoria, sesentativo di questo m01vimento tu fler- condo la qualc, durante il primo staditi -rl che si spiirise fino 31 punto dell'evoluziont culturale, non vi era una d~ prevedere la soppressione di ogni ~ r o p r i r t ào r i v solo ~ nefle epoche suctgno nei cessive del -progresso culturale erano isrituzioiie caritatevole < confronti dcllc classi diisoccupa tc e po- stati effettuati dei mutamenti .citca il vere e del.lc cosiddcttc: razze. iie «civiltà» critico delle origini deiia civiltà degli onici~n~eiite l'ernncenrrismri A. i .rnlcuo indiani d'America, per esempio, essi che ritennono il loro m ~ J odi vlvrrc il sostenevano che la tecnologia e I'architcttura degli Inca del Peru e degli AzteW a l-,iù iiornlale se rlLud.m chi del hlessico si erano diffuse partenquelli di .&.Lipq di. avoli- do Jall'Egitto o dall'Asia meridionale e Per ccIntestare le critic no» e I'etnocentrismo degli evoluzioni- quindi non erano state inventate in
-
n
L
'
1
.
-
(v. p. I I per una :ritica de!l diffusionisrnci).
Inodo iiildipendente
hnza.
Di-, conseguenza, sia i funzionalisti ,che i furnzionahsti strutturali ignarnvanq .. il problema delle cause, generali e riccuFunzionalismo inglese e reriti. delle ciifkrenze culrurah, mentre funzionatismo strutturale sorroheavano l'importanza dclle ragioni generali. ricorrenti e h~nzionalidelle In Grari Br-a le metodologie di somiglianze. Ciò separa nettamente i ricerca domitianti agli inizi del XX sc- fiinzionalisti e i funzionalisti strutturali il funziona- dai di ff~isionicti ed anche dagli evolusostenitori zionisti del SIX secolo. Non solo i di dette scuole, i] vrincipale cornsito primi condividevano il particolarismo dell'antropoloeia al^ è qu.M . storico di Boas ma, analogamente a descrivere Ie - i di W- qut%t'ultimo C ai suoi studenti, i funzio. . . . stuini e ist-. pruttosto che q u d o rialisti e i funzionalisti strutturali inglesi di spiepare le o r i p l l i t d ~ 1 1d~i f f e r e m attribuivatio un'enorrne importanza aiie ali P - ricerche condotte sul campo, insisteiido &Secondo ilno dei principali funzio- sul fatto che solo dopo due o piu anni di . . nalisti, Rronislaw hkbmd+d tentati- immersione totale nel linguaggio, nel vo di scoprire le origini degli elementi rnodo di pensare e negli awenimenti di culturali era dcstinirto a produrre inutili un'altra cultura gli antropologi potevaspeculazioni assolutamente non scienti- no essere in grado di fornire delle deetnografiche validc e degne di fcde. sosten $à m 0 ndere ci1 Cultura e personaliti (
I
I
I
l
Dissentendo dalle teorie del XIX sccolo basate suii csncetti di causaliti ed evoliile.) Secondo le sue =rie, il zicine, molti antropologi, influenzati datr principale dell'antmpoIogia gli scritti di Sigmund Freud, h n o ulturale era ancora più limitato di cercato di interpretate le culture in luello proposto da Malinowski. Mentre termini psicoloui. Le opere di Freud e ~est'ultilll~&eava l'importar% l'ai-c-voluzionismo di Boas hanno get1 contributo degli elementi culturah, tato le basi per lo sviliippo di una :benessere biologico e psicologvo de- tecnica di-ricerca canosciuta c o d gli individui. i1 ~ r i r n o e. con lui i b r i o - &a r persona@ Tra i pii1 filmosi nalisti s t r u t t d attribuivano maggot studenti di Roas, le sue allieve& rilievo al c d %re Benedict e ivlargaret Mead sono state i ~!JXIE .. b i c o e W e ~ l iindidi. pionicri deiio nrlluppo delle teorie basaItc sii questi dile concetti. Dette teorie . forniva al manrenimenro del s L:tema sociale.'? er i sostenitori di taie teoivia, Ia possono essere generalmente descritte f unzioiic clic permette di mantenceteil come foim e psicologiche di funzionali. . 1. -1sisreina in atto è più importante a i tutte smo, cne rapportanu le credenzc e le le altre, ma, cotne Malinoiwski, i funzio- pratiche culturali a personaliti indivinalisti strutturali considiEravano ogni duali e qiicste ultit~xaUe prirnc. Come l 11 origini una abbiamo visto nel Cap. 14, tnolti sostetentativo di ricerca aeue pura attività speculativa senza impor- nitori delle teorie basate sui concetti di
*
-
I
cultura c personalità attribuiscono una grandc importanza ai mimi anni dell'infanzia e ad m e qiiali 1 aDorendimento del controllo dei propri bisogni I'allattameiito al seno e la sessuale nella costituzione di iin tipo di base o archetipo di personalità adulta o di carattere nazionale. Alcune teorie basate sui concetti di . . cultura C personalità ccrcaiio AI -are le differenze e le soiiii-&anze culturali '
1
-3
basi per Io sviluppo di una metodologia
di ricerca - C =cerituro&, che attribuiva u partanza al ruolo de1i.interazione di .
. .
.
conhni p i o ~ q i ae la temperatuta, &i cultilraIi come la tecnologia e I'economia. un'interazione co& la r w a , . m Apllp renzc culturali. I1 ritorno ad un'affermazione delle teorie evoluzioniste nella seconda metà del XX secolo tra gli antropologi culturali americani 2 stato stimolato da prove archeologiche secondo le quali la diffusione non è in grado di spiegare le notevoli somiglianze esistenti ncUo sviluppo di stati e imperi nel Nuovo e Vecchio Mondo (v. pp. 200/201). 11 procedimento graduale con il qualc Ic popolazioni indigene delllAmerica, delle Ande e della zona mesoamericana hanno sviluppato, in maniera indipendente, lc loro elaborate civiltà, è ora molto più chiaro grazie alle modernc ricerche archeolo iche. fu partirolamen te colpito dai piinti di contatto c dal paral-, evaliizione d d e antiche civiltà delPeru, b i c o , &t.. tg. Jeiìa bleso~otarniae ciella (-.e considerò necessario., da Darte degli-annuovo siorzo per esaminare e spiegare queste notevoli uniformità) l'iirtavia, fece molta attenzione a distinguire il siio schema di evoluzione culturale dalle versioni più estremiste defi'evoluzioiiismo del XIX secolo. Seconda Stcwar roblema dei primissimi che essi partivano dal evoluzion~srrera, . presupposto che tosse esistita una singola oppure <cunilineare» serie ai Hpe pe evolutive per tutte Ic culture. invece di considerare l'esistenza di diversi, o comunque «rnuIt~lineari»,iiiodi di sviluppo. dii,endeoti, in priiilo luogo, dall'ambiente C dalla tecnologia e, in L . . .. !in secondo rnoniento, da altre c&iI ziani.
a . . ,.
se o a r h t i p ~ .I uttavia, iii generale, i sostenitori di CIuest a scciola non risolvono una questi1me importante: perché credenzc c pratiche che modeilano una personalità particolare oppure dei caratteri nazionali si verifichino in alcune culture ma non in altre. -
I
.
I
..
Il nuovo evoluzionismo Dopo l a k b d a Guerra Mondiale! un numero sempre crescente di antropologi si è allontanato, perché insoddisfatto, dall'mti-evoluzionismm e ha considerato incomplete le sempre piìi ampie generalizzazioni e le spiegazioni basate su un rapporto di causa ed effetto, caratteristiclic della prima metà del secolo. Grazie all'influcnza di M ,è stato fatto una sforzo per esaminare nuovamente le ricerche del XIX sefilo appartenenti ad evoluzionisti comeLewis Men iMor n al Gnc di correggere I i oro errori -etnografici @ c per dare risalto al loro positivo contributo allo suiluppo di una scienza delta cultura. m i te è stato un pioniere, poiché ha afferla direzioniato che. nel suo com~l.ne nclla quale si m a b t a v a un'evoluzione culturale era anipiadeterminata daiia quantità di energia che poteva essere i-ta P utiliz7ata p r o capite ogni anno p. 80). C;ontemporaneamente (dal 1940 al ulian Steward gettava 13 (17.
n
~
-
-
Materialismo dialettico Sia Whitc chc Steurard sono stati infl uenzati clall'importanza che Marx e 1-s hanno attribuito- a . . verificatisi neeli a s . w. i vari modi di riproduzione e che . . consideravano la causa p m e l ~cvoluzioncculturale/ 'I'uttavia. nessuno dei diie accetta in roto l'insieme di teorie màrxiste, che ~ostituiscoiio la tcciria conosciuta come mafcriolzsmo &f~rco, C chc ha goduto di una considerevult: popolarità rra gli ancropdogi '60 e '70. T occidentali tra g* l materialisti dialettici sostene\,ano che la storia si muove in una determinata direzione - ovvero la nascita del comunismo C di una socictà non classista. ln fonte di questo &ntn 6 c&ita . . dalle mtraddizioniinrernp ri~cs w zmi . sc : oLulturalt_ Per comprendere le causc dcJle differenze C dcllc somighanzc socioculturali, i sociologi rion solo devo~iostudiare dette coiitraddizioni ma anche partecipare a delte risoluzioni «dialcttiche>z, le quali conducono alla realjzzazione del comunismo. T,a contraddizione p i ì ~importante di tutte le società è esistente tra i mezzi di produzione (in linea di massinia la tecnologia) e i rapporti di produzione (coloro cfie posseggono i mezzi di produzione). Secondo Karl Kars: Nella vita ~nateriajeil niodo di produzione dctcr.inina il C:arattere generale di ;C) sociale, politicLO e spitituale del a. I.. -.-l---. U C ~ UL Z O ~ U ~ Non C:~."..:-A: U I I R U I CI>IISWNOICLLI ni a clctcrmina rla. ma è lbensì la viira socialc a determinare dIctta coscicnza (1970 r18591' 1'. 21 ). -,.m
definita Ipraterialirmo nrkurole!j Questa metodoIogia di ricerca sostiene c h u compito principale deLi'antropoIo~iaè di dare.. spiegazioni causali alle differen. . ze e aiie somiglianze esistenti negli scheimento dei mi di pensiero e nel C vari a r u ~ p iumani\Lorne i materialisti dialettici. quelli ciilturali sostengono che quesio compito può essere condotto a termine nel modo migliore studiando le costrizioni materiali alle quali P soggetta l'esisteilza umana/-rizioni nascono dal e cibo, di ~rocurarsiun allo~nio,di avere utensdi e macchine P di riprodursi aiia e dall'ambientd Queste costrizioni o condizioni vengono definite maferiuli ailo scopo di distinguerle da quelle imposte da idee cd altri aspetti meritali o spirituali della vita umana, ad esempio da valori come la religione e l'arte. Per i materialisti culturali, le cause +p M ~ r e n z i a z i o n inepli aspetti mentali Q .& -3 sairituali della vita umana sono le divusità delle 6strizioni - m chp si presentano ai vari g r u ~ p iumani e che questi ultimi devono fronteggiare per soddisfare i loro bisogni in un determinato habitat.\ T rnateriaiisti culturali si distinguono dai --- materialisti dialett~i~prin~i~almente perché rifiutano l'assunto srcondo il _quale l'antropologia-d~e,diventare par.. tc di un m o ~ e n t . o ~ r l i r r . ~ ~ ~ e nad e n t e s i 1mtalj-ware gliinteressi d e l . b a t o . I materialisti cultur~iis~n.o.otnv~rev~oLiLiad .una di-. ~~ità_omo_ri~a~~n_i_p~litiche-dalz,~rte dcgli antropologi e anche a h o s t i t u .. .. z o n e di una comune torma d'associa-ziaiip rendente aiJa realizzazio-ne dcllo s d u p- -p o di una s c i e w ~ k U a - c u l t w a . Inoltre, essi rifiutano la teoria secondo la quale t u t t i gli importanti mutamenti ccilturali sono la conscgucrixa dell'awicendarsi di contraddizioni dialettiche; txsi sostengono che la maggior partr-
i&
-
W -
7
Materialismo culturale Un'i elabora:zione delle teorie hiT--. a v a r ~ u~a .irtain, ~ ~ ~W&tp P \tt.uwd.ha portato d a costituzione di una s c u o l ~
. I _ I -
D e t t w ~ / / ~ t iru::/>+ x~~o
delle fortne ct?olutive dalla cultura sono il risultato di un graduale accumulo di conoscenze utili attraverso Lin processo di tentativi ed t letuti.
