Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere

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John Gray

Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere Traduzione di Maria Barbara Piccioli

SONZOGNO

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Proprietà letteraria riservata © 1992 by ]ohn Gray © 1992 Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano © 1997/2005 RCS Libri S.p.A., Milano (già R.C.S. Libri & Grandi Opere S.p.A.) Titolo originale dell'opera: Men are from Mars, Women are from Venus ISBN 88-486-0318-1 Prima edizione Libri Oro Sonzogno: giugno 2005

Questo libro è dedicato con amore e affetto a mia moglie, Bonnie Gray. Il suo amore, la sua vulnerabilità, la sua saggezza e la sua forza mi hanno insegnato a dare il meglio di me e a rendere gli altri partecipi di ciò che abbiamo appreso insieme.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio mia moglie, Bonnie, per aver partecipato al viaggio che ha dato vita a questo libro. La ringrazio per avermi permesso di rendere note le nostre esperienze e soprattutto per avere migliorato la mia capacità di comprendere e considerare con rispetto il punto di vista femminile. Ringrazio le nostre tre figlie, Shannon, Julie e Lauren, per il loro amore e il loro sostegno. Il ruolo di genitore mi ha permesso di capire le battaglie che i miei genitori hanno vissuto e amarli ancora di più. Soprattutto, mi ha aiutato a comprendere e ad amare mio padre. Ringrazio i miei genitori per gli sforzi amorevoli profusi nell'educazione di una famiglia di sette figli. Ringrazio il mio fratello maggiore David per avere capito i miei sentimenti e ammirato le mie parole. Ringrazio mio fratello William per avermi spinto verso obiettivi sempre più alti. Ringrazio mio fratello Robert per le lunghe e interessanti conversazioni che si protraevano fino all'alba e per le sue brillanti idee da cui ricavo costanti benefici. Ringrazio mio fratello Tom per il suo incoraggiamento e la sua positività. Ringrazio mia sorella Virginia per avere creduto in me e avere apprezzato i miei seminari. Ringrazio il mio defunto fratellino Jimmy per il suo amore e la sua ammirazione, che continuano a sostenermi nei momenti difficili. Ringrazio il mio agente Patti Breitman, che con il suo aiuto, la sua creatività e il suo entusiasmo ha partecipato a questo libro fin dal suo concepimento. Ringrazio Carole Brodnick per l'ispirato sostegno che mi ha fornito. Rin7

grazio Susan Moldow e Nancy Peske per i loro consigli e la loro esperienza. Ringrazio il personale della Harpercollins per la favorevole accoglienza che ha sempre riservato alle mie richieste. Ringrazio tutte le persone che hanno partecipato ai miei seminari, narrandomi le loro storie e incoraggiandomi a scrivere questo libro. Le loro reazioni mi hanno aiutato a elaborare questa semplice presentazione a un argomento così complesso. Ringrazio i miei pazienti che hanno diviso con me le loro battaglie più intime e hanno avuto fiducia nella mia assistenza. Ringrazio Steve Matineau per la sua saggezza e la sua influenza, di cui troverete molte tracce in queste pagine. Ringrazio i miei numerosi sostenitori, che si sono impegnati anima e corpo nella realizzazione dei miei seminari sui rapporti di coppia: EUey e Jan Coren di Santa Cruz; Debra Mud, Gary ed Helen Francel di Honolulu; Bill e Judy Elbring di San Francisco; David Obstfeld e Fred Kliner di Washington, D.C.; Elizabeth Kling di Baltimora; Clark e Dottie Bartell di Seatde; Michael Najarian di Phoenix; Gloria Manchester di Los Angeles; Sandee Mac di Houston; Earlene Carrillo di Las Vegas; David Farlow di San Diego; Bart e Merril Jacobs di Dallas; e infine Owe Johhansson ed Ewa Martensson di Stoccolma. E ringrazio Richard Cohen e Cindy Black della Beyond Words Publishing per il sostegno fornito al mio ultimo libro, Men, Wometi and Relatìonships, in cui ho affrontato per la prima volta le idee illustrate in questo volume. Ringrazio John Vestman del Trianon Studios per la perizia con cui ha registrato il mio seminario, e Dave Mortenson e lo staff della Cassette Express per la qualità del servizio fornitomi. Ringrazio i membri del mio gruppo maschile per avermi reso partecipe delle loro storie, e soprattutto Lenney 8

Eiger, Charles Wood, Jacques Early, David Placek e Chris Johns, che si sono occupati dell'editing. Ringrazio la mia segretaria Ariana, che nel corso del progetto si è occupata con efficienza e senso di responsabilità dell'ufficio. Ringrazio il mio avvocato (e padre adottivo dei miei figli), Jerry Refold, per la sua continua pres'enza. Ringrazio Clifford McGuire per i vent'anni di amicizia che mi ha regalato. Non avrei potuto avere un amico e una cassa di risonanza migliori.

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INTRODUZIONE

Una settimana dopo la nascita di nostra figlia Lauren, mia moglie Bonnie e io eravamo completamente esausti. Lauren ci svegliava ogni notte. Logorata dal parto, Bonnie si imbottiva di antidolorifici e riusciva a malapena a camminare. Rimasi cinque giorni a casa per darle una mano, poi, dato che sembrava stare meglio, tornai al lavoro. Durante la mia assenza, lei rimase a corto di antidolorifici. Invece di chiamarmi in ufficio, chiese a uno dei miei fratelli che era passato a trovarla di acquistarne altri. Sfortunatamente mio fratello non tornò con le pillole e lei fu costretta a sopportare il dolore per un'intera giornata. Quando tornai a casa la trovai in stato di grande agitazione. Fraintendendo la causa del suo disagio, pensai che ce l'avesse con me. "Sono stata male tutto il giorno," raccontò lei. "Ho finito gli antidolorifici. Ero bloccata a letto e a nessuno importava nulla!" "Perché non mi hai chiamato?" replicai io, già sulla difensiva. "Ho chiesto a tuo fratello di comprarmeli, ma se n'è dimenticato! È tutto il giorno che lo aspetto. Che cosa devo fare? Quasi non riesco a camminare. Mi sento trascurata!" A quel punto io esplosi. Quel giorno ero anch'io molto teso e mi irritò il fatto che lei non mi avesse chiamato. Mi mandava su tutte le furie sapere che mi rimproverava quando io ignoravo la sua sofferenza. Dopo un breve scambio di parole dure, marciai verso la porta. Ero stanco, ii

irritabile, proprio stufo. Avevamo entrambi raggiunto i nostri limiti di sopportazione. A quel punto accadde qualcosa che avrebbe cambiato tutta la mia vita. "Ti prego, non andartene," mi pregò Bonnie. "Sono questi i momenti in cui ho maggiormente bisogno di te. Sto male e non dormo da giorni. Ascoltami, per favore." Mi fermai. "John Gray, sei proprio un amico da poco! Finché io sto bene e sono la solita affettuosa Bonnie di sempre tu resti al mio fianco, ma non appena la situazione cambia, ti affretti ad andartene." Tacque e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Il suo tono era mutato quando aggiunse: "Sto male. Non ho niente da dare ed è questo il momento in cui ho più bisogno di te. Ti prego, vieni qui e abbracciami. Non c'è bisogno che tu dica nulla. Ho semplicemente bisogno di sentire le tue braccia intorno a me. Non andartene." Mi avvicinai e in silenzio la strinsi a me. Lei pianse tra le mie braccia. Dopo qualche minuto mi ringraziò per non averla lasciata. Mi disse che sentirmi vicino era tutto quello di cui aveva bisogno. In quel momento cominciai a capire il vero significato dell'amore... dell'amore incondizionato. Mi ero sempre ritenuto una persona affettuosa, ma Bonnie aveva ragione. Ero un amico che valeva ben poco. Finché lei era felice e di piacevole compagnia, ricambiavo con ardore i suoi sentimenti. Ma se era infelice o turbata, io mi sentivo rimproverato e cominciavo a discutere oppure mi allontanavo. Quel giorno, per la prima volta, non lo feci. Rimasi con lei e fu bellissimo. Riuscii a darle ciò di cui aveva bisogno. Poiché questo è il vero amore. Avere cura di un'altra persona. Fidarsi l'uno dell'altro. Essere presenti nel momento del bisogno. Mi stupii di quanto fosse facile per me starle accanto dopo che mi aveva indicato come fare. 12

Come avevo potuto non capire una cosa tanto importante? Bonnie aveva bisogno soltanto che le stessi vicino, e un'altra donna lo avrebbe capito istintivamente. Ma in quanto uomo, non sapevo che il contatto fisico, la tenerezza e la disponibilità ad ascoltare fossero così importanti per lei. Nel prendere atto di queste differenze cominciai ad apprendere un modo nuovo di rapportarmi a mia moglie. Non avrei mai creduto che potessimo risolvere i nostri contrasti con tanta facilità. Nelle mie precedenti relazioni, reagivo sempre con indifferenza e noncuranza alle situazioni difficili perché non sapevo che altro fare. A causa di questo atteggiamento, il mio primo matrimonio era stato turbolento e fonte di grande sofferenza, ma quell'episodio con Bonnie mi insegnò a modificare il mio modo di comportarmi. Mi ispirò anche sette anni di ricerca nel corso dei quali sviluppai e perfezionai le intuizioni relative ai due sessi illustrate in questo libro. Acquisendo una consapevolezza pratica e specifica delle differenze tra uomini e donne, cominciai improvvisamente a capire che non c'era nessuna necessità che il mio matrimonio fosse una battaglia continua. Bonnie e io fummo in grado di migliorare enormemente il nostro livello di comunicazione e di godere di più della reciproca compagnia. Continuando in questo lavoro di esplorazione, abbiamo scoperto nuovi modi per migliorare i nostri rapporti affettivi. Abbiamo appreso comportamenti che i nostri genitori ignoravano e che quindi non sono stati in grado di insegnarci. Anche le coppie che si rivolgevano a me traevano vantaggio da queste intuizioni. Migliaia di persone che partecipavano ai miei seminari videro le loro relazioni trasformarsi e migliorare nel giro di una notte. Sono passati sette anni, ma ricevo ancora foto di coppie felici e dei loro bambini, accompagnate da lettere in cui mi ringraziano per avere salvato il loro matrimonio. Sebbene in realtà sia stato il loro amore a salvarlo, avreb13

