Funghi d'Italia di Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vi inl, Mirea lotti
Avvertenza La commestibilità dei funghi descritti in questo volume fa riferimento alle pubblicazioni più recenti. Chi consuma e fa consumare i funghi è responsabile di quello che fa; gli autori e l'editore non possono essere a conoscenza di eventuali reazioni allergiche presenti in colui che mangia i funghi. Si sconsiglia vivamente di utilizzare funghi vecchi o crudi. La dicitura "commestibile" si riferisce sempre a funghi cotti o fritti, a meno che non si faccia riferimento a qualche altro modo di cottura. Copyright © 2008 Zanichelli editore S.p.A., via Imerio 34,40126 Bologna
[7023J
I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche). i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L'acquisto della presente copia dell'opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Testi: Mido Traverso, Alfredo Vizzini, Mirca Zotti Illustrazioni: Fabrizio Boccardo Disegni dei caratteri mieTO e macroscopici e delle spore: Mido Traverso Realizzazione editoriale: Ramiro Rosolani Gestione testo: Belle Arti Copertina: Miguel Sal (progetto grafico e ideazione); Exegi s.n.c. (realizzazione) Supporto al rinnovamento delle soluzioni grafiche: Progetti Nuovi -- Milano: Annamaria Testa, Paolo Rossetti, Bianca Maria Biscione Coordinamento di montaggi, stampa e confezione: Stefano Bulzoni, Massimo Rangoni Referenze fotografiche: fotocolor di Mido Traverso, escluse quelle di pagg. 93-94 n.ri 01 e 07, 122 n. 03,124 n. lO, 125 n. 20, 204 n. 12,228 e 226 n.ri 01 e 04, 244 n. 04,261 n. 08, 295 n.ri 06 e 07,309 n. 05, 517 n. 08, 533 n. 05 di Fabrizio Boccardo; pago 517 n. 07 di Alfredo Vizzini e pago 203 n. 15 di Mirca Zotti In copertina: Russulaceae, disegni di Fabrizio Boccardo Stampa: Litografia Zucchini srl - via del Fonditore 6/2 Bologna Chiusura re dazionaIe: ottobre 2008 Ristampa 6
5
4
3
2
1
2008
2009
2010
2011
Per segnalazioni o suggerimenti relativi a quest'opera, l'indirizzo a cui scrivere è: Zanichelli editore S.p,A. - Redazioni Lessicografiche Via Imerio 34 - 40126 Bologna fax 051249782 (From abroad: +39 051249782) e-mail:
[email protected] sito web: www.zanichelli.it/dizionari
2012
2013
SOMMARIO
Prefazione di Marco Contu
5
Presentazione degli autori
7
Chiave dicotomica delle famiglie e dei gruppi trattati 9 Tabella l - Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico classico
Il
Tabella 2 - Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico basato su recenti lavori di analisi molecolare
17
Schede descrittive dei generi e delle specie: Amanitaceae
20
~~~~
~
Agaricaceae Hygrophoraceae Tricholomataceae Pleurotaceae Marasmiaceae Mycenaceae Entolomataceae Bolbitiaceae Strophariaceae Strophariaceae Crepidotaceae Cortinariaceae Coprinaceae Russulaceae Boletaceae Fragmobasidiomiceti Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi Gasteromiceti Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
56 94 122 192 202 228 244 262 278 296 297 310 380 400 474 518 522 534 552
Glossario dei termini tecnici
572
Indice dei nomi latini
581
Bibliografia ragionata
609
PREFAZIONE I profondi e per molti versi preoccupanti mutamenti climatici provocati dallo sconsiderato abuso dell'uomo nei confronti della Natura stanno provocando irreversibili trasformazioni anche in un microcosmo come quello dei funghi, strettamente legato all'ecosistema, nel quale ricopre un ruolo di importanza tutt'altro che secondaria. Ogni anno le cosiddette red lists, ossia gli elenchi delle specie estinte o in maggiore pericolo di estinzione redatti dalle istituzioni scientifiche delle nazioni più attive in campo micologico, aumentano in modo evidente quanto preoccupante, a dimostrazione del reale deterioramento dell'ecosistema, i cui effetti negativi sono molto più immediati di quanto non si possa pensare. Di più, in linea del tutto generale, il continuo impoverimento di aree come l'Amazzonia - tradizionalmente caratterizzate da una vegetazione lussureggiante e da una straordinaria biodiversità - e altre attività umane tanto ciniche quanto capaci di incidere in modo irreversibile sull'ambiente - per esempio la scellerata edificazione in molte zone costiere - stanno causando la progressiva scomparsa di nicchie ecologiche caratterizzate da una flora fungina del tutto peculiare e unica, la cui conoscenza è riservata a un numero ridotto di studiosi. Dobbiamo guardare con profonda preoccupazione al modo in cui la Natura reagisce a quella che spesso si può definire una vera e propria aggressione da parte dell'uomo, sempre più teso a perseguire profitti economici mediante lo sfruttamento delle sue risorse e sempre meno consapevole di quanto il futuro riserverà a noi, ai nostri figli e agli altri cittadini del mondo. "La Natura è un bene consumabile" recita la nostra legge sull'ambiente, dobbiamo essere consapevoli di questo e combattere con tutti i mezzi perché essa sia tutelata e preservata per quanto ancora possibile, almeno dove l'uomo non ha già lasciato il segno indelebile e irreversibile della sua cinica opera di depredamento. Non si può pensare ai funghi se non inserendoli in un contesto più ampio, in una catena biologica nella quale essi occupano, come si diceva poc'anzi, un ruolo non secondario. Conoscere o imparare a conoscere il nome di una specie, ammirarne i colori, apprezzarne gli odori, cogliere le strategie di adattamento ad ambienti dove spesso tutto ci si aspetterebbe tranne che la nascita e la crescita di un organismo, come per esempio tra le sabbie delle dune, significa vivere la Natura nella sua essenza più genuina, cogliere l'importanza del fenomeno della vita. Per questo motivo l'opera di Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vizzini e Mirca Zotti ha il valore di tutte quelle opere che testimoniano la vita, sia degli esseri umani, sia degli animali o dei funghi, organismi atipici e da molti studiosi ritenuti difficilmente inquadrabili nella classificazione tradizionale animali-piante. Come tutte queste opere questo volume non possiede solo un valore descrittivo, ma costituisce un monito, soprattutto in tempi difficili come quelli recenti. Ci invita a riflettere su quello che è stato, che è e che un giorno, forse neppure tanto lontano, potrebbe essere o sarà. Chissà quante delle specie qui splendidamente illustrate saranno ancora reperibili domani, chissà quanti in futuro diranno, aggirandosi nei boschi deserti e spogli: "Quando ero giovane questo fungo lo trovavo spesso: ora non ne è rimasto che il ricordo, magari qualche foto o qualche tavola illustrata". Nella speranza che ciò non accada mai e che l'uomo riesca quantomeno a ridurre i danni arrecati al biosistema, non possiamo che ammirare la ricchezza degli organismi fungini trattati in quest'opera e la loro straordinaria bellezza e imparare che di essi, se ci si accosta con l'intento di impreziosire la nostra tavola, bisogna fidarsi solo fino a un certo punto, perché molte sono le specie velenose e non poche quelle la cui ingestione può addirittura provocare la morte. Tutte queste specie sono adeguatamente raffigurate e descritte in Fungh/dltalz'a, che si inserisce felicemente nel contesto delle opere illustrate non con fotografie, le quali possono offrire solo una singola e riduttiva rappresentazione delle specie in questione, ma con tavole a colori, sicuramente più affidabili in quanto realizzate tenendo conto di tutte le caratteristiche più tipiche di ogni specie, le quali consentono di individuare compiutamente ogni entità. Il progressivo affinarsi delle tecniche e dei mezzi di ricerca, come la sequenziazione del DNA, ha consentito alla micologia di compiere progressi fino a pochi anni fa addirittura inimmaginabili, attribuendo al micologo professionista un ruolo indubbiamente preminente rispetto al micologo amatore del passato, dato che i mezzi necessari per le ricerche più approfondite sono appannaggio delle università o dei laboratori di ricerca specializzati.
L'amatore conserva tuttavia un ruolo significativo, che consiste precipuamente nella ricerca sul campo, nell'individuazione di ipotesi di lavoro da consegnare al micologo professionista per gli approfondimenti più sofisticati. Per questo motivo, nonostante il gap fra le due figure esista e si vada forse approfondendo più del necessario, i lavori in équipe miste sono frequenti e per molti versi necessari: se il micologo amatore non potrebbe mai rinunciare ad andare per funghi al fine di soddisfare la propria sete di conoscenza, il micologo professionista ha sempre meno tempo per dedicarsi a tale ricerca, impegnato com'è fra comparazione di sequenze di DNA, costruzione di alberi filogenetici e, più in generale, in attività di laboratorio. In questo libro il lavoro di due micologi come Alfredo Vizzini e Mirca Zotti, per i quali la ricerca sul campo è una parte fondamentale della propria attività universitaria, si fonde ammirevolmente con le conoscenze e con l'esperienza di due appassionati di vaglia come Mido Traverso (tra l'altro ex Ispettore micologo) e Fabrizio Boccardo, acquisite nel corso di numerosissime escursioni di studio personale e di frequenti partecipazioni a convegni, congressi e riunioni scientifiche, sia in Italia sia all'estero. Il risultato è un libro ottimamente costruito e confezionato con passione e competenza, dal quale il lettore, anche quello più addentro alle res mycologz'cae, potrà apprendere (di qui l'attenzione dedicata anche alla micromorfologia di ogni specie, per ognuna delle quali sono raffigurate le spore). Il novero delle specie descritte e illustrate è assai ampio, così da offrire un panorama attendibile della notevole ricchezza della micoflora nostrana, notoriamente assai variegata. Si va, infatti, dalle specie a distribuzione prettamente mesoeuropea e quindi amanti dei climi freddi, alle specie che preferiscono ambienti più caldi, come quelle mediterranee, ancora oggi non del tutto conosciute e oggetto di studi approfonditi da parte di molti micologi, non solo italiani ma anche stranieri. Un libro completo, redatto da specialisti in materia, un'utile guida per un approccio serio e formativo a un mondo così complesso e interessante come quello dei funghi. Sono certo che quest'opera si inserirà agevolmente fra le guide di maggior uso non solo in Italia ma anche all'estero e che la fatica degli Autori avrà il suo giusto riconoscimento.
Olbia, 22 settembre 2008
6
Marco Contu
PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI Ancora un libro sui funghi! Necessario? Ridondante? Difficile rispondere, ma ripensando a una sera di alcuni anni fa, quando seduti sotto i portici di Ceva! tutti insieme decidemmo - senza non pochi dubbi da parte di alcuni e più certezze da parte di altri - di accingerci all'impresa, ci rendemmo conto che le motivazioni non mancavano. I1intenzione di fondo era riunire esperienze, conoscenze e approcci anche metodologicamente diversi per affrontare il complesso argomento dei macrofunghi, nel tentativo di soddisfare almeno in parte il moltiplicarsi delle esigenze. Lobiettivo era, da un lato, offrire uno strumento utile in diversi ambiti didattici, dall'altro cercare di fornire, in maniera semplice e sintetica, un quadro il più completo possibile della ricca flora macrofungina presente sul territorio italiano. Inizialmente il progetto era più ambizioso e prevedeva di considerare tutti i macrofunghi compresi gli Ascomycota, ma poi - per le solite inevitabili esigenze pratiche - si è deciso di limitare il lavoro ai Basidwmycota, soffermandoci in particolare su alcuni generi (Amanita, Cortinarius, Russula .. .). In questo libro abbiamo dunque trattato solo macrofunghi (macromiceti), termine senza valore sistematico che indica funghi con strutture riproduttive (corpi fruttiferi o meglio basidiomi) di dimensioni superiori ad 1 mm e quindi visibili ad occhio nudo (Arnolds, 1981), e che per lo più corrispondono ai funghi a pileo e stipite comunemente rinvenibili nei nostri boschi. Per !'iconografia delle singole specie descritte nelle schede, si sono scelte illustrazioni eseguite con tecnica mista-acquerello-paste Ilo-tempera. I singoli basidiomi sono ritratti, ne1la maggior parte dei casi, dal vero in proporzione tra loro. Alcune specie, invece, a causa della loro difficile reperibilità o recente descrizione, sono state raffigurate a partire da materiale fotografico e/o con l'ausilio delle descrizioni riportate in letteratura. Le pagine iconografiche raccolgono le varie specie rispettando le relative proporzioni, ma non le dimensioni reali. Per la rappresentazione di caratteri peculiari sia macro- che microscopici dei generi o gruppi si è ricorsi alla fotografia digitale o analogica (diapositive) e al disegno a china. Particolare attenzione è stata rivolta nel rappresentare, per la maggior parte delle specie riportate, il profilo sporale. La morfologia e le dimensioni sporali sono desunte, in massima parte, dall'esame, con l'ausilio di microscopio ottico, di materiale fresco o essiccato in nostro possesso. Quando ciò non è stato possibile abbiamo fatto riferimento alla letteratura specifica. Per gli autori delle specie descritte, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum (http://www.cabi.org). I10rdine seguito nel presentare i diversi gruppi sistematici non rispecchia la sistematica attuale, ma è semplicemente una successione di comodo, che spesso si rifà alla tradizionale classificazione scaturita esclusivamente dall'osservazione attenta di caratteri macro- e microscopici quali la forma del basidioma, il tipo di imenoforo, il colore della sporata, la presenza o meno di veli, la struttura della pileipellis, il tipo di basidio, la morfologia delle spore e degli elementi sterili dell'imenio (cistidi). Alcuni generi sono stati intesi in modo conservativo (es. Coprinus e Macrolepiota), non ritenendo utile a scopo didattico una loro trattazione e parcellizzazione secondo i moderni orientamenti. Ci è parso tuttavia opportuno un riferimento alla tassonomia micologica moderna, frutto di indagini multidisciplinari che intendono integrare tutti i caratteri relativi ai ta:x;a fungini (micro- e macromorfologici, ecologici, chimici, cariologici, ultrastrutturali, molecolari poligenici ... ) in un sistema coerente e più naturale. AI fine di fornire un orientamento a tale riguardo, esclusivamente in relazione ai macrofunghi (Agaricomycotina), rimandiamo allo schema di pago 17. Da questo nuovo prospetto, si evince che alcuni caratteri (es. la forma e struttura del basidioma e dell'imenoforo, il tipo di settazione del basidio, la deliquescenza dell'imenoforo ... ), ritenuti di fondamentale importanza per i sistemi tassonomici classici, si sono invece rivelati, alla luce dei moderni sistemi di indagine, non decisivi per l'interpretazione delle relazioni filogenetiche: si tratta di caratteri polifiletici, sviluppati più volte, in modo indipendente nel corso dell'evoluzione, in vari gruppi fungini. Non bisognerà quindi stupirsi nel trovare, per esempio, negli ordini Agaricales, Boletales, Russulales e Thelephorales, generi estremamente
eterogenei per la forma dt'1 basidioma e dell'imenoforo, e nell'ordine Auriculariales generi a basidio settato trasversalmente accanto ad altri con basidio settato longitudinalmcnte. Il libro è: così strutturato: la prima parte riporta schematicamente la sistematica adottata e quella attuale, a cui fa seguito una sintetica chiave analitica del]e famiglie per l'identificazione dei generi e dei gruppi riportati ne] testo. Seguono quindi le descrizioni sintetiche dt'l]e specit' considerate con a fronte la relativa iconografia. Inoltre, per i principali generi e alcuni gruppi sistematici, vengono elt'ncati e rappresentati e/o con disegni e/o con fotografie, i caratteri distintivi più rilevanti. Concludono il volume un breve glossario micologico nonché la bibliografia ragionata, valido supporto alla stesura di questo testo, che si è voluto mettere a disposizione di quanti intendano approfondire i diversi gruppi sistematici riportati. Simbologia adottata per le schede descrittive All'interno delle schede relative alle singole specie, sono stati descritti forma e colori di alcuni elementi macJ'l)scopici (pileo, stipite, lamelle, tubu]i, pori) le cui dimensioni medie sono state espresse in centimetri (cm). Gli elementi microscopici (per lo più spore) sono state misurate in micron (].Jm) ed i disegni relativi collocati su di un'apposita scala micrometrica in modo da rendere immediatamente evidenti le loro dimensioni reali. Quando tali dati sono stati desunti dalla letteratura, è stato indicato tra parentesi (es. Traverso) il nome dell'autore di riferimento. Alla voce Ecologia sono stati descritti brevemente alcuni aspetti relativi all'habitat ed al periodo di crescita delle sper:ie. Al termine di ciascuna delle schede è stata indicata la commestibilità che potrà qualificare la specie nei modi seguenti. Commestibile (a causa delle diverse percezioni di gusto e della diversa sensibilità di coloro che intendessero consumare funghi a scopo alimentare ci siamo astenuti da qualsiasi commento o annotazione qualitativa) . Commestibile d,c. (dopo cottura) in tal caso la specie dovrà considerarsi non commestibile o tossica allo stato crudo. Non commestibile definita così per motivi diversi non specificati (caratteri organolcttici sgradevoli, rarità della specie, dimensioni trascurabili, inconsistenza della carne, etc.). Tossico. Tossico mortale.
, Piccolo paese in proVincia di Cuneo dove nacque e visse l'indimenticabile micologo e amico Ing. Ernesto Rebaudengo.
8
CHIAVE DICOTOMICA DELLE FAMIGLIE E DEI GRUPPI TRATTATI l - Basidioma generalmente di forma globosa, epigeo od ipogeo, sessile o stipitato, chiuso per gran parte del suo sviluppo (angiocarpia), costituito da una parte fertile interna (la gleba) in cui si differenziano le spore ed una struttura esterna di rivestimento (il peridio); a maturità il peridio può aprirsi secondo varie modalità enelle Pha//aceae e Clathraceae la gleba viene portata all'esterno, in forma di massa gelatinosa verdastra e maleodorante all'apice di una struttura cilindrica (il ricetta colo) o sulla superficie interna di strutture tubulari coralloidi rosse "Gasteromiceti" (p. 534) 1*- Basidioma generalmente non globoso, non chiuso (gimnocarpia) o, se chiuso da veli protettivi, allora questi si lacerano precocemente (emiangiocarpia); parte fertile (imenio) che SI forma all'esterno, all'aria, spesso su strutture particolari (imenoforo), a lamelle, tubuli, aculei 2 2- Basidioma gelatinoso, corneo, di forma varia (cerebriforme, di orecchio, trombetta, spatola, pustola, coralloide), generalmente lignicolo o fungicolo; basidi settati (pluricellulari) o bisporici e ."Fragmobasidiomiceti" aforma di diapason (p. 518) 2*- Basidioma non gelatinoso e basidi non settati (monocellulari) o, se bisporici, allora non aforma di diapason 3 3- Basidioma formato da pileo estipite (talvolta lo stipite può essere eccentrico, laterale o molto ridotto) 5
6*- Imenoforo non subliscio-pliciforme
7
7·· Imenoforo tubuloso
8
7*- Imenoforo lamellato
9
8 - Imenoforo facilmente asportabile dalla carne sottostante del pileo, di solito molle, non coriaceo; funghi generalmente terricoli Boleta/es partim (Bo/etaceae) (p. 474) 8*- Imenoforo non asportabile, scavato nella carne del pileo, spesso coriaceo o legnoso; funghi lignicoli o terricoli.... "Polipori" (p. 552) 9 - Carne a rottura gessosa (formata in prevalenza da nidi di cellule sferiche, gli sferoclti); ife laticifere spesso presenti Russu/a/es (Russu/aceae) (p. 400) 9*- Carne a rottura filamentosa (formata in prevalenza da elementi allungati).. 10 10 -Imenoforo asportabile, lamelle generalmente anastomizzate, sporata olivastra o grigio-nerastra. ....Bo/eta/es partim ("Bo/eta/es a lamelle", Phy//oporus, Paxi//aceae, Gomphidiaceae) (p. 512)
3*- Basidioma non pileato e stipitato, ma c1aviforme, coralloide, digitiforme.................. . 4
10*- Non così (Agarico/es)
4 - Basidioma c1avlforme semplice o ramificato, generalmente terricoli vedi "Funghi c1avarioidi ed idnoidi" partim (p. 522)
11 - Basidioma astruttura eterogenea (stipite facilmente enucleabile dal pileo) e lamelle da libere asublibere (non toccano lo sti pite). 12
4*- Basidioma a forma di crosta, ventaglio, conchiglia, zoccolo, imenoforo liscio, papillato o tubuloso, generalmente lignicoli vedi "Funghi corticioidi, stereoidi e polipori" (p. 552)
11 *- Basidioma astruttura omogenea e lamelle di solito annesse allo stipite, almeno mediante un dentino (uncinate).. .....16
5- Imenoforo aculeato.............
.
.
................. "Funghi idroidi" (Hydnaceae e The/ephoraceae) (p. 522) 5*-lmenoforo non aculeato
.
6- Imenoforo subliscio, pliciforme, pseudolamellato. ..................... "Funghi cantarelloidi" (p. 522)
11
12 - Spore in massa (sparata) bianche, crema o verdastre
13
12*- Spore in massa rosa, ocra o bruno-nerastre
14
13 - Velo universale presente, asciutto o glutinoso, pileo generalmente non squamoso, trama lamella re bilaterale, stipite con acrofisalidi (cellule allungate, cilindriche); spore amiloidi o non amiloidl, senza poro germinativo... Amanitaceae (p. 20) 13*- Velo universale generalmente assente, o se presente allora
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com fugace, pileo generalmente squamoso, trama lamellare regolare, stipite senza acrofisalidi; spore non amiloidi, in alcuni taxa con poro germinativo Agaricoceae partim (p. 56)
19 - Spore lisce, contemporanea presenza di grossi cheilo-, pleuro-, caulo- e pileocistidi Macrocystidiaceae (Mocrocystidia) (p. 190) 19*- Spore non lisce, cistidi non come sopra
14 - Spore in massa rosa, con (Volvariella) o senza (Pluteus) velo universale, trama lamellare bilaterale inversa, spore non amiloidi; spesso su legno o detriti legnosi interrati .P/uteaceae (p. 46) 14*- Non così
20 - Spore angolose, poliedriche, striate longitudinalmente, costolate e verrucose irregolari; lamelle mal separabili dalla carne pileica Ent%mataceae (p. 244)
15
15 - Spore in massa bruno porpora, basidiomi carnosi, di mediegrandi dimensioni, con velo parziale (anello), mai deliquescenti; velo universale spesso assente, pileipellis mai cellulare, ma tipo cutis Agaricoceae partim (Agaricus) (p. 56) 15*- Spore in massa nerastre, basidiomi fragili, di piccole medie dimensioni, effimeri, spesso deliquescenti (Coprinus); velo universale spesso presente e pileipellis generalmente tipo imeniderma/celluloderma Coprinaceae (p. 380) 15**- Spore In massa color tabacco, pileipellis imeniforme ..................................... .........................................Bo/bitiaceae partim (p. 262) 16 - Spore in massa bianche, crema
20*- Spore verrucose, echinulate, ma di contorno regolare lamelle facilmente separabili dalla carne pileica ............................... ...................Trich%mataceae partim (Lepista) (p. 124) 21 - Pileipellis imeniforme, spore generalmente con poro germinativo evidente, sporata ocra-tabacco o nerastra (panaeolus), pileo spesso conico-campanulato .Bo/bitiaceae partim (p. 263) 21 *Non con questa combinazione di caratteri
.
17 .
18
17 - Lamelle generalmente spesse, spaziate e di aspetto ceroso, vitreo; basidioma spesso vivacemente colorato (Hygrocybe); basidi stretti eslanciati, lunghezza> 5 volte la larghezza, spore mai amiloidi e sempre lisce HygrophofOceae (p. 94) 17*- Lamelle non così, se spaziate e vivacemente colorate, allora non spesse espore echinulate (Laccoria), basidi < 5 volte la larghezza, spore avolte amiloidi (es. Melanoleuco, Mycena), e talvolta ornamentale; in alcuni generi basidi con granulazioni siderofile (Calocybe, Lyophyllum, Asterophora, Tricholomella, Hypsizygus) Tiich%mataceae s.l. (Tricholomataceoe s.s. (p. 122), Pleurotaceoe, Morasmioceoe, Mycenoceoe) (pp. 192, 202, 228) 18 - Spore in massa rosa
.
.
19
18*- Spore in massa più scure, da ocra, violetto porpora, nerastre 21
10
22
22 - Spore in massa ocracee, basidiomi sessili o con stipite rudimentale, conchiformi ed allora biancastri(Crepidotus) o con stipite subcentrale (Simocybe) ed allora con sfumature verdastre, privi di veli, crescita su legno e detriti legnosi Crepidotaceae (p. 297) 22*- Non con questa combinazione di caratteri
16*- Non così.
.2D
23
23 - Pileo biancastro, peloso/ciliato al margine, lamelle nettamente decorrenti, habitus c1itociboide, spore subglobose, ornamentate, cistidi assenti, terricoli . ........................................... Trich%mataceae portim (Ripartites) (p. 168) 23*- Pileo non ciliato, lamelle mai nettamente decorrenti, habitus non c1itocibeoide 24 24 - Spore in massa ocraceo-rugginose, lisce (Inocybe partim), verrucose o tubercolate (Inocybe partim), cistidi spesso presenti, rari in Cortinarius, a parete spessa e con cristalli all'apice in molte Inocybe; specie terricole, edomicornziche . Cortinariaceae (p. 310) 24*- Spore in massa da ocracee-rugginose a bruno-porpora, lisce o verrucose (Colenna, Cymnopilus), cheilocistidi presenti, in alcuni generi (Hypholoma, Strophorio, Pholioto) presenza di crisocistidi (cistidi con contenuto granuloso giallastro nelle basi forti); specie saprotrofe, lignicole, su detriti legnosi, più raramente terricole o muscicole .5tropharioceae (p. 278)
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com TABELLA l Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomieo classico
CLASSE
ORDINE O "GRUPPO Il'JFORMALE''
FAMIGLIA
GENERE
Amanitaceae
Amanita Limaeella
Pluteaceae
Volvariella Pluteus
Agaricaceae
Agarieus Lepiota Macrolepiota Chlorophyllum Cystolepiota Melanophyllum Leucoeoprinus Leucoagarieus Chamaemyees
Hygrophoraceae
Hygroeybe Hygrophorus
I
Basidiomycetes
Agaricales
~
Tricholomataceae
~_L__J
_ l
Trieholoma Trieholomopsis Leucocortinarius Callistosporium Dermoloma Camarophyllopsis Clitoeybe Omphalina Liehenomphalia Gerronema Contumyees Riekenella Pseudoclitoeybe Clitoeybula Fayodia Gomundia Pseudomphalina Mixomphalia Armillaria Lepista Ripartites Laeearia Melanoleuea Leucopaxillus Porpoloma Lyophyllum Caloeybe
Trieholomella~
I
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com - ->-
--~
ORDINE O
CLASSE-------+~PPO
INFORMAL_E'-+' 1
FAMIGLIA
GENERE
Tricholomataceae
Hypsizygus Asterophora Cystoderma Squamanita Phaeolepiota
I
~rocystidia r-------+-I
Macrocystidiaceae
I
I I
Pleurotaceae
I
Pleurotus Hohenbuehelia Resupinatus Faerberia Omphalotus Rhodotus Lentinus Panus Lentinellus Panellus
Basidiomycetes
Agaricales
Marasmiaceae
12
I
_
Collybia Rhodocollybia Gymnopus Hydropus Mycenella Delicatula Hemimycena Crinipellis Marasmiellus Marasmius Megacollybia Strobilurus Baeospora Flammulina Xeromphalina Xerula Oudemansiella Mycena
Entolomataceae
C1itopilus Rhodocybe Entoloma
Bolbitiaceae
Bolbitius Conocybe Panaeolus Agrocybe
1
_
~
I
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com f1l\SSE
ORDINE O "GRUPPO INFORMAlE"
FAMIGLIA
Strophariaceae
Agaricales
Crepidotaceae
Cortinariaceae
GENERE Hypholoma Psilocybe Stropharia Pholiota Kuehneromyces Galerina Gymnopilus Tubaria Simocybe Crepidotus Flammulaster Phaeomarasmius Cortinarius Hebeloma Inocybe Alnicola Phaeocollybia
Coprinaceae
Coprinus Psathyrella
Russulaceae
Lactarius Russula
Boletaceae
Strobilomyces Boletinus Gyrodon Porphyrellus Gyroporus Aureoboletus Chalciporus Boletus Tylopilus Buchwaldoboletus Xerocomus Phylloporus Leccinum Suillus
Paxillaceae
Paxillus Tapinella Hygrophoropsis
Basidiomycetes Russulales
Boletales
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
CLASSE
Basidiomycetes
14
ORDINE O "GRUPPO II\lFORMALE"
FAMIGLIA
GEI\IERE
Boletales
Gomphidiaceae
Gomphidius Chroogomphus
"Funghi gelatinosi" (Fragmobasidiomiceti)
Auriculariaceae
Auricularia
Tremellaceae
Tremella Exidia Pseudohydnum Guepinia
Dacrymycetaceae
Calocera
Cantharellaceae
Cantharellus Craterellus
Hydnaceae
Hydnum
Thelephoraceae
Hydnellum Sarcodon Phellodon Boletopsis Thelephora
Gomphaceae
Gomphus
Ramariaceae
Ramaria
C1avulinaceae
Clavulina
C1avariaceae
Clavaria Clavulinopsis Ramariopsis Clavariadelphus Macrotyphula Typhula Pterula
Sparassidaceae
Sparassis
Hericiaceae
Auriscalpium Hericium Artomyces
"Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi"
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com CLASSE
ORDINE O FAMIGLIA "GRUPPO INFO=--R~M-=-A=LE_"+-_____
I
GENERE
I
Lycoperdaceae
I
Lycoperdon Calvatia Langermannla Vascellum Bovista Mycenastrum Tulostoma Battarraea Gyrophragmium
L-----~L
Geastraceae
"Gasteromiceti"
Sclerodermataceae
Scleroderma Astraeus Pisolithus
Nidulariaceae
Cyathus Crucibulum Phallus Mutinus
Phallaceae
a.
Basidiomycetes
=
1--_c_la_th~ Rhizopogon
Hymenogastraceae
L-
-----i
stereoidi" e polipori
Hydnangiurn
se_rp_u_la~ Stereum Chondrostereum
Stereaceae
L_
Melanogaster Gautieria
Pulcherricium Peniophora Steccherinum Merulius
Corticiaceae
"Funghi corticioidi
-----JI Geastrum Myriostoma ~
Hymenochaete Plicaturopsis
I
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
PlASSE
Basidiomycetes
ORDINE O "GRUPPO INFORMALE"
FAMIGLIA
GENERE
Polyporaceae s.l.
Abortiporus Bjerkandera Postia Climaeoeystis Hapalopilus Spongipellis Laetiporus Phaeolus Piptoporus Grifola Meripilus Polyporus Trametes Pycnoporus Coriolopsis Cerrena Daedalea Daedaleopsis Lenzites Gleophyllum Heterobasidion Fomes Fomitopsis Perenniporia Triehaptum
Ganodermataceae
Ganoderma
Bondarzewiaceae
Bondarzewia
Hymenochaetaceae
Coltrieia Inonotus Phellinus
Fistulinaceae
Fistulina
"Funghi corticioidi, stereoidi" e polipori
Albatrellaceae Schizophyllaceae
16
Alb~ Sehizophyllum
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com TABELLA 2 Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico basato su recenti lavori di analisi molecolare (Vizzini, 2004; Binder & Hibbett, 2006; Hibbett, 2006; Matheny et al., 2006; Gamica et al., 2007)
Phylum BASIDIOMYCOTA Subphylum AGARICOMYCOTINA Classe Tremellomycetes Ordine CYSTOFILOBASIDIALES Ordine FlLOBASIDIALES Ordine TREMELLALES Famiglia Tremellaceae CeGuepinia, epseudohydnum, eTremella)
Classe Dacrymycetes Ordine DACRYMYCETALES Famiglia Dacrymycetaceae Ce Calocera, e Dacrymyces) - -
Classe Agaricoymycetes Sottoclasse Agaricomycetidae Ordine AGARICALES Clade Plicaturioide Famiglia Clavariaceae CCamarophyllopsis, Clavaria, Clavulinopsis, Ramariopsis ) Clade Pluteoide Famiglia Macrocystidiaceae C-Macrocystidia) Famiglia Pluteaceae C-Melanoleuca, -Pluteus, -Volvariella) Famiglia Amanitaceae C-Amanita, Limacella + -Tricholomopsis decora?) Famiglia Pleurotaceae C- Hohenbuehelia, - Pleurotus, - Resupinatus) Clade Igroforoide Famiglia Pterulaceae C Macrotyphula, - Phyllotopsis, - Pleurocybella, Pterula) Famiglia Typhulaceae C Typhula + -Sarcomyxa serotina e -Xeromphalina?) Famiglia Hygrophoraceae C-Ampulloclitocybe clavipes, -Arrhenia, -Chrysomphalina, -Chromosera, e Hygrocybe, - Hygrophorus, - Lichenomphalia) Clade Marasmioide Famiglia Schizophyllaceae ce Pistulina, -Schizophyllum) Famiglia Physalacriaceae C-Armillaria, - Flammulina, -Oudemansiella, - Rhodotus, -Strobilurus, eXerula) Famiglia Cyphellaceae C-Baeospora, -CJwimonophyllum, - Chondrostreum, -Hemimycena) Hydropoid clade C-Clitocybula, -Gerronema, - Hydropus, -Megacollybia, -Mycenella) Famiglia Marasmiaceae C- Crinipellis, - Marasmius ) Famiglia Omphalotaceae CGymnopus, Lentinula, Marasmiellus, Omphalotus, Rhodocollybia) Clade Tricolomatoide Famiglia Mycenaceae C- Mycena, - Panellus) Catathelasma clade C- Callistosporium, - Catathelasma, - Pseudoclitocybe, - Ripartites) Famiglia Tricholomataceae s.s. C-Clitocybe, -Collybia, -Fayodia, -Gamundia, -Omphalina, -Lepista, eLeucocortinarius, -Leucopar:illus, -Myxomphalia, -Porpoloma, -Tricholoma) Famiglia Entolomataceae C-Clitopilus, - Entoloma, - Rhodocybe) Famiglia Lyophyllaceae C-Asterophora, -Calocybe, -Hypsizygus, -Lyophyllum, -Ossicaulis, eTricholomella) Clade Agaricoide Cystodermateae C-Cystoderma, -Cystodermella, -Phaeolepiota)
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
Famiglia Nidulariaceae (-Cyathus, -Crucibulurn) Famiglia Agaricaceae (-Agaricus, -BattarTea, - Bovista, -Calvatia, -Charnaernyces, -Chlorophyllurn, -Coprinus, -Gyrophragrniurn, -Langerrnannia, -Melanophyllurn, -Lepiota, -Cystolepiota inclusa, -Lycoperdon, -Macrolepiota, -Leucoagaricus, -Leucocoprinus, -Tulostorna, -Vascellurn) Famiglia Hydnangiaceae ( Hydnangiurn, - Laccaria) Famiglia Psathyrellaceae (-Coprinellus, -Coprinopsis, - Lacryrnaria, - Parasola, - Psathyrella) Famiglia Bolbitiaceae (- Bolbitius, -Conocybe) Famiglia Cortinariaceae s.s. (-Cortinarius) Gyrnnopileae (-Gyrnnopilus) Panaeoleae (- Panaeolus) Famiglia Tubariaceae (- Flarnrnulaster; - Hernistropharia, - Phaeornarasrnius, -Tubaria) Famiglia Crepidotaceae (-Crepidotus, -Sirnocybe) Famiglia Inocybaceae (- Inocybe) Famiglia Hymenogastraceae (-Alnicola, -Galerina, - Hebelorna, - Phaeocollybia, - Psilocybe) Famiglia Strophariaceae s.s. (-Agrocybe, -Hypholorna, -Kuehnerornyces, -Plwliota, -Stropharia) inc. se,L 0Dei",n.tut~ °D""'lntnmn, 0Squamanit~ 01>idwtnmnpsis.
rcales
Ordine ATHELIALES Ordine BOLETALES Sottoordine Boletineae FaInlglia Boletaceae (-Aureoboletus, - Boletus, - Buchwaldoboletus, -Clwlciporus, - Leccinurn, - Porphyrellus, -Tylopilus, - Xerocornus, - Phylloporus incluso) Sottoordine Coniophorineae Famiglia Coniophoraceae Sottoordine Paxillineae Famiglia Gyrodontaceae (-Gyrodon) Famiglia Melanogastraceae ( Melanogaster) Famiglia Paxillaceae (- Pa..xillus) Sottoordine Suillineae Famiglia Gomphidiaceae (-Chroogornphus, -Gornphidius) Famiglia Rhizopogonaceae ( Rhizopogon) Famiglia Suillaceae (-Suillus, incluso -Boletinus) Sottoordine Sclerodermatineae Famiglia Astraeaceae (-Astraeus) Famiglia Gyroporaceae (-Gyroporus) Famiglia Pisolithaceae (- Pisolithus) Famiglia Sclerodermataceae (-Scleroderrna) Sottoordine Tapinellineae Famiglia Tapinellaceae (-Tapinella) Famiglie inc. sed.: Hygrophoropsidaceae (- Hygrophoropsis), Serpulaceae (-Serpula) -------i
f--
Sottoclasse Phallomycetidae Ordine GEASTRALES Famiglia Geastraceae (- Geastrurn, - Myriostorna) Ordine GOMPHALES Famiglia Clavariadelphaceae ( Clavariadelphus) Famiglia Gautieriaceae ( Gautieria) Famiglia Gomphaceae (-Gornphus) Famiglia Ramariaceae ( Phaeoclavulina = -Rarnaria subgenus -Echinorarnaria,
18
Rarnaria)
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
=
Ord'me HYSTERANGIA.LES Ordine PHALLALES Famiglia Clathraceae C- Clathrus, incluso - Anthurus) Famiglia Phallaceae C- Mutin us, - Phallus )
,
Agaricomycetes inc. sed. Ordine AURICULARIALES Famiglia Auriculariaceae C- Auricularia) Famiglia Exidiaceae C- Exidia) --
Ordine CANTHARELLALES Famiglia Cantharellaceae C- Cantharellus, - Craterellus) Famiglia Clavulinaceae C Clavulina) Famiglia Hydnaceae C- Hydnum ) Ordine CORTlCIALES Ordine GLOEOPHYLLALES
Famiglia Gloeophyllaceae
C- Gloeophyllum, - Neolentinus)
Ordine HYMENOCHAETALES Famiglia Hymenochaetaceae C-Coltricia, -Hymenochaete, -lnonotus, -Phellinus) Famiglia Schizoporaceae C-Schizopora, -Trichaptum) + generi omfalinoidi C-Contumyces, - Rickenella) Ordine POLYPORALES Famiglia Fomitopsidaceae C- Daedalea, - Fomitopsis, - Piptoporus, - Postia) Famiglia Ganodermataceae C- Ganoderrna ) Famiglia Hapalopilaceae C-Climacocystis, - Hapalopilus, -Spongipellis) Famiglia Meripilaceae C- Abortiporus, - Bjerkandera, -Gri/ola, - Meripilus) Famiglia Meruliaceae C- Phlebia = Merulius, -Steccherinum) Famiglia Polyporaceae C-Cerrena, -Daedaleopsis, -Coriolopsis = Trametella, -Faerberia, -Fomes, -Laetiporus, Lentinus, Lenzites, Panus, - Perenniporia, - Phaeolus, - Polyporus, - Pycnoporus, -Trametes) Famiglia Sparassidaceae C Sparassis) Inc. sed.: -Terana C= Pulcherricium). Ordine RUSSULALES Famiglia Albatrellaceae C-Albatrellus) Famiglia Auriscalpiaceae C= Clavicoronaceae, LenNnellaceae, Artomyces, Famiglia Bondarzewiaceae C- Bondarzewia, - Heterobasidion) Famiglia Hericiaceae C- Hericium) Famiglia Peniophoraceae C-Peniophora) Famiglia Russulaceae C- Lactarius, - Russula) Famiglia Stereaceae C- Stereum )
-Auri~calpium,
- Lentinellus)
Ordine SEBACINALES --
Ordine THELEPHORALES Famiglia Bankeraceae C- Bankera, - Boletopsis, - Hydnellum, - Phellodon, - Sarcodon) I Famiglia Thelephoraceae C Thelephora ) -~-
Ordine TRECHlSPORALES I
Legenda - funghi a lamelle; - boleti; - funghi idnoldl; - funghi cantarelloidl; • funghi gelatinosi; - gasteromiceti epigei; gasteromlceti Ipogei~
funghi c1avanoldi; - funghi corticioidi o stereoIdi; - polipori;
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
Famiglia Amanitaceae 01
Genere Amanita Basidioma carnoso, eterogeneo. Velo generale e parziale (almeno nei primi stadi di sviluppo) presenti. La struttura intima dei veli (prevalenza di ife filamentose (Fig. IO) o di sferociti (Fig. 09), oppure entrambi ± in eguale misura) determina la forma e la presenza o meno della volva basale, dell'anello sullo stipite o dei resti sul pileo (verruche, placche, squame) Margine del pileo liscio o tipicamente striato. Lamelle libere. Stipite cilindrico, rastremato o con bulbo alla base. Spore in massa bianche. 1Ì'ama delle lamelle bilaterale divergente (Fig. 12). Nella trama dello stipite sono presenti tipici articoli ifali a forma di clava detti acrofisalidi (Fig. 08, Il). Spore da globose a ellissoidali (Q da l a 3), amiloidi o non amiloidi U a f. presenti o assenti. Ecologia: in boschi e prati, sicuramente ectomicorrizico ad eccezione della sottosezione Vittadiniae che include specie probabilmente saprotrofe. Tossicità specie commestibili di ottima qualità e specie tossiche (mortali) responsabili di gravi sindromi (sindrome falloidea, panterinica, sudoripara o muscarinica o colinergica, proximiana, emolitica). l caratteri più importanti utilizzati per la suddivisioni subgeneriche sono: tipo e struttura microscopica dei veli, margine pileico, l'amiloidia o meno delle spore e forma delle medesime.
01 - Giovani basidiomi di Amanita lividopallescens 02 - Valva obliterata ridotta a verruche mucronate sulla superficie pileica 03 - Volva filamentosa: superficie pileica nuda o con rare placche sul pileo. 04 - Volva circoncisa: pileo con superficie decorata da verruche farinose. 05 - Volva friabile, dissociala in scaglie alla base dello stipite e in verruche sulla superficie pileica. 06 - Volva filamentosa sacciforme superficie pileica nuda.
Nella Check-list italiana sono segnalate 104 specie (Onolri et al, 2005).
t6Th~~ 02
20
03
t::=\ 04
05
06
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
07
08
09
10
07 - Basidi e subimenio con ile cellulari o lilamentose. 08 - Acrofisalidi della trama stipitale. 09 - Velo generale con prevalenza di slerociti. 10 - Velo generale con presenza di ife filamentose. Il - Acrofisalidi. 12 - Trama lamellare bilaterale divergenle. 13 - Primordi di AmoMo muscaria, con velo farinoso.
13
12
Genere Limacella Pileo e stipite carnosi, tacilment.p separabili, spesso \iscirfi e glutinosi. Lamelle libere. Anello presente, raramente fugac8. Velo generale glutinoso di conseguenza la valva r rlel tutto assente a mat.urità c non sono presenti l'esti sotto forma rli placcho o verruclìe' sul pilco. Sporc in massa bianche. Trama dcll(; lamelle distintamente bilaterale nr,i IJrilfli sLadi di s\iluppo, poi più irregolare. Sporp lisce o finement.e n'ITUcvse Uniolli a fibbia gClwl'almcnte present.i.
o
Ecologia: generalmente su tcrreno nudo in zone boschive, probabilnlPnte RcLomico)Tizico
0° O
Tossicità non esistono SpeCl(' tossiche Nella Check-list italiana sono segnalate 9 specie
14- Basidioma di Llmace//a. 15- Basidi con o senza U. a f. alla base.
14
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com
Genere Amanita Perso
°fJ_
7i?ntamen Dl,sp. Meth. Fung, 1797 1OfJ-
Sottogenere Amanita Singer - Pileo con margine striato, velo generale friabile o membranoso; spore non amiloidi. Sezione Amanita Corner et Bas - Stipite bulboso con anello ± persistente, velo generale friabile
1 -Amanita muscaria (L.) Lam.
Pileo: 10-15 cm; inizialmente globoso poi piano convesso; 10SSO, rosso-arancio, giallo-arancione; superficie liscia, tipicamente ricoperta da verruche o placche biancastre ± fitte, che possono ma n\'(Ù~ ~~) 'è\\\ ~~~,\\'\J\\), \\\h,,'è\\~, ~\'è\ '1)\\)%'%'\' 2); piieipel!is di tipo tricoderma formata da elementi eretti, subcilindrici, molto lunghi ( ± 100-300 x 6-12 ~m); u. a f. presenti. 129 - Lepiota ignivolvata Bousset et Joss. ex Joss. Pileo: 5-10 cm; da subovoide a convesso-appianato, con umbone ottuso ± evidente; superficie unita al centro, bruno-rossastro, arancione scuro, presto lacerata verso la periferia in sottili squame concentriche concolori su sfondo più chiaro, margine frastagliato e appendicolato. Lamelle: biancastre. Stipite: 6-12 x 0,8-1,5 cm; subcilindrico, allargato verso la base; bianco, ± fioccoso-Ianoso, con uno o più rilievi braccialiformi obliqui bordati di bruno-arancione. Carne: bianca, bruniccia alla base dello stipite; odore sgradevole, simile a Lepiota cristata. Spore: 9-12 x 5-6,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 130 - Lepiota alba (Bres.) Sacco Pileo: 4-8 cm; da campanulato a convesso-allargato, ± umbonato; superficie unita, subliscia, biancastra, poi con sfumature ocra pallido, giallognole al centro e leggermente fibrillosa-squamosa alla periferia. Lamelle: bianche, piuttosto rade. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta fusiforme; biancastro con tendenza ad ingiallire, particolarmente nella parte sottostante la zona anulare. Anello: fibrilloso, fugace. Carne: bianca; odore debole di Lepiota cristata, sapore sgradevole. Spore: 12-15 x 5,5-6,8 ].1m. Ecologia: estate-autunno, in zone erbose, latifoglie. Raro. Non comm. 131 - Lepiota erminea (Fr.: Fr.) Gill.- Con caratteristiche cromatiche analoghe alla precedente specie, si differenzierebbe per la taglia più piccola (pileo di 2-3 cm), il portamento più gracile e l'odore diverso, non simile a L. cristoto, ma rafanoide. Non comm. 132 - Lepiota sublaevigata Bon et Boiffard Pileo: 1,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie unita solo al disco, bruno-rosato, progressivamente sempre più screziata, verso il margine, in sottili squame fulvo-rosato su fondo più chiaro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico; bianco o appena debolmente rosa in alto, progressivamente concolore al cappello verso il basso. Anello: subito ridotto a poche tracce fioccose. Carne: pallida, rosa-vinoso alla base; odore e sapore deboli, non particolari. Spore: 1216 x 5-7 ].1m. Ecologia: tardo autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Tossico 133 - Lepiota clypeolaria (Bui!.) P. Kumm. Pileo: 3,5-7 cm; da subgloboso a convesso-campanulato, con umbone ± accentuato; margine appendicolato; superficie unita al centro in una calotta discale delimitata, bruno-ocraceo, ferruginea, contornata da sottili squame concentriche concolori su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena assottigliato in alto, liscio all'apice, sotto la zona anulare ricoperto da lanosità o squame bianche poi bordate di bruniccio. Anello: lanuginoso ed evanescente. Carne: bianca, con debole odore di Scleroderma. Spore: 13-15 x 5,5-6 ].1m. Ecologia: estateTossico autunno, preferibilmente sotto latifoglie. Comune. 134 - Lepiota magnispora Murrill (= L. ventriosospora Reid). Pileo: 4-8 cm; da ovoide a convesso-campanulato, umbonato; margine appendicolato; superficie unita al centro, bruno-giallastro, altrove interamente lacerata in squamule brunastre su fondo biancastro, giallastre al bordo. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm; un po' claviforme; liscio in alto, inferiormente ricoperto da lanuggine bruno-giallastro, più scura e concolore al cappello verso la base. Anello: evanescente. Carne: biancastra, più scura nello stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 16-22 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie. Poco frequente. Tossico 135 - Lepiota oreadiformis Velen. - Di aspetto simile alle due specie precedenti, soprattutto negli esemplari giovani, be per la taglia più piccola, la colorazione pileica più chiara e per le spore generalmente più corte « 15 ~m). Raro.
72
SI
distinguereb-
Tossico
0(1 OD
d r
-
~j~ -
00 ll\ n~
O!~
Famiglia Agaricaceae
130 131
133
or' /
132
135
Sezione Ovisporae (H. Lange) Kuhner. - Spore ovoidi o ellissoidali (Q < 2); pileipellis di tipo per lo più misto, formata da elementi eretti, subcilindrici, ciaviformi, molto lunghi (80-350) o più corti (20-50); u. a f. presenti.
Op_
10p-
136 - Lepiota helveola Bres. Pileo: 2,5-5 cm; da emisferico a piano-convesso, appena umbonato; superficie tomentosa, bruno-rosato, frammentata in sottili squame concentriche, tranne al centro dove presenta una ± limitata calotta discale più scura. Lamelle: bianche. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, liscio e bianco-rosato all'apice, sotto la zona anulare concolore al cappello e ± ricoperto da squame fibrillose. Anello: fragile, bianco superiormente, concolore allo stipite inferiormente. Carne: bianchiccia, ± bruno-vinosa alla base dello stipite; pressoché inodore. Spore: ellissoidali, 7,5-9 x 4,5-5,5 ]lm. Ecologia: tardo autunno; in zone aperte, prati, ai margini dei boschi. Poco comune. Tossico
DO
137 - Lepiota subincarnata J.E. Lange [= L. josserandi Bon et Boiffard; L. subincarnata var.josserandii (Bon et Boiffard) Gminder] Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso, con o senza largo umbone; superficie tomentosa, rosa, rosa carnicino, frammentata in sottili squame concentriche, fitte al centro, più rade verso la periferia. Lamelle: bianche. Stipite: 2-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, con base bulbillosa, rosa pallido in alto, sotto la zona anulare rosa più intenso e ricoperto da squamule fibrillose concolori al pileo, subliscio in esemplari adulti. Anello: cotonoso, fragile, presto indistinto. Carne: bianca, bruno-rosato alla base dello stipite; odore intenso, gradevole. Spore: ellissoidali, 6-7 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: estaTossico te-autunno; parchi, giardini, zone ruderali, sotto essenze diverse. Poco comune.
138 - Lepiota brunneoincarnata Chodat et C. Martìn Pileo: 3-5 cm; da emisferico a largamente campanulato, poi aperto con largo umbone; superficie tomentosa, bruno scuro, quasi nerastra al disco, screpolata in squame ± concentriche su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 3-5 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, regolare o appena dilatato alla base, liscio sopra la zona anulare, sotto calzato da squamosità circolari bruno-nerastro molto evidenti su fondo crema-rosato. Anello: poco distinto. Carne: bianca, bruno-rosato verso la base del gambo; odore lieve, gradevole. Spore: ellissoidali, 9-11 x 4,5-5,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba o su terreno nudo, sabbioso, in prossimità di latifoglie. Poco comune. Tossico 139 - Lepiota xanthophylla PD. Orton Pileo: 1,5-3,5 cm; da emisferico a convesso, infine piano con largo umbone; superficie tomentosa, unita, giallastra a toni ± fulvastri al centro, poi frammentata in sottili squame ocra-brunastro su fondo giallo chiaro. Lamelle: giallo citrino. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, pallido in alto, sotto la zona anulare giallo zolfo sporco e ± ricoperto da fioccosità giallognole, spesso verso la base presenta squamule concolori al pileo. Anello: indistinto. Carne: bianco-giallognola, più scura nel gambo; odore tenue di Lepiota cristata. Spore: ellissoidali, 6,5-8,5 x 3,5-5,5 ]lm. Ecologia: sotto aghifoglie e latifoglie su terreno ricco di humus. Poco comune. Tossico 140 - Lepiota elaiophy/la Vellinga et Huijser - Dai toni giallastri simili alla specie precedente, si distinguerebbe per una differente struttura della pileipellis, per un quoziente sporale diverso e per la crescita preferibilmente in serre per coltivazione.
74
~m)
e per la crescita preferibilmente in serre. Poco comune.
