KATHARINE KERR IL DESTINO DI DEVERRY (The Bristling Wood, 1989) Alla memoria di Raymond Earle Kerr, Jr. 1917-87 ufficial...
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KATHARINE KERR IL DESTINO DI DEVERRY (The Bristling Wood, 1989) Alla memoria di Raymond Earle Kerr, Jr. 1917-87 ufficiale e gentiluomo GLOSSARIO Aber (Deverriano) Lo sbocco di un fiume, un estuario. Alar (Elfico) Un gruppo di elfi che possono essere o non essere imparentati e che acconsentono a viaggiare e a vivere come una singola unità. Alardan (Elf) L'incontro di parecchi alarli, di solito occasione per festeggiare e ubriacarsi. Angwidd (Dev) Inesplorato, sconosciuto. Arconte (traduzione del bardekiano atzenalern) Il capo elettivo di una città-stato (in bardekiano at) Astrale Il piano dell'esistenza direttamente «al di sopra» o «all'interno» dell'eterico. In altri sistemi di magia è spesso indicato come l'Archivio Akashic o lo scrigno d'immagini. Aura Il campo di energia elettromagnetica che permea un essere umano ed emana da esso. Aver (Dev) Un fiume. Brigga (dev) Ampi calzoni indossati da uomini e ragazzi. Broch (dev) Tozza abitazione a forma di torre. Una volta, nella Terra d'Origine, quelle torri avevano un grande focolare al centro e parecchie piccole stanze lungo i lati, ma al tempo del nostro racconto quella struttura architettonica era stata ormai rimpiazzata da normali piani con focolari e camini su entrambi i lati della costruzione. Cadvridoc (dev) Un condottiero di guerra. Non un generale nel senso letterale del termine, il cadvridoc deve accettare i consigli dei nobili che servono ai suoi ordini ma la decisione finale spetta a lui di diritto. Capitano (traduzione dal deverriano pendaely) Il secondo in comando in una banda di guerra dopo il nobile a cui essa appartiene. È interessante notare che il termine taely può indicare tanto una banda di guerra quanto una famiglia, a seconda del contesto in cui è usato. Conaber (elf) Strumento musicale simile alla fistola ma con una gamma
ancora più limitata. Corpo di Luce Una forma di pensiero artificiale costruita da un maestro del dweomer per permettergli di viaggiare attraverso gli altri piani dell'esistenza. Cwm (dev) Una valle. Dal (elf) Un lago. Doppione Eterico La vera sostanza di una persona, la struttura elettromagnetica che tiene insieme il corpo fisico e che costituisce la vera sede della consapevolezza. Dun (dev) Una fortezza. Dweomer (traduzione dal deverriano dwunddaevaed) In senso stretto è un sistema di magia che mira all'illuminazione attraverso l'armonia con l'universo naturale in tutti i suoi piani e le sue manifestazioni; in senso popolare equivale a magia, stregoneria. Elcyion Lacar (Dev) Gli elfi. Letteralmente, gli «spiriti lucenti». Eterico Il piano dell'esistenza direttamente «al di sopra» di quello fisico. Con la sua sostanza magnetica e le sue correnti esso trattiene materia fisica in una rete invisibile ed è fonte di vita. Evocare una visione L'arte di vedere a distanza luoghi o persone mediante la magia. Forma di pensiero Un'immagine o forma tridimensionale che è stata modellata con sostanza eterica o astrale mediante l'azione di una mente addestrata. Se un numero sufficiente di menti addestrate operano congiuntamente per costruire una stessa forma di pensiero essa esisterà indipendentemente per un periodo di tempo proporzionale alla quantità di energia riversata in essa. Le manifestazioni di dèi e di santi sono spesso forme di pensiero avvertite da chi ha molta intuizione o un accenno di seconda vista. Geis Un tabù, di solito la proibizione di fare qualcosa. Infrangere un geis comporta la contaminazione rituale e di solito la morte di chiunque creda fermamente in questo concetto, o tramite una morbosa depressione o mediante un «incidente» autoprovocato. Gerthddyn (dev) Letteralmente «uomo della musica». Menestrello e intrattenitore girovago di livello molto inferiore a quello di un bardo. Giavellotto (traduzione dal deverriano picecl) Dal momento che l'arma in questione è lunga appena novanta centimetri, il lettore deve evitare di pensare ad essa come ad una vera e propria lancia o ad uno di quegli enormi giavellotti usati nei moderni giochi olimpici.