Strutlturalisrno ,-1 - --Non tutrc ic rcrrniche di ricerca elaborare dopo lapeconda Guerra Mondialde !e teorie su cui esse si basavano t ~ & no a mierare fe origini deUe d i f f e r e w e d J In Francia, s ;uida di Claude Lévi-Strauss, la xciiuia conosciuta- ~omc: stata arnpiamentcc i ta. Essa si int eressa cinicamerite aUe C---_-Il- . - - uniformità e alit: apparenti ddrereize psicolo~ichepresenti nr~Ilestrutt u r e d i pensiero e nei imenti. Secondo Lévi-cirrauss - -Q nze -dalla.stnirturlr*v a & ~rocessidi per\siero
Approcci individualizzati Bisogna anche menzionare i\ fatto che molti anrropologi continuano a rifiutare tutte le teorizzazioni causali generali, sostenendo che 10 scopo principale delI'etnografia do,vrebbe trsscre lo srudio dell'cmica deUe: diverse culture - il loro modo di vedere- li:l mondo, i simboli, i valori, le religioni, le fil< sistemi di significato - scxnplice er amo... -. re della conoscenza, a sua volta- rnrcsa come una forma di allargamento della cultura umana. &
--A-
Determinismo razziale
Nonostante lo schiacciante numero di prove che contestano la teoria secondo la qua!le le difl:erenze (: le somiglianzc ciiltura[li deriva no da sc1rniglian2:e c dif: genetic he (v. Cap. 2), 1,e teorie fcrenzc . .. iimmci. razziali deterininistc continuano ad esi:aratteristica strutrurate più imstere. F3ench.é siano seguite da pochi e del cervello umano +hnantropologi, molti psicologi e biologi aiia dirnomia, ~ w e m a pensare utilizzar1!C e, di conse. . . . . . . contini i m i Ai n p p x m ~ b m a m t - e gucnza , nessun sunto de:Ne coiite'mporaquindi a tentare di mediare tra s u s t i rali piiò omettere: questo nee teu n punto di vista. temo elemetito che può fare da base per Dur ante il XX secolo, il contrasto fra una nuova o o ~ o s ~ z i o n dUn , contrasto i detcrininisti rrrzziali e quelli culturali si ricorrente in molti miti, ad esempio, è e acceritrato ncbtevolmente sulla valutaquello fra cultura e natura. Secondo gli zione CIcll'intell igenza. Inizialmente, essa era irata come iina qualità innata assolutiimente sratica, owero uesta dicotomia. poiché essi non sono una cairatteristiccn che nnpotevia essere !ltro che delle semplici variazioni su! acquisita attravcC- ~ S O1 ' ~)cricnza s ~ Idi vita e . -- tema di ricorrenti opposizioni e c m cultura:le. Kari Pcarson.. uno dei oersoguenti soluzioni naggi Ipii1 impcsrtanti riel campo delle lismo C Di consegucr?za, lo ! staitistichc aipplicate aUc vamisura zioni - . . . particolarmente interessato aiia Wriazion i biologi veva nel 1924: zione dei oiinti (ii contatto ,fra le cuiture. ma non a auello delle differente Si L'animi 3 dcll'uo ;rari paro . . i . - ~ r l ail paragrafo «Aliti e Contrasti Bi- n--A-., y, o conren ito e I t;rt tori che (k*terrninel (.;ap , 13 coime esempio di nano la sua struritura sono razziali C familialisi strutt.uralista. ri; non vi è alc un rnoiivo di conaidcrarc 1
A
-
L,.
-...-
.-l:
-L,.
CI1 LL1LiILlCLIDLICIIU lIIUICVII, CIIC
possano csscrc modellate dal medico, dal-
1
l'insegnante, dal genirore o dall'arnbìcnrc f:imiliarc (Pt-arson, citato in H irsch, 1970, p. 92).
Sono state iiiesse a punto varie tecni-
che per valutare questa qualità innata. La maggior panc di esce, coinpreso il
i
I
l
test di Stanford-Binct per stabilire il Quoziente Intellettivo, clic è stato ainpiamentc usato, presenta urla seric di prove, combiiiate tra loro, che comprendono l'individuazionc clcl significato di alcunc parole. la costruzjonc di relazioni verbali, delle elaborazioni aritinetiche, varie formc di classilicazione, rapporti spaziali e altro materiale simbolico astratto (l'horndike, 1968, p. 424). Poiche tali questionari sotnigliano a quelli a cui vengono sottoposti gli allievi che intcncfono canscguirc un titolo accademico, i tcst pcr l'intelligenza sono un buon metodo per prevedere il successo negli studi. L'epoca dcll'uso si1 larga scala di test per cletermiiiare il livello dell'intelligenza e iniziata negli Stati Uniti, quaiido qucsci ultimi sono entrati iii guerra durante il prirrio conflitto mondiale. Pcr decidere a qualc settore dell'esercito clovessero essere assegnate, migliaia di reclute furono sottoposte ai cosiddetti test alfa e beta. Dopo la guerra gli psicologi, valutatido i risultati a seconda della razza, scoprirono le previste corrclapioni tra ncti e bassi livelli c concliisero che l'innata infcrioritk intellettuale della popolazione di colore era stata scicntificaniente provata (Ycrkes, 1921). Questi risultati vennero urilizzati per giiistificarc il mantenimeiito dclla popolazione nera in condizioni di vita socialmcnrc inferiori e pcr escluderla dall'esci-cito. Tuttavia, analisi scgucnti mostrarono che questi risultati erano ben poco utili per niisurarc i fattori genetici chc dctcrminano I'iiiteLIigcnzri (Eagley, 1921). I punteggi risultavano inattcndibili dal momento chc i test noli faceva-
410
no distinzione tra gli effetti provocdtj da cause ereditarie! cd altri, ugualmente plausibili, generati da fattori culturali o comunque diversi tla quclli genetici. L'impo li questi ultimi risultò Ente quandci si vide che i inequiv risiiltari ottenuti dai neri degli stati settciitrioriali crano molto pii] elevati di quelli della popolazione di colore degli stati nieridioiiali e chc i punteggi ottenuti dai neri acculturati provcnicnti dalla città di Ne\v York erano p i ì ~alti di quelli della popoIiiziunc di colore con lo stesso grido di istriizionc dcll'Alabama. La spicgazionc più plaiisibile per tutto ciò è che la popolazione di colore del nord sia stata a contatto con condizioni culturali C ambieiiti pii] tavorevvoIi al raggiiingimenro di un alto puntcggio nel test qiiali, ad esempio, la qualità C la quantità di scolarizzazione, una precedente conoscenza deile situazioni proposte tial test, iina diversa aliinentazione e condiziorii di vita migliori sia in casa che nell'ambientt. circostanre. Tuttavia i deterministi razziali ipotizzarono che questa differenza tra neri del nord c del sud, e quindi tra i loro ~ ~ genetiche c puntcgi; anuey, 1964 l deterministi razziali, ancora numerosi e dotati di un certo peso nel campo della psicologia e della genetica, non sostengono piii che l'intera differenza di 13 punti tra bianchi e neri è dovuta a fattori innati ed ereditari. Attualmente, si è in linea di massima d'accordo sul fatto che le influenze ambientali sono in grado di aumentare o ridurre la media della resa di un gruppo, ma in che misura? Verso la fine degli anni '60 gli psicologi ~lrthiirC. Jensen (19169),R.J. Herrnstcin 11973) e H.J. Ey e n c k (1973) sostenevano I'esistenza di prove secondo le q uali soltanto il 3% circa delle diffcren ze nel Quoziente l ntellertivo poteva essere attribuito alle influenze ambientali, ed applicavano tale punto di vista non soltanto alle differenze nel punteggio dei test tra bianchi e neri ma anche a quelle tra i risirltati dei bambini delle classi più elevate e quelli dei ceti inferiori appartenenti alla stessa razza. Essi affcrmavario che vi t un nelmento «ereditat>ile»nell'ordi~iedeU'80°h, cioè che questa percentiiale di vurzazione (intesa come una media statistica) era ti ncll'argomento
-
I'
dovuta ili'crcdità e che solo il 20°/, dcrivava dall'influcnza dcll'ambicilte. Queste affermazioninon sono mai state provate. Come si è arriva~iu quantiiicarc l'ereditabilità nell'ordine de11'80%? Pcr misurar1a, si dcve poter osservare lo sviluppot di alcuni campioni di individui con genotipi simili (v. p. 20) ma che sono sta ti in atn bicnti diversi. itite real izzabile con lc (.)ucsco piante e gli animali di laboratorio, ma è estremamente difficile e immorale con gli esseri umani. La cosa pih fattibile sarebbe quella di analizzare e calcolare l'ereditabilità negli esseri umani, nelle migliori condiziotii possibili, verificand o cosa accade quando dei gemelli identici, owero monozigoti, vengono affidati a gcnitori adottivi differenti e quindi allevati separatamente in famigiic diverse. Dal momento che questi dile fratelli hanno la stessa ercditarietà, non dovrebbe esistere, in teoria, nessiina differenza nel loro Quoziente Intellettivo, se non quelle dovute a fiittori ambientali. È molto difficile h r e una verifica su di un grosso campione di gemelli monozigoti che, per utia ragione o per l'altra, siano cresciuti in famiglie distinte; di conseguenza, sono anche stati analizzati i Quozienti Intellettivi di gcmclli dissimili, owero dizigoti e di fratelli allevati separatarncnte l'uno dall'altro. Di solito, si è constatato che il Quozicntc Intellettivo dei monozigoti allevati separatamente è molto piìl simile di quello dei dizigoti cresciuti in situazioni analoghe. Questi ultimi, a loro v01ta, hanno un Qiiiby Pritccr.. Austiii: Cnivcrsity of' Trsas Press. ;,tlcsatidcr. Richzi t-d 1974 "E\ olutioii of Socinl B~.li;r\.ior."Atinrral
1976 "Evolutioii: Humzti Rehi~vior;ind Detristpnc~unci St~rc.it.al: :\\o, I'. :tiid R. \\'illi:iriis tlir Pucific. T . Bayliss-Sniith aiid R. Fca1983 'Lactational Anienorrahea in .\fnrikeyr." chern. eds.. pp. 1 1 - 20. New York: Endoo-iriolog!y l l B : I G 2 B - 1734. Acatlernic Press. Reattie. John Ijaglc?-.\\'illiani C:. * 1960 Birnyoro: fin -4fRcun Kinpdorn. New 1923 "The Ariny Tests and the Pro-Yordic York: Holt. ltinchart arid Wiiiston. Propaganda." Edwatiotial h i e w 67: 179 Rell. Daiiiel 187. 1973 The Corriing of Post-hd~rstrialSociety: .4 H;ikker. Jini T'pnturs i n Social For-eciusting.N cPW Yurk: 1976 Mm:e Tliat Motln.tain. Plainfield, N.J.: Basic Books. Logas Iriternational . Bellah, Hnbert Balisti, Irlichiiel ", ,,,l ..IL 1976 "Sew Reiigious Coiiscioiisne,~ WBU ~mc 1962 "The Impact of Increased Fish and Crisis in Modernity." In The Xeu: Rcligiocts Game Scarcity on Macliigueiiga Subsistenci. C»nsL-iozrs~~r!ss, Roliert Bellah and Cliurles Beliavior." Paper read at the anni.ial Clock, cds., pp. 297-330. Bcrkeley: meeting of the Americaii.4iithropo~ogica~ I'niversity of Califoniia Press. Associatiori. Washingtoii. D.C. Bender. Doiiald R. Balre. \Villiaiii 1967 .'A Refinement of the Concept of 1964 "The Ecolog'; of Aiicieiit Tupi WarHousehold: Families, Co-resideiice. atid fare." In \Varfure, Culttrre a ~ i dEricironDomestic Fiirictions." American Anthropolmcillt, Brian Fcrguson, ed.. pp. 21 1- 26.5. agist 69:493 --30.3. Orlarido: Acadeinic Press. , Bcndir, Reiiihard. and h . M.Lipset, eds. Rao, Hrin-\Vang (Jcau Pasqualini). and 1966 Closs, Stattrs a ~ i dPotier: Sociai Strati$Riidollili C;helininslii catio~iin Comparalice Perspectice. K c w 1973 Prisoner of Mao. NPW Ynrk: Coward, York: Free Press. McCann & Geoghegan. Renedict. Riith Bi~rasl~, David 1934 Putterns of Culture. Boston: Houghton 1977 Sociobiology and Beliarior. N e u York: Mifflin. Elsrvier. 1935 "Refigion." In Genrrnl Anihropology, Rarhei., Reriiard F . Boas. ed.?pp. 627-1565. NPWYork: 1968 "Social Mobilit! iri Hindu India." In Columhia Cniversity Press. Social Jfohility in thc Caste System, J . Rer~itci-.Carl. :ind S. Eiigeliiian Silverberg, ed., pp. 18-35. The Hapie: 1966 Teaching Disadcantaged Sti~dmtsin Mouton. Pre-Schonl. Englewood Cliffs, N . J.: PrenBarictt. P e g p and Peter Braurii tice-Hall. 1985 "Agriculturai Development and the Bernard, t I. Riissell Quality of Life: An ~ n t h r o ~ o l o g i cVien.." al 1961 "Issues in Training iii ~ p p l i e dAn throAgricnltnre and Hi~manValues 2 2 8 pology . Practicing A ~ i t h l - o ~ o i o3g ~ 35. (Winter). Rarnoii\r. \.iclor Berrcoian. Gerald D. 1973 Culture nnd Personality. Homewood, 1966 "Caste in Cross-cultura1 Perspective." 111.: Dorsey Press. Iii Japari's Iricisible Racer Caste in Culture Harricc. J. :\. 1960 "Marriage aiid Residential Continuity." and Perronnlity, G . De Vos and H. Wagatsuma, eds., pp. 275-324. Berkeley: American Anthropologist 62:55;0- 566. Lniversity of California Press. Ba!-liss-S~iiitli.'I'itnotliy
. .,.
"
I
Brsiiie. John ! 19601, L'n rrdrnc ufrzmnoBunyuro. Of'ficina, Roma, 1971. Rcncdict, Rurh ( 1434), ~Modeellidi r~lltum, Fcltrinclli, Milano. 1960.
