A richiesta il supplemento «Le Scienze Astronomia» €3,90
Novembre 2011
edizione italiana di Scientific American
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A richiesta il supplemento «Le Scienze Astronomia» €3,90
Novembre 2011
edizione italiana di Scientific American
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NUMERO SPECIALE
nfuturo delle "
La crescita inarrestabile delle grandi metropoli può offrire soluzioni ai problemi globali di oggi e migliorare domani la vita di tutti noi
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Sommario Entro II 2050, 11 70 per cento della ~lone mondiale sara uroamz.zata. In futuro qUindi le città affronteranno sfide epocali da CUI però possono emergere soIl1liorli a problemi globali, come spiega questo numero speciale. (Foto di Dan 5aellinger)
38
1.2
Saggezza urbana
no'"embre 2011 nUUlero 510
78
di /)lIt'id Eidlo
Per affrontare le sfide più ambiziose occorre panire dalla cinà
la via migliore per ridlJI"re l'impano ambientale della vita urbana è aumentare la sostenibilità delle dnà in cui abitiamo
Cittàl)rotagoniste di Alessandro Rosinn
82
La rete sociale di C'arlo Rom e Anihony Turrn.wlld
Rispeno ai capi di governo, i sindaci hanno più opponunità per tagliare le emissioni di gas serra
86
In tuno mondo si sta sperimentando una vasta gamma di soluzioni creative per ridurre consumo energetico e idrico. rifiuti ed emissioni urbane, rendendo allo stesso tempo la vita più facile agli abitanti
Motori di innovazionc di Eduard Clae.rer La maggioranza degli abitanti del pianera vive in una mclro-
88
poli. Un fano che alimenta il successo della nostra specie
62
Gli attacchi dell' 11 settembre sembravano aver decretato la fine dei grattacieli. Dieci anni dopo. questi giganti stanno vivendo un periodo di espansione senza precedenti
tli ('urme/o &mifa.::i
68
96
BaZa1lr globale
Quali innovazioni e quali interventi pOirebbero rendere più vivibili le nostre cina? Ecco le proposte di urbanisti politici ed espeni italiani e stranieri
A sorpresa, le baraccopoli si rivelano luoghi di innovazione
Ricetta contl"O il declino
Le città che \'ogliamo opinw"i roccol/e dII Polco C'/aur!l: .llid/(lpl Ea.Y!f'I'!' Go"y SIi.l"
dilluberl.\e..:irl/I
76
Castelli in nria di .Ilari: LlIlI1s/rr
tU igrnzioni di casa nostra le cina italiane, dalle migrazioni interne degli anni del boom all'immigrazione suaniera dei giorni nostri
La città efficiente di .I/a"k f'iSc11C!N
Per sfrullare il potenziale creativo e innovativo di una cina si devono collegare i cittadini in rete lasciandoli liberi di agire
56
Tutto il clima è locale di ('gn/llia Roscll..-rceig
DaJ Neolitico aJla rivoluzione digitale, come ~ cambialo con le cinà e neile città il nostro modo di vivere I~O
Com'è \'erdc la città
a ("/11'(1 deI/li rn/a::ione
100
"i\'CI"C U
.lletl.l Cit)'
di &h..-ard Glae..,-er
di IIII/i(llll (iih:JlJfI
ISlruzione e libera impresa sono gli strumemi migliori per reinventare i centri urbani
l'umanità si muove lungo una linea di confine della SC"tlta e il mondo alla Disneyland
W"ww.lps('if'nzf'.il
Ira
J .1'
l'anarchia
Scienze 3
Sommario Rubriche 7
Editoriale (Ii .l/arco Callol/{'Q
8
In edicola
IO
Borsa di studio
12
lntcnista Se la notizia e più veloce dei neutrini
II·
Made in lIal)" I signori deJfaria pulita
1(;
di Lelizii, Cabaglio
Scienza e filosofia La lezione di OPERA
18
diG;(Jf'(l1l1tiSpalllro
di 1:.1nw Caslella,,;
Appunti di laboratorio Ma allora quanto siamo Iitxri? di Edoaroo &1U:im-l1i
20
Il matematico iml)ertinente Un Nobd quasicristallino
22
,\stri & Pa rticell(' Velocità smodata
2ni quantistici Rifrazione negativa ascita della placenta le siltUine allungano la vita?
.. s. S_I
3-,
SO
di Dario 8ressani"j
l"ormone della memoria So quel che vMi
Aborigeni: i primi esploTiuori della Terra L'Europa apre aUe embrionali Brevissime
.119
lIo\-t'lIIbre
(.!Oll
Editoriale
-_............... -...... .--Comitnto scientifico
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lesbe C. AieIo
dì Marco cattaneo
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n futlIrO che ci aspetta Come cambieranno le città e, con loro, la nostra vita
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a notizia. passata un po' sot-
quell'anno. a quasi 15.000 anni dall'inizio del processo di sedentarizzazione delle comunità umane. gli abitanti delle cinà hanno superato per la prima volta quelli delle aree rurali. E secondo le proiezjoni delle Nazioni Unite nel 2050 due abitanti della Terra su tre vivranno in cina. Inoltre. se già oggi almeno 100 città cinesi superano il milione di abitanti. intorno al 2030 saranno una trentina le metropoli in cui si ammasseranno più di IO milioni di esseri' umani. con Tokyo in testa. a quota 36 milioni O giù di li.
dove il barano divenne la prima forma di commercio. Ed è da quelle primitive esperienze di convivenza che mosse i suoi passi ciò che i Greci chiamarono po/is. i Romani IlrbS o civillJS. e noi, oggi. chiamiamo cirrà. Fu dunque da un progeno col1cHivo che presero fonna le arti. le lettere e le scienze. In una parola. la cultura. Ed ecco spiegato in un amen perc:he un mensile di divulgazione scientifica dedica un intero numero al futuro delle cinà. Perche i cenTri urbani s0no stati. sono e sempre più saranno il motore evolutivo della nostra conoscenza e il luogo dove questa troverà applicazione. Che ne sarà. allora, delle cinà del futuro? Per scoprirlo dobbiamo guardarci attorno.
oocente III bIoetlca.
George M. Chorch dretl'Dre CI!!fller!or
~Gene!ics,
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Rita CoIw:li di Shechtman riuscirono a fare
breccia anche grazie al lavoro teorico del fisico e matematico britannk:o di Roger Penrose. Enon solo, visfo che, come racconta Piergiorgio Dclilredd nella sua rubrica (si veda a p. 2q, la bizzarra struttura dei QUaSicristaJ~ si osserva anche In opere architettoniche e artistiche di molti secoli fa. SI tratta di strutture con un Ofdine intermedio tra lo stato amorfo tipico dei vetri e quello regolare tipico del cristalli dovuto auna simmetria pentagonale del reticolo Quasicristallino. Questa simmetria, osservata per la prima YOIta da Shect1tman, fa si che i quaslcristalli mostrino schemi regolari di organizzazione dogi atomi che tuttavia, ed è questa la differenza con i cristalli, non si ripetono neilo spazio. Oa11982 a oggi sono stati sintetizzati centinaia di quasicristalli in laboratori di tutto il mondo, e 0012009 è anivata la prova regina: la scoperta del primo Quasicristallo naturale. in campioni di minerale (lCOSahedrite) composti di alluminio, rame e ferro estratti dal fiume Khatyl1ta, in Russia.
Giovanni Spataro
Un premio all'immunità Il Nobel per la medicina o la fisiologia di quest'anno passerà alla storia anche per il dibattito seguito alla oomlna di Ralph Steinmann, della Rod<efeller Univefsity di New Y1inIIoIte neI'espressione genica e nella riparazione del DNA, sono responsalliI dell'aumento (j Iongevilà prodotto dalla restrizione calorica? L'ìpolesl si è affennata grazie a espet Ìi IIelIti in cui 1ieWo. verme GaenorfJatxjtjs eJegans e drosofila. manipolati per produrre più sirtuine, vivevano (j più. Ma David Gems e Unda Partridge, dello L\1iver.lity College di LorxIra, SOSteflgOllO su -Nature- che gli studi su vermi e drosofile erano sbagliati: gli esemplari di controllo non erano geneticamente identici In ogni altro aspetto. La 1'0 replica con controlli adeguati non ha rivelato vantaggi. Gli autori degli studi, Leonanl Guarente del Massachusetts 1nstitu1e of Technology e Stephen HeIfand della Brown lkWersity, arrvnettono la S'IlS1a, ma affermano che I benefid dole sirtuine, PLI' ridotti, sono slati confermati repi(3XIo gi espel illenti con c0ntr0lii impeccalliIi, nel 2009 In drosoIìIa eora, sullo stllSSO runero di -Nature-, nel YeITT1e. commentatori i idipeo m,ti. le sirtuine hanno senz'aItro un più complesso del pIità ricmosce che
l1CIl c'è sm:> ti! carta: saramo
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oome deoatzIoni
ufliciaIlWld1e le P' ........... oo .... 1Ud1é il POf (O'" tuIt.Iità, con
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imita _tella.Slr.mO valide giO dal gemaio 2012, e (JJildi per garan1ìe che tutli
ne vengano a lXIlQSC8I"Il3 sonoslate ~ su .... (Jindicina di _ dei seI1ool. Altre modiflche milofj _ a
MeIxune i ispetta a.1O inYec:e ! const.eti tempi di preawiso, entrando in Yigore a partire dal
2013. (!liSal
1.A' Sci('1l7.e
37
cmA de sofferenza umana. Eppure anche una periferia degradata e povera offre benefici che non si possono trovare in un villaggio o in un fanarla. Spostarsi dalla campagna. per ~mpio. pona a un drastico cambiamento nella vita di molte donne.
Come ha soualincato Kavita N. Ramdas. del Glo-
227 • runero COI1'4 di _ cile lB1no _idood le ba....,...oo • partire dai 2000, secondo !
