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ie un ulten /ocherà la < he) di forn satura un q onera da i via. rincipali di a una mat< iella riduzic o (XII), eh reo ed eriti l'introduzi
5~; neutralizz
Si tratta di fillosilic sti, ordinati, tipo 14 À di distanza re in Fe2O3 inferiore ; bile dagli acidi, co riscaldamento ad e
con certezza in natura termini i Famesite e l'antigorite. La green mine di solo ferro bivalente Feà mentre i vari termini della seri Fe^I(OH)4Si2O5-Fe'IAl(OH)
CLORO 11 doro è il penultimo elem riodo nella Tavola periodic ro fra gli alogeni nel VII G del CI manca un solo elett gere la configurazione eletti bile argo. Esso possiede ui elettronica ed una notevole
nella tabella II. I valori dell'ei tropia alle varie temperature in equilibrio col suo vapore, tabella III. La solubilità del CI è assai i ratura ambiente, giacché a 20' in equilibrio con un'atmosfer
è —34,05" a pressione tensione di vapore, a 25' Pertanto, la liquefazioi zione agevole ed è ali servarlo e trasportarlo rìn\n muniti di valvn1
É» H a n n H ili 1 i-zirvnp» r*r\r\ or»/-in
Con ossidi di metalli come Al, Mg, Zn, C e Pb il CC14 reagisce dando i rispettivi clorur cloroidrocarburi, ossido di carbonio, eloro fosgene. Reagisce violentemente con sodio potassio; scaldato con amalgama di sodi produce cloruro sodico e carbone. Attacc l'alluminio e le sue leghe, talvolta in mod esplosivo, in presenza di umidità. Il CC14 pu essere facilmente ridotto a cloroformio; co i riducenti più energici, come amalgama < potassio ed acqua, la riduzione procede fino
uso di altri diluenti come N2 e HC1 che, nel caso della clorurazione del metani vono per prevenire esplosioni e per evi decorrere di reazioni del tipo: idrocart +cloro-> carbone+HCl che possono a re a causa di accidentali difetti di alimei ne o in condizioni di miscelazione difì
mente recuperaDin nelle operazior saggio. Statistiche. Il grande sviluppo delle ne del CC14 è praticamente avvenu II guerra mondiale come consegue: fermazione commerciale dei clorof ni. L'aumento di produzione è sta
ziale della struttura dei diuret l'atomo di eloro può essere sos gruppo bromo, nitro o trifluon che si verifìchino perdite dell'atti1 Nel chinetazone, la cui attività è dell'idroclorotiazide, il sistema dico ciclico è sostituito da un
afruny E. J., Ross C., «J. l'harmacol. I137, (1962), 324. arminati G. M., «Arch. Jnt. Pharmaco (1963), 446. rawford J. D., Frost L., Welsh M., T « J . Pharmacol. Exp. Therap.», 135, 'e Stevens G., Diuretìcs, Chemistry ano logy, New York, Academic Press, 19 •ettli L., Spring P . , « Z . Ges. Exp. > (1962), 310. >irks J . H . , Cirksena W. J., Berliner
tro residui di arginina; questa a ha indotto Black e Dixon a pror. per le e. un meccanismo di duplic ziale del gene, come modello nell di questi polipeptidi a partire da ui de ancestrale (figura). Le e, per la loro semplicità sti
formalmente, in stati di ossidazione non int Infatti lo stato di ossidazione medio di ciasc atomo metallico sarà 1,83 nel caso di (M6X; e 2,33 nel caso di (M6X8)6+; per il grup (M6Xl2)"+ uno stato di ossidazione 2,33 e risponderà ad n = 2, mentre, con n — 3, i gli stati di ossidazione del metallo sarar rispettivamente 2,50 e 2,67. Un'altra importante proprietà comune
alogcnuri binari di renio (III) e numerosi rivati. La struttura del complesso polinuc re [Re3Cli2]3~ è illustrata nella figura 3 i consiste in tre atomi di renio disposti a tr golo, tre ioni alogeno bidentati a ponte gli atomi metallici, nove ioni alogeno me dentati, tre dei quali in posizione equatori