4 16
1
A
1975 "8:tzitr Bcliaviur: Social Ideiitit- and Social Iiiteraction i i i C'rl>ariIi~dia."In Ethnir Irlriitity: Cnlttrral Cotititinity ;ind G . L)e ~ < i s , i,'li~tigv,1,. R~r~iariiicci-Rols eds.. pp. i 1- 105.Paio A h . Calif.:
hlayfic..lrl. Rei-rciiiaii, (;ci.ald. ed. l 0 8 l Scx~rnlItie~~irality. New York: Acadcmic Prrss. RettIcIicim. Ctiarles 1948 "Tlic Great h ; i p Backward. Jlonthly R P L ~ ~ 31)(:3):34P~L. 130. Rigclow, Hobert 1975 "The Role of Coniprtitiori aiid Cooperation in Hiinraii E\:oliition." In \Fu-.ifs Causec rrrirl (;orrelntc.s. XI. Set t leship, R. D. Giveiis, aritl -4.Settlrsliip. eds.. pp. 23.5- 261. Tlie Hag\ie: \,louton. Riolsi. l'lioriias 1984 "Fxological aiid Culturnl Factors iii Plaiiis Ii.idiari Wiirfiire." ln Llhrfnrit, Cnltirra atlrl Gicironincnt. Brian Fergiison. ed.. pp. 1.11 - 165. Orlaiido: Acaden~ic Prrss. Rixlci-. R:iy I O& l "Iiicest ~voidanceas a Fiiriction of En\ironmeiit aiid Heredity." Currnd Anthropology 21:639- 654. 1982 "Ci>rriiiienton thc lncidence and Piirposc of Royal Sibling Incest." Aniericon Eilrnologisi 6:.580- 5B.2. Black. Friiiicir; 1'373 "11ifectioiis lDiseiue in Pririiitivc Societies." Science I 87:54.5-.548. T~IP Social 1961 Fritriily Stri~c - .tiire in Janzaica: Coritr~t1!1 ~ q r o d t ~ t i o rNevi i . York: Free Press Bl;~kc,Jiidith 196 1 F~ri~iily Stritcttrrcl in Ianinirn: T/ia Sutial Contrxt r~fPruidrtciinn.Seri. YorL; Frcc Press. Rlaii. Pctci-. iind O. D. Diiiican 1967 Tlie Atriericrr)~Oc-wtrr~v. Ne\v Yoik: Wi1r.y. Bloch. 3I:irc 1961 Feitrlnl Sricirty. Cliicago: fniversity of Chicago Prcss. :i 1 964 "Feiidalisni as a Type of Society." Iri Sucinlopy uiid History: TJtmnj rrnrl Hesrarcli, "
Bloch, March 11964 I. lo r<m&jercduiolt., Einaudi. Torino, 1975.
W. J. C:atiriinan ancl A . Boskoli', cds., pp. 163- 170. Ne\%,York: Fiee Pi-ess. Bodley. Johii 197.5 Victims of'Pn)gn~.~,s. Melilo Park. Calif.: Cuiiiniin!;S. Ro h:iiiii:in. 1Paul 197.3 "Retti irikiiig Cultiire: A Projcct for Curreiit Arithropnlogists." Currerif Andiropo/oiy 1-1:357-372. Hoiigaarts, Jr)tiri 1980 "Does klainutntioii Aifect Fertility? A of the Evidcnce." Srirr~cr!
-
V
-569. iiitritioii and Fertility." (Reply to ~ o s P-risch.) c Scierrci! 2 1 5 : 1 273 - 1174. Boiigaarts. John, iind F.Odilc 1984 "Tiie Proximate Deterniiriaiits of Fertili ty i i i Suh-Saharcin Africa." Popillntion aiid Dcrrt:loprric~ritRt!t:itiu: 1 0:: 1 1 19
.5:3;. Roseriip, Estcr l 96.5 Tlie Corirlition of Agriciilttrrnl Growth: Tlit, Econoniics of -4grnfintt Cficlngri irrirler Pnpiilntiori Pre.~slrru.Chicago: ~ l d i n e . Bottomore. T. R. 196 6 Ckisses ira :L$odei-r~Soci~iy.h'cw York: Random Holise (Viiitage Ruoks). Ro iilding, R eniicth E. .- -m 19 i .(, i tie tcoriomy of Locc u~iclFcar. Belniorit, Ciilif'.: Wadsworth. Bowles. S.. arid H. Gintis 1Y 76 Slrliooliiig in Crwittr/ist Anierica. Ncn; Pork: Basic Books. Briìvermaii. 11;iri-y 1971 Lalior atid .Llonr~~~til~j Capital: Tlif! Drgrudntioti of Work iri tbc TWB~II~?I/I Cei2titnj. Neu; York: hfonthly Ri.view l'rcss. Rroiisoi~,Rennet 1972 "Farm 1,ahor an(:or~iiinittt.r on Critiie. IIousc of Reprcsciitati\,rs. Kiriet);-Fif3li Coiigress. Scrial No. 4;. Wasliirigtoii: D.C.: L.S. Go\*eninieiit IJriiitiiig Officc, 671 - 679. Chig. U;111icl i 970 "Tmniortality tlirougli Kinship: The I'cr~icalTransniissir>ri of Siibst ancc arirl Sgnibolic Eslate." Arnr,riccln Atttliropolo~i.st
81:94-96. (:ronh:irk, 1.ee J. 1969 "1.Ieretlity. Erii~ironnirnt.:inci Educatioiial Policy." 1lnrcnr.d Edrrroìiorinl Rovierc 30:33s -339. Ciiiii ri~iiig...R. C. 1 9 7 8 Agric~iltiireCharige iii \'irttiambs Floatiiig Ricr Regioii ." I7tn)iori Orgurrirolion 37:23.i -,14.3. (:iii-viii. Robcrt. a ~ i dBnicr Portci1978 "Tlie M?;tli of Blar:!ioui 1,ooters. . . ." Tlie Xt?cr i'ork 7'inies Jii1:- 1.3. p- 21. D;ihl, Rol>ci-t 196 1 \Iiho Goce~n.~:'Dtnioc?-ocy otid PUIL:L>~ U> the A~nn-iratiCity. Ncw Wa~~en. Corin.: Yalr Uiiiversity Press. Daltoti. Gcorgc 1 9 6 5 "Prirriitivc* kluney." A~nericmlAndtrrbpoiogi~t67:11-6.5. l969 "Theorctical Issries iii Econoinic ~ n t h r o ~ o l o g yCilrrent ." Arithropn~ogrj 10:63- 102. 1972 "Peasniitrirs in Aiithropology a ~ i d IIistory . CIIIYPII~ itriih~-opirlop!l13:38.5416. 1977 "Huw Esactly Xre Prx5aiiis Esploited?" Ainericrrn A ~ t t l i r o ~ i o l i ~7G:.T.i'3 ist - . .56I . ])',4ltroy! T,, :lrid T. ii. b;:+rlc l985 "Stayle Fiiiaiice, Wealtli Fiiiaiic~.aiiil Storage i11 liica Political Ecaiioniy." Curt-f:r,,>it ~ t ~ ~ t l i v o ~ ) »26: l o g1yRT - 206. Dns Giipta, Jlonica 1978 "Prodiictioi-i Relations and Popiilatioii: ~inpiir."]ciiirnal oj'Dec~lnpmc~it Strirlics 14(4?:177 - 185. I);ivis, SFiclton 1977 Vict irris o/ t h Jlirrrrl~: ~ Dri:rlo~niimifond the hidi«ns 0.f Brrizil. New Park: iiw. \la? I O66 Toriol~i:(:riri.~~i-i:/itisnr. I't~.~~)r>ii.~iliiJifi/ /lii(l
Authontv in a >lexicaii Torrn. Rrrkcley: Th Ifornia Prcss. 5. Isiiet Uillii 197.5 a +e Cross-culttirally." J i i Beit~qFemolci Reproductioii, Powm and Chatipc, D. Raphael. ed.. pp. 5.5 - 63. Tbc EIaguc: hloutoii. Diville. \Villiii~ iition Coiitrol in the 1971 "System; Middle aiid leolithic: Inferenccs Rased nn C G , , ~ ~ - .*n ~ . Hi~ilters , , ~ , ~ and Gntherers." \i'orld Arc.hrnlogy 4:321 -24.3. 197 4 "Migratioii. Extrriial Warfarc, :in(! hlatrilocal Rcsidericc-." Bclincinr Scirric:~ Rt?seaI-(.h9:7.5- 133. Di\,afc, \ViIlii11I ~ I .and \! ar-viit Hai-rib 1976 "Populat ioii. Warf 'are aiid the Male Suprcinacist r,.m...le. ,,.,.,,,,x." Amei-icun Atit/iropologist IH:J2 1 - S I % . 1978a "Reply to Lancaster aiid Lanczister. " Atneriwn ~tithropoIogist80: 1 1 7 - 1 18. 19781, "Tlie hlalt- Supremacist Complex: Discovcry of a Ciiltuial Inucntiori." A~tiericun Arrthi-opoloyist 80:666- 67 1. Di\.iiIe. \Villi:t~n.31. Harris. atld D. \Vil!iiiins 1978 "Oii tlie Misuse of Statistics: A Reply to Hirsclifield et ;il." A~ncricciiiAntlin>l)olopi~t 80:379- 386. Doh'ns. IIeiiry 1966 "Estiinating ~bnrigina!Americaii Populations: An Apprxisnl of Tecliniquo with a Ne\%*IJrriiisphrre Estiinate." Crrt-r~nt Arith~.o~)o~n~y 7:39.5- ,149. 1972 "The Coriiell-Peru Prnject: Exprriinental Inter\:entioii i11 Vicns." lri Corilunipoiary Soririies and Culticres of I-ulin Artaer1-210. New icri, Dwight Heath. cc York: Raiida)m Hoiise 13oie. Gci-ti-udr 1966 ".\riarchy \vitl.rout Chaos: :ilterbati\-6.5 to Political Authority aiiioiig the RiiiKurri." In Politica1Aiitliropolo-y, SI. 1. Swartz. V. W. Turner and h. Tiideti. cds.. pp. 73-88. ..\ldiiie. 1~011bl10ff.G.\' 1970 Tlie Hight u., Tliv C=oc:crninp Class in Arric.nica. S c u Tork: Randoni Hoiise. 11. D. l>oi-f't~~;i~i.
.
C .C,;
:975 "Tlie Cyril Burt Question: Near Findings." SMe?icv201:11i'i - 1186. 1979 Letter oii "Burt's Tables." Sciencp 204:2,16-25.5.
Dowd, k 1983 "51 irii iii Ptill Q u a t e Valile ~f Lire.'' The S e t ~York Tirries, Job ar D P C C I ~.*., ~i-3. J~~ Drnnimoi>d, Isahel 19-53The S r x Paradax. New York: P~itnam. Diiinont, I.oiiis 1970 Ho,rio Hiernrchiefts: The Gaste Syatem urid Itk 1nip:ications. Traris. Mark Sainsbury. Chicago: Uiiivenity of Chicago Press. Earle, Timnrhy 1977 "A Reayipraisal of Rcdistriliution in Complex Hawaiian Chiefdoms." In Excliaiig~Sysfems in Preliistoty. Timotfiy Earlc and Jonathan Ericsoii, eds., pp. 4 13-232. New York: Academic Prcss. Eddy, Eliziiheth, and WilJiain Partridgc, cds. 1978 Applied Anthrnpology in America. New York: Colunibia C'iiiversity Press. Efmn. Edith 1972 The Ymcs Ti~7sters.Ncw York: Manor Books. Eliade. Sf. 1958 Rirtli arid Rebirth: 771sReligiow Meunitig of itiitiafioii in Ht~nranCtiEture. New York: Harpe E!liiI. Jai l965 Propagnnda: The Formotion of lUm's Attitudcs. Traiis. K. Kellcii aiid J. Lcrner. New York: Kiiopf. Einber, Ciirol, Xf. Etnhcr, and R. Pasternak 197.4 "On the Devcloprrierit of Uniliiieal ReDesceiit." ]oumal nf Atit~rropobgica~ seurcli 30:69-94. Ember, .\Iclvin 1981 "Statistica1 Evidttiice for an Ecological Explanation of Warfarr." Americnii Aritlir.opologist 84:615-649. Emlbcr, Xlclvin. aiid Ciirol R. Embcr 197 1 "Tlie Conditions Favoriiig Matnfocal verws Patrifocal Residericci." American APItliropologirf 73:5G 1 -594.
l I
i
I
I
i I
Pr-oyniy, arid Ihe Slnte. Kew York: Iiitcrna.iio~ialPublishers. Epstcin, T. Srariett 1965; Capi tnlistti. Pt-it?iitir;t!nnd J l o d ~ i n :Sntnc! Aspects of Toloi Ernnoniic Crowtli. Easl Z,ansiiig: Micl.iignn Stat ci Univcrsit'; PTCSS. Kvans-Pritchaid, E. E. 19-10 Tlie Firet-,I\ Desrription of the :ifcide.r qf I,ii:~!ilioo(l ancl Poliliraì Iiistittrtiotis of a Nilotic People. Oxford: Clarendoii Press. 1970 -'Sexiial Iiiversiori amoiig tlie Azaiide." American Andiropnlogist 72: 14 326 - 113.3. Eyscnck, 1%.J. 1973 Thc Itieqrtolity of .iffln. Lundun. Templr Sinitli. Fallcrs, Lloyd 1977 "Equality and Iiicquality in IIunian Societit:~." In Hurizi>n.sof Ar~thropology, 2nd ed., S. Tax and .,T Freeman, eds.. pp. 257- 268. Cllicago: Aldinc. Fci, Hsiao-t'uiig, aiid Chang chih-I 1947 Ear-t~tbou~irL Cltir~a:A Stucly ofRural Econotn y in ficnna 11.Chicag;o: Unil-ersity of Cliicago Prcss. Feraca, Stephen l 9 8 6 Personai Comrriuiiicariofo~i~:a~ Lingcrf.sticsi .4~iIntrodtu.!il~>iSe\r- Fnrk: It;iii(loiii Ilniisi.. ( : I - P s c * ~ ~ I I . Edg:~i1 r)h2 S~riiolI'r.nrficr.s, Tjii. Sfory ((Hrrrrllrn S~.xirnlitr/. I.oiicli~rr:\litclic.ll Hcii7.l~~. Grr~toi..Ttiuniiih \. 1969 "5oci;il Ilciatiniic i11 a Sniall Socirty: A Stticly o f tlie \lc-liiiia ~ \ ~ ~ ~ 1 1 ~ 0 ~ ~ ~ ~ ~ 0 ~ 1 ~ Rol>i.rt Hiiiit. (-(I..(q).:l - 29. Garcleii Citu. 5 . Y . : Saturai History Press. 11:111~1-.JOtlll h. 19; 1 Oiitrasts f m ~ n tEr:oltitiuri crl)aila: Urlivei-sity of Illitiois Presc. 11;1111i\ioi1. Si~hiii.1%. P I I ~ ~aiirl ~ I l>. I . Spi(.ta 19%-1l5'otiit.ri I J R Stitritio>r ~ itì Tliir(l World Co~inir.ir.~. Sotitlì Hadley, \.fass.: Rcrpiii aiitl C;ar.vry.