OQ
00=
Tossico
141 - Lepiotafelina (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-3 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie fibrillosa-tomentosa, unita, bruno-nerastro, presto frammentata in squamule concentriche contrastanti con il fondo biancastro, tranne al centro dove persiste una calotta discale nerastra. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, con base un po' bulbosa, biancastro, ± ricoperto sotto la zona anulare da sottili squame grigio-nerastro. Anello: persistente, membranoso, bianco nella parte superiore, sottilmente squamosa e nerastra la parte sottostante. Carne: bianca; odore debole di foglie di geranio. Spore: ellissoidali, 6,5-8 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, parchi, giardini, zone boschive, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco diffusa. Tossico 142 - Lepiota micropholis (Berk et Broome) Sacc. - Di colore simile alla precedente specie, si separerebbe per la taglia più contenuta. per le spore più piccole (4-5 x3-3,5
a~~
Non comm.
a~ OQ~
0-
FamigJiaAgaricaceae
W137
139
• 140
.~.
142
143 - Lepiotaforquignonii Quél. Pileo: 2-3 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie tomentosa, bruno-grigiastro con toni olivastri al centro, presto disunita in squamule fioccose più chiare su fondo biancastro al margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, con base un po' allargata; bianco in alto, sotto la zona anulare bruniccio e ± ricoperto da fioccosità biancastre, fugaci. Anello: labile, indistinto. Carne: bianca, imbrunente verso la base dello stipite; odore di caucciù. Spore: ellissoidali, 6,5-8 x 3,5-4,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno, parchi, zone boschive miste. Raro. Tossico 144 - Lepiota lilacea Bres. Pileo: 2-4 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie tomentosa, brunoporpora, unita, presto dissociata in squamule irregolari su fondo biancastro, tranne al centro dove permane una zona ± estesa e ben delimitata bruno-lilacino. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,30,5 cm; cilindrico, con base ± bulbillosa, inizialmente biancastro, pruinoso, poi bruno carnicino a toni più carichi alla base, subliscio. Anello: a collarino persistente, bianco nella parte superiore, squamoso e concolore al cappello la parte sottostante. Carne: biancastra, più scura nel gambo; odore leggero gradevole. Spore: ellissoidali, 4-5 x 2,5-3,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba, terreno nudo, parchi, giardini, sotto latifoglie. Comune. Tossico
Op_
10p -
oo~
00 ç:r
Sezione Fuscovinaceae Son et Candusso - U. af. assenti.
145 - Lepiotafuscovinacea F.H. M011er et J.E. Lange Pileo: 3-4,5 cm; da campanulato a piano-convesso, debolmente umbonato; superficie tomentosa-Ianosa, grigio-vinoso ± scuro, frammentata in squame appressate, compatte al centro, viola-grigiastro, sempre più diradate verso il margine su fondo rosa-vinoso chiaro. Lamelle: bianche, molto fitte. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, liscio e biancastro all'apice, sotto la zona anulare ± ricoperto da una tomentosità fioccosa simile e concolore a quella del pileo. Anello: ridotto a rilievi indistinti. Carne: biancastra; con odore lieve di Scleroderma. Spore: ellissoidali, 4-5,5 x 2,5-3,2 Jlm. Ecologia: autunno; terreno ricco di sostanze nutritive, sotto varie essenze. Non comune. Tossico
oa0-
Sezione Stenospore (J. E. Lange) Kuhner [ = sez. Cristatae (Kuhner ex Wass.) Son J - Spore subfusiformi a base tronca o arrotondata, con apicolo laterale (spore speronate); pileipellis formata da elementi eretti corti (imenoderma) o ± allungati (tricoderma) settati o non; u. a f. presenti.
146 - Lepiota cristata (Bolton) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi piano e ± umbonato; superficie brunorossastro-arancione, unita, presto lacerata sia in senso radiale che circolare, in squame sempre più rade e minute verso il margine, solo il centro rimane integro in una calotta bruno-rossiccio scuro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; prima bianco, poi con zone ± estese rosa-carnicino, liscio o appena fibrilloso. Anello: cotonoso, bianco, caduco. Carne: biancastra, bruno-rosata nel gambo; odore sgradevole, caratteristico di caucciù. Spore: 6,5-8 x 3-3,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; gregario su terreno nudo, in zone boschive, sentieri, parchi. Molto comune. Tossico
lJ~
147 - Lepiota cristatoides Einhell. - DI aspetto macroscopico ed odore simili a L. m'ilata, si distingue da quest'ultima per possedere spore ellittiche-ovoidali, non speronate. Specie rara. Non comm. 148 - Lepiota castanea Quél. Pileo: 2-4 cm; da campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie vellutata, castano-rossiccio ± scuro, unita, presto screpolata in squame, compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede la sottostante carne biancastra. Lamelle: bianche, tendenti al bruniccio con l'età. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, liscio all'apice, sotto la zona anulare ± ricoperto da squame fioccose concolori al cappello. Anello: indistinto. Carne: biancastra; con odore ± intenso di caucciù. Spore: 9-13 x 3-5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; su terreno ricco di humus, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Tossico 76
oa
Famiglia Agaricaceae
l
'ì
,{ \
,
147
J
,
/;-:' l'
/'
149 - Lepiota boudieri Bres. (== L.fulvella Rea) Pileo: 2,5-4 cm; da convesso-campanulato a pianeggiante ± umbonato; superficie fibrillosa, ocrarossastro-arancione, unita, presto irregolarmente frammentata in sottili squame ± compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede il fondo più chiaro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3,5-7 x 0,5-0,8 cm; biancastro in alto, nel tratto sotto la zona anulare ± ricoperto da squamule fibrillose concolori al pileo. Anello: fibrilloso, evanescente. Carne: biancastra; odore gradevole fungino, di Boletus eduli,s. Spore: 9-10 x 3-4 ]lm; pileipellis con elementi settati. Ecologia: fine estate-autunno; in terreni ricchi disostanze nutritive, sotto conifere e latifoglie. Raro. Tossico 150 - Lepiota griseovirens Maire [== L. obscura (Bon) Bon] Pileo: 2-3 cm; da emisferico a piano-convesso, con umbone ± accentuato; superficie vellutata, grigio-olivastro ± scuro; unita, presto irregolarmente screpolata in squame, compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede il fondo crema-ocraceo. Lamelle: biancastre. Stipite: 35 x 0,3-0,6 cm; cilindrico; biancastro in alto, nel tratto sotto la zona anulare ± ricoperto da squamule concolori al cappello, assume toni bruno-arancione nelle zone escoriate e con l'età. Anello: labile, indistinto. Carne: bianca, brunastra nel gambo; odore di caucciù. Spore: ellissoidali, 7-9,5 x 3-4,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, parchi, boschi di varie essenze. Raro. Tossico 151- Lepiota grangei (Eyre) J.E Lange. - Si differenzia da Lepiota griseovirens per le spore più allungate (> 10 ~m) eper una tendenza maggiore a macchiarsi di fulvo-aranciato alla manipolazione. Raro.
011-
1°11-
ca u~
Non comm.
Sezione Echinatae Fayod emendo Knudsen [ = genere Echinoderma (Locq. ex Bon) Bon] - Spore ellittiche, ovoidali; pileipellis formata da corte catene di cellule di forma variabile, ± globose o ellissoidali; u. a f. presenti.
152 - Lepiota aspera (Pers. Fr.) Quél. [== Cystolepiota aspera (Pers.) Bon; Echinoderma asperum (Pers.) Bon - L. acutesquamosa (Weinm.) P. Kumm.; Cystolepiota acutesquamosa (Weinm.) Bon; Echinoderma acutesquamosum (Weinm.) Bon] Pileo: 6-12 cm; da emisferico a campanulato-espanso, poi piano umbonato; superficie tomentosa, fulvastra, ricoperta da piccoli ciuffetti fibrillosi ± fitti e appuntiti più scuri. Lamelle: bianche, fitte, spesso biforcate. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico con base ± bulbosa; biancastro in alto, bruno sotto l'anello, con dense o scarse squame fibrillose concolori al pileo. Anello: membranoso e ampio, bordato di bruno. Carne: bianca; con odore inteso sgradevole di caucciù. Spore: cilindrico-ellissoidali, 7-9 x 2,5-3,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, boschive, su terreno ricco di humus, presso aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 153 - Lepiota perplexa Knudsen [ = Cystolepiota perplexa (Knudsen) Bon; Echinoderma perplexum (Knudsen) Bon] - Ha taglia più
~a~
contenuta, le squame appuntite del pileo più labili, l'assenza di anello sul gambo ele spore più corte « 7 ~m) la differenziano dalla simile Lepiota aspera. Poco comune. Non comm.
oQ~
154 - Lepiota carinii Bres. [== Echinoderma carini (Bres.) Bon I Pileo: 2-5 cm; da campanulato a piano-convesso, ± umbonato; superficie tomentosa, fulvo-giallastro, unita, ± ricoperta da minute asperità conico-piramidali brunastre più scure, irte e fitte al centro, più rade verso il margine, labili. Lamelle: bianche, fitte. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico; biancastro in alto, sotto la zona anulare ± densamente ricoperto da fioccosità simili e concolori a quelle del pileo. Anello: cortiniforme, evanescente. Carne: bianca; odore di caucciù. Spore: ellissoidali; 4-5 x 2-3 ]lm. Ecologia: estate-autunno; parchi, giardini, boscaglie miste. Raro. Non comm.
GO-
155 - Lepiota echinacea JE. Lange [== Echinoderma echinaceum (JE. Lange) Bon; Cystolepiota echinacea (JE. Lange) Knudsen] Pileo: 3-5 cm; da emisferico a convesso, poi piano con umbone ± accentuato; superficie bruno-nocciola ricoperta di squamule più scure, ± irte e fitte al centro, più rade e appressate verso il margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-0,8; cilindrico o appena inspessito verso la base, bianchiccio in alto, sotto la zona anulare ± netta, ricoperto da squame simili e concolori al pileo. Anello: cortiniforme, evanescente. Carne: bianca; odore vago di caucciù. Spore: ellittiche-ovoidali 3,5-5 x 2,5-3 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in zone ruderali, boscaglie miste. Raro. Non comm.
aa. 0-
78
~-
0-
· lia Agaricaceae Fanug
151
;1f!{0t::::,; ~.
I
r ,
Op
Genere Macrolepiota 8inger
t !
Pap. Mieli. Aead. Sci., 1948
,
10p
Sezione Laevistipedes (Pàzmàny) Bon - Stipite liscio privo di screziature, con anello semplice o doppio; carne arrossante o immutabile.
t,
•
+
156 - Macrolepiota excoriata (Schaeff.) Wasser (Schaeff.) M.M. Moser [= Lepiota excoriata (Schaeff.) P. Kumm] Pileo: 6-12 cm; da emisferico a campanulato, poi disteso, ± umbonato; superficie subliscia, ocrabrunastro, dapprima unita, poi radialmente fessurata e lacerata verso il margine in sottili squame ocracee su fondo più chiaro. Lamelle: biancastre, leggermente imbrunenti. Stipite: 6-8 x 0,8-1,2 cm; subcilindrico con base ± dilatata; biancastro con tendenza ad imbrunire con l'età e la manipolazione, in particolare verso la base. Anello: semplice, biancastro. Carne: crema-biancastra, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: ellittiche, 14-18 x 9-10 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, nelle radure e ai margini di zone boschive. Non molto comune. Comm.
Oi
l'
Macrolepiota excoriata var. rubescens (L.M. Dufour) Bon ( = Lepiota rubescens Velen.) - Simile nel portamento alla specie tipo, si distinguerebbe per l'arrossamento della carne, per le lamelle a riflessi vinosi e per le spore mediamente più piccole (12-15 x 7,5-9
~m)
157 - Macrolepiota phaeodisca Bellù Pileo: 5-10 cm; da tronco-conico a piano convesso con o senza largo umbone; superficie liscia, bruno-nerastro, castano scuro al centro, sempre più decolorata verso la periferia in sottili e fitte squamule bruno-nocciola o in screpolature che lasciano intravedere il fondo biancastro. Lamelle: bianche, leggermente imbrunenti con l'età. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; solitamente più corto del diametro pileico; cilindrico, con bulbo arrotondato alla base; biancastro, si macchia di bruno con l'età e la manipolazione. Anello: semplice, biancastro, bordato di bruno. Carne: bianca, immutabile; sapore mite, odore nullo o cimicino alla base dello stipite dopo sfregamento. Spore: ellissoidali, 14-16 x 8lO )lIn. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, prati. Poco comune. Non comm. 158 - Macrolepiota fuligineosquarrosa Malenç. - Simile alla specie precedente, con squame concentriche più grossolane. Comm. 159 - Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer Pileo: 8-15 cm; da subgloboso a piano-convesso; superficie unita solo al centro in una calotta discale bruno-nocciola, il rimanente rivestimento pileico sfaldato in grossolane squame o in ciuffi fibrillosi arricciati, beige-grigiastro appena più scuri del fondo biancastro. Lamelle: bianche, imbrunenti allo sfregamento. Stipite: 10-15 x 1-2 cm; cilindrico, con grosso bulbo ± marginato alla base; biancastro, poi bruno; rossastro se raschiato. Anello: complesso, doppio, bianco-grigiastro. Carne: bianca, virante al rosso-arancio ± intenso alla sezione; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-ovoidali, 11-13 x 6-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Comune. Comm. d. c.
o l~ u-
a
Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer var. bohemica (Wichansk) Bellù et Lanzoni [ = M rhacodes var. hortensis (Pilat) Wasser] - Ha calotta discale più ampia, portamento più tozzo, stipite più corto del diametro pileico, la carne arrossa in modo non intenso.
Tossico
160 - Macrolepiota puellaris (Fr.) M.M. Maser - Possiede colore della superficie pllelca più chiaro, portamento più slanciato, stipite più esile e carne immutabile alla sezione. Molto meno diffusa della specie precedente. Non comm. 161 - Macrolepiota venenata Bon Pileo: 10-20 cm; da globoso a convesso, infine piano, talvolta depresso; superficie inizialmente unita, glabra, bruno-rossiccio, presto lacerata al centro in una calotta discale ± estesa a forma di stella o di ruota dentata, la parte marginale interamente escoriata è biancastra con rare squame più scure. Lamelle: bianche. Stipite: 10-15 x 1,5-2 cm; cilindrico, con base dilatata in un grosso bulbo ± smarginato; bianco, ± bruno-rossastro con l'età e le abrasioni. Anello: semplice, bianco, spesso bordato di brunastro. Carne: biancastra, debolmente arrossante o poco imbrunente al taglio; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali-ovoidali, 10-12 x 7,5-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; luoghi antropizzati, su terreno incolto o campi concimati, orti e giardini. Poco comune. Tossico
80
o
Famigl ia Aqaricaceae
f
(
'l'
(1-
159
~
160
161 ,
......
..
o~_
Sezione Macrolepiota ( = sez. Procerae Fr.) - Gambo screziato da bande concolori al pileo, con anello complesso doppio, carne immutabile. 10~-
162 - Macrole-piota konradii (ED. Orton) M.M. Moser (= Lepiota konradii ED. Orton) Pileo: 5-10 cm; da ovoide a conico-campanulato, poi piano-convesso con umbone ± in rilievo; superficie dapprima unita, bruno-castano scuro, subito lacerata al centro in una sorta di calotta discale piuttosto estesa a lembi ± irregolari e sollevati; la parte marginale cotonosa è crema-biancastro con rare squame brunastre. Lamelle: biancastre. Stipite: 10-15 x 1-1,5; cilindrico con base ± bulbosa; chiaro e liscio in alto, screziato da sottili squamule sempre più evidenti e concolori al pileo verso la base. Anello: semplice, ampio, bordato di bruno nella parte inferiore. Carne: biancastra, debolmente bruno-rosata nel gambo; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali, 12-16 x 8-9 11m. Ecologia: estate-autunno; parchi, in terreno erboso. Poco comune. Comm. 163 - Macrole-piota mastoidea (Fr.) Singer [= Lepiota gracilenta Fr.; L. mastoidea (Fr.) Quél.] Pileo: 7-12 cm; da conico-campanulato a convesso, poi piano-depresso con umbone ± acuto; superficie nocciola, talvolta bruno-rossiccio al centro, subito dissociata in scaglie granulose, fitte al centro poi via via sempre più rade verso il margine dove si intravede il fondo crema-biancastro. Lamelle: bianche poi crema: Stipite: 10-15 x 0,8-1,3 cm; cilindrico con base ± bulbosa; bianco e liscio in alto, sotto la zona anulare ricoperto da sottili screziature concolori al pileo. Anello: semplice, membranoso, bianco nella parte superiore, concolore allo stipite in quella inferiore. Carne: bianca; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 12,5-16 x 8-9 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi radi, prati, sentieri erbosi. Comune. Comm. 164 - Macrole-piota procera (Scop.) Singer Pileo: 10-20 cm; da globoso-ovoidale a convesso-appianato con umbone ± marcato; superficie bruno-nocciola, subito lacerata in squame irregolari, attorno ad una ristretta calotta discale, verso il margine rade e caduche su fondo cotonoso biancastro. Lamelle: bianche poi crema. Stipite: 15-30 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con un grosso bulbo arrotondato alla base; subliscio in alto, tipicamente screziato sotto la zona anulare da bande contrastanti col fondo più chiaro. Anello: membranoso, doppio, mobile. Carne: bianca; con odore e sapore gradevoli di nocciola. Spore: ellissoidali; 13-20 x 9-11 ].lm. Ecologia: estate-autunno; nei prati, campi. ai margini dei boschi. Molto comune. Comm.
0 !:
\1
l~-
o
, C (
"
~~.
Macrolepiota procero var. pseudoolivascens Bellù et Lanzoni - Si caratterizza per possedere sfumature verdastre sul pileo, ha spore di colore e dimensioni simili a quelli della varietà tipo, cresce in ambiente mediterraneo. Poco comune. Comm.
165 - Macrolepiota procera var. permixta (Baria) Candusso - Del tutto simile aM procera, si distingue da quest'ultima per il VIraggio della carne, soprattutto quella costituente la cortex dello stipite, che assume toni rossi-aranciati allo sfregamento. Non comune. Comm. Macrolepiota procera var. fuliginosa (Baria) Bellù et Lanzoni - Specie morfologlcamente affine alle precedenti, si distinguerebbe per i toni scuri, bruno-fuliginosi dei basidiomi e per la tendenza della carne ad imbrunire alla sezione; condivide con le precedenti periodo di crescita e grado di commestibilità. Comm. Macrolepiota olivascens M.M. Maser - Pressoché Identica aM procero, si differenzia per il viraggio verdastro del pileo e delle lamelle alla manipolazione, per l'habitat preferibilmente alpino, sotto conifere, per la sporata rosa e le spore più piccole (12,5-14 x 8-10 ~m).
166 - Chlorophyllum molybdites (G. Mey.) Massee [= Macrolepiota molybdites (G. Mey.) G. Mareno, Banares et Heykoop; Lepiota morganii (Peck) Sacco J Pileo: 6-12 cm; da subgloboso a piano-convesso; superficie unita al centro in una calotta discale bruno-grigiastro, attorniata da squame concolori, irregolari sempre più rade, sottili al margine tomentoso e biancastro. Lamelle: inizialmente bianche poi grigio-verdastre. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, con bulbo ± evidente alla base; biancastro sopra la zona anulare, bruno, bruno-rosato nella parte inferiore; liscio. Anello: ha margine doppio, bianco-grigiastro, bordato di bruno. Carne: bianca, rosso-arancio ± intenso alla sezione; senza odore particolare. Spore: crema-verdastre, ellissoidali-ovoidali, 10-12,5 x 6,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in vasi di fiori, nelle serre, parchi, in zone temperate. Confondibile con Macrolepiota rachodes. Raro. Tossico 82
0\"
"-.).
Famiglia Agaricaceae
- _. 162
163
166
OP--'r
Genere Cystolepiota Singer in Singer et Digilio Lilloa., 1952
""~ ~
Sezione Cysto/epiota Singer - Basidiomi con spore non destrinoidi.
167- Cystolepiota sistrata (Fr.) Singer ex Bon et Bellù [= Lepiota seminuda (Lasch) P. Kumm.] Pileo: 1-3 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso; margine tipicamente ± festonato; superficie pulverulenta, dapprima bianca, poi ocra-rosato pallido. Lamelle: bianche. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; fibrilloso; biancastro in alto, bruno lilacino, ± intenso verso la base, interamente ricoperto da una pruina bianca, detersibile. Anello: nullo. Carne: esigua; bianca; bruno-vinosa alla base dello stipite; senza odore e sapore particolari. Spore: 4-5 x 2,5-3 11m. Ecologia: estate-autunno; in boscaglie di latifoglie umide ed ombrose. Poco frequente. Non comm. 168 - Cystolepiota cystophora (Malençon) Bon Pileo: 2,5-4 cm; da emisferico a piano-convesso; margine a lungo involuto; superficie debolmente granulosa, biancastra, liscia, poi dissociata in frammenti squamosi, concentrici, beige chiari su fondo biancastro. Lamelle: crema, ocra pallido con l'età. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, talvolta bulbilloso; liscio e bianco sopra la zona anulare, al disotto fioccoso-Ianoso e progressivamente bruno-vinoso verso la base. Anello: con tracce braccialiformi. Carne: bianca, vinosa verso la base dello stipite; odore e sapore piuttosto sgradevoli. Spore: 6,5-7,5 x 4-4,5 11m. Ecologia: autunno-inverno; cresce in zone temperate, preferibilmente sotto leccio. Poco frequente. Non comm. 169 - Cystolepiota hetieri (Boud.) Singer Pileo: 1,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso; margine appendicolato; superficie feltrato-granulosa, bianco-candido, spesso macchiata di bruniccio se manipolata (ricorda Collybia maculata). Lamelle: bianche, macchiate di bruno, rosate con l'età. Stipite: 3,5-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico; liscio all'apice, con fioccosità biancastre sotto la zona anulare, labili, brunicce al tocco. Anello: evanescente. Carne: biancastra, leggermente arrossante; odore gradevole fungino. Spore: 4,5-5 x 2,5-3 11m. Ecologia: estate- autunno; boschi umidi di latifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
0"01 ); ...,
aO~
Q~~
Sezione Pseudoamy/oideae Singer et C1émençon - Basidiomi con spore destrinoidi. 170 - Cystolepiota bucknallii (Berk. et Broome) Singer et Clémençon Pileo: 1,5-3,5 cm; da emisferico a convesso-campanulato; superficie granulosa-pulverulenta, violalilla ± intenso, non uniforme, spesso con sfumature biancastre o grigiastre; talvolta crema-nocciola chiaro. Lamelle: bianche, poi crema-giallognolo. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; inizialmente bianco, pruinoso, poi concolore al pileo, viola scuro quasi nerastro e liscio con l'età. Anello: fugace. Carne: bianca quella del pileo, violacea lo stipite; odore nauseante di gas, sapore sgradevole. Spore: 8-10 x 3-5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie. Piuttosto raro. Non comm.
UfJ~
Genere Me/anophy/lum Velen. - Basidiomi pluteoidi con velo universale sferocitico persistente e velo parziale come resti anulari. Lamelle libere, sporata generalmente da verde-blu a grigio verde, trama delle lamelle subregolare. 171 - Melanophyllum haematospermum (Bull.) Kreisel Pileo: 1-2,5 cm; granuloso-pulverulento; brunastro, nerastro alla fine; margine appendicolato. Lamelle: rosso carminio vivo, poi bruno rossastre. Stipite: liscio e rosso in alto, granuloso, bruno-grigiastro su fondo rosso-vinoso sotto la zona anulare; annerente. Carne: biancastra, poi rossa; odore e sapore sgradevoli, di caucciù. Spore: ellissoidali; finemente punteggiate, grigio-verdognole; 5-6 x 2,5-3,5 11m. Ecologia: autunno; su suolo ricco di sostanza organica, in zone boschive umide e ombrose di latifoglie. Raro. Non comm. 172 - Melanophy/lum eyrei (Massee) Singer - Basidiomi con caratteri simili alla specie precedente, tranne che per la pigmentazione pilelca, generalmente più chiara, su toni ocra-carnicino e, soprattutto, per la colorazione delle lamelle ± verdi-bluastre. Raro. Non
84
comm.
o OO~ ~D . . --
"'J
o
Famiglia Agancaceae .
r Op--;
Genere Leucocoprinus Pat. J Bot. Moro t, 1888
10 p-t
Sezione Leucocoprinus Konrad et Maubl. - Spore > IO
~m;
con poro germinativo ± sempre evidente.
173 - Leucocoprinus birnbaurnii (Corda) Singer [= L. jlos-suLphuris (Schulz. in Sturm.) J Pileo: 3-6 cm; da ovoide a campanulato, poi espanso e ± umbonato; margine striato; superficie flocconosa-granulosa, interamente di colore giallo intenso, uniforme, poi dissociata, per lo più al centro; in fiocchi scagliosi giallo-oro-brunastri. Lamelle: gialle, imbrunenti con l'età. Stipite: 48 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, ± bruscamente rigonfio verso la base; liscio, concolore al pileo. Anello: membranoso, giallognolo, poco duraturo. Carne: gialla, inodore e insapore. Spore: 7,5-12 x 58,5 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; singolo o cespitoso; cresce in serra, in vasi, in terreno Non comm. coltivato. Poco comune. 174 - Leucocoprinus medioflavus (Baud) Bon - Sosia della specie precedente, con basldiomi giallo pallido, e spore più piccole senza poro germinativo. Poco comune.
" C ....
U.
Non comm.
175 - Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. Pileo: 3-4 cm; da subovale a convesso-campanulato; margine striato; superficie fioccosa, bianca, con calotta discale ben delimitata bruno-nerastra, attorniata da fitte e sottili squamette conco 10ri, rade verso la periferia, su fondo bianco. Lamelle: bianche. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, con base un po' allargata; liscio, biancastro con tendenza ad assumere tonalità rosate con l'età. Anello: biancastro, caduco. Carne: bianca, inodore ed insapore. Spore: 9-10 x 6-7 11m. Ecologia: estate; in serra, o in parchi sotto latifoglie, raro sotto aghifoglie. Non comune. Non comm. 176 - Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. Pileo: 3-6 cm; da ovoide a campanulato, poi espanso con umbone ± accentuato; margine striato; superficie fioccosa-pulverulenta, unita, bruno-nocciola, ocra-brunastro al centro, verso la periferia frammentata in sottili squame beige su fondo biancastro. Lamelle: bianche, debolmente imbrunenti con l'età. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta claviforme; liscio o appena fioccoso sotto la zona anulare; bianco, imbrunente allo sfregamento e con l'età. Anello: bianco, fragile, caduco. Carne: bianca, odore e sapore insignificanti. Spore: 7,5-10 x 6-7,5 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; spesso eespitoso, su resti vegetali ed organici, in serre riscaldate, vasi. Non comune. Non comm.
O~ o~
Sezione Denudati Herink. - Basidiomi con spore < 10 ~m; con poro germinativo nullo o poco evidente.
177 - Leucocoprinus heinernannii Migl. Pileo: 1,5-3 cm; da ovoide a convesso, poi pianeggiante con depressione centrale; margine striato; superficie bianca, cosparsa da fitte granulazioni puntiformi viola-nerastro, dense al centro quasi a formare una sorta di calotta discale, sempre più rade verso la periferia. Lamelle: bianche. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, con base talvolta ricurva, claviforme o leggermente bulbosa; liscio, bianco. Anello: sottile, persistente, bianco, con orlo bruniccio. Carne: esigua, bianca, senza sapore e odore particolari. Spore: 6-7,5 x 3,5-4 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; particolarmente in serre e vasi. Poco frequente. Non comm. 178 - Leucocoprinus lanzonii Bon, Migl. et Brunori Pileo: 2,5-4 cm; da ovoide a convesso-campanulato, poi piano-depresso, margine nettamente striato; superficie crema-biancastro, cosparsa da granulazioni puntiformi ocra-brunicce, giallo-arancioni, dense al centro, più pallide e isolate verso la periferia; spesso essudante goccioline giallo-arancioni. Lamelle: bianche, con tendenza a macchiarsi di giallognolo. Stipite: 3-5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico; talvolta leggermente ispessito alla base; liscio, bianco nel tratto superiore, a toni aranciati e progressivamente ornato da granulazioni bruno-nerastro verso il basso; di solito con residui miceliari biancastri. Anello: assente. Carne: esigua, insipida, con odore gradevole fungino. Spore: 5-6 x 3,5-4 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; in serra. Raro. Non comm.
86
00
ocr a
Fam iglia A,garicaceae
174 r
175
177
/
U 178 "
•
L
f
Genere Leucoagaricus Locq. ex Singer
o~--+
Sydowia II, 1948 10~-t
Sezione Leucoagaricus - Basidiomi con colore pileico da biancastro a grigio-nerastro; pileipellis formata da elementi eretti, subcilindrici, settati, non differenziati; spore senza poro germinativo. -t
179 - Leucoagaricus barssii (Zeller) Vellinga [= L. macrorhizus Locq. ex Horak; L. pinguipes (A. Pearson) Bon] Pileo: 6-12 cm; da emisferico, tronco-conico, a piano convesso, ± umbonato; superficie tomentoso-fibrillosa, beige-grigiastro ± liscia al centro, più pallida e dissociata in ciuffi squamosi verso il margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; fusiforme, ventricoso con base ± radicante; liscio, bianco, si macchia debolmente di bruno alle abrasioni. Anello: membranoso, frangiato, bordato di brunastro, fragile e caduco. Carne: bianca, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 3,7-5 11m. Ecologia: estate autunno, in luoghi aperti. Non comune. Non comm. 180 - Leucoagaricus melanotrichus (Malençon et Bertault) Trimbach Pileo: 1,5-2,5 cm; da globoso a convesso, poi pianeggiante, con umbone ± prominente; superficie tomentoso-fibrillosa, grigia, grigio-nerastro, talvolta con sfumature violacee; subito dissociata in sottili squamette più compatte al centro, più rade verso la periferia, su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 2,5-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico con base ± bulbillosa; bianco, grigiastro verso la base. Anello: membranoso, biancastro, bordato di nerastro ± persistente. Carne: bianca, immutabile; odore e sapore leggeri. Spore: ellissoidali 6-7 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: autunno, in zone umide, muschiose, sotto aghifoglie o latifoglie. Non comune. Non comm.
00: ---+
QO~
Sezione Rubrotindi Singer - Colore pileico variabile atoni vivaci, pileipellis formata da elementi eretti, settati e ± differenziati; spore senza poro germinativo.
181 - Leucoagaricus ionidicolor Bellù et Lanzoni Pileo: 2-4 cm; da emisferico a piano-convesso, per lo più non umbonato; superficie unita al centro, bruno-lilacino viola grigiastro-scuro, interamente dissociata in periferia in minute e fitte squamette lilacine su fondo più chiaro. Lamelle: bianche. Stipite: 3,5-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico con base appena allargata in un bulbo di forma ellissoidale; liscio; bianco, imbrunente. Anello: membranoso, biancastro, bordato di bruno, caduco. Carne: bianca, immutabile. Spore: ellittiche 5,5-7 x 3,5-4 11m. Ecologia: primavera-autunno, in parchi, giardini, sotto conifere o latifoglie. Raro. Non comm.
00:
182 - Leucoagaricus marriagei (Reld) Son -Affine al precedente si differenzia per la taglia più contenuta (pileo non superiore ai 2 cm), per la colorazione atoni più chiari, rosa-lilacino e per le spore di dimensioni un poco superiori. Non comune. Non comm. 183 - Leucoagaricus littoralis (Menier) Bon et Boiffard Pileo: 4-8 cm; da subgloboso-campanulato a convesso, poi pianeggiante e ± umbonato; superficie unita, liscia, presto screpolata verso la periferia in sottili fenditure radiali lanuginose, che lasciano intravvedere il fondo sottostante bianco; spesso con residui velari biancastri al centro. Lamelle: bianche. Stipite: 5-10 x 0,8-2 cm; cilindrico con base nettamente bulbosa; liscio e sericeo; bianco. Anello: ± ampio, sottile, bianco. Carne: bianca, leggermente imbrunente verso la base; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: amigdaliformi-ovoidali; 8-9 x 4-5 11m. Ecologia: autunno inoltrato, in ambienti costieri sotto latifoglie ed aghifoglie. Raro. Non comm. 184 - Leucoagaricus sublittoralis (Ki.ihner ex Hora) 5inger - Possiede pileo umbonato, con colorazione ocra-rosato, non uniforme, ma con disco nettamente più scuro, bruno-rossastro, recante spesso lembi biancastri del velo. Cresce In zone umide, ricche di sostanze nutritive, sotto latifoglie varie, meno legato della specie precedente agli ambienti costieri. Poco comune. Non comm.
88
OUle
'rlYaAgaricaceae farl\\&,l
185 - Leucoagaricus pU'rpureorimosus Son et Soiffard Pileo: 3-6 cm; da subgloboso a conico-campanulato, poi pianeggiante, con umbone ± distinto; superficie a lungo unita e liscia, bruno-rosato, con sfumature porporine, poi sempre più fessuratoscrepolata radialmente verso il margine in modo da intravvedere il sottostante fondo biancastro. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico-claviforme; liscio; bianco, imbrunente alla manipolazione. Anello: membranoso, sottile, biancastro. Carne: bianca, immutabile. Spore: amigdaliformi-ovoidali, citriformi, allungate 7-9 x 4-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in ambiente mediterraneo, su suoli sabbiosi sotto pini e querce. Poco comune. Non comm.
oJI-j 10 JI-\
00 -j
Sezione Piloselli (Kuhner) Singer - Carne arrossante, verde o rosso-vivo con amrnoniaca; lamelle bianche, poi ± rosate o brune; spore con o senza poro germinativo; talora cespitosi. 186 - Leucoagaricus pilatianus (Demoulin) Bon et Boiffard [= Lepiota pilatiana Demoulin; Leucocoprinus pilatianus (Demoulin) M.M. Moser l Pileo: 4-8 cm; da subgloboso a convesso-pianeggiante, infine depresso con o senza umbone; superficie vellutata, bruno-vinoso, marrone, compatta e scura al centro, meno omogenea, più pallida e con fibrillosità radiali verso la periferia; imbrunente alla manipolazione. Lamelle: biancastre, a maturità ed al tocco macchiate di bruno-rossastro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico con base ± bulbosa; liscio; bianco, si macchia di rossastro, per poi imbrunire, alla manipolazione. Anello: sottile, bianco, bordato di bruno. Carne: bianca, con viraggio ± intenso al bruno-rossastro; verdognola con ammoniaca. Spore: da ellittico-allungate a subovoidi; 6-7,5 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: autunno, in suoli sabbiosi, sotto pini e querce in area mediterranea. Poco frequente. Non comm.
...,
00-
Da recenti studi relativi a questa specie, sono stati delineati nuovi tcxc. Limitatamente ai soli caratteri morfologici ricordiamo:
187 - Leucoagaricus pilatianus vaL subrubens (Whichancky) Migl. et A. Gennari - Con taglia inferiore e viraggio della carne meno intenso.
Leucoagaricus pilatianus vaL salmoneophy/lus (Bon et Guimb.) Migl. et A. Gennari - Con lamelle dapprima gialle poi color salmone. Leucoagaricus pilatianus vaL rimosovelatus (Cantu) Migl. et A. Gennari - Con pileo più screpolato e residui velari al centro.
188 - Leucoagaricus badhami (Berk. et Broome) Singer [= Leucocoprinus badhami (Berk. et Broome) M.M. Moser] Pileo: 5-10 cm; da subgloboso a convesso, poi pianeggiante, un poco umbonato; superficie vellutatolanosa, dapprima beige-chiaro, compatta al centro, poi dissociata radialmente in squame fibrillose, rosso-arancioni al minimo tocco, infine bruno-scuro, bruno-nerastro su fondo più chiaro a maturità. Lamelle: biancastre, macchiate di giallo-zafferano, infine di brunastro. Stipite: 8-12 x 0,5-1,2 cm; cilindrico con base bulbosa; liscio; bianco all'apice, ± fioccoso sotto la zona anulare, vira al rosso-arancio, per poi imbrunire se manipolato. Anello: aderente, bianco, con bordo bruno. Carne: biancastra, giallo-zafferano, rossastra alla sezione. Spore: subamigdaliformi-ovoidali; 6,5-8,5 x 4-6 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, terreni grassi, singolo o a gruppi. Raro. Non comm.
oo~
Sezione Annulati (Fr.) Bon - Basidiorni robusti, cespitosi e non; carne arrossante o imrnutabile; spore con poro germinativo e rnedulla rnetacrornatica. 189 - Leucoagaricus americanus (Peck) Vellinga [= L. bresadolae (Schulzer) Bon et Boiffard l Pileo: 6-12 cm; da tronco-conico a convesso, poi pianeggiante, con largo umbone ottuso; superficie bruno-rossastro ± scuro, inizialmente unita, poi, tranne che nella zona discale, dissociata in minute squame circolari su fondo crema; ingiallente, talvolta con essudazioni giallo-vivo. Lamelle: biancastre, poi macchiate di giallo-zafferano. Stipite: 8-16 x 1-3 cm; da claviforme a fusiforme; biancorosato, pruinoso, si macchia di giallo-zafferano al minimo tocco, poi bruno-rossastro, più scuro alla base. Anello: membranoso, bordo bruno-vinoso. Carne: biancastra, al taglio diviene giallo-zafferano, poi bruno-vinoso. Spore: ovoidali; 9-11 x 6-7,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, cespitoso su residui legnosi, terreni grassi o ammassi di concime animale. Raro. Tossico
90
01 I
1
I
~---I ~
Fam igl ia Agaricaceae
185 -... T..
~~
L
:
.
'1/ 186
~ 187
u 188 189
r 190 - LfJUcoagaricus lfJUcothites (Vittad,) Wasser [= L. naucinus (Fr.) P.D. Orton; Lepiota naucina (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-8 cm; da emisferico a piano-convesso con o senza largo umbone ottuso; superficie inizialmente liscia, bianca, poi fibrillo sa e debolmente ocracea al centro. Lamelle: fitte, dapprima bianco-crema, poi progressivamente rosate. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; cilindrico, talvolta ricurvo verso la base dove termina in un bulbo ovoide ± bianco, sericeo e fibrilloso. Anello: membranoso, bianco, ± mobile. Carne: bianca, immutabile, odore e sapore gradevoli. Spore: ovoidali; 8,5-10 x 5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, prati, sentieri erbosi. Comune. Non comm. 191 - Leucoagaricus holosericeus (FL) M.M. Moser - Possiede stipite più slanciato e sottile, bianco, talvolta con ondulazioni trasversali senceo-brillanti, ± ingiallente allo sfregamento; carne pressoché inodore, non arrossante ma ingiallente. Poco comune. Non comm. 192 - LfJUcoagaricus cinerascens (Quél.) Bon et Boiffard Pileo: 4-8 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con umbone ± accentuato; superficie liscia, unita, grigiastra, grigio-cenere, poi, a partire dal margine, radialmente lacerata in piccole squame appressate. Lamelle: libere, piuttosto fitte, dapprima bianche, poi progressivamente grigio-rosate. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; subcilindrico, ± bulboso, liscio, bianco con tendenza a macchiarsi di bruno-giallastro alla manipolazione. Anello: membranoso, bianco, caduco. Carne: bianca, poco o per nulla ingiallente; inodore ed insapore. Spore: ovoidali; 7-9 x 5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno, in ambiente mediterraneo, in suoli sabbiosi sotto varie essenze. Raro. Non comm.
Op -f
10p ....
(}); rr~
~"
Sezione Sericelli (KUhner.) Bon et Boiffard - Basidiomi slanciati, ± esili e fragili, rivestimento sericeo, di colore bianco, piieipellis aelementi disposti parallelamente; spore ovoidali-ellissoidali, senza poro germinativo.
193 - LfJUcoagaricus serenus (Fr.) Bon et Boiffard [= Lepiota serena Fr.; Sericeomyces serenus (Fr.) Heinem. Pileo: 3-4 cm; da campanulato a pianeggiante con umbone ottuso; superficie unita, liscia, biancocandido, sfumata di crema al centro, fibrillosa al margine. Lamelle: bianche, poi crema. Stipite: 48 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, talvolta con base claviforme o bulbillosa, bianco e sericeo. Anello: semplice ± ampio, persistente. Carne: esigua, bianca, immutabile, inodore ed insapore. Spore: 7,59 x 4,5-5,5 jlm. Ecologia: autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm. 194 - Leucoagaricus subvolvatus (Malenç. et Bertault.) Bon [= Sericeomyces subvolvatus (Malenç. et Bertault.) Bon J Pileo: 3-6 cm; da tronco-conico aconvesso, poi pianeggiante con debole depressione centrale; superficie ± regolare, liscia, sericea, biancastra, sfumata di grigiognolo al centro. Lamelle: biancocrema. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base per lo più storta e bulbosa, talora con resti velari volviformi, liscio e sericeo, grigiastro. Anello: membranoso ± persistente. Carne: bianca ed immutabile, inodore ed insapore. Spore: 7-10 x 2,5-3 jlm. Ecologia: autunno, in ambiente mediterraneo su suolo sabbioso. Raro. Non comm.
n-
/lì,. U-
lj _
01D"-
(J I . _
Genere Chamaemyces Earle - Basidiomi collibioidi con pileo carnoso, di solito viscido. Spare non amiloidi, sparata crema. Trama delle lamelle regolare, pi!eipellis tipo imenoderma.
195 - Chamaemycesjracidus (Fr.) Donk [= Lepiota irrorata Quél.; Lepiotella irrorata (Quél.) Singer] Pileo: 3-6 cm; emisferico-convesso, poi disteso con margine regolare, non striato; superficie liscia, opaca e rugolosa con il secco, vischiosa con l'umido, crema-ocraceo, ocra-paglierino a maturità ± maculata per ['asciugarsi delle goccioline presenti in gioventù. Lamelle: poco fitte, libere, biancastre. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; subcilindrico, inguainato inferiormente da squamette e da gocciole concolori al pileo, bianco e liscio sopra la zona anulare. Carne: bianca con odore di pesce fresco. Spore: 4,5-5 x 2,5-3 jlm. Ecologia: estate-autunno, luoghi aperti, aridi e sassosi. Raro. Non comm. Chamaemyces fracidus vaL pseudocastaneus Bon et Boiffard - Differisce dalla specie tipo per il colore pileico più scuro, fulvastro.
92
@o~
0_
Famigl ia Agaricaceae
,/
193
\
Famiglia Hygrophoraceae Ol
Genere Hygrocybe
(
l3asidiomi di solito carnosi, omogenei, generai mente con colorazioni vivaci (bianche, giaJJe, arancioni, rosse, verdi, viola). Velo parziale e generale assenti. Pileo da conico-campanulato a convesso-appianato, asciutto o viscido, liscio o pruinoso, squamettato. Lamelle eia sublibere ed ascendenti (Fig. 02) ad adnate, decorrenti (Fig. 03), generalmente spesse, spaziate, di aspetto eeroso, acquoso. Stipite cilindrico, spesso attenuato alla base, talvolta lateralmente compresso e soleato, da liscio a striato, asciutto o viscido Trama delle lamelle irregolare-intrecciata (Fig 09) (sottogenere Cuphophyllus) o parallela (Fig. lO), con articoli corti o lunghi (sottogenere Hygrocybe). Spore in massa bianche. Pileipellis, da cutis a tricoderma, anche con elementi terminali molto dilatati. Basidi molto allungati e stretti (Iungh. > 4-5 volte la largh.). Spore lisce, non amiloidi Cheilocistidi poco differenziati presenti solo in alcune specie. Unioni a fibbia generalmente presenti.
B s V d
Ecologia: in aree erbose, soprattutto in pascoli poco antropizzati e concimati, torbiere (sfagneti), esiti dunali, sabbiosi, raramente in bosco, specie saprotrofe
l'
a t s l l !
l I
02
Tossicità: specie di buona qualità (es H punicea), di nessun interesse alimentare e specie tossiche, responsabili di sinelromi gastrointestinali (H conica cO?npLe:r). 03 Nella Check-list italiana sono segnalate 76 specie.
01 - Basidiomi di Hygrocybe insipido 02 . Lamelle libere ascendenti (/-/ygrocybe conico). 03 - Lamelle decorrenti di Cuphophy/lus.
04
94
04 - Silhouette di Cuphophy/lum. 05 - Silhouette di Hygrocybe. 06 - Silhouette di Hygrophorus.
05
~
06
Genere Hygrophorus Basidiomi carnosi, omogenei, con colorazioni biancastre, grigie, brune, gialle, aranciate, rossastre, vinose. Velo parziale talvolta presente. Pileo asciutto o viscido, liscio o squamettato. Lamelle da ad nate a decorrenti, spesse, spaziate. Stipite cilindrico, attenuato alla base o rigonfio, da liscio ad ornamentato, eli solito pruinoso all'apice, asciutto o viscido, in alcune specie decorato da residui di velo. Trama delle lamelle bilaterale divergente (Fig. 11). Spore in massa bianche. Pileipellis generalmente in forma di cutis. Basidi molto allungati e stretti (Jungh. > 4-5 volte la largh.). Spore di forma variabile, lisce, non amiJoidi. Unioni a fibbia generalmente presenti. Ecologia: specie ectornicorriziche, sia cii latifoglie che di aghifoglie, alcune specifiche (es. H Lucorwn con larice) .
09
Tossicità: specie di buona commestibilità e molto ricerca te (es. H. 117,arZUOLLlS, H penarius, H russuia) ealtre di nessun interesse alimentare. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 65 speCie 07 -Particolare di lamelle anastomizzate di Higrophorus morzuo/us. 08 - Particolare di lamelle di Higrophorus /eucophoeus-i/icis, €\IIdente Il tipico viraggiO bruno-rossastro al margine pileico 09 - Trama lamellare irregolare-intrecciata (Sottogenere Cuphophy/lus). IO - Trama \amellare parallela (Sottogenere Hygroeybe). Il - Trama lamellare bilaterale divergente (Genere Hygrophorus).
10
11
r ""i
Genere Hygrocybe (Fr.) P. Kumm. Der Fuhrerin die Pilzkunde, 1871
"'i
Sottogenere Cuphophy/lus Donk - Trama lamellare irregolare, formata da ife sottili, intrecciate.
i
Sezione Cuphophy/lus Donk - Superfici pileica e stipitale asciutte o ± vischiose, di colore smorto, bianco, grigio, arancione; margine liscio o striato; lamelle arcuato-decorrenti.
196 - Hygrocybe pratensis (Pers.) Murrill Pileo: 3-10 cm; da emisferico-convesso, talora campanulato, poi piano, con umbone, margine non striato; superficie liscia, asciutta, pruinosa-fibrillosa; arancio-albicocca, più scura al centro. Lamelle: rade, spesse, concolori al pileo, talora più chiare. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, pieno, attenuato verso il basso; secco, fibrilloso, concolore al pileo o più chiaro, biancastro alla base. Carne: soda, ocra pallido, di gradevole odore erbaceo. Spore: ovoidali, ellissoidali, 6-8 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: autunno; cresce in grandi gruppi nei prati di collina e montagna. Comune. Comm. 197 - Hygrocybe pratensis var. pallida (Cooke) Arnolds [ = H. berkeleyì (P.D. Orton) PD. Orton et Watling] - È praticamente identica alla specie precedente da cui si distingue unicamente per il colore completamente biancastro. Hygrocybe pratensis var.·donadinii (Bon) Candusso - Possiede il margine nettamente crenulato ed odore cimicino.
i
al ~
-f.
Comm.
Non comm.
198 - Hygrocybe colemanniana (A. Bloxam) PD. Orton et Watling Pileo: 3-7 cm; da convesso a piano, talora reflesso, con umbone, margine sottile, ± debolmente scanalato; superficie liscia, secca, viscida a tempo umido; bruno rossastro, più scura al centro, biancastra al bordo. Lamelle: molto spaziate, anastomosate, grigio-biancastro con riflessi rosati. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, asciutto, ± fibrilloso; concolore alle lamelle. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, di odore leggermente farinoso. Spore: ovoidali, ellissoidali, 8-10 x 6-8 Jlm. Ecologia: autunno; cresce in gruppi esigui nei prati di montagna. Poco comune. Comm.
--'
cD
199 - Hygrocybe radiata Arnolds - Simile al taxon precedente, diffensce per le minori dimensioni (pileo 2-5 cm), per il pileo lungamente striato e per le dimensioni sporali leggermente inferion (6,5-7,5 x 5-6 ~m). Piuttosto raro. Comm. 200 - Hygrocybe lacmus (Schumach.) PD. Orton et Watling Pileo: 2-6 cm; da emisferico-convesso a piano, infine reflesso, con ampio umbone, margine striato per trasparenza fino a metà del raggio; superficie liscia, untuosa, viscida a tempo umido; grigio-violaceo, grigio-topo, più chiaro al bordo. Lamelle: molto spaziate, grigiastre con filo chiaro. Stipite: 2-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, fistoloso, attenuato alla base, liscio ed asciutto; biancastro poi concolore alle lamelle, più chiaro alla base. Carne: soda, fibrosa, biancastra, di odore sgradevole, sapore amarognolo. Spore: ± ellissoidali 6-9 x 5-7 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati di montagna. Raro. Comm.
UJ: 4
20 l - Hygrocybes fiavipes (Britzelm) Arnolds - Differisce per il colore alla base del gambo che risulta costantemente colorato di giallo e per l'odore subnullo. Gregario nei prati muscosi collinari. Più comune della specie precedente. Comm. 202 - Hygrocybe virginea (Wulfen) ED. Orton et Watling [= H nivea (Scop.) Murrill] Pileo: 1,5-5 cm; da emisferico-convesso a piano, infine depresso, con leggero umbone. Margine striato per trasparenza; superficie igrofana, ceracea ed untuosa a tempo umido; biancastro, cremaavorio, talora più scuro al centro. Lamelle: basse, spaziate, talvolta forcate, bianche. Stipite: 3-8 x 0,5-12 cm; cilindrico, fistoloso, attenuato alla base, asciutto e fibrilloso, concolore al cappello, talora sfumato di rosa alla base. Carne: tenace nello stipite, esigua nel pileo, fibrosa, biancastra, di odore e sapore nulli. Spore: ellissoidali amigdaliformi 6,5-12 x 4-7,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi di numerosi esemplari, nei prati e nei pascoli di collina e montagna. Molto comune. Comm. 203 - Hygrocybe russocoriacea (Berk. et Mil!.) PD. Orton et Watling - Èmacroscopicamente affine al precedente ma differisce per il colore avorio, ocra-pallido e soprattutto per l'inconfondibile ed intenso odore di cuoio di Russia o olio di cedro, che si mantiene a lungo anche nell'essiccata. Comm.
96
(]):
Fam igl ia Hygmphoraceae
199 198
202
r f
Sottogenere Pseudohygrocybe San - Trama lamellare ± parallela; lamelle solitamente adnate o subdecorrenti; basidiomi con colori ± vivi e brillanti; superficie pileica e stipitale asciutta o vischioso-glutinosa. Sezione Neohygrocybe (Herink) Candusso - Superficie pileica asciutta o un po' untuosa; lamelle non decorrenti, trama lamellare subregolare; pileo grigiastro, bruno, nerastro; carne immutabile o arrossante.
Op -4 ~,
10 P-f
-f 4
-4
204 - Hygrocybe fornicata (Fr.) Singer Pileo: 3-7 cm; da conico a piano-convesso, con umbone; margine ondulato, poco striato, con tendenza a rialzarsi e fessurarsi con l'età; superficie liscia, sericea, fibrillosa, biancastra, grigio-brunastro, più scura al centro. Lamelle: da adnate a smarginate, spesse, bianco-grigiastro, immutabili allo sfregamento. Stipite: 5-9 x 0,8-1,2 cm; da cilindrico a subclavato, liscio ed asciutto, fibrilloso; biancastro, talvolta con fibrillature bruno-giallastro alla base. Carne: soda, fibrosa, biancastra, immutabile, di odore terroso. Spore: ellissoidali, ovoidali, 6-9 x 4,5-6 llm. Ecologia: autunno; nei prati. Normalmente raro, abbastanza diffuso in talune annate favorevoli. Non comm. 205 - Hygrocybe nitrata (Pers.) Wiinche [= H. murinacea (Fr.) M.M. Moser] Pileo: 2,5-6 cm; da emisferico a convesso-appianato, margine ± striato, refi esso a maturità; superficie liscia, asciutta, untuosa a tempo umido, sottilmente fibrillosa-squamulosa, grigiastra, grigiobrunastro in modo uniforme. Lamelle: decorrenti con dentino, spaziate, spesse, bianco-grigiastro, più scure fra gli interstizi, immutabili al tocco. Stipite: 5-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico,± compresso longitudinalmente, presto cavo, fibrilloso, asciutto, bruno grigiastro, più chiaro verso la base. Carne: fibrosa esigua, grigio-biancastra, di odore nitroso, immutabile. Spore: ellissoidali, ovoidali, 7-9,5 x 4,5-6 llm. Ecologia: autunno; isolato o in piccoli gruppi nei prati. Poco comune. Non comm.
cP:
Ol -4
206 - Hygrocybe ingrata Jensen et EH. Moller - Differisce per il colore pileico brunastro con macchie bruno-ruggine, le maggiori dimensioni e la netta tendenza della carne e delle lamelle ad arrossare alla pressione. Alivello microscopico le spore risultano di dimensioni superion (8-10 x 5-6); poco comune. Comm. 207 - Hygrocybe ovina (Bull.) Kiihner [= H nitiosa (Blytt) M.M. Moser] Pileo: 3-7 cm; da campanulato-convesso ad appianato, con largo umbone, margine ondulato, fessurato a maturità; bruno-scuro, quasi nel'astro; superficie asciutta, viscida a tempo umido, fibrillosasquamulosa. Lamelle: adnato-smarginate, ventricose, assai spaziate, spesse, grigiastre, più chiare verso il filo, si macchiano di rossastro al tocco. Stipite: 3-8 x 0,5-2 cm; subcilindrico, spesso solcato-compresso longitudinalmente, presto cavo, liscio ed asciutto, concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: fibrosa, grigiastra, nettamente arrossante; odore debole nitroso-farinoso. Spore: da ellissoidali a subovoidali, 7-11 x 5,5-7 pm. Ecologia: autunno; gregario, nei prati. Poco comune. Non comm.