sostituiti, il gruppo (Mo6X8)4+ può essere com plessato con i leganti più diversi : alcuni esem pi di questi complessi e le loro caratteristich strutturali sono stati trattati nei capitoli pre cedenti. Il gruppo (Mo6X8)4+ è, infatti, stabil anche in acqua regia bollente, come pur in acido solforico concentrato a caldo; sotti i vuoto è stabile fino a 800°, in aria fino 1 300°; è, tuttavia, decomposto da alcali fori i con formazione di idrossidi di molibdeno (V ) e idrogeno. La sostituzione degli alogeni de , ; i
questi e. m. sono decomposti da alcali for Un'altra particolarità di questi alogenuri niobio e tantalio è il fatto di essere solubili acqua. In alcuni casi le soluzioni risultai sono abbastanza stabili e contengono il gru pò (M6X12)"~ inalterato; in altri casi, specie mente con n = 3 e 4, si assiste ad una decor posizione abbastanza rapida del e. m., c
iropan-2-olo, insieme con tre fr; escenti, i quali rappresentava™
jogo, sebbene il C-I del ribosio n< ione 5'-desossiadenosilico abbia la onfigurazione (i che si trova negli £ leici il C-I del ribosio del nucleotid ìetilbenzimidalico ha l'insolita confi e a. Merita, infine un commento la resenza del cianuro come legante r ocobalammina : attualmente, in effe
formazione del Co" (vitamina B12r) e gine a soluzioni di color rosso bruno, lizza mediante cauta riduzione catalitici acetato di cromo a pH 5. Il secondo della riduzione (effettuata con un ecc acetato di cromo a pH 9,5 o con bore di sodio) produce una soluzione grigi* (Vitamina R.« ì nella rmalp il rr>haUr>
1784 crrr1) chiamato il latto na B12 (struttura parziale XV] stadio la clorurazione avviene meso non sostituita (C-10), clorolattone (struttura parzia dicianuro ha un bel colore a2 572, 612 nm):
e un netto incremento del livello locitico. Effetti biologici. Sono state fatte molte inazioni circa l'attività biologica dell; mina B12; si ritiene che essa interven processi biologici di riduzione e nel ir lismo dei grassi, delle proteine, dei carb e degli acidi nucleici. La scoperta dei coenzimatici ha portato ad uno stud
stalli ad habitus cubico od otti a quelli della pirite; simile a qu è anche la sua struttura, ottenit do un As ad un S dei gruppi ristici del disolfuro di Fé. La e. ha un colore biancastr rossastri, lucentezza metallica (100) perfetta. In sezione lucida
c u i il iiiv.iauw t
ppure direttamente tra substrato e oss Citocromi. Sono denominati comuneme minici, in quanto il loro gruppo proste ma ferroporfirina simile a quella della ;lobina. La loro funzione di trasportai lettroni è legata alla presenza del ferr >uò ossidarsi e ridursi reversibilmem lendo o assumendo elettroni. Nei pr
Essa trasporta i frammenti carbonios II gruppo attivo del e. è il C-2 dell'e tiazolico sul quale si fissano i substrati (o toacidi, chetozuccheri) con il loro gruppc Nell'ambito del complesso coenzima-subs quest'ultimo subisce una scissione ed il mento rimasto attaccato al e. (di soin^ un' de) viene trasferito ad uno specifico acce Un esemnio del meccanismo d'azione
precisamente, FH4:NADP®-ossidore FH 2 +NADPH+H® -> FH 4 +NA Le successive tappe attraverso le qua viene trasformato nei suoi derivati m boniosi sono schematizzate nella fi] La formazione del 5,10-metilen-F avvenire attraverso varie vie: 1) per combinazione dell'FH4 con
noneaen aciao aesossiunauico 'eazione che implica un e. del nfatti il gruppo metilico non de :ionìna ma da precursori coni a formaldeide e il gruppo idros< ìerina.