rker. IC. P. 'he First I3eniographic Trdiisitioii: hn sis of S u blsisience Choiccs aiid He(iroductive Consequenccs." Aniei-icmi A~iihropoloeist6;3:, - 2 7 . Ilaiiks. Liirien 1972 Rice aiid Jlaii: .,~griniltttralEcologr~in east Asin. Cliicago: Xldiiie. h.lichnc-lJ. 'opulation Pressure and the Social Evolution of .4griculturalists." Sotrthicestm i Jo~ri-rial of ~ i t t l i i ~ o ~ ~ o96:lii l o g y - 56. 1972a "TIIPRole of Ha!liiciiiogeiiic Plants iii Ei~ropean\\'itcllcrnft." Io Hallrr&ncigrn.i i. 3,licharI Harner. ed., pp. anrl S i- Pnrk: Oxford Cni versitu 147 -Press. 1 97 2b Tlic jic~r-o:Peopie oj fliu Sarred \Vciterfalls. Carden City, N.Y.:Satiira1 Ilistory I'rcss. l977 "Thc Erolopical Basis for Aztec Sacrifice."A t r i cricaran Etliriologisf -i:1 1 7 - 1 35. 1 976 "R .eply to Ortiz de Moiitallaiio." Paper read :tt tlie h'ew York r\cademy of scieiices, Xovember 17, 1976. IZat-riitgton. C;harIes. ;ind J. IVhitins I 9 7 2 "Socialization Protess arid Persoiiality." Iii P.~yri~ological Anthi.opology. Francis Hsu. ed.. pp. 469 -507. Carnbridge. 5Iass.: Schenkrnan. Harrington, ilfichael 19R0 Derade of Decisinl. New York: Sirnon (Sr Scliuster. Hnri-is, XIarvin 19.58 Po)tiigo/'sAfricaii "\i'ard-T": .4 Firsf Repori oi.i labour ,anci Edric tnbique. 3;e\v iork: America u ori Afric:a. -. 1968 Ihe Hise oj .4ntliropologiral 1-hcoiy, Ncw York: Cro\velI. 1971 C~llfirre.Jfan, Xatiii-E. 1st ed.. Yetv ì'ork: Crowell. 1974 Cr~u-s, Pigs, IT'ars, atid \i'itcliesr The Riddle of Ci~lture.S c n 'York: Random House. I977 Caniiibnls and Kiibgs: I IW ~higinsof Cultures. New York: Raridom House. 1979a "Comments on Simooiis' Questions in S
.
.
-
~-
A
+
Harris, Man.in t 1968). l. Nn!uiionc del pcnsim an~r~pliolrjg~co. Il hfdino. Bologna. 1971.
Harris, Mamin ( 19771.Gnrrihuli Feltrinclli. Milanu, 1979.
c re.
the Sacred Cow Controvcrsy." Currmt Anthropnlogy 20:479 - 482 1979h Ciiltiiral Materialism: Thr Stt-ugglefor a Scimlce of Cctlture. NEW York: Randoin House. 1979~ "Rcplg to Sahliris." Netc Yorl; Rmim ofBooks June 28, pp. 52-53: 4: 1981 dmeriica Yow: : rhc?Anthropology of o Changinl;Ciilfrire. New York: Simon & Schuster l064 "Animai Gapturc and Yanornamo Warfare: Retrospettive and New Eviclerice. ' ' Joiirnal of Anthropological Research 40:183 - 2 0 1 . 1965 Good to Eot. New York: Sinioii & Schuster. and Eric Hoss ,cdn. Hiiriii, \l:~r\~iii, 19%; Food tii~dEcoltition: Tnward A l h e o q of flurnclri Food Haltifs. Philadelphia: Tenlplc Ui-iivcrsity Yress. H;tiris, hiarvin, sird E. O. Wi!s011 II 178 "The Envelopc and tlic 'Twig." The S ~ E ~ ~ 18(8):10CPS - 1-5: 27. H;irt, C:. \V. . AI., snd A. R. Pilling . 1960 'Ihe I'iwi of Xorth ~ u s t r a l i aNew . York: HoIt, Rinehart and Winston. Hiissan. Fekri 1973 "On Mectiaiiisins of Popixlation Growth during the ?cieolit)~ic."Cuwent Anthi.0~01ogy 14:.533-540. 1978 "Dernographic Archeology," In Adconces in Archeological &Iathod and T h e o y , 3Iicliael Schiffer, ed.. pp. 49 - 103. New York: Academic Press. Fiaiigen. Eiiiar 1977 "Linguistic Relativity: Mlyths and Methods." Iii Longuagr! anc1 Thought:Antkropological Issues, W . C . McCorinzick and ,. S. A. Worm, eds.. pp. l l - 28. i h e Hague: Xlouton. Hawkes, Kristeii. Kim Iiill, and J. O'Connell 1961 "Whv Hunters Gather. Optimal Foraging and t he Aclié t3f Eastern Paraguay." Atnericat i EihnoZor~ i s9379-398. t Hf:chiiiger, Fred .., 1813 "r'urther ~rooiThatI.Q. Data Were Frauduleot." The Y e w York Tirnes January 30, p. C-4. ,
.
A
h
.
-
A
-.
.
-. --
A-
.
Harris Man+n i 1979b), .ddatrrialirtno cult14role. LA lono per uno si'iL.nzo della culiura, FcltrinrUi. hililano, 1984. Harris hlaivin (19R1),Arnericcr Naw. Feltrinelli. Milano, 1983.
I-lcidcr. k i r l G. 1969 "Visiting Trading Institiitioiis." :tnm-icon Atithropolugist 71:462-,471. 1972 I'ha Dnni of W ~ s h-iciri. t Re;lding. YIass.: Addiso i i - Wpsley FIeilhrone!i-. l t o b c r:~I.. 1.966 The Litriits qf Alne,-icnn C a p i t o l i ~ nYe\v . .. 10rK: n a r p e r Row. Henry, Jiilcs 1963 Ctiltirr-PAgriirist :iinn N e ~ vE'nrk: Randoni HOIISP. t4 cr-l>ci-s.Jlolili l,976 "Bla itk-White Sjilit Persists a Decadr after I%'xriiiiig. " Tjie Sctr Yor-k Tirn~s r ebruary 26, p. 1 ff. Plerl)es, J. 1985 "Non-Relativcs atid Solitan Proplr Make UII Half of Ne\i Horisrlio:(3s." Tliu New Yo~rkTipries l!)cl-t Ilerdt, (;i' in Sariibi:L 1984a "St orneri Trai ..Cultiires. in ~fituuti SociologiC-alR ~ c i a c1:3:!):3 - 109.
iIirr iic XiiaIysis and Its iices." Sei1)tirilirs iri Psy-
10;
E c l i i f l f n2:\Y ~ - 10.5.
l 9 3 1 "To Cnfrork tlie Cliarlataiis." Soge Knce Reltitiotis Al~.strur.t.s fì: I - 6 7 . JIii-sclifcld. I~i\vrcncc.I. Ho\rc. nricl B. Levin re. Infant ic:ide 2nd Statictica1 197 1.tifcreiicru: A Coniiiient on Divale :iiid ogisi 8 0 : l 10T- Iarris." A niericun ?Lllflll-ridgc.Li~iversit>. Itnni. J.. ancl :\. Xishiniiii-;t 1873 "TIir Stiicly of 11ifr:t-k11irn;tiiCiiltiirc in Japan." In Pr-~,citltirralPriainte R~liarior. E. \V. .\.lei~irrll.(t(].. pp. 26 -50. Basc.1: S. Karjcr. J:icubs. Siic 1978 "Top-tlo\s--iiPlaniiiog: .%naly.;isof Obstacl~sto Comniiinity Devclop~nrntiii an Economically Poor Reqion of t h ~ Socitli\vestcrri Cnitcd Staies." Hirtnmi Orgatzizniion 37(3!:?.46- 2.36. Jaiizcii. Daniel 197.7 "Tropical Agroeco~steins."Sncrlrr 182:1211-1219. Jcllifk. D. R., aiid E. I:. Jelliffc 197h .'Tlie \:olume and Cornpo~itioriuf Human Milk i r i Poorl!- Sourishcd coni mi^nities: A Review." Aniericon k>tr?-tial of C/itiira/ su triti or^. 3 1 ~ 4 9 -25 1.5. Jciisc.n. .li-thiii]!l69 "How much Cari !Ve Boost I.Q. arid Schol;istiC.II. Sc;il 1975 "Liiriits to Cirotrth in \Vorld Food Productioii." Scienm 201:31i -::?O. Jo:iiis. Rarlxira l < J & l "Proì->ìemsiii Pocatello iii Liiiguistic \ ~ i i s i ~ ~ i d e r ~ s t a ~ iPracticitig t l i ~ i ~ . " .~iztfiroJ)olog!! 6;3hll:6ff. j o l ~B:ir!xii-x Cottinan 1 960 "Eriiploym~ntand Pay Trencfs iii tht. Retaii Trade Iridustry ." .\lorit~il!yLabol- Rvr:ieic: SIarch. pp 40-43. J O ~ ~ I I S O I I.illcn . \\-. 1975 "Tinic Allocatioii i i i a llachigucriga C:oiiiiiiiiiiit!.." E!hiiol~~g!/ 11:301 -i3 10. Joire~.1)eliiios 1976 ".4pplicd .\iithropnlogy aiid the .4pplicntioii of hritl~ro~ologiral Iinowledg~." Htoiiuti 0rgnni:ntion 3.3:221 -2%.
Joi-gcti~on.Joscph 197 1 "Oii Ethics aiicl ~ntliropology."Ci~rrent ritifhropologry 12(:3)::321 - 3.34. Jnscph. Siiiid 1SY.S ".\liislim-Cliristiari Coiiflicts iii Lebanon: .4 Persliective oii t h e Evolutiori of Sectarianism." In Sftr.slirn-Christiun Cot!fEicts: Eroriomir. Politica1 a ~ i dSocial Otr'gins, S. Joserihancl R. Pillsbury, eds.. pp. 6 3 -98. Boulder. Colo.: \Vestvit.uy Yress. Jos<rphidss, Liccttc 105.5 Thr Prodi~ctionc$lrieqi~«lity: Gender und Excliap~g~ Atrtong tJtc Krtcn. New Ynrk: Tavistoc:k. ki111crn. l'li? l1is 197 0 A!ioriqi~irr! \Vonic~n.Snn.i.ti a t ~ dProfi~nc. London: Huutlcdge. (Iiiitinlly ~iublished
19.39.) Eacpplrr. .ldririiiie 1978 "Daiicr in ~ i ihropological t Perspecti\ce." itntiirnl Reciric c?fAtitlit-opcilogy 7:3 l - 49, K:~ffiiiiin?11. 1977 "Scxiiai Staiidards aiid Rchavior of the Kibl~utz~doìesceiit.''American lotrn~rilof O~ihopsycliologr~ 47:;?OT - 2 1 T . K>ihz:1!10\..:l. \I. 1.!)9-i >-omncìscrnd tht. Outsid(! LVorlrl. C'ainI~ridge.Eiig.: Cniversitì; of Cainhridge Press. Kaiiiiri. I . . J . 1974 TI14 Sciencr arid Folitics of'1.V. S e w York: 1ialstrat.i Press. Kiriig. Elixahctli 1979 "Esogamy and Peiice Relatioi~sof Social Cross-Cultiiral i Test." Etlitiology Ciiits: .l r;:F>J-QY. Ketx. Jcrold 107 I The C'ti&rlying Reulity of Lnr~griagennd i i s Fliilo.sopliicai Impor?. New York: Harper 6s Ro\v. Kay. Hichard 1% l "The Xiit-Crackcrs -.4 Neu*Tlieory of thr Adaptatioiis of tlie Rainapitlieciiiae." A~iic,ricnt~ Jouniu! nf Physicol Antliropology 5-7:141 - 151. kay, P:i~il.: ~ i i r l[V. Kctnptoii 1054 "\t'iiat is thc Sapir-Whorf Hypothesis?" Atii~ricatiAridiropo~r~gi.st 86:63 - 78.