bero certamente divorziato se non avessero acquisito una maggiore comprensione dell'altro sesso. Susan e Jim erano sposati da nove anni. Come la maggior parte delle coppie all'inizio si amavano, ma dopo anni di frustrazioni e delusioni l'entusiasmo li abbandonò e decisero di separarsi. Tuttavia, prima di arrivare al divorzio, frequentarono uno dei miei seminari. "Abbiamo tentato di tutto per salvare il nostro matrimonio", mi raccontò Susan. "Ma siamo troppo diversi." Fu con enorme sorpresa che scoprirono come le loro differenze fossero non solo normali, ma addirittura prevedibili. Trassero conforto dal sapere che altre coppie avevano a che fare con le stesse difficoltà. In due soli giorni Susan e Jim acquisirono una comprensione totalmente nuova degli uomini e delle donne. Si innamorarono di nuovo e i loro rapporti cambiarono quasi miracolosamente. Completamente abbandonata l'idea del divorzio, ora aspettavano con ansia di trascorrere insieme il resto della loro vita. "Imparando a prendere atto delle differenze esistenti tra noi ho riscoperto mia moglie," asserì Jim. "E il dono più grande che potessi ricevere. Ora ci amiamo di nuovo." Sei anni dopo, quando mi invitarono a vedere la loro nuova casa e la loro famiglia, si amavano ancora e ancora vollero ringraziarmi per averli aiutati a capirsi e a restare insieme. Sebbene quasi tutti concordino sul fatto che uomini e donne sono diversi, la natura di questa differenza rimane ancora indefinita per la maggioranza delle persone. Negli ultimi dieci anni molti libri hanno tentato di compiere quest'opera di definizione e sebbene molti importanti progressi siano stati compiuti, troppi di questi lavori mostrano una visione unilaterale del problema e finiscono di conseguenza per rafforzare i sentimenti di sfiducia e risentimento verso l'altro sesso. Di solito uno dei due sessi viene considerato l'eterna vittima dell'altro. C'era quindi la necessità M

di una guida che insegnasse a capire come sia giusto e sano che uomini e donne siano diversi. Per migliorare le relazioni tra i sessi è necessario possedere una comprensione delle nostre differenze che potenzi la stima di sé e la dignità personale ispirando al tempo stesso fiducia reciproca, senso di responsabilità, voglia di cooperazione e amore. Nel corso dei miei seminari ho intervistato ben 25.000 persone, un lavoro di ricerca che mi ha consentito di definire in termini positivi le differenze di cui vogliamo occuparci. Esplorandole insieme a me, vedrete sgretolarsi muri di risentimento e sfiducia. Aprire il proprio cuore aumenta la nostra capacità di perdonare e la motivazione a dare e ricevere amore e sostegno. Con questa nuova consapevolezza, spero che saprete andare oltre i miei suggerimenti per continuare a sviluppare nuovi modi con cui rapportarvi all'altro sesso. Perché non mi ascolti quando parlo? è un manuale per le relazioni affettive degù' anni Novanta. Rivela come uomini e donne siano diversi in ogni aspetto della vita. Non solo i due sessi comunicano in modo diverso, ma pensano, sentono, percepiscono, reagiscono, amano, provano bisogno e giudicano secondo differenti modalità. Sembra quasi che provengano da pianeti diversi, perché parlano lingue diverse e diverse sono le loro necessità. L'accresciuta comprensione di queste diversità vi aiuterà a risolvere buona parte delle frustrazioni che scaturiscono dalla convivenza con un membro dell'altro sesso e dal cercare di capirlo. Non è difficile dissipare o evitare gli equivoci e correggere le aspettative sbagliate. Ricordando che il vostro partner è diverso da voi come lo sarebbe un alieno, potrete rilassarvi e allearvi con le differenze invece di opporvi a esse o cercare di annullarle. Ancora più importante, tramite questo libro acquisirete tecniche pratiche per risolvere i problemi creati dalle differenze. Non ho voluto infatti scrivere solo un'analisi 15

teorica delle differenze psicologiche, ma anche un manuale pratico che insegna a instaurare rapporti affettivi duraturi. La validità di questi principi si manifesta da sola e a corroborarla c'è la vostra esperienza e il normale buonsenso. Molti esempi esprimeranno in modo semplice e conciso quello che voi avete sempre saputo intuitivamente. Proprio questa conferma vi aiuterà a restare voi stessi e a non perdervi nell'ambito della coppia. Jn risposta a questi esempi, spesso gli uomini dicono: "È proprio così che mi sento. Come ha fatto a capirlo? Ora ho la netta sensazione che in me ci sia qualcosa di sbagliato." E le donne: "Finalmente mio marito mi ascolta. Non devo più combattere per essere rispettata. Quando lei ci spiega le differenze esistenti fra noi, mio marito capisce. Grazie!" Questi sono solo alcuni dei commenti scaturiti dalla consapevolezza che gli uomini e le donne non sono dello stesso pianeta: come dico io scherzando (ma non troppo), gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. s Non ho potuto evitare molte generalizzazioni. E probabile che troverete alcune osservazioni più vere di altre... dopotutto, ognuno di noi è un individuo unico con esperienze uniche. A volte, nel corso dei miei seminari, coppie e individui messi di fronte a certi esempi sostengono sì di riconoscersi nella situazione, ma nel rappresentante dell'altro sesso. È quello che io definisco un ribaltamento dei ruoli. Se dovesse succedere anche a voi, ricordate che non c'è nulla di strano. Il mio suggerimento è: quando non vi riconoscete in qualcosa, ignoratelo (passando a un esempio che vi si adatti di più), o leggete più in profondità dentro di voi. Molti uomini negano alcune delle loro caratteristiche maschili allo scopo di diventare più teneri e affettuosi. Se questo è il vostro caso, applicando i suggerimenti, le strategie e le tecniche da me illustrati riuscirete non 16

solo a vivere in modo più appassionato il vostro rapporto, ma anche a creare un maggior equilibrio tra le vostre qualità maschili e femminili. In questo libro io non affronto mai direttamente la questione del perché uomini e donne siano diversi. Si tratta di una domanda complessa cui sono state offerte molte risposte che prendono in esame differenze biologiche, influenza dei genitori, educazione, condizionamenti culturali da parte della società, dei media e delle implicazioni di carattere storico. (Di quésti argomenti ho parlato più dettagliatamente nel mio libro Men, Women and Relationships. Making Peace with the Opposte Sex.) Sebbene i benefici che si traggono dalla lettura di questo libro siano a mio avviso immediati, è chiaro che il mio lavoro non sostituisce la necessità di una terapia o di una consulenza per relazioni particolarmente difficili o per i sopravvissuti di una famiglia con gravi problemi. In momenti particolari, anche un individuo perfettamente sano può avere bisogno dell'aiuto di un consulente o di un terapeuta. Per quanto mi riguarda, credo nella trasformazione drastica e graduale che si verifica nel corso di una terapia di coppia o di gruppo. Nondimeno, molte volte ho sentito persone sostenere di avere ricavato più benefici da questa nuova comprensione dei rapporti che da anni di terapia. Da parte mia, sono convinto che gli anni di terapia abbiano fornito loro le basi necessarie perché costoro applicassero con successo le nuove nozioni acquisite. Se nel nostro passato ci sono stati problemi gravi, dopo anni di terapia ci troveremo ugualmente nella necessità di crearci un'immagine positiva dei rapporti affettivi ed è a questo scopo che è finalizzato il mio libro. D'altro canto, se anche il nostro passato è stato pieno d'amore, le situazioni cambiano e un nuovo approccio ai rapporti tra i sessi si rende comunque necessario. E essenziale imparare modi nuovi e sani per stare con gli altri e comunicare. 17

Credo che tutti possano trarre benefici dal mio libro. L'unica reazione negativa che ho avuto da alcuni partecipanti ai miei seminari è di questo tipo: "Avrei voluto che tutto questo mi fosse stato detto prima." Non è mai troppo tardi per accrescere il nostro amore per la vita. Che stiate o no seguendo una terapia, se volete relazioni più gratificanti con l'altro sesso, questo è il libro per voi. Sono lieto di metterlo a vostra disposizione. Vi auguro che la saggezza e l'amore crescano sempre di più in voi e spero che il numero dei divorzi diminuisca e aumenti quello dei matrimoni riusciti. I nostri figli meritano un mondo migliore. John Gray 15 novembre 1991 Miti Volley, California

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CAPITOLO 1 GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE

Immaginate che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere. Un giorno di molto tempo fa, guardando nei loro telescopi, i marziani scoprirono le venusiane. Questo bastò a risvegliare in loro sentimenti fino a quel momento sconosciuti. Si innamorarono e in tutta fretta inventarono i viaggi spaziali, raggiungendo così Venere. Le venusiane accolsero i marziani a braccia aperte. Avevano sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato e i loro cuori si aprirono a un amore mai provato prima. L'amore tra le venusiane e i marziani aveva una qualità magica. Provavano grande piacere nello stare insieme, nel fare le cose insieme, nel dividere tutto. Sebbene originari di mondi diversi, apprezzavano le reciproche differenze. Dedicarono mesi a studiarsi, esplorarsi e apprezzare i rispettivi bisogni, preferenze e modi di comportamento. Per anni andarono d'amore e d'accordo. Poi decisero di raggiungere la Terra. All'inizio tutto era bellissimo. Ma poi gli effetti dell'atmosfera terrestre cominciarono a farsi sentire e una mattina al risveglio tutti si scoprirono affetti da un particolare tipo di amnesia... Sia i marziani sia le venusiane dimenticarono di provenire da mondi diversi e di essere quindi per forza differenti. In una sola mattinata tutto quello che avevano imparato venne cancellato dalla loro memoria. E da quel giorno uomini e donne sono vissuti in conflitto. 19