C1J-
_
Sezione C/utinosae Kuhner (= sez. Subglutinosoe Singer pp.) - Superfici pileica e stipitale nettamente viscido-glutinosa; colori vivaci verde, rosa, giallo-arancione. U. a f. presenti.
208 - Hygrocybe irrigata (Pers.) Bon [= H. unguinosa (Fr.) P. Karst.] Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi appianato e largamente umbonato, margine ± striato per trasparenza; superficie brillante ricoperta da uno strato ± spesso di glutine, fibrillosa a tempo secco, grigio-brunastro, a tonalità più scure al centro. Lamelle: adnate, decorrenti per un dentino, ventricose, spaziate, anastomosate, bianche poi grigiastre con filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, compresso o ondulato, cavo, molto fragile, vischioso-glutinoso, concolore al pileo. Carne: grigiastra, esigua, fragile; odore e sapore pressoché nulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 7-11 x 5-7,5 llm. Ecologia: autunno; isolato o a piccoli gruppi, nei prati, in zone aperte boschive. Poco comune. Non comm.
98
Q1
Famiglia Hygr-ophoraceae
_I
204
r ì
209 - Hygrocybe laeta (Pers.) P. Kumm. Pileo: 2-4,5 cm; da emisferico-convesso, ad appianato sino a centralmente depresso, margine striato per trasparenza; superficie ± vischiosa-glutinosa, liscia, rosa-salmone, rosa-carnicino-bruniccio con sfumature arancioni, talvolta anche olivastre verso il bordo. Lamelle: arcuate, adnato-decorrenti per un dentino, alte, spaziate, spesse, filo glutinoso, ocra-arancio, rosa-grigiastro. Stipite: 3lO x 0,3-1 cm; cilindrico, liscio e glutinoso, cavo, giallastro, grigio-verdastro, grigio-olivastro, verdastro all'apice. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, odore e sapore subnulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 5,5-8 x 4-5,5 )lffi. Ecologia: autunno; gregario in prati e pascoli erbosi. Comune. Non comm. 210 - Hygrocybe psittacina (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; da emisferico-convesso a campanulato, con ampio umbone, margine striato per trasparenza; verde, verde-giallognolo, spesso bruscamente decolorato su toni variegati rosa, gialloaranciato, violetti; superficie liscia, molto glutinosa, sericea a tempo secco. Lamelle: adnato-smarginate, ceracee, ventricose, molto spaziate, giallastre con sfumature verdastre. Stipite: 5-7 x 0,3-0,6 cm; subcilindrico, liscio e glutinoso, talvolta ondulato, fistoloso, presto cavo, verde-giallastro a tonalità variabili come nel pileo. Carne: esigua, fibrosa, concolore alla superficie esterna; odore e sapore subnulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 7-9 x 5-6,5 )lm. Ecologia: autunno, anche inoltrato; Non comm tra l'erba dei prati, lungo i sentieri erbosi. Abbastanza comune. 211 - Hygrocybe psittacina var. perplexa (AH Sm. et Hesler) Boertm. - Differisce per il colore rosso-arancio ± uniforme del pileo e dello stipite e per l'assenza di pigmento verde in ogni parte del basidioma. Poco comune. Non comm. Sezione Coccineae Fayod - Superficie pileica brillante, liscia o tomentosa, asciutta o viscida, colori vivaci rosso, arancione, giallo; stipite secco o appena vischioso.
212 - Hygrocybe reidii Ktihner Pileo: 2-4,5 cm; da emisferico-convesso ad appianato-depresso, margine ondulato-crenato; superficie liscia, asciutta, leggermente feltrato-squamulosa con il secco e l'età; rosso-giallo-arancione vivo, ± uniforme. Lamelle: sinuose, spaziate, arcuate e ± decorrenti, da giallastre a arancione pallido. Stipite: 3-5 x 0,3-0,7 cm; cilindrico, flessuoso, talvolta compresso, pieno poi cavo, liscio, secco, viscido a tempo umido, arancione all'apice, bianco-giallastro alla base. Carne: esigua, biancastra all'interno, ± concolore alla superficie esterna quella periferica; odore caratteristico, simile al miele. Spore: ellissoidali-ovoidali, alcune ± strozzate; 6,5-9 x 4-5,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, radure boschive, a quote diverse. Non comune. Non comm. 213 - Hygrocybe quieta (Ktihner) Singer (= H obrussea ss. auct.) Pileo: 3-5 cm; da emisferico-convesso ad appianato con o senza umbone, margine liscio o debolmente striato per trasparenza; superficie glabra o appena fibrillosa; ± igrofana, ceracea, gialloarancio, giallo-oro. Lamelle: adnate, talora decorrenti con dentino, ventricose, molto spaziate, tipicamente rosa-arancione, con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico con base affusolata, fistoloso, talvolta compresso-solcato, liscio, sericeo, giallo-arancione. Carne: giallo-arancio pallido; odore caratteristico cimicino. Spore: ellissoidali, con strozzatura ± marcata; 7-9,5 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: autunno; prati, anche in zone erbose presso latifoglie. ± comune. Non comm. 214 - Hygrocybe miniata (Fr.) P. Kumm. Pileo: 1,5-4 cm; da emisferico-convesso ad appianato-depresso, margine intero, non striato; superficie asciutta, feltrato-vellutata, leggermente squamulosa al disco; rosso vivo o rosso arancio, talvolta ingiallente verso il bordo. Lamelle: adnate-smarginate, molto spaziate, arancio-rossastro, rosate con filo giallastro. Stipite: 2,5-5 x 0,2-0,7 cm; cilindrico, cavo, liscio, asciutto, appena viscido a tempo umido, rosso-arancione all'apice, bianco-giallastro alla base. Carne: esigua, giallastra, odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali, ± strozzate; 6,5-10 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati e radure boschive. Abbastanza comune. Non comm. 215 - Hygrocybe calciphila Arnolds - Possiede colore pileico meno acceso, e preferenze per terreni basici. Rilevante è la forma delle spore: ellittiche senza restringi mento o strozzatura. In radure presso conifere o latifoglie. Poco comune. Non comm. 100
oP--te
+ -1
10 P
i
0]1 -t
--t
aD; -i --t -t --t -t
001 °O~ -
OD~
Famiglia Hygrophoraceae
209
.f.
\1 ~ ~
216 - Hygrocybe cantharellus (Schwein.) Murrill (= H lepida Arnolds) PUeo: 1-4 cm; da convesso a piano convesso, talora ombelicato, margine increspato-crenulato; superficie vellutata ed asciutta; arancio, rosso-arancio, rosso carminio, al centro sono presenti piccole squame concolori. Lamelle: nettamente decorrenti, arcuate, spaziate, ceracee, da crema ad albicocca con il filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico o appena attenuato verso la base, pieno, cavo all'altezza delle lamelle, liscio, asciutto, rosso-arancio all'apice, bianco-giallastro verso il basso. Carne: esigua, rossastra, odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali, ovoidali, alcune strozzate; 7,5-10 x 6-7,5jlm. Ecologia: autunno; isolato o in piccoli gruppi, in zone aperte, erbose e muschiose. Abbastanza comune. Non comm. 217 - Hyqfl)cbybe turunda (FL) P KaLst - Possiede squamule neLastLe sull'inteLa supeLficie pileica, coloLe r.osso-aLancio, pileo abbastanza r.obusto e meno slanClato, pLedilezione peL sfagni e teLLeno aLgilloso acido. Poco comune. Non comm.
op-, 10 P-t
cP: --t --4
218 - Hyqrocybe [Ocdneocrenata (PD. OLton) M.M. Moser - La pLesenza di squamule nerastre, per questa specie, è limitata alla zonacentrale del pileo. Il colore del basidioma è r.osso, il pmtamento è slanciato. CLesce su terreno di tipo calcareo. Non comm. --'
219 - Hygrocybe coccinea (Schaeff.) P. Kumm. PUeo: 2-6,5 cm; da emisferico a convesso-campanulato, infine appianato, con o senza umbone, margine liscio, un po' striato con l'età; superficie rugolosa, igrofana, lubrificata, rosso-carminio intenso, decolorata a partire dal centro. Lamelle: adnate, appena decorrenti, spesse, spaziate, giallo-rosato, rosso-arancio, con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso curvo e compresso, fistoloso, liscio, ceraceo, rosso all'apice, giallastro alla base. Carne: esigua, fibrosa, rossastra a livello del pileo, giallastra nello stipite, biancastra alla sua base; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali allungate; 8-11,5 x 4,5-6,5jlm. Ecologia: autunno; prati, pascoli. Comune. Non comm.
OO ~
-
220 - Hyqrocybe marchii (BLes.) SingeL - Possiede dimensioni leggeLmente infeLion, pileo più nettamente striato al maLglne e lamelle laLgamente adnate. Micr.oscopicamente sono notevoli le spOLe ellittico-ovoidali fLammiste ad altre strozzate. Rar.o. Non comm.
221- Hygrocybe ceracea (Fr.) P. Kumm. PUeo: 8-4 cm; da emisferico a convesso, infine appianato, leggermente depresso al centro, margine striato per trasparenza; superficie lubrificata, un poco vischiosa a tempo umido, igrofana, fibrillosa con il secco; gialla, giallo-arancio brillante, tendente a sbiadire con l'età a partire dal margine. Lamelle: adnate, talora decorrenti per un dentino, rade, bianco-gialline o concolori al pileo, con il filo più chiaro. Stipite: 2,5-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, fistoloso, liscio, asciutto, sericeo, concolore al pileo. Carne: fibrosa, giallo-crema, giallastra; odore erbaceo, talora cimicino. Spore: ellissoidali-allungate, molte ± strozzate; 6-8 x 3,5-5 jlm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi numerosi, prati e pascoli, a quote diverse. Poco comune. Non comm.
oo~
222 - Hyqrocybe insipida (JE. Lange) M.M. Moser - ÈcaLatterizzato da dimensioni assai variabili, pileo r.osso-aLancio nei giovani esemplaLi, con maLgine irregolaLe etalvolta frastagliato, stipite colmato di r.ossastLo all'apice e giallastr.o alla base. Possiede spoLe subcilindLiche e str.ozzate. TLa l'eLba, spesso ai maLglni di boscaglie di latifoglie. Piuttosto Lar.o. Non comm. 223 - Hygrocybe punicea (Fr.) P. Kumm. PUeo: 1,5-10 cm; da conico a conico-convesso o campanulato, poi appianato, irregolare, con largo umbone, margine ± lobato; superficie liscia, viscida ed untuosa a tempo umido; rosso-ciliegia, rosso-vermiglio, decolorando ha tendenza a mantenere il bordo più scuro. Lamelle: da sublibere a decorrenti con dentino, ventricose, spaziate, dapprima gialle, poi rosa-rosso, con il filo eroso-irregolare, giallo. Stipite: 4-10 x 1-2,5 cm; da cilindrico a subfusiforme, ricurvo, fistoloso, pieno, giallo-arancio, percorso longitudinalmente da fibrille rossastre, biancastro alla base. Carne: abbastanza consistente, fibrosa, giallo-arancio nel pileo, biancastra all'interno dello stipite che è fistoloso; odore subnullo o non significativo. Spore: ellissoidali-oblunghe; 7,5-10,5 x 4,5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno; gregario in gruppi ± numerosi in prati montani. Abbastanza comune. Comm.
102
Cb:
Famiglia HygmphoTaceae
221
224 - Hygrocybe splendidissima (PD. Orton) Svrcek Pileo 4-8 cm; da conico a conico-convesso, campanulato, infine appianato con umbone ± acuto e accentuato, margine ondulato; superficie liscia, brillante, ceracea; arancio, rosso-vermiglio uniforme o poco più chiara all'orlo. Lamelle: da libere ad adnato decorrenti con dentino, ventricose, spaziate, giallo-arancio con il flo più chiaro. Stipite: 4-10 x 0,5-2 cm; cilindrico, per lo più canalicolato-compresso, fistoloso e cavo, liscio, lardaceo a tempo umido, rosso-arancio all'apice, biancastro alla base. Carne: esigua, fibrosa, giallastra, biancastra alla base dello stipite; odore subnullo. Spore: ellissoidali, ovoidali, 8-9,5 x 5-6 pm. Ecologia: autunno; prati incolti; luoghi erbosi. Poco comune. Non comm. 225 - Hygrocybe aurantiosplendens Haller Pileo: 3-7 cm; da conico a conico-campanulato, infine appianato con largo umbone, margine lobato, spesso fessurato; superficie liscia, lubrificata, un po' vischiosa, giallo-arancio, rosso-arancio vivo non uniforme e con netta tendenza a sbiadire. Lamelle: adnate, decorrenti per un dentino, ventricose, non molto spaziate, gialline, sfumate di rosa-arancione fra gli interstizi. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, rastremato alla base, fistoloso, liscio, sericeo-fibrilloso, giallo-arancio, biancastro alla base. Carne: fibrosa, fragile, giallastra, biancastra alla base dello stipite; senza odore particolare. Spore: subcilindriche, strozzate; 8-9,5 x 3,5-5 pm. Ecologia: autunno; pascoli. Raro. Non comm.
226-Hygrocybemucronella (Fr.) P Karst. [=H reni (R. Maire) J.E. Lange] Pileo: 0,8-2,5 cm; da emisferico a convesso, spesso campanulato, margine talvolta increspato, striato per trasparenza; superficie liscia, igrofana, vischiosa a tempo umido; rosso-carminio, rosso-arancio non uniforme, si decolora a partire dal centro. Lamelle: ceracee, adnate, decorrenti per un dentino, molto spaziate,± triangolari, rosa-arancio, con il filo ondulato, giallo. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, flessuoso, curvo, fistoloso, liscio, lardaceo, giallo-arancione. Carne: esigua, rossastra nel pileo, gialla nello stipite; odore subnullo, sapore tipicamente amaro. Spore: ellissoidali, per lo più strozzate; 7,5-9 x 4,5-6,5 pm. Ecologia: autunno; pascoli e radure. Non comune. Non comm.
Op
lOp~
4
-t
~l U i
-+i -f
--t
no-f.
\J+i l
-l -->
227 - Hygrocybe helobio (Arnolds) Bon. - Èspecie di difficile collocazione sistematica: se infatti la superficie squamosa e l'aspetto generale la farebbero collocare all'interno della sottosez. Squamulosinae della sezione Coccinae, la lunghezza delle ife della trama lamellare la dovrebbero far insenre nella sez. Hygrocybe. Microscopicamente è comunque simile ad H. miniata, ne differisce però per il colore più chiaro delle lamelle e la maggiore fragilità della carne. Raro Non comm.
-j
--t
Sottogenere Hygrocybe Bon - Trama imeniale ± parallela; lamelle spesso libere. Sezione Hygrocybae - Pileo generalmente conico, con colori vivaci rosso, giallo o arancione; superficie pileica asciutta o appena viscida, spore di lunghezza superiore a 9 ~m, carne immutabile o annerente.
228 - Hygrocybe intermedia (Pass.) Fayod Pileo: 5-7 cm; inizialmente conico, poi conico-campanulato, infine disteso con umbone ± acuto, margine lobato-ondulato, superficie tipicamente asciutta con evidenti fibrille e sottili squamule rossastre su sfondo giallo-arancione. Lamelle: sublibere, ventricose, spesse, spaziate, giallo-chiaro. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena attenuato verso la base, diritto, spesso compresso, fibrilloso, concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: fibrosa, tenace, biancastra, ± arancio in periferia; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali; 9-11 x 5-7,5 pm. Ecologia: estate-autunno; gregario o isolato in prati incolti, anche a quote elevate. Poco frequente. Non comm. 229 - Hygrocybe spadicea (Scop.) P. Karst. Pileo: 2-6 cm; da conico ad espanso, largamente campanulato, umbonato, margine lobato, ± frastagliato a maturità, superficie liscia, fibrillosa, vischiosa, bruno-dattero, marrone, nerastro al centro. Lamelle: sublibere, adnate, ventricose, molto spaziate, giallo citrino, sfumate di arancio con l'età. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, un po' attenuato alla base, giallo-zolfo, percorso da fibrillature più scure. Carne: esigua e fragile, fissile, bianco-giallastra; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali; ovoidali; 9-12 x 5,5-6,5 pm. Ecologia: estate-autunno; gregario in prati, radure erbose e muschiose di montagna e di collina. Non comune. Non comm. 104
--j
1,
C]J~
CP
Fam igl ia Hygrophoraceae
rI !
230 - Hygrocybe persistens (Britzelm.) Singer [= H. acutoconica (Clem.) Singer] Pileo: 4-8 cm; da conico ad espanso-campanulato con umbone ± acuto, margine lobato, irregolare; superficie liscia, fibrillosa, ± viscida, giallo, giallo-arancio. Lamelle: libere, appena adnate, ventricose, spaziate, giallo-crema, giallo-citrino. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, fibrilloso, ± concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: esigua, fragile, giallo-arancio nella parte alta dello stipite, biancastra nella parte bassa dello stesso; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali allungate, misure molto diverse, entro 9-15 x 6,5-8,5 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure, al bordo dei sentieri, spesso in zona mediterranea. Non comune. Non comm.
OP~ i
1"
10 P
o~
~
231 - Hygrocybe persistens varo konradii (Haller) Boertm. Pileo: 3-7 cm; inizialmente conico-campanulato, infine piano-convesso con umbone ± ottuso, talora acuto, margine non eccessivamente lobato, abbastanza regolare; superficie liscia e sericea, fibrillosa, appena viscida a tempo umido, giallo-arancione, arancio-rossastro. Lamelle: libere, adnate, ventricose, piuttosto spaziate, giallastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, fibrilloso, quasi concolore al pileo, più chiaro e arrotondato alla base. Carne: esigua, fragile, giallastra, più fibrosa nello stipite; odore e sapore non significativi. Spore: ± ellissoidali 7,5-14 x 6-9 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure di collina o bassa montagna. Poco comune. Non comm.
a
232 - Hygrocybe persistens varo konradii f. subglobispora (P.D. Orton) Boertm. - Assai affine ai taxa precedenti, si riconosce per le dimensioni appena superiori (pileo 4-8 cm); per il colore della superficie pileica generalmente arancio pallido e per il colore delle lamelle più chiaro. Particolarmente rilevante è però la forma subglobosa delle spore che misurano 6-10 x 5,5-8 ~m. Cresce in autunno; in prati e radure, spesso in area mediterranea; non comune. Non comm.
Q
!
i,i.
t
-t -i
i
233 - Hygrocybe conica (Schaeff.) P. Kumm. (= H. nigrescens ss. auct.) Pileo: 2,5-5 cm; dapprima conico-campanulato infine espanso ma sempre con umbone ± acuto, margine ondulato; superficie liscia, sericea, fibrillosa, viscida con l'umido, ± annerente allo sfregamento, di colore assai variabile: giallo, rosso, arancio, con sfumature verdastre, spesso con centro più scuro, quasi nerastro. Lamelle: libere, leggermente adnate, ventricose, poco spaziate, bianco-crema, giallastre, grigiastre, ± annerenti al tocco. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, talora ritorto, fibrilloso, giallastro, arancio, più chiaro alla base. Carne: fibrosa, fragile, acquosa, bianco-giallastra, annerente; odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidali-cilindracee, alcune strozzatc; 10-13 x 6-8 Jlm. Ecologia: estate-autunno; isolato o in gruppi numerosi in prati, pascoli e radure umide, dalla montagna allivello del mare. Molto comune e diffuso ovunque. Tossico Sono state descritte numerose forme e varietà relative alla specie precedenti, esse sono state delimitate ± chiaramente; tuttavia l'estrema variabilità dell'aspetto macroscopico e l'identità degli elementi microscopici, negli esemplari di questa specie facilmente rinvenibile, rendono aleatorio il tentativo di attribuzione delle diverse raccolte ai tipi individuati in letteratura.
234 - Hygrocybe conicoides (ED. Orton) ED. Orton et Watling Pileo: 2,5-5 cm; da conico-campanulato a piano-espanso con persistente umbone ± acuto, margine ondulato e lobato; superficie liscia, sericea, fibrillosa, untuosa a tempo umido, ± annerente allo sfregamento, di colore rosso, rosso-arancio, spesso con centro più scuro. Lamelle: libere, leggermente adnate, ventricose, poco spaziate, con il filo seghettato, rosso-arancio, appena annerenti al tocco. Stipite: 3-5,5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, spesso ritorto, fibrilloso, rosso-arancio, brunastro al centro, più chiaro alla base. Carne: fibrosa, fragile, acquosa, giallo-arancio pallido, lentamente annerente; odore c sapore insignificanti. Spore: allungate, cilindriche; 10-14 x 5,3-6,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; presso gli arenili sabbiosi in ambito mediterraneo. Poco comune. Non comm.
106
-t
-t
cY
-t
-t
aJ~
Famiglia Hygrophoraceae
230
Sezione Microsporae Boertm. - Spore di dimensioni inferiori a 9 IJm; superficie pileica e stipitale asciutta. 235 - Hygrocybe calyptrijorrnis (Berk. et Broome) Fayod Pileo: 3-6 cm; inizialmente conico ovoide, poi conico-campanulato e provvisto di netto umbone acuto, margine ondulato-Iobato spesso fessurato, reflesso con l'età; superficie liscia, asciutta, viscida a tempo umido; rosa-lilla, rosa-violetto, tende a sbiadire con il secco e l'età. Lamelle: libere, arcuate, appena spaziate, biancastre o concolori al pileo. Stipite: 6-12 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, slanciato, talvolta compresso, ricurvo, liscio, fibrilloso, biancastro, talvolta sfumato di rosa all'apice. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, talora rosa nel pileo; senza odore e sapore particolari, facilmente putrescibile. Spore: ellissoidali-ovoidali, 6,5-8,5 x 4,5-7 Jlm. Ecologia: autunno; in piccoli gruppi Non comm. o isolato nei prati e nei pascoli collinari e di montagna. Raro. 236 - Hygrocybe citrinovirens (J. E. Lange) Jul. Schaff. Pileo: 1,5-6,5 cm; conico, conico-campanulato, infine appianato, sempre con umbone ± acuto, margine lobato, frastagliato e refiesso a maturità; superficie liscia, fibrillosa, verde-giallastro, talvolta con sfumature bruno-arancio, soprattutto nei giovani esemplari. Lamelle: libere, ventricose, spaziate, bianche con riflessi verdastri. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base assottigliata, solcato-compresso longitudinalmente, fibroso concolore al pileo, bianco alla base. Carne: fibrosa, fissile, bianco-giallognola, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, ovoidali, 7-9 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: autunno; gregario in prati e radure boschive. Non comune. Non comm.
O~-t I
-t l
1°~i ~
Chi
-t -j
-t
-+
rh: "-(j-4
Sezione C1orophanae (Herink) Arnolds - Pileo per lo più emisferico-convesso, non conico; pileipellìs costituita da una ixocute o da ixotricoderma, lamelle adnate-srnarginate. -I
237 - Hygrocybe chlorophana (Fr.) Wiinche Pileo: 2,5-6 cm; da emisferico a piano-convesso, talora depresso, margine leggermente striato per trasparenza; superficie liscia, igrofana, molto vischiosa, gialla, giallo-arancio, talvolta a riflessi verdolini. Lamelle: smarginate, ventricose, spaziate, biancastre, poi giallo-arancio pallido. Stipite: 48 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso solcato o compresso longitudinalmente, fistoloso, presto cavo, liscio, molto vischioso, asciutto a tempo secco, concolore al pileo. Carne: esigua, fragile, acquosa, giallastra; odore e sapore pressoché nulli. Spore: ellissoidali allungate; 7-8,5 x 4-6 Jlm. Ecologia: autunno; in gruppi, anche molto numerosi, nei prati collinari. Comune e diffuso. Non comm.
O": O' '
..
-t
238 - Hygrocybe chlorophono var. ourontioco Bon.- Si differenzierebbe dalla specie tipo unicamente per il colore arancio vivo di pileo e stipite. Spesso frammista a basidiomi dal colore tipico. Abbastanza diffusa. Non comm.
239- Hygrocybe glutinipes (J.E. Lange) Haller. Pileo: 0,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso, infine appianato, margine nettamente striato; superficie liscia, igrofana, molto vischiosa e glutinosa, giallo-limone, spesso con il centro più scuro ed il margine decolorato di bianco. Lamelle: smarginate, da adnate a decorrenti, ± spaziate, biancastre, talora giallo-pallido. Stipite: 1,5-4 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, slanciato spesso canaliculato, fistoloso, poi cavo, liscio, molto vischioso, glutinoso, ± concolore al pileo. Carne: esigua, fragile, acquosa, giallastra; odore e sapore non rilevanti. Spore: oblunghe, cilindriche, talora strozzate; 7-8,5 x 3,5-5 )lIn. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure. Raro. Non comm. Hygrocybe glutinipes var. rubro Bon - SI differenzia dalla specie tipo esclusivamente per il colore rosso to rara, facilmente confondibile con altre specie.
VIVO
di tutto il basidioma. MolNon comm.
240 - Hgrocybe subpopilloto Kuhner - Ha portamento normalmente esile e slanciato, superfici pileica estipitale un poco viscide con costante presenza di un piccolo umbone (papilla) al centro del pileo arancione. Cresce isolato o in gruppi di pochi esemplari in prati e radure di collina o montagna. Raro. Non comm.
108
00=
Famiglia Hygmphoraceae
235
••
Genere Hygrophorus Fr.
OH
n Scan., 1836.
10~i
Sezione Hygrophorus (= sez. Eburnei Bataille) - Pileo bianco, giallastro; stipite asciutto o viscido; carne immutabile o ingiallente.
! -+
-+ [
Sottosezione Chrysodonti Singer - Velo generale presente, asciutto, fioccoso; stipite asciutto. 241 - Hygrophorus chrysodon (Batsch) Fr. Pileo: 3-8 cm; da emisferico a piano-convesso, con o senza umbone; superficie vischiosa, bianca, ± ricoperta da fioccosità granulose, dapprima concolori, poi di colore giallo-oro particolarmente verso il bordo e all'estremo margine. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, arcuate, rade, biancastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, assottigliato alla base, fibrilloso, biancastro, ricoperto in alto, da fioccosità giallastre. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-9 x 4-4,5 11m. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Poco comune. Comm. Sottosezione Pallidini A.H. Sm. et Hesler - Velo generale assente; stipite asciutto. 242 - Hygrophorus penarius Pr. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a piano-convesso, irregolare, con largo umbone; superficie liscia, asciutta, biancastra, poi ± ocracea al centro. Lamelle: da adnate a ± decorrenti, spesse e rade, crema con riflessi rosa. Stipite: 5-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, pieno, attenuato alla base, biancastro, finemente granuloso-fioccoso, sovente con fibrille ocracee o giallastre alla base. Carne: soda, biancastra, odore di latte o vago di antibiotici, sapore dolciastro. Spore: 6-8 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: in autunno; gregario, nei boschi di latifoglie, in particolare sotto querce. Comune. Comm. 243 - Hygrophorusfagi G. Becker et Bon Pileo: 2-8 cm; da emisferico a piano-convesso; margine nettamente e a lungo involuto; superficie, da bianco candido a bianco-avorio, poi crema-ocraceo al centro, liscia o finemente vellutata a tempo secco, viscida a tempo umido. Lamelle: ± decorrenti, mediamente spaziate, crema, sfumate di rosa. Stipite: 3-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, rastremato alla base, furfuraceo nella parte superiore, vischioso, bianco con fibrille concolori poi ± ocracee. Carne: bianca con riflessi rosati, inodore ed insapore. Spore: 6,5-10 x 4-5,5 11m. Ecologia: in autunno; in faggeta. Comune. Comm. 244 - Hygrophorus melizeus (Fr.) Fr. ( = H karstenii Sacc. et Cub.) -Si riconosce per la colorazione bianca del pileo, che contrasta con il colore ocra-giallastro, arancio delle lamelle. Spore 7,5-10 x 5-6 ~m. In boschi montani di aghifoglie (peccete). Raro. Comm. 245 - H..ygrophorus piceae Ki.ihner Pileo: 1,5-5 cm; da emisferico a piano-convesso; margine sottile ± ondulato; superficie liscia, viscida a tempo umido, da bianco candido a bianco-avorio, sfumata di crema ocraceo al centro con l'età. Lamelle: da subdecorrenti a decorrenti, arcuate, piuttosto spaziate, bianco-crema con riflessi rosa. Stipite: 6-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, rastrernato alla base, pieno, bianco, ricoperto in alto da fioccosità concolori. Carne: bianca, senza odore e sapore particolari. Spore: 6,5-8 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di aghifoglie. Abbastanza comune. Comm. Sottosezione Hygrophorus - Basidiomi con velo generale presente, glutinoso; stipite viscido. 246 - Hygrophorus COSS'llS (Sowerby) Pr. [= H. eburneus (Bull.) Pr. varo quercetorum Arnolds] Pileo: 3-8 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, glutinosa, igrofana, bianca, presto ± sfumata di ocra al centro. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, arcuate, mediamente fitte, biancastre, con sfumatura crema-giallastra. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, attenuato alla base, finemente fioccoso superiormente, vischioso, bianco, ocraceo alla base. Carne: biancastra, con odore di topinambur o di bruco della falena Cossus cossus (larva del miele). Reazione nulla al KOH. Spore: 8-9,5 x 4-5,5 11m. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie. Comune. Non comm. 110
~ -I
o~l .... ....
Qo~ -+
-+
oo~
""l
OO~ oo~
00-+
-
Fam igl ia Hygrophoraceae
.~.
.... •
. 't
i·
.~
242
, ~'!l
"!.,
I
r 243
. .... ~
244
~:.
,11' /
246
(
'{("
245
r 247 - Hygrophorus eburneus (Bull.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso con ampio umbone ottuso, margine a lungo involuto; superficie liscia, ± glutinosa, bianco candido, a maturità con lievi tonalità giallo-ocraceo al centro. Lamelle: subdecorrenti, arcuate, spaziate, biancastre con sfumature crema-rosate a maturità. Stipite: 6-10 x 0,5-1 cm; cilindrico o assottigliato verso la base, pieno, bianco, ± calzato da glutine nel tratto inferiore, asciutto e fioccoso in quello superiore, talvolta con toni ocracei alla base. Carne: biancastra, con odore simile a buccia di mandarino, si colora di arancio con KOH. Spore: 8-9 x 5-6 }lm. Ecologia: in autunno; nei boschi di latifoglie (faggete). Abbastanza comune. Camm. 248 - Hygrophorus discoxonthus (Fr) Rea ( = H.
chrysospis Metr) - Si riconosce per il cappello bianco con sfumature giallastre al centro, ma soprattutto per il diffuso viraggio bruno rugglnoso con l'invecchiamento e la manipolazione. Carne giallo vivo con KOH Spore: 7,5-9 x4,5-6 ~m. Cresce nei boschi di faggio Poco comune. Camm.
249 - Hygrophorus hedrychii (Velen.) K. Kult. Pileo: 3-6 cm; da emisferico, a piano, infine, anche ± depresso, spesso con piccolo umbone centrale; superficie liscia, viscida a tempo umido, da bianca a crema-carnicino, a toni più scuri al centro. Lamelle: piuttosto decorrenti, arcuate, rade, biancastre con deboli sfumature rosate. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, attenuato e ricurvo alla base, vischioso, granuloso all'apice, concolore al cappello. Carne: biancastra con riflessi rosati e odore debole un po' sgradevole. Spore: 7-10 x 4,5-5,5 }lm. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto betulla. Raro. Nan camm. 250 - Hygrophorus gliocyclus Fr. Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso ± umbonato; superficie liscia, nettamente glutinosa nel giovane e a tempo umido, biancastra, avorio, con il centro ocra- giallognolo ± scuro. Lamelle: decorrenti, arcuate, spaziate, crema-giallastro. Stipite: 6-10 x 1-2 cm; cilindrico, biancastro, ricoperto da uno spesso strato di glutine fino in prossimità delle lamelle dove si interrompe bruscamente formando un caratteristico anello. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 8-10 x 4,5-6 }lm. Ecologia: in autunno; nei boschi misti di latifoglie ed aghifoglie (pini). Non comune. Camm.
Op ..
10p"
Gvl
t
001
t
00 00.·
Sezione Pudorini (Bataille) Konrad et Maubl. - Pileo ± nettamente colorato, rosa, rosa-brunastro, arancione, porpora; velo assente o, se presente, cortiniforme. Sottosezione Erubescentes A.S. Sm. et Hesler - Pileo e lamelle con tonalità rosa-porporine vinose.
251- Hygrophorus capreolarius (Kalchbr.) Fr. Pileo: 3-8 cm; da emisferico-campanulato a pianeggiante, con ampio umbone ottuso, margine lungamente involuto; superficie liscia, finemente fibrillosa, un po' vischiosa, di colore bruno-vinoso, porpora con macchie più scure. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, spaziate, concolori al cappello. Stipite: 3-7 x 1-1,5 cm; cilindrico, attenuato alla base, asciutto pieno, poi cavo, percorso longitudinalmente da striature brunastre su fondo porporino ± chiaro, annerente con l'età ed alla manipolazione. Carne: crema rosata, grigiastra, odore fungino, sapore dolce. Spore: 6-7 x 4-5 11m. Ecologia: in autunno, nei boschi di aghifoglie. Raro. Camm. 252 - Hygrophorus russula (Fr.) Kauffman Pileo: 4-15 cm; da emisferico a convesso, infine disteso e centralmente depresso, margine a lungo involuto; superficie liscia, inizialmente biancastra, presto maculata da chiazze rosso-vinoso, più fitte e scure al centro, talvolta soffuso di rosa o macchiata di giallo nei vecchi esemplari e a tempo particolarmente siccitoso. Lamelle: da adnate a leggermente decorrenti, piuttosto fitte, crema, poi con macchie rosso-vinoso a maturità. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, rastremato alla base, pieno, finemente squamuloso, biancastro con fibrille vinose, si macchia di bruno-vinoso al tocco ed alla frattura. Carne: biancastra, spesso con odore di botte di vino, sapore dolce, talvolta un po' amarognolo. Spore: 7-8 x 4-5 11m. Ecologia: in autunno; gregario in gruppi numerosi nei boschi di querce termofile. Molto comune in lecceta, fino a tarda stagione. Camm. 112
00.'
O
n~.
../
l'
Famiglia Hyqroph , oraceae
./
>, ". "
-.,
247
"',
~
f'
.'
;..
l· ,
.....~
J
~.
r 253 - Hygrophorus purpurascens (Alb. et Schwein.) Fr. Pileo: 6-10 cm; da emisferico a convesso, infine appianato con umbone, margine da involuto a disteso, con residui del velo parziale; superficie liscia, viscida con l'umido, dapprima bianca, poi con fibrille e macchie rosa-vinoso, più carico al centro. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, spaziate, biancastre sfumate di rosa spesso con filo porporino. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, spesso rastremato alla base, bianco, poi ± macchiato di rossastro, inizialmente con pseudo-anello cortiniforme, presto ridotto a residui lanuginosi. Carne: biancastra, sfumata di rosa, con odore e sapore gradevoli. Spore: 7-8,5 x 4-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; sotto abete rosso. Raro. Comm. 254 - Hygrophorus erubescens (Fr.) Quél. (= H. persicolor Papetti, H. jragicolor Papetti) Pileo: 58 cm; da emisferico a piano-convesso, margine involuto, ± regolare e un po' feltrato; superficie vischiosa con l'umido, con squamule rosa-vinoso e fiammate rossastre su fondo rosa. Lamelle: da adnate a ± decorrenti, arcuate, poco fitte, crema-rosato e macchie vinose. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; cilindrico ± regolare, fibroso, rastremato o ingrossato alla base, biancastro, rossastro in basso, ricoperto in alto da granulosità porpora, si macchia di giallo. Carne: biancastra, un po' ingiallente, odore nullo, sapore amaro. Spore: 8-10 x 5-6 ]lm. Ecologia: autunno; boschi misti. Abbastanza comune. Comm.
oP-i 10P-t -l
,
rn1 ....
OG~
-.
Sottosezione Pudorini Bataille - Pileo da rosa pallido ad arancione, mai maculato di rosa-porporino.
255 - Hygropho'rlls pudorinus (Fr.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da globoso a convesso-campanulato, infine, appianato e ± marcatamente umbonato, margine a lungo involuto; superficie vischiosa, liscia, rosa-arancio pallido uniforme o più scura al centro, fibrillosa. Lamelle: adnate, un po' decorrenti, arcuate, rade, crema con riflessi rosati, rosa-albicocca a completa maturità. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, robusto, pieno, un po' allargato verso la base, biancastro, con fibrille concolori al cappello, fioccoso all'apice, ± vischioso in basso, spesso con macchie gialle alla base. Carne: biancastra; odore sgradevole, resinoso, sapore acidulo. Spore: 7-9 x 5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; sotto abete bianco. Comune. Non comm. 256 - Hygrophorus poetarum R. Heim Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, poi piano-convesso, ± regolare; margine a lungo involuto per lo più ondulato-Iobato; superficie liscia, un poco viscida a tempo umido, da crema-biancastra a crema-carnicino pallido con la zona discale più marcatamente colorata. Lamelle: da adnate a brevemente decorrenti, rade, crema-biancastro, con deboli riflessi rosati. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, pieno, talvolta a forma di cono gelato, asciutto, pruinoso, biancastro, con sfumature ocrarosate, sottilmente costolato longitudinalmente. Carne: biancastra, odore aromatico, di cannella, sapore fungino. Spore: 7-9 x 5,5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; in faggeta. ± raro. Comm. 257 - Hygrophorus nemoreus (Pers.) Fr. Pileo: 5-10 cm; emisferico, poi piano-convesso, non o debolmente umbonato, margine dapprima incurvato, poi steso, sottile e sinuoso; superficie liscia, secca, appena viscida a tempo umido, rosaarancio, più scura al centro, con presenza di fitte fibrille innate bruno-arancione. Lamelle: ± decorrenti, spaziate, da biancastre, ad arancio-rosato pallido. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, talora ricurvo, attenuato alla base, pieno, sodo, asciutto, fioccoso nella porzione apicale, concolore al cappello o più pallido. Carne: bianca, sapore ed odore farinosi. Spore: 5-8 x 2,5-4,5 ]lm. Ecologia: in autunno, nei boschi di latifoglie, in particolare quercete. Poco frequente. Comm. 258 - Hygrophorus queletii Bres. Pileo 3-6 cm; da emisferico-convesso ad appianato, talvolta con lieve depressione centrale, margine involuto, poi disteso, sottile e ± ondulato, crenulato; superficie liscia e asciutta, crema-biancastra, con fini fibrille innate radiali ocra-brunastre, più scura al centro. Lamelle: ± decorrenti, spaziate, crema con riflessi rosa-ocracei, tendenti ad ingiallire. Stipite: 3-6 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, ± svasato in alto e attenuato alla base, asciutto, biancastro poi ocra-giallognolo pallido al tatto e con l'età, con fibrille concolori; pieno. Carne: crema-biancastra, inodore e insapore. Spore: 8-12 x 5,57 ]lm. Ecologia: autunno; in montagna, luoghi aperti ed erbosi presso larici. Non comune. Comm. 114
Oo~
00: 00-
00
Famiglia Hy.qrophomceae
/
---'---
Op_
Sezione Discoidei (Bataille) Konrad et Maubl. - Pileo da giallo arancione fino a bruno-rossastro; lamelle da bianco a giallastro; stipite da asciutto a glutinoso, generalmente dotato di velo viscido-glutinoso, talvolta cortiniforme. 10p-
259 - Hygrophorus discoide1.ts (Pers.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da conico-convesso a piano-convesso, margine involuto, poi disteso; superficie ricoperta dal velo glutinoso, presto asciutta, liscia, bruno-nocciola, beige-rosato con il centro decisamente bruno-castano o rosso-arancione. Lamelle: arcuato-decorrenti, abbastanza spaziate, biancastre, beige-crema a maturità. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, ± regolare, inizialmente vischioso, biancastro, percorso da fibrille ocracee, con pseudo-anello glutinoso, presto secco e ridotto a tracce indistinte. Carne: biancastra, con riflessi carnicini, concolore allo stipite, odore e sapore fungini. Spore: 7-8 x 4-5-5,51Im. Ecologia: in autunno; nei boschi di aghifoglie, spesso associato a detriti legnosi. Poco comune. Comm. 260 - Hygrophorus roseodiscoideus Bon et Chevassut -Si distingue dalla specie precedente per il colore rosa del cappello con centro brunastro, la minore vischiosità, le lamelle rosa e la crescita in boschi di leccio. Spore: 9-10 x 5-6 ~m. Poco comune. Comm.
261- Hygrophorus lindtneri M.M. Moser [= H. lindtneri varo carpini (Grog) Son] Pileo: 2-6 cm; dapprima convesso-campanulato poi piano-depresso, margine sottile, regolare, poi ondulato negli esemplari adulti; superficie crema-arancio, bruno rossastra, più scura al centro, dapprima glutinosa poi asciutta e finemente fibrillosa,. Lamelle: ± decorrenti, arcuate, abbastanza spaziate, da crema a rosa-arancio pallido. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, fusiforme, subradicante, vischioso a tempo umido, biancastro e finemente fioccoso-granuloso in alto, altrove concolore al cappello. Carne: crema-rosata, ocracea, di odore debole e sgradevole. Spore: 6,5-10 x 4-6 lIm. Ecologia: in autunno; nei boschi calcarei di latifoglie, in particolare sotto carpino bianco e nocciolo. Abbastanza comune. Comm. 262 - Hygrophorus arbustivus Fr. Pileo 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, con largo umbone centrale; superficie liscia, asciutta, colore da beige a crema-carnicino, con il centro bruno-arancio, tipicamente percorso radialmente da fibrille innate più scure. Lamelle: adnate o poco decorrenti, spaziate, da bianche a crema-ocraceo pallido. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, ricurvo, attenuato alla base, asciutto, bianco, ± decorato, in particolare in prossimità delle lamelle, da fioccosità concolori, ma più scure, cremaocraceo verso la base. Carne: bianca, senza sapore e odore particolari. Spore: 7-8,5 x 5-61Im. Ecologia: in autunno; nei boschi di latifoglie, specialmente in quercete; poco comune. Comm. 262/a - Hygrophorus arbustivus var. quercetorum Bon et Chevassut -Si distingue dalla specie precedente per Il colore pileico ocraceo-brunastro uniforme, determinato dalla presenza di fibrille assai fini ed appressate; ha carne bianca con odore gradevole esapore di nocciola. Spore: 7-8,5 x 4,5·5 ~m. Poco comune, presente, anche in tarda stagione, In area mediterranea sotto leccio. Comm. 263 - Hygrophorus leucophaeo-ilicis Son et Chevassut Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, infine anche depresso, umbonato, margine sottile, ± ondulato; superficie asciutta, biancastra con il centro bruniccio, interamente percorso da fibrille innate più scure, ingiallente al tocco e con l'età. Lamelle: adnato-decorrenti, ± arcuate, spaziate, bianche, poi soffuse di crema-carnicino, a maturità, iniziando dal margine, assumono una colorazione bruno-rugginosa. Stipite: 3-6 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, ricurvo, rastremato ed appuntito alla base, asciutto, bianco, cosparso in alto da fini fioccosità concolori, ± imbrunente con l'età e alla manipolazione. Carne: bianca, odore debole, fungino e di sapore gradevole. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 lIm. Ecologia: in tardo autunno-inverno; gregario, in gruppi di numerosi individui, talvolta subcespitosi, in lecceta. Di solito poco comune, localmente diffuso in talune annate favorevoli. Comm.
116
OO~.... --;
GJ: oo~
OO~
00-
00-
Famiglia HygrO'phoraceae
264 - Hygrophorus lucorum Kalchbr. Pileo: 2-5 cm; conico-convesso, poi piano e ± depresso con piccolo umbone appuntito o ottuso; superficie asciutta e finemente fibrillosa, vischiosa a tempo umido, di colore giallo-limone uniforme o a toni più carichi al centro, talvolta con sottili fiocchi bianchi residui del velo. Lamelle: ad natedecorrenti, arcuate, rade, bianche, poi crema-giallastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; ± cilindrico, o leggermente ingrossato alla base, finemente fibroso longitudinalmente, asciutto, bianco-giallastro, con resti del velo cortiniforme. Carne: bianco-crema, odore leggermente fruttato, sapore dolciastro. Spore: 7-9 x 5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; in boschi di larice. Comune. Comm. 265 - Hygrophorus speciosus Peck - Si riconosce per il pileo sempre rosso-arancio al centro, per la maggiore vischiosità e per i resti anuliformi giallo oro residui del velo glutinoso decoranti lo stipite. Spore: 7,5-10 x5-6 ~m. Sotto larice; non comune.
Comm.
266 - Hygrophorus aureus (Arrh.) Fr. Pileo: 2-10 cm; da emisferico a piano-convesso, ± irregolare, margine arrotondato, poi disteso, acuto e ± ondulato; superficie liscia, glutinosa, rosso-arancio, brillante a tempo secco, con fibrille concolori. Lamelle: ± decorrenti, rade, arcuate, bianco-giallastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, irregolare, rastremato, bianco, bianco-giallastro, calzato in gioventù da uno strato glutinoso sino alla all'apice dove forma uno pseudo-anello glutinoso rossastro, fugace. Carne: biancastra, inodore e insapore. Spore: 8-10 x 3,5-5 ]lm. Ecologia: in autunno, nelle pinete. Raro. Comm. 267 - Hygrophorus hypothejus (Fr.) Fr. Pileo: 2-6 cm; da convesso a piano-convesso, infine, piano-depresso, con piccolo umbone ± acuto, margine arrotondato, poi disteso; superficie, liscia, glutinosa, fibrillosa, bruno-oliva, giallastra, con centro da bruno-olivastro a nerastro. Lamelle: decorrenti, arcuate, crema-avorio, poi giallastre. Stipite: 6-8 x 0,5-1,5 cm; bianco-giallastro, striato di bruniccio con l'età, cilindrico, a sezione ± costante, talvolta progressivamente assottigliato verso la base, ricoperto sin quasi all'apice di glutine, formante un anello evanescente. Carne: bianco-giallastra, odore e sapore lievi, gradevoli. Spore: 8-9 x 4-5,5 ]lm. Ecologia: in autunno; nei boschi di aghifoglie. Comune. Comm.
Op ...j.
10 p-t
00: 00: OO~
00....
....
Sezione Olivaceoumbrini (Fr.) Bon - Pileo da verde oliva a bruno-fuligginoso, tendente ad ingiallire a maturità, mai sfumato di rosa-rossastra; stipite asciutto o glutinoso, talora dotato di velo. Sottosezione Olivaceoumbrini Bataille - Stipite viscido, velo glutinoso presente.
268 - Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da emisferico a campanulato, poi convesso con umbone nella depressione centrale; superficie liscia, percorsa da sottili fibrille radiali, molto glutinosa, di colore grigio-bruno-olivastro, più chiara al bordo (reazione nulla con ammoniaca). Lamelle: decorrenti, arcuate, molto spaziate, bianche leggermente ingrigenti con l'età. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato fistoloso, poi cavo, ricoperto da glutine fino al terzo superiore, dove si interrompe formando una netta separazione fra il tratto apicale, bianco e asciutto, e la sottostante porzione glutinosa a bande concolori al cappello. Carne: bianca, inodore e insapore. Spore: 12-15 x 6-8,5 11m. Ecologia: estate-autunno; nelle abetaie di montagna, tra il muschio. Poco comune. Comm. 269 - Hygrophorus persoonii Arnolds (= H. dichrous Ktihner et Romagn.) Pileo 3-7 cm; da emisferico a piano-convesso con umbone centrale; superficie liscia beige-grigio, resa bruno-olivastro carico per l'abbondante strato glutinoso del velo, che la ricopre (reazione verde scuro con ammoniaca). Lamelle: ± decorrenti, molto spaziate, bianche. Stipite: 6-12 x 1,5-2 cm; cilindrico, bianco in alto, in basso ricoperto dal velo generale brunastro, presto ridotto in bande a zig-zag che lasciano intravedere la sottostante colorazione bianca. Carne: bianca, inodore. Spore: 10-12 x 5-7 11m. Ecologia: in autunno; presso querce xerofile. Poco comune. Comm. 270 - Hygrophorus latitabundus Brrtzelm. [ = H. limacinus (Scop.) Fr.] - Si distingue per il glutine piÙ abbondante e chiaro. per il portamento più tozzo, il gambo spesso obeso e meno decorato; per la reazione negativa all'ammoniaca. Spore: ovoidali, ellittiche, 10-12,5 x5,5-7,5 ~m. Cresce in autunno; nelle pinete marittime. Poco comune. Comm. 118
0-
00 0-
Famiglia Hygrophomceae
I
\1
266
V I
..(
ti
265
...
li
I
'~
\
,
I
Il
11,"
QU
0'."'0' o: ~ '~~'; \,'
~ J7fJ
uv· AA
v'V
Sottogenere Aspropaxillus (KOhner et Maire) Bon - Basidiomi con lamelle decorrenti, spore lisce.
448 - Leucopaxillus giganteus (Sowerby) Singer [= Clitocybe gigantea (Sowerby) Fr.] Pileo: 5-30 cm, dapprima emisferico, poi appianato, infine centralmente depresso ed un po' imbutiforme in vecchiaia, margine carnoso, involuto nel giovane, costolato; superficie liscia, da inizialmente biancastra ad avorio-ocracea con la maturazione. Lamelle: piuttosto fitte, decorrenti, ± anastomizzate verso lo stipite, biancastre, infine con riflessi ocracei. Stipite: 2-4 x 4-8 cm, corto e robusto, ± cilindrico, un po' pruinoso, biancastro. Carne: consistente ed elastica, biancastra, con odore farinoso-erbaceo ± gradevole e sapore analogo. Spore: 6,5-8,5 x 4-5,5 Ilm, largamente ellissoidali. Ecologia: autunno, in gruppi ± numerosi in prati e radure, spesso formanti ampi "cerchi delle streghe"; abbastanza comune dalla montagna alla collina. Comm. 449 - Leucopaxillus candidus (Bres) Singer ( = Clitocybe candida Bres) - Assai simile al precedente (tanto da esserne da alcuni autori considerato un sinonimo), si distinguerebbe per le dimensioni mediamente inferiori, il margine pileico non o poco costolato, le colorazioni più a lungo biancastre; ha odore della carne generalmente sgradevole ed habitat non praticolo ma normalmente rappresentato da boschi montani di aghifoglie. Le spore, subcilindriche, misurano 6-8,5 x 4-5,5 ~m. Poco comune Non comm.
450 - Leucopaxillus lepistoides (Maire) Singer ( = Clitacybe lepistoides Konrad et MaubL) - Specie di aspetto carnoso, si riconosce per il caratteristico portamento del pileo, a lungo emisferico, di colore biancastro con sfumature verdastre, l'aspetto tarchiato e robusto dello stipite (habitus tricolomoide-boletoide) e l'odore aromatico della carne. Cresce in area mediterranea. Raro. Non comm
00 o
OQ~
~ ---I
--.. 176
_---F-a-m-iglia Tricholomataceae
\ ,
'
-
~-
.
'",-,
T~
/
\l
l
J
444
445
.,'-
.,..
'.
..
450
"
449
448
\
Genere Porpoloma 8inger
Op
Sydowia 6:198 (1952) 10 P
451 - Porpoloma macrocephalu.rn (Schulzer) Bon [= Leucopa:rillus macrocephalus (Schulzer) Bon] Pileo: 8-25 cm; presto da convesso a piano-convesso, margine a lungo involuto, pruinoso; superficie inizialmente liscia, poi rugosa, dissociata in minute squamule concentriche a partire dal centro, ocra-biancastro, scurisce con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, adnato-decorrenti, biancastre, arrossanti al tocco. Stipite: 5-10 x 1-6 cm; molto robusto, obeso, radicante, ± liscio, biancastro, macchiato di ocra. Carne: bianca con odore penetrante difficilmente definibile, sapore mite. Spore: ellissoidali 5-6,5 x 3-4 pm. Ecologia: estate-autunno; cespitoso sotto latifoglie. Raro. Non comm.
og
452 - Porpoloma spinulosum (Kilnher et Romagn.) Singer Pileo: 5-12 cm; inizialmente convesso, poi spianato-convesso, margine lanoso; superficie egualmente provvista di feltrosità, dai colori grigio-brunastro ± intensi, talora con sfumature ocracee o rossastrc, ± ingiallente al tocco. Lamelle: ± spaziate, grigio-biancastro, sfumate di crema, ingiallenti al tocco o con l'età. Stipite: 6-12 x 1-3 cm; ± cilindrico, spesso attenuato alla base, talvolta, ingrossato, liscio, ± fibrilloso, crema-biancastro, ± ingiallente al tocco, talora arrossante alla base. Carne: crema-biancastro, ingiallisce nello stipite, con odore di mandarino, e sapore mite. Spore: ellissoidali 4,5-6,5 x 3,5-5,5 pm. Ecologia: autunno; presso latifoglie. Raro. Non comm.