hc.11'. [{;t? iiioiilicalion s o . S. Ariicric;iii Arit !irol>ologic;ii Associ;diori. ht~iicl;ill.C:;ii.l 19S4 "Etlinomrdiciiilritioii. Pekino,: Foreign Language Press. l .eor~:ii~(l, Kiiref~J. 1976 Sociul Histury o f n n I~idiiritCusfr Bcrkeley: Lniversit!. oF (:a\if»ri~iaPress. Lcroi-Lorli.li:iti, .\~.lcittr. 1966 "The Evolutioti of Palt.olitliic Art." Scieritific .4rnericaii 21 8(2):.56- 70. 1962 The Archaeoiogy of Lascitiir Cave ." Scie~itificA7riericon 216(6):10.4- 112. Lc\scr. .ilesaiidcr 1966 "War and the State. In War, Tlle Aiitliropol»gg (~f A n n d Cnr?f(ictnnd Aggi-esaiori,M. Fried, A l . Harris, and R. Xfurphy, eds., pp. 92-!$G. Garden City, N.Y.: Natura1 History Press. I.i.\.i-Str:iuss, (:liiiide 1963a Totanisnl. Boston: Beacori Press. ..;iiit :ins of Iiiccst aiirl Esoaaiiiy." Ckrt-mit ~)itti~-opology l O:4.3- ( $ 2 . 1 961 "Coriiinents ori Rixlrr 106 1 ." Cilrrcnt Aridin~pnlngrl22:643 - 6.56;. Lixot, Jiiqiies 1&)i7"Popiiliitioii, Hesources urid L+"irf:rr~ :l!o.n l2:497-.31 7 . anioriq tlie i';~t~oiiia~~ii." l 979 "On Fonti Taboos ;in(] Ain:izori Cultiira! Ecwlog-." Crrrrent Atit/iropology 20: i 50 131. 1,ocliliii. J. C., arid R. C. Nicliols 1976 Het-~dit!~. Eiicironmerit and Personoliiy Austiii: G'riivrrsity of Texas P r ~ s s . 1.oiiiax. Alan, ctl. 1968 Folksotig St!ylr a n d Ci~ltvre.iirashington. D.C.: Amt-ric:aii Associntioii for the 58. Ad\~anccmentof Science. Pu~~iication I.i>ni;iw.!\laii, iirid Conrad :\rcnsbci-g I-'crfilityntid Bii-tld. Carol P. Sli~cCoriiiac.k.ed..I>(>. 1-2;:. Scu- York: Acadrmic. Presk. \ l ~ ~ ~ D ~ ~.\.l . l ~ ~ l l . I944 "Gap Between Rich. Poor 1s Wirleriiiig." Los drigeli,~Tinies, 0ctobc.r 21. \icc;t-*w-. \Y.C;. 197; "Sor:iaiizatiori arie! Object %laitipulation of ii'ild Cliiiiipanzees." In Prinintt. Bio-Sui i a l Dr~i:i~iop7rir1it. Sucaii Chevalier-Skoliiikoff a i d Frai:k Poirier, eds.. pp. 261 - "8. Ne= York: Garlaiid. \lcGtit-k. F. C.j. 1975 "Race Difff~rtnccsTweiity Years Later." Honio 26:219-239. \l;n.Ixi.ih. Krniieth 1 9 1 1 "Thr Tasadays: The Stone Agr Cavcrneri of Miiidanao." h i i o n u l Ccographir 1.12:219-2-13. \lr5;ini:ii-;i. Hobci~t 1964 "Timc Bornb ~r hiyth: Tlir Pol>irlatinti Problern." Foreign m i r s 62: l l O7 - 1 13 1. \IacNcisli. Ric1i:ii-d 1972 "Tlie Evnlutioii of Commeriity Pntterns i i i i h e Tehuacin \:alle)- of Mexico. alid Spcciilation about thc Cultu rai Procrsses." Iii Jfnri. Srttlcmtlit. und ti-hanis~n,P. J. t'cko. R. Trinpham. and G. W. Dinil>lrl>y, cds.. pp. 67- 93. Canil~ridge,hfass.: Schenknian.
l978 Thc Scietice o-f A~rc!tueo!ogy~?Belmoiit, Calif.: Dual>uryPress. 195 1 "Thr Tratinitioii to Statehoocl ..-as Seen from thr 51outli of a Caive." In T%P I'rnnsi~iorito Stutcliood in the SPI s \I7orld. Cratit Jorics aiid P 3 ~ 1 K:autz. cds. PP. .. , . 12.3- 154. Ne\v rorri: Cambrid-e cniversity Press. klihir? 1,ucy * 1969 \'itchcrafi. h'ew Tork: McCrnu-Hill. Sl;tlii>n\v\ki.Hruaislaw 1920 "War aiid W'eapoiis ;amoiig tlict 'C'ativcs of tlie Trobriand Island!;. '. lfun 2 0:lO- 12. m . * 1921 Argonauts oftlu, \ f . ~ .s t a ìrucrfic. Neu York: Duttori. 7. 1927 S ,:x und R q rr~ssiotain Socuge %criety. Londvii.D-..il iivuiiedaek Kegan Paiil. 1933 CLbrnl Card,ens atid T%eir.Magie ( 2 vols.). Loridon: Alleii 8- Vnumin .\l;iind:~i ni. \lahni ood .t 1 .. 1973 Tlic .vyal o j ropururton Contrrrl: Farnily, Caste nnd Closs iii nti Indiori \'illuge. .iew York: 3,loiithly Review Press. 31:1rano. 1.o~ 1981 "1Viricligo Psycliosis: The .Inai n Emic-Etic Coiifusioii." Cirrrmit -4 ogy 23:38.5-,112.. .. Rcilwi-t H. 3iarcrr. 1914 T11eTlu-esholrl of Reliigion. L o rdon: Methiieri. \f:ìt-golis. S~lasi~w 198.4 Xfotliers nnd Sricla. Bcrkelcy: Uriiversity of Califorriia Press. \l~!rslliill. l ~ ( ~ l l ~ , l ~ ~ 1971 "Sexual Beha\-ior on 'rjaneaia." In H i ~ m n nSrxtral Aeliacior. D. Xiarshall and R . Suggs. rds.. pp. 103- 162. Englewood Preiitice-Hall. Cliffs. S.J.: \ l ; t ~ ~ I \ i h I l .S~;IC I n I~itorpretaiionoj' 197s \i'eukerid i\ Drrinkrnii~ssii sia. Palo .+lto. Calif.: SIayfiel \1;1rti11.P~iul 19-4 "Prehistori 1: The Globiil t, Eztiiictio?~: .4 Preltodel." in Q i a r ' a c x liistot-icRc~co~ulion. P a i S. Slnrti t i and R. Klciii. t:ds.. pp. 3.3-1- 413. Tiiscon: Ttie L1iii\.ersityof Arizona Press.
..
.
P
B
e . . .
.I
P
..
\fam. Kiii-l 1970 ( l 8.59) A Cotitrib~itiotito &JieCritiqrte o f Politico! Ecoiiuiny. WC\\. Y ork: Iriteriiati01)~I Publisliers. Jfai-'i. Ksrl, and F. Engcls 1916 (1648) Tlie Corriniirtiist J~fari$cstci.NcuYork: Ititeriiationril Publishers (Initiall! published 1818.) Jfrison, Cai-ol 1961 "Natcliez Class Structure." Etlinol~isto~~ 11:110-133. Xlason. J. .\ldcn 19.57 The Ancirnt Cicilizutio~isqf Ppril. Harmotidsworth, Eiig.: Peiigriiii. Mathcws, hlervyn 1978 Pricilege in tlie Soeict Utiioti: A Strrily of Elitr! Lqe-Stylcs (I'ndrr Contrnt~riism Loiidori: Ceorge Allcn 6- C'nwin. Mathur, Hxri l 9Y7 Anthropo!ogy in tlri. Dgreloptrient Process. New Delhi: Vikas. Xlead, hfargaret 1949 Jfale atirl Fmnale, Nru. York: Morrow. * i950 Srx nnd Ternper.nment in Tllrce Priniifice Societie,~. New York: Meritor. l 9 7 0 Crtltirre a?id Cornmitrr~~tit. Garden City, N.Y.: Satural Histnry Press. lleggitt, .\lervyn 196-1 "S,l.iale-FeinaleRclationships in thc Highlands of Australian New Cuinea." :In.rm-icnri Antliropologist 66:PO.i- 224. 31ciicher. oan l C)74a "Coi nflicts aiic1 Contradlictioris iii thr Grren He\.nlutioii: 'rhc Cas;e of Taiiilil -Kadti:. .. -. . - . . -.. . Lcunornic anri ì'oliticnl \Veekìrl 93309 - 3 2 3 . I974b "The Caste Systein Upside Dowii: Or, tlir Not So S.ivsterious E;ist." Ci~i-rrnt Antht-or>, ology 1 5 :,469 , - 478 478 Aqric iilttct-al aiid Social ! Tiimil X,otlu. New Delhi: A . \iiiirt.. hate l970 Scxunl Politics. Gartleii City: N.Y.: Doiiblcday. .\ liiig,~-~ \f'an. \V;ii>rI:i 1978a "Houselivld Ecoiioiny duritig thc Peasant-to-Worker i'raiisitiun iii tlie Swiss Alps." Et\irlo/ogy 1T(?):153 - 196. 1978b "Tlit. Iiistitiit iori;ilizatiori of the Eiirnpcan Faniily: Thc Iiistitiitiorialjzatioii of 'Cllildhood' as a Market fòr Faniily 1,abor." Conipnralicf, Striclics in Soriety orid Hiutoiy 10:4.53- 468. \.tiiitiirii, Lcigh, iiiid Joliii 'I'. liitchcucli 1963 "Tlie: i3;')'1>ritsaf Khalapur. Iiidia." In Sir Crilfrcrcs. Sticdies qf CliiI(1 R . 13. ~rk: Wliitiiig, ed., pp. 203 -36 1 Wiley. hf iritiirii, I,cigli, :ind J. Stasliii l982 "1rif;iiiticicle as a Terrriiri on Proccdui.c." Uchnoior Scie11 d i 17:70-90. bl iyacli. D. l C167 "Tlie Difr~rencrsin Sncial Behm-iot an.toiig Jiipaiirse Macnque Troops." In rrogrzss i11 Primntolo~y,D. Starck. R. Schricider, aiicl H. Kuhii. eds. Stuttgart: Ciistav Fischer. l1oridl;iiic. J
Scliools. Saii Diego: Institute fur Lreaciori Rcsearch. 1!)741>Tl~eTr-oi~hled\Vnters of Ewilntioii. Sali Dicgo: Creatiori Life. 19b6 "Tlw Paliiry River llystery..' Irnlmct 1.51 :i - i v . El C:ajoii, C:ilif.: Iiistiiute for Crezition Research. Sloskosvitx. Rrsync. 1975 "Thc hcquisitioii of L~iiguagc." Srientijc Anzericu~i239(3):92- IoS. S1oynili;rii. I>aiiirl P. l !)€i3Tliu Segro Family. ihe Cosefor Xatiotinl Artiori. i\'ashingtoii. D.C.: C.S. Departmeiit of Labor. Sltilli~igs.I.,eith 1914 "Ethriicity and Stratification iii tlie Crbati uriitc,d States." Arinals oj-tlir. Y.Y. Acadeniy of Scietice 316: 10 - 22.
.-,
l
I I
m.
..
\ f ) i y ~ ~ c - l .\litrii
Tliu itd16lndin~is:(:eiiocì(lr iri Puragctny. 1ritern:itiorial 1Voi.k Group for Iiidigeiious Aff;iiis (IWGIA). 1 1 . \irii-dock, (;eorgc P. 19-19 Sodnl Stn1riur.e. Ne\v York: Marmillaii. 1967 Etlinoprapltir Adns. Piitsbuigli: Ciiiversity of Pittsburgli Press. \liirphy. Hal~crt 19.56 "Matrilocality and Patrilineality iii AIundiirucu Socirty." Arnericori ~tithropologist ,i5 :4 14 - 4 3 4 . 1976 "Xlaii's Cultiirc aiid M'oniaii's Nature." Ar1riul.s of tlw S ~ IYCI Mr\rt~dc?~iy ~ njScierices 29.7:1.5-24. Jfiir~ky,(;critld 196-1 "Tlie Mood Tree as a Peasant Cash Crop: An ~iithropologicalStrateg): for t h r r)orriesticatioti of Energy." Iii !!aiti ?ò(lay rrrid 'iriiiior~orc:Ari Interdisciplinury Sindy. Charles Fost and A. \'a!drnaii, eds., pp. 1-1i- 160. Lanhani. MD: Uiiiversity Press of Anierica. N;i-ei-.Fi-crlerick 1!)7S "Prcscriptive Grniiinini.: A Realipriiisal." liritlit-opologi111.rippmac/ias tci Lcitigitu~~, C. X~irCoriii;i(!kand S. A. rul Isstres, \iT. Wiiriii. eds.. pp. 39 1 -5Y:3. T h r Hagiic-: bloutoii. 5 i~. -1'. bh;ivior h? tlir 1973 "TiiitA~ithropology 26:6l; - 6 3 9 . Psrson. Talc-ot 1970 "Equalii!- arid Inequalitu in Modern Societ!.. or Social Stratificatiori Revisited." Iri Socio! Stratificatiori; R uararch a nd Tlienty for ilie 1970's. EcIward La1.imatiii, ed.. pp. 13-71. New York: Bobbsi-Slerrill. Parsons. .%nnc 1967 "1s the Oedipus Coniplex Uiiiversal?" In P~rsonnlitiesatid Crrlturcs: Readings in Psyrho!ogica/ A>ithropologY,Robert Hiiiit. ed.. pp. 3.32-399. Cardt ;.Y.: Natura1 History Press. d Sfeluin Pasternak, Btirton, Carol E Eni ber 1976 "On the Coriditions Favoririg Extended Faniily Houseliol(ls." Jonrnal ofiinihropologica1 Research 32(P):109- 123. Pasztory. Esther 1984 "Tlie Fiknction of Art in Mesoamerica." Archeologq January - Februaru. pp. 1 8- 23. Patterson, Orlando 1977 Ethnic Chaucininn: The Reactionay Imptrise. S e w iork: Stein and Day. Peckman, joseph. and B. Okner 1974 \V/! o Bears t1\e Tax Burdcn.' Wzhington, D.C.: 'The Broo kings Inst itution. Pellet, Pt'ter . 1957 "Proi>iems and Pittalls in the Assessment of Hutiian Siitritional Statiis." In Food and Evol11tioil: T w a r d a Tlteoy of Hunlan Foocl Nabits, \I. Harris and E. Ross. eds.. pp. 163- 179. Philadelpliia: Temple C'niversity Press. Pelto, Pcrttie, and Gretl PeIto 1973 "Ethriography: The Fieldu-ork Enterprise." In Handbook of Social und Cultura/
.