Ie_~
."'
bai Fund for Women. nel libro U,w cura per la Terra di Stewan Brand (Codice edizioni, 2010): .In un villaggio. lUno quello che può fare una donna è obbedire al marito e ai parenti. macin~ il miglio e cantare. Se si sposta in città invece può trovare un lavoro. cominciare un'attività e da~ un'istruzione ai propri figli•. In efferti la città ha iniziato ad apparire come un'opportunità per risolvere: i problemi più che come una fonte di problemi Gli investimenti per migliorare le condizioni igieniche e per distribuire l'acqua hanno tnlSformato molte città nei paesi sviluppati da ricenacoli di malanie e infezioni in roccaforti della salute. La popolazione urbana è a minor rischio di mone per un incidente stradale e per suicidio con arma da fuoco (seb~ne sia più SU'e5sala). Dal punto di vista della metropoli. il cambiamento climatico se.mbra più risolvibile: i residenti in città usano meno le auto private e vivono in abitazioni più compane rispetto a chi vive fuori e quindi tendenzialmenre hanno un minore impano sull'ambiente in termini di emissioni di gas serra. La sfida ora è estendere l'efficienza tipica dci centro urbano a una conurbazione più vasta. comprendendo il centro città. le periferie e le città satelliti. Sebbene la soluzione del problema climatico vada oltre le nostre capacità. il modo in cui si costtuiscono le città e il livello di efficienza che si raggiunge nella vita urbana i si sta delineando come il fattore più imponante del- l. nostra risposta. Tunavia l'effeno più impanante potrebbe esse- :I re quello suUa mente: gli esseri umani sono anima-I" li sociali. e traggono stimoli dai propri simili con i quali entrano in contatto. Platone e Socrate visse- .; ro entrambi nell'Atene del V secolo a.C.. una città- 'i stato. Galileo e Michelangelo vissero nella Firenze del Rinascimento. Steve Jobs e Steve Wozniak so- ~ no cresciuti in un'area conurbata degli Stati Uniti ~ occidentali che comprendeva la Silicon Valley. Probabilmente le giovani e agili menti al lavoro sulla 15 prossima grande idea ora sono su Twiner: vivono. come sonolinea William Gibson nel suo articolo a pagina 100, in una sona di meta-città digitale. Ma e probabile che vivranno anche in una metropoli reale. La tecnologia sta "plasmando la vita in città rendendola intellenualmcntc più produttiva. ma non ii riuscirà a sostituire tanlo facilmente lo scambio di- .§ retto di idee che deriva dalla vicinanza con i propri simili. la pietra angolare su cui è costruita la vi- ila urbana. A Questo numero di d.t Scienze. cdebra la città come soluzione dei problemi della nostra epoca. Ab- 15 biamo di pmenrarlo nell'autentico spirito urbano: largo alle idee migliori. •
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~rcato
40 Le Scienze
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1l00TO Nossoo paese è mal
r1uscito • sostenere la crescita economk:a
oenza urbanlzzazlone
Aree urbane con popolazione dl un miliooe di abitanti o piu nel211J9
•
1-5 milioni
•
5-10 milioni 10 milioni o più
Le 10 più grandi aree urbane
1975 2IIJ9 2050 (prol!monel
. Coi_.w 1'... 111"'",,*_ di _ I Coi_.w 1''''lIIe'alleAi!.''. di LuoAngeles-lung 8eadl-SanIa Alla t Coi_.w l'... di Osaka-llddelkl Nazioni la percentuakl di _ che vivono in aree urbane continuerà ad aumentare nei prossimi decenni (dlscI1/lJianchie b/ÙJ. L'ONU prevede un avvicendamento nella classifca delle dieci città più popolose nel 2050 (sterene b/ÙJ. _ Tokyo prometta di mantenere il primato.
lJn~•.
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ILDATD Pechino è la città più egualitaria nel garantire l'accesso alle abitazioni e ai servizi di base
IL DATO Ad Amman, in Giordania,
un residente
su QUattro è un rtlugiato
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ILDATD Tre citlà
sudatricane hanno la più elevata dlsparttà di reddito Interno al mondo
www.lcscicnze.it
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Le Scienze
41
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cmA Dal eolilico alla rivoluzione digitale, come è cambiato con le città e nelle città il nostro modo di vivere
Ci
(h Alessandm Rosina
e città sono da sempre al centro dci cambiamenfo. le maggiori discontinuità e rivoluzioni nella storia dclruomo
hanno di Fano sempre avuto le cinà co-
Nella s10ria della C!vilta umana SI
possooo Identificare Quattro momenti ctllave In OJJ le CIttà hanno un ruolo di protagOniste' il NeoIlUCXl.1a l'lYOIuzJooe dei ComunI. la nvoIuzione Industriale e la nvoluzione digitale In passato, ciascuno di Questi passaggi nvoIuziooan ha modìfìcato IO modO radK:aIe sia le ctt:ta SIa il nostro mooo (j VlYE!fe. LD stesso potrebbe verifìcafSl <XW1l'anuale ~dognale.che
mira a far diventare -Intelligenti-le cmà In un mondo Wl CUI la PQIlOiaZione urt>ana e dlYenta1a la
magg""""",.
42
'-,l' Sd('llzl'
me protagoniste. Possiamo vederlo attraverso qualtro momenti chiave delle trasformazioni che hanno cambiato il nostro modo di vivere: il Neolitico. la rivoluzione romunal..cirradina che pone le premessr del Rinascimento. la rivoluzione industriaJe. per finire con la rivoluzione digitale in corso. Per runa la storia dcII 'uomo. fino alla fine del primo decennio di queslO nuovo secolo. gli abitanti delle aree rurali sono stati la pane nettamente prevalente della popolazione mondiale. Ancora nel 1950. quando le uniche meoopoli del mondo sopra i IO milioni di abitanti crano New York e Tokyo. viveva neUe cinà meno di un terzo degli abitanti del pianeta. Il 50 per cento è SlatO superato solo nel 2009. e le previsioni ci dkono che a metà XXI secolo la popolazione urbana potrà arrivare a essere il doppio nspella a queUa rurale. Nonostante il fone impulso recente. il processo che ha ponato le cinà a imporsi (" a ospitarr ora la parte quantirarivamenre pTTValenre della vita umana ha però radici lontane. Già alla fine dci Ple:isu)ce-ne i nosLri antenati si trovavano diffusi praticamenle in ogni pane del globo terrestre. adattandosi alle situazioni ambientali piu diverse. Ma solo con la rivoluzione del Neolitico inizia la vera storia della civiltà. Forse anche sollecitato da un cambiamento climatico che rrstringe in moltl' all."{' la possibilità di sostenersi tramite caccia c raccolta. l'uomo inizia a coltivar\' la terra e ad allevare animali. Divema progressivamente stanziale. costruisce abitazioni in villaggi sempre piu ampi e cinti da mura sempre piu aJte e solide. Aumenta quindi. la popolazione. e nascono i primi agglomerati urbani. Dai circa cinque milioni di abitami sparsi sul pianeta. si 531(" fino a olm i 250 milioni all'epoca ddla Roma imperiale. Questo vivere: in modo stanziale in comunità dense. vantaggioso sotto molti aspetti. peggiora però le condizioni di sopravvivenza. Rispetto ai cacciatori. ~ la dieta degli agricoltori diventa infarti più pover.l e imeno vana. basata sopratruno sui cereali. Inoltre. la -i
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519
non'mbn:' 1UII
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www.JescieIl7.e.it
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LI' Sci('lw..t,
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cmA maggiore densità di popolazione e il continuo con-
lana con gli animali aumentano i rischi dj insorgen-
__ è prntessae
za e diffusione di malattie infettive. Ma è soprattutto in questa nuova fase che nasco-
no e si consolidano profonde disuguaglianze territoriali e sociali. Prima del Neolitico ciascun essere umano viveva di caccia e raccolta, procurandosi
giorno per giorno il cibo necessario per sopravvivere. Qualsiasi attività veniva compiuta usando sola-
mente la forza delle gambe e delle braccia del singo-
di demogfafia
lo. Non ci sono differenze sociali e territOriali: tutti
aJl'lJ1MlIsiti Cattolica di Milano. Ha publlOCalD articoli e libri sulla
gli uomini si trovano ovunque nelle stesse precarie condizioni di sussistenza. È solo dopo la rivoluzione del Neolitico che il
coMiZictle dE; gioYani, sui rapporti tra generaooni. sulle relazioni tra
mondo progressivamente si popola di re e regine. san'rdoti e soldati. sudditi e schiavi. Nascono i primi
uasformaziol;
defrografict'o esvil~
nuclei di città. con istituzioni sociali. regole di convivenza. caste, ma anche stimolo al confronto, alle relazioni commerciali. alla conoscenza e all'innovazione continua. Nella polis l'uomo diventa un animale cpolitico.: ciascuno con un suo ruolo e una sua funzione all'interno di una comunità sempre più complessa e stratificata. E proprio grazie alla specializzazione e all'organizzazione gerarchica del lavoro diventano possibili cose che prima erano considerate umanamente irrealizzabili. Piramidi. cattedrali e castelli possono essere costruiti grazie alla possibilità dell'animale politico di andare oltre la semplice energia prodotta dai propri muscoli e di usare anche la forza di altri uomini sottoposti e di altri animali addomesticati. Le città diventano il laboratorio per la costruzione di un nuovo mondo, più simile alle ambizioni dell'uomo che ai vincoli di natura.
Rivoluzione comunal-cittadina
3 SU4 la quola di popolazione
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agricole alla fine del 5eialnto. Forau~lIIIr"
d'6np. M LM a.:d, l.à7a. 8IrI, l!l!1B.