.L aiuvna uena giuiammico-muiasi e assoiuiamente dipendente dalla presenza di cobammidi e. L'esposizione per qualche minuto alla luce del sole di preparazioni dell'enzima determina perdita completa di attività. È da ricordare infatti che la luce, oltre agli acidi diluiti e al CN® è in grado di scindere il
itesi dell enzima-biotina-CO.,. l. del comune intermedio prevc> )go l'unione deila biotina alFen: >so è catalizzato da specifiche ito visto infatti che incubando itetizzante, la propionil-CoA n biotina-14C, ATP e Mg-, un; amina risulta strettamente leg*
amasarma i . , Lipui umnones, m «/vuvanccs LIPII Res.», 6, (1968), pp. 107-180. obinson F. A., The Viiamin Co-T'uaors of Enzym Sxstems, Oxford-London-New York, Pergamo Press, 1966. :brell \V. H . , Harris R. S.. The ìiiamins II. Ne^ York, Academic Press, 1968. /agner A. F . , Folkers K.. Vitamins and Coenzyme: New Y o r k . Interscience, Publishers I n c . . 1964. /akil S . J . , Gibson D. M . , « Biochim. Bioph\s A c t a » , 4 1 , (I960), 122. /essman G E . , Werkman C. H . . « A r d i . Biocherr B i o p h y s . » , 26, (1950). 124.
pelone differiscono l'uno dall'alti per i loro sostituenti sul grupp dell'anello B, sull'anello aromati l'anello C del tropolone (tab. II). fa, vennero isolati un alcaloide d (alcaloide CC-12) con un grupp sull'atomo di carbonio C-6 e l'a ciosina. Nel 1955 Beìlet e Muli dal Colchìcum autumnaìe un alcal
Questi derivati sono si mente da tutti gli aie (tab. TTT). Questi lumide sempre (in piccole quant colchicina in tutte le pie sottofamiglia delle Wun troscopia di massa ha n colchicina è un dimero
Buchanan, Tarbell, Schofield, Goldsmith, Rapoport et al. har singoli passaggi intermedi delk colchicina. Alcaloidi senza l'anello del tropi
Queste sostanze formano un alti nore di alcaloidi contenuti nelli
li A e D. Battersby e Santavy (1965) hanno sf la costituzione delì'androcimbina (XXI plicando i metodi classici di degradaz metodi spettroscopici ed altri metodi chimici. La posizione del gruppo fenol nucleo A è stata determinata prepari l'etere etilico seguito da ossidazione cc
secrezione di bile diluita, di vomì mente aumentato, ma poco ricca Una tale distinzione appare però artificiosa. Le indicazioni fondamentali dell :oleretica, della quale spesso si ab e seguenti: ostruzione delle vie b ;asi di litiasi biliare a carico del cc mpone la terapia chirurgica), affé;
i e. vari di realizzazione 3 essere menzionati anc :XI) (Oragallin®) e l'imec ntabiline®). La prima si il fatto di essere un ete a serie piridazinica; il sec la 7-idrossi-4-metilcumai iferone e possiede azione spastica a livello dello s CI
1
re ancne neu intestino e neua pene e isura minore nel rene, nell'aorta e nel e Ilo (però solo durante la fase di fon :>ne della mielina). La sequenza di reazi e dall'acetato portano al e. è stata chiai ogni suo particolare e si conoscono i sisti zimatici che partecipano al processo. '
liei. Ancne in questo caso sono note le reazioni per h dei prodotti che intervengo] e sono state precisate le car stemi enzimatici che vi par zimi sono localizzati nella ci La trasformazione del e. Ì avviene nel fegato e rappres più importanti per la sua escrezione. La tabella V schema di queste reazioni, auel che si verìfica nella se
quantità di steroidi neutri eliminati ; mente con le feci nell'uomo, a dieta ] e, varia da 342 a 813 mg mentre g biliari variano da 189 a 431 mg. L'assorbimento del e. di origine alii da parte dell'intestino, il suo traspc fegato e nella circolazione sanguigna pure le sue funzioni nell'organismo so oggetto di numerose ricerche. Ciò nor rimangono ancora osei molti nrobler
pendo la circolazione enteroep ad un aumento della trasforrr epatico in acidi biliari. Al cont sorbimento e una maggiore riu acidi biliari porterà ad una d questa trasformazione. Quella biliari che non viene reimmessa bisce delle modificazioni nell'int ra della flora batterica e viene le feci.