0°O
453 - PorpaIamo pes-caprae (Fr.) Singer [ = Tncholomo pes-coproe (Fr.) QuèlJ -
Possiede pileo inizialmente campanulato, che anche quando diviene appianato con l'età mantiene un netto umbone al centro e presenta colore grigio-brunastro; tende afessurarsI con facilità. Lo stipite è rastremato alla base. La carne ha odore farinoso intenso. Le spore, ellittiche, misurano 7,5-8,5 x 5,5-6,5 ~m. Cresce in autunno In montagna presso pascoli, prati o radure. Raro. Non comm.
454 - PorpaIamo metapodium (Fr.) Singer - Ha portamento robusto, con pileo con superficie presto fessurato-screpolata a partire dal centro, grigio-brunastro con sfumature rossastre. Le lamelle, piuttosto spazlate, sono di grigio-biancastro, con tendenza ad arrossare. La carne, crema-biancastro, pOSSiede sfumature rosa, tende prima ad arrossare poi ad imbrunire ed odora di farina. Le spore, ellissoidali, misurano 6-8 x 3,5-4,5 ~m. Cresce in estate-autunno in prati di montagna. Molto raro. Non comm.
ooJ QoJ
Genere Catathelasma 5inger - Monospecifico; basidiomi robusti, caratterizzati dalla presenza di un evidente anello armilloide doppio residuo dei veli parziale e generale. Carne con odore di cocomero.
455 - Catathelasma imperiale (Fr.) Singer (= Biannullaria imperialis G. Beck) Pileo: 10-25 cm, dapprima subgloboso, poi pulvinato, infine concavo-imbutiforme a maturazione, margine carnoso, nettamente involuto nel giovane; superficie liscia e lucente, spesso screpolata a partire dal centro a tempo secco, talvolta recante resti velari, di colore bruno-rossastro. Lamelle: piuttosto fitte, decorrenti, da biancastre a gialline. Stipite: 5-12 x 2-3,5 cm, robusto, ingrossato nella parte mediana, nettamente radicante alla base, biancastro e decorato da un ampio e persistente anello armilloide doppio superiormente striato. Carne: biancastra, soda, con odore gradevole ed intenso di cocomero, sapore analogo. Spore: 10-15 x 5-6,5 pm, ellissoidi. Ecologia: in estate-autunno, cresce infossato nel terreno in boschi montani di conifere. Comune. Comm. Genere Floccularia Pouz. - Basidiomi con portamento tricolomatoide, superficie pileica scagiiosa, lamelle adnate e stipite decorato da evidente anello armilloide. Spore sublisce, amiloidi.
456 - Floccularia luteovirens (Alb. et Schwein.) Pouzar [= F straminea (Alb. et Schwein.) Pouzar] Pileo: 8-10 cm, inizialmente convesso, poi convesso appianato con largo umbone ± evidente, margine nettamente involuto e decorato da resti giallastri del velo; superficie giallo-zolfo con presenza di evidenti squamule concolori concentriche ± rilevate e più fitte al centro. Lamelle: fitte, adnate, biancastre o ± concolori al pileo. Stipite: 5-10 x 1,5-2,5 cm, cilindrico, spesso ingrossato alla base, biancastro e liscio in alto, decorato nella parte mediana da un evidente anello armilloide fioccoso, al di sotto del quale risulta squamoso e ± concolore al cappello. Carne: biancastra con odore subnullo e sapore amarognolo. Spore: 6-8 x 4,5-6 pm, ellissoidi, lisce o bassamente ornate. Ecologia: in autunno, in boschi misti o in radure erbose. Raro. Non comm. 178
~
ool
l l
Fam igJ ia Tricholomataceae
\~
451
t·
'.
/
-'"
.,
'"",
'-..
453
I ~, .
V
'.
'~ ...
";.
-:..
.~)
(
--
".,..-'
\~
w" ',,,,,;.
l 456
'-
'J-
0/1
Genere 1Jyophyllum P. Karst. Acta Soc. FaunaFI. Fenn. 2 (1): 8.1881
10/1
Sezione Lyophy/lum - Basidiomi annerenti, spore verrucose.
457 -1Jyophyllum leucophaeatum (F. Karst.) P. Karst Pileo: 6-10 cm, da convesso a presto appianato; superficie sericea, fibrillosa, grigio-ocraceo ± uniforme. Lamelle: abbastanza fitte, da adnate a decorrenti, bianco-grigiastro, macchiate di bluastro, poi di nerastro allo sfregamento. Stipite: 5-7,5 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, talvolta attenuato alla base, concolore al cappello. Carne: biancastra intensamente blu-nerastro al tocco o alla frattura, odore sgradevole, difficilmente definibile, sapore analogo. Spore: 6-8,5 x 3-4,5 ].lm, ellissoidi. Ecologia: in autunno in boschi misti. Raro. Non comm. 458 - Lyophy/lum gangraenosum (Fr.) Gulden - Ha portamento simile aquello di una Clitocybe, colore biancastro, sia sul cappello che sul gambo, mentre la carne imbrunisce al tocco e possiede odore sgradevole assai simile aquello di L. putidum. Le spore ellissoidali misurano 7.5-9 x 4-5 ~m. Èstato rinvenuto in tardo autunno presso un bosco misto di latifoglie con querce ecastagni. Specie molto rara. Non comm.
0·····0· -.
°.°
.••
A·n.
VJv
Sezione Semitclina (Singer) Consiglio et Contu - Basidiomi annerenti non cespitosi, spore lisce. 459 - Lyophyllum caerulescens Clémençon [= L. cmssifolium (Berk.) Kiihner] Pileo: 4-8 cm, inizialmente convesso-campanulato, spesso con umbone centrale, poi espanso ed appianato con l'età; superficie liscia e sericea, da grigio-biancastro a bruno-nerastro, sfumato di ocraceo. Lamelle: piuttosto spaziate, adnate, biancastre, macchiate di grigio-bluastro al tocco. Stipite: 2,5-5 x 0,5-1,5 cm, variabile, cilindrico, generalmente attenuato alla base, talora ingrossato, fibrilloso, grigio-biancastro, più scuro in basso. Carne: bianca, dapprima bluastra, poi annerente alla frattura, odore sgradevole di farina rancida, sapore analogo. Spore: 6-7 ].lm, subglobose. Ecologia: in autunno, sotto aghifoglie in montagna. Poco comune. Non comm.
460 -Lyophyllum ùifumatum (Bres.) Kiihner [= Clitocybe irifumata (Bres.) Bres.] Pileo: 3-8 cm, da convesso ad espanso-appianato, con eventuale umbone a maturazione, margine ± striato; superficie sericea, grigio-brunastro ± uniforme, con gradazioni variabili. Lamelle: abbastanza fitte, da adnate a subdecorrenti, biancastre, macchiate di nero-bluastro al tocco. Stipite: 46 x 0,5-1 cm, cilindrico, robusto, talvolta attenuato alla base, liscio, grigio-biancastro. Carne: bianca, poi grigio-nerastro al tocco o alla frattura, odore insignificante, sapore sgradevole. Spore: 9-10,5 x 6-7,5 ].lm, amigdaliformi. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie. ± comune. Non comm. 461 - Lyophyllum transforrne (Britzelm.) Singer [= L. trigonosporum (Bres.) Kiihner] Pileo: 3-10 cm, dapprima convesso, poi piano-depresso con l'età; superficie liscia e sericea, a varie tonalità di grigio-brunastro. Lamelle: mediamente fitte, adnato-sinuate, bianco-grigiastro, si macchiano di nero-bluastro alla frattura. Stipite: 4-6 x 0,8-1,5 cm, ± cilindrico, piuttosto robusto e non eccessivamente slanciato, grigio-biancastro, annerente alla manipolazione. Carne: bianca, poi grigio-nerastro allo sfregamento, odore debole, sapore sgradevole. Spore: 8-10,5 x 7-8,5 ].lm, di forma ± triangolare. Ecologia: in autunno, talora cespitoso, sotto latifoglie. ± comune. Non comm. 462 - Lyophyllum tenebrosum Clémençon [= L. capniocephalurn (Bull.) Kiihner l Pileo: 4-8 cm, convesso in gioventù, quando spesso si presenta umbonato, infine espanso; superficie liscia, grigio-brunastro scuro, talvolta macchiato di nerastro. Lamelle: ± fitte, adnato-smarginate, ± concolori al pileo, nerastre allo sfregamento. Stipite: 3-8 x 0,5-1 cm, ± cilindrico, spesso ricurvo, biancastro, pruinoso, annerente alla manipolazione. Carne: bianca, presto nerastra alla sezione, odore indefinibile, comunque sgradevole, di gusto analogo. Spore: 4-5,5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali, allungate. Ecologia: cresce, spesso in piccoli gruppi ± cespitosi in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
180
g@
@gl
j '87&>]
@@]
~-I
l
Famiglia Tricholornataceae
]
458
_I
,
~
~;
t~
457
" ,
459
./-1:;l,
\
\
461
462 \
~
0."_
463 -Lyophyllum semitale (Fr.) KLihner rn: Kalamees Pileo 3-7 cm, inizialmente convesso, spesso con basso umbone centrale, infinc appianato-convesso, mGHgine striato con l'umielo; superficie liscia c scricca, grigio-brunastro con eventuali macchie nerastre. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, grigiastre, nerastre allo sfregamento. Stipite: 4-8 x 0,30,6 cm, cilinclrico, ± concolore al pilco, pruinoso e tibrilloso, annerente se manipolato Carne: esigua, bianca, nettamente annerente al tocco, oelore e sapore debolmente farinosi. Spore: 7-9,5 x 3,54,5 prn, ± fusiformi, al1ungate. Ecologia: cresce, talora cespi toso in autunno, in boschi radi. Abbastanza comune. Non comm, 464 - Lyophy/lum aemiliae Consiglio - Èspecie di recente descriZione che si riconosce per le colorazioni pileiche decisamente grigio-brunastre, soprattutto al centro, che spesso è più scuro, per la crescita subcespitosa e, soprattutto, per le lamelle nettamente ingiallenti. Ha spore ellissoidali allungate che misurano (8-10 x4-5 ~m) (ConSiglio). Cresce in autunno sotto latifoglie ed aghifoglie varie. Non comm,
1O.u ----4
00-'
---,
oo~
Sezione Dlfformio (Fr) KCJhner - Basidiomi non annerenti, robusti espesso concrescenti, cespitosi, spore lisce, oblunghe.
465 - Lyophyllum eonnatum (Schumach.) Singer [ = TrichoLoma wnnatum (Schum.) Ricken I Pileo: 3-8 cm, rlapprima convesso, presto appianato con o senza umbone; superficie liscia e sericea, bianco ghiaccio, talora rlebolmente sfumato centralmente eli grigiastro al centro. Lamelle: ± fitte, da arcuate a subrlecorrenti, concolori al pileo, elastiche. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm, cilinelrico, talol'a un po' compresso, fLlsiforme, liscio, bianco, leggermente pruinoso all'apice. Carne: bianca, con odore simile a quel10 di orzata e sapore mite, gradevole; reazione al solfato ferroso violetta (spesso dopo alcuni minuti). Spore 5-6 x 3-4 pm, ellissoidali. Ecologia: cr'esce cespi toso in autunno, in luoghi aperti e prati in prossimità di latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm,
466-LyophyLlumdeea.stes (Fr.) Singer [=L. a,g,gregatum (Schaeff.) KLihner] Pileo: 5-10 cm, da convesso arl espanso, infine appianato, spesso gibboso-tormentato, raramente con basso umbone, margine ondulato in vecchiaia; superficie liscia cd untuosa con l'umido, sericea e brillante con il secco, grigio I)runastro, ± scuro, ocracea in vecchiaia. Lamelle ± fitte, adnato-attenuate, biancastre, poi crema, tipicamente elastiche. Stipite: 5-10 x 0,5-2 cm, cilindrico, spesso compresso, fibrilloso, biancastro, infine subconcolore al pileo. Carne: biancastra, assai tenace nello stipite, con odore debole, da subfarinoso-erbaceo Cl subspermatico e sapore similmente gradevole. Spore: 5-7 pm, globose. Ecologia: cresce cespi toso in gruppi di numerosi esemplari a primavera, più raramente in autunno, in luoghi aperti e radure, anche in parchi e giardini cittadini, in prossimità di latifoglie, spesso quasi intcrrato. Comune. Comm,
I
ooj g©
467 - Lyophy/lum conglobatum (Vittad) Bon [ = L. lumo5um (Pers) PD Orton] - Si distinguerebbe per Icolori pileici che spesso risultano di un grigio molto scuro, talvolta quasI nerastro, eper Il tipo particolare di crescita gregaria ecespitosa in cui gli stipiti dei basidiomi spesso si fondono in un'ul1lca massa carnosa. rinvenibile spesso in ambiente boschiVO presso castagni equerce; da ritenersi una semplice forma di crescita della specie precedente Comune ediffuso, soprattutto in autunno. Comm.
468 - Lyophy/lum loricatum (Fr) KiJhner - SpeCie cmica anch'essa, SI distinguerebbe per il colore pileico, Ilpicamente bruno scuro piuttosto uniforme eper la consistenza della carne particolarmente tenace ed elastica. Isolato ocespitoso in prati ogiardinI. Comm. Sezione Tephrophono (Fr) Singer (= genere Tephrocybe) - Basidomi di portamento esile, rnicenoide-collibioide. 469 - LyophylLu'm conlus'U'm (P.D Orton) Gulden (= CoLLyb'ia eonJilsa P.D. Orton) Pileo 1,5-5 cm, inizialmente convesso, poi appianato o leggermente depresso con l'età, margine appena striato con l'umido; superficie liscia cd untuosa, igrofana, a tonalità bruno-ocracca chiara, ancor più pallida se disidratata. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginato, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, ± cilinclrico, subconcolore al pileo, biancastro e tomentoso verso la base. Carne bianca, odore e sapore debolmente farinosi. Spore: 6-7 x 3,5-4,5 11m, ellissoidali-amigdaliformi. Ecologia: in autunno, in piccoli gruppi sotto aghifoglie. Raro. Non comm,
0&_I I
182
Famiglia Tricholomataceae
470 - Lyophyllum putidum (Fr.) Singer [= Tephrocybe putida (Fr.) M.M. Moser] Pileo: 3-6 cm, da conico-emisferico ad appianato con l'età, spesso con ampio umbone centrale, margine scanalato solo a tempo umido; superficie liscia, grigio-brunastra, biancastra per la presenza di un' abbondante pruina. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginato, subconcolori al pileo. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm, ± cilindrico, subconcolore al pileo, anch'esso pruinoso. Carne: biancastra, odore intenso ed indefinibile, rancido, sapore simile. Spore: 5,5-6,5 x 2,5-3,5 Jlm, ellissoidali-amigdaliformi. Ecologia: autunno, in gruppi sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm.
Op
10p
00O
471 - Lyophyllum palustre (Peck) Singer [ = Tephrocybe pa/ustris (Peck) Donk] - Piccola specie con pileo di 0.5-2 cm. che spesso risulta umbonato-papillato con colore bruno-giallastro, margine striato e stipite esile e slanciato; specie brioparassita (colonizza gli sfagnl in aree montane). Poco comune. Non comm. 472 - Lyophyllum rancidum (Fr.) Singer [= Tephrocybe rancida (Fr.) Donk, Collybia rancida (Fr.) Quél.] Pileo: 2,5-8 cm, da convesso a spianato con l'età, normalmente con evidente umbone centrale, margine lobato-scanalato; superficie liscia, lucente, grigio-ardesia, con centro spesso ocraceo e margine più chiaro, biancastro. Lamelle: mediamente fitte, adnate, smarginato-uncinate, grigiastre. Stipite: 3,5-10 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, slanciato, lungamente radicante (quasi come in Xerula radicata), subconcolore al pileo in alto, biancastro per abbondante tomentosità verso la base. Carne: bianco-grigiastra, odore e sapore intensi di farina rancida. Spore: 7-8 x 3,5-4 Jlm, ellissoidi, allungate. Ecologia: autunno, in piccoli gruppi sotto aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm. 473 - Lyophyllum anthracophilum (Lasch.) M. Lange et Siversten [= Tephrocybe anthracophila (Lasch) PD. Orton.] - Piccola specie (pileo 1-3 cm) dal colore bruno-olivastro La carne, pallida, ha un forte odore di farina rancida. Spore 4,5-5,5 ~m. Cresce in autunno, spesso in gruppi piuttosto numerOSI, in luoghi ove siano resti di legno bruciato. Abbastanza comune. Non comm.
Genere Calocybe Ktihner ex Donk Nova Hedwigia, Beih. 5: 42 1962
474 - Calocybe gambosa (Fr.) Donk [= Lyophyllum gambosum (Fr.) Singer, L. georgii (L.) Kilhnel' et Romagn., Tricholomageorgù (L.) Quél., T. gambosum (Fr.) Gillet] Pileo: 5-12 cm, a lungo convesso, poi lentamente espanso; superficie liscia e glabra, crema-biancastro, ocra-giallastro, giallo ± intenso nella f.jlavida Sres. Lamelle: piuttosto fitte, adnato-smarginate, biancastre con riflessi crema a maturazione. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm, tozzo e robusto, generalmente ingrossato alla base, biancastro. Carne: soda ma fragile, cassante, biancastra, odore ± gradevole ed intenso di farina, talvolta un po' cimicino, sapore affine. Spore: 5-6 x 2,2-3 Jlm, subcilindriche. Ecologia: in primavera, generalmente in siti aperti ed erbosi sotto arbusti di Rosaceae (es. Crataegus spp.), raramente all'interno di boschi misti. Piuttosto comune. Comm. Calocybe graveolens (Pers.) Singer - Specie controversa e non da tutti riconosciuta (probabilmente da considerare solo una forma della precedente), dovrebbe distinguersi per le colorazioni più sordide e, soprattutto, per l'odore intenso e nauseante di farina rancida. Non comune. Non comm.
475 - Caloeybefavrei (R. Raller Aar. et R. Raller Suhr) Son (= Lyophyllum favrei R. Raller Aar. et R. Raller Suhr) R. Raller Aar, et R. Raller Suhr. Pileo: 4-12 cm, inizialmente convesso, poi espanso ed appianato con l'età; superficie glabra, blu-ardesia con riflessi violetti. Lamelle: fitte, adnato-smarginate o sublibere, gialle, macchiate di rossastro, poi di nero al tocco. Stipite: 4-8 x 0,5-2 cm, cilindrico, spesso ingrossato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: soda, giallastra, dapprima arrossante, poi nerastra alla frattura, odore debole, sapore mite. Spore: 3,5-4,5 x 2,5-3,5 Jlm, ellissoidali. Ecologia: in autunno, in boschi misti in montagna. Molto raro. Non comm. 476 - Calocybe ochracea (R. Hall) Bon [= Lyophy/lum ochraceum (R. Haller Aar et R. Haller Suhr) Schw6bel et Reuter] - Si riconosce per le colorazioni bruno-giallastro diffuse sia sul pileo che sulle lamelle. La carne, giallastra anch'essa, vira Intensamente, dapprima al rossastro, poi al nerastro alla frattura. Cresce in luoghi freschi ed umidi sotto latifoglie varie, talora in luoghi di scorrimento dell'acqua piovana. Molto raro. Non comm.
184
00
l ~
~j
j
J
~J j
-1 i
Famiglia Tricholmnataceae
\
f \ C
./
474
477 - Calocybe ionides (BuI!.) Donk [ = Rugosomyces ionides (BuI!.) Bon, Lyophyllum ionides (Bull.) Ktihner et Romagn.] Pileo: 2-6 cm, convesso all'inizio, presto espanso ed appianato; superficie liscia, fibrillosa, rosa-brunastro con caratteristici riflessi violetti. Lamelle: mediamente fitte, adnate, biancastre, crema a maturazione. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, spesso attenuato all'apice, fibrilloso, concolore al pileo, biancastro verso la base. Carne: biancastra, odore debole farinoso, sapore analogo. Spore: 4,5-6 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali, subfusiformi. Ecologia: in autunno, isolato o in piccoli gruppi in boschi misti di latifoglie. Poco frequente. Non comm. 478 - Calocybe carnea (BuI!.) Donk [ = Rugosomyces carneus (BuI!.) Bon, Lyophyllum carneum (BuI!.) Ktihner et Romagn.] Pileo: 1,5-4 cm, convesso nel giovane, poi appianato, margine ondulato e striato con l'umido; superficie liscia, rosa-carnicino con sfumature aranciate. Lamelle: non fitte, adnato-smarginate, biancastre, con tonalità rosate. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, fibrilloso, concolore al pileo. Carne: elastica, biancastra, odore debole, sapore gradevole. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali. Ecologia: in estate-autunno, gregario, talora cespitoso, in radure presso latifoglie, in zone erbose, Non comm. parchi, giardini. Piuttosto comune.
O~-t
10~
OOu a
S2l
l
479 - Ca/ocybe persic%r (Fr.) Singer [= Rugosomyces persic%r (Fr.) Bon, Lyophyllum persic%r (Fr.) Cantu] - Simile al precedente, ha però portamento più esile, simile a quello di una Collybia, colore pileico meno acceso, quasi rosa, e lamelle biancastre che tendono a divenire giallastre con l'età. Presso radure erbose in vicinanza di latifoglie varie. Poco comune Non comm. 480 - Calocybe chrysenteron (BuI!.) Singer [= Rugosomyces chrysenteron (BuI!.) Bon l Pileo: 1,5-3,5 cm, convesso nel giovane, poi lentamente appianato a maturazione, margine intero; superficie liscia, giallo-brunastro ± uniforme ed intenso con l'umido, più chiaro a tempo secco. Lamelle: ± fitte e strette, adnato-smarginate, ± concolori al pileo. Stipite: 2-4 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, ± rastremato alla base, fibrilloso, quasi concolore al pileo. Carne: giallo chiaro con odore e sapore debolmente di farina. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali. Ecologia: in autunno, spesso su residui legnosi. Piuttosto comune in montagna. Non comm. Genere Tricholomella Zerova ex Kalamees - Basidiomi con stipite prowisto di anello e spore ornamentate.
481 - Tricholomella constricta (Fr.) Zerova e.T: Kalamees [= Calocybe constricta (Fr.) Ktihner] Pileo: 4-10 cm, convesso, poi espanso ed appianato, margine a lungo involuto e decorato da resti vclari biancastri; superficie glabra, bianca, talvolta leggermente sfumata di grigiastro. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, biancastre con riflessi carnicini a maturità. Stipite: 2-5 x 1-2,5 cm, cilindrico, talvolta nettamente rastremato alla base, biancastro, decorato da un anello fioccoso concolore, generalmente fugace. Carne: consistente, biancastra, odore intenso e nauseante di farina, di cimice, sapore similmente sgradevole. Spore: 8-10 x 5,5-6,5 ].lm, ellissoidali, ornate da grosse verruche. Ecologia: in primavera-autunno, in luoghi aperti erbosi, è specie nitrofila, rinvenibile anche in giardini, parchi cittadini ed in zone antropizzate. Non comune. Non comm. Genere Hypsizygus 5inger - Basidiomi con portamento pleurotoide, con stipite eccentrico e crescita ± cespitosa su legno.
482 - Hypsizygus ulmarius (BuI!.) Redhead [= Lyophyllum ulmarium (BuI!.) Ktihner l Pileo: 5-18 cm, da inizialmente convesso ad appianato con l'età, talvolta con largo umbone centrale, margine a lungo involuto, poi screpolato ed ornato talvolta da piccole guttule più scure; superficie liscia, da biancastro a grigio-ardesia, con centro talora leggermente screpolato anch'esso. Lamelle: abbastanza fitte, smarginato-uncinate, bianco-grigiastre. Stipite: 5-8 x 1,5-3 cm, normalmente eccentrico, cilindrico, leggermente pruinoso all'apice, subconcolore al pileo altrove. Carne: biancastra, odore da subfarinoso a cimicino e sapore sgradevolmente affine. Spore: 5-8 x 56,5 ].lm, subglobose o largamente ellissoidi. Ecologia: in primavera-autunno, isolato o cespitoso in piccoli gruppi su legno di latifoglie, soprattutto di olmo o pioppo. Raro. Comm.
oool 00
j
1 ,,·81(::
.~
j 1 i
OOJ
!
-~'
186
Genere Asterophora Ditmar ex Link, 1809 ( = gen. Nyctalis Fr.) - Basidiomi di portamento esile, fungicoli, crescenti su vecchi basidiomi di Russula o Ladarius; presenti c1amidospore (c1amidoconidi) a livello del pileo e/o delle lamelle. Lamelle generalmente non ben formate.
483 - Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar [= Nyctalis asterophora Fr., Nyctalis lycoperdoides (Bull.) ,J, Schrot., Nyctalis agaricoides (Fr.) Bon] Pileo: 1-3,5 cm, da inizialmente emisferico a convesso, margine involuto; superficie ricoperta da una fitta e grossolana pruina, inizialmente biancastra poi camoscio (costituita da clamidospore tubercolate, stellate). Lamelle: spesso non ben formate, ma se presenti, larghe e spaziate, grigiobiancastre. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, nettamente pruinoso, concolore al pileo. Carne: grigio-brunastra, odore e sapore subfarinosi. Spore: 5-6,5 x 3,5-4,5 Jlm, ellissoidali, non abbondanti. Ecologia: in autunno, in luoghi umidi, su vecchi basidiomi di Russula della sezione Compactae, soprattutto su R. nigricans. ± comune. Non comm. 484 - Asterophora parasitica (Pers.) Singer [= N,yctalis parasitica (Pers.) Fr.] Pileo: 0,5-2,5 cm, da conico-campanulato, a convesso-appianato con ampio umbone centrale; margine talora leggermente striato; superficie liscia e sericea, biancastra, con riflessi grigio-lilla. Lamelle: generalmente spaziate, grigio-biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, spesso contorto, ± concolore al pileo. Carne: esigua, bruno-chiaro, odore subfarinoso, sapore simile. Spore: 4,5-6 x 3,5-4,5 Jlm, da ellissoidali a subglobose, non abbondanti; clamidospore differenziate a livello delle lamelle, a parete liscia, non tubercolata. Ecologia: in autunno, in boschi umidi ed ombrosi, su basidiomi senescenti di Russula e Lactarius. ± comune. Non comm.
Genere Cystoderma Fayod
O~-4
10~
og
l
0°1 j
--i
Ann. Sci. Nat, Bot., sér. 79: 350 (1889)
---1
485 - Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod Pileo: 3-6 cm, dapprima convesso, poi spianato-convesso, con debole umbone centrale, margine decorato da resti velari; superficie ricoperta da fini granulazioni disposte concentricamente, cremabiancastro con sfumature rosate, più scura al centro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, arrotondate allo stipite, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, concolore al cappello, decorato da un anello armilloide supero e persistente, inferiormente al quale risulta granuloso, mentre è liscio al tatto nella parte superiore. Carne: biancastra, con odore terroso, di polvere, sgradevole, sapore similare. Spore: 4-5,5 x 3-4,5 Jlm, ellissoidali, amiloidi. Ecologia: autunno, gregario in boschi di aghifoglie. Non molto comune. Non comm.
~
_-.J
oo~
~,
------,l ----;
i
486 - Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod [= Lepiota amianthina (Scop.) P. Karst.] Pileo: 1,5-5 cm, inizialmente convesso, poi appianato, margine decorato da velo biancastro; superficie con granulazioni disposte concentricamente, ocraceo brunastro chiaro, con deboli sfumature rosate, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, con anello fugace ± evidente, granuloso e ± concolore al cappello, più scuro alla base. Carne: biancastra, con odore debole di muffa, sapore sgradevole. Spore: 4,5-5,5 x 2,5-4 Jlm, ellissoidali, amiloidi. Ecologia: in autunno in boschi montani di aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
OuO~
487 - Cystoderma jasonis (Cooke et Massee) Harmaja [ = C /ongisporum (Ki.ihner) Heinem. et Thoen] - Assai simile al precedente, si riconosce per l'odore resinoso della carne e, soprattutto, per le dimensioni sporali (6-9 x 3,5-4,5 ~m). Èanch'essa specie montana di aghifoglie. Meno comune del precedente con cui facilmente si confonde. Non comm.
OOJ
488 - Cystoderma fallax Smith et Singer - Praticamente Identico alle specie precedentemente trattate, si distingue per lo stipite generalmente decorato in modo più vistoso da un anello armilloide più ampio e, soprattutto, per le diverse dimensioni sporali (3,5-5 x 3,54,5 ~m). Cresce anch'esso sotto aghifoglie in montagna. Abbastanza comune e diffuso.
188
Non comm.
-I
OO~
Famiglia Tricholomataceae
484
I
r
J
489 - Cystoderma cinnabarinurn (Alb. et Schwein.) Fayod [= C. terrei (Berk. et Broome) Harmaja] Pileo: 3-8 cm, convesso in gioventù, poi spianato, con o senza umbone, margine decorato da velo biancastro; superficie ricoperta da granulazione pulverulenta, bruno-arancio con sfumature rosate. Lamelle: piuttosto fitte, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm, cilindrico, provvisto di anello armilloide fioccoso, al disotto del quale appare granuloso e concolore al pileo, mentre è liscio e biancastro all'apice. Carne: biancastra, con odore debole, sapore subnullo. Spore: 3-5 x 2,5-3,5 Jlm, da ellissoidali a subcilindriche, non amiloidi. Cistidi muricati tipo Melanoleuca. Ecologia: in autunno in boschi radi di aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 490 - Cystoderma granulosum (Batsch) Fayod l = Lepiota granulosa (Batsch) Gray] -Si distingue per le dimensiomi mediamente inferiori (pileo 3-6 cm) , per il colore meno vivace del pileo e, soprattutto, per l'assenza di C1Stidi. Ha abitudini ecologiche simili al precedente. Abbastanza comune. Non comm. 491 - Cystoderma ambrosii (Bres) AH. Sm. et Singer - Si riconosce agevolmente per la presenza di abbondanti granulazioni bian castre che ricoprono superficie pileica estipite, ornato di ampio anello armilloide. Ha spore ellissoidali non amilodl che misurano 4-5,5 x 2,5-3,5 ~m. Cresce in autunno in boschi misti. Piuttosto raro. Non comm.
oIL.,
"'~
2RoJ --j
~
I
0001 Cl
Genere Squamanita Imbach - Basidiomi con bulbo alla base dello stipite inguainato in una pseudo-volva, vagamente affini a quelli del genere Amanita, differenti per le lamelle adnate e la superficie di pileo e stipite fibrilloso-scaglioso.
492 - Squarnanita schreieri Imbach Pileo: 5-12 cm, dapprima subgloboso, poi piano-convesso; superficie giallo-ocraceo, ricoperta da scaglie fibrillose, spesso rilevate, concolori, poi rossicce. Lamelle: ± fitte, da biancastre a crema-biancastro. Stipite: 4-6 x 1,5-3 cm, cilindrico, seaglioso e concolore al pileo nella parte superiore, spesso recante un labile pseudo-anello scaglioso e terminante in un grosso bulbo radicante avvolto in una spessa guaina biancastra decorata da grossi aculei bruno-giallastro. Carne: biancastra, con odore e sapore subnulli. Spore: 6-9 x 4-5,5 Jlm, ellissoidali o faseoliformi. Ecologia: in estate-autunno, talora subcespitoso, presso orti e giardini in zone ruderali. Mieoparassita. Molto raro. Non comm. 493 -Squamanita subumbonata (Sumstine) Bas -Simile alla precedente, si distingue per la presenza di un grosso umbone ± acuto al centro del cappello di colore bruno scuro, per l'odore terroso della carne e per l'habitat in boschi misti. Molto raro Non comm.
00~
Genere Phaeolepiota Maire ex Konrad et Maubl. - Monospecifico; basidiomi robusti con evidente e persistente anello armilloide, sparata ocracea.
494 - Phaeolepiota aurea (Matt.) Maire Pileo: 10-20 cm, dapprima subgloboso, poi progressivamente piano-convesso, raramente con umbone al centro, margine decorato da resti velari; superficie interamente ricoperta da abbondante e grossolana granulazione, giallo-ocraceo-dorato. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, inizialmente ocra- biancastro poi color ruggine. Stipite: 15-20 x 1-2,5 cm, cilindrico, avvolto da una spessa guaina striata concolore al pileo, che a maturità, fratturandosi, forma un ampio e persistente anello armilloide. Carne: giallina, con sfumature rossastre a livello del pileo, odore gradevole di mandorle amare, sapore simile. Spore: 10-12 x 4,5-5,5 Jlm, ellissoidali. Ecologia: in estate-autunno, cresce in numerosi esemplari, spesso subcespitosi, in luoghi aperti ruderali. Raro. Non comm.
00
Genere Macrocystidia Joss. - Monospecifico; basidiomi di portamento collibioide, odore della carne penetrante di cocomero, presenza di enormi (70-90 x 15-20 IJm) pleuro- e cheilocistidi lanceolati.
495 - Macrocystidia cucurnis (Pers.) Joss. Pileo: 2-6 cm; da conico-campanulato ad appianato con umbone ± accentuato; margine nettamente striato; superficie asciutta, pruinosa in gioventù, bruno fulvastra, nerastra al centro, pallida al margine. Lamelle: ± fitte, da adnate a libere, biancastre, poi con riflessi carnicini. Stipite: 3-6 x 0,5l cm; cilindrico, piuttosto slanciato, pruinoso all'apice, bruno-fulvastro, nerastro alla base. Carne: bruma, con odore tipicamente di cocomero, poi di pesce marcio a maturità, sapore sgradevolmente affine. Spore: ellissoidali, liscie; 7,5-9,5 x 3-4,5 11m. Ecologia: primavera-autunno; ai margini di boschi e sentieri, comunque in zone aperte. Abbastanza comune. Non comm.
190
00-
Famiglia 1ì'icholomalaceae
491
,
,
495
Famiglia TricholO1nataceae
481
480
Famiglia Pleurotaceae 02
Genere Pleurotus Basidioma clitociboide, r.amoso, omogeneo. Velo par'ziale presente solo in alcune specie. Pileo asciutto, generalmente depresso Lamelle lungamente decorrenti, bianr.he Stipite da suhcentrale ad eccentrico, I()terale, in molte specie fascicolato-connato. Pileipellis tipo di cutis. Spore in massa da bianche a rosate Spore cilindriche, lisce, non amiloidi. Cheilocistidi generalmente presenti. Sistema ifale da monomitico a dimitico. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie parassi te o saprotrofe lignicole (()genti di carie bianca), alcuni tma su residui marcescenti di Apiaceae (ombrellifere) 03
Tossicità: specie commestibi li, alcune di buona qualità e coltivate (es. P ostreatus, P COTnucopiae e sue varietà, P eryngii). Nella Check-list italiana sono segnalate 10 specie.
Genere Hohenbuehelia p. 196 Genere Resupinatus p 196 Genere Faerberia p. 196 Genere Omphalotus p. 196 Genere Rhodotus p. 198 Genere Lentinus p. 198 Genere Panus p. ]98 Genere LentinelLus p. 200 Genere PaneUus p. 200 01 - Hohenbuehelio petolodes.
02 - Pleuro!us dryùlUS su legno. 03 - Particolare delle lamelle di Hohenbuehelio petolodes 04 - Cistidi metuloidi appartenenti al genere Hohenbuehelio 01
192
09
05 - Esemplari di Resupinalus Irichotis su legno. 06 - Gruppo di numerosi esemplari di Omphalotus o/eanus. 07 - Esemplare di Len/inus /epideus su legno morto di conifere 08 - Particolare delle lamelle decorrenti di Ompha/otus olearius. 09 - Particolare di lamelle di Lenlinus chvatiformis
T
O~~
Genere Pleurotus (Fr.) P. Kumm. Filhr Pi/zk (Zwickau): 24, 104 (1571)
t
lO~-f
496 - Pleurotus dryinus (Pers.) P. Kumm. [( == P corticatus (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-20 cm, da inizialmente convesso ad appianato, margine lobato, sottile, inizialmente involuto ed appendicolato per resti di velo biancastro; superficie feltrata, dissociata in squame grigiobiancastre. Lamelle: lungamente decorrenti, forcato-anastomizzate, ± spaziate, da bianche a crema, infine macchiate di giallastro. Stipite: 2-6 x 1-4 cm, eccentrico o laterale, cilindrico, tozzo, talora ricurvo, biancastro, feltroso e scaglioso, ornato da resti velari. Carne: fibrosa e tenace, biancastra, ingiallente con l'età, con odore e sapore fungini. Spore: 10,5-15 x 4-5,5 ]lm, cilindriche. Ecologia: cresce in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie, anche viventi, soprattutto di faggio. Poco comune.
l l
~
UQ~
Comm.
497 - Pleurotus eryngii (DC.) Gillet Pileo: 4-12 cm, da convesso a leggermente imbutiforme, margine lobato, sottile, lungamente involuto; superficie asciutta o lievemente vellutato-fibrillosa, bianco-crema, bruno-ocraceo, talora anche bruno-scuro. Lamelle: fortemente decorrenti, crema-biancastro, poi grigiastre. Stipite: 3-10 x 1-4 cm, spesso eccentrico, cilindrico, robusto, attenuato alla base, biancastro. Carne: biancastra, con odore e sapore molto gradevoli, fungini. Spare: 10-15 x 4,5-5,5 ]lm, strettamente ellissoidi. Ecologia: cresce in primavera-autunno su residui degradati di Apiaceae (Eryngium campestre o E. maritimum). Più comune al sud ed in Sardegna. Comm. 498 - Pleurotus eryngii var. ferulae Lanzi e 499 - Pleurotus eryingii var. nebrodensis (Inzenga) Sacc - Con aspetto leggermente
-,
00=
-I
differente per colori pileici e dimensioni, si distinguono soprattutto per le diverse piante su cui fruttificano, il primo su radici di Ferula communis in ambiente mediterraneo, Il secondo su Laserpitium latifo/ium o L. si/er in ambiente montano. Comm.li.
500 - Pleurotus cornucopiae (Poulet) Rolland [== P sapidus (Schulz.) Sacco J Pileo: 3-10 cm, convesso solo in gioventù, poi presto imbutiforme-ombelicato, margine regolare e sottile, rivolto in basso; superficie liscia, bruno-giallastro. Lamelle: nettamente decorrenti, tipicamente anastomizzate sullo stipite, piuttosto spaziate, bianche a livello pileico, bruno-nerastro nelle anastomosi. Stipite: 2-8 x 0,5-1,5 cm, raramente eccentrico, cilindrico, biancastro, reticolato per ['inserzione anastomizzata delle lamelle più scure. Carne: tenace, un po' fibrosa, biancastra, con odore e sapore subfarinosi. Spore: 8-12 x 4-6 ]lm, ellissoidali. Ecologia: cresce cespitoso in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie; largamente coltivato e commercializzato. Comm. 50 l - Pleurotus cornucopiae
I
varo citrinopileatus (Singer) Ohira - Forma cromatica della specie tipo. Coltivato industrialmente. Comm.
502 - Pleurotus ostreatus (Jacq.) P. Kumm. (== P columbinus Quél.) Pileo: 5-20 cm, inizialmente convesso, poi disteso e depresso, con forma auricolare o di grossa conchiglia, margine lobato e sottile, spesso fessurato; superficie liscia, di colore variabile, bruno-grigiastro, talora con riflessi blu-metallico [f. columbinus (Quél.) Pilàt l, schiarente con l'età o per le intemperie. Lamelle: molto decorrenti, ± fitte, grigio-biancastro. Stipite: spesso eccentrico o laterale, ricurvo, talora, 2-3 x 1-1,5 cm, biancastro. Carne: consistente, biancastra, con odore gradevole o sapore analogo. Spore: 8-10 x 3,5-4 ]lm, subellissoidi. Ecologia: cresce cespitoso in tardo autunno-inverno, su tronchi sia viventi che abbattuti di latifoglie, raramente di aghifoglie; ± comune in natura, largamente coltivato e commercializzato. Comm. 503 - Pleurotus pulmonarius (Fr.) Quél. Pileo: 2-10 cm, da convesso a disteso, a forma di ventaglio, margine nettamente lobato, sottile; superficie liscia, di colore chiaro, crema-biancastro. Lamelle: decorrenti, piuttosto fitte, da cremabiancastro ad ocra. Stipite: normalmente assente o appena abbozzato, se presente 1,5-2,5 x 1-1,5 cm, eccentrico, laterale, cilindrico, biancastro. Carne: biancastra, con odore sgradevole, farinoso con componenti ammoniacali, sapore somigliante. Spore: 8-12 x 3,5-4,5 ]lm, cilindriche. Ecologia: cresce in gruppi di esemplari sovrapposti in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie. Poco comune. Comm.
194
ODO~
00--
Famiglia Pleurolaceae
( )
V 503
I
500
-
497
498
Genere Hohenbuehelia Schulzer - Basidiomi pleurotoidi, superficie pileica ricoperta da uno strato gelatinoso, lamelle decorrenti con filo intero, carne con odore generalmente farinoso, sparata bianca o crema-giallastro, spore non amiloidi, lisce. Cistidi metuioidi presenti. Su residui legnosi.
504 - Hohenbuehelia petaloides (BuI!.) Schulzer [= H geogenia (DC.) Singer] Pileo: 4-12 cm, inizialmente imbutiforme, poi a forma di spatola o di lingua, margine lobato, sottile; superficie gelatinosa, pruinosa soprattutto in prossimità dello stipite, ocra-beige, color camoscio. Lamelle: nettamente decorrenti, crema-biancastro, poi con riflessi ocracei. Stipite: 3-6 x 1-2 cm, eccentrico o laterale, spesso quasi assente, subcilindrico, biancastro. Carne: biancastra, con odore farinoso e sapore simile. Spore: 7-8 x 3,5-4,5 11m, ellissoidi. Ecologia: isolato o cespitoso, cresce in autunno su residui degradati di latifoglia. Non comune. Comm. 505 - Hohenbuehelia atrocaerulea (Fr.) Singer - Si distingue per le dimenSioni inferiori (pileo 2-4 cm), per la superficie pileica tomentosa di colore brunastro che spesso presenta riflessi cerulei, lo stipite pressoché assente e per la carne senza odore farinoso. Le spore, cilindrico-ellissoidali, misurano 7,5-9 x 4-4,5 ~m. Cresce su ceppaie di latifoglia. Poco comune. Non comm. 506 - Hohenbuehelia mastrucata (Fr.) Singer - Ha dimensioni maggiori (pileo 3-10 cm) e forma del pileo reniforme, si caratterizza per la superficie grigio-biancastro decorata da evidenti squamosità rialzate. Su ceppaie di latifoglia (faggio). Rara. Non comm.
0/1 ----j
10/1-
OO~
00-[
Genere Resupinatus Gray - Basidiomi pleurotoidi, cocleiformi, subsessili, di piccole dimensioni, lamelle spaziate, sublibere, con spore non amiloidi, lisce. Cistidi metuloidi assenti.
507 - Resupinatus applicatus (Batsch) Gray Pileo: 0,5-1 cm, a forma di piccola coppa inversa, margine un po' striato; superficie tomentosa, grigio-brunastro. Lamelle: nettamente ventricose e libere, convergenti verso il centro, bruno-grigiastre. Carne: fragile ed esigua, inodore ed insapore. Spore: 4-6 11m, subsferiche; presenta cheilocistidi coralloidi. Ecologia: in autunno su residui di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm.
-
00-'
Genere Faerberia Pouzar - Basidiomi omfaliformi dai colori smorti, spore lisce, bianche in massa, non amilodi, cistidi metuloidi presenti. Specie saprotrofe su residui legnosi combusti.
508 -Faerberia carbonari a (Alb. et Schwein.) Pouzar [= Geopetalum carbonarium (Alb. et Schwein.) Pat.] Pileo: 2-5 cm, da ombelicato ad imbutiforme, margine, sottile, talora fessurato, a lungo rivolto in basso; superficie vellutata ed opaca, sericea, bruno-grigiastro. Lamelle: lungamente decorrenti, anastomizzate, grigio-biancastro. Stipite: 2-3 x 0,3-0,5 cm, ± slanciato, spesso compresso lateralmente, talvolta ritorto, da concolore alle lamelle fino a brunastro. Carne: esigua, grigio-biancastra, con odore insignificante e sapore analogo. Spore: 8,5-11 x 4-5,5 11m, ellissoidi. Ecologia: in piccoli gruppi su residui legnosi bruciati. Non comune. Non comm.
00-
Genere Omphalotus Fayod - Basidiomi dai colori vivaci (giallo-arancioni) bioluminescenti al buio, con spore ialine, lisce e non amiloidi. Specie lignicole, saprotrofe o debolmente parassite.
509 - Omphalotus olearius (DC.) Singer [= Clitocybe olearia (DC.) Maire] Pileo: 5-20 cm, presto imbutiforme, margine, sottile, spesso fessurato, lungamente involuto; superficie liscia e lucida, bruno-arancio ± carico (verde con KOH). Lamelle: fortemente decorrenti, giallo-arancio, più chiare della superficie pileica. Stipite: 5-20 x 2-5 cm, spesso eccentrico, slanciato, svasato all'apice e rastremato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: giallastra, con odore intenso indefinibile, non gradevole, sapore astringente. Spore: 8-9,5 x 5,5-7 11m, ellissoidi. Ecologia: cresce normalmente in gruppi di numerosi esemplari, spesso cespitoso, in autunno, su ceppaie di latifoglie, diffuso anche in area mediterranea su ceppaie di olivo. ± comune. Tossico 510 - Omphalotus iIIudens (Schwein.) Sacc. - Più piccolo del precedente (pileo 3-6 cm), ha colori meno accesi, uniformemente giallo-aranciato senza toni brunastri e presenta pileo papillato, non imbutiforme, cresce anch'esso isolato o in piccoli gruppi, su residui legnosi oceppaie vive di latifoglie. Èspecie rara, con areale di crescita più nordico della precedente. Tossico 196
00--
0-
Famiglia Plffllrotaceae
506
,/
l
°Il ----1
Genere Rhodotus Maire - Monospecifico, basidiomi tricolomatoidi, spore finemente verrucose, rosa in massa; saprotrofi su legno.
101l-
511 - Rhodotus palmatus (Bull.) Maire Pileo: 3-8 cm, da inizialmente convesso a ± appianato con l'età, margine piuttosto irregolare; superficie ricoperta da una pellicola separabile, pruinosa nel giovane, che, con l'età, tende a raggrinzirsi fino a formare uno pseudo-reticolo, arancio-rosata, ± carico. Lamelle: non fitte, piuttosto spesse, attenuato-arrotondate allo stipite, spesso formanti uno pseudocollare all'in sezione, talora intervenate, ± concolori al pileo. Stipite: 3-5 x 1-1,5 cm, cilindrico, sovente ricurvo, ± interamente ricoperto da pruina biancastra e talora gemente guttule acquose ambrate, concolore alle lamelle. Carne: biancorosato con odore fruttato, sapore amaro. Spore: 6,5 x 7,5 pm, ± sferiche. Ecologia: in autunno, spesso cespitoso, su legno morto di latifoglie (olmo). Raro. Non comm. Genere Lentinus Fr. 5.1. - Basidiomi pleurotoidi con filo lamella re eroso-denticolato, spore lisce non amiloidi, bianche in massa, lignicoli, agenti di caria bruna (Neolentinus) o bianca (Lentinus 51.)
512 - Lentinus cyathiformis (Schaeff.) Bres. [= Neolentinus schaeiferi (Weinm.) Redhead et Ginns] Pileo: 5-20 cm, da convesso a presto appianato con leggera depressione centrale, margine lobato e spesso inciso; superficie asciutta e finemente squamuloso-vellutata, ocra-rossastro con rit1essi carnicini. Lamelle: fortemente decorrenti, anastomizzate sullo stipite, molto basse, bianco-crema. Stipite: 3-10 x 2-6 cm, ± cilindrico, molto robusto, biancastro, attenuato alla base in prossimità della quale risulta finemente decorato da squamette bruno-rossastro. Carne: spessa, biancastra, con odore subnullo e sapore analogo. Spore: 10-15 x 4,5-5,5pm, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: subcespitoso in autunno su residui o ceppaie di latifoglie o conifere. Non comune. Non comm. 513 - Lentinus lepideus (Fr.) Fr. [= Neolentinus lepideus (Fr.) Redhead et Ginns] Pileo: 2-15 cm, inizialmente convesso, poi appianato, raramente depresso nclla parte centrale, superficie asciutta, biancastra, decorata da grossolane squame ocra-brunastro, più fitte al centro. Lamelle: decorrenti, bianco-giallognole con rit1essi verdastri. Stipite: 2-6 x 1-2 cm, ± cilindrico, un po' attenuato alla base, talora eccentrico, biancastro, decorato da abbondanti squamosità rilevate e da un anello non sempre distinto. Carne: biancastra, con odore anisato e sapore analogo. Spore: 10-13 x 4-5 pm, strettamente ellissoidali. Ecologia: cresce in estate-autunno su ceppaie di conifere (laNon comm. rice), anche in periodi caldi e siccitosi. Comune. 514 - Lentinus ponderosus O.K. MdI. [= Neolentinus pondero5u5 (O.K. Mill.) Redhead et Ginns] - Possiede pileo di medie dimen-
I
0;'·"'®·" '. '.' !~~ ...
~ ",' -
• '. ,\/.;
"'-0:
~I
00=
00-
sioni (5-20 cm) piuttosto regolare, con superiicie bianco-giallastro decorata da squame più scure e meno grossolane che In L. lepideu5. Lo stipite, piuttosto slanCiato, termina in modo rastremato ed è decorato da scagliosità forforacee. La came non ha odore o sapore significativi. Cresce in ambito mediterraneo su legno di pino, anche interrato. Non comm.
515 - Lentinus tigrinus (Bull.) Fr [ = PanU5 tigrinus (Bull.) Singer]- Èanch'esso interamente ricoperto da fini scagliosità bruno-nerastro su superiicie pileica e stipite, ha però dimensioni leggermente Inferiori (pileo 2-10 cm) ~, soprattutto, came che odora di latte bollito. Le spore, ellittiche, misurano 6,5-8 x 3-4,5 ~m. Cresce gregario su legno di salice e pioppo. Abbastanza comune. Non comm.
00--=
Genere Panus Fr. - Basidiomi pleurotoidi, lamelle decorrenti con filo intero, spore lisce non amiloidi, bianche in massa, lignicoli, agenti di caria bianca
516 - Panus conchatus (Bui!.) Fr. [= P torulosus (Pers.) Fr.] Pileo: 5-10 cm, presto appianato e leggermente depresso al centro, margine nettamente lobato e spesso fessurato; superficie asciutta e fibrillosa, iniziamente lilacino (colore che si mantiene più a lungo al margine), poi progressivamente ocra-brunastro. Lamelle: fortemente decorrenti, assai fitte, inizialmente lilacine, poi crema-rosato. Stipite: 2-4 x 0,5-2 cm talora assente, se presente, laterale o fortemente eccentrico, breve e molto robusto, biancastro o lilacino. Carne: biancastra, con odore gradevole, fungino-t1oreale e sapore amaro. Spore: 5-6,5 x 2,5-4 pm, ellissoidali. Ecologia: cresce subcespitoso in autunno su ceppaie o legno di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
198
00-.
Fam igl ia Pleumlaceae
\ , r -__ 512 511
{~
Genere Lentine/lus P. Karst. - Basidiomi pleurotoidi o omfaloidi, lamelle decorrenti, generalmente con filo seghettato, spore ornamentate amiloidi, lignicoli.
011
10 11
517 -Lentinellus cochleatus (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-8 cm, dapprima convesso, poi presto imbutiforme, lateralmente aperto, margine a lungo involuto e lobato; superficie liscia, da ocra-rossastro a bruno-fulvastro, schiarente col secco. Lamelle: fortemente decorrenti, ± fitte, con filo eroso, inizialmente biancastre, poi crema-rosato, infine brunicce. Stipite: eccentrico, breve, cavo, concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore e sapore gradevolmente anisati. Spore: 4 x 5 11m, subsferiche, finemente verrucose. Ecologia: cresce cespitoso in autunno su ceppaie o legno di latifoglie, soprattutto faggio. Abbastanza comune. Non comm.