Un altro momento chiave dell'imporsi delle città e del loro impulso sullo sviluppo economico e sociale è quello che si produce in Italia poco meno di 1000 anni fa. Lo storico economico Carlo Maria Cipolla parla. non a caso. di rivoluzione comunal-cittadina. È la rivoluzione che traghetta l'Europa fuori dal sottosviluppo per riponarla al centro dei commerci, della cultura, dell'ane e dell'innovazione tecnica, ponendo anche le premesse sia del Rinascimento sia della rivoluzione scientifica. Attorno all'anno 1000 l'Europa era un'area sottosviluppata. decisamente arretrata rispetto al mondo arabo e bizantino. La produttività della terra era scarsa e le difficoltà di trasformazione e commercializzazione dei prodotti rendevano l'agricoltura strutturalmente debole. Tuttavia. tra XI e XJlI secolo la situazione muta radicalmente. L'Europa esce dall'atteggiamento di sfiducia verso il mondo esterno e il mercato che caratterizzava l'economia cunense alto medioevale. L'Italia centro-settentrionale si pone al centro di questo processo e le sue città divengono il motore di un nuovo p~ di sviluppo. La struttura sociale si arricola superando la tradizionale dicotomia che contrapponeva i nobili proprietari fondiari alla plebe. Si affennano nuovi ceti soprattutto
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LA- Sdcllz('
su impulso della crescita dei settori più dinamici. come quello mercantile e manifatturiero. Nel mondo cunense medievale a lavorare erano i servi, o comunque gli appanenenti ai ceti inferiori. Con la rivoluzione comunal-cinadina si affenna una nuova scala di valori all'interno della quale lavoro e profitto assurgono a posizioni di assoluto rilievo. Tra i grossi mercanti e le classi più basse si apre anche sempre più spazio per ceti intennedi composti da un'ampia presenza di artigiani e di professionisti di vario tipo. In questa fase il tasso di urbanizzazione. considerando come soglia i 5(X)() abitanti, sale oltre al lO per cenro. contro valori inferiori al 5 per cento delle epoche precedenti. In alcune aree dell'Italia si arriva al 20 per cento. ma solo con la rivoluzione industriale l'urbanizzazione potrà fare un nuovo salto di qualità.
Dal Settecento all'Unità d'Italia Prima ancora della macchina a vapore, un elemento di discontinuità (" accelerazione dci passaggio tra il mondo di allora e quello che verrà dopo è costituito dalla scomparsa delle catastrofiche epidemie. Spari. con il venir meno della peste. il maggiore elemento regolatore del rappon.o tra popolazione e risorse del passato. Le città e gli Stati italiani non furono fin da suhito in grado di cogliere questa nuova sfida. ed entrarono in una fase di ripiegamcnto. Il Senecento è per nostra la penisola un secolo complessivameme di stasi o declino dei grandi centri. A porsi invece come paese guida di questa nuova stagione fu. come è noto. !'Inghilterra. Da qui pani l'emancipazione dal secondo grande vincolo dell'antico regime. Dopo l'affrancamento dalla peste inizia anche. attraverso le premesse della rivoluzione industriale, la fine della dipendenza dalla disponibilità della terra. n regime demografico ed economico nato dalla rivoluzione dci Neolitico si avvia, dunque. verso la conclusione. La quota di popolazione impegnata in attività agricole a fine Seicento era attorno a tre su quattro, Risulta già scesa a circa uno su quattro nell'lnghiltelT3 di metà Ottocento. Il prodono interno lordo pro capitt> sale del 20 per cento tra il 1785 e il 1820 e aumenta dell'85 per cento dal 1820 al 1870. Nel corso del Settecento si stima un incremento pari a circa il 75 per centO della popolazione inglese. Supera il 50 per cento anche la crescita dell'Europa occidentale, mentre il valore relativo al Nord Italia non raggiunge il 30 per cento. I numeri sull'evoluzione demografica ci consentono allora di dire che mentre nel Nord Italia la popolazione. non sorretta da un'economia in crescita, aumentò assai meno rispetto alle potenzialità apene dalla conclusione del ciclo della peste. In Inghilterra, invece. la popolazione aumentò sensibilmente. più di quanto attribuibile alla sola scomparsa delle grandi epidemie. Londra cresce a dismisura. diventando la prima città della nuova era a superare il milione di abitanti. Nel 1800 l'urbanizzazione in Inghilterra risulta
519
novembre 1011
WW". 'Iescienze.il
Le St:it'IIZl'
45
cmA già superiore a quella italiana. La crescita suce~i va è poi impressionante: a metà dci XIX secolo l'Inghilterra ha valori cht" vanno oltre il 40 per cento. mentre l'Italia r poco sopra il 20 per cento. Nel corso del Settecento nel nOStro paese l'espansione deUe cina risulta meno intensa rispeno al resto d'Europa.
ma va considerato che si paniva da livelli più elevali. Nella prima parte deJrOnocento !'incremento della popolazione u.rbana apparr invece mediamente in
linea con quanto accade nel resto del continente. In questa fase a distinguersi è sopranuno Torino. che-
1961 anno in cui in tfajia il censimento ha registrato il sorpasso del numero di addetti nell'industria su quelli in agr1coltura, dato che riflette il processo di
urbanizzazione che ha la massima intensità negli anni cinquanta,
moltiplica per olrre tT'e volte la sua popolazionr dal 1800 al 1861, passando da meno di 50.000 a olrre 180.<XXl abitanti. L'unificazione dell'Italia segna un punto di acce1c.razione nel processo di crescita delle cinà. Al momento deJrUnità i 13 centri urbani più impananti della penisola non arrivavano. rurti insieme. ai 2 milioni di abitanti, con un'incidenza sul totale pari a poco più del 7 per cento. Nel 191 l qucsta incidenza egià salita olrre il IO per cento. Favorite sono le aree di maggior sviluppo industriale. i centri posti sui no-
di del nuovo sistema ferroviario e delle potenziate vie di comunicazione'. ma anche le citta che diventano capoluogo con i vantaggi C' i privilegi connessi. Napoli. che per vari secoli era stata la cinà più popolata dclla penisola, nella prima pane.' del Nove
•
~
-.
00Yut0 far sparire le distanze. ~ le Cltlà rm cui vive ormai la metà della specie umana) c:ontinuaro a prooperare sembra che tutto Iunzionl meglio si sta vicini; a suggefIare un affare. o
o.eroo
ooa retaZJone amorosa. possono essere solo una stretta di maoo, o un baCIO l'lnterscambio di idee che SI verifica negli smèStXab aogIomerati urtlanl del pallSl in "'" di S'Iiuppo può contribuire afard trMIe una via d'uscita dalla poYef1à.
I I
-'
cmA Le città più grandi fanno di più con meno Nuove ricerche rivelano perché le città diventano più produttive e più efficienti man mano che crescono di dimensioni di I_uis Beffellcourt e Geo.D"rey B. " "est ~ citlà sono state dipolle
per secoil axre agglomef1lti umani imalUl1lli, patologoe axre la aimnalJtà.1e epidemie,la Yiiri economici, sani tipocarnente del 15 per cento circa SlIlefl(lrl! a quello dle si avrebtle se gli stessi 6 miro di persone vivessero in due città grandi la metà. NoI chiamiamo questi fenomeni -effetti di scala Sl\leflineali-. le propoietà socioecoo Ollidle _ città aescono piU in fretta di quanto _ pt.......oote un _ _ (cioè lineare) alIl i runero del
loro DwltJ (si _l'*''''>'azioIle a fronte). I dati rivelano dle le economie di scala segoono anch'esse una legge analoga. Quando le dimensioni di una città raddoppiano,le sue infrastrutture flSlChedle vanno dal numero di benzinai alla lunghezza totale delle tubazJoni. delle strade o del cavi elettrici - non fanno lo stesso. Oueste quantità salgono invece più lentamente del~ dunensloni della popolazione: una città di 8 milioni di abitanti ha tipicamente bisogno del 15 per cento in meno di infrastrutlure di due citlà di 4 mil",", CIaSCUna. In questo caso si parta di effetto di scala sublineare. Nel ~, piU l18flde è Iacitlà piU è efficiente il suo uso _ _e, alIl ~ rispami in temlinl di matenali, """'lI'" ed inQLinanti. dimostrano inoI1re dle questi andamen1I di maggior produt1M1à e mlflOfi rosti pennangono anche in paesi assai differenti per
etnlSSlOfll
~ nostre anaisi
livello di sviluppo, teellOIogia e ria:hez2a. Benché siano disporibiIi molte più infonnazIOri relative alle pani del mondo piU ria:he. i dati di a.o dispooJamo per i paesi oggi in via di rapido svill.\lllO. dle per ora sono meno deltaglia~ ma stanno migliorando, sembrano alIlfonni allo stesso modello. il prodotto Intetno 10«1o di molte città in Biasile e in Cina, per esempio, segue
da vicino la medesima alNa supetlineare dle mostrano le città dell'Europa occidentale e del Nofd Ametica, por panendo da un livello di base più basso. A nostro avviso, l'andamento rinane valido perché sono a11awro gli stessi processi sociali ed ecooomIci di base. nelle tavelas di sao Paulo del Brasile come sotto i cieti cand1i di smog di Pechino o netIe strade Ofdinate di
Copenhagen. Anche se gli effetti di scala supet1inean delle citta, dle rapptesentallO i <XlfllIl(lftame medlo idealiZzato di una città di una certa dimensiione, sono quetJi dle prevalgono naie varie parti del mondo,le città reali presentano in vana misua delle deYiazioni dal progresso del 15 per cento alIl i raddoppiamento delle dimensioni di ali dicevamo sopra. I dati dettagliati r~tM a un periodo di 40 annI mostrano. per esempio, che san Francisco e Boslon sooo più ria:he di quarllO indichetebtlero le loro dimensioni. mentre _ (Alizona) o Ri1Ier.iide (Cainomia) lo sono molto meno. Curiosamente, qooste deYiazioni persistono per in:efi decenni: le città _ a restare sulle llfOIJfie traiettOfie di prestazioni migliori o peggiori detIa media in . - notevolmente stabile. Pet esempio le città dle hanno cercato dllTlIgloorare la propria situazione aeando le oondIlJOfll per una (fJall:he -nuova Silicon Valtey. hanno spesso otterulo nsultati deludenb. Le nostre ncen:he fama pensare dle le chl8\ll perché SI producano CllroIt VlI1UOSI di _ e aeaziooe di na:I1elZa siano intangibili qualità detIa d,,"mica sociale, più dle lo sviluppo dell'infras1ruttuta materiale. Questi pfOcessi, come la aescita dello spirito locale di imprenditotiali13, di una reputaZione per le novità e l'avanguardia teenoJogç" e di una alltura dell'eccellenza e della competitivttà, sooo difficili da progettare con specifiche politiche di InteM!l1to, perché si basano su dinamiche del tessuto soaaIe della città che componano un gran numetQ di dimensioni. NoI ci attendiamo che i risultati già ottenuti in questo entusiasmante """"'" di ricen:a CI coodurranno a miglion -ri:ene· per lo sv+Iuppo SQCioecoi iOi i IÌCO sostenibile Quel dle possiamo dire alIl eenezza, oomunque, è dle l'acaescimemo della popoIazìone tJpicamente pron1U(Ml una maggi>re _ e traquenza delle intetazioni sociali, i dle il correlato a piU alti tassi di produttMtà e illflOvaZJOllll, nonché a lJ"lil pressione sociale che serve a eliminare le fanne di ineffdenza in una citlà In cui i1IMlIIo degn affitti è allo, _le attMtà dle COITlIJ(lfblno un forte valore aggiunto P'JSSOOO fare profitti e aver successo. Oueste pressioni economiche ponano la popolazione urbana aescogitare uner'ai novità nelle forme organizzative, nei prodotti e nei servizi a maggior valore aggiunto. A sua voIta,la maggiore redditività, Il livello di eccellenZa e la ricchezla di scelte disponilin attraggono 1/etSO la città aJtri talenti, dle alimentano uItetionmente i bisogno di trovare attMtà 8IlCOf pou proOOttive. Questo mea:anismo di retraazJOOe, in sintesi, è il motìYo principale per CUlle erttà accelerano 1 ' _ e al teIT1PO stesso _ e intensificano l'attività sociale
ed eaJllOmica.