.4nthropology, J. Honigmaii. ed., pp. 2 4 1- 246. Chicago: Raiid 3fcSallu. 1976 The Hi~maiiAdce~iture:An lntroductio,i to Anthropology. Xeu. York: Macniillan. l'crlo. \'icto~19 76 Econotnics of Roeinn C.S 0f Black Inequality. Neuv York: lnteriiational Press. )'hiliI>\. S I I S ~ I I 1980 "Sex Differences aiid Langi~age." At~nualRecieu: of i 'ogy 9:333 -5-14. 1'iddot.k. SI 1i;ii.t
'
the Southern 1965 "The Potlatch : Kwakiutl: -A- ~ .'-P Wrerspective." Soirthu.estem J O I tal ~ ofAnl,/iropology 21:244- 264. Piggcitt. Sitiliti-t 19l66 Anciein t Erirope,. Chicago: Ardine. Piincntc-l. ll:~vid.et al. 1973 "Food Production and Energy Crisis. Scimre 182:443-449. 1945 "Energy and Land Constraints in Food Protein Productio.n." Scient 1-761. I'iri~c~t~tcl. I l . i~iid\ l , , Piiiici,tf:11-c -
x
"
.
r
.
e -
A
I'iggoti, Stuan ( ~ Y M ) , Errropa o n t i c ~Einaudi. .
Torino. 1976.
1979 "The Inforination Eeonom!:." p ) 1 . ~ , dissertatiori. Stanforci Cniversity, Poyicil. I ~.r>pi>ltl 1963 Tlie Kaputrkic Pnpuatis of'\f:pst G'uitiea. xeu. York: H o l ~Kineiiart . and
Winston. 1966 "Law and Order." In Iritwdt~ctiorito Cultilral Arithtapology, J. Clifton, ed.? pp. 200-224. Bostoii: Houghton Mimin. Pnc t. J o l i i i l 985 Food Shoriage, Climatic C7ariubility. atid Epidemic Diseose in Pre-Industria1 Eirrope. Ithaca: Cornell Cniversity Press. Prc!iii:ick. Da\.id 1971 "On the Assessrnent of Laiiguage Cornpetence in the Chimpaiizet?." In TI Behacior of Sonhuman Primates, vol. 4, h. 41. Schrier and F. Stollriitz, eds., pp. 1113 - 128. S e w York: ~ c a d e m i Press. c 1976 Zntelligetice in Ape and Mari. Hillsdale, S.J.: Erlbaum. Price. Rsrh;ii.a 1979 "Turning States' Evideiice: Problems in the Theory of State Formation." In h'm) Directicms in Political Ecotiomg1: An App>-oachfrorn Antlirop,ology, M. B. LCoiis and F. Rothstein, eds., ppI. 269-3C )6. Wcstport, C8iin.: Greenwood Press. Pi.iiicetc,n Hcliii.o.. F.. aiirl J. Xleyrr 19RC1 "Compa ,rative Education: Tlie Social in of the Moderii World Ci~nstructic s! .steni. A tinual Revieu: of Sodology 6 : 3 b -~J Y ~ . H:ipp:ipr~i.t.Hoy 1971a "Ritual, Sanctity, and Cyhernetics." 1
m
-
"
,...n
m,-.,.
.
Atncriciri ,~\iitlo~olioiogisI 7 J:.iO - 76. lutio~i."111 19'71.1) "TIi(. Sircrcd i i i t-11 Es-piortitioris iti AttfIit-o, iorton Fricd. ed., pp. -103 .$-,[I. ncw L'ork: Crowell. rr: Rittrril iti tlir, 1'184 Pigs.fir tlil c C;irirrcn I'rt>l~l~. 211~1 Erolog!/ (!f(I i r d . Ne\v H ; ~ \ c I \I. ., ~ > ~ I I I . :l'al(. Ciiivc.rsity PI~CSS. R;ismiisseiil, Knrid I 929 The Ititell~cfirnlCtrlttirc ofilip lgltdik E.skir~tns.Hq>ortof tlie 5th Tliiilc Elxpeclitiori. 102 1 -- 1 !);?,.i. ~ o l i. . iio. l . Tiniislatt(l by W. Worstcr. Lopc.rilingeri: C:lyrl~.riilal. Heiri, Slartin, ;iiid 1x.e Rainwateil 977 "lIow I.;LI-gc1s t hc Wrlfarc CI,ISST" (,'ltange Septernlwr -0ctobcr. pp. 20 - 23. Rerifi-e\v. C;oìiiii 1973 Bcfor,: Cioilizcitioii: TIii. Hodi,rcarl)on Revolvtiort antl l'rehistorir: E~irope.NeuYork: Kiiopc Rhoacics, Iiohert 1984 Rt-,:rrkirrg X r t ~(;rziririd; Agricilltrlrrrl Ar~flir.opo/ogy.I.ini;i. Prrii: Iriteriiationiil Potato Ce1itc.r. Hibciro, D a r c y :! 194 1 TIIPAinerirns rr~irlCii.ilizufioii. N c w Yoik: Duttoii. Richaids, P i ~ i l 19'73 "Tlic: Tropiciil Riiiii Forrst." Srimitifir Anir:ricnn 229:38-155. Rifliiid, Jciciny, and Tcd Howard 1979 T/ie ,?%lergirig Oi.(ler*:(;od ~ J Ttlic A ~ o,f P Scurcif!y. Nouv York: Putiii;iri. Ro;icli, Jack L-, L. Gi-oss, iind O. R. Grirssliii, irds. 1969 Sni:iul Stt.aiiJirr~tion ifrrrl Slutes. Eiiglrwoo(1 Cliffs. X.J. =-HiiII. Robcrts. Faiil 1064 Ertglislt Syttnx. New York: 1Iai.court Brace Jov;iitovicli. Rol>ei-ts,Hon. aiid D. Drintiiall 1982 Reirit:~i!iilg Ii)eqrjnlit!/. n o s t ~ Schenk~~: 111;111.
>)
Rohciin, (&a 1950 l'sycho«nnlysis otitl Atii/irc~pnlo,ny.NPH. York: Iiitt~riiatinnnlI!iiivc.rsity Press. Boliiicr, Hoirnld
Rap~~qwpo". 1Zoy 11984),Mdioli per gli antrnafi. Aiigcli, Milano, 1980. Ribcirr). Darcy (1971): Lc Amcriihe e !a cicilfò.
Einaudi, Torino. 1975. Iloheim, Gexa ( 1950). fiic.r>ana~isr' e antropolo~~a, Rizioli, Milano
l969 T l t ~Etlirt,~graph~l c?fFi-[~iizBno.~.Chic:tgo: Ciiivrrsit y of Chicago Prcss. Ruhi-lich-Lcnvitt. Hiihy 1077 "L\-oriicii iii Traiisition: Cretr :iiid Suirirr." T i i R~(.c~>niJig I'isililv: \\'onir.ri in :. Etiroperin History. Renate Bii. L J ~ ~ - - .lili.I L. iiuiiilcig of hriima 1s in Stratcgy: Thr Adapt ;L t 1011 . rt ,4 iriaznii Ciil! urnl Ec:ology ., .. Crtrre~; .-bithropolngy 1 9: 1 - 36. 1979 "Rrlily to Lizot." Clirrriit Aritlrrol>ci~o,qy 20: l *jf - l m5.5. Ross. Jiiire 1954 "Eff~ctso i Coiitact ori R t ~ ~ c . n cIInqtiiie t i v s Aiiioiig ~chiinriiJiv:iro." 111L\''i~:f(lr-r. (,'1t/t1tr~,arid E~n~:irt>niiic~it. Brii~nF~:i-. \-ictoi- l\-. l 067 T/rp Frn-PY~ o{ Si/irslrrrl~: Asorin/ Siuticn. (:hicngo: Cliicaso Rescarcli Associat ioii. \Yatsoii. Jamez
1977 '-Pigs, Fodder, and tlie JonesEGct iii Postipomcali Xen C;iìiiiea." Etlinolog~~ 16:57--i!), \Vas. \Iuwayl S. Diamtind, and F. O. Cearing 1:); 1 Atithrol~ologic:ulI'r.rq)c,rtic.rs o r i Education.New York: Basic Hooks. Weidirian, Helcn 196:3 "Research, Scnlicc, aiid ?'raii)iiig Aspects of Clinica1 Ant\iropo\ogy," iii Cli?rical Andimpology, L>. Shimkiri arirl P. Golrle, eds.. pp. 11 O - 153. Washiiigton. D.C.: C'iiiversity Press of America. li'eilcs, Chris 1978 "The Eclipse of Sun Myung Mnon." In Sciencc. Sin and Scholarahip. Irviiig Horowitz. ed., pp. 243-358. Canil>ridgc,hfiiss,: MIT Yrrss. Weiiicr, Annette 1976 U7on,en of t.'alile, Meti ofRantn~tz. Austiii: Uiiiversity of Texas Prcss. Weisrn~ii,Steven 1978 "City C:onslructs Statistic;il Profile in J,ooting Caces." Tlie %pia York Times August 14. p. 1 . Weisncr, Thonias, and Ronald Gilmore 1947 "My Rrotlier's Keeper: Chilti arid Sibling Caretakiiig." Cirrrr?tzt Aritl~rclyiology 18:169- 190. Wciss, Gei-aid 1977a "The Pro\>leriiof Ilevelopment in the Noti-Western World." At>isr.icnti~ n t h r o r)ologist 39:887 -693. 1973~ "Rlietoric in Camp: Jotrt-tin! of lniiii Atrierici 1. \\'eitzman, Lenore 198.5 Tiie 1)ii;or.c~Rei:ol~iiiort:Consequenc~s for Lt'r>rnetinncl Chilrlreti in Arnt!ricn. NEW York: Frec Press. \l'ci-gc. H. 1979 "Potato Processing i l ) tlic Criitiiil Highla~idsof Pnru." Ecolog!/ qf'I:oorlarid .\.'iilritiori4:219 - 234. LVcrner, Uciinis 1979 "A Cross-Ciiltura1 Perspective oil Tlieoty and Research on Malc Honiosexiial4:345 - 362. ity." Joirnl~lnf fìotno~i?xrrrcalii~ M'est. Jaiiies 19.15 Yl(iincillrr, U.S.A. Ncw York: Coliirnl>ia Uiiiversity Press.
l
\\'estoff. (:li:irles
1978 "Marriage and Fertility in the Developed Countries." Sciuntijic Awrican
239(6):Sl-57. \vhitc. 12cnjninin 1976 "Production and Reproduction iri a lavariese Village." Ph.D. dissertatiori. Columhia Uiiiversity. 1983 "Agricultura1 Iiinovation and Its Critics: Twentv Years after Clifford Geertz." Institiite, of Social Studies Working Papers. Series No. 6., The Hapue. 1V)iilc. Dotiglirs. ct HI. 1977 "Entailrnent Theory and Method: A Cross-Cultural Aiialysis nf ttir Serual Divisiori of Labor." Beliacior Science He-
search 1. 2 : 1 - 2 4 . 1'Vhitc. IL?!iilio ,..,.m.
-: IY+Y J 11eScietice of i
Ci~lti~re. New York: Crove Press. \\'i~itit\g< John %t. 1969 "Effects of Cliinate on Certain Cultura[ Pract icc ciron~ì~rn: t nnd Culilural rinBeltaoiii cul Str~dic ,s i*i Culti~t-al thropolr: Vayda, eii, pp. 416-455. , Garden ~ i t y A, . Y .: ~ a t u r a ni i s t o r ~Press. Il'tiitii~g,Jolin. ;iird Hentrirc LVhiting 1978 "Strategy for Psychocultural Researcli." In The :U(~kitigof Psycllolo~icalAiithropol3rge Spindler. ed.. pp. 41 - ( 51. y: University of Ca lifnrnia P ress. V iijiitniii * 1930 L,atiguage, Thought and Kealriy. Kew York: Wileg;. \Villigci~.Jnhn van 1986 Aundierl Antlr rtq~ologyiAri Iritrodirction. adlcu, Mass.: Rergin and Gaiwev. 11 Edwiii l! t and Fcrtility aniong Kalah:ìri Dushmeii." African Studies ccntcr' Bostori Universit):. \Vorkiiig Paper 11. 1982 "Riological Vaiiahles in Forager Fei4tilitvPerformance: A Critique of 13011gaarts Mlodel." Workiiig Paper So. 60. Africaii :Stiicly Ccriter, Bostnn Univcrsit!.. 1'\'ilsoi~,E. ,-. . -:: 1973 hociol>ilum>o s i ~ f c s iSanicheUi, , Bologna. 1 979.
1977 "Biology and the Social Scieiices." Daedalus 106il):127 - l ..IO. 197!-I Huinan Satirre. Camhridge. klass.: Hhrvard VI~iiversityPress. . IYilson. .\ioi~ica 1063 Cood Col~ipany:.A Stirrly of Myakyctsn dge-Zlllages. Bostoii: Little. BTOH'II. LVitowski. Stanlev. and Cwil Brotcii 197f3 "Lexica I Cnivers;11s." Antir C of A ntln-opolu ::+i27 - 4 5 1 . 1g. and Bi 198;i .'Cliriiat e. Clothii .. - . Xornenclature.. Eth~iology24: 197 - 2 14. If'ittfogcl. b r ! .i. +: 19.57 Orimital Despotism: A Corn~iarutiw Stridy of Totnl Poccav. New Haven. Conn.: Yale L'niversit!. Press. 1960 "A Stronger Oricntal Despotism." Cliino Quurtr?rl!y Jaiiuary - hiarch, pp. 32ff. l979 Iiitroductinri to the 2nd Englisli rditioii of Ori~%talDespotim. IVolf. .\rthur P. I965 "hdopt a Daueliter-in-Law, ?rfarry i i lution to the Prolilem Sister: A C " Amm-ican ~ n l h r o ~ ) o / of the Ince ogist 70:86 i \ - ~ l f.i.. , X I I ~C,. 3. I - I ~ U J ~ ~ f 960 Jiarriage and Adoptioir in Chinn. 1845- 194.5. Stanford: Staiiford Uiiiversity Prcss. IVolf. Eric R. 19-59 Sons o-f tlle Shoiiing Enrtl,. Chicago: L'niversity of Chicago Piess. 1966 Pclisanfs. Engle\vnod Cliffs. X.J.: Pi-entice-Hall. 1969 Plta.rorit \Gurs r~f tfre Twc~itiutliCnitlrnj. New York: Harpcr b: Row. Wood. cirniy of Sciriicr.