A(';
U,P-I ~
U
--l 518 - Lentinellus micheneri (Berk. et MA Curtis) Pegler [= L. omphalodes (Fr.) P. Karst.] Pileo: 2-5 cm, da convesso, a imbutiforme-ombelicato, margine lobato, frastagliato e flessuoso; superficie liscia, bruno-ocraceo con sfumature rosate, sbiadente col secco a partire dal centro. Lamelle: adnato-subdecorrenti, ± fitte, con filo nettamente eroso, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, ± eccentrico, lateralmente solcato, concolore al pileo o più scuro. Carne: biancastra, con odore gradevole e sapore molto acre. Spore: 5-8 x 4,5-5 11m, finemente verrucose. Ecologia: in autunno in gruppi ± numerosi su resti interrati di legno di conifere e latifoglie. Poco comune. Non comm.
11.'0;: 0()-.J,
--I
519 - Lentinellus ursinus (Fr.) Kuhner - Ha dimensioni Infenori (pileo 2-4 cm) e portamento diverso, possiede infatti pileo convesso con superficie decorata da una fitta villosità brunastra, soprattutto in prossimità dell'inserzione con lo stipite, che risulta pressoché assente, laterale; le lamelle sono decorrenti ecolor caffelatte. La carne, tenace. ha sapore acre. Cresce su legno degradato di latifoglie Raro. Non comm. Genere Pane/lus P. Karst. - Basidiomi con pileo da reniforme a forma di conchiglia, con superficie da asciutta a viscida-subgelatinosa, spore ellissoidali o cilindriche, amiloidi lisce. Lignicoli. 520 - Panellus stipticus (Bull.) P. Karst. Pileo: 1-5 cm, presto appianato con leggera depressione nella direzione di aderenza al substrato, reniforme; margine sottile, nettamente lobato, scanalato, e talvolta fessurato; superficie asciutta e vellutata, bianco-ocraceo, talvolta leggermente zonata, più scura con l'età. Lamelle: annesse allo stipite, abbastanza larghe, anastomizzate, crema-ocraceo. Stipite: laterale, breve, robusto, conico, dilatato all'apice, forforaceo, ispido alla base, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore debole e sapore amaro, un po' astringente. Spore: 4-5,5 x 2-3,5 11m, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: cresce in gruppi numerosi su ceppaie o legno marcescente di latifoglie. Molto comune. Non comm. 521 - Panellus mitis (Pers.) Singer [ = P/eurotus mitis (Pers.) Pers.] - DI portamento affine al precedente, si riconosce agevolmente per la superficie gelatinosa di colore bianco ± puro, per le lamelle fitte concolori al pileo e allo stipite, Ha carne mite. Le spore, ciiindnco-allantoidi, misurano 4-5 x 1-1,5 ~m. Cresce in autunno-inverno su legno degradato di aghifoglie, soprattutto pino. Non comm.
'---j
oo(j~
,~~~
522 - Panellus ringens (Fr.) Romagn. - Piccola specie (pileo fino a 3 cm di diametro) reniforme, con superficie subvellutata di colore bruno-rossastro, pruinosa nel punto di adesione al substrato; il margine pileico è tipicamente scanalato; le lamelle sono ocracee, abbastanza spaziate. Spesso su legno di latifoglia. Cresce In autunno-inverno. Non comm. 523 - Panellus serotinus (Schrad.) Kuhner [= Hohenbuehelia serotina (Pers.) Singer, Sarcomyxa serotina (Pers.) P. Karst.] Pileo: 3-12 cm, inizialmente convesso, poi ± disteso, con forma auricolare o di conchiglia; margine ± lobato; superficie liscia, vischiosa e gelatinosa a tempo umido, verde scuro, con l'età tende a divenire bruno rossastro a partire dal centro. Lamelle: decorrenti, fitte, biancastre con riflessi giallognoli. Stipite: talora assente, scaglioso-furfuraceo, giallo-ocraceo. Carne: spessa, biancastra, con odore debole e sapore sgradevole. Spore: 4-5,5 x 1-2,5 11m, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: in gruppi ± numerosi in autunno, su tronchi o rami caduti di latifoglie. ± comune. Non comm.
200
J~~-
Famiglia Pleurotaceae
-I
519
I i
(,
"*
Famiglia Marasmiaceae Genere Collybia
Genere Gymnopus
Basidioma piccolo, gracile, omogeneo Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato a subviscido, asciutto, bianco, grigio-brunastro. Lamelle adnate, smeHginate, biancastre. Stipite sottile, filifOlme, pruinoso, spesso con piccolo sclerozio basale, in una specie (C race/nosa = DendrocoLLybia) con brevi ramificazioni laterali portanti all'apice piccoli pilei abortivi formati da conidiofori (Tilachlidiopsis) Spore in massa bianche. Pileipellis tipo cutis Spore ellissoidali, lisce, non amiloidi. Cheilocistidi non ben differenziati. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie saprotrofe o fungicole su hasidiomi marcescenti di R'Llssulaceae. Tossicità: specie non commestibili data l'esiguità dei basidiomi.
Basidioma medio-piccolo, collibioide, omogeneo. Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato, talvolta un po' depresso, da asciutto a subviscido, liscio o fibrilloso, spesso igrofano, in alcune specie striato al margine. Lamelle da sul)lil)ere a smarginate, adnate. Stipite cilindrico, talvolta rigonfio, in alcune specie fusiforme o con sclerozio, rigido, fibroso. Spore in massa bianche. Pileipellis in forma di cutis o con elementi a forma di tessera di puzzle (struttura tipo d'l"yophila) Spore lisce, a parete sottile, non amiloidi. Cheilocistidi di solito ben differenziati, da cilindrici a coralloidi Unioni a fibbia presenti Ecologia specie saprotrofe, di lettiera, lignicole, raramente parassi te radicali (G.fusipes). Tossicità: specie commestibili e non.
Nella Check-I1St Italiana sono segnalate 4 specie
Nella Check-list italiana sono segnalate 13 specie
Genere Rhodocollybia
Genere Hyd'l"opus p. 214 Genere Mycenella p. 214 Genere Delicatula p. 214
Basidioma collibioicle, generalmente carnoso, omogeneo. Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato, asciutto o subviscido. Lamelle da sublibere a smarginate, adnate. Stipite fibroso, generalmente striato, un po' dilatato alla base, fistoloso. Spore in massa giallo-rosate, rosa-brunastre. Pileipellis tipo cutis. Spore lisce, cianofi/e e di solito a parete un po' spessa e destrinoide. Cheilocistidi spesso presenti, eia cilindrici, a clavati, a coralloidi U a f presenti Ecologia specie ectomicorriziche di latifoglie ed aghifoglie. Tossicità: specie non commestibili. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie 01 - Pileipellis tipo "puzzle" o "dryophila" sez Laevlpedes. 02 - Esemplari robusti di RhodocollyblO bulyracea. 03 - Piccoli esemplari di Collybia luberosa cresciuti su vecchio basidioma in decompOSizione.
01
202
02
04
Genere Hemimycena Basidioma omfalinoide o micenoide, piccolo, ± fragile. PUeo di solito bianco a volte con tonalità gialle, ocra o grigio pallido. Lamelle spesso ridotte o assenti. Spore non amiloidi, non destrinoidi. Basidi tetrao bisporici. Cheilo- e pleuroeistidi spesso presenti, di solito cilindrici o lageniformi. Pilcipellis eli tipo cutis con ife cilindriche, lisce o eliverticolate, spesso con elementi terminali formanti una struttura tipo tricoderma con pileocistidi. Ecologia su detriti vegetai i, saj.Jrotrofo Nella Check-lisi ilaliana sono segnalate Il specie.
Genere Crinipellis Basidiomi marasmioidi o eollibioieli, piccoli. Pileo e stipite spesso fibrillosi, pelosi. Spore lisce, non amiloidi, a volte destrinoidi. Pileij.Jellis tij.Jo tricoderma con eJementi seti formi a parete spessa e destrinoide; unioni a fibbia presenti. Ecologia solitario o in piccoli gruppi, su fili d'erba, rametti e rami caduti, spesso parassita. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie.
Genere Marasmiellus Basidiomi marasmioidi o collibioidi, raramente pleurotoidi, piccoli. Pileo convesso ± papillato. Lamelle da adnate a decorrenti. Stipite generalmente nerastro alla base, con disco basale miceliare presente ± cospicuo, a volte innestato. Sporata bianca. Spore non amiloieli, non destrinoidi. Basidi tetrasporici raramente bisporici. Cheilocisticli spesso presenti. Trama della lamella irregolare a volte gelatinizzata. Pileipellis tipo cutis o con forme intermedie a tricoderma, a volte sono presen ti ife diverticoiate (struttura tipo RameaLes); unioni a fibbia presenti. Ecologia: di solito gregario, su detriti erbosi e legnosi, generalmente saprotrofo, a volte su piante viventi come parassita. Nella Check-list italiana sono segnalate 12 specie
04 - Hemimyceno cucullolo 05 - Crinipellis stipitorio su residui di graminacee. 06 - Morosmiellus voillonlii 07 - Crinipel!is sordoo peli della pileipellis 08 - Morosmius cohoerens: sete imeniall
08
Genere Marasmius Basidioma marasmioide, collibioide o pleurotoide, revivescente, ± coriaceo, piccolo. Pileo da conico a convesso infine appianato. Lamelle distanti, spaziate, libere o adnate, in alcuni casi formano un collaTium all'inserzione dello stipite, a volte ridotte a vene, quasi assenti. Stipite centrale o eccentrico, innestato con o senza micelio basale, in alcune specie con rizomorfe; da filiforme, fragile a ± cilindrico, compresso, cartilagineo, da liscio a pubescente, peloso Sporata bianca. Spore non amiloidi, non destrinoi di, a l'alte debolmente cianofile. PileipeJlis di tipo imeniforme ± regolare, con o senza elementi diverticolati (elementi a spazzola) Ecologia: solitario o gregario, saprotrofo o parassita, raro su terreno nudo, generalmente su foglie, rametti, rami ecc. Tossicità: una specie di buona qualità CM oreades) , e altre prive di interesse alimentare; M. collinus considerata debolmente tossica. Nella Check-list italiana sono stimate 31 specie.
Genere Megacoltybia p. 224
09 - Particolare di imenoforo di MorosmùJs oreodes; si noti la spaziatura delle lamelle IO - Morosmius bui/lordù. Il - Esemplare di Morosmius o/lloceus su foglie di faggio. 12 - Esemplari di Sirobl/urus lenoce//us su strobili di Pinus ntgro.
09
204
11
14
Genere Xerula Basidiomi collibioidi. Pileo da secco a viscido, glabro o tomentoso. Lamelle da ad nate a subdecorrenti, distanti, ceracee. Stipite centrale, ± snello, profondamente radicante. Sparata bianca. Spore non amiloidi. Cheilocistidi e pleurocistidi fusiformi o clavati. 'lì'ama delle lamelle da subregolare ad irregolare. Pileipellis generalmente tipo imenoderma. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: nei pressi di ceppi, tronchi e radici, saprotrofo, si ipotizza possa essere un debole parassita, connesso per mezzo di pseudorize con radici o tronchi interrati. Tossicità: specie prive di interesse alimentare. Nella Check·list italiana sono segnalate 7 specie.
Genere Strobiturus p. 224 Genere Baeospom p. 224 Genere Ftammutina p. 224 Genere Xeromphatina p. 226 Genere OudemansieUa p. 226
13 - Xerulo mediterraneo; si noti la porzione di stipite profondamente infisso nel terreno sabbioso. 14 - Tipici esemplari di Xeru/o pudens. 15 - Esemplari cespitosi di Oudemonsiello mucido su legno. 13
Genere Collybia (Fr.) Staude
0 11
1
Schwamm. Mitteldeutschl., 1857 10 11
524 - Collybia racernosa (Pers.) Quél. Pileo: 0,3-1,5 cm; convesso, poi appianato e ± papillato, margine scanalato; superficie finemente granulosa, da bianco-grigiastro a bruno-ocra ± carico. Lamelle: poco fitte, adnate, grigie, poi brunastre. Stipite: 2-6 cm x 0,05-1 cm, cilindrico, concolore al pileo o più scuro, pruinoso, con numerose ramificazioni laterali (formazioni conidiofore, anamorfo del genere Tilachlidiopsis) simili a corni di lumaca distribuiti sull'intera superficie; base con ife miceliari organizzate in un grumo duro e compatto bruno-nerastro (sclerozio). Carne: fragile. Spore: cilindrico-ellissoidali; 5-6 x 2-3 pm. Ecologia: estate-autunno; su residui vegetali marcescenti, nel muschio. Raro. Non comm.
Q~
Recentemente, su base di analisi molecolari, è stato istituito per questa specie il genere Dendroco//ybia R.H. Petersen et Redhead.
525 - Collybia cirrhata (Pers.) Quél. Pileo: 0,5-1,5 cm; convesso, poi appianato con o senza piccolo umbone; superficie glabra, biancastro con toni, rosa-ocracei al disco. Lamelle: fitte, adnate, bianche a riflessi rosati. Stipite: 2-5 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, da biancastro a crema-ocraceo, ricoperto da pruina bianca, feltroso alla base, privo di sclerozio. Carne: esigua, pellicolare. Spore: ovoido-ellissoidali; 4,5-6 x 3-3,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; fruttifica su funghi marcescenti e legno degradato. Frequente. Non comm. 526 - Collybia tuberosa (Bull.) P. Kumm. Pileo: 0,5-1,5 cm; convesso, poi pianeggiante, debolmente concavo e con papilla al centro a maturità; margine un po' rugoso; superficie biancastra, spesso a toni bruno-giallastri al disco. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, crema con riflessi carnicini. Stipite: 2-5 x 0,07-0,15 cm, cilindrico, biancastro e pruinoso all'apice, ± bruno e tomentoso verso il basso, base con ammasso miceliare duro e compatto (sclerozio) bruno nerastro, giallo-ocraceo nella 527 - varo cookei (Bres.) Bon et Courtec. Carne: esigua, insignificante. Spore: ellissoidali-Iarmiformi; 5-6 x 2,5-3,5 pm. Ecologia: estate-autunno; per lo più su vecchi funghi anneriti e marcescenti. Frequente. Non comm.
og I---j
OD~
o~
Genere Rhodocollybia Singer Schweiz. Z. Pilzk., 1939
528 - Rhodocollybia butyracea (Bull.) Lennox [= Collybia butyracea (Bull.) P. Kumm.] Pileo: 4-8 cm; da convesso a spianato con umbone ± accentuato; superficie glabra, di aspetto lardaceo, grasso, vischiosa a tempo piovoso, igrofana, di colore variabile, grigio-giallastro a bruno-rossastro, più pallido al margine e con il secco. Lamelle: poco fitte, ± libere, crema-biancastre. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; da cilindrico a subclaviforme, liscio o striato longitudinalmente soprattutto verso il basso, concolore al pileo, base sempre ± ricoperta da feltrosità biancastra. Carne: crema-biancastra, acquosa, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-Iarmiformi; 6-8 x 3-4 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Non comm. 529 - Rhodocol/ybia butyracea f. asema (Fr) Antonìn, Halling et Noordel. - Con caratteristiche simili alla specie tipo, si differenzierebbe soltanto per una diversa tonalità del colore pileico, che a nostro awiso sarebbe generalmente più chiaro, sul beige-grigiastro non uniforme, con il centro piÙ scuro. Non comm.
j
OO-i
--i
-1
-----4 ------\ ------4
530 - Rhodocollybia rnaculata (Alb. et Schwein.) Singer [= Collybia maculata (Alb. et Schwein.) P. Kumm.] Pileo: 3-10 cm; emisferico, poi convesso, infine ± irregolarmente pianeggiante; superficie glabra, opaca, asciutta, bianco-puro, presto con macchie ± fitte ed estese di colore bruno-ruggine. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, bianche, poi ± macchiate di bruno. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, spesso ritorto, talvolta ± radicante, fibroso-striato longitudinalmente, asciutto, bianco, poi con macchie rossastre, soprattutto alla base. Carne: bianca, soda, senza odore particolare, sapore amarognolo. Spore: da largamente ellissoidali a subglobose; 5-6 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e misti. Comune. Non comm.
206
OO~
Famigl ia Ma7'asmiaceae
f
525
~
526
..,
~
~
c
/ 527
,~
.
/' (
, .'
f
530
531 - Rhodocollybia prolixa (Hornem.) Antonìn et Noordel. [= Collybia prolixa (Hornem.) Gillet] Pileo: 3-8 cm; convesso, poi appianato, ± depresso e con margine ondulato a maturità; superficie glabra, lucida, bruno-rossastra, castano ± uniforme. Lamelle: piuttosto fitte; adnato-smarginate, biancastre, poi giallognole. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, talvolta ± compresso longitudinalmente, non tortile, biancastro, poi sempre più concolore al pileo, striato alla base. Carne: biancastra; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: largamente ellissoidali; 4,5-6,5 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie, residui legnosi degradati di aghifoglie. Raro. Non comm. 532 - Rhodocollybio distorta (Fr.) Singer [ = Collybia distorta (Fr) Quél.] -Affine alla precedente, si distingue da questa per la colorazione pileica più chiara, per lo stipite frequentemente ornato da fibrosità longitudinali ± tortili e per le spore arrotondate, .;- 3,5-4,5 ~m di diametro. Non comm. 533 - Rhodocollybia fodiens (Kalchbr.) Antonìn et Noordel. [= Collybia fodiens (Kalchbr.) Sacc.] Pileo: 4-8 cm; conico-emisferico, poi piano-convesso; superficie glabra, appena tomentosa al margine, rosa-giallastro, carnicino ± intenso al centro, crema-biancastro al bordo. Lamelle: fitte, adnate, con filo seghettato, biancastre, poi crema-ocraceo pallido. Stipite: 6-12 x 0,6-1,2 cm; cilindrico o assottigliato verso il basso, radicante, liscio o fibrilloso-scanalato longitudinalmente, biancastro, poi imbrunente soprattutto verso la base. Carne: biancastra, senza odore particolare, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali-larmiformi; 7-9 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie. Raro. Non comm.
Op -1 --j
10P~
I
--l
--t
00 1 ~
-j
OOJ
0--, --i
oG~
Genere Gymnopus (Pers.) Roussel
---I
Fl. Calvados, 1806 ---
i Il
J
\\~
~..
666
665
667 /
,. \
Op_
670 - Entoloma lividoalbum (Kuhner et Romagn.) Kubiaka Pileo: 4-8 cm; dapprima conico-convesso, poi disteso e ± irregolare con umbone ottuso, margine liscio, ondulato con l'età; superficie glabra, di colore grigio-brunastro, lardacea a tempo umido, più pallida e lucida con il secco. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, a lungo biancastre, infine rosate; filo seghettato fertile. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, diritto o leggermente arcuato, striato-fibrilloso longitudinalmente, bianco, imbrunente a maturità. Carne: bianca; con odore e sapore ± intensi di farina. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 8,5-10,5 x 7,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; talvolta subfascicolato in boschi di latifoglie, spesso sotto castagni. Abbastanza comune. Tossico 671 -EntolO1na turbidum (Fr.) Quél. Pileo: 3-5 cm; da conico-emisferico a campanulato espanso, infine piano con umbone centrale, margine finemente striato; superficie igrofana, glabra, bruna-scuro, soprattutto al disco, più chiara verso il bordo. Lamelle: poco fitte, smarginate, a lungo grigiastre, poi rosa sporco, filo fertile, concolore. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, talvolta fusiforme verso la base, striato-fibrilloso longitudinalmente, bianco-grigiastro con tendenza a scurire verso l'alto, ingiallente alla base con la manipolazione. Carne: grigiastra; priva di odore e sapore particolari. Spore: isodiametriche, con angoli poco marcati; 7-9 x 6,5-7,2 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone collinari e montane, all'inNon comm. terno o ai margini di boschi di aghifoglie, soprattutto sotto abete rosso. Frequente.
10p
001 l
-,
òo~ -:
~
Sottogenere Nolanea (Fr.) Noordel. - (Sezioni diverse) - Basidiomi per lo più con aspetto micenoide-collibioide, spesso con umbone, superficie pileica glabra; cheilocistidi presenti o non; pileipellis generalmente tipo cutis, con ife parallele, alcune con elementi terminali rialzati e rigonfi.
---1
Ot
r>~
672 - Entoloma hirtipes (Schum.) M.M. Moser Pileo: 3-6 cm; conico-campanulato, ± umbonato o papillato, margine debolmente striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, sericea-fibrillosa, bruna-rossastro ± scuro, schiarisce a tempo secco. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, ventricose, biancastre, poi grigio-rosate; filo concolore sterile. Stipite: 6-12 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta un po' eccentrico, ± concolore al pileo, striato-fibrilloso longitudinalmente, talvolta contorto nel tratto inferiore, base ispido-bambagiosa bianca. Carne: brunastra, biancastra fra lo stipite ed il pileo; odore e sapore farinosi. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 10-12,5 x 7-8 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: primavera-autunno; in zone erbose, in boschi misti di aghifoglie e latifoglie. Frequente. Non comm.
L
~ I
~ ~!
673 - Ent%ma vernum Lundel -Simile alla specie precedente, condivide con essa la colorazione molto scura delle superficie del pileo ed il periodo di crescita. sì differenzia per il diverso odore della carne, piuttosto sgradevole, spermatlco. Non comm. 674 -Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach Pileo: 1-4 cm; da conico a convesso-campanulato, infine piano e ± papillato, margine striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, bruna-rossastI'O pallido, sericea-fibrillosa, lucente e più chiara con tempo secco. Lamelle: poco fitte, sublibere, bianche, poi brune-rosato pallido; filo concolore sterile. Stipite: 6-12 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; concolore al pileo o più pallido, pruinoso, soprattutto all'apice, nel tratto inferiore striato-fibrilloso con riflessi sericeo-argentati, talvolta contorto, base tomentosa, bianca. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: subdiametriche, con angoli poco marcati; 9-12 x 6-7,5 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; in zone fresche e umide in boschi di latifoglie. Poco frequente. Non comm. 675 -EntolO1najuncinum (Klihneret Romagn.) Noordel. Pileo: 1,2-3,5 cm; dapprima convesso, poi piano-convesso con umbone ottuso o papillato, talvolta anche un po' depresso, margine striato, ± ondulato e fessurato con l'età; superficie igrofana, glabra, bruno scuro a tempo umido, più pallido con il secco. Lamelle: rade, sublibere, grigiastre, poi bruno-rosate; filo concolore, fertile. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, o compresso-solcato longitudinalmente, concolore o più pallido del pileo, glabro, cotonoso e bianco alla base. Carne: brunastra; odore e sapore farinosi. Spore: subisodiametriche, nettamente angolose; 8,5-10,5 x 7,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; su terreno umido in boschi di latifoglie. Raro. Non comm.
252
0)O~1
(
~
,
L/
-
I
~I-
D ~
-
Famiglia Entolomataceae
676 - Entoloma sericeum (Bull.) Quél. Pileo: 2-6 cm; da conico a convesso-campanulato, con o senza papilla, margine striato solo con tempo piovoso, igrofano; superficie glabra, bruna-grigiastro, bruna-rossiccio, percorsa radialmente da fibrille sericee, brillanti, su fondo beige chiaro con tempo secco. Lamelle: poco fitte, ad natosmarginate, grigio-biancastre, poi bruno-rossastre; filo concolore, fertile. Stipite: 3-7 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta con base allargata, ± concolore al pileo, longitudinalmente percorso da striature bianco-argentate, base feltrata biancastra. Carne: bruno-grigiastro; con odore e sapore ± intensi di farina. Spore: isodiametriche, con angoli ± marcati; 7,5-10,5 x 7,0-9,5 Jlm. Ecologia: estate-auNon comm. tunno; in prati, pascoli, parchi, fra erba in sentieri boschivi. Piuttosto comune. Entoloma sericeum fo. nolaniformis (KOhner) Noordel. - Possiede portamento esile e gracile, quasi micenoide.
OJ.i-
10J.i-
---'
An-
0\/-
Non comm.
677 - Entoloma ameides (Berk. et Broome) Sacco Pileo: 2-5 cm; dapprima campanulato, conico ottuso, poi piano-convesso, ± umbonato, margine striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, bruno-grigiastro se imbevuta, ocra-grigiastro pallido con fibrille radiali sericee, brillanti con tempo secco. Lamelle: rade, sublibere, grigiastre, poi bruno-rosate; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, diritto o curvo, biancastro, poi ocra pallido, percorso longitudinalmente da striature-fibrillose biancastre. Carne: biancastra; con odore particolare dolciastro simile al carame1l6, sapore sgradevole. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 9-11 x 7-9 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in prati, pascoli, nello strato di lettiera del bosco. Raro. Non comm.
-
Arr
vv-
678 - Entoloma sacchariolens (Romagn.) Noordel. - Si confonde facilmente con la specie precedente. Ha odore e colori pressoché analoghi, ma differisce essenzialmente per le lamelle con filo sterile per la presenza di cheilocistidi. Non comm. Sottogenere Leptonia (Fr.) Noordel. - Basidiomi poco carnosi, con portamento collibioide o omfalinoide, pileo convesso, depresso o ± ombelicato, superficie fibrilloso-tomentosa; cheilocistidi presenti o assenti; pileipellis da tipo cutis a sub-tricodermica. Sezione Leptonia (Fr.) Noordel. - Basidiomi con aspetto micenoide, pileo piano-convesso e ± umbonato.
679 - Entoloma euchroum (Pers.) Donk [= Leptonia euchroa (Pers.) P. Kumm.] PUeo: 1,5-4 cm; emisferico, poi piano-convesso, ± depresso centralmente; superficie radialmente fibrillosa, sericea, tomentosa-scagliosa, blu scuro con toni bruno-violacei. Lamelle: ± rade, da adnate a subdecorrenti, sin dall'inizio blu-viola intenso, poi viola-rosato, filo più scuro, sterile. Stipite: 3-6 x 0,2-0,6 cm; cilindrico, longitudinalmente striato-fibrilloso, sericeo, ± concolore alle lamelle ed al pileo. Carne: bluastra; con forte odore gradevole di violette (Noordeloos), sapore sgradevole. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 9-12 x 6-7,5 Jlm; cheilocistidi numerosi. Ecologia: estateautunno; su legno morto o vivo di varie latifoglie. Poco comune. Non comm.
6'O\~ ì
r
v
l )
-
680 - Entoloma dichroum (Pers.) P. Kumm. - Possiede colorazioni tendenti al bluastro, si differenzia per le lamelle inizialmente biancastre e per la carne pressoché inodore. Stesse esigenze ecologiche della specie precedente, Non comm. 681 - Entoloma lampropus (Fr.) ResI. Pileo: 1,5-4 cm, conico-convesso, poi piano-depresso; superficie tomentosa finemente fibrillosa, presto dissociata in squamule radiali a maturità, soprattutto al centro, di colore grigio-brunastro. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, bianche, poi grigio-rosate; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta compresso e ritorto, percorso longitudinalmente da striature fibrillose blu nerastre su fondo blu acciaio, base tomentosa, biancastra. Carne: bianca; senza odore e sapore particolari. Spore: eterodiametriche, con angoli poco marcati; 7,5-10,5 x 5,5-6,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in radure erbose, sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm.
254
()0~
. \'aEnto Falllig I
tollwta.cea,e
Op_
Seziome Cyanula (Romagn.) Noordel. - Basidiomi con aspetto collibio-onfalinoide, pileo ± depresso o ombelicato.
682 - Entoloma serrulatum CFr.) ResI. Pileo: 1-4 cm; emisferico, poi piano-convesso, ± ombelicato, margine non striato; superficie tomentosa, poi finemente scagliosa, di colore blu-nerastro, ardesia scuro. Lamelle: rade, adnato-smarginate, bianco-azzurro pallido, poi tinte di rosa; filo punteggiato di blu scuro, sterile. Stipite: 3-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico regolare, talvolta compresso-scanalato, blu-grigiastro, fibrilloso, pruinoso all'apice, bianco tomentoso verso la base. Carne: bianco-bluastra; odore lievemente aromatico, fungino, sapore analogo. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 8,5-12 x 6,5-8 )lm; cheilocistidi abbondanti, pigmentati di blu. Ecologia: estate-autunno; in zone boschive sotto latifoglie, ma anche in radure, prati e pascoli. Abbastanza freqliente. Non comm. 683 - Ent%ma caesiocindum (Kuhner) Noordel. - Molto simile alla specie precedente, differisce per il pileo nettamente striato in trasparenza e di colore bruno scuro, raramente con toni bluastri relegati al margine. Ha spore angolose che misurano 8-10 x 6-8 ~m. Cresce tipicamente in zone umide, fra sfagnl, In torbiere; meno frequente del precedente. Non comm.
684 - Entoloma chalybaeum CFr.) Noordel. Pileo: 2-5 cm; da tronco-conico, ± ombelicato a piano-convesso, margine intero; superficie radialmente vergato-fibrillosa, ± squamulosa, blu-nerastra con toni violacei, molto scuri. Lamelle: ± spaziate, sublibere, inizialmente blu ± carico, poi grigio-rosate con tonalità bluastre; filo concolore, sterile. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico talora scanalato-compresso, liscio, concolore al pileo o più chiaro, più pallido in basso, base tomentosa bianca. Carne: blu-grigiastra; senza odore e sapore. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 8,5-12 x 6-8 )lm, cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; nelle radure boschive, prati e pascoli. Non comune. Non comm. 685 - Ent%ma cha/ybaeum var./azulinum (Fr.) Noordel. - Si differenzia per il margine pileico nettamente striato con tempo umido e per una superficie pileica solitamente meno squamulosa. Poco frequente.
lOp-
:r]IGIQ "'-
I
I_
l
v~~
0
-
\)1'0)-')\ r
I
\
Non comm.
686 - Entoloma corvinum CKiihner) Noordel. Pileo: 1-3,5 cm; da convesso a piano-convesso, a sommità tronca per un ombelico ± pronunciato, margine non striato; superficie fibrilloso-squamulosa, inizialmente blu-nero intenso, poi decolorata, ± brunastra con l'età. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, bianche sfumate di rosa; filo concolore, sterile. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, talvolta solcato longitudinalmente, striato-fibrilloso, concolore al pileo, blu-grigiastro pallido con l'età, base biancastra. Carne: ± concolore alle superfici esterne; inodore ed insapore. Spore: subisodiametriche, con angoli marcati; 9-12,5 x 6,57,5 )lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; radure, prati montani. Raro. Non comm.
00-:
687 -Entolomamougeotù CFr.) Hesl. Pileo: 2-5 cm; dapprima convesso ombelicato, poi piano-convesso, largamente depresso con bordo reflesso a maturità, margine non striato; superficie tomentosa, non squamosa, grigio-ferro vivo con toni bluastri, percorsa radialmente da fibrille lucenti blu scuro. Lamelle: piuttosto rade, adnatosmarginate; bianche, poi debolmente rosate; filo sterile e concolore. Stipite: 5-7 x 0,5-0,7 cm; concolore al pileo, lucente, con fibrille e sottili costolature longitudinali, base biancastra. Carne: ± concolore alle superficie esterna; con odore gradevole, dolciastro, simile a pere molto mature. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 10-12,5 x 6-7,5 )lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; in parchi, prati, sotto latifoglie. Frequente. Non comm.
v-
688 - Entoloma incanum CFr.) Hesl. Pileo: 2-4 cm; ottusamente conico con il centro ± ombelicato, poi piano-convesso, margine striato; superficie radialmente fibrilloso-squamulosa, giallo-verdastro con toni quasi nerastri al centro, blu-verde allo sfregamento. Lamelle: ± rade, adnate, bianche con sfumature verdoline, poi rosa pallido; filo concolore, fertile. Stipite: 3-7 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, liscio, giallo-verde ± vivo, imbrunisce con l'età, vira al verde-bluastro allo sfregamento, base cotonosa, bianca. Carne: giallo-verdolino, verde-azzurro alla frattura; odore nitroso, di corno bruciato. Spore: subisodiametriche con angoli marcati; 10-13 x 7,5-9,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, fra l'erba e nel muschio, ai margini di strade e sentieri. Poco frequente. Non comm.
0-
256
~
Famiglia Entolomataceae
684
"
689 - Entoloma scabrosum (Lasch) Donk Pileo: 3-6 cm; da conico-convesso a pianeggiante e centralmente ± depresso-ombelicato, margine non o poco striato; superficie fibrillosa, unita, beige-grigiastro ± scuro presto dissociata in sottili squamule concolori su fondo più chiaro. Lamelle: rade, adnato-smarginate, biancastre, poi grigiorosato; filo concolore, fertile. Stipite: 5-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta longitudinalmente solcato-compresso, grigio-brunastro con toni viola-bluastri ± estesi, fibrilloso, base tomentosa, bianca. Carne: biancastra, odore e sapore non caratteristici. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati, 9-12,5 x 6,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie freschi e umidi, su terreno ricco di humus. Raro. Non comm. 690 - Entoloma asprellum (Fr) Fayod - Ha colore pileico grigio-brunastro simile alla specie precedente, si differenzia per il portamento più slanciato, con stipite sottile e, di solito, perfettamente cilindrico (4-8 x 0,2-0,3 cm) liscio e glabro, di colore blu-grigiastro uniforme con toni violacei scuri. Le lamelle sono bianco-grigiastre, con filo fertile e concolore. Non comm.
Op~
10p-
O
)V{I-
(,
-
'--'
An
vlq~
691 - Entoloma poliopus (Romagn.) Noordel. - Simile alle specie sopra descritte, ha pileo squamuloso di colore bruno con centro quasi nerastro; lo stipite non eccessivamente slanciato, è dapprima bluastro etende a schiarire col tempo secco e l'età. Le lamelle, inizialmente biancastre, tendono poi ad assumere i tipici colori del genere. La carne, fragile, odora in modo tenue di farina. Cresce sotto conifere in gruppi di pochi esemplari. Abbastanza comune. Non comm
692 -Entolomafonnosum (Fr.) Noordel. Pileo: 2,5-3,5 cm; dapprima convesso, poi piano con leggera depressione ombelicale al centro, margine nettamente striato; superficie ricoperta da sottili scagliosità brunastre su fondo bruno-arancione più chiaro, fulvastro al centro. Lamelle: ± rade, smarginate, bianche, poi bruno-rosate; filo sterile, concolore. Stipite: 3-5 x 0,3-0,4 cm; cilindrico, liscio, glabro, di aspetto vitreo, bruno-giallastro pallido, talvolta sfumato di verde verso l'alto. Carne: biancastra; con odore e sapore insignificanti. Spore: subisodiametriche con angoli marcati; 10-12 x 7-7,5 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; fra il muschio in boschi di aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm.
l-
O i )-
~t
J-
Sottogenere Inocephalus Noordel. - Basidiomi con portamento di solito micenoide-inociboide, pileo campanulato umbonato o papillato, ± squamuloso; cheilocistidi presenti; pileipellis di tipo tricoderma, spore poliedriche o di forma particolare. Sezione Staurospora (largente et Thiers) Noordel. (unica sez. trattata) - Basidiomi con portamento ± micenoide, scuri, con spore di forma particolare.
693 - Entolorna coriferrmdwn (Britzelm.) Noordel. (= Nolanea staurospom Bres.) Pileo: 3-6 cm; da conico a campanulato con umbone ± evidente, margine striato, igrofano; superficie di solito liscia e glabra, colore bruno-grigiastro ± scuro con l'umido, nocciola pallido a tempo sacco. Lamelle: ± rade, sublibere, pallide, poi rosa-brunastro; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,2-0,7 cm; cilindrico, grigio-brunastro, tipicamente percorso longitudinalmente da striature-fibrillose bianco sericeo, rettilinee, talvolta contorte, base cotonosa bianca. Carne: bruno-grigiastro pallido; odore ± intenso di farina, sapore rancido. Spore: ± cruciformi o a forma di stella; 8,5-12,5 ].lm. Ecologia: primavera-autunno; nelle zone umide, anche paludose, in boschi di aghifoglie e conifere. CmnuM. ~ncomm.
f?-
694 - Entoloma conferendum var pusillum (Velen.) Noordel. - Si differenzia per la taglia più piccola (1-2 cm, di diametro) e per il substrato di crescita: su legno di latifoglie in avanzato stato di decomposizione. Non comm. 695 - Entoloma rhombisporum (Kuhner et Boursier) Noordel. - Con esigenze ecologiche analoghe e con tinte del basidiomi pressoché uguali alla specie precedente, si caratterizza principalmente per le spore aforma cuboide, di contorno per lo più quadrato con angoli ottusi viste di profilo, per il filo lamellare sterile e di conseguenza per la presenza di cheilocistidi. Le spore misurano 8-11 x 7-10,5 ~m (Noordel.). Non comm
258
cj=
Fam igl la Entolomataceae
690
\
693
\3
Op_
Sottogenere Trichopi/us (Romagn.) Noordel. (incl. sottogen. Pouzere//a (Mazzer) Noordel.) - Basidiomi con aspetto tricolomoide-micenoide, pileo ± fibrilloso-squamuloso; cheilocistidi presenti; pileipellis da cutis a tricoderma. 10p-
696 - Entoloma jubatum (Fr.) P. Karst. Pileo: 3-6 cm; da conico a campanulato espanso, di solito con umbone ± acuto, margine non striato; superficie tomentosa-vellutata, unita, poi radialmente e finemente squamulosa, da grigio a bruno scuro, quasi nerastro, uniforme. Lamelle: poco fitte, sublibere, grigiastre, poi bruno-rossastre, filo sterile, concolore. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta subclaviforme, interamente percorso longitudinalmente da fibrillosità bruno-rossastre su fondo beige pallido. Carne: biancastra nelle parti centrali, concolore altrove, inodore, sapore acidulo. Spore: subeterodiametriche, con angoli ± netti; 7,5-10 x 6-7,5 11m; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno, fra l'erba dei prati, pascoli, radure e ai margini dei boschi. Poco frequente. Non comm. 697 - Ent%ma e/odes (Fr.) P. Kumm - Ha colorazioni pileiche bruno-grigiastre con riflessi metallici e sfumature violette. La carne, biancastra, è soffusa di lilla e ha odore esapore di farina rancida. Le spore, subisodiametriche con angoli poco marcati, misurano 9-12 x 7-9 ~m, possiede cheilocistidi. In estate-autunno spesso in luoghi acquitrinosi, boschi misti. ± comune. Non comm. 698 - Entoloma porphyrophaeum (Fr.) P. Kumm. Pileo: 6-12 cm; conico, poi campanulato-espanso con netto umbone ± acuto, margine ondulato non striato; superficie nettamente fibrillosa-tomentosa, segnata da fibrille radiali innate, bruno scuro con toni violacei, uniforme, con riflessi micacei. Lamelle: poco fitte, libere, ventricose, biancastre, poi bruno-rosato; filo sterile, concolore. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico con base leggermente ispessita, striato longitudinalmente da fibrille bruno-porpora, vinose, su fondo più chiaro, pruinoso, biancastro verso la base. Carne: bianca, immutabile, con odore pressoché nullo, sapore gradevole. Spore: subeterodiametriche, 7,5-11 x 6-7,5 pm con angoli marcati; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba di campi e praterie, radure boschive. Poco comune. Non comm.
00~
~-
Qò=
Sottogenere C1audopus (Gill.) t\loordel. - Basidiomi di piccola taglia, stipite centrale, laterale o nullo, lamelle decorrenti; portamento (habtfus) pleurotoide o nettamente omfalinoide. Sezione C1audopus Noordel. - Basidiomi con portamento pleurotoide; stipite laterale o assente. 699 - Entoloma byssisedum (Pers.) Donk Pileo: 0,5-3 cm; dapprima circolare, poi a forma di spatola o di ventaglio, margine ± lobato nell'adulto, non striato; superficie feltrata-fibrillosa, grigiastra o bruno pallido. Lamelle: poco fitte, biancastre, bruno-rosate a maturità; filo fertile concolore. Stipite: molto breve, curvo e solitamente laterale, talvolta assente; all'inserzione nel substrato sono spesso presenti rizomorfe miceliari bianche. Carne: esigua, con odore farinoso. Spore: subdiametriche con angoli poco marcati; 10-12,5 x 7-8 pm. Ecologia: autunno; su terreno o più spesso su residui legnosi. Non comune. Non comm. 700 - Ent%ma parasiticum (Quel.) Kreisel - Più piccolo (1 cm di diametro), ha colore bianco esuperficie tomentosa, si caratterizza per la crescita su basidiomi di diverse specie, spesso su Canthare//us cibonus. Le spore misurano; 9,5-12 x 8-10 ~m Non comm. Sezione Undati (Romagn.) Noordel.- Basidiomi con aspetto omlalinoide, stipite regolare, centrale.
701 - Entoloma undatum (Fr.) M.M. Moser Pileo: 1,5-4 cm; da convesso-ombelicato a concavo, margine lobato a maturità, non striato; superficie cosparsa da fibrille radiali grigio-argentate su fondo brunastro ± scuro, uniforme o con qualche zonature concentrica. Lamelle: piuttosto fitte, arcuate-decorrenti, beige-grigiastre, poi rosate; filo fertile concolore. Stipite: 2-3,5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, talvolta compresso, centrale o eccentrico, ± concolore al pileo, pruinoso all'apice. Carne: bruniccia; con odore e sapore ± farinosi. Spore: subisodiametriche con angoli poco marcati; 7,5-10 x 5,5-7 pm. Ecologia: estate-autunno; sul terreno nudo o su residui legnosi. ± comune. Non comm. 702 - Ent%ma rugosum (Malençon) Bon -Più piccolo (1-2 cm di diametro), ha superficie subglabra, interamente bianca e lamelle rade ed arcuato-decorrenti da bianche arosate. La carne, concolore, non pOSSiede odori particolari. Le spore, subisodiametriche, con angoli poco marcati, misurano 5-12 x7,5-9 ~m (Noordel.). In estate-autunno; su terreno fra l'erba, spesso presso lecci. Non comm. 260
O')~~ I
;,
\
,-
(.J
0=
a -
(
1\
~)o=
rl~-
Fam iglia Entolomataceae
702
Famiglia Bolbitiaceae 02
~
Genere Bolbitius Basidiomi micenoidi o coprinoidi, generalmente fragili. Pileo bianco, giallo o grigio violaceo, spesso viscido, liscio, striato o solcato almeno al margine. L,lmelle libere o poco adnate Stipite fragile, leggermente fioccoso. SI)Orata bruno ruggine. Spore con evidente poro germinativo. Cheilocistidi presenti, C'lavati o lageniforrni, non capitulati. Pleurocistidi generalmente assenti. Pileipellis tipo imeniforme. Ecologia: su escrementi, terreni concimati, detriti legnosi o erbacei; saprotrofo. Tossicità: di nessun interesse alimentare. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie.
Genere Conocybe Basidiomi micenoieli, fragili. Alcune specie (Sottogen. Pholiotina) con velo parziale (anuliformc o appendicolato). Pileo generalmente conico campanulato o appianato, non viscido, con margine lievemente involuto. Lamelle da libere ael adnate. Stipite da pruinoso a striato (per la presenza di caulocistidi) Spore in massa bruno cannella, bruno ruggine. Pileipellis eli tipo imeniforme (Fig. I). Spore eia lisce a lievemente verrucose, con prominente poro germinativo Cistieli generalmente capitulati, a forma eli birillo Caulocistieli capitulati e/o filiformi.
03
Ecologia: su escrementi, terreni concimati; sapl'otrofo. Tossicità: di nessun interesse alimentare (Conocybe lactea contiene anatossine). Nella Check-list italiana sono segnalate 59 specie.
01
262
05
04
Genere Panaeolus Basidiomi omogenei. Pileo conico campanulato; velo universale assente; velo parziale presente (anuliforme o appendicolato) o assente. Lamelle adnate, uncinate, papilionacee. Sporata bruno scura, brunonerastra. Trama lamellare regolare; unioni a fibbia presenti. Pileipellis cii tipo imeniforme. Spore lisce, a parete non amiloide, acianofila; poro germinativo distinto. Pleuro- e cheilocistidi, a volte come crisocistidi, presenti. Ecologia: su detriti legnosi, su escrementi, in lettiera, specie strettamente saprotrofe. Tossicità: alcune specie sembrerebbero sintetizzare metaboliti triptamminici (psilocibina, psilocina) responsabili della sindrome psicotropa allucinogena. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 18 specie.
Genere Agrocybe Basidiomi da piccoli a grandi. Pileo asciutto o poco viscido, liscio, non striato, ma più o meno solcato. Lamelle adnate. Stipite con o senza resti velari anulari, spesso con rizomorfe basali. Sparata bru no tabacco. Spore lisce, con o senza poro germinativo evidente. Pileipellis tipo imeniforme. Cistici i clavati, lageniformi, da ventricosi a subcapitati. Ecologia: in giardini, prati, campi, o su legno; saprotrofo. Tossicità: una specie di discreta qualità (A. cylindracea) viene anche coltivata. Nella Check-list italiana sono segnalate 20 specie
01 . Pilelpellis di tipo imeni forme di Canacybe. 02 - Superficie pileica di Balbilius vari/color, si noti il retIColo radiale
al centro del pileo. 03 - Conocybe oporos, in evidenza il tipICO anello striato.
04 - Prolilo di Agrocybe erebio. 05 - Cistidi a"birillo" caratteristici del genere Conocybe. 06 - Panaeolus sphinctrinus in habitat. 07 - Spore bruno scuro di Ponaeo/us. 08 - Esemplari in vano stato di maturazione di Agrocybe proecox;
si noti l'anello sullo stipite
07
°11_
Genere Bolbitius Fr. Epycr. Syst. Mycol. 1838
1°11-----;
703 - BolbUius vitellinus (Pers.) Fr. Pileo: 4-6 cm; ± carnoso, ovoide, poi conico ottuso, infine, pianeggiante, margine ± striato; superficie glabra, vischiosa, igrofana, giallo ± uniforme, tende a sbiadire in condizioni di tempo secco e con l'età. Lamelle: poco fitte, libere, di colore biancasto, poi ocra-ruggine. Stipite: 6-12 x 0,5-0,8 cm; slanciato, cilindrieo, bianco-giallino, interamente cosparso da finissime fioccosità bianche, labili. Carne: sottile, molto fragile; con odore e sapore sgradevoli. Spore: ellissoidali, con poro germinativo, 10-14 x 6-8 )lm. Eeologia: estate-autunno; dopo periodi piovosi, su terreno coneimato, letame, Non comm. strame marcescente, residui legnosi. Comune. 704 - Bolbitius titubans (Bull.) Fr. [= B. vitellinus val'. titubans M.M. Moser ex Eon, B.fragilis (L.) Fr.] Pileo: 1,5-2,5 cm; conico-campanulato, subito aperto, pianeggiante con lieve umbone centrale, striato radialmente, pellucido, subito pallido, solo al centro presenta l'iniziale eolore giallo. Lamelle: poeo fitte, di colore grigiastro, poi ocra-rosato. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrieo, dall'aspetto vitreo, grigiastro, interamente eosparso da fiocchi farinosi bianchi, fragile. Carne: irrilevante, senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali, 9-15 x 6-8 )lm, con poro germinativo. Ecologia: primaveraestate; su terreno coneimato, letame, in particolare sterco equino. Comune. Non comm. 705 - Bolbitius variicolor Atkinson Pileo: 3-7 cm; da glandiforme a parabolieo, poi conico-convesso, infine, spianato, margine striato, fessurato con l'età; superficie vischiosa-glutinosa, inizialmente subliscia di colore giallo-olivastro, poi ± percorsa da venature gelatinose, brunastre, a guisa di reticolo su sfondo giallastro. Lamelle: fitte, adnate, crema-biancastro, a maturità beige con zone fulvastre ± estese. Stipite: 5-10 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta appena assottigliato verso l'alto, rieoperto da fiocchi biancastri su fondo giallastro nel terzo superiore, verso il basso ± avvolto da bambagia bianca, labile, che imbrunisce al toceo e con l'età. Carne: giallognola, fragile; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, eon poro germinativo, 10-14,5 x 6,5-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; su letame, cumuli di paglia ed erba marcescenti. Piuttosto raro. Non comm. 706 - Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken [= B. aleur'iatus (Fr.) Singer] Pileo: 2-4 cm; emisferico, poi piano convesso, margine sottilmente striato; superfieie vischiosa, liscia, igrofana, di colore grigio-rosato ± sfumato di violetto, spesso con increspature reticolate viola-grigiastre più seure nelìe zona eentrale. Lamelle: piuttosto fitte, crema-rosato, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 em; cilindrieo o appena dilatato verso la base; bianco ± ricoperto da minuti fiocchi eoneolori. Carne: searsa, bianca; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali; 912,5 x 5,5-6 )lm. Eeologia: primavera-estate; su resti legnosi marcescenti. Raro. Non comm.
'QJ,' ~ ,QJ ,
.
."--,,,
h
-
~ '-=
()l-
w00-
Genere Conocybe Fayod Annales Sciences Natur-elles 1889 Sottogenere Conocybe Fayod - Basidiomi senza velo evidente. Sezione Conocybe - Basidiomi senza residui velari, stipite pruinoso, ricoperto da caulocistidi aforma di birillo.
707 - Conocybe antipus (Lasch) Fayod Pileo: 1,5-3 cm; conico-convesso, poi allargato, margine liscio, superficie finemente fibrillosa, bruno-cannella, tende a sbiadire divenendo ocra pallido con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, pallide, poi ocra-ferrugineo. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; sottile, cilindrico con base nettamente ispessita e terminante in una lunga e sottile radice ± interrata, da biancastro a concolore al pileo, pruinoso. Carne: biancastra; senza odore e sapore significativi. Spore: amigdaliformi-esagonali; 8-11 x 6-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; su terreno smosso, in zone ruderali. Comune. Non comm.
264
OOY
]
1 ,-_
Famiglia Bolbitiaceae
.' '-
\
j)"
--y" \
\ l I
I
I I
704
706
! ;'
707
\
L
\
./
,
708 - Conocybe dunensis T. J. Wallace ex Orton Pileo: 1-2 cm; conico-campanulato, margine non striato; superficie glabra, asciutta, igrofana, da ocra-fulvastro a bruno-rossastro con tendenza a sbiadire con tempo secco. Lamelle: adnate, poco fitte, crema-giallastro, poi ocra-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, fibrilloso, da biancastro a concolore al pileo. Carne: esigua, brunastra; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 11-13 x 7-81Im. Ecologia: primavera-autunno; nella sabbia delle dune costiere. Poco comune. Non comm.
OP-j
--i I
10p-j f
r ,Oj O i
-l~
709 - Conocybe semiglobata Kiihner ex Kiihner et Watling Pileo: 2-4 cm; campanulato, poi emisferico aperto, margine talvolta un po' striato; superficie igrofana, liscia, di colore bruno-ocraceo, fulvo, crema-ocraceo con tempo secco. Lamelle: poco fitte, adnate, crema, poi bruno-rossastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; sottile, cilindrico, regolare, da ocra chiaro a bruno-rossiccio, finemente ricoperto da pruina biancastra, labile. Carne: crema-biancastra, esigua; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali-amigdaliformi; 12-15 x 7-8 lIm. Ecologia: inizio estate-autunno; in zone aperte, prati, parchi, giardini. Poco frequente. Non comm.
rn
710 - Conocybe tenera (Schaeff.) Fayod Pileo: 1,5-3 cm; conico-campanulato, margine striato sin quasi al disco; superficie liscia, igrofana, bruno-ruggine ± carico, ocra pallido con tempo secco. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, dapprima di colore giallo pallido, poi concolori al pileo. Stipite: 4-8 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, uguale, crema giallastro, poi bruno-rossastro, pruinoso, con piccolo bulbo alla base. Carne: esigua, cremagiallino, più scura sullo stipite; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali; 8,5-12 x 5-7 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose di parchi e giardini, ai margini dei sentieri. Abbastanza Non comm. frequente.
f1h-
..J
W= VJ-
711 - Conocybe subovalis Kuhner et Watling - Condivide con la specie precedente portamento e colorazioni, si distingue per il cappello generalmente di maggiori dimensioni (4-5 cm) e meno striato, per la base dello stipite più nettamente bulbosa e per la crescita su letame o terreno concimato Abbastanza comune. Non comm 712 - Conocybe rickeniana Singer ex P.D. Orton ['" C. spicula (Lasch) Kiihner] Pileo: 2-3 cm; conico-campanulato, poi aperto, ± umbonato, margine finemente striato; superficie igrofana, glabra, liscia, fulvo-rossastro ± carico, tende a schiarire con tempo secco. Lamelle: fitte, adnate, beige pallido, poi fulvo-rossiccio. Stipite: 5-10 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, con base di solito curva e leggermente bulbosa, biancastro all'inizio, poi brunastro, ricoperto interamente da gramllosità pruinose di colore biancastro. Carne: esigua, crema-ocraceo; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, 8-10 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba in radure boschive, ai bordi di sentieri. Frequente. Non comm.
OO~
713 - Conocybe aurea (Jul Schaff.) Hongo - SI distingue per il colore giallo-albicocca ± intenso dell'intero basidioma, per il margine plleico con lunghe e sottili striature e per le spore ellissoidali di 10-12,5 x 6-7 ~m Cresce in zone umide sotto lalifoglie Non comm.