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Le ScienlA'
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Più dense ma più verdi Malgrado le crescenti opponunitit economiche che si aprono in posti come Rio de Janeiro. Città del Messico.~, NairOOi o Mumtlai, per chi vive in aree più ricd1e le condl2lOOÒ di queste città sooo spesso un shodJ oosI, 1'_010 potrebbe essere la soluzione p;ù sostenibile alle sfide ambientali del nostro pianeta. La crescita incontroilata può comunque dare origine a crisi che, in casi estremi, potreObe1o portare una città al collasso se non
emergono imoYaZioni tali da stimolare noovi cicli di crescita. In c,JeStO senso, le dtti non sc:m mai il 000 stato di equllblo stabile. EsIstono Wl una sorta di biIanciamenlD dinamioo Ila le foli o comunità abusive. Più della metà dei lavoratori del mondo si guadagna la vita lavorando in nero, Ouel mercati, e Quei quartieri, danno alloggio e lavoro che governi esettore privato ufficiale non riescono adare. I governi devono collaborare con queste comunità,_ ignorane o reprimerIe come è avvenuto finora,
68 U' Sdl'n'l.l'
oltre le baracche costruite con materiali di recupero su scheletrici pali di sostegno alti appena quanto basta a tenere fuori l'alta marca. Da qualche abitazione spunta una testa per vedere chi o che cosa sta passando. Sulla riva della piccola rada dove le donne tirano in secca le imbarcazioni brulicano i lavori. Oualcuno riempie i bassifondi, intasando strati su strati di rifiuti pressati per strappare al fango qualche brandello di terra solida. Poco distante. sotto il teno di paglia di un padiglione ereno su uno di questi lotti sottratti al mare. una donna accende un fiammifero e lo applica a una pila di nudoli di legno e segatura ai suoi piedi. Nell"aria polverosa s'innalza pigra una tenue cortina di fumo. Benvenuti a Makoko. una delle comunità irregolari più famjgerate di una delle più famigerate città del mondo: Lagos., in Nigeria. una metropoli immersa in un vonice tra modernità e miseria. Con centinaia di Bancomat, dozzine di centri Internet e milioni di telefoni cellulari. questa cinà indaffarata. pazzesca. sempre intasata, con un numero di abitanti che va da 8 a 17 milioni (a seconda di dove si mettono i confini. e di chi è a fare i conti) è totalmente collegata alla rete globale. Centro iperattivo di imprcnditoria e scambi internazionali, e tradizionale capitale commerciale del più popoloso pacsr dellA-
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1.-merJl anel DeYeIopmenIIli Londra. llavId 5atterthwaite è /Il senior fel/ow dello stesso istituto.
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gli affari di 60 volre. arrivando a guadagncm 270 dollari oeni al mese. cinque volte il salario minimo stabilito all'epoca dal govcmo. Eppure. malgrado sia una venditrice responsabile e di successo. le multinazionali di cui vende le rieariche la tengono a distanza. Vendono le loro cane ai distributori. che poi le rivendono agli ambulanti degli ombrelloni. sostenendo che questO valoroso esercito sparso per le strade è un'armata di appaltatori indipendenti con cui non hanno alcun rappono e per cui non riconoscono alcuna rt'Sponsabilità. E. purtroppo. il governo dello Stato di lagos si è imbarcato in una campagna per distruggere molti dei mercati che prospe.rano ai bordi delle strade. rendendo molto più difficile al popolo rlt'gli ombrelloni condum i propri affari. Questa politica apparr punitiva c controproducente, poiché. in base alle stesse stime governa rive. Ira il 70 e \'80 per cenl'O dci lavonuori in cina fa pan'e dell'economia informale. le aziende dell"ombra. intanto. continuano il crescere. Oharavì. un tempo la piu grossa comunifà abusiva di Mumbai. oggi ha collegamenti con il commercio mondiale. Qui si cuciono borse di cuoio e camicie che saranno vendUle in runo il mondo. In Kenya. anche se non sono arrivati ai mercati globali. gli abitanti di Kibera posseggono o gestiscono con successo un gran numero di piccole imprese. Le strade fangose della comunità sono fiancheggiate da negozi. bar. panencrie. saloni di bellezza. case da tè e chiese, c c'è chi abita a Kibcra ma ha un'impresa di successo nd centro diradino. Sono imprese innovative sul piano sociale. oltre: che economico. e molti fTa gli imprenditori di maggior successo sono donne, che tradizionalmente non avevano alcuna possibilità di onenere un ceno grado di indipendenza e potere:. lO
Uscire dall'ombra l'opinione piu comune e diffusa sui senori informali della vita sociale - che si parti di comunità abusive o di mercati di strada - è che siano un'area di criminalità, di nemici di una società civilizzata. Eppure, a pane il fatto che occupano terre che tecnicamente non appartengono loro. la maggior parte degli abitanti delle baraccopoli sono cinadini che rispettano le leggi. Allo stesso modo. anche se non pagano le lasse. la maggior pane di coloro che lavorano in nero sono membri utili e produttivi deUa società. In effetti. una delle idee piu inesatte che circolano sull'economia informale è che nei paesi sviluppati non esista. Ma la verità è che' in ogni periodo storico gli abusivi hanno avuto una pane nella costruzione di molte delle grandi cirrà del mondo. Un tempo molte capitali europee erano circondate da un andlo di grandi insediame.nti abusivi. Un secolo e mezzo fa San Francisco fece il sallo che ponò un sonnolento vi1laggio di pescatori a divemare l'affollata cinà della corsa all'oro deIJa C;rlifomia legalizzando migliaia di occupanti abusivi. A New York. in-
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teri quartieri sono paniti come insediamenti abusiVl. L ultima granoe comunna abUSiva al Manhaltan. il $unken Village della 62 a Strada Ovest - a metà tra Centrai Parle e il punto in cui ora sorge il Lincoln Center - fu sgomberata solo nel 1904. Nei paesi sviluppati. l'opinione pubblica associa il sottobosco economico ad attività criminali come lo spaccio di stupefacenti. ma la maggior pane della gente che guadagna denaro in nero e coinvolta in senori più benigni. dalredilizia in nero ai venditori ambulanti di cibo. fino ai disegnarori di moda che smerciano le loro creazioni on Hnc. Il risultato di queste idee fuorvianti c che i responsabili delle scelte politiche hanno tracciato divisioni nette che conducono a soluzioni semplicistiche: legale e illegale. produnivo e improduttivo. buono e (arrivo. Queste opposizioni binarie menono in pericolo la sopravvivenza di oltre un miliardo di persone e minacciano di bloccare uno stadio im1)Cn:ante dello sviluppo globalc. Deve esserci una via di mezzo. qualcosa che. senza ammelLere ogni tipo di semi-legalità. lasci ai mercati la possibilità di funzjonare con modalità molteplici e diversificate. Alfonso Morales. docente di pianificazione umana dell'Università del Wisconsin a Madison. avanza una proposta di questo genere. Morales. che si io mantenuto agli studi dopo la laurea lavorando anche come ambulante per le strade di Chicago. suggerisce che le amministrazioni comunali del mondo intero dovrebbero offrire ai venditori di strada - a un prezzo piuttosto notevole - licenze d'arrività in cambio delrescnzione dagli obblighi fiscali. Per come stanno oggi le cast". i venditori senza licenza corrono un rischio ogni volta che vanno per strada. Avere una licenza vorrebbe dire: non poter più essere importunati dalla polizia. e secondo Morales sarebbero disposti a pagare un prezzo piultosto alto per questo tipo di protezione. Anche l'amministrazione ne avrebbe un chiaro beneficio: ricaverebbe qualcosa da questi commerciami clandestini che altrimenti non danno alcun contributo alle finanze pubblichl·. Non sarebbe una soluzione ideale - e ceni settori. come la vendita di alimentari. dovrebbero comunque rispettare regolamenti sanitari e allft' nonne ma segne.rebbt> un importante passaggio. dalla criminalizzazione al coinvolgimcnto. Non si può dire che la storia passata delle scelle dci governi sia piena di grandi risultati di collaborazione con la gente la cui sopravvivenza dipende dal tener nascosto il posto dove abita e i propri guadagni a quegli stessi governi Quello indiano. per esempio. ha una commissione minisleriale dedicata al se1lorc informale. ma quCSlo non ha impedito alle amminisrrazioni locali di perseguire politiche punitive contro abusivi e venditori ambulanti. Eppure.. una speranza è offerta dalle iniziarive dal basso. Comunità abusive e mercati di strada hanno saputo sviluppare proprie istituzioni cooperative. A Mumbai. le donne deijhopadparris e dei mercali inrormali stanno organizzando programmi di rispa.rmio
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comune e piani assicurativi congiunti. Nelle favelas. gruppi di famiglie si uniscono in mUliroc.·s - società di muruo soccorso per la costruzione di abitazioni che condividono la manodopera e consentono loro di costruirsi insieme la casa. A Kibera le donne costituiscono _giostre- in cui menono insieme i propri soldi. che poi vanno di settimana in settimana a una delle partecipanti. un'infusione di denaro COOlaOle che ha aiutato molte donne a far crescere la propria anivita e a sviluppare un'indipendenza finanziaria. A lagos ogni mercato spontaneo ha la sua associazione di autogoverno. e spesso anche un suo tribunale chc gestisce Ir disputc. Per un governo illuminato. ciascuna di qUCSle associazioni nate spontaneamente offre un'opportunità. I mutiroes possono evolvere in cooperativI.' di costruzione che rispettino le norme: edilizie: le giost:n." e i programmi di rispannio possono uamularsi in casse cooperative c societ3: di microcrcdilO: e le associazioni dei mercati possono passare agli invesrirnt'nti inrrastrurrurali (" fornire in proprio servizi pubblici come la raccolta della spazzatura e la pulizia delle strade. Possono sembrare cose da poco. ma il loro impano cumulativo può diventare significativo. Anche se queste iniziative di cooperazione rimangono piccole, più riescono a diventare istituzionalizzatc e permanenti e più sara facile per esse costruire legami frunuosi con le pubbliche amministrazioni. Solo lavorando con i gruppi locali. d'alrro canto. i governi possono portare un ccno IiveUo di sviluppo e di inclusione alle parti più trascurate e calunniate dd mondo urbano. Attraverso la combinazione delle azioni dall'alto e delle iniziative dal basso. residenti abusivi (' venditori di strada potranno condurrt' le cinà a più rapida crescita verso il furum. •
lIlwria f' Indu"JtriO!tltà: i pescatori costruiscono le proprie case sulle acque luride della laguna di Lagos nel distretto di Ebu(t' Mena. a nord del centro della metropoli nigeriana.