RICORDARE LE DIFFERENZE Poiché ignorano le differenze esistenti fra loro, uomini e donne sono condannati a vivere in stato di guerra. Di solito ci sentiamo arrabbiati o frustrati nei confronti dell'altro sesso perché abbiamo dimenticato questa importante verità. Ci aspettiamo che i rappresentanti del sesso opposto siano simili a noi. Ci piacerebbe che "volessero ciò che noi vogliamo" e "sentissero come sentiamo noi." Erroneamente abbiamo dato per scontato che se i nostri partner ci amano, reagiranno e si comporteranno secondo certi schemi: proprio quelli che adottiamo noi quando amiamo qualcuno. Un atteggiamento destinato a scontrarsi continuamente con la realtà e che ci impedisce di comunicare le nostre differenze. Erroneamente gli uomini si aspettano che le donne pensino, comunichino e reagiscano come fanno gli uomini; erroneamente, le donne si aspettano che gli uomini sentano, comunichino e reagiscano come fanno le donne. Abbiamo dimenticato che uomini e donne sono intrinsecamente diversi e il risultato è che i nostri rapporti sono contraddistinti da conflitti del tutto superflui. Imparare a riconoscere e rispettare queste differenze ridurrà in modo netto le confusioni che improntano i rapporti con l'altro sesso. Vi basterà ricordare che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere perché tutto diventi più chiaro.

UNA PANORAMICA DELLE NOSTRE DIFFERENZE In questo libro esamino in profondità le differenze esistenti fra i sessi. Ciascun capitolo vi fornirà nuove e importanti intuizioni. Ecco le differenze più importanti che esploreremo insieme: 20

Nel capitolo 2 vedremo come i valori maschili e femminili siano diversi e cercheremo di comprendere gli errori più gravi che commettiamo nel rapportarci all'altro sesso: gli uomini offrono soluzioni e invalidano i sentimenti, mentre le donne offrono consigli e suggerimenti non richiesti. Attraverso la comprensione del nostro diverso background, il motivo per cui donne e uomini compiono inconsapevolmente questi errori diventa ovvio. Ricordando le differenze esistenti tra noi, potremo correggere i nostri errori e interagire in modo più proficuo. Nel capitolo 3 scopriremo i diversi modi in cui uomini e donne reagiscono allo stress. Mentre i marziani tendono a rinchiudersi in se stessi e a rimuginare su ciò che li preoccupa, le venusiane avvertono l'istintiva necessità di parlare dei loro problemi. Imparerete così nuove strategie per ottenere ciò di cui avete bisogno nei momenti di difficoltà. Nel capitolo 4 impareremo a motivare l'altro sesso. Gli uomini sono motivati quando si sentono necessari, le donne quando si sentono assistite con sollecitudine. Discuteremo i tre passi volti al miglioramento dei rapporti e scopriremo come superare le maggiori difficoltà: gli uomini hanno bisogno di superare la loro innata resistenza a dare amore, mentre le donne devono vincere la loro resistenza a riceverlo. Nel capitolo 5 impareremo che gli uomini e le donne parlano linguaggi diversi e quindi si fraintendono continuamente. Troverete un dizionario marziano/venusiano che vi aiuterà a tradurre le espressioni più frequentemente equivocate. Scoprirete che gli uomini e le donne parlano e addirittura smettono di parlare per motivi completamente diversi. Le donne impareranno come comportarsi quando un uomo smette di parlare e gli uomini impareranno ad ascoltare meglio senza sentirsi per questo frustrati. Nel capitolo 6 apprenderemo come gli uomini e le donne vivono in modo diverso l'intimità. Dopo essersi awicina21

to alla compagna, un uomo inevitabilmente se ne allontana. Le donne impareranno ad aiutare i propri partner durante questo processo di allontanamento, così da permettere loro di avvicinarsi di nuovo, come succede a un elastico teso. Impareranno inoltre a individuare i momenti migliori per avviare una conversazione intima. Nel capitolo 7 esamineremo i picchi e le cadute dell'affettività femminile. Gli uomini impareranno a interpretare correttamente queste fluttuazioni apparentemente ingiustificate. Impareranno inoltre a riconoscere le situazioni in cui c'è maggior bisogno di loro e a fornire il proprio sostegno senza doversi per questo sacrificare. Nel capitolo 8 scopriremo come uomini e donne concedano il tipo di amore di cui hanno bisogno e non quello necessario all'altro sesso. Gli uomini avvertono la necessità soprattutto di un amore basato sulla fiducia, sull'accettazione e sulla stima. Le donne aspirano a un amore che sia principalmente affettuoso, comprensivo e rispettoso. Scopriremo i sei modi più comuni in cui possiamo inconsapevolmente deludere il nostro partner. Nel capitolo 9 studieremo come evitare le discussioni dolorose. Gli uomini scopriranno che comportandosi come se avessero sempre ragione corrono il rischio di offendere i sentimenti di una donna. Le donne scopriranno che troppo spesso inviano inconsapevolmente messaggi di disapprovazione invece che di disaccordo, inducendo così l'uomo a un atteggiamento difensivo. Verrà illustrata l'anatomia di un litigio insieme con molti elementi pratici tesi a stabilire una comunicazione che fornisca adeguato sostegno. Nel capitolo 10 vengono esposti i diversi criteri adottati da uomini e donne nelT assegnare punti al partner e a se stessi. Gli uomini impareranno che per le venusiane ogni dono d'amore si equivale, indipendentemente dalle dimensioni. A dispetto della loro tendenza a focalizzarsi su un unico grande dono, scopriranno come le piccole 22

espressioni di affetto siano altrettanto importanti; troveranno inoltre elencati cento e un modo per segnare punti con le donne. Dal canto loro, le donne impareranno a reinvestire le loro energie e a dare agli uomini ciò che essi vogliono. Nel capitolo 11 apprenderemo come mantenere efficace la comunicazione nei momenti difficili. Verranno discussi i diversi modi in cui donne e uomini nascondono i propri sentimenti e l'importanza di rendere partecipe il partner. La tecnica della Lettera d'Amore è raccomandata per esprimere sentimenti negativi al proprio compagno, allo scopo di imparare ad amare e a perdonare di più. Nel capitolo 12 capirete perché le venusiane hanno tanta difficoltà a chiedere aiuto e per quale motivo i marziani reagiscono spesso negativamente a tali richieste. Imparerete che le parole "potresti" e "puoi" demotivano gli uomini e ne troverete di nuove e più efficaci. Scoprirete i segreti per incoraggiare un uomo a dare di più e l'utilità di essere concise, dirette e di utilizzare le parole giuste. Nel capitolo 13 sono illustrate le quattro stagioni dell'amore: una prospettiva realistica di come l'amore cambia e cresce che vi aiuterà a superare gli ostacoli inevitabili in qualunque relazione. Imparerete come il vostro passato e quello del vostro compagno possano incidere sul vostro rapporto e scoprirete altre importanti nozioni per mantenere viva la magia dell'amore. In ciascun capitolo di Perché non mi ascolti quando parlo? troverete nuovi segreti per costruire amore e rapporti durevoli. Ogni nuova scoperta aumenterà la vostra capacità di vivere rapporti gratificanti.

LE BUONE INTENZIONI NON BASTANO Innamorarsi è sempre magico. Ci convinciamo che l'amore debba durare per sempre e ingenuamente crediamo di 23

essere immuni dai problemi che hanno afflitto i nostri genitori, lontani da ogni rischio e sicuri che il nostro amore durerà per sempre e che per sempre vivremo felici. Ma a mano a mano che la magia si attenua e la routine quotidiana prende il sopravvento, diventa evidente come gli uomini continuino ad aspettarsi che le donne pensino e reagiscano come uomini e viceversa. Senza una chiara consapevolezza delle differenze esistenti fra sessi, non abbiamo la possibilità di capirci e di rispettarci. Diventiamo esigenti, pieni di risentimento, ipercritici e intolleranti. Così, pur animato dalle migliori intenzioni, l'amore a poco a poco muore. I problemi cominciano ad avvelenarlo. Cresce il risentimento. La comunicazione si interrompe. Aumenta la sfiducia da cui scaturiscono il rifiuto e la repressione. La magia dell'amore svanisce. A questo punto chiediamoci: Come succede tutto questo? Perché succede? Perché succede a noi? Per rispondere a queste domande, i più grandi cervelli hanno sviluppato geniali modelli filosofici e psicologici di grande complessità. E tuttavia nulla cambia. L'amore muore. Accade quasi a tutti. Ogni giorno milioni di individui sono alla ricerca di un compagno con cui dividere l'esperienza di un sentimento speciale. Ogni anno milioni di coppie si uniscono per amore e finiscono poi col separarsi quando l'amore finisce. Tra le coppie che sono state capaci di mantenere vivo l'amore fino al matrimonio, solo il cinquanta per cento rimane unito. Di queste è probabile che un altro cinquanta per cento non abbia trovato nella vita in comune tutta la soddisfazione prevista. Si resta insieme per lealtà e senso del dovere, oppure per il timore di dover ricominciare tutto da capo. Sono molto poche le persone capaci di accrescere il proprio potenziale affettivo. Eppure a volte questo accade. 24

Comprendendo le differenze nascoste dell'altro sesso, possiamo dare e ricevere più amore. Rispettando e accettando le nostre differenze, abbiamo la possibilità di scoprire soluzioni creative e quindi di raggiungere i nostri obiettivi. Ancora più importante, possiamo imparare ad amare e a sostenere nel modo migliore le persone che sentiamo vicine. L'amore ha qualità magiche e può durare, se non dimentichiamo le differenze esistenti fra sessi.