(1)-,
Sezione Pì/ose//ae (Kuhner) Singer [incl. sez. Mìxtae (Kuhner) Singer] - Basidiomi senza residui velari, con stipite villoso-tomentoso, Interamente ricoperto da caulocistidi, aforma di birillo e di pelo allungato.
714 - Conocybe pubescens (Gillet) Kiihner Pileo: 1-3 cm; conico-ottuso, poi campanulato, margine lungamente striato; superficie finemente feltrata, igrofana, bruno-giallastro scuro con tempo umido, grigio-ocraceo con il secco. Lamelle: poco fitte, pallide, poi bruno-ruggine. Stipite: 5-10 x 0,2-0,3 cm; sottile, cilindrico, uguale o con base un po' dilatata, dapprima bianco-giallastro, poi brunastro soprattutto verso il basso, ricoperto da fine tomentosità. Carne: ocracea; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 14-19 x 8lO 11m. Ecologia: estate-autunno; su letame. Comune. Non comm.
266
o~
Fam igl ia Bolbiliaceae
,/
I
/ ,
l''
!
\
710
/' 713
714
715 - Conocybe pilosella (Pers.) Kiihner Pileo: 1,2-3 cm; conico, poi convesso-campanulato, margine striato; superficie liscia, opaca, igrofana, di colore fulvo-brunastro scuro a tempo umido, ocra pallido ± uniforme con il secco. Lamelle: piuttosto rade, bruno-pallido, poi bruno-ruggine. Stipite: 1-2,5 x 0,1-0,3 cm; sottile, regolare o appena bulboso, striato longitudinalmente, biancastro, poi brunastro, ± tomentoso alla base. Carne: esigua, ocra-grigiastro, odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidali; 6-8,5 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; su terreno ricco di residui legnosi in decomposizione. Poco comune. Non comm.
O/l--! ---'
10/l---4
OJ: --+
716 - Conocybe bulbifera (Kauffmann) Ki.ihner - Rispetto alla specie precedente si distingue per lo stipite dilatato alla base in un grosso bulbo ± marginato, cresce su terreno fra l'erba; 717 - Conocybe antrhacophila (Malre et Ki.ihner) Singer, ugualmente bulbosa, cresce pe~ò in luoghi percorsi dal fuoco. Non comm. 718 - Conocybe rickenii (Jul. Schaff.) Kiihner Pileo: 1-2,5 cm; conico-campanulato con margine striato se imbibito; superficie igrofana, opaca, ocra-giallastra, diviene bianco-sporco con tempo secco e con l'età. Lamelle: fitte, crema-ocraceo, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,1-0,2 cm; cilindrico, diritto o curvato alla base, bianco-giallognolo, imbrunente al tatto e con l'età: Carne: esigua, ocra pallido, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 13-16 x 7,5-10 pm. Ecologia: primavera-autunno; su terreno concimato, letame. Frequente. Non comm.
---j
O .. _
I \
~
I
.~-
719 - Conocybe moseri Watling [= C. plumbeitincta (G.F. Akt.) Singer ss. M.M. Moser] Pileo: 1-2,5 cm; conico, poi conico allargato, umbonato, margine striato; superficie non igrofana, liscia, bruno-grigiastro ± scuro, nocciola, con toni grigio-nerastri al centro. Lamelle: rade, cremagrigiastro, poi ocra. Stipite: 3-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, striato longitudinalmente, biancastro, sericeo, presto grigio-brunastro. Carne: esigua, grigiastra; odore e sapore non significativi. Spore: ellissoidali, 8,5-12 x 5,5-7 pm. Ecologia: primavera-autunno; su terreno nudo, sentieri boschivi, parchi. Poco comune. Non comm. 720 - Conocybe lactea (H. Lange) Métrod (= Bolbitius tener Berk. et Broome) - Specie riconoscibile per il carattenstico pileo conico-allungato di colore bianco latte in contrasto con Il giallo-ruggine delle lamelle. Cresce in prati ed aiuole. Comune. Non comm.
oor,~
721- Conocybe intrusa (Peck) Singer Pileo: 4-8 cm; carnoso, emisferico, poi convesso, infine piano e debolmente depresso; margine sottile, liscio o appena striato; superficie non igrofana, glabra; il colore è biancastro poi bruno-ocraceo a tonalità rossastre al centro. Lamelle: molto fitte, ocracee, poi bruno-rossastro. Stipite: 3-6 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, o più ispessito alla base, talvolta sub-bulboso, ± striato all'apice, biancastro con fibrille e fioccosità cancolori, imbrunenti alla manipolazione e con l'età. Carne: insolitamente consistente per il genere, bianca con tendenza all'ocraceo soprattutto nello stipite; odore e sapore poco intensi, vagamente rafanoidi. Spore: ellissoidali, 6-7,5 x 4-6 pm. Ecologia: primavera-inverno; in terreno concimato, vasi, giardini, serre. Raro. Non comm.
O~
r 1_ _
0
() I
~
1
--
J ,)
Sottogenere Pholiotino (Fayod) KOhner - Basidiomi con residui velari ± evidenti sullo stipite (anello) o al margine piieico (frange marginali). Sezione Pholiotino - Residui velari a guisa di anello sullo stipite.
722 - Conocybe aporos Kits van Wav. [= Pholiotina aporos (Kits van Wav.) Clémençonj Pileo: 2-3,5 cm; emisferico, poi piano-convesso e ± umbonato, margine striato; superficie igrofana, bruno-rossastro e un po' viscida a tempo umido, opaca e fulvo-giallastro con il secco. Lamelle: piuttosto rade, adnate, beige pallido, poi bruno-ocraceo. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, bianco e pruinoso all'apice, bianco sporco e con fioccosità concolori sotto l'anello, tende ad imbrunire soprattutto alla base; anello striato superiormente, presto lacerato. Carne: brunastra; odore sgradevole, di ferro arrugginito. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, senza poro germinativo, 7-10 x 5-6 pm. Ecologia: primavera-inizio estate; in parchi, giardini, boschi di latifoglie. Frequente. Non comm. 268
or
O _
( j-
Famiglia Bolbitiaceae
716
I
J
v I
r
722
rt
W
!
720
l.
ti
723 - Conocybe arrhenii (Fr.) Kits van Wav. [= Pholiotina arrhenii (Fr.) Singer l Pileo: 1,5-3 cm; conico-convesso, con largo umbone ottuso, appare striato con tempo umido; superficie igrofana, di colore bruno-rossastro, ocra-giallastro con centro rossiccio con tempo secco. Lamelle: piuttosto rade, ocracee. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, biancastro, presto grigio-brunastro, pruinoso, anello membranoso, bianco, striato, posizionato ± a metà dello stipite. Carne: esigua, con odore e sapore non significativi. Spore: ellissoidali, poro germinativo poco evidente, 7,5-9 x 4,5-5 ].lm. Ecologia: autunno; parchi, giardini, boschi misti. Non comune. Non comm. Altre specie affini, con piccolo anello sullo stipite, sono individuabill solo con l'ausilio del microscopio dopo controlli sulla forma e le dimensioni sporali. Si segnalano (ss Watling):
724 - Conocybe blattaria (Fr.) Kùhner - Con spore 10-13,5 x 5-6,5 Ilm; pileo di 2-3 cm, igrofano, bruno scuro, ocra-giallastro con il secco - 725 - Conocybe filaris (Fr.) Kùhner - Possiede spore di 8-10 x 5-6 Ilm, con pileo di 0,5-1 cm, igrofano, di colore bruno-rossastro, ocra chiaro a tempo secco. Entrambe hanno abitudini ecologiche simili alle congeneri. Non comm.li Sezione Vestitae - Residui velari sotto forma di fioccosità al margine pileico.
726 - Conocybe appendiculata J.E. Lange et Ki.ihner [= Pholiotina appendiculata (J.E. Lange et Ki.ihner) Singer] Pileo: 1-3 cm; conico-convesso, margine striato, appendicolato-denticolato da residui velari bianchi, ± persistenti; superficie igrofana, liscia, giallo-paglia, miele-brunastro, diviene crema-ocraceo col secco. Lamelle: poco fitte, adnate, ocracee. Stipite: 3-6 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, spesso ricurvo, grigio-biancastro, sericeo, di aspetto vitreo, imbrunente, con fioccosità biancastre. Carne: esigua, giallognola; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, 7-9 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, erbose, sotto varie essenze arboree. Frequente. Non comm. 727 - Conocybe vestita (Fr.) Ki.ihner [= Pholiotina vestita (Fr. ex Quél.) Singer l Pileo: 1,2-3 cm; emisferico, poi convesso-campanulato, margine fioccoso-denticolato in gioventù per i resti del velo bianchi, caduchi, ± presenti a maturazione; superficie igrofana, liscia o appena rugosa, bruno-ocraceo vivo, più chiaro al bordo. Lamelle: fitte, ocra chiaro, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, biancastro e pruinoso in alto, sotto l'anello ricoperto da fibrille e fioccosità biancastre su fondo ocra-brunastro. Carne: esigua, ocra-giallastra; senza odore e sapore significativi. Spore: amigdaliformi, 7-8,5 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, su residui legnosi marcescenti. Poco frequente. Non comm. 728 - Conocybe exannulata (Kùhner) Kùhner - Ha pileo di 1,5-3 cm, ocra-fu\vastro, margine striato con modesti residui del velo fioccosi, lamelle rade; stipite fibrilloso, bruno scuro con fioccosità biancastre; carne brunastra, inodore. Spore: ellissoidali, 7,5-9 x4,5-5,5 Ilm. Cresce sotto latifoglie varie. Rara. Non comm. 729 - Conocybe aeruginosa Romagn ( = Pholiotina aerugìnosa (Romagn.) M.M. Moser] - Presenta velo fugace e pileo con sfumature tipicamente blu-verdastro; rara. Spore: amigdaliformi, 8,5-10,5 x 5-6,5 Ilm. Contiene composti psilocibinici. Tossico
Genere Panaeolus CFr.) Quél. Champ. Jura et Vosges, 1872
730 - Panaeolus papiUonaceus (Bull.) Quél. Pileo: 2-4 cm; emisferico, poi convesso; superficie opaca, dapprima biancastra, a maturità cremanocciola con il centro per lo più fessurato-screpolato e macchiato di ocra-rossiccio. Lamelle: rade, grigio-nerastre, maculate, filo più chiaro. Stipite: 6-8 x 0,3-0,6 cm; sottile, ± rastremato verso il basso, striato longitudinalmente, biancastro, poi brunastro, ricoperto da pruina bianca asportabile al minimo tocco. Carne: grigiastra, scura nello stipite; inodore. Spore: ellissoidali-citriformi, 12-15 x 9-11 ].lm. Ecologia: primavera-autunno; su sterco equino, luoghi concimati. Frequente. Tossico 731 - Panaeolus rickenii Hora - Ha pileo campanulato-ottuso, igrofano, bruno-rossastro scuro, più pallido se asciutto; stipite sottile, cilindrico, concolore al pileo, interamente ricoperto da fioccosità concolori, re 12-14 x 8,5-10 Ilfn In radure, campi e prati. Comune.
270
In
gioventù cosparso da minute gOCCioline lattiginose. SpoTossico
o~ --i
,
-i 10
~--t
~
OOj
OOj
·jj aJ "1
l
I
-t
---j
-i
OO~ ---\
-----t
r~ Olla~ J
-----t
-t oo-t -;
co: (jl W
OJ
Famiglia Bolbiliaceae
732 - Panaeolus sphinctrinus (Fr.) Qu él. Pìleo: 2-4 cm; parabolico, poi campanulato, margine con residui del velo appendicolato-denticolati bianchi, persistenti; superficie, glabra, brillante con il secco, di colore biancastro con toni ocracei al disco, poi grigio scuro. Lamelle: poco fitte, grigio-pallido, poi bruno-nerastre. Stipite: 5-10 x 0,2-0,3 cm; sottile, uguale, grigio-brunastro, arrossa poi annerisce al tocco e alla frattura, ricoperto di pruina biancastra, labile. Carne: esigua, grigiastra, senza odore particolare. Spore: citriformi, 13-16 x 9-10 x 5-7 Jlm. Ecologia: primavera-autunno; su escrementi di erbivori. Comune. Tossico 733 - Panaeolus cinct1tlus (Bolton) Sacco [P subbalteatus (Berk. et Broome) Sacco J Pìleo: 2-4 cm; emisferico, poi convesso, margine liscio, tomentoso (alla lente!); superficie glabra, di colore bruno-rosato, carnicino sporco, lucente con il secco. Lamelle: molto fitte, bruno-cioccolato con filo biancastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; sottile, uguale, ricoperto interamente da pruina biancastra su fondo brunastro, bruno-vinoso al tocco. Carne: esigua, bruno-rossastra in particolare nello stipite, odore fungino. Spore: ellissoidali-citriformi; 10-13 x 7-8 x 5,5-7 Jlm. Ecologie: primavera-autunno; su terreno concimato, giardini, aiuole, vasi di fiori. Abbastanza comune. Tossico 734 - Panaeolus loenisecii (Pers.) B. Schroet [= Ponoeo/ina foenisecii (Pers.) Maire] - Pileo bruno-rossastro, Igrofano. ocra pallido con il secco; si differenzia dalla specie precedente e dagli altri Panoeo/us per le spore (13-15 x 7-9 ~m) verrucose. Tossico 735 - Panaeolus retirugis (Fr.) Quél. Pìleo: 2-3 cm; conico-campanulato, ± umbonato o papillato, margine appendicolato da resti velari bianchi; superficie glabra, unita, bruno-rossiccio, presto segnata da venature sinuose rossiccie ± in rilievo su fondo chiaro beige-rosato. Lamelle: poco fitte, adnate, grigio, nerastre. Stipite: 10-12 x 0,2-0,4 cm, sottile, uguale, concolore al pileo o più scuro, pruinoso-farinoso, si macchia di brunovinoso alle abrasioni. Carne: esigua, odore fungino, gradevole. Spore: citriformi; 12,5-17,5 x 8,5-10 Jlm. Ecologia: estate-primo autunno; in zone erbose, su sterco equino. Raro. Tossico 736 - Panaeolus semiovatus (Sowerby) Wiinche [= P separatus (L.) Gillet, Anellaria semiovata (Sowerby) Pearson et Dennis l Pìleo: 2-3 x 3-5 cm; parabolico, poi campanulato, margine liscio; superficie vischiosa, glabra, debolmente rugulosa, bianco-avorio brillante a tempo umido, con tempo secco e l'età, opaca, talvolta screpolata, di colore ocra pallido. Lamelle: poco fitte, grigio-nerastre, filo biancastro. Stipite: 6-12 x 0,5-1,2 cm; cilindrico con base un po' dilatata, striato e pruinoso sopra l'anello, liscio e glabro al disotto, bianco, imbrunente; anello membranoso, presto lacerato e annerito dalle spore. Carne: biancastra, odore poco gradevole, erbaceo. Spore: ellissoidali; 16,5-20 x 10-14 Jlm. Ecologia: primavera, estate-autunno; nei prati, su sterco equino e bovino. Comune. Tossico
OP .....
10p .....
01
00 ~
i
CO ".
J ' ~
00 rr -
O \ l.. . .
/,
737 - Panaeolus phalaenarum (Bui!.) Qué\. [= Anellario phaloenarum (Bul\.) Fr.] - Affine alla specie precedente, si differenzia macroscopicamente per lo stipite privo di anello. Le abitudini ecologiche coincidono. Tossico 738 -Panaeolus ater (E.J. Lange) Bon Pìleo: 1-3 cm; emisferico, poi convesso, infine pianeggiante; margine liscio senza residui velari; superficie non igrofana, lucida, di colore grigio-nerastro scuro e uniforme a tempo piovoso, tende a schiarire a zone, sul bruno-rossiccio con tempo asciutto e l'età. Lamelle: poco fitte, ascendenti, grigie, poi nerastre, filo più pallido. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, bruno-rossiccio pallido, più scuro verso la base, fibrilloso, ± ricoperto da pruina farinosa biancastra facilmente asportabile. Carne: sottile, scarsa, da grigia a brunastra; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-citriformi; 11-13 x 6,5-8 Jlm. Ecologia: estate-autunno; prati, radure boschive, fra l'erba o su sterco equino. Frequente. Tossico 739 - Panaeolus guttulatus Bres. - Affine alla specie precedente, si distingue per la presenza sulle lamelle di minute goccioline lattigmose e per il filo lamellare decisamente bianco, soprattutto verso il margine pileico. Le spore, più piccole, misurano mediamente 9-10 x 5 ~m. Non comune. Tossico
272
00 o~=
)
Famiglia Bolb ~"t"taceae
Genere Agrocybe Fayod
011--4
Annales Sciences Naturelles 1889 1011-4
Sottogenere Agrocybe Singer - Spore con poro germinativo nettamente evidente; stipite con o senza anello. Sezione Proecoces (Konrad et Maubl.) Singer - Stipite con anello; crescita primaverile.
740 -Agrocybe praecox (Pers.) Fayod Pileo: 3-0 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante con o senza umbone; margine liscio, talvolta appendiculato da residui velari bianchi; superficie glabra, opaca, liscia o screpolata col secco, igrofana, di colore bianco-avorio, ocra-giallastro al centro, più scura a tempo umido. Lamelle: fitte, libere, sottili, con numerose lamellule, chiare, poi caffelatte scuro. Stipite: 0-12 x 0,0-1,2 cm; cilindrico o con base leggermente dilatata, spesso ricurvo, bianco, striato longitudinalmente, imbrunente alla manipolazione. Anello: presente, biancastro, membranoso, sottile, ± persistente. Carne: bianca; odore di farina rancida, sapore amarognolo. Spore: subamigdaliformi; 8-9,5 x 4-5 )lm. Ecologia: primavera-inizio estate; in zone ruderali, fra l'erba dei parchi. Comune. Non comm. 741 -Agrocybe praecox f. sphaleromarpha (Bull.) Migl. et Coccia - Del tutto simile alla specie tipo, si differenzia per lo stipite con la base nettamente più bulbosa. Specie poco comune. Non comm. 742 -Agrocybe molesta (Lasch) Singer [=A. dura (Bolton) Singer ] Pileo: 3-7 cm; carnoso, da emisferico a piano-convesso, margine a lungo involuto, spesso appendicolato dai resti del velo; superficie opaca, non igrofana, per lo più profondamente fessurata-screpolata, di colore bianco-avorio sino al crema-paglierino. Lamelle: poco fitte, pallide sfumate di violetto, poi caffelatte. Stipite: 5-10 x 0,8-1,2 cm; subcilindrico, talvolta ± svasato verso l'alto, bianco, ricoperto da fioccosità concolori, poi brunicce. Anello: presente, membranoso, subito poco distinto. Carne: bianca; odore gradevole farinoso, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, 11-13,5 x 7-8 )lm. Ecologia: inizio estate-autunno; nei campi, giardini, coltivi. Non comune. Non comm. 743 - Agrocybe paludosa (J.E. Lange) Kiihner et Romagn. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, poi piano e un po' depresso, talvolta leggermente umbonato, margine non appendicolato; superficie liscia, opaca, igrofana, da bruno-giallastro a bruno rossastro a tempo umido, grigio-alutaceo pallido con il secco. Lamelle: piuttosto fitte, sottili, biancastre, poi ocra, color tabacco. Stipite: 5-10 x 0,3-0,6 cm; slanciato, cilindrico, uguale, prima biancastro e pruinoso-fibrilloso, poi brunastro, concolore alle lamelle. Anello: presente nei giovani esemplari, membranoso, fugace. Carne: biancastra; odore e sapore gradevoli, farinosi. Spore: ellissoidali, 7,5-10 x 6-7)lITI. Ecologia: primavera-inizio estate; in zone umide, paludose, ai margini di campi e prati irrigati. Poco comune. Non comm.
--+
ooj --l
----I
00 oo~
Sezione Pediodeae (Fr.) Singer - (incl. Sez. Microspore Singer) - Stipite senza anello.
744 - Agrocybe semiorbicularis (Bull.) Fayod Pileo: 2-4 cm; da subgloboso a emisferico, poi convesso allargato, margine talvolta con esigui frammenti velari; superficie glabra, vischiosa a tempo piovoso, brillante con il secco, non igrofana, da giallo-ocra pallido a giallo-arancione ± carico. Lamelle: fitte, beige chiaro, poi caffelatte scuro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,0 cm; cilindrico un po' ispessito alla base, ± ricoperto da fini fioccosità e pruina biancastra labili, su sfondo giallo-ocraceo, imbrunente con l'età e al tocco. Anello: assente. Carne: scarsa, biancastra, poi ocracea; odore e sapore farinosi. Spore: ellissoidali, 10-14 x 7,5-9 )lm. Ecologia: fine estate-autunno; fra l'erba dei prati, pascoli, ai bordi di sentieri. ± comune. Non comm. 745 - Agrocybe arenicola (Berk.) Singer [= A. arenaria (Peck) Singer ]- Ha molti aspetti macro- e micromorfologici sovrapponibili alla specie precedente. Molti autori la considerano per questo un semplice Sinonimo della stessa. Le spore misurano 12,5-14 x 8-10 ~m Il particolare ambiente di crescita, nella sabbia delle dune litorali, la rende facilmente riconoscibile. Abbastanza comune. Non comm.
274
QI 00
Famiglia Bolbitiaceae \ "o
Il
742
740
I
\ 741
j;
~I
743
l,
I
744
:~ 745
,I
J !
V
746 - Agrocybe pediades (Fr.) Fayod Pileo: 2-5 cm; da emisferico a convesso allargato, pianeggiante al centro, margine non appendicolato; superficie glabra, opaca, non igrofana, da bianco-giallastro a giallo ocraceo. Lamelle: poco fitte, beige pallido, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-7 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, di spessore uguale o appena dilatato verso la base, fibrilloso, giallo-pallido, interamente ricoperto da fine granulosità biancastra, caduca, imbrunente con l'età e alla manipolazione. Anello: assente, zona anulare talvolta con scarsi resti cortinoidi. Carne: biancastra; odore farinoso, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, 11-13 x 7,5-8 ].lm. Ecologia: fine estate-autunno; fra l'erba dei prati, parchi, bordi dei sentieri. Piuttosto comune. Non comm. 747 - Agrocybe arvalis (Fr.) Singer ['= A. tuberosa (Henn.) Singer] Pileo: 1,5-3 cm; emisferico, poi convesso-appianato, un po' depresso al centro a maturità, margine sottile, liscio; superficie igrofana, bruno-giallastro, untuosa a tempo umido, crema-giallognolo e opaca con il secco. Lamelle: fitte, subadnate, pallide, poi brunastre. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, bianco, ricoperto di pruina e fioccosità concolol'i, poi brune con l'età e al tatto, base con cordone miceliare radiciforme derivante da uno sclerozio ± profondamente interrato. Anello: assente. Carne: biancastra, scarsa; senza odore particolare, sapore amarognolo, vagamente farinoso. Spore: ellissoidali, 9-12,5 x 5-6 ].lm, cistidi digitati. Ecologia: estate-autunno; nei prati, giardini, Non comm. parchi, in zone fresche e ricche di humus. Poco comune.
OJl-i I
-+ 10 Jl-t --t
OJ; 00=
Sottogenere Aporus Singer - Con spore senza poro germinativo, oppure piccolo e indistinto; stipite con o senza anello. Sezione Aporus (incl. sez. Ve/atae) - Stipite con anello.
748 -Agrocybe erebia (Fr.) Ktihner Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, molto irregolare, ottusamente umbonato, margine per lo più lobato e ondulato, talvolta appendicolato da resti velari bianchi; superficie liscia, igrofana, un po' vischiosa, bruno-rossastro, più scuro al centro. Lamelle: piuttosto rade, fragili, brevemente ma nettamente decorrenti, pallide, poi caffelatte scuro. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, di solito curvo alla base, da biancastro a nocciola chiaro, percorso longitudinalmente da sottili costolature fibrillose concolori, poi più scure. Anello: membranoso, sottile, striato presto lacero ma persistente, biancastro. Carne: brunastra; odore gradevole, paragonabile a mollica di pane appena cotta, sapore amarognolo. Spore: da ellissoidali ad amigdaliformi; 11 ,5-13 x 5,5-6,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, parchi, sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm. 749 - Agrocybe aegerita Cv. Brig.) Singer ['= A. cylindracea (DC.) Maire] Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, poi piano-convesso, margine acuto, liscio; superficie asciutta, opaca, liscia o appena rugulosa, facilmente screpolata a tempo secco, bruno-scuro, marrone ± intenso, con tendenza a schiarire sul beige-biancastro con l'età. Lamelle: fitte, un po' decorrenti, bianche, poi caffelatte chiaro. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, curvo a causa della crescita cespitosa, bianco, ricoperto da sottili scagliette concolori, poi brunicce. Anello: membranoso, bianco, ampio e persistente. Carne: bianca, con odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali; 8-11 x 5,56,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, su latifoglie vive o morte. Comune. Comm.
00= -
00-
Sezione Eve/ate Singer - Stipite senza anello.
750 - Agrocybe vervacti (Fr.) Singer Pileo: 1,5-3 cm; emisferico poi convesso, margine liscio; superficie glabra, brillante, un po' vischiosa-appiccicosa a tempo umido, bruno-giallastro, giallo-ocra, più chiara al bordo. Lamelle: fitte, decorrenti con dentino, chiare, poi giallo-brunastro. Stipite: 2-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, uguale, biancastro, liscio all'apice, finemente scaglioso verso il basso, zona anulare talvolta con alcuni filamenti cortinoidi. Carne: esigua; inodore e insapore, non amara. Spore: ellissoidali; 7,5-9 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba, prati e parchi sotto latifoglie e aghifoglie. Poco comune. Non comm. 276
O~"i 0)r
-
I
~ j
Famiglia Bolbiliaceae
/.
747
\
~
746
Famiglia Strophariaceae 02
Genere Hypholoma Basidiomi omogenei. lmenoforo non asportabile. Velo universale assente; ve!o parziale presente o assente (mai anuliforme, ma lasciante resti sul margine del l'ileo = velo appendicolato). Pileo convesso, galericolato-umbonato. Lamelle adnate, uncinate. Sporata grigio-bruna, grigio-violetta, nero-violetta. Spore ellissoidali, lisce, a parete non amiloide, acianofila; poro germinativo distinto. Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti. Pleuro-, cheilo- e crisocisticii presenti (Fig. 1). Ecologia: lignicole, su residui legnosi, ceppaie, nel muschio in torbiere e zone paludose; specie strettamente saprotrofe. Tossicità: include specie tossiche, che inducono sindrome gastrointestinale (Hfasciculare, H sublateri~m).
m
Nella Check-list italiana sono segnalate 13 specie
Genere Psilocybe Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile Velo universale assente; velo parziale presente (generalmente fugace, non anuliforme, che lascia residui fioccosi aH'apice delJo stipite ed al margine del l'ileo). Pileo convesso, conico, campanulato, spesso umbonato o papillato. Lamelle adnate, uncinate. Sporata bruno scura, bruno-porpora. Spore spesso lentiformi, lisce, a parete non amiloide; poro germinativo distinto e tronco. Trama lamellare regolare. Cistidi presenti in forma di pleuro- e cheilocistidi, mai come crisocistidi. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: in lettiera, su residui legnosi, escrementi; strettamente saprotrofo. Tossicità: tutte le specie sembrano sintetizzare metaboliti triptamminici (psilocibina, psilocina) responsabili della sindrome psicotropa allucinogena. Nella Check-list italiana sono stimate 14 specie.
al 278
04
05
Genere Stropharia Basidiomi omogeni. lmenoforo non asportabile. PiJeo convesso. Velo universale assente e velo parziale presente. Lamelle adnate, uncinate Sporata grigio-bruna, grigio-violetta. Spore ellissoidali, lisce, a parete non amiloide; poro germinativo distinto. Trama lameUare regolare; cistidi presenti in forma di pleurocheilocistidi, talvolta come crisocistidi. Unioni a fibbia presen ti. Ecologia: specie lignicole, su residui legnosi, ceppaie; strettamente saprotrofe e coprofile. Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome gastrointestinale e psicotropa allucinogena (es. S aeruginosa). Nella Check-Iist italiana sono segnalate 15 specie.
06
Genere Pholiota Basidiomi tricolomatoidi o micenoidi, non igrofani. Pileo da asciutto a viscido, da glabro a finemente squamato. Veli spesso presenti, come resti squamiformi sul pileo o zona anulare o anello distinto sullo stipite. Sporata bruno, marrone. Spore con poro germinativo assente o presente. CheiJocistidi, pleurocistidi e crisocistidi spesso presenti Pileipellis tipo cutis o ixocutis. Unioni a fibbia presenti e numerose. Ecologia: solitario, in gruppi, fascicolato, su terreno nudo, su legno marcescente; parassita o saprotrofo. Tossicità: specie prive di interesse alimentare anche perché diverse con sapore amarognolo. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 26 specie. _ _.--":' _ _
Genere KuehneTOmyces p. 294
01 . Hypholomo; crisocistidi acontenuto oleoso. 02 - Hypholomo sublaterilium, in evidenza le lamelle brunastre. 03 . Giovani esemplari di StrophanG auranliaea, si noti lo scarso residuo velare. 04· Psilocybe crobula, evidenti resti velari biancastri sul margine pileico. 05· Slropharia aeruginosa, evidente anello biancastro sullo stipite. 06 - Cheilocistidi e spore di Slropharia squamosa. 07· Particolare dell'abbondante velo di Pholiola squarrosa.
07
__
""III'1~rt-
Op-.
Genere Hypholoma CFr.) P. Kumm. Filhrer in die PiLzkunde,
1871
C=
gen. NematoLoma P. Karst.)
10 p--l
Sezione Foscicu/oflQ CFr.) - Basidiomi robusti cespitosi; spore ellissoidali con poro germinativo ± evidente. 751 - Hypholoma radicosum J.E. Lange [= Psilocybe radicosa (J.E.Lange) Noordel.] Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso con umbone ± accentuato; superficie asciutta, giallo-brunastra, ocracea, dapprima con residui velari bianchi e caduchi, poi glabra. Lamelle: fitte, adnate, dapprima pallide poi ocra-olivastro, scure. Stipite: 8-16 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, con base rigonfia e prolungata in una ± lunga radice (pseudoriza), profondamente infissa nel substrato di crescita. Carne: brunastra; odore di legno marcio e/o di polvere; molto amara. Spore: 7-8 x 3,5-4 11m. Ecologia: primavera-autunno; su radici e ceppaie di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
OO~ --I
~
752 - Hypholomajasciculare (Huds.) P. Kumm. [= Psilocybejascicularis (Huds.) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, liscio, margine talvolta con residui cortinoidi; giallo-solforino con al centro tonalità fulvo-rossatro. Lamelle: fitte, a lungo gialle, poi olivastre infine bruno-porpora. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, di solito ricurvo verso il basso, concolore al pileo, ± fibrilloso e imbrunente alla manipolazione, zona anulare con resti di cortina assai scarsi. Carne: sottile, giallastra; inodore; di sapore amaro. Spore: 6-8 x 4-5 11m. Ecologia: primavera-autunno; cespitoso, alla base o su ceppi di aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Tossico
OO~
753 - Hypholoma capnoides (Fr.) P. Kumm. [= Psilocybe capnoides (Fr.) Noordell -Si riconosce per la colorazione pileica giallo-brunastra, gialla-olivastra, più chiara al margine, lo stipite bruno-rossastro a partire dalla base, la carne non amara e per l'habitat costituito da ceppaie di aghifoglie. Le spore misurano 7-9 x 4-5 ~m. Non comune. Non comm.
OD~
°
754 - Hypholoma sublateritium (Fr.) Quél. [= Psilocybe sublateritia (Fr.) Rode] Pileo: 5-1 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-allargato, con o senza umbone, talvolta con leggera depressione discale; rossastro ± uniforme, liscio, margine a lungo involuto con residui velari bianco-giallastri, labili. Lamelle: bianco-lilacino, poi ocra-olivastro, infine porpora-nerastro. Stipite: 6-12 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, ± fibrilloso longitudinalmente, bianco-giallognolo, bruno-ruggine alla manipolazione e con l'età; cortina presente solo in gioventù, presto evanescente. Carne: giallina; odore fungino, sapore amaro. Spore: 6-7,5 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: primavera-autunno; cespitoso, alla base o su ceppaie preferibilmente di latifoglie. Molto comune. Tossico
00-=
Sezione Psi/ocyboides Singer - Basidiomi poco robusti, stipite ± slanciato, non cespitosi. 755 - Hypholoma marginatum (Pers.) J. Schroet [= Psilocybe marginata (Pers.) Noordel.] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso ± appiattito; superficie glabra, leggermente untuosa, fulvo-arancione a toni più chiari verso il margine liscio e talvolta ornato da residui cotonosi biancastri. Lamelle: poco fitte, a lungo grigio-lilacino poi bruno-porpora. Stipite: 4-8 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, ± interamente ricoperto da minute squame disposte a ziz-zag su fondo bruno-grigiastro. Carne: brunastra; senza odore particolare, sapore amaro. Spore: 8-9,5 x 4-5 11m. Ecologia: estateNon comm. autunno; su ceppaie di aghifoglie. Non comune. Hypholoma polytrichi (Fr.) Singer [= Psilocybe polytrichi (Fr.) A. Pearson et Dennis]- Specie molto piccola con pileo di ]-2 cm, conves-
so-campanulato, con osenza umbone, giallo-arancione, scuro al centro; stipite sottile eslanciato. Sotto aghifoglie in zone umide. 756 - Hypholoma elongatum (Pers.) Ricken [= Psilocybe elongata (Pers.) J.E. Lange] Pileo: 1-2 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi appianato, margine lungamente striato in trasparenza; bruno-grigiastro, ocra-verdolino pallido. Lamelle: spaziate, grigio-lilacino, poi bruno-porpora, filo più chiaro. Stipite: 8-16 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, molto slanciato; di aspetto vitreo, bianco-giallognolo, fulvastro verso la base. Carne: scarsa, giallognola; inodore ed amara. Spore: 912 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; fra i muschi, in luoghi paludosi. Non frequente. Non comm.
280
Oì 01_ _ -
00l) ( _ I
-
Famiglia Strophariaceae
--I
757 - Hypholoma ericaeoides P. D. Orton Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso-campanulato, con umbone ± accentuato, igrofano, margine striato, all'inizio con residui velari biancastri; giallastro, giallo-olivastro con toni fulvi al centro. Lamelle: poco fitte, giallo-olivastre, poi viola-nerastro con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, ± fibrilloso, biancastro, imbrunente, soprattutto verso il tratto basale. Carne: scarsa, giallastra; odore e sapore deboli, non particolari. Spore: 9,5-12 x 6-7 ].1m. Ecologia: estate-autunno; luoghi umidi, fra l'erba, in zone di brughiera. Poco frequente. Non comm. 758 - Hyph%ma ericaeum (Pers.) KOhner [=
Psilocybe ericea (Pers.) Quél.] e 759 - H. subericaeum (Fr.) KOhner [= Psilocybe sub~ricaea (Fr.) Sacc.] - Affini morfologicamente al taxon precedente, si differenziano per un habitat di crescita diverso (preferibilmente In zone paludose, fra gli acquitrini, su fogliame in decomposizione) e per le diverse dimensioni sporali: 12-14 x 8-9 ~m nella prima specie, 7-9 x4-5 ~m nella seconda. Non comm.li
760 - Hypholoma udum (Pers.: Fr.) Kiihner [= Psilocybe uda (Pers.: Fr.) Gill.] Pileo: 1-3 cm; da emisferico a convesso subcampanulato; superficie glabra, lucente, talvolta rugolosa radialmente, margine liscio con o senza residui velari; bruno-arancione a toni più pallidi verso il bordo. Lamelle: rade, biancastre poi bruno-porpora. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, di aspetto vitreo, brunastro ± scuro, chiaro all'apice, con rade e labili squamette-fioccose biancastre. Carne: esigua; bruna; odore fungino, sapore amarognolo. Spore: 12-18 x 7-8 ].1m, verrucose. Ecologia: estate-autunno; in torbiere su terreno nudo o muschioso. Frequente. Non comm.
OJ.l-
10J.l-
on rn UJ -
Genere Psilocybe (Fr.) P. Kurnrn. Fiihrer in die Pilzkunde, 1871
Su escrementi di animali, letame o terreno concimato; spore con poro germinativo. 761 - Psilocybe coprophila (Bull.) Quél. Pileo: 1,5-2,5 cm; da subgloboso a emisferico, umbonato, cosparso da labili squamette bianche par_ ticolarmente al margine ± striato, viscido; igrofano, fulvo-rossatro scuro se imbibito, ocraceo con ( ] il secco. Lamelle: rade, bruno-nerastro con filo sterile, biancastro. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; subcilindrico, grigio-brunastro, fulvo-giallastro scuro, ± pruinoso-fioccoso. Carne: brunastra, immutabile; senza odore particolare. Spore: subesagonali osservate di fronte; 10,5-13 x 7-9 ].1m. Ecologia: estate-autunno; nei campi su deiezioni di erbivori e letame. Comune. Non comm. 762 - Psilocybe merdaria (Fr.) Ricken Pileo: 2-4 cm; da emisferico a conico-convesso, poi piano, margine non striato, spesso appendicolato da resti velari biancastri; igrofano, bruno giallo-olivastro se imbibito, ocra pallido con il secco. Lamelle: rade, biancastre, poi bruno-porpora, filo sterile più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,8 cm; subcilindrico, con base affusolata-radicante, bianco-giallastro, con fibrille sericee. Carne: giallognola, odore debole. Spore: ± esagonali viste di fronte; 11-13 x 8-9 ].1m. Ecologia: estate-autunno; su letame, sterco animale, suolo concimato. Piuttosto frequente. Non comm.
CO
_ '\-
763 - Psi/oeybe merdico/a Huijsman - Simile alla precedente specie dal punto di vista macroscoplCO, si distingue per le spore più grandi (12,5-19 x 7,5-10 ~m) che possiedono un diverso profilo frontale, per lo più ovale non esagonale-angoloso. Non comm. 764 - Psilocybe subviscida (Peck) Kauffman Pileo: 0,5-2 cm; da emisferico a conico-convesso, poi appianato, margine debolmente striato; igrofano, bruno-rossastro, bruno-giallastro e ± viscido a tempo umido, ocra-biancastro livido con il secco. Lamelle: adnate, ocra-giallastre, poi color cioccolata, filo sterile più chiaro. Stipite: 2-4 x 0,20,4 cm; cilindrico, bianco-giallastro, brunastro scuro verso la base, ± fioccoso-fibrilloso. Carne: esigua, brunastra; senza odore particolare. Spore: ellissoidali, submitriformi viste di fronte; 6-8,5 x 4-5,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno; campi e prati concimati. Poco comune. Non comm.
282
0U11----
FamigliaStrophariaceae
763
Op --J
Non coprofile, habitat diversi, luoghi erbosi o su resti vegetali in decomposizione.
765 - Psilocybe inquilina (Fr.) Eres. Pileo: 1-2 cm; da subconico a piano-convesso, ± umbonato, talvolta con papilla centrale, margine nettamente striato, con o senza resti velari fibrillosi, igrofano, ± viscido; bruno-rossastro al centro, più chiaro al bordo, ocra-pallido con il secco. Lamelle: adnate, poco fitte, pallide, poi bruno-rossastre. Stipite: 3-4 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, brunastro, inizialmente ricoperto da fibrille e fioccosità biancastre, labili, pressoché glabro con l'età. Carne: esigua, ocracea; senza odore significativo. Spore: mitriformi-romboidali viste di fronte; subamigdaliformi di profilo; 7,5-9,5 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone umide, su residui vegetali. Non comune. Non comm.
10p-j i
O
l)~a-··· 1,- ~~. ?
\
I
•
----;
766 - Psilocybe crobula (Fr.) Singer [= P inquilina vaI. crobula (Fr.) Hoiland l Pileo: 0,3-2,5 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, ± umbonato, margine striato, viscido, igrofano, bruno-olivastro, rossastro, più chiaro al margine, ocra pallido con il secco; ricoperto in gioventù da fioccosità biancastre, in particolare al margine dove sono più dense e appendicolate. Lamelle: un po' decorrenti, pallide poi bruno-ruggine. Stipite: 2-4 x 0,2-1,5 cm; cilindrico, ocra-brunastro a toni progressivamente più scuri verso la base, ricoperto da fioccosità biancastre, fugaci, glabro con l'età. Carne: brunastra, inodore. Spore: mitriformi-romboidali osservate frontalmente, ellissoidali di profilo; 6-8 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; su rametti a terra. Non comune.
00-
Non comm.
767 - Psilocybe pratensis PD. Orton e 768 - Psilocybe montana (Pers.) P. Kumm. - Sono agevolmente separabili dai congeneri per fattori edafici. In effetti i particolari ambienti di crescita di questi due taxa: rispettivamente zone muschiose di montagna per il primo e tra Ammophlla arenario nelle dune marittime per il secondo, costituiscono un importante parametro per una loro corretta determinazione. Ambedue poco frequenti. Non comm.li
769 - Psilocybe cyanescens Wakef. Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso, infine anche depresso, margine non o poco striato, con o senza umbone; viscoso, igrofano, brunastro, fulvo-olivastro, sbiadisce verso il giallo-paglierino con il secco, si macchia di grigio-azzurrognolo livido allo sfregamento. Lamelle: adnate, brunopallido poi bruno-porpora, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, bianco, fibrilloso, vira al bluastro, poi imbrunisce ± intensamente alla manipolazione e con l'età. Carne: scarsa, biancastra, ± virante al bluastro all'aria; odore sgradevole. Spore: ovoidi-ellissoidali; 9,5-12,5 x 6,57 11m. Ecologia: estate-autunno; su detriti vegetali, in zone boschive di latifoglie e di aghifoglie. Poco comune. Tossico
al
Genere Stropharia (Fr.) Quél. Champ. Jura et Vosges, 1872 Basidiomi in gioventù e atempo umido con pileo glutinoso-vischioso.
770 - Stropharia aeruginosa (MA Curtis) Quél. [= Psilocybe aeruginosa (MA Curtis) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico-campanulato a convesso, poi piano; grigio-azzurrognolo, verde-bluastro con tendenza a decolorare verso il giallastro con l'età, molto glutinoso, ± ricoperto da fiocchi bianchi, soprattutto al margine. Lamelle: adnate, arcuate, pallide, poi bruno-violaceo, filo biancastro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, bianco, subliscio nel tratto sopra l'anello, interamente ricoperto da squame-cotonose bianche su fondo azzurrognolo nella parte sottostante. Anello (armilla) ± ampio e duraturo. Carne: bianco-verdognola; odore debole erbaceo-rafanoide. Spore: 7,5-9 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Abbastanza comune. Tossico 771 - Stropharia caerulea Kreisel [= Strophario cyanea (Bui!.) Tuom.] - SI differenzia dalla simile S. oeruginosa per la superficie pileica meno glutinosa, per una maggiore tendenza a macchiarsi di giallastro, per le lamelle generalmente più chiare a matUrità ed infine per lo stipite con zona anulare meno distinta. Spore 7,5-9,5 x4,5-6 ~m. Ecologia analoga alla specie precedente. Tossico
284
00-
-
DO_ -
Famiglia Strophariaceae
772 - Stropharia luteonitens (Vahl) Qué!. [= S. umbonatescens (Peck) Sacc.; Psilocybe lateonitens (Fr.) Park.-Rhodes] Pileo: 1-3 cm; da conico a convesso-espanso, con papilla centrale ± accentuata; giallastro, a tonalità aranciate al disco, più pallido al margine; ± glutinoso. Lamelle: adnate, ocra pallido, poi violanerastre. Stipite: 5-10 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, giallo-biancastro, imbrunisce con l'età; fibrilloso, vischioso con l'umido. Anello: membranoso, gracile, caduco. Carne: giallognola; odore non gradevole. Spore: 15-20 x 9-11 11m. Ecologia: estate-autunno; su letame. Poco comune. Non comm. 773 - Stropharia albonitens (Fr.) P. Karst. - Caratterizzata dal pileo per lo più campanulato, molto vischioso, bianco-avorio, crema, ± ingiallente con l'età; stipite biancastro con fioccosità giallo-ocraceo e con anello membranoso. Spore 7-8,5 x 4-5 ~m. Non comm.
774- Stropharia inuncta (Fr.) Qué!. Pileo: 2,5-5 cm; da emisferico a campanulato, poi convesso con umbone ± accentuato; nocciola-grigiastro sfumato di violetto, bruno-porpora ± intenso, sbiadito con l'età, molto glutinoso a tempo umido. Lamelle: smarginate, nocciola chiaro, poi grigio-porpora a maturità. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, asciutto, bianco, finemente fibrillosa in alto, squamosa-fioccosa nel tratto sottostante la zona anulare. Anello fioccoso, ± persistente, bianco. Carne: biancastra; inodore e insapore. Spore: 7-9 x 4,5-5 11m. Ecologia: estate-autunno; prati, zone erbose. Raro. Non comm.
011_
QJ OO~ OD~
775 - Stropharia semiglobata (Batsch) Qué!. [= Psilocybe semiglobata (Batsch) Noorde!.] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, superficie liscia, vischiosa appiccicosa a tempo umido, asciutta e brillante con il secco; giallo-ocraceo. Lamelle: adnate, rade, biancastre poi grigio-violetto, nerastre, con filo fioccoso più chiaro. Stipite: 6-12 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, ± glutinoso-vischioso, translucido con tempo umido, biancastro, poi ± ricoperto da bande giallo-ocraceo su fondo crema con il secco e l'età. Anello: scarso, vischioso, bianco, poi nerastro per il deposito sporale. Carne: giallognola; senza odore particolare. Spore: 18-20 x 9-10 11m. Ecologia: primavera-autunno; prati e campi, fra l'erba su escrementi animali. Comune. Non comm. Basidiomi con pileo asciutto o appena vischioso solo atempo umido.
776 - Stropharia squamosa (Pers.) Qué!. [= Psilocybe sqaamosa (Pers.) PD. Orton] Pileo: 2,5-4 cm; da emisferico a convesso con o senza leggero umbone; liscio, vischioso a tempo umido; giallo, giallo-arancione più scuro al centro, con sottili squame bianche, sparse sulla superficie pileica, più dense verso il mgrgine. Lamelle: adnate o appena decorrenti; grigie, poi nerastre, con filo irregolare e più chiaro. Stipite: 6-12 x 0,5-0,7 cm; cilindrico, bianco e liscio nel tratto apicale, interamente ricoperto da fibrille lanuginose sotto la zona anulare, bianche su fondo bruniccio. Anello: bianco, membranaso, ± ampio e duraturo. Carne: grigiastra, bruno-rossiccia alla base; con odore leggero, non caratteristico. Spore: 13-15 x 7-8 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie, su resti vegetali e fogliame. Comune. Non comm. 777 - Stropharia squamosa var. thrausta (Schulz. in Kalch.) Sacc. [ = Psilocybe thrausta (Schulz) Bon] - Si differenzia dalla specie tipo per la colorazione intensamente fulvo-arancione di pileo e stipite. Spore: 12-13 x 6-7 ~m. Più raro della precedente.
Non comm.
778 - Stropharia melasperma (Bui!.) Gillet [= Psilocybe melasperma (Pers.) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante; superficie liscia, un po' viscida con l'umido, papiracea e talvolta screpolata con il secco, biancastra con sfumature nocciola pallido od ocra-giallognolo al centro. Lamelle: adnate, grigiastre, presto viola-nerastro, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, molto spesso curvo verso il basso, biancastro, liscio sopra la zona anulare, al disotto percorso da fibrille longitudinali con tendenza ad imbrunire soprattutto alla base. Anello: bianco, membranoso, ± consistente e duraturo. Carne: biancastra; inodore. Spore: 10-11,5 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; prati, radure, margini dei boschi. Raro. Non comm. 779 - Stropharia coronilla (Bui!.) Qué!. [ = Psilocybe corani/la (Bui!.) Noorde!.] - Possiede taglia più piccola e toni giallo-ocracei più vivi; si differenzia inoltre per la superficie pileica asciutta e per le lamelle che a matuntà presentano un bel colore violetto, non nerastro. Spore: 7-10 x 4-6 ~m Nei prati e nei campi a partire dalla primavera. Comune. Non comm. 286
0:1
OG 00Oo~
Famiglia Strophariaceae
,
L.
l
/'
775
778
I
W 776 779
780 - Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell et Nannf. [= S. depilate (Pers.) Fr.] PUeo: 6-12 cm; da conico-emisferico a piano-convesso, per lo più senza umbone; inizialmente e a tempo umido vischioso, liscio, bruno-rossiccio, fu1vo-violaceo con tendenza a sbiadire con il secco e con l'età verso tonalità ocra-rosato livido. Lamelle: adnate-decorrenti, moderatamente fitte, bianche, poi viola-grigiastro. Stipite: 7-14 x 1,5-2,5 cm; cilindrico a base ± attenuata, bianco, subliscio, fibrilloso nel tratto soprastante l'anello, al disotto interamente ricoperto da squame fioccose, bianche, ingiallenti verso la base. Anello: (armilla) membranoso, ± sottile e duraturo. Carne: biancastra; con odore e sapore sgradevoli. Spore: 10-13 x 5,5-711m. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi, in zone umide, in montagna sotto aghifoglie. Raro. Non comm. 781 - Stropharia rugosoannulata Murrill (= s. lerrii Bres.) PUeo; 6-12 (20) cm; da emisferico a piano convesso, margine liscio ± ondulato e appendicolato dai resti velari; superficie liscia, non o poco vischiosa anche a tempo umido, bruno-rossastra, rossogranata a tonalità violette (gialla nella 781/b - f.lutea Hongo). Lamelle: adnate, sottili, fitte, a lungo grigio-viola, poi nerastre. Stipite: 8-16 x 1,5-3 cm; cilindrico o debolmente clavato, bianco, sottilmente striato all'apice, liscio o appena fibrilloso nella parte sottostante la zona anulare. Anello: membranoso, bianco, di solito irregolarmente lacerato e poco duraturo. Carne: consistente, biancastra; senza odore, sapore di rapa. Spore: 9,5-12,5 x 7-911m. Ecologia: estate-autunno; prati, zone incolte, umide, su residui legnosi, strame, suolo concimato. (s. rugosoannulata è specie che viene anche coltivata artificialmente.) Poco comune. Comm.
Op_,
10p-
oa~
w:
782 - Stropharia aurantiaca (Cooke) P.O. Orton [= Nematolmna rubrococcineum Balletto; Hypholoma rubrococcineum (Balletto) Bellù] PUeo: 3-5 cm; da emisferico a pianeggiante, depresso a maturità, con umbone ± evidente; superficie liscia, brillante, rosso scuro uniforme o rosso-arancio, ± appendicolato da resti velari cotonosi bianchi al margine. Lamelle: adnate, bianco-grigiastro, poi viola-grigiastro con filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, spesso contorto; interamente bianco, fibrilloso, solo alla base sono presenti granulazioni rossastre, altre volte totalmente percorso da striature bruno-rossastro; zona anulare indistinta; base irsuta. Anello: nullo. Carne: giallognola, ocra pallido con zone bruno-ruggine nello stipite; odore fungino, erbaceo, sapore mite. Spore: 6-6,5 x 10-12,511m. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie e frustuli legnosi marcescenti. Non comune. Non comm.
00=
Genere Pholiota CFr.) P. Kumm. Fuhrer in die Pilzkunde, 1871
Sottogenere Pho/iota Jacobsson - Basidiomi con pileo e stipite scagliosi-squamosi, secchi o viscido-glutinosi; spore con o senza poro germinativo; pleuro e cheilo-crisocistidi presenti. Sezioni Pho/iota e F/ammans Jacobsson - Basidiomi asciutti, non viscidi-glutinosi; spore con o senza poro germinativo.
783 - Pholiota squarrosa (Weigel) P. Kumm. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a conico-convesso, con umbone ± evidente; superficie asciutta ricoperta da numerose e irte squame bruno-rossastro su fondo giallastro. Lamelle: fitte, giallastre, poi ruggine-olivastro. Stipite: 10-18 x 0,5-1,5 cm; cilindrico con base assottigliata, ± curvo, bianco-giallognolo e liscio in alto, ricoperto da squame ascendenti simili e concolori a quelle del pileo situate sotto la zona anulare, bruno-rossiccio verso la base. Anello: scaglioso, frangiato, con fibrille cortinoidi. Carne: bianco-giallognolo, ocra-brunastro alla base dello stipite; odore debole rafanoide, sapore amarognolo. Spore: ovoidi-ellissoidali, con poro germinativo; 6-8 x 3,5-511m. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; su legno di aghifoglie e latifoglie, cespitosa. Abbastanza comune. 784 - Pholiota f1ammans (Fr.) P Kumm. - Specie di medie dimensioni (pileo 3-7 cm), SI caratterizza per la superficie pileica dal colori giallo vivo, giallo-arancio ricoperta da numerose squame irsute, lanose e ± sollevate, disposte a raggiera. Lo stipite, giallo all'apice, è ncoperto da squame giallo-oro su fondo concolore mentre l'anello, aderente, è formato dalla brusca Interruzione delle squame. Le spore, ellisSOidali e senza poro germinativo, misurano 4-5,5 x 2-3 ~m. Cespitoso su legno degradato di aghifoglie. Non comune. Non comm.