Is IntormaJ NormaI? Towards More and Betler Jobs in lleYetoping Countnes.
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EcooomICO (0CSEl, 2009. State 01 the Wortd's Cities 201012011: Bridging the lJrt>an Divide. DNU-HaIl41at 201Ù
Urban Wor1d: Mapping Ihe Economie Power 01 Cities. DobOs A ealtri. McKJnsev GIOOaIInStrtute 2011
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cmA a venire. Per raggiungere questi obiettivi. ing~eri. urbanisti e autorità porrebbero ricavare alcune buo-
ne idee dai progetti di eco-cinà. che. sebbene abbiano fallito come centri urbani. sono state incubatri-
ci di innovazioni. Cambiamenti più semplici. come formare gli amministratori di condominio all'uso di pratiche sostenibili. saranno utili nell'aiutare le città
a sostenerci in modo adeguato in fururo.
Risparmiare energia Le priorita per le cinà che si adattano a un mondo trasformato dal riscaldamento globale sono l'au-
mento dell'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas st:rT3. in modo da tvitare cambiamenti climatici persino più catastrofici. -Come centri primari delle attività economiche del mondo, le: città sono significative consumatrici di energia, e sono re-
sponsabili di quasi ~ quarti delle emissioni mondiali di anidride carbonka-, ha deno Michae.1 Bloomberg, sindaco di N~ Yorl, durante una riunione di
UN TONO PiÙ ALTO Le Ci.· !l'e (Plncs "..., che vivono in cilIà l3llano a frequenze più alte per ..... senti1e sopra l'ilite n
_libano.
suoi collc.-ghi del C40, un gruppo composto da 59 grandi città impegnate ndlo sforzo di combanerr il cambiamento climatico. Uno dci principali punti di intervento dd C40 t dotare i vecchi edifici di tecnologie che ne aumentino l'efficienza energetica. Negli Stati Uniti. in media un edificio - grattacielo, casa o chiesa che sia - risale agli anni settanta. La sostituzione dei tetti di nero camme con coperture bianche che riflettono la luce solare e mantcngono più fresco l'edificio in estate. per esempio. o !'installazione di pannelli solari termici per l'acqua calda si tradurrebbt in grandi risparmi energetici: sccondo il Department ofEnergy. solo il riscaldamento dell'acqua è responsabile del 17 per cento dell'energia consumata negli edifici statunitl~nsi. C40 ha quindi stabilito un accordo con la Banca Mondiale per il finanziamento di progetti simili di ristrunurazione. insieme ad altri piani di azione contro il cambiamenti climatico nei centri urbani. Le cinà attuali potrebbero trarre vantaggio anche dall'uso di sistemi di traspono concepiti per le ecocittà. Negli Stati Uniti, ogni anno dai tubi di scarico escono 1.7 miliardi di anidride carbonica. insieme a un mix di altri fumi tossici. AI contrario. il sistrma di auto elrttriche proposto pe:r Fujisawa City. in Giappone. non produrrebbe emissioni da tubi di scarico. l trasponi basati su mazi elettrici richiedono però infras!runure dedicate, in panicolare qucJJe che permettono la ricarica delle automobili. A Tokyo. l'azienda Bencr Piace ba testato con successo un sistema di veicoli elettrici alimentati da batterie che una volta scariche si possono sostituire con facilità (" rapidità nelle stazioni di servizio. Nel prossimo futuro cambiamenti meno estrrnli. come la conversione d~i autobus a metano anzicht gasolio. potn'bbao sia ripulire l'aria sia aumentare l'efficienza energetica urbana. Lniziative del genere hanno già co~tito a De.nver, negli Stati Uniti. di rispanniarr oltre 91 milioni di litri di benzina fra 2005 e 2009. Le città non devono solo rispanniare energia c li-
80 Le Scienzc
mitare le emissioni, ma anche diversifica.re le fonti energetiche. Di ~nte New York. odio sforzo complessivo di migliorare la qualità dcJJ'aria, ha reso obbligatorio il passaggio dal gasolio da riscaldamento. a combustibili piilleggeri, che inquinino meno. Decisioni del genere possono sembrare ovvie, ma in realtà richil"dono compromessi difficili: David Bragdon. direttore dell'Ufficio per la pianificazione a lungo tennine e la sostenibilità dell'Amministrazione Bloomberg, nota che New Yort. ha problemi nel conciliare l'aumento dell'uso di gas naturale con la volontà di Mtare l'impiego nel suo bacino fluviale de:lfrorking. ciot deU'estrazione di gas naturale tramite fratturazione idraulica delle rocce profonde. che può contaminare le falde acquifere.
Acqua c ririuti Un altro compito difficile che la comunità internazionale dovrà affrontare riguarda la fornitura sostenibile di acqua potabile alle crcsce.nti popolazioni urbane. Vaste aree nel mondo si stanno già spingendo ai limiti dcJJa loro disponibilità idrica. fu esempio i centri urbani lungo tutti gli Stati Uniti occidentali. da Oenva a Phoenix. stanno già sfruttando più del flusso normale del fiume Colorado. E rintemationaJ Food Policy Researcb lnstilUte stima che nel 20SO la metà della produzione mondiale di cereali sarà a rischio a causa della scarsa disponibilità idrica. Per ridum i consumi d'acqua il C40 ha elaborato una lista delle pratiche più efficaci basata sullo studio delle strategie impiegate da alcune cinà: da Austin, in Texas. a Tokyo. Austin, che ha landato il suo programma di efficienza idrica nel 1983 in risposta a una repentina crescita di costruzioni residenziali e commerciali, offrl" un numero di incentivi volti a tagliare l'uso dell'acqua, come sgravi fiscali per chi installa sistemi di """pero della pioggia o WC a basso consumo. Tokyo t invece Il"ader mondiale nell'individuare e riparare le perdite della rrte idraulica. Si t guadagnata questo titolo riparando o sostituendo sistematicamente i tubi per bloccare le perdite lo stesso giorno in cui sono individuate. Invece Masdar. negli Emirati Arabi Uniti (che non fa parte del gruppo C4O). usa un approccio alla Grande Fralello: Il" dOC'{"C si chiudono sistematicamente dopo pochi minuti. e l'uso dell'acqua e detrenergia di ogni residente t controllato da una rrle di computer che permette all'operatore di interven.it'e se l'utente consuma troppo. L'acqua fornila ai dnadini dovrà anche essere pulita. Per raggiungere qu~tO obiettivo, la maggior pane delle dnà non potrà continuare come oggi, ma dovrà migliorare parecchio la propria fornitura idrica. visto che. secondo le Nazioni Unite, atrualmente quasi un terzo dei cinadini del mondo vive in baraccopol~ in gen~ prive di accesso ad acqua potabile, gabinetti e fognature, ed ~ quindi esposto a colera e altre malattie causate dall'acqua infetta. Una gestione inefficiente di scarichi e rifiuti non è un problema solo per la qualità delle acque. New
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YorX. per esempio. ha chiuso le sue discariche di Stateo Isla.od e Brooklyn. e ora paga fino a 100 dollari per tonnellata per poltare la sua spazzatura a centinaia di chilometri di distanza. Nemmeno il riciclo è una panacea. Dubuque. in lowa. ha bloccato il programma di ridclo del vetro perche, secondo il sindaco Roy BuoI. ponare il materiale con i camion fino a centri di tranamento lontani aumentava le emissioni della città rispetto a conferire il vetro in discarica. Ancora meglio. invece di smaltire o ridclare i rifimi dovremmo sfrunarli per qualcosa di utile. Proprio una rrasfonnazionc di questo tipo sta avvenendo in una zona industriale vicina alla cinà di Rizhao. in Cina. dove !"industria biochimica Luxin linhe ricava acido citrico per bevande da maniaca. mais e patate dolci. Gli scani finiscono in serbatoi dove microbi li trasformano in metano da bruciare per usi industriali. come generare elettricità. e in un residuo solido che si può convertire in mangime per animali. In effetti. canurart il metano dalle discariche una delle vie più convenienti per tagliare le emissioni di gas serra. creando anche una nuova .risorsa naturale..