Grandi Spiriti ora disincarnati ma un tempo umani, che esistono su un piano inconoscibilmente elevato e che hanno dedicato loro stessi all'illuminazione di tutti gli esseri senzienti. I Buddisti li definiscono Bodhisattvas. Hiraedd (dev) Una particolare forma celtica di depressione, contrassegnata da un profondo e tormentoso desiderio per una cosa impossibile a ottenersi; inoltre e in particolare, è un senso di nostalgia elevato all'ennesima potenza. Luce azzurra Altro nome con cui indicare l'eterico. Lwdd (dev) Un prezzo di sangue. Differisce dal wergild per il fatto che in alcune circostanze l'ammontare del lwdd può essere contrattato invece di essere prestabilito dalla legge. Malover (dev) Una corte formale che comprende tanto un sacerdote di Bel quando un gwerbret o un tieryn. Melim (elf) Un fiume. Mor (dev) Un mare, un oceano. Pecl (dev) Lontano, distante. Rhan (dev) Unità politica di territorio; tali sono il gwerbretrhyn e il tierynrhyn, rispettivamente aree poste sotto il diretto controllo di un gwerbret o di un tieryn. Le dimensioni dei diversi rhannau variano ampiamente, a seconda delle eredità e della fortuna in guerra piuttosto che a seconda di una definizione politica. Sigillo Una figura magica astratta, di solito rappresentante un particolare spirito o un particolare potere o tipo di energia. Queste figure, che somigliano molto a scarabocchi geometrici, vengono derivate secondo svariate regole da diagrammi magici segreti. Sottoporre a incantesimo Ipnotizzare una persona mediante diretta manipolazione della sua aura piuttosto che manipolandone la consapevolezza per influenzare l'aura. Spiriti Esseri viventi anche se incorporei che appartengono ai diversi piani e alle diverse forze dell'universo. Soltanto gli spiriti elementari, il Popolo Fatato (traduzione dal deverriano elcyion goecl) si possono manifestare direttamente sul piano fisico. Gli altri hanno bisogno di un veicolo di qualche tipo come una gemma, incenso, fumo o il magnetismo esalato dal sangue appena versato. Taer (dev) Territorio, paese. Tieryn (dev) Un grado nobiliare intermedio, inferiore a quello di gwerbret ma superiore a quello di un nobile comune (deverriano arcloedd)
Wyrd (traduzione dal deverriano tingedd) Fato, destino. Gli inevitabili problemi residuati dall'ultima incarnazione precedente. Ynis (dev) Isola. PERSONAGGI E LORO INCARNAZIONI ATTUALE CA. 840 Nevyn Nevyn Rhodry Maddyn Jill Branoic Cullyn Owaen Blaen Caradoc Gwin Aethan NOTE SULLA PRONUNCIA DELLA LINGUA PARLATA A DEVERRY La lingua parlata a Deverry è pre-celtica, quindi anche se strettamente collegata al gallese, al bretone e al cornovagliese, non è identica a nessuna di queste lingue esistenti, e non deve essere scambiata per tale. Gli scrivani di Deverry distinguono le vocali in due categorie: nobili e comuni. Quelle nobili hanno due pronunce diverse, quelle comuni una sola. A come in father quando è lunga; quando è breve, si usa una versione più corta dello stesso suono, come in far. O come in bone quando è lungo; come in pot quando è breve. W come l'oo di spook quando è lungo; come quello di roof quando è breve. Y come la i di machine quando è lungo; come la e di butter quando è breve. E come in pen. I come in pin. U come in pun. Le vocali sono generalmente lunghe nelle sillabe accentate, brevi in quelle non accentate. La Y costituisce l'eccezione fondamentale a questa regola, perché quando compare come ultima lettera di una parola è sempre lunga, indipendentemente dal fatto che la sillaba sia accentata o meno. I dittonghi hanno una pronuncia costante. AE come in mane.
AI come in aisle. AU come il suono ow in how. EO come una combinazione dei suoni eh ed oh. EW come in gallese, una combinazione dei suoni eh ed oo. IE come in pier. UI come il suono wy nel gallese del nord: una combinazione dei suoni oo ed ee. È da notare che OI non costituisce mai un dittongo ma genera invece due suoni distinti, come in carnoic (KAR-noh-ik). Le consonanti sono come in inglese, con le seguenti eccezioni: C è sempre un suono duro, come in cat. G è sempre un suono duro, come in get. DD si pronuncia come il th di thin o di breathe, ma il suono si fa sentire molto più che in inglese e si contrappone al TH, che è il suono muto, come in the o in breath. R è un suono molto marcato. RH è una R muta, pronunciata più o meno come se fosse scritta hr. DW, GW e TW formano un suono unico, come in Gwendolen e in twit. Y non è mai una consonante. I è considerata una consonante se posta davanti a vocale all'inizio di una parola, e questo vale anche per la desinenza plurale -ion. Le consonanti doppie vengono sempre pronunciate chiaramente entrambe, al contrario di quanto accade in inglese; è da notare però che DD è considerato una consonante unica. L'accento cade di solito sulla penultima sillaba, ma i nomi composti e i nomi di luoghi costituiscono spesso un'eccezione a tale regola. Nel complesso, ho trascritto i nomi e i vocaboli elfici e bardekiani sulla base del sistema di ortografia sopra esposto, che è naturalmente basato più sul greco che sul romano e che nel complesso funziona abbastanza bene, almeno per quanto concerne la lingua del Bardek. Quanto alla lingua elfica, in un'opera di questo tipo l'uso dell'intero apparato con il quale gli studiosi cercano di rappresentare le sottigliezze e le sfumature delle diverse lingue avrebbe soltanto creato confusione e sarebbe risultato pesante. Per esempio, l'orecchio umano non è in genere in grado di cogliere le differenze esistenti fra suoni come B > e B