:\.
WittiòEcl, Karl i\. I 1V57), 11 ritsporismo oncn~alr,\'allccchi. Fimnzc. 1968. W?onlcy. Pctcr t l9Mi. Lo tron~hdsuonerù. l'orino. Finatidi, 1461.
Indice analitico Ahorto. 40, 19 1 - determinato dai livelli di inc-t.rmrnto graficoo86. 94, 98. 100 - dirctro c iiiditerto, 94 Accciiri. 226 Acciaio. 64 12ccra. Ghana. 235 Achcson, Jariics, 225 Achuara. 188. 275 Aclozione, 32-33, 152 Adiilierio. 95-97, 140, 144 - inccstci comc loriiia di. l47 - modo contcnipuranm ninericsno di considerarc 1'. 385 Alfinici. 152 Alfi~to.l21 ~\f&anis~an, 8, 3 I4 Akica, 177 - dasse conta~linain, 222 - fiiniiglia estera in. 135 marrinionio fra dunnc in. 1.39 upulazionc delln torcsta Ituri. 1 1. 107 rczzo delle sposa. 1 18. 112 a occidcnt~lc,132 ..... -a oriciiialc. 132. 182 hgcnzia degli Sraii Uniti pcr lo S\,iIlirq>o Intcrnazionnle (USATDj. 341 Agaiz~a1xr 10 Sviluppo Iniernaxionalc. 334 A l;grcssi<me diftcrcnzc a sea>i>cladel sesso ncll'. 3 13-
-
jl 4
m
giierra e, 185-186, 323-324 niasclii atlclesirati all', 323-321 - punto di vista frrii78-75.89 ~Illc\,aiiiciiiodei hsmhini - bcncfici dcU'. 87-92 - cr>sii dcll'. 87.92. 383. 388-393 - legittimivà e. 140-141 - maschi. 324 - pennnaliià C. 3112.305 - poligamia C. 133.135 Alliicinaxirini - aspcrrsrivc culturali C contenuto dcUc. i09 - nelln Iomla7ione ddlc crcdcii;r~rcligiusc.
i\rnitalc. 159. 164 ~ I n d ~ i i i a n isolc. c. 182 Ancmia, 86. 99. 336 Aninvsti~ini>.245-216.260, 392 hnirniiirrio: 244-246, 392, 403 Antica E t i della Pieira t:eJz. I'criodo PalmIitico Ani ropokgie updi dnchz. Antropologia applicata: Antri>pologia culiurale - arce di stndio in. 2, 4 - contributi di, 4. 5 - definita. 2 - divt:rsità rlellr tcmrir in. 16 - ragioni per sriidiarc, 5-6 - sr.iluppo delle teorie di. 402-403 Antropaloaia applicala - la difcsa d'ufficio come. i58-359 - definizione dcll'. 334 - potere dell'. 335-338 - riccrca, [curia e ozionc neli'. 334.35 - usi drli'. 338-359 Aritropologia biologica, L, 4, 331 12ntrupologia criminale, 4 Anrrupolopia culturalr. 2, 7-8 - C a~itro~ologia sociale. 6-7 - ~ s p c i r applicati i della. 234-361 - ~ ~ c c i a l i ~ r a z inella, oni 2 - t v i l u p p dclla. 402 Antropologia kisica, 2-3. 334
2.14.245. 252-253
- prcdisposizionc (Icpli scimiaiii iillc, 253255
Alortsi. dcll'lndoncsis. 15 3 Altamira. Spsgnà. 232 Altruism~.31 - Iirniii &Il.. 107 - sclczionc naturale e. 20 ~\niazzoni(bacino dcllei. 77. 187- 1%) - gcnociclio nel. 2 12 - rabii connessi al ciln, ne!, 274 Anibknte. i 1 - impci\-rrimmo dell'. &'(,-Si. 113 - morJi di ~ m d u z i o n cC. M. GS-64.36-77 - portata drll'. 69-70 Ambilncalitd. 159- 160 Arnbitci sacro. 247 Ainenorn3 da allnrramenro. 95. 97 Ainrrica 1.atina - L>rraccori in, 22; - classi conradinc in. 122-223 - tarniglir rnatriic~aliin. 137-118 - forma di suprcrnàzia maschile in. 320-322 t\miriis. Catrcdralc gotica di. 206
,\ntmpologia urbana, 1 Irpnrhcs. I l Api, JU h p p r a r o politico.milirarc, 122-123, 172, 181182: 205, 209-210, 234, 269 Apprcndimcnto - diliercnae niltiinli hasate sull'. 34 - rvoluzione clell', 21 -22 Arabi, 80, I J J Arap-h, 312 Arawak. 297-298 Arhitriiritrà del linjiuaggio, 15-16 i\rchmlogia, 2, 4. 334. 407 i\rchrologia indusrriale, 4 Arrhroldgia scrroriale, 4 Archeologia storica, 1 Archi e frecce. 288, 103 Architertura. 203, 206, 294, 298 A r ~ o ~ r u udel t i Yuci/im Occ-tde~itafe(Gli) (illalinowski\, 108 Arishi-yarna, scimmie, 22
fumi. 116, 291: 583 - c divisione dcl lavoro in hrse al cesu. 123124 - uso clcllc. tla Iierre (Ici primati. 25-26 i\rrc0 16, 327 - :inalisi stnii~uralcdcìl'. 2%-2~)~) - animali non cirn:irii C; 284.285 - bisogni psicologici rt~(lifiliccon harnhirii a carico, 377. 382-383 Assnciaaionc (:omhalicriii C Rcr!uri. ISZ lissocinxicinc cc>ninicrcialc. loti, 1 19 Associnzionc Nazinnalc dcll'LiClici~iper i Lavoratori. 367 Associaziot,i non pilrcnt:iIi, 1 o1 -182 ~\ssociazioniper ~Iassidi cci. 182. 250 Associazioni volontarie. 356 A f i u n f ~Ei?~ogrdfico , iÌvliirdock 1, 166-167 r\ustirlia. 33. 337 - ccimplcssi di siipremazia niaschili in. 32.)324 - diffusione culturnlc in. 12 - gcnwi(lni in. 212 - legge e ordinc in. 172 - Murgiti iIc.!I'.153. 161 - profcii clcl rc\tivaiisnio in. 274 - riti di passaggio in, 261 - icoric sulln riprdiizione in, 261 - Tiui dcll'. 183-184 Aurtralopithcnrre. 21, 28 k~ancle.iIcl SuJ~ii.320 Azicclii - cnlcndario degli. ?h4 - cnniiibalismo tra 266-268 - conirollii i d c o l ~ ~ i c ira c i [:li. 205-2M - lingua clcgli. 56 rcfigioiic degli. 205-21X. 263-266 - iroria diffusianista. 405406 Bakkcr. lim. 395 Ba Kota. della Rcpiihhlica del i;almn. 2Y2 Raksh, Michacl. 189 Rnli, R Bambiiii vedi unrl?e, ,illc\tamrnto dei
Oaiiiliini; Disccndcnza; Infartici?i.ii:-as. 22; Rig rriaii, 194-195. 313 Bicipr:tiiima. 34 Bipcdismo. 27 R i ~ ~ s ~ u d i326 tà. Rismarck, Arcipelago. 2-18 I%ons.Franz, 5 1, 1 15, 405.4Oh Ut>liannen. Paul. 41 j I3unibs nl ncuironc, 270 Lk>r:an~.Norman, 344 Ibscriip. Erter, 71, 86 Brasile. 3 3 -- arrc del. 287 - ditfusione ctiltun~lcin. I2 - cliriiri di nascita in. 140 - gi.~ppnnezlin. 233-234 - jni;tniicidio inrlircriu MI. 98-99 -. Kaingang del. 144-145 - Kiiikuru del. 175- 176 - Iradcrship ira gli indiani dcl. liC).180 - sisicma di prr>prieiiì rerritri in. 122 - \'inornama Jc:, 18.5. 187-1x9 Brooklyn, NLW York. 376 iìi.oun. Judirh. 3 15 Rro~rtii.Rorìald 1 I., 380 Bruno. Giurdano, 40 Uuddisnw. 57,397 Rugi~rdi.-15 Ruriyciro. 201.203. 3 13 Burucr;rzia irirliistriilc. 3tA-368 13urt. (Iyrd, 412 (:ahrcrcts. Fnncia. ?92 C:tiii. h.lr~cle.90 Calciidari. 56. I(&. 292 C;ainbogi!is,classe cx>cii;idinain. 221 (.>nipr> rcrnrica dei. 296.37 (:anac!a
-
dircr nii1ianl:irie in. 727
- Hui:er~ti im. S6
- incidciixa
di nialatri:~nisntalc in. 309 spsicosir \YrindiJ:o in. 3 10-3 1 1 - rcRolc io rcci[irui.o in. 105- 106 - szrurrurc Ji posscsso indiri !fiiiicss), 20 - complcsivo. 34 (:ipi. 1 i A - 173, 196.201 C:iipitalisiiio. 42. 397. 10s - àrrc c. 29-1 - ioriiie eprirniti\r* di. 120-122 - negli rt:idi ipniiwiiri s o f t ~1'. 121.122 c l i lcoy;ircllc Cai-arrerc naaii>nalc. T(1.5-307 CRIhnne cmnic comhusiihilc, 64 C n r l ~ n [ z r(1.. R. 46 C~~ctvr. \XfiIliain. 332 ( : n x degli uoinini. 132. 3 17-3I8 Castc. 226. 2jh-239 ( : i ~ t i ~ ~r~~aturnli. t ~ ~ ~ i 98.99 i Cailin. Grorgc, 197 (:aitcllr;ilc dcl Corpus Clirisri i!i (:uzco. i l PLTU.269 Catrcdralc tli SI.lohii Thr- Diviiic, r Ncu, \'or!(!ci. 324.326 Citta. rrintiric ndlc. 378-382 Coiiite. .\u~iist:". 402 Ciil2 dcl Messico. 2M. 266 (hii.iunirinn. 210. S I I . 291. Ciildatl (')hrcgon. Mcvsico. 31-1. 3.16 Conrrollo idc~!ugicoC, 208 Clan cogiiatici. 157, 1M) - cprirniiivon. 172.174 Clan scnizesi. 157 - siadi dcl, s r m n d o M31-x. 4ij? (:lassc/i (:omuoirà coiiratlinc 5t:\i31i nd :ipricolturx - c aircggiamenro vcrsu la poverrl. 23(1-232 cc-ntr2lizz:irn. 2ZU - coritadinc. 19.223 Cortchiglir e petlinc come da:i;drn. 1115-110. - c cilliiira drilii povcnè, 228.230 118-119. l42 - ama. rc.giii;i d'F.pitto, 145-146 nc!lr wciciii moderne. 206-209 (:!iroritlectomia. 259 - nrllc srxic~Sprcindustriali. 2OT-2(K C:uifus in/rrrt~p/r~>. 95 Coopcrmi(~nc,70 Corsi di ~~!dcarrnmciiio psicologici. 394 Collrgi. 131- 132 Colonihia. 349, 359 Coni-S. Hernando. 720. Ze(7 Coloniiilisrno, 32. 210.212. 273, 335 CorvCe. l23 - rcliponc C . 269-270 Co5cir11m. M I 6 1 Coltciio snluircanr$ iii liiciw ;i forma tli i t ~ l i a Loscicnza di c!assc. 217-218. 355-376 di Iniiro. 289 Coscrizione al !in-cin$. 123. 266 Combusril~ilifossili. M Costa Rica. niariiuana in. 351-352 Chmiias, I.ambrus, 350-351 Craifi. Danirl. 152 (:ornitato drl Scr~atopcr Mari (:renzinnisino scicnriiicc~.35-4l Governativi dc$i Swri l!niii. 371 Creta \liiioics. 3 14-3 15. 3 18 Chmrncrcin. 108- 110. 124, 18(1 Criminaliib. 37-3K3. 397 - conirvlln maschile dei. 162 Crici di csnnibalisn>o. j 10-311 C:risrlantsinio. 56. 58 -- csognrnin c. 1-17-14s -- Iiioghi per lo svulginicriio iIclo I JT- I l 9 -. àccentu;izionc dc-l principio maschilc iicl. - iiinrrilr~-alitiC. 162 58. 3 18 - r c c i p n ~ i t e. l 107- 108 - origini drl. 397 Cugini Commcrciu della droga. .3$2.383 - c!oppi. 157 Conimcrcio silenziosci. 107 - incrnciaii. 1-16. 1-18. 156. 164. IhÌ-l-2(>8
- coi~iiinitari,250. 255. 257 259. 291, 393 - dcl cargo. 271-254. 397 - rcclniasiici,