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Semplici rimedi Senza dubbio le città avranno bisogno di tecnologia avanzata per riuscire a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. Ma anche innovazioni amministrative e soluzioni a bassa tecnologia possono avere un ruolo imponante. per esempio cambiare i regolamenti edilizi per obbligare a una maggiore efficienza energetica da raggiungere anche con un miglior isoLamento tennko. In effetti. la banaglia per rendere una città più sostenibile potrebbe essere vinta conquistando le menti degli amministralOri di condominio. che solo a
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New York gestiscono circa un milione di edifici. Da questa idea deriva il programma Green Supers,. realizzato dal Oepanrnent of Energy per formare i gestori degli edifici nella scelta di interventi di manutenzione .verdi,. che recentemente ha diplomato la sua prima classe.•Avevo !'impressione che queste tecnologie fossero troppo costose. lo realtà ~ saIo questione di tempo, di crederci e di applicarle-. ha detto l'amministratore di condominio Vietor Nazario nel suo discorso ai compagni di corso. durante la cerimonia di consegna dei diplomi. Questi concetti si stanno diffondendo in runo il mondo grazie a organizzazioni come C40 e ICLEILocal Govemmem far Sustainability che riuniscono le città leader del settore permettendo la condivisione dei progetti che funzionano. e quando le cinà agiscono i governi nazionali prendono nota. ispirandosi a 259 città della Cina che stanno lavorando per riduTTl' le emissioni di CO 2• il ministero cinest' per la casa e lo sviluppo urbano-rurale sta studiando piani per incoraggiare l'uso di una maggiore efficienza energetica e di materiali da costruzione di lunga durata. che potrebbero migliorare la sostenibiHm delle cinà del pa~ in rapida espansione. I centri u.rbani sono un'espressione della nostra volontà collettiva. una miscela potente di scelte economiche e ambientali, di visioni private c sogni pubblici. Aumentare la loro capacità di fornire energia pulita, trasponi. alimenti. acqua e smaltimento dei rifiuti sarà la strategia chiave per assicurare un futuro migliore all'umanità. Ma quando si tratta di costruire nuove eco-città, spesso si finisce per dare la precedenza all'estetica rispetto ai bisogni reali delle persone. E sono proprio le persone che alla fine renderanno una cinà sostenibile o meno. •
'>ogno ecoIOKil.... Questa illustrazione mostra come sarebbe dovuta apparire Dongtan. cinà sostenibile che la Cina ha progettato ma non costruito.
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www.c4Ocities.org.
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Rispetto ai capi di governo, i sindaci hanno più opportunità per tagliare le emissioni di gas erra di Cyntllia Rosenz-weig
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le città aNronlanO [I cambiamenlO climati:o
perché subrscono le conseguenzione potesse diventare obsoleta, gli allacchi sembravano segnare la fine dell'era dei grattacieli. I quotidiani cominciarono a riempirsi di storie angoscianti. cMolte persone ora temono che i loro uffici ai piani elevati siano pericolosi più che prl'Stigiosi». scrisse il .. Wall Srreet Joumah il 19 settembre. e lo stesso giorno .USA Today. ru meno equilibrato nei toni: .La scorsa settimana non estato distrutto solo il World Trnde Center. A vacillare potrebbe essere il futuro dei grattacieli come segno distintivo degli Stati Uniti•. ei giorni successivi la stampa riferì di alcune proposte. sonoposte anche all'ufficio brev Tillpei 101 KlJaJa Taipei, Lumpur, Taiwan
Malaysia, 508 metri 452 metri 2004 1998
www.lescienzl ..it
Burj Khalifa Dubai, Emirati Arabi Uniti 828 metri 2010
c'ernno solo 22 edifici ullra-alti (cioè edifici alti più di 300 metri). Solo nel 2011 ne verranno completati
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riguardare il modo in cui li pensiamo. Non mollo tempo fa c'è stato un periodo in cui il grattacielo era pensato per essere l'equivalente immobiliare di un SUV. con un consumo spropositato di energie c di risorse ambiemali. .l'idea che i grattacieli siano ~verdi~ è molto lonlana rispetto alla concezione s13ndard che avevamo solo una decina d'anni fa ... spiega Terence Riley. curatore di un'imponantc mostra sui grandi edifici t('nutasi nel 2004 al Museum of Modern An di New York.•Per molte persone vivere in modo ecologico significa vivere in campagna... In realtà è vero proprio il contrario: i fl.-sidemi delle dnà con nuclei urbani come New York o Chicago usano molta meno energia pro capite rispetto alle persone che vivono in artt ruraJi. .L'alta densità e la riduzione dell'espansione urbana incontrollata. definendo gli spazi per vivere e lavorare all'interno di un'arca limita la. ponano evidenti benefici ambientali ... commenta l'architetto britannico Nonnan Foster. il cui studio è impegnato nella progettazione di numerosi edifici super-alti. La sua Commerzbank Tower di Francofone. completata nel 1997. è universalmente considerata il primo grattacielo «verd~. in particolare per il suo sistema di ventilazione naturale, per i suoi piani occupati da giardini c per l'esposizione dei suoi spazi di lavoro alla luce solare.•Quanto piu è alto l'edificio. tanto più si riesce a sfruttare l'economia di scala... aggiunge Foster.•E integrando diverse funzioni è possibile bilanciare le necessità energetiche di tutti i servizi. generando uJteriori benefici ambientali... l'aspcno forse più impanante: è che il grattacielo coslruito nel centro della città incordggia lo sviluppo dei sistemi di uasportO pubblico. L'edificio destinato a uffici più sofisticato dal pumo di vista ambientale è la Bank of America Tower. una tOTTt" alta 366 metri C'on tetto asimmetrico a un solo isolato di distanza da Times Squart:o a rw York.. Si trana del primo rdificio elevato a destinazione commerciale che ha ricevuto la cenificazio ne ..platino. deUa Leadership in Ene.rgy and Environrnemal Design (UfO). il più alto riconoscimento anribuilo dallo V.S. Grcen Building Council. La Bank of America Tower produce due terzi dell'energia che consuma grazie a un generatore a gas. filtrd i composti volatili dall'aria che cll[ra (' ridda l'acqua piovana. le finestre a tuna altezza isolale (ermicamente e le pareti divisorie interne in vetro diITondono la luce naturale in tulto l'edificio e assicurano che tutte le persone abbiano una vista verso l'esterno. Nei sonerranei c'è uno dei più voluminose csccrhiclli da ghiaccio.. del mondo: ogni notte i refrigeratori congelano 44 fnormi vasche cilindriche. ciascuna alta tre metri e con un diametro di 2.5 metri. Durante il giorno queste .barrerit. di ghiaccio Condono. contribuendo in significativo a raffreddare l'aria del sistema di condizionamento. spostando il consumo nelle ore di chiusura. Nonostante !'importanza di rurti questi sistemi ad
www.lcscicllzl·.it
alta tecnologia. se si chiede a Roben F. Fox. Jr.. socio dello studio Cook + Fax Architects responsabile del progetto dclla Bank of America Tower. quale sia la caraneristica più importante per la sostenibililà deU·edificio. vi risponderà con la parola d'ordine di qualunque agente immobiliare: la posizione.•Non è più concepibile che una persona usi la macchina per andare aJ lavoro e per tornare a casa consumando combustibili fossili ... spiega.• ln futuro. costruire edifici con tre piani nelle artt suburbane non garantirà la necessaria densità abitativa. ne un accesso soddisfacente al traspono pubblico t' ncmmeno. tra l'altro. la possibilitil per molre persone di incontrarsi e lavorare insieme... Tuno questo e comprensibile. In apeno contrasto con le fosche previsioni di Petroski immediatamente successive ali' 11 settcmbre. sembra che nonostante !'incredibile successo dei sodal t1erwork. o forse proprio pcrche vi dedichiamo troppo tempo. è più forte che mai il dl"Sidcrio di contano umano pemlcsso dalle città. e dai granadeli che ospitano. È significativo il fano che di recente Gaogle. alfiere dell'economia digitale. abbia speso 1.8 miliardi di dollari per una nuova sede a Manhattan (sebbene di 'soli .. 15 piani). Sempre piu persone dunque stanno cercando questo ripo di contano umano. o almeno inseguono un posto di lavoro che si rrovi in città. Serondo il Council on Tali Buildings and Urban Habitat. ogni settimana in tutto il mondo circa un milione di persone si muove verso i centri urbani. .le città devono svilupparsi in venicale-, conclude Wood. Ed è quello che stanno facendo. •
Larlnaodta. Dopo anni di anesa. finalmcnle il One World Trclde Cenler SIa crescendo rclpidamt'nlt'. A mela luglio gli operai avevano raggiunto il piano numero 47. su un torak di 104.
Il Form FoUows Financ;e: Skyscrapers and 5kylines in New Yonc and Chtcago. Wllhs C., Pnnceton IvChitectural Press 1995 Glì edrtid plu atti del mondo.