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CAPITOLO 2

MISTER AGGIUSTATUTTO E IL COMITATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CASA

La lamentela che le donne esprimono con più frequenza nei confronti degli uomini è che essi "non ascoltano". Un uomo o ignora una donna completamente quando questa gli parla, oppure la ascolta per qualche tempo, valuta i problemi che lei gli espone, quindi si calca in testa il suo cappello da Mister Aggiustatutto e le offre una soluzione destinata a farla sentire meglio. Rimane confuso quando il suo gesto d'amore non viene apprezzato e per quanto lei continui a ripetergli che non la ascolta, non capisce la sua protesta e persevera nel suo atteggiamento. Lei vuole comprensione, ma lui è convinto che voglia soluzioni. La lamentela che gli uomini esprimono con maggiore frequenza nei confronti delle donne è che queste cercano continuamente di cambiarli. Quando una donna ama un uomo si sente in dovere di assisterlo nel processo di crescita e di aiutarlo a migliorare. Fonda quindi un Comitato per il miglioramento della casa e il compagno diventa il suo obiettivo principale. Incurante dei tentativi di lui di tenerle testa, persevera nella sua opera... sempre in attesa di un'opportunità per aiutarlo o per dirgli cosa fare. Crede in questo modo di assisterlo nella maniera più sollecita; quello che l'uomo vuole, invece, è sentirsi accettato. Entrambi i problemi possono essere risolti comprendendo prima di tutto perché gli uomini offrono soluzioni alle donne e perché le donne cercano di migliorare gli 26

uomini. Fingiamo di tornare indietro nel tempo, di osservare la vita su Marte e su Venere prima che i loro abitanti si scoprissero vicendevolmente e arrivassero sulla Terra.

LA VITA SU MARTE I marziani danno importanza soprattutto al potere, alla competenza, all'efficienza e ai risultati. Vivono mettendosi continuamente alla prova e tentando di sviluppare la loro abilità. Definiscono il proprio senso di sé in base alla capacità di raggiungere risultati. Si sentono realizzati soprattutto attraverso il successo. Su Marte, tutto riflette questi valori. Perfino l'abbigliamento maschile è ideato per riflettere le loro abilità e le loro competenze. Poliziotti, soldati, uomini d'affari, scienziati, tassisti, tecnici e cuochi, tutti indossano uniformi o almeno cappelli che sono l'espressione visiva del loro potere e della loro competenza. Non si interessano di psicologia. Sono molto più interessati alle attività all'aperto, come la caccia, la pesca e le gare automobilistiche. Sono interessati ai telegiornali, al tempo, agli sport e non potrebbero curarsi meno di romanzi e della conversazione. A loro interessano più gli oggetti e le cose delle persone e dei sentimenti. Perfino oggi sulla Terra, mentre le donne sognano l'avventura romantica, gli uomini fantasticano di macchine veloci, computer rapidissimi e strumenti tecnologici sempre più all'avanguardia. Agli uomini stanno a cuore le "cose" che li aiutano a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissi. Raggiungere obiettivi è molto importante per un marziano; per lui è un modo di dimostrare la propria capacità e quindi di star bene con se stesso. E per sentirsi bene con se stesso deve conseguire da solo gli obiettivi che si 27

è prefisso. Nessun altro può farlo per lui. I marziani traggono motivo di orgoglio nel fare tutto da sé. Autonomia equivale a efficienza, potere e competenza. La comprensione di queste caratteristiche marziane aiuterà le donne a capire perché gli uomini reagiscono tanto duramente a ogni tentativo di correggerli o di dire loro che cosa fare. Offrire a un uomo un consiglio non richiesto significa ai suoi occhi ritenere che non sa cosa fare o che non è in grado di farlo da solo. Gli uomini sono molto suscettibili a questo riguardo, perché per loro il problema della propria capacità riveste grande importanza. Poiché ama risolvere da solo i propri problemi, capita di rado che un marziano ne parli, a meno che non abbia bisogno del consiglio di un esperto. Ragiona così: Perché coinvolgere qualcun altro quando posso fare da solo? Così, se non sente la necessità di un aiuto esterno, finisce per tenere per sé i suoi problemi. Chiedere aiuto quando si può fare da sé è percepito come un segno di debolezza. Nondimeno, se ha davvero bisogno di aiuto, allora non esita a procurarselo rivolgendosi a qualcuno per cui prova stima e rispetto. Su Marte, parlare di un problema equivale a una richiesta di consiglio. Quando viene consultato, un marziano si sente onorato dall'opportunità offertagli. Automaticamente mette mano al suo cappello di Mister Aggiustatutto, ascolta per un po', e infine offre qualche geniale parere. Questa abitudine marziana è una delle ragioni per cui gli uomini sono portati d'istinto a offrire soluzioni quando le donne parlano dei propri problemi. Se una donna gli illustra del tutto innocentemente il suo turbamento o enumera ad alta voce le difficoltà che la affliggono, l'uomo si convince, del tutto erroneamente, che lei sia in cerca di un parere qualificato. Allora mette il suo cappello da Mister Aggiustatutto e comincia a sciorinare consigli; è questo il suo modo di dimostrare amore e disponibilità. 28

Vuole aiutarla a sentirsi meglio risolvendole i problemi. Ha la sensazione di venire apprezzato e di essere quindi degno del suo amore quando mette a frutto le proprie abilità per risolvere i guai della compagna. Tuttavia, una volta appurato che il suo contributo non ha avuto l'effetto sperato, continuare ad ascoltare la compagna gli riesce sempre più diffìcile: la sua soluzione è stata respinta e lui comincia a sentirsi inutile. Ignora che potrebbe aiutarla semplicemente ascoltandola con simpatia e interesse. Non sa che su Venere parlare dei propri problemi non equivale automaticamente a sollecitare una soluzione.

LA VITA SU VENERE Le venusiane hanno valori diversi. Per loro sono importanti soprattutto l'amore, la comunicazione, la bellezza e i rapporti interpersonali. Dedicano molto tempo ad aiutarsi e vezzeggiarsi l'una l'altra. Il loro senso del sé si definisce attraverso i sentimenti e la qualità dei rapporti interpersonali. Si sentono realizzate tramite la partecipazione e la relazione. Su Venere tutto riflette questi valori. Più che di costruire autostrade e grattacieli, alle venusiane interessa vivere in armonia e in reciproca cooperazione. Le relazioni sono più importanti del lavoro e della tecnologia. Per molti versi il loro mondo è del tutto opposto a quello di Marte. Non portano uniformi come i marziani (che aspirano a rivelare sempre la propria competenza). Al contrario, amano cambiare vestiti ogni giorno, a seconda dei sentimenti che provano. Per loro, l'espressione di sé e soprattutto quella dei propri sentimenti è d'importanza capitale. Se sono di umore mutevole, arrivano a cambiare abito anche parecchie volte al giorno. 29

La comunicazione è di importanza primaria. Rendere gli altri partecipi dei propri sentimenti è ben più significativo che conseguire obiettivi e successi. In sostanza, più che gli obiettivi le donne privilegiano le relazioni; a loro interessa soprattutto esprimere la propria bontà, il proprio amore e la propria sollecitudine. Due marziani vanno a colazione insieme per discutere un progetto o una questione di lavoro; hanno un problema da risolvere. Inoltre, per loro il ristorante costituisce un approccio efficace al cibo: li dispensa dal fare la spesa, dal cucinare o dal lavare i piatti. Per le venusiane, una colazione è un'opportunità per approfondire un rapporto, per dare e ricevere sostegno e aiuto. Le conversazioni che le donne avviano in un ristorante possono essere molto aperte e intime, quasi come il dialogo che si instaura fra terapeuta e paziente. Su Venere tutte studiano psicologia e sono ottime ascoltatrici. Le venusiane sono molto interessate alla crescita personale, alla spiritualità e a tutto quello che comporta il crescere e il migliorare. Venere è coperta di parchi, di centri commerciali, di giardini e di ristoranti. Le venusiane sono molto intuitive, una qualità che hanno sviluppato nel corso dei secoli nello sforzo costante di anticipare i bisogni degli altri. Dimostrare attenzione alle necessità e ai sentimenti altrui è per loro motivo d'orgoglio. È segno di grande amore offrire aiuto e assistenza non richiesti a un'altra venusiana. Poiché dimostrare la propria capacità non è così importante per una venusiana, non c'è nulla di offensivo nell'offrire aiuto e l'averne bisogno non è segno di debolezza. Un uomo, invece, può sentirsi offeso quando una donna gli offre il suo consiglio, perché lo ritiene una dimostrazione di sfiducia nelle proprie capacità. A una donna riesce impossibile penetrare questa sensibilità tipicamente maschile. Lei vive positivamente le proposte di aiuto che le giungono dall'esterno; la fanno sen30

tire amata e protetta. Ma ad offrire assistenza a un uomo si rischia di farlo sentire incompetente, debole, addirittura menomato. Su Venere offrire consigli e suggerimenti è un segno di interesse. Le venusiane sono fermamente convinte che una cosa che funziona può funzionare ancora meglio. E nella loro natura aspirare a un costante miglioramento. Quando si interessano a qualcuno, non esitano a fargli notare in che modo può migliorarsi o a suggerirgli i modi per riuscirci. L'offerta di consigli e di critiche costruttive è per loro un atto d'amore. Ma su Marte le cose vanno diversamente. I marziani sono maggiormente orientati verso la soluzione. Se qualcosa funziona, perché cambiarla? Il loro istinto è di non interferire. "Non riparare ciò che non è rotto," dicono spesso. Per questo gli sforzi che una donna fa per migliorare il compagno sono da lui percepiti come un tentativo di aggiustarlo. "Non funzioni" è il messaggio che riceve. Dal canto suo, la donna non capisce che i suoi tentativi possono umiliarlo. È erroneamente persuasa di stare aiutandolo a crescere.