.a loslahdilcolina viene degradai
arie vie metaboliche che portai azione di e. oppure dì coli] tab. II). L'azione della fosfolip^ ìasi) sulla fosfatidilcolina porta ione dell'acido grasso dalla pos ;licerolo e alla conseguente foi isofosfatidilcolina, comunemente
i--.\cic ili nolcvolc ausilio ncircsplica/.ionc ci iiucsic fini/ioni; e stata avanzata l'ipotesi eh
la colina-C-soHato intervenga nel trasporti del solfato attraverso le membrane dato che sia nei funghi che nelle piante superiori, stata dimostrata l'esistenza di un trasport attivo di questa sostanza la quale, nei microi ganismi, può costituire Tunica fonte di zolfc
che si possono far risalire a queste quattr* categorie, sebbene gli effetti sul SNC sia™ molto limitati perché, essendo presente nell. molecola un atomo di azoto quaternarie l'acetilcolina penetra molto scarsamente ne cervello. L'alcaloide muscarina era caratteriz zato, nella descrizione originale, come vettor. di azioni Qualitativamente simili a Quelle del
squilibri dietetici provocati dall'assunzione d forti quantità di alcool. È stato calcolato che i ratti in accresci mento, mantenuti con una dieta a base d caseina, necessitano di 40-200 mg di e. pe: 100 g di razione mentre invece i polli neces sitano di 150 mg di e. per ogni 100 g di un; dieta in cui la caseina è la proteina in quan
I W I l l l . l / I O I i e s e l e t t i v a M l l l Ot'LMIIJMIIO [
i tlit- venissero sintetizzali n u m e r o s a i\.ili t li mi ii.ii mcnlc atììni alFacclicoli
II test biologico ideale per la misura etto di questi composti dovrebbe dt nisura quantitativa riproducibile dell;
La. presenza ai un doppio legame (n° H fa diminuire l'attività di un composto rispett al corrispondente composto saturo, e un tr pio legame (n° 11) ancora di più. Variazione nel gruppo estereo. L'alterazione qualsiasi sostituzione del gruppo acetilico prc voca una diminuzione di potenza rispetto a l'acetilcolina come si vede, ad es., introdi
iiin.i, e r i i h . l i l k UiTcbhi." MIL'IUK1 r c l a / u iin.i
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gli a ^ o n i s l i e a n t a g o r
nerbici (Smylhies. 1972). Seconde Amori (George ei al., 1970; Ferrende 1970) i recetrori colinergici sarebben porto con la conversione del GTP ni ciclico. Recentemente Smythies (1974) ha s
forma di cristalli deliquescenti, bei in acqua e alcool, insolubili in eteri tacolina è attaccabile dalla colineste ma è resistente alla colinesterasi pi ed ha quindi azione più prolungata e colina. Possiede un'intensa azione r ca e pressoché nessuna azione nico trodotta sistemicamente nell'organi no (o animale) provoca vasodilataz ferica e ipotensione, aumento della s gastrica e bronchiale, sudorazione
meo positivamente ed una carica ugola portata da una catena latera •siduo di amminoacido. ^pendenza dai pH. La variazione de tà di reazione al variare del pH, a co one costante di substrato di 3 • I1 portata nella figura 3. 11 grafico è mte da un punto di vista sperimen scarsamente attendibile per studi "equazione di Michaelis-Menten uè narametri. A e K,. oenuno dei a
D meccanismo dell'inibizione di : opportuno, allora, ricercare 1 ne alternativa. Si è visto che e dio nella reazione idrolitica vie acetil-enzima. Il sito anionico tato come non occupato nell'aa e sito però nell'intermedio ac e essere capace di legare la coli] zima deve catalizzare la sintesi ina così come la sua idrolisi.
nihitori covalenti. In generale int [ueì reagenti clic reagiscono in ialc in relazione al m e c c a n i s m o