Pel1i C. Thornton C e _ L Il "le SCIenze· n. 354. fettraio 1998 Skysaapers: Structure and Design. Wetls M., Yale
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Press. 2005
Councll on Tali Boikllngs ard I.Irban Habrtat www.ctbuh.org. The Skyscrapef Museum www.skysCfaper.org.
Le- S('j('lIze 95
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Le cittàche vogliamo Quali innovazioni e quali interventi potrebbero rendere più vivibili le nostre città? Ecco le proposte di urbanisti, politici ed esperti italiani e stranieri Opinioni mccolte da Fo/co Clalldi, Michael Easter e Gary Stix
Più servizi igienici Nei paesi in via di sviluppo drca un miliardo di persone vive In quartieri degradati. e un altro miliardo si aggiungerà nel prossimi decenni. Le toro necessità più urgenti sooo acqua potabile e servizi igienici sicuri. Per questo la Bill & Melinda Gates Foundation aiuta 21 Istituti, dal Caltech a università tKasiliane e Slldafr1cane. a creinventare i servizi
I bambini, motore del cambiamento 11raslUtD PLtiJIico dlMebbe essere una priorità e prewdere, peripendolalismo quotiliano, piax>Ie auto
rm ÌllJliIl3I1ti iltegrate il .., sistema di 1rasIJOr1O PLtiJIico, rosi come fece Parigi mn l sistema di tikB5l'>ril1Yé1ib. In secoodo kJogo,le
per.;one deo.cno Rl'tli fim13 un libro dal lilO10 indicativo: /I biologo fllrioso. Ci sono due livelli di lettura molto interessanti. Nel primo Redi - docente di zoologia all"Università di Pavia. socio corrispondenle delrAccademia nazionale dei Lincei. già membro dcII;) Commissione nazionale di srudio sulruso delle cellule staminali. membro dci Comitato nazionale per la biosiC"Urcrza. le biOlecnologie e le scienze della vita c allro ancora - riassume una serie di qUC5tioni con cui ci stiamo confrontando e dovremo confrontarci: staminali. vita artificiale. OGM. scienza e dinno. Riepilogando questi temi. cercando di rimenere ordine nel bailamme delle dichiarazioni. eslernazioni. indignazioni. insomma. esaminando. il freddo, quello che si è deno sui giornali. Redi giunge al1a. per così dire. naturale. (' sronsolante. conclusionr che. in halia. esiste un baratro tra fani scientifici - ossia evidenze oltenute seguendo un metodo condiviso e coerente - c opinioni comuni. Per quanto il metodo scientifko tende a ricercare misure sempre più precise per inquadrare i problemi e cercarne. poi. le soluzioni. le nostre opinioni. al contrario. risultano soggette a ricatti di incerte idrologie. Il probkma, e qui passiamo al.scrondo livello di lettUra quello. appunto. furioso - e proprio qucsto: la difficoltà tutta italiana a mam.-ggiare con competenza gli slnlmenti che la scienza mene a disposizione. Il dibattito pubblico scaJYggia. non siamo abituati a fare i conti con la metodologia scientifica. Siamo troppo creativi. facciamo troppo teatro e inventiamo la realtà di continuo. La conseguenza più ovvia è anche quella piu letale: in Italia gli opi"iotl makt'rsono in gr.1n pane poco competenti; risultano. quando va brnt.". massimalisri. quando va male esoterici. Ma puruoppo occupano spazi non reciamari da altri. Quindi alla fine gli opinionisti di rui sopra finiscono per imporsi e landa re messaggi semplificati e ricanatori. Gli esempi sono molteplici. Dice Redi: •Si e creata una confusione di ruoli inaccenabile. Politici. filosofi. tcologi e pensatori di varia estrazione. si occupano di natura umana (che compete alla sola biologia), anziche di condizione umana. con un bagaglio di cultuTil biologica basata non su testi autorevoli e riconosciuri. ma su riroli di giornali scandaJistici e su convinzioni personali. pregiudizi ideologici e rcligiosi: fuori il curriculum!•. Vero. Solo di recente. su un caso serio come quello di Eluana Englam. si sono espressi e hanno avuto parecchia innuenza sull'opinione pubblica scrittori. cantanti. giornalisti. politici e religiosi di ogni ordine e grado. e pochissimi medici con competenze in l'ano di coma vegetativo. I giornali di grandr riratura hanno preferito ospiTare la Il'nC'ra di Cfll·ntano. forse una delle più brune mai scritte. dove invitava il padre di Eluana a convenirsi. Giornalisti e scrinori hanno avallato dati falsi o incompleti. Maurizio Belpierro in una puntata di Ballaro. il 10 febbraio 2009. dichiarò che il SO per er.nto dei pazienti nelle condizioni di Eluana Englaro si risvegliava. È un dato incompleto. bisognava dire che si risvegliavano dopo i primi mesi. Dopo rrc anni. stando ai risultati scientifici pub-
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Carlo Alberto Redi
Provocazioni d'autore tra scienza e politica
blicati. la percentuale dei risvegli diventa indistinguibiJe da zero. Mai nessuno. nella storia medica. si è risvegliato dallo stato vegetativo a distanza di \0. 15 o 17 anni. Stessa dinamica su staminali c OGM: un 1110le di dari imprecisi. incompleti. decontestualizzati. Insomma regna la confusione, o la nostalgia per un approccio romantico e sentimentale ritenuto più naturale. c quindi più sano. Alla fine Rcdi trae una conclusione: una pane di responsabilità è attribuibile agli scie.nziati che. magari scoraggiati o troppo impegnati. non hanno voglia di pam:ripare al dibattito. Non c'e dubbio. contestare ogni volta affermazioni false è un lavoro impegnativo. ci vuole un ufficio stampa e buoni canali di comunicazione. ma d'alrra pane senza una continua divulgazione. chiara e autorevole. l'opinione pubblica non coglie le differenze e i valori fra due scelte in contrasto. In un paese confuso e arrabbiato come il nostro. sarebbe dawero un sogno se uno scienziato chiedesse. melodicamente. ospitalità. diciamo due volte al mese. a un giornale o a un telegiornale e con pazienza ci aiutasse a mene~ ordine nel nostro scompiglio giornaliero.
Antonio Pascalc
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rlU\'l'mbn' :l011
La battaglia contro il cancro raccontata da un protagonista
L'imperatore del male dì Siddhartha Mukherjee NerI Pozza, Vicenza, pp.
726 (euro' 9.001
Oltre 700 pag,ne sulta stona del cancro potrebbero sccraoolMe chiunQue, ano che Nlenore ptù incallito. Ma basta sfogliame qualc:una per capire che SI tratta dì un libro part:ico&are, in cui la narrazione SI dipana ilei secoli attraverso storie di medICi. ncercatOl'i, ammalati, associaZloni e governi. Un lungo raccooto corale dI una battaglia per la vittona (la cura definitiva) che ha bisogno dello sforzo congiunto di più protagonisti. Lo stesso autore è uno di questJ: oocoIogo alla CoIumb13 UOIvefSity di New Ylll1ne1ta del paradigma. Tuttavia. VISto che il concetto è semplice e CCll'lSCliatono - soprattutto se SI ap. partIene alla razza giusta - Invece di abbandonano è stato declinato secondo &gmficati diversi: ·Razza In Quanto sinonimo di sonaspeae, gruroo etnico e popolazIOne: e razza nel contesto politiCO, religioso. hnguistlCO ed econormc:o. come per esempio razza italiana. razza ebraica, razza indoeuropea e razza di mercanti. Ecosì Via fino al piu imbarazzante di tutti. capita intatti - ed è capitato - che SI parti o si scriva di ra22a umana... Ma la moderna antropologia moleooIare, come spoegano con hnguagglO accessd>1e Ellondi e RJd<ards, non lasCIa dubbi: le dIfferenze morfologlChe fra le popolazJonl sono di natura ambientale. e quelle genetiche dopendono dai mo"'neott migratori seguiti da Homo sapIeOS dopo aver abbandonato l'Africa orca 70.000 ami fa. Letizia GabagllO
eventoospitatodall'11 al 27 novemll<e rte9h spazi della Città della SCienza di Napoli nell'ambito di -FU1tJrO Remoto-, mannestaziOfle do dìYuIgazione della cultura SClOOlJfoca e tecrologoca. Le mostre che è passibile Visitare sono tre: una dedicata all'eruzione del 79 d.C. che seppelli Pompei, riproposta ·in diretta.. ai ViSItatori; un'altra dedicata all'Islanda, la cui attività geologICa (ncca di vulcaru altM e geyser) offre uno sguardo ravvicinato sul~ at1JVità interne della Terra; un'altra al"lCO(3 dedicata a un espcrm'lenlO un~al~cherlguarda
l'attività dei Campi Flegrei. Il tutto accompagnato da conferenze e If"ICOl'ltn con soennatl. Tutte le Infonnazioru su www cittadetIascìeo rt (gsj
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Libri & tempo libero L'ISTINTO MUSICALE
Perché la nlusica ci affascina, ci emoziona ed è cosa unlana Un libro da leggere con lo stereo acceso. Perché II bello detla mUSICa è che non ha blsogno di giustiflC3ZJOOi scientJfiche PIlf essere appre=ta. Ma sopratnmo perché è vero anche ti contrario: per Quamo si possa capire a fondo come furmona, la musica non smene di Incantarci. Ècon QUesta tdea che Philip Bali, nel suo poderoso ma VlV3Ce L'istinto mUSICale. passa al micmscopKl tutti (o Q~l gli aspetti deIa nostra musiealità e del nostro'- di oos1nJlre e ascoltare la musica: .la Più notevole comblnazione di arte e sdenza. logica ed emozX>oe. fISICa e psicologia che
conosciamo-, L:istinlo musicale diPhilip Bali EClizlonj Dedalo Bari. 201 1 po. 508 (etro 22.00).