SMETTERE DI DARE CONSIGLI Senza questa conoscenza della natura maschile, è molto facile per una donna ferire e offendere del tutto involontariamente e inconsapevolmente l'uomo che ama più di ogni altro. Tom e Mary stavano andando a una festa. Al volante c'era Tom. Dopo una ventina di minuti che giravano interminabilmente intorno agli stessi isolati, Mary comprese che il marito si era perduto. Quando gli suggerì di chiedere indicazioni a qualcuno, lui ammutolì. Riuscirono ad 31

arrivare alla festa, ma la tensione segnò i loro rapporti per l'intera serata. Mary non riusciva a capire perché il suo compagno fosse così turbato. Pensava: "Ti amo e mi interesso a te, per questo ti offro aiuto." Lui era offeso, Il messaggio che aveva recepito era: "Non credo che tu sia in grado di portarmi a destinazione. Sei un incompetente!" Mary, che ignorava tutto della vita su Marte, non poteva capire quanto fosse importante per Tom raggiungere il suo obiettivo senza aiuti esterni. Un consiglio non richiesto era per lui l'insulto supremo. Come abbiamo già visto, ai marziani non piace ricevere suggerimenti non richiesti. Un modo per onorare un altro marziano è di dare sempre per scontata la sua capacità di risolvere i problemi finché non è lui stesso a chiedere aiuto. Mary non poteva sapere di avere perso un'occasione molto speciale di dimostrare a Tom il suo amore. A quell'epoca lui era particolarmente vulnerabile e aveva bisogno di dosi supplementari di affetto. Evitando di consigliarlo gli avrebbe fatto un dono non meno prezioso di quanto fossero per lei un magnificò mazzo di fiori o una lettera d'amore. Una volta appreso di più sul conto dei marziani e delle venusiane, Mary imparò ad aiutare Tom nei momenti di difficoltà. Quando lui si perse di nuovo, invece di offrirgli aiuto si costrinse a tacere, tirò un lungo respiro e si sforzò di apprezzare appieno ciò che Tom stava cercando di fare per lei. Da parte sua, Tom le fu grato di quella manifestazione di fiducia. In termini generali, quando una donna offre un consiglio non richiesto o cerca di "aiutare" un uomo, non si rende conto di quanto gli sembra critica e priva di amore. Anche se animati dalle migliori intenzioni, i suoi suggerimenti lo offendono e lo feriscono. La reazione dell'uomo può essere allora violenta, soprattutto se si sente critica32

to come un bambino o se sua madre era solita criticare il padre. Per molti uomini, è importante dimostrare che sono in grado di raggiungere l'obiettivo prefissosi, anche se si tratta di sciocchezze come arrivare senza incidenti a un ristorante o a una festa. Paradossalmente, può essere più sensibile per le piccole cose che per quelle importanti. Ecco quale può essere il tenore dei suoi pensieri: Se non si fida di me per una sciocchezza come questa, come può ritenermi capace di fare le cose più importanti? Come i loro antenati marziani, gli uomini trovano motivo di vanto nella abilità, soprattutto quando si tratta di riparare oggetti meccanici, di raggiungere qualche posto o di risolvere un problema. Sono questi i momenti in cui più hanno bisogno dell'amorevole accettazione delle loro compagne e non dei loro consigli o delle loro critiche.

IMPARARE AD ASCOLTARE In modo analogo, se l'uomo non capisce che una donna è diversa da lui, può peggiorare le cose nel tentativo di aiutarla. È necessario che gli uomini ricordino che le donne parlano dei loro problemi per accrescere l'intimità e non necessariamente per ottenere delle soluzioni. Molte volte una donna vuole semplicemente rendere partecipe il compagno dei sentimenti provati durante la giornata, ma lui, convinto di esserle utile, la interrompe offrendole soluzioni a non finire e rimane sconcertato accorgendosi di non averla soddisfatta. Mary torna a casa dopo una giornata molto faticosa. Sente il bisogno di esternare i propri sentimenti. "C'è così tanto da fare," dice. "Non mi resta neppure un po' di tempo per me stessa." 33

Al che Tom risponde: "Dovresti lasciare quel posto. Non c'è bisogno che tu lavori così tanto. Cercati qualcosa che ti piaccia." "Ma il mio lavoro mi piace. Se solo non pretendessero da me che cambi tutto all'ultimo momento." "Non ascoltarli. Fa' semplicemente quello che sei in grado di fare." "Ma è esattamente quello che faccio! Mi sembra impossibile avere dimenticato di chiamare mia zia, oggi." "Non preoccuparti, capirà." "Eppure sai quello che sta passando. Ha bisogno di me." "Ti preoccupi troppo, ecco perché sei così infelice." Mary si arrabbia. "Non sono sempre infelice. Perché non mi ascolti?" "Ma ti sto ascoltando." "Oh, tanto è inutile che cerchi di spiegare." Dopo questa conversazione, Mary si sente ancora più frustrata. Anche Tom prova frustrazione e non riesce a capire che cosa è andato storto. Voleva aiutarla, ma la sua tattica, tutta incentrata sulla ricerca di soluzioni, non ha funzionato. Poiché ignorava come è impostata la vita su Venere, Tom non poteva capire quanto fosse importante per Mary essere semplicemente ascoltata. Con il suo atteggiamento, è riuscito solo a peggiorare la situazione. Non sapeva che gli sarebbe bastato ascoltare con simpatia gli sfoghi di Mary per darle sollievo e gratificazione. Una volta accumulate più informazioni sul conto delle venusiane e sul loro bisogno di parlare, ha pian piano imparato anche ad ascoltare. Ora, quando Mary torna a casa stanca e nervosa, le loro conversazioni sono molto diverse. Eccone un esempio: "C'è così tanto da fare," dice Mary. "Non mi resta neppure un po' di tempo per me." Tom tira un profondo sospiro, si rilassa e risponde: "Cavolo, devi proprio avere avuto una giornata dura." 34

"Pretendono che cambi tutto all'ultimo momento, non so che cosa fare." Tom si limita a un: "Mmm." "Ho perfino dimenticato di chiamare mia zia." Lui si mostra preoccupato. "Oh, no." "E pensare che ha tanto bisogno di me. Mi sento un verme." "Sei una persona così premurosa," dice Tom. "Vieni qui, lascia che ti abbracci." La stringe forte e Mary si rilassa tra le sue braccia con un lungo sospiro di sollievo. Poi dice: "Mi piace parlare con te. Mi rendi felice. Grazie per avermi ascoltata. Ora mi sento molto meglio." Non solo Mary, ma anche Tom si sente meglio. È sorpreso di constatare come sia più felice sua moglie da quando ha imparato ad ascoltarla. Grazie a questa nuova consapevolezza delle differenze esistenti tra loro, Tom ha scoperto quanto sia utile ascoltare senza offrire soluzioni, mentre Mary dal canto suo ha imparato a lasciar correre e ad accettare il proprio compagno senza offrire ogni volta consigli o critiche non richiesti.

IN DIFESA DI MISTER AGGIUSTATUTTO E DEL COMITATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CASA

Nel sottolineare gli errori di cui ho parlato, non voglio insinuare che Mister Aggiustatutto e il Comitato per il miglioramento della casa siano figure completamente negative. Sono, in realtà, caratteristiche marziane e venusiane molto positive. L'errore sta nella scelta del momento e dell'approccio. Una donna apprezza moltissimo Mister Aggiustatutto, a condizione che questi non intervenga quando lei è turbata. È necessario che gli uomini ricordino che quando 35

le donne sono turbate e parlano dei loro problemi non è il momento di offrire soluzioni; hanno solo bisogno di essere ascoltate per sentirsi meglio. Non hanno alcun bisogno di essere riparate. Un uomo apprezza molto il Comitato per il miglioramento della casa quando è lui a richiederne l'intervento. Le donne devono ricordare che critiche e consigli non richiesti fanno sentire l'uomo controllato e non amato. Per imparare dagli errori commessi, lui ha più bisogno della accettazione di lei che del suo consiglio. Quando un uomo non si sente sottoposto a continui tentativi di miglioramento da parte della compagna, avrà molte meno difficoltà a chiederle aiuto e consiglio. Grazie alla comprensione di queste differenze diventa più facile rispettare la sensibilità del partner. E si capisce che quando il nostro compagno oppone resistenza ciò accade probabilmente perché abbiamo commesso un errore nella scelta del momento o dell'approccio. Vediamo di esaminare più a fondo questo aspetto.

QUANDO UNA DONNA SI OPPONE ALLE SOLUZIONI DI UN UOMO

Quando una donna si oppone alle soluzioni di un uomo, lui pensa che venga messa in dubbio la sua competenza. Come conseguenza, si sente non apprezzato e si allontana dalla vita di coppia. La sua disponibilità ad ascoltare si riduce. Ricordando che le donne vengono da Venere, in certi momenti un uomo ha la possibilità di capire il motivo della resistenza di lei. Ecco un breve elenco degli atteggiamenti con cui un uomo rischia di invalidare i sentimenti offrendo soluzioni non desiderate. Riuscite a individuare il motivo dell'opposizione di lei? 36

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"Non dovresti preoccuparti tanto." "Ma non è questo quello che ho detto." "Non è poi così grave." "Va bene, mi dispiace. Ora possiamo metterci una pietra sopra." "Perché non lo fai e basta?" "Ma noi parliamo." "Non dovresti sentirti ferita, non era questo che intendevo." "Ma allora che cosa stai cercando di dire?" "Non dovresti sentirti così." "E come puoi dirlo? La settimana scorsa ho passato un'intera giornata con te. Ci siamo divertiti un sacco." "Va bene, lasciamo perdere." "D'accordo, riordinerò io il cortile. Questo ti fa sentire meglio?" "Ci sono. Ecco che cosa dovresti fare." "Senti, non c'è nulla che possiamo fare al riguardo." "Se non ti va di farlo, allora non farlo." "Perché permetti alla gente di trattarti così? Dimenticati di loro." "Se non sei felice, forse dovremmo divorziare." "Va bene, allora d'ora in avanti fallo tu." "D'ora in poi me ne occuperò io." "Certo che ti voglio bene. Che sciocchezze!" "Ti decidi ad arrivare al punto?" "Tutto quello che dobbiamo fare è..." "Questo non è affatto quello che è successo."