288
O(f0-
000 -
" eae Famlg " '"la Stmphanac
Sezione Adiposae Konrad et Maubl. - Basidiomi ± viscidi-glutinosi; spore con o senza poro germinativo.
Op-+
785 - Pholiota adiposa (Batsch) P. Kumm. [= P aur'ivella (Batsch) P. Kumm.] Pileo: da emisferico, conico-campanulato, a piano-convesso con umbone ± accentuato; superficie vischiosa-glutinosa, giallo-dorato, fulvastra al centro, cosparsa da squame, ± fugaci, bruno-rossastro. Lamelle: poco fitte, crema-olivastre, poi bruno-ruggine scuro. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena rigonfio alla base; asciutto, ± vischioso a tempo umido, giallognolo e pruinoso nel tratto soprastante la zona anulare, ricoperto inferiormente da squame fioccoso-lanose, gialle poi brune su fondo bianco-giallastro, fulvastro alla base. Carne: giallo-citrina, brunastra nello stipite; odore debole, sapore dolciastro. Spore: ellissoidali, con poro germinativo; 7,5-10 x 5-6 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, su tronchi vivi e ceppaie. Non comune. Non comm.
00:
(P. Karst.) P. Karst. -Si differenzia per la crescita su piante di salice e per le spore, con dimensioni simili aquelle della precedente, ma con poro germinativo più ampio edifferente. Cheilocistidi c1avati in P cerifera, cilindrici in P adiposa Non comm.
00=
786 - Pholiotajahnii Tjall. Bas [= P muelleri (Fr.) P.D. Orton] Pileo: 3-8 cm; da emisferico a convesso, poi appianato, con o senza umbone; superficie viscida-glutinosa a tempo umido, brillante con il secco, densamente ricoperta da scaglie bruno-ruggine, più scure in punta, ± irte o appressate, su fondo bruno-giallastro. Lamelle: fitte, giallognole, poi brunastre. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico con base assottigliata, asciutto, viscido a tempo umido, biancastro, fibrilloso, con scaglie bruno-rossastre, ascendenti, particolarmente numerose in prossimità della zona anulare. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: giallognola, arrossante alla base dello stipite; odore gradevole, fungino, sapore dolce. Spore: ovoido-ellissoidali, con poro germinativo stretto, indistinto; 5-7 x 3-4 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso su legno degradato su ceppaie di aghifoglie e di latifoglie. Poco comune. Non comm.
0°0O-
Pholiota cerifera
10p-
--j
787 - Pholiota squarrosoides (Peck) Sacc. -Si distingue per il colore più chiaro, ocra pallido, la superficie pileica meno vischiosa ed abitualmente cosparsa da fitte squame erette ed appuntite, brunicce. Spore senza poro germinativo. Non comm. Sezione Cummosae Jacobsson - Basidiomi con pileo liscio o poco scaglioso-squamoso: spore con poro geminativo. 788 - Pholiota gummosa (Lasch) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, poi appianato, talvolta largamente umbonato, appendicolato; superficie ± glutinosa a tempo umido, asciutta con il secco, bruno-argillaceo a toni olivastri, ricoperta, particolarmente al bordo, da sottili squame più scure ocra-brunastro. Lamelle: fitte, ocra-olivastro-pallido, poi cacao. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso molto contorto, biancastro, si macchia di bruno-ruggine alla manipolazione, ± percorso da fibrille e squame ocra-giallastro. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: bianca, brunastra alla base dello stipite; odore rafanoide, sapore dolce. Spore: ellissoidali, con poro germinativo; 6-7,5 x 3,5-4,5 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso su resti legnosi o radici interrate. Comune. Non comm. 789 - Pholita gummosa var. rufobrunnea (P. Karst.) Holec - Possiede superficie pileica piÙ scura, bruno-rossastro ed odore fungino.
(1]=
Sezione Astragalinae Jacobsson - Pileo liscio, asciutto; spore senza poro germinativo, pleuro-crisocistidi presenti, cheilocistidi presenti ma non ingiallenti con basi forti. 790 - Pholiota astragalina (Fr.) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a disteso, convesso-pianeggiante, margine regolare o ± ondulato; superficie ricoperta da un sottile strato velare biancastro, quasi pruinosa, rosso-carota, rosso-mattone, uniforme. Lamelle: fitte, adnate, gialle, poi bruno-ruggine. Stipite: 5-10 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, biancastro all'apice, giallo ed ornato da fibrille squamose concolori nella parte sottostante la zona anulare; si macchia di ruggine, annerente se manipolato. Anello: ampio e membranoso all'apertura del pileo, poi ridotto a tracce indistinte a ridosso delle lamelle. Carne: giallastra, annerente, amara, odore subnullo. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 4-5 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso o gregario, su legno degradato di aghifoglie. Poco frequente. Non comm. 290
QJ-
Famiglia Strophariaceae
790
Sottogenere Flammuloides A.H. Sm. et Hesler - Basidiomi non scagliosi, ± viscido-glutinosi; spore con poro germinativo; pleuro e cheilocistidi presenti, crisocistidi assenti.
°ll-t
1°11-
Sezione Spumosae A.H. Sm. et Hesler emendato Jacobsson - Basidiomi con pileo viscido non glutinoso. 791 - Pholiota spumosa (Fr.) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano convesso, sovente con umbone ± accentuato; superficie glabra, molto viscosa a tempo umido, di colore giallo, giallo-arancio non uniforme ma a tonalità più intense al centro. Lamelle: poco fitte, gialle, poi bruno-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta ritorto, asciutto, bianco giallastro ricoperto da fibrille longitudinali e da squamule prima conconcolori poi brune; zona anulare indistinta. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: giallognola, brunastra alla base dello stipite; odore gradevole simile ad alcune Polyporaceae, sapore un po' amarognolo. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; isolato o in cespi in lettiera e legno degradato di aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
---l
Cb~
792 - Pholiota higlandensis (Peck) Quadr. [= Flommu/o carbonorio (Fr.) P. Kumm.; P carbonorio (Fr.) Slnger] -Si distingue per la superficie pileica viscida e brillante, rosso-fulvastra ± intenso ed uniforme, talvolta presenta il margine giallastro, ma si identifica soprattutto per l'ambiente di crescita su terreno bruciato. Molto comune In pinete in area mediterranea dopo gli incendi. Non comm. Sezione Lubricae (Fr.) Singer - Basidiomi molto glutinosi. 793 - Pholiota lubrica (Pers.) Singer Pileo: 3-8 cm; da emisferico a convesso, a maturità piano-depresso con o senza umbone centrale, margine appendicolato; superficie liscia ± vischioso-glutinosa a tempo umido, con qualche piccola squama inglobata. Lamelle: poco fitte, biancastre poi giallo-olivastro, infine bruno-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, asciutto, bianco e pruinoso verso l'alto, sotto la zona anulare bianco-sporco e ricoperto da fibrille squamose, prima concolori, poi bruno-ferrugineo. Carne: bianco-giallognola, odore debole non particolare, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali: 6-7,5 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; gregario o in cespi di pochi esemplari, su ceppaie marcescenti e lettiere in boschi di aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Non comm. 794 - Pholiotalenta (Pers.) Singer Pileo: 4-8 cm; Ida emisferico a convesso, poi pianeggiante con o senza largo umbone ottuso; superficie molto vi~chioso-glutinosa a tempo umido, liscia, con rare squame biancastre contrastanti con il fondo crerua-ocraceo, beige chiaro. Lamelle: fitte, biancastre, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-10 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, subliscio, bianco, liscio all'apice, ricoperto da fibrille squamose, concolori inferiormente alla zona anulare, bruniccio con l'età. Anello: appena accennato da fibrille cortinoidi brune per le spore cadute. Carne: biancastra, bruno-ruggine alla base dello stipite; odore lieve rafanoide, sapore mite. Spore: ovoido-ellissoidi; 6-8 x 4-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; gregario o Non comm. fascicolato in boschi di aghifoglie o latifoglie. Frequente.
ocr=
ar=
Sottogenere Flammula (Fr.) Singer - Basidiomi non scagliosi, appena viscidi; spore con poro germinativo poco evidente; pleurocistidi assenti, cheilocistidi presenti ma non ingiallenti, crisocistidi assenti. 795 - Pholiota alnicola (Fr.) Singer [= Flammula alnicola (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a convesso, poi piano, raramente umbonato; superficie untuosa, liscia, gialla, giallo-verdolino spesso inbrunente al centro. Lamelle: fitte, giallognole, poi bruno ruggine con sfumature olivastre. Stipite: 6-12 x 0,5-1 cm; cilindrico, fibrilloso, inizialmente concolore al pileo, poi, partendo dalla base, bruno rossiccio, infine nerastro. Anello: sottile, membranoso, spesso appena visibile, brunastro. Carne: giallastra, bruno-rossastra nello stipite; odore fruttato, talora di cannella, sapore dolce. Spore: ellissoidali; 7,5-10 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate -autunno; cespitoso su ceppaie o legno degradato di latifoglie. Comune. Non comm. 796 - Pholiota flavida (Schaeff.) Singer [ = F/ommu/o f/ovido (Schaeff.) P. Kumm.] - Del tutto simile alla specie precedente, si differenzia per la crescita su legno di aghifoglie anziché ontano, e per la presenza di crisocistidi, assenti in P o/nic%. Non comm. 292
00~
.
-I
Famiglia Strophariaceae
_I
-I
Sottogenere Hemipho/iota Singer ex Singer- Basidiomi massicci, pileo lanoso-scaglioso, secco, spore con poro germinativo, pleurocistidi e crisocistidi assenti.
Op-+
10p-t
797 - Pholiota populnea (Pers.) Kuyper et Tjal!.-Beuk. [= P destruens (Brond.) Gil!.; Hemipholiota populnea (Pers.) Bon] Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, con largo umbone appena accennato; superficie inizialmete coperta da uno strato cotonoso biancastro, presto ridotto a squame fiocco so-lanose ± fitte su fondo bruno-nocciola. Lamelle: poco fitte; crema-biancastro, infine bruno-tabacco. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; obeso, poi cilindrico; dapprima interamente lanoso-tomentoso, biancastro, poi fibrilloso con tendenza ad imbrunire con l'età e la manipolazione. Anello: fioccoso ± persistente. Carne: biancastra, odore gradevole, sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7,5-8 x 6-6,5 ).1m. Ecologia: fine estate-autunno, per lo più in singoli esemplari su legno morto, principalmente su pioppo. Poco frequente. Non comm.
~ -i
CD: --l
798 - Pholiota heteroclita (Fr.) Quél. - Affine alla specie precedente, possiede dimensioni mediamente inferiori, pileo e stipite meno decorati e cresCita preferenziale su betulle. Poco comune. Non comm. Sottogenere F/avldu/a A.H. Smith et Hesler emendo Jacobsson - Basidiomi di piccola taglia, asciutti, debolmente tomentosi, scagliosi; spore senza poro germinativo, pleurocistidi assenti, cheilocistidi presenti ma non come crisocistidi.
799 - Pholiota lUCi/era (Lasch) Quél. Pileo: 3-6 cm; da subgloboso a piano-convesso, superficie secca, cosparsa di rade squame appressate, caduche, bruno-rossastro su fondo giallo ± pallido. Lamelle: poco fitte, crema giallognolo, poi ocra-fulvastro. Stipite: 3-7 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, spesso curvo, bianco e liscio in alto, concolore al pileo e ricoperto da scaglie ± dense, rossicce, brunastre sotto la zona anulare. Anello: ascendente, scaglioso, fugace. Carne: giallo pallido, brunastra alla base dello stipite; inodore, sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7-10 x 4,5-6 ).1m. Ecologia: estate-autunno; gregario su legno morto anche lavorato ed in opera. Non comune. Non comm. 800 - Pholiota tubercolosa (Schaeff.) P. Kumm. [= Pcurvipes (Pers.) Quél.] - Possiede stipite di solito non o poco squamoso con base un po' bulbosa. Le spore sono mediamente più corte (7-8 ~m). Piuttosto comune. Non comm.
m-= --j
00-=
Genere Kuehneromyces Singer et A.H. Sm. Micologia, 1946 Basidiomi con pileo striato, molto igrofano, spore ad apice tronco, con poro geminativo; pleuro- echeiio-crisocistidi assenti.
801 - Kuehneromyces mutabilis (Scop.) Singer [= Pholiota mutabilis (Schaeff.) P. Kumm.] Pileo: 3-7 cm; da convesso a largamente campanulato, poi appianato-umbonato, margine un po' striato; superficie dapprima ornata al bordo da minute squame caduche, poi liscia, molto igrofana, bruno-giallastro, bruno-cannella con l'umido, poi, iniziando dal centro, progressivamente ocra con il secco. Lamelle: fitte, biancastre, infine bruno-cannella. Stipite: 4-6 x 0,5-1 cm; cilindrico con base affusolata, bianco e liscio in alto, interamente irto di asperità brunastre su fondo biancastro inferiormente alla zona anulare. Anello: membranoso, scaglioso, fugace. Carne: biancastra, con odore e sapore gradevoli, fungini. Spore: ellissoidali; 6,5-9 x 4-5 ).1m. Ecologia: primavera-autunno; su tronchi degradati e ceppaie di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm. Alcuni autori non riconoscono il genere Kuehneromyces e lo assimilano al genere Phohoto.
294
QJ
-I
-I
-
I
FaITI.Iglia . Strophm'iaceae
Famiglia Strophariaceae 01
Genere Galerina Basidiomi omogenei, micenoidi. Pileo di piccole dimensioni (0,5-5 cm), da campanulato a convesso appianato, striato, a carne sottile. Velo universale assente; velo parziale talvolta presente (cortinoide). Lamelle adnate. Sporata bruno-rugginosa. Spore generalmente verrucose, a parete non amiloide, ma pseudo'Lmiloide (destrinoide); poro germinativo generalmente assente. Pileipellis tipo cutis o subtricodermica. Cistidi sempre presenti come cheilocistidi, spesso accompagnati dai pleurocistidi. Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti o assenti. Ecologia: su frustuli vegetali in decomposizione, residui legnosi, nei cuscinetti di muschio, spesso fra gli sfagni; specie strettamente saprotrofe Tossicità: include specie tossiche mortali che inrlucono sindrome fal\oidea (G ma?'ginata complex) Nella Check,list italiana sono segnalate 34 specie
02
Genere Gymnopilus Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile. Velo universale assente; velo parziale talvolta presente (cortinoide o anuliforme). Lamelle adnate decorrenti. Sporata fulvo-ferruginosa. Spore ornamentate, verrucose, a parete non amiloide, ma pseudoamiloide (destrinoide); poro germinativo generalmente assente. Cistidi sempre presenti come cheilocistidi, spesso incrostati all'apice da materiale resinoso, in alcune specie anche come pleurocistidi. Trama lamellare regolare; unioni a fibbia generalmente pre~nb.
Ecologia: specie saprotrofe lignicole (in taxa tropicali è stata segnalata simbiosi endomicorrizica con orchidee ). Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome gastrointestinale (es. G. spectabilis). Nella Check-list italiana sono segnalate 9 specie
Genere Tubaria (descrizione pago 304) 0\ . Calefl(1O sphagnorum nell'habitat tipico. 02 - Cheiocislidi lageniformi capitulati di Calerina. 03 - Cheilocislidi lageniformì-fusiformì non capitulati dì Calerma 04 - Cheilocìstidì tìbìtormì dì Calerina. 05 - Particolare di esemplare maturo dì Cymnopllus spectabilis, in evidenza l'anello striato.
296
~
03
04
Famiglia Crepidotaceae 07
Genere Crepidotus Basidioma conchiforme, reniforme, da sessile a substipitato, omogeneo, con colorazioni generalmente bianco-giallastre. Veli assenti. Pileo da asciutto a viscido, da subliscio a pubescente, squamoso. Lamelle da pallide ad ocracee. Spore in massa ocra-brunastre. Pileipellis tipo cutis o tricoderma. Basidi tetrasporici, talvolta bisporici. Spore di forma variabile, lisce od ornamentate, senza poro germinativo distinto. Cheilocistidi presenti, di varia forma. Pleurocistidi generalmente assenti. Unioni a fibbia presenti o assenti. Ecologia: su detriti legnosi, rami, piccoli ram etti, steli erbacei o muschi, raramente su terreno nudo; saprotrofo. Tossicità: specie di nessun interesse alimentare (basidiomi esigui).
09
Nella Check-list italiana sono segnalate 14 specie.
Genere Flammulaster' p. 306 Genere PhaeomaTasmius p. 306 Genere Simocybe p. 306 06 - Tuborio furfuroceo, in evidenza i resti velari biancastri 07 - Esemplari di Crepidotus su legno degradato. 08 - Cheilocistidi subcilindrici-irregolari di Crepidolus 09 - Cheilocistidi subcapitulati di Simocybe. IO - Crepidotus calolepis dalla tipica colorazione fulvastra sulla superficie pilelCa.
10
"j
Genere Galerina Earle Boli. NY Bot. Garden, 1909 Sottogenere
Tubariopsis
(Kuhner) A.H. Sm.
et Singer -
Spore verrucose senza plaga ilare, cheilocistidi lageniformicapitulati; u. a f. assenti
i
802 - Galerina laevis (Pers.) Singer [= G. gra.minea (Velen.) Kilhner] Pileo: 0,5-1,5 cm; emisferico, poi piano-convesso, talvolta subumbonato, striato-scanalato per trasparenza, igrofano; superficie liscia, di colore giallo-fulvastro, giallo-brunastro, crema-giallastro pallido alla disidratazione. Lamelle: molto rade, adnate, crema-giallastro, poi ocraceo. Stipite: 23,5 x 0,1-0,3 cm; clindrico, crema-giallino, imbrunente con l'età, tomentoso, ± interamente ricoperto da una fibrillosità biancastra, labile; senza residui velari. Carne: esigua, pallida, senza odore e sapore particolari. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 4-5,2 11m. Ecologia: fine estate-autunno; a piccoli gruppi in aree erbose, tra il muschio. Frequente. Non comm. 803 - Galerina heterocystis (G.F. Atk.) A.H. Sm. et Singer [= G. clavata (Velen.) Kilhner] Pileo: 2-3 cm; conico-convesso, poi largamente campanulato, striato-scanalato sin quasi al centro in condizioni di tempo umido, igrofano; superficie glabra, ocra-rossiccio, più pallido al margine e meno striato-scanalato con tempo secco. Lamelle: rade, ± adnate, crema, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, uguale, giallo-pallido con tendenza al bruno-rossastro soprattutto nel tratto inferiore, ± ricoperto da una pruina biancastra; cortina fugace, presente solo in gioventù. Carne: esigua, giallina; inodore, insipida. Spore: subamigdaliformi; 11-14 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; tra il muschio in zone umide e fresche, gregario. Poco comune. Non comm.
1 f
10 11
001 -i i
--+
J
!
'Ci C .. '
.;.,
.::....• , .... ~
tI
.' '. .
: - ' .:' ". -'
f
,.
.':..
-t
,~
fI"
,j1l~ ~
"1
,
\
865
,
867
Sezione Patibiles Miienne Locc. et Reumaux - Basidiomi con superficie pileica da fibrillosa a squamulosa, poco vischiosa o secca, spesso dalle tonalità violacee; stipite robusto e c1aviforme; lamelle chiare, spesso violette; reazione blu-verde alla tintura di guaiaco e gialla alle basi forti.
869 - Cortinarius variecolor (Pers.) Fr. Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso con l'età, margine a lungo involuto; superficie fibrillosa, inizialmente violetta, presto bruno-rossastro a partire dal centro, con margine che mantiene le iniziali sfumature violette. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, sfumate di violetto. Stipite: 5-10 x 1,5-2,5 cm; robusto, di forma clavata, attenuato alla base, ricoperto da abbondante velo biancastro, di colore chiaro, violetto all'apice. Carne: biancastra, violetta tra pileo e stipite con odore gradevole e sapore mite. Spore: 10-12,5 x 5,5-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, cresce in boschi montani di aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm. 870 - Cortinarius variecolor varo nemorensis (Fr.) Cooke et Quél. [= C. nemorensis (Fr.) J.E. Lange] Pileo: 6-12 cm; dapprima emisferico, forma che mantiene a lungo, poi piano-convesso a completa maturazione, margine involuto in gioventù; superficie asciutta e nettamente fibrillosa, soprattutto al margine, che reca evidenti gruppi appressati di fibrille più scure del fondo, inizialmente violetto-pallido, presto bruno-ocraceo partendo dal centro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, violette. Stipite: 6-12 x 1,5-2,5 cm; robusto, clavato o un po' attenuato alla base, fibrilloso, di colore violetto chiaro, spesso macchiato di ocraceo. Carne: biancastra, violetta tra pileo e stipite con odore sgradevole terroso, soprattutto in vecchiaia, e sapore mite, gialla a contatto del KOH. Spore: 10-11,5 x 6-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, cresce in boschi di latifoglie ed aghifoglie varie. Comune, soprattutto nei castagneti collinari. Non comm. 871 - Cortinarius largus Fr. Pileo: 6-14 cm; da inizialmente globoso-emisferico a piano-convesso con margine involuto; superficie liscia e glabra, inizialmente grigio-violetto, poi diffusamente bruno-ocraceo a partire dal centro, con margine abbastanza fibrilloso, sfumato di grigio-violetto. Lamelle: ± fitte, smarginato-adnate, nettamente violette, soprattutto verso il margine. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; robusto, talora abbastanza slanciato, ± clavato alla base; fibrillo so e violetto chiaro all'apice, poi macchiato di bruno-ocraceo. Carne: biancastra, sfumata di violetto, con odore ± gradevole e sapore mite. Spore: 1012 x 5,5-6,5 11m; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi di latifoglie, soprattutto faggio. Abbastanza comune, meno diffuso del precedente. Comm. 872 - Cortinarius balteatus (Fr.) Fr. (= C. subbalteatus Kiihner) Pileo: 5-10 cm; inizialmente emisferico, infine piano-convesso; superficie grossolanamente fibrillosa ed asciutta, talvolta tendente a screpolarsi al centro con il secco, bruno-rossiccio, schiarentesi con l'età, con margine ± sfumato di violetto, colorazione che può risultare quasi assente, soprattutto nei vecchi esemplari. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, si mantengono a lungo chiare, grigio-biancastro, raramente sfumate di violetto. Stipite: 4-10 x 1,5-3 cm; robusto e tarchiato, con bulbo basale appena accennato, biancastro con presenza di macchie brunastre, soprattutto alla base. Carne: biancastra, odore gradevole fungino e sapore mite. Spore: 10,5-11,5 x 5,5-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie (abete rosso), più raramente sotto latifoglie. Poco comune. Non comm. 873 - Cortinarius balteatocumatilis
PD. Orton - Specie dal portamento robusto e tarchiato, si distingue per la superficie pileica brillante atempo umido, centralmente bruno scuro, con margine di un vivace colore violetto che contrasta nettamente con le lamelle biancastre e per i resti del velo violetto che spesso decorano lo stipite; l'habitat è costituito da boschi xerofili di latifoglie, soprattutto querce sempreverdi in ambito mediterraneo, talvolta miste ad aghifoglie. Non comune. Non comm.
874 - Cortinarius balteatoalbus Rob. Henry - Si riconosce per la superficie pileica ocra-pallido che tende a macchiarsi di fulvastro con il secco e l'età, il margine del pileo biancastro senza tracce di lilla e lo stipite, piuttosto robusto, che termina in un bulbo basale ± evidente. I giovani esemplari possiedono abbondante presenza di velo biancastro. Cresce in estate-autunno in montagna presso abete rosso. Poco comune. Non comm. 322
Oll~
1°11-
~
)?'O~
:i,:~:~
t..~.:~·::·
-
o~
·:,,:·,!-
:\.)~;:"~~ ~"
"~'
-
-
O~
(;!~;.: ~
~~t-
"'08 ~::>: ~
(:=
·1
Famiglia Cortinariaceae
869
Sezione Infradi Kuhner et Romagn. ex Brandr. et Melot - Basidiomi con colorazioni pileiche livido-olivastro o brunastre; stipite con sfumature violette, daviforme; carne amara, soprattutto a livello della superficie pileica; spore ± subglobose.
o~~
1O~-
875 - Cortinarius injractus (Pers.) Fr. Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico-convesso, infine piano-convesso con largo umbone; margine ondulato ed irregolare, superficie nettamente fibrillosa, lucente a tempo secco, con colorazioni livide: bruno-olivastro, grigiastra, spesso con netta zonatura al margine, di sapore amaro. Lamelle: fitte, con filo seghettato, smarginate, grigio-olivastro. Stipite: 4-10 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, con ingrossamento alla base che risulta spesso bulbosa; concolore al pileo, talvolta assume sfumature grigio-violetto all'apice. Carne: biancastra; odore sgradevolmente erbaceo-rafanoide, di sapore nettamente amaro. Spore: 7-8 x 5,5-6,5 p.m, subglobose, verrucose. Ecologia: in autunno, anche inoltrato, presso latifoglie varie, soprattutto sotto querce, su terreno calcareo. Comune. Tossico Cortinarius infradus var olivellus M.M. Maser - Si distingue per le sfumature olivastre che pervadono in modo evidente tutto il basidioma e per lo stipite spesso bulboso. Con ecologia ecaratteri organolettici pari alla specie tipo. Tossico
I
~\O '~i.i.:~~;~:;:: P,,;.",
-
Sezione Caerulescentes Rob. Henryex Mbenne Locc. et Reumaux - Basidiomi con colorazione pileica da blu-violetto a biancastro; stipite con bulbo basale ± marginato; lamelle generalmente violetto-lilacine; spore con ornamentazione mediamente evidente; sapore talora amaro. Reazioni con basi forti non appariscenti. 876 - Cortinarius terpsichores Melot Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso solo a raggiunta maturazione, margine ± irregolare ed ondulato, a lungo involuto; superficie nettamente fibrillosa; viola inizialmente intenso, con centro progressivamente sbiadente su toni ocracei. Lamelle: fitte, smarginate, violette; con filo ± seghettato concolore. Stipite: 5-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con grosso bulbo basale ± marginato; viola-chiaro, soprattutto all'apice, presto diviene giallastro a partire dalla base. Carne: biancastra nel pileo, violetta nello stipite, giallastra nel bulbo, odore terroso sgradevole e sapore mite. Spore: 9,5-10 x 6-7 p.m; ellissoidali, fittamente spinulose. Ecologia: estate-autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie. Poco comune. Non comm. 877 - Cortinarius velicopia Kauffman -Simile al precedente, ha portamento solitamente più tarchiato e pileo decolorato centralmente all'ocra brunastro, recante spesso resti biancastri del velo generale che sono presenti anche a livello del bulbo basale. Si riconosce per le spore citriformi (10-11 x6-6,8 ~m). Cresce solitamente sotto conifere (abeti) Molto piÙ raro del precedente. Non comm. 878 - Cortinarius caerulescens (Schaeff.) Fr. Pileo: 5-10 cm; dapprima ± emisferico, poi, a maturità, piano-convesso con largo umbone centrale; superficie nettamente fibrillosa; grigio-violetto pallido, con centro che tende a divenire progressivamente ocraceo. Lamelle: fitte, smarginate, a lungo grigio-violetto anche a maturazione avvenuta. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; ± slanciato, cilindrico, concolore alle lamelle e con bulbo basale ingrossato e ± marginato, giallastro già nei giovani esemplari. Carne: biancastra nel pileo, violetta tra pileo e stipite; giallastra nel bulbo, odore debole non sgradevole e sapore mite. Spore: 9-10,5 x 5-6 p.m; subamigdaliformi, con apice arrotondato, finemente punteggiate. Ecologia: estate-autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie, soprattutto quercia e faggio. Poco comune. Non comm. 879 - Cortinarius veraprilis Chevassut, Rob. Henryet Riousset Pileo: 4-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso a maturità, margine ± regolare, carnoso, a lungo involuto; superficie fibrillosa; viola ± intenso, con centro sbiadente su toni ocracei, spesso recante resti di velo bianco-giallastro. Lamelle: assai fitte, smarginate, viola-bluastro molto intenso; con filo concolore. Stipite: 4-6 x 2-3 cm; cilindrico, basso e tarchiato, con base appena ingrossata, o un po' bulbosa; viola, soprattutto all'apice, giallastro a partire dalla base, che spesso risulta ricoperta da abbondanti resti del velo generale. Carne: ocracea, violetta tra pileo e stipite, di notevole peso specifico, con odore terroso-fungino e sapore mite; ocra a contatto con KOH. Spore: 8,5-10 x 6-7 ].lm; amigdaliformi, scarsamente verrucose. Ecologia: cresce esclusivamente in primavera (marzo-aprile), gregario in boschi mediterranei di leccio, spesso appena affiorante dal terreno. Molto raro e localizzato. Non comm. 324
.,.~{
~:~;\F -= (j ~
-
.~:.~.\.";'::'~
-
OG= 0 0VJ
Famiglia Cortinanaceae .
I
.~
880 - Cortinarius moenne-loccozii Bidaud (= C. volvatus ss. Lanzoni ) Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico infine piano-convesso a maturazione; superficie di colorazione tendenzialmente violetta, soprattutto nei giovani esemplari, percorsa da fibrille radiali più scure che ne determinano sempre più il colore con l'avanzamento dell'età, quasi sempre ricoperta da abbondanti resti di velo biancastro. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, sfumate di violetto. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, violetto, con bulbo basale avvolto da una pseudo-volva biancastra che tende a macchiarsi di ocraceo. Carne: giallastra, con sfumature violette, soprattutto tra pileo e stipite, odore erbaceo, sapore mite. Spore: 9-10 x 5-5,5 11m; amigdaliformi-citriformi, mediamente verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie su terreno calcareo. Abbastanza comune. Non comm.
oIl ---l 10Il-t -;
---l
(\~
\J~~
881 - Cortinarius rapaceus Fr. Pileo: 6-12 cm; da emisferico ad appianato con l'età, margine a lungo involuto, spesso con resti biancastri del velo; superficie liscia; inizialmente biancastra, progressivamente macchiata di ocraruggine, colore che tende ad assumere a completa maturazione e a tempo secco. Lamelle: ± fitte, smarginate, con filo eroso, crema-biancastre. Stipite: 5-10 x 2-4 cm; cilindrico, robusto, biancastro, raramente sfumato di violetto all'apice, con bulbo basale nettamente marginato; Carne: biancastra nel pileo; giallastra nel bulbo, talora violetta alla sezione, odore erbaceo-terroso, sapore amaro nel pileo. Spore: 9,5-10 x 5,5-6,5 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno, gregario su terreno Non comm. calcareo sotto latifoglie (querce). Comune in ambiente mediterraneo.
~;~:'~
(~W
882 - Cortinarius caesiostramineus Rob. Henry - Di medio-piccole dimensioni, possiede anch'esso pileo e carne amari. i colori della superficie pileica sono però grigio-violetto pallido, più spesso ocraceo-pallido; lo stipite, piuttosto tozzo, è ncoperto da abbondanti resti velari e presenta colorazioni incostantemente e debolmente azzurro-violette, cresce in gruppi piuttosto numerosi soprattutto sotto aghifoglie e sporadicamente latifoglie (faggio). Poco diffuso. Non comm.
883 - Cortinarius aleuriosmus Maire Pileo: 5-10 cm; dapprima emisferico, forma che mantiene a lungo, poi appianato con l'età, margine involuto, sempre decorato da resti del velo che risulta assai abbondante; superficie liscia; a lungo bianco candido con deboli riflessi violetti al margine, progressivamente macchiata di ocra-ruggine, di sapore amarognolo. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con filo eroso, crema-biancastro. Stipite: 4-10 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, robusto nel giovane, poi ± slanciato, biancastro, talora sfumato di violetto all'apice, recante un grosso bulbo basale nettamente marginato. Carne: biancastra nel pileo; giallastra nel bulbo, violetta tra stipite e pileo, odore nettamente farinoso, amara. Spore: 10,5-12 x 6,5-7,5 11m; citriformi, mediameJlte verrucose Ecologia: autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie termofile, soprattutto querce e carpini. Non comune. Non comm.
o~
-
~;S;:.t·. .l,
Sezione Scauri (Fr.) Hennings - Basidiomi con pileo e stipite spesso colorati di violetto; lamelle che talora si colorano di viola scuro al tocco ed alla frattura; reazione analoga della carne con TI4 e reagente di Lugol.
884 - Cortinarius scaurus (Fr.) Fr. Pileo: 2,5-8 cm; da inizialmente emisferico-convesso a piano-convesso; superficie leggermente igrofana, con colorazioni smorte, bruno-olivastro, ocra-verdastro, spesso con il margine più scuro, talvolta guttulato e recante una zonatura ± netta; bruno-rossastro a contatto con KOH. Lamelle: fitte, adnate, giallo-olivastro. Stipite: 4-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, robusto, con bulbo basale ± marginato; giallo-verdastro spesso con lievi sfumature violette all'apice. Carne: bruno-grigiastra nel pileo e nel bulbo, violetta nello stipite; odore gradevole di miele e sapore mite, rossa con KOH. Spore: 10,5-11,5 x 6,5-7 11m; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi alpini e subalpini di aghifoglie (abete rosso). Abbastanza comune. Non comm. 885 - Cortinarius purpurascens Fr - Specie polimorfa, ha superfiCie pllelca di colore variabile, spesso brunastro ± carico, decorata da evidenti fibrille appressate, più scure del fondo, che tendono a disporSI radialmente, in piccoli ciuffetti aderenti, soprattutto al margine. Le lamelle sono di colore nettamente violetto e virano Immediatamente al viola-porpora al tocco e alla pressione, lo stipite è azzurrovioletto soprattutto all'apice etermina In un bulbo di forma variabile. La carne è violetta anch'essa. soprattutto tra stipite e pileo. Le spore sono ellissoidali e misurano 8,5-10 x 5-6 ~m. Estate-autunno, In boschi misti di aghifoglie e latifoglie Molto comune. Non comm. 326
..':~'
0
4J1 .:
~
-
(fj-
O
~-
Famiglia Cortinariaceae
-I
Sezione Calochroi Brand. et Melot - Basidiomi con cuticola pileica facilmente asportabile, liscia e non fibrillosa, spesso con evidenti resti velari; lamelle generalmente violetto-lilacine; spore con ornamentazione evidente; reazioni chimiche normalmente importanti e vivaci con KOH; sapore della carne talora amaro.
886 - Cortinarius calochrous (Pers.) Gray Pileo: 3-6 cm; dapprima emisferico, infine appianato a raggiunta maturazione, raramente con basso umbone, margine involuto; superficie liscia; ocra-giallastro in modo ± uniforme, macchiata e sfumata di ocra-ruggine, spesso con resti biancastri di velo; reazione brunastra con KOH. Lamelle: fitte, smarginate, violette. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, viola ± carico, soprattutto all'apice, con bulbo basale nettamente marginato spesso macchiato di bruno; Carne: biancastra, inodore, sapore mite, reazione debolmente giallastra con KOH. Spore: 10-12 x 5,5-7,5 ]1m; amigdaliformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie ed aghifoglie, soprattutto in faggeta; abbastanza comune, spesso confuso con altre specie simili. Non comm.
ojl ---' 10 jl ----t
---J
o~
_1 :;f.i~:·~·'
.
960 - Cortinarius rigens (Pers.) Fr - DI dimensioni inferiori, è caratterizzato dal pileo con umbone ± acuto, fortemente igrofano, di colore brunastro atempo umido, ocraceo con il secco, dalle lamelle rade ed ocra-argillacee, e dallo stipite allungato e profondamente infisso nel terreno alungo bianco. La carne odora di iodoformio. Cresce in autunno sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm. 961 - Cortinarius obtusus Fr. s.l. Pileo: 2-5 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con umbone ottuso, margine striato; superficie molto igrofana, bruno-rossastro a tempo umido, ocra-pallido col secco. Lamelle: spaziate, ocracee, adnato-smarginate. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; subcilindrico, fusiforme, rastremato, biancastro, imbrunisce con l'età. Carne: ocra-biancastro, con odore di iodoformio, sapore mite. Spore: 6,59,5 x 4,5-5,5 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, in boschi misti. Comune. Non comm. 962 - Cortinarius psathyrobtusus Rob. Henry PUeo: 1-4,5 cm; dapprima conico-campanulato, infine appianato con piccolo umbone ottuso a maturazione; margine ± scanalato e un po' revoluto nei vecchi esemplari, superficie igrofana, marrone scuro a tempo umido, ocracea con il secco a partire dal bordo. Lamelle: piuttosto fitte, da adnate a subdecorrenti, brunastre. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base attenuata per compressione con altri stipiti, brunastro, ± ricoperto da resti velari bianchi. Carne: biancastra, con odore subnullo e sapore mite. Spore: 6,5-7,5 x 4,5-5,5 11m; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: in autunno, cresce cespitoso in boschi termofili misti. Raro. Non comm. 963 - Cortinarius vernus H. Lindstr. Melot Pileo: 1-4,5 cm; da campanulato a convesso-appianato con umbone centrale a maturazione; margine striato e biancastro per resti velari; superficie asciutta, sericea, bruno-nerastro soprattutto al disco, diviene rossastra con il secco. Lamelle: ± spaziate, adnate, grigiastre. Stipite: 2,5-8 x 0,3-0,5 cm; sub-cilindrico, ingrossato alla base, chiaro, biancastro per la presenza di resti velari. Carne: da biancastra ad ocracea, arrossante alla base, con odore subnullo, sapore mite. Spore: 8-8,5 x 5-6 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: primavera-autunno, sotto latifoglie varie. Comune. Non comm. 964 - Cortinarius comptulus M.M. Moser PUeo: 1,5-5 cm; dapprima conico-campanulato, diviene convesso-appianato con umbone acuto a maturità; superficie sericea uniformemente bruno scura con sfumature arancioni. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, grigiastre. Stipite: 3,5-10 x 0,3-1 cm; cilindrico, biancastro con abbondanti resti del velo. Carne: grigiastra, con odore subnullo e sapore mite. Spore: 6,5-7 x 5-5,5 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, in boschi montani di aghifoglie. Comune. Non comm.
01 V
-
0-
l
'U : ··' O .... ",
~
~--..j
0 ~-= tfJ;.-
O00j
965 - Cortinarius paleaceus Fr - Di dimensioni inferiori, possiede pileo squamuloso di colore bruno scuro con margine biancastro e stipite decorato da bande zigrinate biancastre. La carne odora di pelargonio. In montagna sotto aghifoglie. Comune.
Non comm.
966 - Cortinarius pholideus (Fr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; dapprima conico-campanulato, poi piano-convesso, e ± umbonato, margine involuto; superficie squamulosa, bruno-giallastro con sfumature olivastre, più scura al centro per il concentrarsi delle squamule. Lamelle: poco fitte, adnato-uncinate, ocracee o debolmente violette. Stipite: 6-12 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, clavato, concolore al pileo, violetto all'apice, decorato da numerose bande anulari bruno-fulvastre. Carne: violetta tra stipite e pileo, ocracea altrove, con odore gradevole di mandarino e sapore mite. Spore: 7,5-8 x 5-6,5 11m; subglobose, debolmente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di betulla ed abete rosso. Abbastanza comune. Non comm. 350
--I
-
00-=
Famiglia Cortinariaceae
0/1_
Genere Hebeloma (Fr.) P. Kumm. Der Fiihrer in die Pilzkunde, 1871
10/1 .-
Sottogenere Myxocybe (Foyod) Konrad et Maubl - Basidiomi con stipite radicante e prowisto di anello membranoso.
967 - Hebeloma radicosum (Bull.) Ricken Pileo: 5-12 cm; dapprima emisferico, poi piano-convesso con o senza largo umbone, margine involuto, spesso appendicolato dai resti del velo; superficie viscida a tempo umido, ocra-brunastro, più scura al centro, decorata da ampie squame fibrillose, più abbondanti verso il margine. Lamelle: fitte, smarginate, ocra-pallido in gioventù, poi brunastre. Stipite: 6-15 x 1-2,5 cm; cilindrico, ingrossato nella parte mediana e terminante in un lungo fittone profondamente interrato, concolore al pileo, squamoso, con anello submembranoso ± evidente e duraturo, residuo del velo. Carne: biancastra, coriacea, con gradevole ed intenso odore simile a quello della pasta di mandorle, sapore amaro. Spore: 7,5-10 x 5-6 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno; cresce sotto latifoglie, querce in particolare; spesso connesso a tane di piccoli roditori. ± comune. Non comm.
:-::',:i"i('-= @D •• "
~. , ;~
l"',:
','" ~ .~
Sottogenere Hebeloma - Basidiomi generalmente con stipite non così radicante e privo di anello membranoso. Sezione Hebeloma [ = sez. Indusiata (Fr.) Sacc.] (incl. Sez. Scabrispora Romagn.) - Basidiomi con velo generale o parziale cortlniforme, ± consistenti o fugaci nei giovani; spore ellissoidali, ovoidl, amigdaliforml ± verrucose.
968 - Hebeloma strophosum (Fr.) Sacco Pileo: 3-6 cm; da convesso-campanulato ad espanso, con umbone ± accentuato, margine appendicolato da fugaci residui velari; superficie vischiosa, liscia, fibrillosa, sericea, bruno-rossiccio, più chiara verso il margine. Lamelle: poco fitte, da crema carnicino a bruno chiaro. Stipite: 3,5-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, biancastro e fioccoso sopra la zona anulare, bruno inferiormente, percorso longitudinalmente da fibrille scure, spesso con residui anulari squamoso-fibrillosi ± consistenti; cortina abbondante. Carne: biancastra, brunastra alla base dello stipite; odore rafanoide debole, sapore amarognolo. Spore: 8,5-10 x 5-6 11m; sublisce. Ecologia: autunno; sotto aghifoglie. Comune. Non comm. 969 - Hebeloma cistophilum Maire - Specie di piccole dimensioni (pileo 2-4 cm), possiede superficie pilelca vischiosa di colore castano, spesso con margine più chiaro; le lamelle sono ocracee; lo stipite, flbnlioso, è biancastro ali'apice e grigio-brunastro alla base, con cortina fugace; spore ovoidi, subllsce, 10-13 x 6-7,5 ~m Autunno-inverno, sotto cisto in ambiente mediterraneo. Raro. Non comm. 970 - Hebeloma mesophaeum (Pers.) Quél. Pileo: 2,5-7 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante e lievemente depresso; margine spesso ondulato e decorato da resti velari; superficie liscia, vischiosa con l'umido, bruno-ocraceo pallido, più scuro, bruno dattero, castano, al centro. Lamelle: ± fitte, smarginate, grigiastre, poi bruno chiaro. Stipite: 3-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico-subclaviforme, biancastro, percorso longitudinalmente da fibrille brune, spesso decorato da bande crema-giallognole residui del velo generale, cortina fugace. Carne: biancastra, imbrunente, con odore debole rafanoide, amara. Spore: 8-11 x 5-6,5 11m; ovoidi-ellissoidali, sublisce. Ecologia: in autunno, sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm.
971-Hebeloma malençonii Bellù et Lanzoni (= H pallidum Malençon) Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, infine appianato con ampio umbone; superficie vischiosa, liscia o con sottili scaglie cotonose verso la zona marginale, di colore chiaro, bianco, bianco-avorio tendente all'ocraceo verso il disco con l'età. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, crema-biancastro, poi bruno-argillaceo a maturità. Stipite: 4-7 x 0,4-1,4 cm; cilindrico o appena più allargato nel tratto inferiore, interamente bianco, poi iniziando dalla base progressivamente sempre più scuro, quasi nerastro, fioccoso all'apice, nel tratto sottostante, percorso longitudinalmente da fibrille più scure; cortina ± persistente. Carne: biancastra nel pileo, bruno scuro nello stipite; odore debole rafanoide, sapore amarognolo. Spore: 8-11,5 x 6-7 11m, ellissoidali, sublisce. Ecologia: autunno-inverno; boschi misti in ambiente mediterraneo. Non comune. Non comm.
352
00~~~ .,-;
[email protected] (j... ..:
,:,-
,'" . . -= .,.:.~:~ Q O·.'·····
FamigliaGortzna1~' . ,aceae
/-
\.
972 - Hebeloma vaccinum Romagn. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, normalmente senza umbone, margine regolare; superficie vischiosa, asciutta e brillante col secco, bruno-fulvastro ± uniforme, più chiaro solo al margine. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, crema-biancastro, poi ocra-argillaceo. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, crema-biancastro, fioccoso-forforaceo in alto, ± striato-fibrilloso verso il basso, base ocra-brunastra; cortina nulla. Carne: biancastra, bruno-grigiastra nello stipite; odore rafanoide, sapore amaro. Spore: 11-14 x 6-8 )lm, amigdaliformi, verrucose, perisporio ± scollato. Ecologia: estateautunno; in luoghi umidi, spesso sotto salici e pioppi. Non comune. Non comm. 973 - Hebeloma cyUndrosporum Romagn. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-espanso con o senza largo umbone, margine ± ondulato; superficie liscia, vischiosa, subglutinosa; di colore bruno-fulvastro ± carico, a toni più pallidi verso la zona marginale, talvolta nettamente discolore. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, cremabiancastro, poi bruno-ferruginose. Stipite: 4-8 x 0,5-1,0 cm; cilindrico, assottigliato verso la base e ± radicante, fibrilloso, fioccoso verso l'alto, bianco con tendenza ad imbrunire soprattutto nel tratto inferiore e alla manipolazione; cortina assente, velo subito fugace. Carne: biancastra, scura, bruno-grigiastro quando imbevuta d'acqua; con odore e sapore deboli, non rafanoidi. Spore: 9-11 x 4-5 ]lm, cilindriche, sublisce, perisporio in parte non aderente. Ecologia: estate-autunno; preferibilmente in boschi di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
OJl-_r
10Jl-
~
t[jijj=
~';'e"'"
.~~}~.
,,;'1·:'
,:.,,;
I,..:.~
974 - Hebeloma cylindrosporum f. pseudoradicatum [(Bon) Migl. et Bon] - Con caratteri macro- e microscopici affini alla specie tìpo, si differenzierebbe per lo stipite ± radicante e per la crescita in terreno sabbioso, nelle pinete marittime. Non comm.
975 -Hebelomapumilum J.E. Lange Pileo: 1-2,5 cm; da emisferico a piano-convesso con umbone ± accentuato, margine con residui velari bianchi in gioventù; superficie liscia, vischiosa, presto asciutta, di colore bruno-giallastro uniforme o più pallido verso il bordo. Lamelle: poco fitte, smarginate, biancastre, poi bruno palli- (jfJ)' . . . 1do. Stipite: 2,5-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, spesso con base ricurva e un po' radicante, biancastro, ri-~;}\Y;; coperto da fibrillosità concolori imbrunenti con l'età e alla manipolazione, cortina presente, ma.> .?,:,:_ molto fugace. Carne: biancastra, ocra chiaro nello stipite; odore leggero rafanoide, sapore amarognolo. Spore: 8-10 x 5-6 )lm, amigdaliformi, sublisce, perisporio in parte non aderente. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm.
~ .•..
976 - Hebeloma pusillum H. Lange - Piccola specie (pileo 2-3 cm), possiede superficie viscida bicolore, rosso brunastro al disco e
biancastra al marglne,lo stipite, slanciato,è biancastro; le lamelle trasudano goccioline ialine. Spore 10-14 x 6-7,5 ~m, amlgdaliformi, finemente punteggiate. In estate-autunno, In montagna presso torblere, spesso sotto saliCI; non comune. Non comm.
Sezione Denudato (Fr.) Sacc. - (incl. Sez. Porphyrosporo) - Basidiomi con veli effimeri anche in gioventù; subito con stipite senza tracce di velo o di cortina; lamelle gementi o meno guttule acquose, ± punteggiate di bruno con l'età.
:::' _
di 10 ~m; basidi generalmente subcilindrici e tozzi (sezioni Psathyre//a, Hammophi/ae, Subatratae e Blpe//es).
co-
1090 - Psathyrella gracilis (Fr.) Quél. Pileo: 1,5-3,5 cm; da parabolico a conico-convesso, poi appiattito a margine reflesso e ± umbonato, striato per trasparenza, igrofano; superficie liscia [± rugosa-irregolare nella f. corrugis (Pers.) Kits van Wav.] , glabra, di colore bruno ± scuro se imbevuta, ocra-grigiastro pallido con il secco. Lamelle: moderatamente spaziate, adnate, da grigiastre a viola-nerastro, filo più chiaro, a toni rosati. Stipite: S-12 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, di uguale spessore, diritto, con base irsuta e ± radicante, b i a n c o - un po' forforoso all'apice. Carne: esigua, biancastra; senza odore e sapore particolari. Spore: 11-13 x 6-7 ].lm, con poro germinativo evidente. Cistidi: pleurocistidi fusiformi con apici ± appuntiti. Ecologia: estate-autunno; in boschi aperti, su terreno grasso. Comune. Non comm. 1091 - Psathyrella pseudogracilis (Romagn.) M.M. Maser - Si distingue dalla precedente per una differente forma dei pleurocistidi: utriformi anziché fusiformi. Cresce anch'essa In luoghi aperti ed erbosi. Poco comune. Non comm.
QJ_
1092 - Psathyrella ammophila (Durieu et Lév.) P.D. Orton Pileo: 1,5-4 cm; da emisferico a parabolico, poi convesso-pianeggiante, margine talvolta ondulato, quasi rugoloso; superficie fibrillosa, bruno-rossastro, presto ocra pallido con il secco; velo fugace. Lamelle: rade, ocra-grigiastro, poi bruno-nerastro con filo biancastro. Stipite: 4-S x 0,5-1 cm; c i l i n - drico con base allargata e subradicante, profondamente immerso nella sabbia, farinoso in alto, altrove ± fibrilloso, biancastro o concolore al pileo. Carne: brunastra, bruniccia se imbibita; odore -fungino, sapore subnullo. Spore: 11-13,5 x 6-7,5 ].lm, con poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi utriformi. Ecologia: autunno-inverno; litorali marittimi sabbiosi. Comune. Non comm. 1093 - Psathyrella conopilus (Fr.) A. Pears. et Dennis [= P subatrata (Batsch) Gillet] Pileo: 3-5 cm; da parabolico a conico-campanulato, margine striato; nettamente igrofano; superficie liscia o un po' rugolosa, lucido con l'umido, di colore bruno-fulvastro, castano intenso, con il secco diviene ocra-brunastro pallido. Lamelle: piuttosto fitte, ocra-grigiastre, poi bruno-nerastro a toni violacei, filo più chiaro. Stipite: 6-1S x 0,3-0,6 cm, cilindrico di uguale spessore, slanciato, ritto, liscio, bianco translucido, pruinoso all'apice, base ± irsuta. Carne: esigua, acquosa, biancastra o concolore al pileo; senza odore e sapore particolari. Spore: 13-17 x 7,5-9 ].lm. con largo poro germinativo un po' obliquo. Cistidi: pleurocistidi assenti; cheilocistidi numerosi polimorfi; pileocistidi (setule) filiformi, caratteristici. Ecologia: estate-autunno; singolo e fascicolato, fra l'erba, nell'humus, sotto conifere e latifoglie. Molto comune, soprattutto dopo piogge intense. Non comm. 392
m_
a
-_.
Famiglia Coprinaceae
f
U /
~I
I
I
1093
I /
1091
I
/ ...
Il
U
Il
1094-Psathyrella bipellis (Quél.) A.H. Sm. [==F bar'lae (Bres.) A.H. Sm.] Pileo: 2-4 cm; da paraboloide a conico-campanulato, margine ± scanalato-striato e appendicolato dai resti del velo, igrofano, superficie glabra, bruno-porpora, vinosa, più pallida al bordo, ocra-rosato con il secco. Lamelle: rade, viola-rosate, con filo biancastro. Stipite: 5-10 x 0,3-0,8 cm; cilindrico o appena assottigliato verso l'alto; ondulato, bianco, sericeo con riflessi viola-rosato, fibrilloso, tende a macchiarsi di bruno-rossastro alla manipolazione; base bambagiosa. Carne: scarsa, bruno-rosata; odore molto sgradevole. Spore: 13-14 x 7,2-8 ].lm; con poro germinativo evidente un po' eccentrico. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi abbondanti, utriformi-lageniformi con granulazioni interne. Ecologia: primavera-autunno inoltrato; sul terreno fra frustuli legnosi e fogliame marcescente. (Contrariamente a quanto riportato in letteratura, le nostre raccolte presentano carne con odore disgustoso, di sterco e non banale.) Poco comune. Non comm.
OJl~
10Jl-
00
Sottogenere Psathyra (Fr.) Singer ex Kits van Wav. - Spore lisce, generalmente < di la ~m; lamelle non lacrimanti basidi generalmente c1aviformi (sezioni Pseudastropharia, Spintrigerae, Hydraphilae, Spadiceae e Pennatae).