250-251. 26Q. 203. 26h-268. 2 ~ 1 . 2 ~ 4318. . 393 - indiridua!i. 249. 25 1-25.3. 290-291, 3 10. 393 - iiinsranici, 269.270, 391 - rniuc-nrristici, 269. 397 - negli Siati L'niti odicrrii. 391-397 - prcdoiiiinio maschile dci. 3 36-318 - sciainanici. 249.251. 253-255. 393-391 - rclcvi~ivi,$94 396 Ciiltiira - 3nc e. 284-290 -- ssprrii cmici ed etici dclla. 13-15 -- aspcrri niilntsli c comporiamcnisli dclla, 13. 309.31 1 aspetti ricorrenti dclla. 15-16 - coscierizn C. 60-61 -. dcfinizioiic del o n c r t t i i di. 6-7 - rvoluxione bioloPica C. 27, 29 - non iimani, 22-27 - passssgio di. 7- 13 - c pcrsonalii9. 302 - dclla povcna, 228.230. 305. 372-373 - produzione d'energia e. 80 - sfera durnestica dclla. 130 - storia delle rcorir drlla. 502-4 13 - trcnlcii di ricerca. 406-407 Ciiltitra curu~nicriciinam'dt ,iitilincare, 154-155, 157-158 - bilatcralc, 154-160, 165.166 - cognatica. 32. 154. 157. 158. 160; l67 - tloppia lo hilatrralel. 156 modclli di rcsidcnza postrnatrirnonialc C. 158.165 - regole di. 154-156 - significato ernicu c biologico d e l l ~ .152 - tcirninolopia di parcntcla e, 165.168 - uiiihnearc, 154-155, 158, 160, 166.168 Ilisoccupazionc. 375. 379-380. 3 9 i Distanziamcnto. 44-43 Divalc. Williain, 182, 190 Divario geirerazinnalc, 9- 10 Divinazione, 176- l i 7 Divisione del lavoro. 186 vsdi urich.hr..Ruoli sc.ssiiali - . r automazione degli impiegati. 167 - economia C , 123-174 - nella socieih indu
-
--
Indice rinalitico
383-384. 388-392 Fcrguson. Rrian, i i 6 Frrgusaon, Adam, 60,402 Fcrro, 64 Fertiliti, indici &, 92-93?38.1, 389.390 Fertilizzanti, h(>, 7 I. x I Fcudalesin~o.32. 17s. 212-213. 397 classi contadine sotto il, 220 - gerarchia ecclesiastica C. 260 ticfili stadi d i Marx. 404 Fcutlalesin~oeuropco, 202-203 Fidanzamenti inianrili. 141 Filiazionc. 152 Filippiric. 544, 359 - 'I'asadsi delle, 182 - terrazzariicnri nellc, 66. 68 Pinh, Raymoiid. 196 uPlats», 377-378 FondarncriiaIisn~>protclstantc. 35, 395-397 I~ondaxiuncFord, 331-335, 344 Fonclazione Rocrkekllzr. 334. 344 Frn>tball arnericaiio, j 15 Forbe~,sertinianalc. 370-37 1 Fard' famiglia, 371 Fvrd und. 306, 309, 3 12-313 Frisch, Rosc. 94.95 Frurnm, John, 273 Funerali, 259, 291-292 cannihalismo e. 183. 355 - nellc laole 'I'mbriairii. 320-321 Funziorialisrno. 406 - strurriiralc. 406 Fuoco. 64 Fur, del SuJan, 132 F~irin.174
-
-
Gahon. Repubblica del. 292 Gajdusck, Carlziori, 354.355 Galhraith. John Krnncth. 369 ! L339-3411 . IIaiti, I'rogaro di Agnforcsiazione di. 341343 1bleu, Alex. 153 Hauson. Jim. 356 Ifarr Krislina, 394-395 Harner, Michacl, 161, 185, 267 Iran, C.\X'.. 163-184 [laung. l44 IIegcl, G m r g Wilhelm Fridrich. 103 Heidcr, Karl G.. 185 1Icris. lules. 208-209 I Lrpcs. 387 Herrnsrcii~.R.!.. 11 1.412 k lcrskoviis. Melvillc J.. 140 l Ic-rict de Alcantara. Cynthia. 346 Hicks. David, 298 Hinduismo. 56-57, 305, 393 - c ~ s r cindiane e. 236.237 - predr\rniiiio n>aschile dei prclaii ncll'. 318 - svil~ppi> dcll'. 397 - v:icchc sacre C. 276 IIiricfi, Jcrn. -112-413 Hoghin. H. Isn, 105 Holml>erg. Allen. 33') I.lorno cwrirrs. 27.28. 64 Ilorno hahtlir, 27-28 f {orno rdprrnr - cornc animale arristico. 284 - rlensità clemograiica dcll'.XX. - ercdità pelietica dall'. 35 - evoluzioni clcll', 27-79 - rifiuto dell'inccsio ncll', 148 - studio antmpologico dell'. 2 I Iripi. jirarnmaiica degli, 55-56 I lo\varrl, Tcd. 396 Honi, Nrlst>n l3iinkc-r. 371 I lurori dell'(mrario, 163 I luttcriti. K6 ldmtirà ernica, 232.233 liugao, tcrrazze ad, 68
1iidic.c analitico
Iliuminimr>. 402 Imboscata. 17tl. 185 Impero romano. 0 3 , XKi. 397 Inca. 203-205, 267 a n c degli. 287 - controllo religioso e Idenlogicn presso gli. 205 - Kera~.chiarc~clesi~stica pressr) gli. 2 ~ O / I
- arte d q l i , 287.2%
- associazioni milirari degii. 1b2 - credenze e rituali individuali degli. 25 i 252
- l i n w e dcEIi. 55 - movimcn~ircvir-alisii dcpli. 270-571. 3'15
- poliginin p m i gli, 1 3 1 - putiutn', dcgli. 112-114 - riti di gruppo p n s u , 255-276 - sicrminio dcgli. 2 10-212 - visir>ncdiliusionisra i.o~lii;iioiie clegli. 153 - riic>li sessuali tra pii. 319-321 Isliaiio-:aii)cricani. 3H2.3S3 Isiaclc. 144.145. 318. 41.3 Isrtria arric:a, 304-3 l U Istinto - guerra c. 156 - inccstci c, 144-146 Istitiitr) Nazionale di Saliitc hlcntalc. 350 Isrituto di 1licvrc;i pcr I'~\~ricoltura lnicriiazionalc. 3 34 Isrittiin idcoldella Ioresra, 1 1. 107 -
lackson. Xlictinc!, IO laniaica, ninrijuana in. 3.18, 350..)51 Jcriscn. Arrh~ir(:.. -11 l.412 Jivnro. dcll't;cii3ttor. L!-( 2-15, 152, 251. 291 lohri 1:rumm. culto di. 273 lohnsrin, Lyrirlon. 274 - culto di. 274 Joncs, k . l r n ~ i s .557.358 Kailnr. ilella Nigeria; 14 I Kai. d c l l ~N i ~ o v aGuinta. 2-18 Kaincst,g. r, 3 18 Lrakey. Ma?. 27 I.rakcy. Richnratrif»cali C. 137-138. 376-3711 intanticidio C , 99.100 mancarizii di p)tcrc e. 2 1 O rclnzionr tra prcutuzir>ne e riprodiizionc c la. X h nrgli Stali Uniti, 371-373, 376 i'rcniack, 1)auid. 30 Pressione deinografica, 86-87. 123 - ccimplesso di >iiprcmazia maschilc e. 322323 - gucrra causata dalla. 187-191 P r e z i ~di mtrcaro. scariibio a, - danaro C , 117-118 - organizzazione domestica C. 147-148 regole Ji discendenza e. 160 nclle scicietà capitaliste. 119-120 Prezzo-dclla-sposa. 1 18. 136. 140-141. 142143, 148-149 Prc-zzo-dc-lln-sposo, 143 I'riinatoiofiir. 4 Pnnr/iuc Ct~l!rrrr(Cultura pririiitimi (Tylori. 24 4 Produttiviri del linguaggio. 44. 52-53 Produzioiic. 16, 364.365, 387 vrdi ancbr, (liho. produ7.innr di ambiente e. 66.68-69
-
c
-
-
-
-- aspciti orgai~izzatividella, 104- 105 - caiiiiibalismo a7tccri e , 267-268 - economia come. 1W - clas~ee. 226 - di cncrgiil, 4 - 6 5 - tcnilitCi e , 94.95 - C Icggc di ridiizionr della pruiiuun
- nne e. 284285 - rs~xrimentidi linpagpio con di. ì 9 - 3 1 - biwemi di comunicazione dcgii. 45.46 Sclciwi multipla, 355 Scrittura. 403 Scriicxoni. 1M-107 Scultura ineori. 288. B1 Scuole iiedr. Istruzione S a n d a Guerra Mondiale. 141) Selezione naiuralc. -10-1 - comportamento e. 21 - cultura e, 29 - lotta p r la wprawiven7a contro, 20-21 - processo di, 20 - rifiiito dell'inrrsio e. 144-146 - sociobiolopia e, 34-35 Selvaggina, guerrs e, 187-1'30 Semai. della Malcsia. 11 1-112. 178. i13 Seme maschile. 525- 528 Sept. 157 Seni, 220 SeMzi e informazjone. scrrore dei. i(4-3h5 - diswcupmionr e. 379 - C f c m m i n k z i o n e della forza laviirc?. 35-1385. 388.389. 391 - industrializzazione dei. 366-3M Servizio dei Parchi Nazionali, 334 .kri.izio-del-pmcndcntc. 145 Senrizio sanitarin, 93, 3 3 6 . 333. 357 353 Servizio-per-la-sposa. 14 5 Sessismo, lingua e. 57-5h .Settarismo etnico, 375-576 Settarismo ra7zisle. 375- 3 Sexion, Lorraine, 3 13 Sfruttamento economico. 2 18-219 SharK. lagna. 382-383 Shaur. Gmrge Rernarcl 54 Shih iVan Tan. bacino idnrn di. 221 Sikria. 250 - gnocidio in, 212 - sciamani dclla, 250. 2% Simboli iconogmfici, 46 Simbolismo snsuale. 3 17 Siriai. 195-196 Sinatra. Frank. lri Singalesi, 107 Sintassi. 49-50 Siona-Sicnya. 1Sc) Sisrcma arsisrcnziale. i65 c r i n ~ i ~ a l iC: .i 3&2-3S3 - mattittii-a!itiicrli c i k i iicllc. 0.5 - nioli a scconda dei sessi ricl!c, 277, 3 li) - scambi matrimoniali ncllc. 145-146 - sciainani nelle. 176-178 - t r~smissioncci!lnrralc ricllc. 131- 132 h c i c t à indiistriali. 0%-h9 - riiol: scssiiali nclic. 121. 328-329 - sprcializ~:izioiiciielle. 121 Socicth prc.indiistriali - abono dircrrc. ncllc. 94 - cnntrnllo ijcn~o~rafico ncilc. 40. 97 - cuntrrillo :clt.i?kigicri ricllc.. 205-?Mi - clivisirine dcl lavoro in hasc 21: hcuu ncllc, 125.125
-
.
--
1rurrra ncllc. 322-323
-- l ingua ncllc. 56
Socieri i~gliii-c-brucia.65-66 fivisionc del lavoro in base al scsso ncllc. 127 iatrfioca!ità c patrilineariti nelle. 161-162 >rodiirioni-di cibo nrlle~76.77 - I>unio (li riduzione (li r>rodiirriviiae. i 0 -- ;pisci? aninrali c3~urireprcscx* le. 77-78 Socicr11 tccnouarica, 136337 Sociobicilogia. 34-35 So~iolin~uisrica. 4 Stid:+liri, 181-182. 356 Sole. esposizioi~eal, 9. 226 Solccki. Ralph, 3 Scirorarn. 149 Soirocu\turc. 7. 226 Soctolii>~ua).~i. 12 1
.
R-
elle,
e.
3
:sia
Soutliworil-i, 1'rankIii.i. 5S So\~r.asircitturn.16 Spigna, nnc dellc caveriic in. 2'M Spaxio, c.c,nccrro di. 5 5 spcciniizxazionc. 123-125, 336. 338 Spctic aniiiisli dcciinnic- d a l l ' i ~ ~ r i c o l i ~ i n raglia-e-briiiia. 77 78 Spcticrr. i lcrbcri, 104 Spciracoli pribblici. 206. 293-294 Spiro. Mcli~~r,rd. 309 Sprirt -- ag1:ressiviia cnnschilc C. 3 11-31.5 -- tccorcls i k l niondo iiiaschili c immir~ili !lcllo. 323 -- tnria tlclla Fuerra iritesa come. 186 sqi11id (,\v. Tcri-anova. 23 1-232 Sri 1\ . d a . 90. 107 Srack. (:arol, 377-378 Stagno. (74 Stairfnri-iiiniticgli, 328- ).?V -- burocrazia intl~isisia!tc slicnazinnc ncgIi. 366-308 -- c:i~>italisrnoolipol>olisiiconcgli. 364. 3 M -- classe d o m i n a n i ~ticgli. 369-372 -- complcs.;a dcll;i meriiunii:~i>c~Ii.350-351 -- controllo iclizilopico negli. 207-208 -- criniinlilira ncf:ii, 378.363 -- famiglia ii>trinll. jhh. 389 -- .aifiitdcl Ccnsimirnio d q l i Srari Uiiiri, 38-1 lllticic~delle Inipostc. 370 L'lticiu di Siaticiica ara. 394 Cnvhcrin. cicpusiii iossili in. (4 Unionc So\-ieiica. 366 - classi: dorninsritc in, 210. 218 -- coercizionc fisi E.'i!adtl. Caro. 23 1-232 U'akct, Xlatcorn. 336 \X'allace. t\ntliony. 249-270.307
-
Lloyd. ISJ. 368.364 \Y1ashingon. 1) :.. i i i - 3 7 4 \Vriner. ~ i n o c r t c 370 . \Y'eiss. Gcrald. 2 12. 2%-295 RCrncr. Ucnnis. 328
L'erifiiabilita, 336 Vcicr:ini eI'an~ifst C)ppenhcirnm).389, 392 Ul'oiindcd Kncc, Soiith Dakma, 27 1-272 \Y1ovnka, 270-271
Xochimiico. chinampas di. 69
\Y:arncr.
W'ehf. . lamcr. 3hR
Yahzan. lo2 Y~nomamci.94, P85. 1Zi7-IW, 2hi ì'oruhn,
309
Y i i k p ~