Ciascuna di queste affermazioni minimizza o tenta di spiegare turbamenti, oppure offre soluzioni che dovrebbero trasformare immediatamente i sentimenti negativi di lei in sentimenti positivi. Il primo passo che un uomo può intraprendere al fine di modificare il proprio comporta37

mento è molto semplice: deve semplicemente smettere di pronunciare le frasi sopraindicate (di questo argomento ci occuperemo più dettagliatamente nel Capitolo 5). Capendo con chiarezza che a venire rifiutati sono la scelta del momento e il modo di proporre la soluzione, non la soluzione stessa, un uomo può affrontare molto più proficuamente le resistenze femminili. Soprattutto, non deve vivere questa resistenza come un affronto personale. Imparando ad ascoltare, scoprirà che lei lo apprezza ancora di più proprio nelle occasioni in cui all'inizio era arrabbiata con lui.

QUANDO L'UOMO RESISTE AL COMITATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CASA

Quando un uomo oppone resistenza ai suggerimenti di una donna, lei ne riceve un'impressione di indifferenza; sente che i suoi bisogni non sono rispettati. Di conseguenza, si sente meno compresa e smette di avere fiducia in lui. In simili occasioni, ricordando che gli uomini vengono da Marte, la donna può invece capire il vero motivo delle resistenze del compagno. Ecco alcuni esempi di come una donna può inconsapevolmente infastidire un uomo offrendogli consigli o critiche apparentemente innocui. Mentre leggete l'elenco, ricordate che queste piccolezze sono purtroppo in grado di creare barriere altissime di resistenza e risentimento. In alcune espressioni, la critica o il consiglio non sono immediatamente evidenti. Cercate di individuare il motivo per cui lui potrebbe sentirsi controllato. 1. "Ma perché l'hai comprato? Ne abbiamo già uno." 2. "Quei piatti sono ancora bagnati. Resteranno macchiati." 38

3. "Non hai i capelli un po' troppo lunghi?" 4. "C'è un parcheggio laggiù, gira (l'auto)." 5. "Vuoi passare un po' di tempo con i tuoi amici, e io?" 6. "Non dovresti lavorare così tanto. Prenditi una giornata di libertà." 7. "Non metterlo lì. Non riusciremo più a trovarlo. ' ' 8. "Dovresti chiamare l'idraulico. Lui saprà che cosa fare." 9. "Perché dobbiamo aspettare che si liberi un tavolo? Non hai prenotato?" 10. "Dovresti passare più tempo con i ragazzi. Sentono la tua mancanza." 11. "Il tuo ufficio è terribilmente in disordine. Come puoi lavorare in questo caos? Quando lo pulirai?" 12. "Ti sei nuovamente dimenticato di portarlo a casa. Forse potresti metterlo in un posto speciale, in modo da ricordartene." 13. "Stai andando troppo forte. Rallenta o prenderai una multa." 14. "La prossima volta leggiamo le recensioni cinematografiche, prima." 15. "Non sapevo dove tu fossi. (Avresti dovuto telefonare.)" 16. ' 'Qualcuno ha bevuto il succo di frutta direttamente dalla bottiglia." 17. "Non mangiare con le mani. Sei di cattivo esempio ai ragazzi." 18. "Queste patate sono troppo unte. Non sono indicate per il tuo cuore." 19. "Non ti concedi abbastanza tempo." 20. "Avresti dovuto avvertirmi (prima). Non posso mollare tutto per venire a colazione con te." 21. "Quella camicia non s'intona ai pantaloni." 22. "È la terza volta che Bill telefona. Quando ti deciderai a richiamarlo?" 39

23. "La tua cassetta degli attrezzi è in un disordine pauroso. Non riesco a trovare nulla. Dovresti riordinarla." Quando una donna non sa come chiedere direttamente sostegno a un uomo (Capitolo 12) o esprimere costruttivamente una divergenza di opinioni (Capitolo 9), è probabile che si senta incapace di ottenere quello di cui ha bisogno senza offrire aiuto o critiche non richieste (ci occuperemo ancora di questo argomento). Esercitarsi a trasmettere senso di accettazione, che non sia invalidato da critiche o consigli, è già di per sé un progresso importante. Capendo con chiarezza che lui non respinge le sue necessità ma il modo in cui lei gli si accosta, la donna non vivrà il rifiuto del compagno come un fatto personale e cercherà modi più concreti di esprimere i propri bisogni. Con il tempo capirà che un uomo è motivato a migliorare solo quando si sente vissuto come la soluzione a un problema e non come il problema in sé.

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CAPITOLO 3

GLI UOMINI SI RIFUGIANO NELLE CAVERNE E LE DONNE PARLANO

Una delle maggiori differenze esistenti tra uomini e donne è il loro modo di affrontare lo stress. Gli uomini tendono a chiudersi sempre più in se stessi e a concentrarsi sul problema, mentre le donne si sentono via via sempre più sopraffatte ed emotivamente coinvolte. In queste circostanze, le necessità dei due sessi divergono. L'uomo si sente meglio se risolve i problemi, la donna se ne parla. L'incapacità di capire e accettare questa differenza crea nei nostri rapporti frizioni superflue. Vediamo un esempio. Quando Tom torna a casa, vuole rilassarsi leggendo il giornale. È stressato a causa dei problemi irrisolti della giornata e trova sollievo nell'accantonarli. Anche sua moglie Mary vuole rilassarsi dopo una giornata pesante. Lei, tuttavia, aspira a trovare sollievo parlando dei suoi problemi. Tra di loro, la tensione cresce fino a trasformarsi in risentimento. Tom è segretamente convinto che Mary parli troppo, mentre Mary si sente ignorata. Se non arriveranno a capire le differenze esistenti tra loro, si allontaneranno sempre di più. E probabile che abbiate riconosciuto questa situazione, perché è solo una delle tante in cui uomini e donne si trovano in contrasto. Il problema non è infatti solo di Tom e di Mary, ma riguarda quasi tutti i rapporti interpersonali. 41

La soluzione al problema di Tom e Mary non dipende tanto dall'amore reciproco, quanto dalla comprensione che ciascuno dei due ha nei confronti dell'altro sesso. Ignorando che le donne hanno bisogno di parlare dei loro problemi per sentirsi meglio, Tom resterà fermo nella sua convinzione che Mary parla troppo e continuerà a rifiutarsi di ascoltare. Ignorando che Tom legge il giornale per sentirsi meglio, Mary continuerà a sentirsi trascurata e non considerata. Si ostinerà inoltre nei suoi tentativi di farlo parlare quando lui non ha voglia di farlo. Torniamo alla vita su Marte e su Venere per spigolare altre utili intuizioni.

AFFRONTARE LO STRESS SU MARTE E SU VENERE Quando un marziano è turbato, non parla mai di ciò che lo preoccupa. Non accollerebbe mai a un altro marziano il suo problema a meno che l'assistenza dell'amico non gli sia necessaria per risolverlo. Diventa invece estremamente silenzioso e si rifugia nella sua caverna privata per riflettere sul problema ed esaminarlo da ogni angolazione alla ricerca della soluzione. Quando l'ha trovata, si sente molto sollevato e abbandona la caverna. Se non riesce a trovare una soluzione, allora cerca qualcosa che gli permetta di dimenticare i problemi, come leggere il giornale o impegnarsi in un'attività ricreativa. Staccando la mente dai problemi della giornata, riesce gradualmente a rilassarsi. Se lo stress è davvero forte, è probabile che si dedichi ad attività ancora più impegnative, quali correre in auto, partecipare a una gara o scalare una montagna. Quando una venusiana è turbata o stressata, trova sollievo nel rivolgersi a qualcuno di cui si fida, illustrandogli nei dettagli le difficoltà della giornata. Se si sentono so42

praffatte dalle difficoltà, le venusiane traggono beneficio dal rendere gli altri partecipi del loro disagio. È questa la loro natura. Su Venere, mettere gli altri a parte dei propri problemi è segno di amore e di fiducia. Le venusiane non si vergognano di avere problemi. Non è la competenza ad alimentare il loro ego, bensì la comunicazione interpersonale. Esternano apertamente le loro sensazioni di sopraffazione, confusione, impotenza e stanchezza. Una venusiana si sente più a suo agio con se stessa quando ha amici solleciti con cui dividere difficoltà e stati d'animo. Il marziano si sente bene quando può risolvere i propri problemi da solo nella sua caverna. Sono osservazioni valide anche per le donne e gli uomini di oggi.