1095 - Psathyrella catanea (Quél.) Konrad et Maubl. Pileo: :3-7 cm; da emisferico a convesso-subcampanulato; superficie dapprima interamente ricoperta da uno strato cotonoso, unito, bianco, poi dissociato in ciuffi squamosi ± ampi e appressati bruno-grigiastro, appendicolati al margine. Lamelle: fitte, grigio-rosato, poi brunastre, filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; subcilindrico con base un po' allargata, bianco e forforoso all'apice, s o t t o - la zona anulare ricoperto da fibrille lanose, biancastre poi bruno-grigiastre, base cotonosa e giallastra. Carne: biancastra, con odore e sapore subnulli. Spore: 6,5-8,5 x 4-4,5 ].lm, ± faseoliformi con poro germinativo poco evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi in prevalenza utriformi. Ecologia: in autunno; a ciuffi ± densi su resti legnosi di conifere e latifoglie. Raro. Non comm.
00-
1096 - Psathyrella caput-medusae (Fr.) Konrad et Maubl. - Llgnicolo e cespitoso come la precedente, si Identifica per il plleo più scuro ricoperto da squame più sottili ed irte, per la base dello stipite con scaglie braccialiformi e per una zona anulare contraddistinta da un anello doppio e persistente. Poco comune Non comm. 1097 - Psathyrella papulina (Britzelm.) Kits van Wav. [== F sylvestris (Gillet) Konrad et Maubl.] Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie tomentosa, biancastra, grigio-nocciola pallido, olivastra, percorsa in senso radiale da fibrille sparse o agglomerate in ciuffetti squamosi appiattiti, ± ampi e triangolari grigio-brunastro scuro. Lamelle: poco fitte, grigio-lilla poi viola-brunastre. Stipite: 3-7 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, bianco, pruinoso in alto, verso il basso ricoperto da minute squame simili e concolori a quelle del pileo, base ± irsuta e imbrunente; zona anulare pressoché nulla, talvolta cortiniforme. Carne: biancastra, senza odore particolare, amara. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 ].lm, subtriangolari-faseoliformi con piccolo poro germinativo. Cistidi: pleuro e cheilocistidi utriformi. Ecologia: estate-autunno; su legno degradato di latifoglie, preferibilmente olmo e pioppo. Raro. Non comm.
O0-_._. -
1098 - Psathyrella hirtasquamulasa (Peck) AH Sm. - Si distingue per la totale assenza di sfumature giallo-olivastro del basidioml e per la fitta presenza di sottili squame erette, di colore brunastro, che ricoprono le superficie pileica e stipitale. Non comm. 1099 - Psathyrella melanthina (Fr.) Kits van Wav. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante con largo umbone ottuso; superficie beige, bruno-grigiastro a toni più scuri al centro, ricoperta da sottili fibrille feltrose presto aggregata in delicati fiocchi o squamule ± fitte e appena più scure del fondo. Lamelle: fitte, beige rosate, poi marrone-cioccolato chiaro. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta tortuoso, biancastro, pruinaso all'apice, nel tratto inferiore ± ricoperto da fibrille fioccose bruniccie. Carne: biancastra, odore e sapore pressoché nulli. Spore: 10-11,5 x 6-7 ]lm, senza poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi assenti; cheilocistidi numerosi, utriformi. Ecologia: estate-autunno; in zone umide e ombreggiate, su legno marcescente di latifoglie. Molto raro. Non comm.
394
00 _ -
-
Famiglia Coprinaceae
1100 - Psathyrella candolleana (Fr.) Maire Pileo: 3-6 cm; da emisferico a paraboloide, poi convesso-campanulato, margine appendicolato, solitamente fessurato a maturità; superficie liscia, igrofana, giallo-ocraceo ± intenso e uniforme a tempo umido, bianco-avorio con il centro più scuro a tempo secco; nuda o ricoperta da esili fiocchi biancastri. Lamelle: fitte, bianche, poi rosa-lilla, infine viola-brunastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, di uguale spessore, bianco, glabro tranne all'apice dove si presenta pruinoso. Carne: esigua, molto fragile; senza odore e sapore particolari. Spore: 6,5-8,75 x 4,5-5 ]lm, con poro germinativo netto. Cistidi: pleurocistidi assenti, cheilocistidi utriformi. Ecologia: primavera-autunno; per lo più cespitoso, su ceppaie o resti legnosi marcescenti. Molto comune. Non comm. 1101- Psathyrella /eucatephra (Berk. et Broome) PD. Orton - Di colore talvolta analogo a P condolleana, si distingue per la carne meno fragile. per lo stipite con anello più duraturo e ben formato e per le spore più grandi (9-11 x 5-6 ~m) senza poro gerrninativo.
1102 - Psathyrella pilulifonnis (Bui!.) P.D. Orton [= P hydrophila (Bui!.) Maire] Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso, raramente ottusamente umbonato, non striato, ± appendicolato; superficie liscia o debolmente rugosa, molto igrofana, bruno-rossatro ± scuro a tempo umido, poi partendo dal centro progressivamente ocra-giallastro; zona marginale con residui del velo bianchi. Lamelle: fitte, biancastre, a maturità bruno scuro. Stipite: 5-10 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, di uguale spessore, bianco, scurisce con l'età, ± fibrilloso; zona anulare nulla, talvolta cortiniforme, molto fugace. Carne: brunastra; odore e sapore subnulli. Spore: 5-7 x 3,5-4 11m, poro germinativo indistinto. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi numerosi, in prevalenza utriformi. Ecologia: estate-autunno; fascicolato, su legno umido, di latifoglie. Comune. Non comm.
1103 - Psathyrella pygmea (Bull.) Singer Pileo: 0,5-1,5 cm; da parabolico a conico-campanulato, poi piano ± umbonato, nettamente striato al margine; superficie fibrillosa, talvolta con residui del velo biancastri su sfondo rosa-brunastro, bianco-grigiastro con il centro più scuro a tempo secco. Lamelle: fitte, concolori al pileo, brunorossastro a maturità. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, spesso con base bulbillosa; biancastro o concolore al pileo, ± ricoperto da sottili fioccosità biancastre. Carne: grigiastra, inconsistente. Spore: 6-7 x 3,5-4 11m, con poro germinativo evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi numerosi, utriforni con incrostazioni all'apice (cistidi coronati o muricati). Ecologia: estate-autunno; in gruppi numerosi, su ceppaie o su terreno con residui legnosi. Poco frequente. Non comm. 1104 - Psathyrella spadicea (Schaeff.) Singer [= P sarcocephala (Fr.) Singer l Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, margine liscio a lungo involuto, poco igrofano; superficie, liscia, nuda, bruno-rossastro se inumidita, beige, bruno-incarnato pallido a tempo secco. Lamelle: fitte, bianche, poi nocciola, infine bruno scuro. Stipite: 3-8 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena assottigliato nei tratti di coalescenza, biancastro, percorso da fibrille longitudinali, sericee, forforaceo in alto; tende ad imbrunire al tocco e con l'età. Carne: bruniccia o biancastra secondo l'umidità; senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-10,2 x 4-5,5 11m, senza poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi a parete spessa, incrostati all'apice (cistidi metuloidi muricati), cheilocistidi non metuloidi, con apice incrostato. Ecologia: estate-autunno inoltrato; cespitoso, su ceppaie di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 1105 - Psathyrella sacchariolens Enderle (= P suavissilna Ayer) Pileo 2-4 cm; da emisferico a convesso, poi piano, igrofano; superficie dapprima densamente ricoperta da un velo fioccoso, bianco, persistente soprattutto al margine, ± diradato con l'età, contrastante con il fondo bruno arancione a tempo umido, crema-nocciola con il secco. Lamelle: fitte, grigiastre, poi bruno-violacee, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, interamente ornato da fitte scaglie ascendenti, bianche su fondo beige-chiaro, ± glabro con l'età; zona anulare piuttosto evidente. Carne: acquosa, biancastra con odore di zucchero caramellato, sapore dolce. Spore: 6,5-7,5 x 4-5 11m, con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi da lageniformi a utriformi. Ecologia: primavera-autunno; su resti di aghifoglie. Non comune. Non comm.
1106 - Psathyrella perve/ata Kits van Wav. - Sosia della precedente, si distingue per il diverso odore eper le spore più grandi (10 x5 rnrn). 396
Oll--i
10 Il
---+
00, ----.
00= ,
o~00= 0-
-
00=
08-
Famiglia Coprino,ceo,e
3 J
_I
-\
1107 - Psathyrella pennata (Fr.) Konrad et Maub!. Pileo: 1-2,5 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-campanulato, igrofano; superficie liscia, bruno-rossastro, castano-brunastro a tempo umido, alutacea, ocra-giallastro con il secco, ricoperta di fibrille-cotonose bianche, più dense e persistenti al margine. Lamelle: spaziate, ocra chiaro, poi bruno scuro. Stipite: 2-3 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, interamente ricoperto da squamule cotonose, ascendenti, bianche, che si interrompono verso il terzo superiore formando una zona anulare ± distinta e persistente, pruinoso e striato all'apice; imbrunisce al tocco e con l'età. Carne: esigua, bruniccia; senza odore e sapore particolari. Spore: 6-7,5 x 3-3,8 llm, senza poro germinativo. Cistidi: pleuro e cheilocistidi fusoidi-ventricosi con apici ± appuntiti. Ecologia: primavera-autunno; su terreno bruciato. Piuttosto comune. Non comm. 1108 - Psathyrella multipedata (Peck) A. H. Sm. Pileo: 1-3 cm; da paraboloide a conico-campanulato, margine debolmente striato, igrofano; superficie liscia, bruno-rosato, grigio-brunastro con il centro bruno-aranciato, con il secco ocra-giallastro pallido. Lamelle: fitte, bianco-rosate, poi viola-brunastre. Stipite: 6-12 x 0,3-0,5 cm; cilindrico o poco più spesso verso la base, bianco-grigiognolo, liscio, spesso con ondulazioni e riflessi sericei, solo in gioventù presenta un velo che congiunge l'apice con il margine pileico. Carne: biancastra, scura quando imbibita; senza odore e sapore particolari. Spore: 7-8 x 4-4,5 llm con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi lageniformi a collo lungo e stretto. Ecologia: estate-autunno; a gruppi di numerosi esemplari fascicolati, sul terreno, boschi, parchi. Comune. Non comm. 1109 - Psathyrella artemisiae (Pass.) Konrad et Maub!. [= P squamosa (F. Karst.) M. Moser] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, con umbone ± accentuato, igrofano; superficie inizialmente ricoperta da un velo di fibrille-lanose, bianco, abbondante, denso e persistente soprattutto al margine, poi ± glabro, su fondo ocra-brunastro, più pallido con il secco. Lamelle: spaziate, crema, poi brunastre, filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,8 cm; cilindrico o poco più spesso alla base, interamente ricoperto da fibrille fioccose, bianche su fondo nocciola chiaro. Carne: crema-brunastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-10 x 4,5-5 llm con poro germinativo evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi fusiformi a parete spessa con apici ± appuntiti (cistidi metuloidi). Ecologia: estate-autunno; su terreno nudo o su lettiere di latifoglie e di aghifoglie. Raro. Non comm. 1110 - Psathyrella gossypina (Bui!.) Qué!. Pileo: 2-3 cm; da conico a conico-convesso, poi appianato con umbone ottuso, igrofano, margine ± rugoso-scanalato; superficie bruno-rossastro, a toni più accesi al centro, alutaceo-pallido con il secco; velo bianco, fibrilloso, fugace, nullo o scarso anche al margine. Lamelle: fitte, grigio-brunastre, poi brune con filo chiaro. Stipite: 3-5 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, subuguale, ricoperto da leggere striature fibrillose o da piccole scaglie brunicce su fondo biancastro, imbrunente, zona anulare poco distinta. Carne: bruna, senza odore e sapore particolari. Spore: 8-9 x 4-5,5 llm, con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi lageniformi, con corpi oleosi interni ± estesi e rifrangenti. Ecologia: estate-autunno; gregario, talvolta cespitoso, sul terreno, prati, parchi, ai margini dei boschi. Poco comune. Non comm.
1111- Psathyrella obtusata (Fr.) A.H. Sm. Pileo: 2-3 cm; da conico a conico-convesso, margine striato, igrofano; superficie talvolta un po' rugosa, glabra, bruno-fulvastro, fulvo-rossastro a tempo umido, ocracea iniziando dal centro a tempo asciutto; resti velari nulli. Lamelle: poco fitte, bruno-grigiastre, poi bruno-violetto scuro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; subcilindrico, liscio, bianco sfumato di nocciola verso la base, talvolta ondulato sericeo, forforaceo in alto, senza zona anulare. Carne: biancastra, senza odore e sapore significativi. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 llffi. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi fusiformi, sublageniformi. Ecologia: primavera-autunno; fra l'erba ai margini di sentieri in boschi di latifoglie. Abbastanza frequente. Non comm. Psathyrella bivelata Cantu - Specie caratterizzata dalla presenza di un velo granuloso, costituito da sferociti, che decora la superficie pileica formando piccole verruche appuntite di colore bruno rossastro, più numerose al centro del cappello. Lo stipite risulta leggermente striato, pruinoso e fibrilloso in alto, spesso bulbilioso alla base. Raro Non comm.
398
011
10 11
oo~ a! -=1I
--i
00aii .---t
-ri ~
OO~ --r
OOi OO~
Famiglia Coprinaceae
l
J
ll07
I
fiJ
l
Famiglia Russulaceae Genere Rnssnla Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile; velo universale generalmente assente (con l'eccezione di R. livescens, R. viscida, R. ochroleuca e R. messapica); velo parziale assente (nelle specie europee, ma esistono specie africane dotate di anello) Lamelle adnate, subdecorrenti. CarnG a frattUl'a gessosa (per la presenza di sferociti), priva di [atice. Pileipellis variabile con dermatocistidi (Fig l e 3) elo ife primordiali incrostate (Fig. 4). Sporata da bianca a giallo-ocra Spore ornamGntatG, vGrruche ami10idi; poro germinativo assGnte; basidi non canninofili. Cistidi generalmente presenti come macrocistidi. Trama lamellare regolare, con sferociti. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: include specie tossiche che inducono sinch'ome gastrointestinale (es R. emetica, R. nobilis, R.
03
sanguinea) . Nella Check-list italiana sono segnalate 235 specie.
01 - Dermatocistidi settati di RU5suia 02 - Sezione di RU55u/a; evidente lo stipite farcito-mldolloso. 03 - Dermatocistidi di RU5suia persictlw. 04 - Ife primordiali incrostate appartenenti a Russula spp (sez. Parainau5lalae)
01
400
04
Genere Lactarius Basidiomi omogenei. lmenoforo non asportabile. Velo universale e parziale assenti. Lamelle adnate, subdecorrenti. Carne a frattura gessosa (per la presenza di sferociti), dotata di latice. Sporata da bianca a giallo-ocra. Spore ornamentate, verruche amiloidi; poro germinativo assente; cistidi generalmente presenti come macrocistidi. Trama lamellare regolare, senza sferociti. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: include specie commestibili (L. deiiciosus,
L. sanguijluus) e tossiche che inducono sindrome gastrointestinale (es. L. torminosus, L scrobicuta-
lus) , Nella Check-list italiana sono segnalate 110 specie,
05 - Contrasto tra lamelle rosa e bordo pileico bianco ed involuto in giovane esemplare di Lactarius conlroversus, 06 - Latice bianco secreto da lamelle fratturate di Lactarius blennius. 07 - Stipite scrobicolato di Lactarius zonarius 08 -Carne e latice arancio con tendenza a divenire verdastra in
Lodarius delerrimus 09 - Sezione di giovane basidioma di Lactorius lorminosus, con l'abbondante peluria al margine pileico involuto
05
l
°"11
Genere Lactarius Perso Tent. Disp. Mel. Pung., 1797 Sottogenere Piperites (Fr.) Kauffman - Pileo viscido, spesso glutinoso, talora zonato,± peloso-lanoso al margine; taglia media, medio-grande. Latice bianco immutabile o virante al grigio, verdognolo, giallo, viola, rosso-arancione e secondo sezioni. Pileipellis tipo ixocute o ixotricoderma.
10
P
-i l
Sezione Atroviridi Hesler et AH Sm. - Basidiomi nero-olivaceo, bruno-olivaceo, verdastro; carne porpora al KOH.
1112 - Lactarius turpis Fr. [= L. necator (Fr.) P. Karst.; L. plumbeus (Bui!.) Gray ss. Qué!.] Pileo: 5-12 cm; da convesso a convesso-appianato; margine fortemente involuto, un po' eccedente, superficie liscia, un po' rugosa e feltrata verso il bordo, viscida con l'umido, lucida con il secco, nera-olivastro, bruno-oliva, a tonalità giallastre, più scura al centro, ± zonata. Lamelle: fitte, arcuate, adnate o subdecorrenti, crema-biancastro, giallo-verdolino pallido, si macchiano di brunastro nelle contusioni. Stipite: 3-7 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, pieno, poi cavo, un po' feltrato, concolore al pileo, talora con presenza di scrobicoli scuri. Carne: consistente, biancastra, imbrunisce al taglio; odore debole fruttato, sapore acre. Latice: abbondante, acre, bianco immutabile, bruno-olivastro se essiccato sulle lamelle. Spore: 6-8 x 5-6 Jlm, crestate, subreticolate. Ecologia: autunno; in montagna o collina, sotto betulle ed aghifoglie. Comune. Non comm.
---t: ----t
--t ----4
i~
Sezione G/utmosi Quél. - Superficie pileica viscida o glutinosa, colori piuttosto smorti; [atice bianco, immutabile, crema-giallognolo, verde-grigiastro essiccato sulle lamelle.
1113 - Lactarius blennius (Fr.) Fr. Pileo: 3-10 cm; da piano-convesso a leggermente depresso con l'età; margine sottile, regolare, un po' involuto; superficie liscia, viscida a tempo umido, lucida e brillante con il secco, rugosa al centro, ± decorato da guttule più scure disposte concentricamente, di colore variabile, verde pallido, grigio-verdognolo, bruno-olivastro, non zonata. Lamelle: fitte, sottili, arcuate, adnate-decorrenti, biancastre, macchiate di oliva-grigiastro nelle contusioni. Stipite: 3-6,5 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, un po' attenuato alla base, pieno, presto cavo, liscio e vischioso, concolore al pileo o più chiaro. Carne: biancastra, con riflessi verdognoli; odore debole fruttato, sapore acre. Latice: bianco, piuttosto abbondante, immutabile isolato, sulle lamelle diviene grigio-verdognolo; acre. Spore: 6,58 x 5-6,5 Jlm; crestate, poco reticolate. Ecologia: in autunno; sotto faggio. Comune. Non comm. 1114 - Lactarius f1uens Baud. - Si distingue per le dimensioni mediamente superiori, la superficie pileica meno vischiosa, la presenza di una zona piÙ chiara al margine pileico e le lamelle di colore crema, brunastre nelle abrasioni. Il Iatice risulta assai abbondante e la carne meno acre. Habitat di latlfoglie miste. Meno comune del precedente. Non comm.
1115 - Lactarius pyrogalus (BuI!.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da convesso a piano-depresso infine ± imbutiforme; margine sottile, liscio, regolare ed involuto, ± ondulato con l'età; superficie liscia, un po' viscida con l'umido, brillante con il secco, ocra-grigiastro, bruno-grigiastro, bruno-olivastro, ± zonata. Lamelle: piuttosto spaziate, adnato-subdecorrenti, arcuate, crema ocraceo, arancio-rosato. Stipite: 3-5 x 1-1,5 cm; cilindrico, un po'assotigliato alla base, presto cavo, rugoso, pruinoso, concolore al pileo o più pallido. Carne: biancastra, con riflessi rosati; odore fruttato, sapore acerrimo. Latice: bianco, immutabile, verdastro essiccando sulle lamelle; molto acre; arancio con KOH. Spore: 6,5-8 x 5-6 Jlm; crestate, non reticolate. Ecologia: estate-autunno; spesso in gruppi ± numerosi sotto nocciolo. Comune. Non comm. 1116 - Ladarius circellatus (Battarra) Fr. ' Si distingue per il portamento mediamente più robusto, la superficie pileica più scura e distintamente zonata, per le lamelle assai fitte di colore biancastro, non rosa-arancio, e per illatice immutabile con KOH. Possiede spore subcrestate che misurano 7-8 x 6-7 ~m. Cresce in boschi di latifoglie miste, con preferenza per CarpllJUs betulus. Raro. Non comm.
~
--1
---+
.. @ -+
i. /.---t --~
,
~
-
-+
~1 ~1 j ....
~
I I
fID"""1 ----1
..--1
1
402
Famiglia RusS'ulaceae
1113
1117 - Lactarius ilicis Sarnari Pileo: 6-10 cm; dapprima piano-convesso, poi piano con depressione centrale, spesso imbutiforme; margine sottile, liscio, ondulato e lobato; superficie liscia, un po' viscida e brillante, grigio-nocciola, grigio-fulvastro non uniforme, con la zona centrale generalmente grigio-giallastro, ± marcatamente zonata. Lamelle: fitte, sottili, adnate-subdecorrenti, crema-pallido, si macchiano di rosa-lilacino allo sfregamento. Stipite: 2,5-4,5 x 1-2 cm; cilindrico, corto, attenuato alla base, farcito, poi cavo, rugoso, concolore al pileo. Carne: biancastra, crema, con riflessi grigio-rosati, soda nel pileo; odore di cera di candela, sapore acre. Latice: bianco, immutabile isolato, essiccato sulle lamelle diviene grigio-verdognolo, giallo con KOH; acre. Spore: 7-S x 5-7 ].lm; reticolate. Ecologia: autunno, anche inoltrato, sotto leccio in area mediterranea. Non comune. Non comm.
oIl ----t ----l
1011-----4
-l
&---j
~, --t ----I
Sezione Trivialini (Hesler et A.H. Sm.) Heilmann-Clausen et Vestertholt - Superficie pileica ± zonata, colore brunastro o viola-grigiastro; latice bianco immutabile. Spore con verruche isolate, non reticolate.
11IS - Lactarius trivialis CFr.) Fr. Pileo: 4,5-12 cm; da convesso a piano-convesso, ombelicato, infine ± depresso; margine sottile, liscio, involuto; superficie liscia, vischiosa a tempo umido, brillante con il secco, grigio-brunastro, bruno-violaceo, grigio-lilla, non zonata, con macchie più scure soprattutto verso il bordo. Lamelle: fitte, sottili, adnato-decorrenti, crema-biancastro, poi ocracee, si macchiano di grigio-verdastro per illatice rappreso. Stipite: 3-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, attenuato alla base, liscio, crema-ocraceo, grigio-carnicino, talora scrobicolato, un po' viscoso. Carne: biancastra, virante al verdastro, soda; odore fruttato, sapore acre. Latice: bianco, abbondante, immutabile isolato, sulle lamelle diviene lentamente grigio-verdognolo, mite, poi acre. Spore: 7-9 x 6-7 ].lm; ± crestate, subreticolate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto aghifoglie. Comune. Non comm. 1119 - Loctorius hysginus (Fr) Fr ( = L curtus Britzelm. 55. auct) - Si distingue per le tonalità pileiche violacee. le lamelle crema-giallastre, lo stipite privo di scrobicoli esoprattutto per il netto odore di cera di candela. Le spore sono più piccole (6-7 x 5,5-6 ~m) e differentemente ornate; la pileipellis ha pigmento diverso. Cresce in boschi montani di latifoglie ed aghifoglie. Non comune. Non comm.
,---4 -----+
-+ --i
----+
~. fgj -----t
Lodorius nonus J. Favre - Piccola specie che presenta superficie pileica di aspetto rugoloso e non lucente, spesso con piccola papilla centrale; la sua colorazione è bruno-rossastra, mentre le lamelle risultano sui toni crema-brunastri o ocra-fulvastri; lo stipite, infine, è quasi concolore al pileo. Illallce, pressoché assente, è immutabile e debolmente acre. l habitat è rappresentato dalla microselva alpina con Sa/ix spp. e Dryas. Poco comune. Non comm.
1120 - Lactarius pallidus Perso Pileo: 6-12 cm; da convesso a piano, debolmente depresso con l'età; margine sottile, liscio, a lungo involuto; superficie liscia, ± viscida a tempo umido, brillante con il secco, colore rosa-giallognolo, rosa-carnicino, comunque sempre con tonalità chiare. Lamelle: poco fitte, sottili, arcuate, cremabiancastro, poi crema-ocracee, si macchiano di bruno-ruggine alle abrasioni. Stipite: 3-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, attenuato alla base, robusto, pieno, poi cavo, liscio, concolore al pileo. Carne: biancastra, sfumata di bruno-ruggine nel pileo; odore complesso, farinaceo-fruttato, sapore mite; KOH negativo. Latice: bianco, abbondante, immutabile se isolato, sulle lamelle diviene grigiognolo, mite. Spore: 7,5-S,5 x 6-7 )Jm; crestate-verrucose, subreticolate. Ecologia: estate-autunno; gregario in boschi di latifoglie, soprattutto faggete. Comune. Non comm. 1121 - Loctorius o/bocorneus Britzelm. ( = L g/utinopallens F.H. M011er et H. Lange) - Possiede superficie pileica nettamente glutinosa con coloraZione assai variabile; tipicamente crema pallido, può assumere tonalità più scure, anche grigio-brunastre con riflessi lilacini. Il latice, acquoso ed abbondante, risulta molto acre; la carne diviene crema-rosata con KOH. Rispetto alla specie trattata precedentemente, da cui differisce anche microscopicamente per le spore di dimensioni superiori (9-10 x 7-8 ~m), ha abitudini ecologiche diverse prediligendo i boschi di abete rosso di montagna. Poco comune. Non comm.
404
----t
--~
I ----l
~j
l
~1 j l
-I
J
Fa m.19 rla R1ls51lla.ceae
Op -----t
Sezione Zonarii (QuéL) KLihner et Romagn. - Pileo con colon ± vivaci, ± zonato o scrobicolato; latice bianco immutabile o ingiallente.
10p -----t
1122 - Lactarius chrysorreus Fr. Pileo: 4-8 cm; convesso, poi piano-depresso, infine ± imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto, spesso irregolare; superficie asciutta, brillante, opaca con il secco, crema-arancio, rosa-fulvastro, guttulata e zonata. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, arcuate, crema pallido, arancio-rosato, ocra-ruggine a maturità. Stipite: 3-6 x 1-1,5 cm; ± cilindrico, irregolare, farcito, presto cavo, liscio o rugoso, pruinoso, raramente scrobicolato, concolore al pileo. Carne: biancastra, rapidamente giallo-zolfo alla sezione, piuttosto soda e consistente; odore gradevole, sapore amaro, poi acre. Latice: abbondante, bianco, vira ± velocemente al giallo intenso, amarognolo, poi acre. Spore: 6-7,5 x 5,5-6,5 ]lm; subreticolate. Ecologia: autunno; sotto latifoglie. Molto comune. Non comm. 1123 - Lactarius mediterranensis Llistos. et Bellù Pileo: 5-10 cm; da convesso a piano-depresso, ± imbutiforme con l'età, margine sottile, spesso 10bato; superficie asciutta, leggermente viscida a tempo umido, ocraceo-giallognola, simile a crosta di pane, margine non zonato ma ornato da un susseguirsi di scrobicoli più scuri rispetto al fondo. Lamelle: moderatamente spaziate, arcuate, da biancastre a crema-ocraceo-pallido ± carico, si macchiano di bruno-ruggine al tocco. Stipite: 3-5 x 1-2 cm; ± cilindrico, tozzo, presto cavo, cremabiancastro, pruinoso, ± scrobicolato. Carne: biancastra, con leggero viraggio giallognolo alla frattura; odore intenso, fruttato, sapore molto amaro; acre, giallo-cromo con KOH. Latice: scarso, biancastro, ingiallente in modo poco pronunciato. Spore: 9,5-11 x 7,5-9 ]lm; reti colate. Ecologia: autunno; sotto leccio su suolo calcareo, in zona mediterranea. Non comune. Non comm. 1124 - Lactarius acerrimus Britzelm. Pileo: 6-12 cm; da convesso-ombelicato a piano-depresso con l'età, infine imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto, spesso irregolare e lobato, ± feltrato; superficie vischiosa con l'umido, asciutta, glassata a tempo secco, crema-giallognolo, con macchie crema-ocracee, ± zonata, talora scrobicolata. Lamelle: fitte, decorrenti, arcuate, ben anastomizzate all'inserzione dello stipite, crema-rosato, imbrunenti con l'età, si macchiano di bruno nelle abrasioni. Stipite: 1,5-4 x 1,5-2,5 cm; subcilindrico, tozzo, attenuato alla base, farcito, poi cavo, ± concolore al pileo, pruinoso, ± scrobicolato. Carne: biancastra, soda e consistente; odore fruttato; sapore molto acre. Latice: biancastro, non abbondante, immutabile, acerrimo. Spore: 11-14 x 9-10,5 ]lm; verrucoso-subreticolate; basidi bisporici. Ecologia: estate-autunno; boschi radi di querce. Comune. Non comm. 1125 - Ladarius i//yricus Piltaver - Ha dimensioni mediamente inferiori e portamento imbutiforme. Non presenta sfumature rosate sulle lamelle che, di solito, non sono anastomizzate; le spore misurano 6-8 x 5-6,5
~m
Sotto latifoglie. Poco comune.
Non comm.
1126 - Lactarius zonarius (Bull.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da convesso-ombelicato a piano-depresso, imbutiforme con l'età, margine sottile, a lungo involuto, spesso lobato, un po' pubescente-tomentoso; superficie asciutta, un po' vischiosa con l'umido, giallo-ocracea, fulvo-rossastra, di solito ornata da numerose e distinte zonature soprattutto verso il bordo. Lamelle: fitte, ± decorrenti, forcate al gambo, crema-biancastro, con riflessi carnicini, si macchiano di brunastro nelle lesioni. Stipite: 2-6 x 1,5-3 cm; ± cilindrico, tozzo, talora rigonfio alla base, farcito, poi cavo, biancastro, spesso macchiato di brunastro, ± scrobicolato. Carne: biancastra, soda e compatta; odore fruttato sapore dolciastro, poi acre. Latice: biancastro, abbastanza abbondante, immutabile, dolciastro poi acre. Spore: 7-8,5 x 6-7 ]lm; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie calcaree. Molto comune. Non comm 1127 - Lactarius evosmus Kùhner et Romagn. - Ha dimensioni mediamente inferiori, superficie pileica di tonalità più chiare, per lo meno al margine, zonatura di solito meno pronunciata estipite non scrobicolato. Le lamelle alla frattura divengono rosa-grigiastro e 1'0dore della carne, fruttato, risulta simile a quello delle mele. Cresce soprattutto sotto carpini e querce. Raro. Non comm. 1128 - Ladarius zonarioides Ki.ihner et Romagn. ( = L. bresadolanus Singer). - Ha dimensioni notevoli (pileo 6-14 cm di diametro), superficie pilelca arancione, zonatura marcata e sempre presente. Le dimensioni sporali sono mediamente superiori a quelle delle specie precedenti (8-10 x 6-8 ~m). L habitat di crescita, diverso, è rappresentato dalle peccete di montagna Poco comune. Tossico 406
-----t
~~
--+ -l
---r ---,
-+
§jJ --t ~--t
----+
'. . ~
~.-=
~
..
. """-"-" -= @ ~-'\ -. -
Sottosezione Aurantinae Bon - Dermatocistidi presenti solo nella cortex dello stipite, mai sul pileo. 1297 - Russula aurea Perso (= R. aurata With) Pileo: 4-10 cm; dapprima convesso poi appena depresso al centro con l'età; margine unito, poi brevemente scanalato; superficie asciutta e vellutata di colore rosso-arancione, con eventuali decolorazioni gialle, talora interamente gialla [rosso-violetto, spesso con decolorazione centrale crema e totale assenza di pigmento giallo nella f. a.xantha (Romagn.) Bon I. Lamelle: crema con riflessi gialli, fragili. Stipite: 3,5-7,5 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, biancastro, più spesso colorato di giallo. Carne: bianca, gialla nello strato sottostante la cuticola, abbastanza soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 7,5-9,5 x 6,5-8 J.lm, verrucoso-echinulate parzialmente reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; nei boschi di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm.
A~
Sezione Paraincrustatae Sarnari - Sporata da crema pallido ad ocra o giallo, pileo policromo o rosso-arancione, sapore mite, astringente o amaro, eccezionalmente un po' pepato; dermatocistidi incrostati accompagnati da ife primordiali. 1298 - Russula integra (L.) Fr. (= R. polychroma Singer e.E Hora) Pileo: 5-15 cm; inizialmente e a lungo convesso, poi progressivamente depresso al centro con la maturazione; margine dapprima unito, infine nettamente scanalato; superficie inizialmente rugosa, umida e brillante, in seguito asciutta, di colore assai variabile con predorninanza di toni bruni, bruno-rossastri, talvolta interamente verdastra o violetta. Lamelle: dapprima pallide, poi giallo carico a maturità, fragili. Stipite: 4-7,5 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, con rare sfumature rosse. Carne: bianca, soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8,5-11 x 7,5-9 J.lm; echinulate, con rare connessioni. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; boschi di aghifoglie, assente in zona mediterranea. Nelle peccete montane è una delle russule più comuni. Comm. 1299 - Russula carminipes J. Blum - Di medie dimensioni (pileo di 4-8 cm), possiede colore rosso-vinoso e stipite spesso sfumato di rosso. Le spore sono ornate da verruche basse e parzialmente reticolate. Cresce sotto quercia. Non comune. Comm. 1300 - Russula tyrrhenica Sarnari Pileo: 3-6 cm; a lungo convesso, infine centralmente depresso a maturità; margine scanalato; superficie liscia, lucida, di colore rosso-violetto, bruno-rossastro. Lamelle: inizialmente pallide, poi crema a maturità, fragili. Stipite: 1,5-3 x 1-2 cm; cilindrico, talora clavato, svasato all'inserzione con il pileo, robusto, bianco, talora con una macchia carminio alla base. Carne: bianca, soda; odore fruttato; sapore ± pepato nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7-9 x 5,5-7 J.lm; verrucose, reticolate. Sporata: crema-ocra. Ecologia: in autunno; nelle pinete littoranee con presenza di Cystus salvifolius o C. monspeliensis. Facilmente confondibile con R. cessans. Poco comune. Comm. 460
@--=
Famiglia Russy,laceae
...) 1295
1297
1298
1299
1301 - Russula laeta M0ller et Jul. Schaff. Pileo: 3-5 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro in vecchiaia; margine unito, col tempo brevemente scanalato; superficie asciutta e vellutata, di colore rosso, rosso-arancio, con eventuali decolorazioni giallastre, soprattutto al centro. Lamelle: fragili, uguali, dapprima crema poi gialle. Stipite: 3-5 x 1-2 cm; cilindrico, ± slanciato, bianco. Carne: bianca, piuttosto fragile, odore fruttato, simile a quello del legno di cedro; sapore mite, appena piccante-astringente nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7,5-8,5 x 6,5-8 pm; verrucoso-echinulate. Sporata: gialla. Ecologia: dalla tarda primavera all'autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie. Piuttosto comune. Comm.
Of.J~
10 f.J
J~'
-J~
.,
Russula roseicolor J. Blum - Risulta macroscopicamente affine alla precedente, ne differisce per il pileo di forma normalmente più irregolare, per la sporata giallo chiaro e, soprattutto, per le spore subreticolate. Non comune.
Comm.
1315 - Russula vitellina Perso [= R. lutea (Huds.) Gray; R. acetolens Rauschert] Pileo: 4-8 cm; da convesso a depresso a maturazione, margine nettamente scanalato a maturità; superficie brillante a tempo umido, altrimenti opaca, gialla con centro arancio. Lamelle: giallo-arancio a maturità, fragili. Stipite: 3-6 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore di mostarda con l'avvizzimento; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 6-8 )1m; verrucoso-echinulate. Sporata: giallo-scuro. Ecologia: in estate; latifoglie (soprattutto nocciolo). Comune. Comm.
. @
>-."i.. . . .I..
i,
-:-7-
Russula helios Mòlençon ex Sarnari - Si distingue per le dimensioni mediamente superiori, per la maggiore robustezza e soprattutto per le spore verrucose e crestate. Cresce normalmente in primavera in ambiente mediterraneo sotto querce sempreverdi. Non comune. Comm. Sottosezione Integroidinae Romagn. in Son - Sporata ocra o gialla, carne talvolta ingrigente o annerente, in un caso reazione rosso porpora con sulfovanil1ina, come nelle Roseinae (R. pseudointegra), cortex con iaticiferi annerenti in sulfobenzaldeide, ife primordiali sempre incrostate.
1316 - Russula vinosa Lindblad (= R. obscura Romell) Pileo: 5-10 cm; dapprima a lungo convesso, poi depresso al centro, con margine intero, appena scanalato con l'età; superficie umida e brillante a tempo piovoso, altrimenti opaca ed asciutta, pruinosa al margine, tendente a toni rosso-vinoso, bruni, talora decolorata all'ocra-verdastro. Lamelle: crema chiaro, infine ocracee, fragili. Stipite: 3,5-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, subclavato, bianco, svasato verso l'alto, raramente sfumato di rosa, nettamente ingrigente. Carne: bianca, annerente all'aria, compatta; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8,5-10 x 7-9 )1m; echinulate. Sporata: ocra. Ecologia: in estate; nei boschi montani di aghifoglie, soprattutto peccio. Molto comune. Comm. 1317 - Russula claroflava Grove. Pileo: 5-12 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso in vecchiaia; margine intero, debolmente scanalato con l'età; superficie liscia, brillante con l'umido, uniformemente gialla. Lamelle: dapprima biancastre, in seguito ocracee, annerenti a partire dal filo. Stipite: 4-8,5 x 1,5-2 cm; robusto, cilindrico, bianco, rugoso ed ingrigente, poi annerente alla manipolazione. Carne: bianca, lentamente virante al grigio-nerastro alla frattura, piuttosto soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali; 8-10 x 7-8,5 )1m; echinulate con parziali connessioni. Sporata: ocra scuro. Ecologia: in estate; nei boschi montani ed umidi in presenza di betulle. Piuttosto rara. Comm.
@ j ('''''; ' '
,\.J_' .......
, ! :·Jc
1352 - Boletus aereus Bui!. Pileo: 5-18 cm; da emisferico a convesso-allargato, infine guancialiforme, margine talvolta ondulato; superficie asciutta, finemente vellutata, bruno scuro, quasi nerastra, ma non in modo uniforme, spesso con decolorazioni ramate. 1ìJbuli: piuttosto corti, bianchi; pori molto fini, a lungo bianchi poi giallognoli, olivastri a maturità, immutabili, imbruniscono con l'età e le abrasioni. Stipite: 6-12 x 3-4 cm; ventricoso, poi cilindrico o claviforme, brunastro, più chiaro del cappello ornato ± interamente da reticolo biancastro che tende a divenire più scuro, progressivamente concolore al fondo. Carne: soda, bianca, immutabile; odore e sapore fungini, molto gradevoli. Spore: 11-15 x 45 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi aperti di latifoglie. Comune. Comm.
/"00
1353 - Boletus pinophilus Pilàt et Dermek [= B. pinicola (Vittad.) A. Venturi] Pileo: 10-25 cm; da subgloboso a convesso-allargato, poi guancialiforme; superficie inizialmente ± ricoperta da pruina biancastra, poi glabra, liscia, di aspetto viscido-untuoso a tempo umido, altrimenti secca, talvolta rugosa-bozzuta; di colore rosso-granata, bruno-vinoso. 1ìJbuli: lunghi, adnati, biancastri, olivastri a maturità; pori fini, bianchi, poi progressivamente giallastri, verde-oliva e macchiati di brunastro a completa maturazione. Stipite: 6-12 x 3-5 cm; arrotondato, poi subcilindrico, panciuto o claviforme, da biancastro a bruno-rossiccio, ornato da un reticolo ± esteso che risulta dapprima concolore al fondo, infine più scuro. Carne: bianca, con toni violacei sotto la superficie pileica, immutabile; odore e sapore non intensi, ± gradevoli. Spore: 13-18 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: da inizio estate all'autunno inoltrato; sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Comm.
~~ O
1354 - Boletus aestivalis (Paulet) Fr. (= B. reticulatus Schaeff.) Pileo: 8-16 cm; da emisferico a convesso-guancialiforme; superficie finemente vellutato-feltrata, asciutta, un po' viscida a tempo piovoso, liscia, facilmente screpolata o frammentata in areole a tempo secco e ventoso; di colore marrone, bruno-tabacco uniforme ± scuro, più chiara negli esemplari precoci. 1ìJbuli: lunghi, liberi, bianchi poi giallo verdolini, immutabili; pori inizialmente chiusi, poi aperti, fini, tondi, concolori ai tubuli, immutabili. Stipite: 6-18 x 2-4 cm; ± robusto, di forma variabile, cilindrico o claviforme, con base bulbosa o affusolata, concolore al pileo o più chiaro, interamente ornato da un evidente reticolo, dapprima biancastro, poi bruno con l'età e la manipolazione. Carne: bianca, immutabile, spesso parassitata, soprattutto nello stipite; odore e sapore intensi e molto gradevoli. Spore: 12-18 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: inizio estate-autunno; preferibilmente sotto latifoglie, soprattutto in boschi radi di castagni e querce. Comune. Comm.
.(. 0®
480
/ \-
;
~
c,_.:
i.,'
\
... ~./ 'O ,
.. .,
=
-
Famiglia Boletaceae
--
1350
>.
I
/ 1351
'. (.
." ~
I
./
O/l_
Sezione Appendiculatl Konrad et Maub. - Carne per lo più giallastra, immutabile o ± verde-azzurrognola al taglio; pori fini giallastri, verde-bluastro alla pressione; stipite talvolta con toni rossastri, con reticolo.
10/l-
1355 - Boletus appendù:ulatus Fr. Pileo: 5-18 cm; emisferico, poi piano convesso, infine guancialiforme; superficie finemente vellutata, opaca, leggermente untuosa a tempo piovoso, di colore bruno-nocciola, marrone ± scuro con cuticola talvolta debordante al margine. Thbuli: lunghi, fini, liberi, gialli, poi verdolini; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, giallo-olivastro e ± macchiati di bruno con l'età ed alle abrasioni, azzurro-verdognolo alla pressione. Stipite: 6-12 x 2-4 cm; solitamente cilindrico o subciaviforme con base assottigliata-radiciforme, giallo-pallido con tendenza a macchiarsi verso la base di bruno-rossiccio, provvisto di reticolo concolore ± esteso. Carne: soda, bianco-giallino, debolmente verde-azzurrognolo al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-15 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; in zone temperate, preferibilmente sotto latifoglie (faggio e castagno). Poco frequente. Comm. 1356 - Boletus subappendiculatus Dermek, Lazebnicek et Veselsky - Si distingue dalla specie precedente soprattutto per l'ambiente di crescita sotto aghifoglie di montagna, e per il diverso viraggiO della carne che risulta pressoché immutabile alla sezione.
@@
Comm.
1357 - Boletus regius Krombh. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, di norma regolare; superficie liscia, glabra, un po' pruinosa, appena screpolata-rugolosa a tempo secco, di colore rosa-rosso, rosso-lampone vivo ± uniforme. Thbuli: lunghi, adnato-subliberi, gialli, poi olivastri; pori molto piccoli, tondi, gialli, giallo-olivastro a maturità, si macchiano di bruno e di verde-azzurro alle abrasioni. Stipite: 6-12 x 2-5 cm; subcilindrico, con base talvolta bulbosa, giallo-vivo, ± concolore ai pori, sfumato di verdognolo in vecchiaia, tende ad imbrunire con l'età e la manipolazione, è ornato da un reticolo a maglie fitte e concolori al fondo. Carne: soda, giallo-pallido, talvolta sfumata di rossastro verso la base, debolmente azzurrognola al taglio; odore e sapore gradevoli, vagamente di olio di noci. Spore: 12-18 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, spesso castagni. Raro. Comm.
·::,~·::_-
0 t:C -."
~-.'.'.')_ \"
1358 - Boletus pseudoregius Hubert ex Estadés ( = B. speciosus Frast pp.) - Morfologicamente affine al precedente, si diversifica per il colore della superficie pllelca che appare rosa, rosa-antico, con sfumature ocra-fulvastre e per lo stipite, giallo, su cui risalta, nella parte mediana, la presenza di una ± estesa zona rassastra di forma circolare. Cresce sotto latifoglie su terreno calcareo. Non comune. Comm. 1359 - Boletusfechtneri Veleno [= B. pallescens (Konrad) Singer] Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, poi appianato-guancialiforme; superficie pruinosa, finemente feltrata, asciutta, un po' untuosa con l'umido; da crema-biancastra a beige, crema-rosato, caffelatte, talora con toni rosati al margine. Thbuli: lunghi, adnati, giallo-dorato, olivastri a maturità, verdebluastro alla pressione; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, un po' imbrunenti, bluastri al tocco. Stipite: 6-12 x 2,5-5 cm; ventricoso, poi subcilindrico con base ± bulbosa, giallo verso la sommità, inferiormente sfumato di rosa, talvolta con zone rosso-carminio marcate, ocra-olivastro con l'età e la manipolazione, con reticolo concolore, ± evidente. Carne: giallognola, se sezionata, appena virante all'azzurro nel pileo, quasi immutabile o appena ocra-rosata nello stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-16 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie calcaree. Piuttosto raro. Comm.
@ b0'-o'
_
Sezione Fragrantes Estades et Lannoy (compresa sez. Subpruinosi Fr.) - Carne giallastra, verde-bluastra o immutabile al taglio; stipite centrale o eccentrico, di norma non o poco reticolato, tubuli decorrenti o non sullo stipite.
Dn-
1360 - Boletusfragrans Vittad. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, margine a lungo involuto, ± ondulato e irregolare; superficie vellutato-tomentosa, asciutta, di colore bruno-marrone, bruno-rossiccio, annerente allo sfregamento. Th~uli.: piuttosto ?orti, ~ubliber.i, giall.i, blu-verde al tag~io; pori picc~li: tondi, poi più ampi. e . '. . . angolOSI, glalh, alla pressIOne SI macchiano dI blu mtenso, quasI nerastro. StIpIte: 5-12 x 2-4 cm; ± Ir-:) regolare, di solito fusiforme con base radicante, giallo ± carico verso l'alto, sfumato di bruno rossa,'): stro nel tratto inferiore, bruno-ruggine alla manipolazione, liscio, non reticolato. Carne: gialla, appena verde-azzurro al taglio; odore forte, dolciastro (simile a pasta lievitata), sapore acidulo. Spore: 10-14 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, spesso subcespitoso. Piuttosto raro. Comm. 482
-_
--
Famiglia Bolelaceae
Op_
1361 - Boletus spretus Bertéa (= B. aemilii ss. Alessio) Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, molto irregolare, con il margine per lo più ondulato-Iobato; superficie vellutata, asciutta, un po' viscida a tempo umido, di colore rosa-rosso, poi rosso-vinoso vivace, annerente allo sfregamento. Thbuli: molto corti, adnati o decorrenti sullo stipite, gialli, poi giallo-verdolino; pori sempre piccoli, gialli, giallo-olivastro a maturità, blu-verdastro al tocco. Stipite: 4-8 x 2-3 cm; centrale o un po' eccentrico, irregolare, cilindrico o tipicamente svasato in alto, inizialmente rosso, poi giallo-arancio e ± densamente screziato di rosso nella zona mediana e alla base, senza reticolo che, talvolta, può risultare appena accennato nel tratto superiore, blu-nerastro alla manipolazione. Carne: giallognola, debolmente grigio-azzurrognolo al taglio, a tratti anche rosso-vinoso, poi livido-grigiastro; odore e sapore poco gradevoli, fruttati. Spore: 10-12 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie, spesso ± cespitoso sotto castagni. Raro. Comm. 1362 - Boletus pulverulentus Opat. [= Xerocomus pulverulentus (Opat.) E.J. Gilbert I Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, finemente vellutata, asciutta, viscida a tempo piovoso, di colore bruno-scuro, bruno-giallastro con sfumature olivastre, si macchia istantaneamente di blu-nerastro al minimo tocco. Thbuli: mediamente lunghi, adnato-decorrenti, giallognoli, bluastri alla pressione; pori irregolari, angolosi, gialli, poi giallo-bruno-olivastro, subito e intensamente blu-scuro alla minima pressione. Stipite: 5-10 x 1,5-2 cm; cilindrico, ± affusolato, talvolta curvo, pruinoso, giallo intenso nella zona apicale, più scuro e progressivamente sfumato di rosso verso la base, senza reticolo; blu scuro, quasi nero alla manipolazione. Carne: giallastra, istantaneamente blu-nerastra all'aria, odore e sapore gradevoli. Spore: 12-15 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; nelle radure e lungo i sentieri di boschi di latifoglie e di aghifoglie. Più frequente nelle annate calde e siccitose. Non comm.
10p-
;·;o-
~ L__J
(-)
-
i.: '.i~
OG r~~.
\ i \.';
-
1363 - Boletus f1avosanguineus Lavorato et Simonini - Specie generalmente di modeste dimensioni (cappello che non eccede i 6 cm di diametro), possiede superficie pilelca di colorazione inizialmente giallo-pallido, quasi puro, che, progressivamente, tende a macchiarsi di rosso-aranCione, assumendo alla fine tonalità uniformi ± concolori e decise, che tendono a diffondersI in ogni parte del basidioma. Lintero fungo diviene blu intenso nerastro al minimo tocco, cosi come la sua carne all'aria se sezionata. Raro Non comm. Sezione Calopodes Fr. - Carne di sapore amaro; biancastra, verde-bluastra ± intenso alla sezione; pori giallognoli, bluastri alla pressione; stipite con reticolo.
1364 - Boletus calopus Perso Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie finemente vellutata, secca, opaca, ± rugolosa, di colore chiaro, beige-pallido, camoscio con sfumature rosate o olivastre, imbrunente alle abrasioni. Thbuli: piuttosto corti, adnati, giallognoli, poi giallo-olivastro; pori molto piccoli, dapprima gialli, poi giallo-verdognolo a maturazione, blu-verdastro al tocco, infine brunicci. Stipite: 5-15 x 1,5-4 cm; obeso, poi cilindrico o c1aviforme, talvolta molto più lungo del diametro pileico, giallo-vivo in alto, rosso-carminio, porpora, verso il basso, brunastro alla base, blu-verdastro alla manipolazione, ornato da un evidente reticolo biancastro che diviene progressivamente concolore al fondo. Carne: biancastra, azzurra all'aria; odore acidulo, sapore molto amaro. Spore: 12,5-16 x 4-6 11m. Ecologia: tarda primavera-autunno; in boschi di latifoglie e di aghifoglie, su terreno acido. Comune, condivide habitat e periodo di crescita con B. edulis. Non comm. 1365 - Boletus radicans Perso (= B. albidus Roques) Pileo: 8-16 cm; da subgloboso a convesso-guancialiforme; superficie ± rugolosa, finemente vellutata, un po' viscida a tempo piovoso, da biancastra a crema-grigiastra, beige-pallido, imbrunente con l'età. Thbuli: lunghi, liberi, gialli, bluastri alla pressione; pori piccoli, gialli, olivastri al tocco e alle abrasioni, sfumati di arancione con l'età. Stipite: 6-12 x 3-5 cm; subbulboso, poi obeso, claviforme con base ± radicante, da biancastro a giallo-pallido, talvolta debolmente sfumato di rosso, imbrunisce al tocco e alla manipolazione; nella parte superiore è presente un fine reticolo concolore. Carne: biancastra, un po' rosata alla base, azzurra ± intenso al taglio, poi livido-grigiastro; odore poco gradevole, sapore amaro. Spore: 12-16 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto diverse latifoglie, soprattutto querce, su terreno calcareo. Poco frequente. Non comm. 484
(JO-\J
©0 c.'.
---'--
:~~~ , ..
,"o.!
/."';'1,.
;~.~
~
-l
1502 - Lycoperdon echinatum Perso Basidioma: 2-5 cm; per lo più globoso, brevemente stipitato; esoperidio ricoperto da lunghi aculei (4-5 cm) ± uniti e ricurvi all'estremità superiore, bruno-rossastro con punte più chiare; endoperidio papiraceo, bruno-ocraceo, areolato dopo la caduta degli aculei, con foro apicale a maturazione. Gleba: bianca e soda, poi grigio-violaceo, infine marrone scuro; subgleba ocra-grigiastro. Spore: globose, nettamente verrucose-echinulate; 4-5 Jlm, con o senza frammenti di sterigmi; capillizio brunastro, con parete ± spessa, diametro di 5-6 Jlm, con pori. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie; più raramente sotto aghifoglie. Abbastanza comune. Comm.
Q;;~;O~ ",~.,fl
1503 - Lycoperdon lividum Perso -Ha l'esoperidio privo di aculei, ricoperto esclusivamente da una granulazione farinoso-forforacea di colore ocra-brunastro, Spore arrotondate, finemente verrucose di 4-5 ~m. Capillizio a parete spessa, ramificato econ pori, Comm.
VJ
'l ffi\f)1 .