La musica, sostiene Bali, è un prodotto della nostra mente, che impara spontaneamente a costruire schemI. a sbrogliare dati sensoriali, a comunk:are con gli altri e anche a costruire e ad apprezzare ritmi e metodìe. Ma è un prodotto inevitabile. che non si può pensare ~to dalla nostra cultura. come non si può pensare alla nostra cuttura senza ffiUSIC3. Tanto che c'è chi, come Jean·Ja(XJues Roosseau. l'ha posta lungo la linea di separazione tra gli oomlni e gli altri animali, insieme al suo compagno di sempre: illinguaggio. Bali riconosce la componente naturale del nostro istinto musicale. che per alcuni sctenziati è preponderan· te. Ma punta il dito soprattutto sulla cultura: apprezziamo
Quello che impariamo ad apprezzare. dice. EQuindi, per
esempIO, non c'è nessuna ragIOne per ritenere una muslca migliore delle altre. l'approccio relatJVistico di Bali percorre tutto il libro. Da Quando spiega la grammatica essenzIale della musica classica a Quando affronta l'Importanza del timbro. la YQce con cui viene suonata una melodia: ·11 rock senza un timtro roc:k è ame un getato vegan-. Così il suo saggio si presenta come una dona dissenazione, rocca di descri2JOnt denagliate sulla leona musicale rilette con occhio scientifico, e piena di esempi che tIrano dentro da Mozart a Bob Dylan. dal game/an indoneslano a Kam,.inz Stockhausen. Del resto, Bali è un eclettico vero: chimico laureato a Qx. ford. con un dottorato in fislca, già edffcxdi .. Nature- e autore di una biografia dell'acQua e di una dei colori. rooche di un libro sulla nascita del gotico e di uno sulla vita di Paracelso. Qui. con il titoo. fa il verso a Sleven Pinker che scrisse CisMto ciel hnguagglO. ma è proprio da Ptnkef che Bali comIncia i suo viaggto nella musica. da quelta famosa frase del linguista statun ense per cui la ffiuska non è al· tra che uno zuccherino udlttvo, un soflucchero senza scapo per il nosuocervello. Che lo sia o meno. dice Bali, non è puro edonismo: fa pane della nostra vtta ed è sempre qui, accanto a noi. Allora perché non studiarta meglio? Silvia Bencivelli
Storia di una donna c delle sue cenule dalla vita eterna
La vita immortale di Henrietta Lacks di Rebecca SkkK:lt Adelptll. Milano. 2011
po. 504 (euro 26.001
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Una storia toccante, per la donna che ne è protagonista; un'awenlura scientifica straordinaria, per le applicazioni medìche che ne sono Il risultato; una vk:enda che solleva problemi etici e deontologICi. Tutto QUeSto è stato, ed è an· cora, la vita di Henriena l.éK:ks e daPe cellule che dal suo rorpo malato furaro prelevate nel lontano 1951 . O1iuOQUe abbia un JXI' di dimestichezza coo la biologia ha sentito parlare delle cellute HeLa, le pnme cellule Immor· talì umane usate per decenni nello studio di diYefsi tipi di tumore, di vaccUli, per la cIcJnazK)ne,la mappatura geneoca e la fecondazJorte '" ~tro. tanto per fare quald1e esempio Dietro Questa sigla ~ nasconde il nome, e la vita, di una donna di colore mona di tumore alla cervice alla Quale fu prelevato un campione di tessuto, senza peraltro richiede· re il suo consenso. che dimostrò una caranelistica mal osservata prima: le cellule tumorali cootinuavano a cresce· re anche fuori dal rorpo, nelle poastre di Petri" CUI i medici le avevano confinate. la linea eeuutare fu presto commer· CIaIiZZ313 e venduta a tutti i Iaboraton del mondo. Henriet13 ovviamente non lo seppe mal, ma neanche i suoi ')gli, che vennero aconoscenza dell'Immortalità della madre saIo vent'anni più tardi, e che ancora oggi non ncevono un dollaro dallo strunamento di (JJeS!o materiale biologico.
Chi era Henriena? Chi sono e come Vivono i SUOIfamll an oggi? Come SI è svolta questa vicenda che ha dell'inverosimile? Rebecca SkIoot. biologa e giornalista, sI è tanto appassionata a Questa storia da dedicare dieci anni allo studio di documenti e repenl e a rintracciare e intervistare i membri della famiglia lacks. Uno sforzo sfociato nel· la creaoone della Henrietta Uld<s Foundatioo. che ~ bane perché siano aiutate econormcamente le persone bisognose che hanno dato un impor1ante cooltilluto alla saenla senza trame vantaggi, e nel libro La y;ta immortale di Hennetta Lacks. Una lettura aWlncente - per IO Stlle e le scette deU'autrice rese sapientemente dal tradunore, Luigi CNalleri - che solleva non poche Questioni etiche di strena attualità: dal consenso informato ai diritti sui tessuti, passando per I bfevetti sul malenale biologICO. Dì chi sono I campioni di sangue o le cellule prelevati per un esame dIagnostIco, per esempio quando 51 fa una biopsIa al nel? Dovremmo sapere per quah esperimenti sono usan ed eventuaImeme negare Il consenso se SI trat· la di ricerche a cui siamo contran, per esempio la cklnaZIOOe? Domande a cui la comunità, SCientifica e poImca., dl:M3 dare una nsposta In tempi bfevi. LeMa Gabag/io
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nO\'embn' 2011
Grande ritorno per gli Etruschi AI Museo delle Scienze di Trento è possibile immergersi nella cultura di questo antico popolo italico grazie a tecnologie multimediali avanzate
C
il gusto per le cose belle e raffinate. l'abilità ncl commercio, l'espansionismo non bellicoso c !'inspieO" il loro misterioso alfabeto.
gabile scomparsa. o meglio assi-
milazione da pane dci Romani. loro ingombranti vicini. gli Etruschi hanno sempre affascinato e incuriosito i popoli europei del passato.
E continuano a farlo ancora oggi. come: dimostra questa originale mostra itineranre che giung Sordi (gm.fit'al. Giovanni Sp'llam Colla&onuionr mluiaNJIr
Folco Oaudi Gianbnmo Guamio XgmniD di mltuiollt:-: Lucia Rnlacci ~ttlJ grujiro:
Giovann.. Salvini
RtJrmtlt pn la pubbliriro A. M.anzoni & C. s.p.A agtn!t' Paolo Ba.ntdli ltd. 0257494)]8. ])564>4332) t'-mai! pb.arrlr!!j@UljJDwoiit
V'14 N~15a
Pubblit:ttti: A. Manzoni & C. s.p.A li. 20139. Milano.ldd'ono: 102)574941
Rnporuohik' tkI 'flJltaltlnllO dari (D. Igs. 30 givgrto 2003 It. J 96}: Man:oCaUa~
Rrgi.str.woM dd Tnbunak di Mila.ao n. 48(70 d~J 5 frbbraio 1970. Rivisla mrnsilt'. pubblicata da lr Scimze! S.pA Prin!rd in ltaly - ottobn: 201 J
p~ 1~ 5tdt dr V~ Cmloforo Colombo. 90. 00141. Rom~~ 51000 bancbr ltIti di 1$I1t'duioiWt.. Pn complm::zza.. SI ~
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omIplifkativo. il dtrino di on~ I~ C'Onfl'ml~ ddroistmzJ di dati. I~ lndk:uiollt drik mod~hu di U~Uamrnlo. I~ mtlfka
Tuni i dirini sono ri5evati. Nessuna pane- dr:!l;l rivista può ~ riprodotu. nrbbor.lla o dJ.tfuy SCl:WI autoriznzio.. Dr 5CfllU dd1.~ Si coRabon alla rivista 5010 ~ irlvilo r non si art'C'ffiIfIO ;lrtiI:oIi non ndUotl
SCIEN1'IFJC AMERlCAN Editor in Chirf M:lrim~ Dialri~lina: fut:olllil't t'dilOr: frrd GUlerl: I\fa"aglng tdiror: Kiclti L Rusting: Boonl o/Edito,.,: Mm AlpM. Strwn Ashlty. Sluan F. Hrown. D;I~ Casldvrcrtu. Gr.lham P. Collins. Mar\ Fischmi. W. Wayt Gibbs. Margu~nlr Holloway. St~t: MiDky. Michad Moyrr. Grorgt' M~,. Christic' Nkhol~n. Mkhdlt' Pras. John RmnJt'. ~1Jchad SbmDn. Sanh Simpson. Ouistinr Soam.. Gary 5tix. Kalt: Wong..
Slampo
1'rNldMft Ste'inl lncheoombr: Eruulil'(' I-in' "midnrf: Michari Florrk: VjN' prrsldMfI o"d pub/i"'''rr: Brucr Brandfon: Orslgll Di/T'C'tor, Michad Mrat.
Rotosud: loc. Mio!r lr Carnpo~ricoJa: I..rgatoria EulUpr;iI {;llIotimentol Ariccia (Roma). CoJ'tTfimJ: Puntowdl. Via Variantr di Canttllicra. snr. (XX)4() Aricria (RM). COII$I9/IO di a",,,,iItUllllrioM Comdo Comdi {pl'!5idmttl. Mkhad Kritb Aortk (v;cr pn:sidcnlt'). AJas;rndro Alacrvich. Martus Bossk. Stdano M~anego
Hanno collaboralo a qu('§to nume:ro Ptr Ir tradulionr; Folco Claud!: Soggtua IIrbOlta: Ricd10 Oltri d«:lilto. LA cìna clic 1'09/io,"o. Ca.nclli ilt orio: Sltfanl" Glanfrancnco: LA rett soriok: Ala San.gosa: Co",'t' l'CTdC la mia "fla.TllflO Il di",a i' locok. La drra cDkicnlc; Alfredo Tuono: Morori di iltltOIUZiollt. &utulr Globalt. Vii,""" MrraGt)·.
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