COME LE DONNE REAGISCONO ALLA CAVERNA Quando un uomo è chiuso nella sua caverna, è incapace di dare alla compagna l'attenzione che essa merita. In quei momenti per lei è difficile accettarlo perché non si rende conto del grado di stress a cui è sottoposto. Se alla sera il suo compagno le parlasse dei suoi problemi, riuscirebbe a mostrarsi più comprensiva, ma lui invece rimane chiuso in se stesso e lei finisce col sentirsi ignorata. Capisce che il compagno è turbato, ma erroneamente presume che lui non le voglia bene perché non le parla. Di solito le donne non capiscono il modo in cui i marziani affrontano lo stress. Vorrebbero che gli uomini si aprissero e parlassero delle difficoltà, come fanno loro. Quando un uomo va a chiudersi nella sua caverna, la compagna prova risentimento. Si sente ferita quando, invece di dedicarsi a lei, lui legge il giornale o va a fare una partita. Pretendere che un uomo chiuso nella sua caverna diventi istantaneamente aperto, affettuoso e attento è irrea43

listico come pretendere che una donna turbata si calmi all'istante. È un errore pretendere che un uomo sia sempre sintonizzato sulla lunghezza d'onda della tenerezza e della partecipazione, così come è un errore pretendere che i sentimenti di una donna siano sempre logici e razionali. Quando i marziani si rifugiano nelle caverne tendono a dimenticare che anche i loro amici possono avere problemi. L'istinto dice loro che per potersi occupare degli altri devono prima prendersi buona cura di sé. Davanti a questo atteggiamento di chiusura, di solito una donna oppone resistenza e si sente offesa. Può succedere allora che pretenda con fare esigente il sostegno di lui, quasi sentisse di dover combattere per i suoi diritti. Ricordando che gli uomini vengono da Marte, una donna può imparare a interpretare correttamente la reazione del suo compagno, capire che l'introversione è un meccanismo per reagire allo stress e non un modo per esprimerle la sua indifferenza. Può cominciare a collaborare con lui per avere ciò di cui ha bisogno invece di resistergli. D'altro canto, abitualmente gli uomini si rendono ben poco conto della sensazione di estraneità che comunicano quando sono nella loro caverna. Imparando a conoscere gli effetti che la sua introversione ha sulla compagna, l'uomo potrà mostrarsi più comprensivo quando lei si sente trascurata e poco importante. Ricordare che le donne vengono da Venere lo aiuterà a manifestare più rispetto verso le reazioni e verso i sentimenti di lei. Se non capisce le reazioni della compagna, un uomo tende a mettersi sulla difensiva, e i due finiscono per litigare. Ecco quattro fra gli equivoci più diffusi: 1. Quando lei dice: "Non mi ascolti," lui risponde: "Come puoi dire una cosa del genere? Posso ripetere tutto quello che mi hai detto." Quando un uomo è nella caverna, registra ciò che 44

la compagna gli dice solo con il cinque per cento della sua mente. Per lui è sufficiente. Quello che invece lei chiede è la sua totale e completa attenzione. 2. Quando lei dice: "Non ti importa niente di me," lui ribatte: "Certo che m'importa di te. Perché altrimenti cercherei di risolvere questo problema?" Cercando di risolvere un problema, l'uomo crede di dimostrare in modo esplicito il proprio interessamento. Nondimeno, la donna ha bisogno di sentirlo vicino, attento al cento per cento, ed è questa la richiesta che gli sta facendo. 3. Quando lei dice: "Mi sembra di non essere importante per te," lui replica: "Ma è ridicolo. Certo che sei importante." Secondo lui, si tratta di uno stato d'animo assurdo, perché è proprio nell'interesse di lei che si sta sforzando di risolvere le difficoltà. Non capisce che concentrandosi su un unico problema e ignorando quelli che affliggono la sua compagna non fa che scatenare una reazione: lei lo prende come un fatto personale e si sente poco importante. 4. Quando lei dice: "Non hai sentimenti. Sei tutto te sta," lui ribatte: "E che cosa c'è di sbagliato in que sto? In che altro modo potrei risolvere questo problema?" La giudica troppo critica ed esigente; in fondo sta facendo ciò che può per risolvere i problemi. Si sente poco apprezzato. Inoltre, non percepisce appieno la validità dei sentimenti della compagna. Di solito gli uomini non si rendono conto della rapidità e drasticità con cui da amorevoli e solleciti diventano distaccati e per nulla comprensivi. Nella caverna un uomo si concentra totalmente sulla soluzione del suo problema ed è inconsapevole dell'effetto che tale atteggiamento può avere sugli altri. 45

TROVARE SOLLIEVO PARLANDO Quando una donna è stressata, avverte il bisogno istintivo di parlare delle proprie sensazioni e dei problemi a essi associati. Quando comincia a parlare non stabilisce alcuna priorità. Se è turbata, è turbata per tutto, per ciò che è grande come per ciò che è piccolo. Non si preoccupa subito di trovare soluzioni adeguate, ma cerca piuttosto sollievo aprendo il proprio animo e chiedendo comprensione. Parlando a casaccio delle sue difficoltà, finisce per sentirsi meglio. Mentre un uomo sotto stress tende a concentrarsi su un solo problema e a dimenticare gli altri, una donna sotto stress è incline a considerarli tutti e a sentirsene sopraffatta. Discutere di tutte le difficoltà che l'affliggono senza concentrarsi su nessuna in particolare l'aiuta a stare meglio. Attraverso questa esplorazione di sé acquisisce una maggiore consapevolezza di ciò che la turba e la sensazione di essere sopraffatta si attenua. Le donne parlano dei problemi passati, dei problemi futuri, dei problemi potenziali, perfino dei problemi per cui non esiste soluzione. Più parlano ed esplorano, meglio si sentono. Pretendere reazioni diverse da una donna significherebbe negare la sua natura più autentica. E poi, per dimenticare le proprie sofferenze, la donna si lascia a volte coinvolgere emotivamente dai problemi altrui. Può inoltre trovare sollievo discutendo dei problemi degli amici, dei parenti e dei colleghi. Che i problemi che affronta siano i suoi o quelli di altri, il parlare è la reazione sana e naturale delle venusiane allo stress. COME REAGISCONO GLI UOMINI QUANDO LE DONNE HANNO BISOGNO DI PARLARE

Di solito quando una donna parla dei suoi problemi, un uomo oppone resistenza. Dà per scontato che lei lo riten46

ga responsabile delle sue difficoltà. Maggiori sono i problemi, più si sente rimproverato. Non capisce che lei trova sollievo nel parlarne. Non sa che gli basterebbe ascoltarla per guadagnarsi la sua riconoscenza. I marziani parlano dei problemi solo in due occasioni: quando biasimano qualcuno o quando cercano consiglio. Se una donna è gravemente turbata, un uomo pensa che lei lo stia rimproverando. Se è turbata solo relativamente, pensa che stia cercando consiglio. In quest'ultimo caso, lui si affretta a mettere il cappello di Mister Aggiustatutto. Se invece crede che lei lo stia biasimando, sguaina la spada per proteggersi dall'attacco. In entrambi i casi, incontra grosse difficoltà ad ascoltarla. Se le offre soluzioni, lei andrà avanti a parlare di altri problemi. Dopo avergliene offerte due o tre, lui si stupirà non vedendola stare meglio. È questa infatti la tipica reazione dei marziani... a condizione che abbiano sollecitato l'offerta di aiuto! A questo punto, si sentirà inevitabilmente respinto e poco apprezzato. D'altro canto, se si sente aggredito l'uomo cercherà di difendersi. È convinto che gli basterà spiegarsi perché lei smetta di biasimarlo. Ma più si difende, più il turbamento di lei aumenta. L'uomo non capisce che non è di spiegazioni che lei ha bisogno, bensì che lui capisca il suo stato d'animo. Se avrà la saggezza di ascoltarla, dopo poche lamentele sul suo conto lei cambierà argomento e passerà ad affrontare altri problemi. Gli uomini si sentono frustrati soprattutto quando una donna espone problemi che loro non sono in grado di risolvere. Eccone qualche esempio: • "Non mi pagano abbastanza." • "Mia zia peggiora sempre di più, ogni anno sta peggio." • "La nostra casa non è abbastanza grande." • "Che stagione secca. Quando si deciderà a piovere?" • "Il nostro conto è in rosso." 47

Una donna può pronunciare una qualunque di queste frasi per esprimere i propri timori, le proprie delusioni e le proprie frustrazioni. È probabile che sappia che non si può fare nulla per risolvere le difficoltà, ma trova sollievo nel parlarne. Parla d'altro. Si sente compresa se l'ascoltatore si sintonizza sulla sua frustrazione e il suo disappunto. In questo modo, tuttavia, può scatenare la frustrazione del compagno... a meno che lui non capisca che le è sufficiente parlare per sentirsi meglio. Gli uomini, inoltre, si spazientiscono quando le donne si dilungano nei dettagli. Erroneamente, un uomo dà per scontato che i particolari siano per la donna gli strumenti che gli offre per risolvere il problema. Inutilmente cerca di comprenderne l'importanza e finisce con lo spazientirsi. Ancora una volta non capisce che il gusto per i dettagli non è altro che la naturale conseguenza del piacere che la donna trae dal parlare. Inoltre, per un uomo ascoltare è difficile perché quasi sempre parte dall'errato presupposto che ci sia un ordine logico nell'esposizione verbale della compagna, che invece passa senza alcun criterio logico da un problema a un altro. Si sente di conseguenza sempre più frustrato e confuso nell'inutile tentativo di trovare connessioni logiche. Ancora: un uomo può opporre resistenza perché è in attesa del nocciolo della questione. Non è in grado di cominciare a formulare una soluzione finché non conosce l'esito del discorso. Più particolari lei gli dà, più cresce la sua frustrazione. Eppure, gli basterebbe ricordare il beneficio che lei ricava dall'esternare tanti particolari per riuscire a rilassarsi. Proprio come un uomo si realizza elaborando gli intricati dettagli della soluzione di un problema, una donna si realizza parlandone. Per ovviare a questi inconvenienti, una donna può imparare a esporre prima il nodo centrale delle sue lamentele e passare quindi ai particolari. Evitare, cioè, di tenerlo in attesa. Alle donne solitamente piace creare un po' di 48 I

suspense, perché questo conferisce maggiore intensità ai loro sfoghi. Ma se un'altra donna è in grado di apprezzare tale atteggiamento, è probabile che un uomo ne ricavi solo frustrazione. Il grado di incomprensione di un uomo nei confronti di una donna è pari alla resistenza che opporrà ogni volta che lei proverà a parlargli dei suoi problemi. A mano a mano che impara a soddisfare una donna e a fornirle il sostegno emotivo di cui ha bisogno, l'uomo scopre anche che ascoltare non è poi così difficile. Ancora più importante, se la compagna gli ricorderà che vuole solo parlare dei suoi problemi e non si aspetta da lui alcuna soluzione, potrà rilassarsi e ascoltare con maggiore partecipazione.

COME MARZIANI E VENUSIANE TROVARONO UN ACCORDO Marziani e venusiane vissero insieme in perfetta armonia perché capaci di rispettare le differenze esistenti fra loro. I marziani impararono a rispettare il bisogno di parlare delle venusiane. Anche se non avevano molto da dire, scoprirono che potevano essere di grande aiuto alle compagne semplicemente ascoltandole. Dal canto loro, le venusiane impararono a rispettare il bisogno dei marziani di chiudersi in se stessi nei momenti di stress. La caverna non era più un mistero insondabile, né un motivo di allarme.

Ciò CHE IMPARARONO I MARZIANI I marziani compresero che gli attacchi, i rimproveri e le critiche delle venusiane erano in realtà atteggiamenti del tutto contingenti; una volta sfogatesi, le venusiane si sen49

tivano meglio e sviluppavano atteggiamenti di apprezzamento e accettazione. Imparando ad ascoltare, i marziani scoprirono quanto beneficio le venusiane traessero dal parlare dei loro problemi. Ogni marziano trovò la pace quando capì che manifestando il bisogno di parlare dei suoi problemi una venusiana non intendeva con questo alludere all'incapacità di lui di aiutarla. Imparò inoltre che, una volta sicura di essere ascoltata, la venusiana smetteva di rimuginare sui suoi problemi e assumeva un atteggiamento molto più positivo. Con questa consapevolezza, ciascun marziano fu in grado di ascoltare senza sentirsi in dovere di risolvere tutti i problemi della compagna. Molti uomini e perfino qualche donna sono molto critici nei confronti della tendenza a parlare dei propri problemi, ma questo solo perché non ne hanno mai sperimentato le qualità terapeutiche. Non hanno mai visto una donna che si sente ascoltata cambiare improvvisamente, sentirsi meglio e assumere un atteggiamento positivo. Di solito hanno visto soltanto una donna (probabilmente la madre) che non si sentiva ascoltata e continuava a rimuginare interminabilmente sulle sue difficoltà. E questo un atteggiamento tipico delle donne che non si sentono amate o ascoltate per lunghi periodi di tempo. Il vero problema, tuttavia, non sta nel fatto che parlano delle loro difficoltà, ma che non si sentono amate. Dopo avere imparato ad ascoltare, i marziani fecero una scoperta sorprendente. Cominciarono a capire, al fine di uscire dalla caverna, che prestare ascolto a una venusiana non era meno interessante che guardare il telegiornale o leggere un quotidiano. Imparando ad ascoltare, gli uomini trovano sempre meno difficile farlo. Quando un uomo impara ad ascoltare davvero, finisce col capire che quello è un modo eccellente per dimenticare i problemi della giornata e al tempo stesso dare un'immensa gratificazione alla propria compagna. 5°

Ciò CHE IMPARARONO LE VENUSIANE Anche le venusiane trovarono la pace quando arrivarono a capire che, chiudendosi nella sua caverna, un marziano non voleva con questo dire che non amava più la compagna. Smisero di offendersi quando l'attenzione dei marziani veniva distolta da loro. Se una venusiana parlava al proprio compagno e lo vedeva distrarsi, molto cortesemente smetteva di parlare e restava lì, in attesa che lui si accorgesse del suo silenzio. Dopodiché riprendeva il discorso. Capiva che a volte era difficile per lui concederle la propria attenzione, e scoprì che se gliela chiedeva in modo rilassato e non critico, lui era ben lieto di accontentarla. Quando i marziani erano totalmente concentrati sui propri problemi e chiusi nelle loro caverne, le venusiane non lo prendevano come un affronto personale e non si sentivano rifiutate. Capivano che quello non era il momento di avviare una conversazione intima, ma piuttosto di rivolgersi agli amici o di andare a divertirsi o a fare spese. I marziani si sentivano di conseguenza amati e accettati e uscivano più rapidamente dai loro rifugi.

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CAPITOLO 4 COME

MOTIVARE L'ALTRO SESSO

Secoli prima del loro incontro, marziani e venusiane vivevano perfettamente felici nei loro mondi lontani. Poi un giorno tutto cambiò. Di colpo marziani e venusiane si scoprirono infelici sui loro rispettivi pianeti. Fu tuttavia proprio la depressione a indurli a cercarsi vicendevolmente. Comprendere i segreti delle loro trasformazioni ci aiuta oggi a riconoscere quanto siano diverse le motivazioni nell'uomo e nella donna. Grazie a questa nuova consapevolezza avrete più strumenti per sostenere il vostro partner e al contempo per ottenere il sostegno di cui avete bisogno nei momenti difficili o di tensione. Torniamo indietro nel tempo e fingiamo di assistere a ciò che'accadde. In preda alla depressione, i marziani lasciarono le città e si chiusero per lungo tempo nelle loro caverne. Ne uscirono solo il giorno in cui uno di loro colse al telescopio una fugace visione delle belle venusiane. La vista di quelle meravigliose creature ispirò i marziani e miracolosamente la depressione li abbandonò. Di colpo si sentirono necessari. Lasciarono le caverne e cominciarono a costruire le astronavi che li avrebbero condotti su Venere. Quando caddero in preda alla depressione, le venusiane reagirono radunandosi in gruppi e cominciando a parlare dei propri problemi. Ma non bastava. Rimasero a lungo vittime della tristezza finché l'intuizione concesse loro una visione. Creature forti e magnifiche (i marziani) si preparavano ad attraversare l'universo per venire ad amarle, servirle e sostenerle. Di colpo si sentirono amate. La depressa



sione svanì e, di ottimo umore, si prepararono all'arrivo dei marziani. Questi principi sono ancora validi. Gli uomini traggono motivazione ed entusiasmo dal sentirsi necessari. Quando non si sente necessario nell'ambito di una coppia, un uomo sprofonda nella passività. D'altro canto, se intuisce che la compagna si fida della sua capacità di soddisfarla al meglio e apprezza i suoi sforzi, si sente galvanizzato e stimolato a dare di più. Come le venusiane, le donne traggono motivazione ed entusiasmo dal sentirsi amate. Una donna non amata si sente tenuta a dare sempre di più e finisce con il logorarsi dando troppo. D'altro canto, nel sentirsi rispettata e considerata, una donna trova la sua realizzazione e ha più da dare.

QUANDO UN UOMO AMA UNA DONNA Un uomo che si innamora di una donna riproduce ciò che avvenne quando il primo marziano scoprì le venusiane. Confinato nella sua grotta e incapace di trovare il motivo della sua depressione, scrutava il cielo con il telescopio. Come se un fulmine lo avesse colpito, in un secondo la sua vita cambiò. Il telescopio gli aveva offerto una fugace visione del concetto stesso di grazia e bellezza. Aveva scoperto le venusiane. D suo corpo si accese. Mentre le guardava, per la prima volta in vita sua cominciò a occuparsi di qualcuno che non fosse se stesso. Grazie a un'unica, breve visione, la sua esistenza aveva acquistato un significato nuovo. La depressione era scomparsa. La filosofia dei marziani non conosceva sfumature... voglio vincere e non m'importa se tu perderai. Finché ciascun marziano si prendeva cura di sé, tutto procedeva per il meglio. Così fu per secoli, ma ecco che ora si presenta 53

va la necessità di cambiare. Innamorati, volevano che le venusiane adottassero il loro modo di pensare. E desiderassero vincere quanto lo desideravano loro. Buona parte di questi atteggiamenti marziani hanno un posto importante nella vita, ma diventano pericolosi se applicati ai rapporti tra soggetti adulti. Se cerco di soddisfare le mie necessità a spese del mio compagno, mi condanno inevitabilmente all'infelicità, al risentimento e al conflitto. Il segreto di una relazione riuscita è fare in modo che entrambi i partner vincano.

LE DIFFERENZE ATTRAGGONO Una volta innamoratosi, il primo marziano cominciò a costruire telescopi per i suoi fratelli. Molto presto, tutti si liberarono della depressione e cominciarono ad amare le venusiane. Iniziarono a interessarsi a loro quanto si interessavano a se stessi. Le venusiane costituivano per i marziani una misteriosa fonte di attrazione. Erano soprattutto le diversità ad attirarli. Quanto i marziani erano duri, tanto le venusiane erano morbide; i marziani angolosi, le venusiane rotonde; i marziani freddi, le venusiane calde. Le differenze si integravano vicendevolmente in modo magico e perfetto. Per quanto non espresso in parole, il messaggio delle venusiane suonava forte e chiaro: Abbiamo bisogno di voi. Voi avete il potere e la forza di darci gratificazione, di riempire il grande vuoto del nostro essere. Insieme potremo vivere felici. Fu questo invito a motivare e galvanizzare i marziani. Molte donne capiscono d'istinto come lanciare questo messaggio. All'inizio di una relazione, rivolgono all'uomo una breve occhiata che sembra voler dire: Tu sei quello 54

che potrebbe farmi felice. In modo sottile, dà il via al nuovo rapporto, e con quell'occhiata lo incoraggia a farsi più vicino, lo induce a superare i timori. Sfortunatamente, una volta che il rapporto si è stabilito e cominciano a emergere i problemi, la donna dimentica che il messaggio per lui è ancora importante e attuale e trascura di inviarglielo. I marziani si sentivano estremamente motivati dalla possibilità di modificare in modo drastico la vita su Venere. La loro razza procedeva verso una nuova fase dell'evoluzione. Ai marziani non bastava più mettere alla prova se stessi e sviluppare le proprie capacità. Volevano metterle al servizio di altri, e particolarmente al servizio delle venusiane. Cominciarono così a sviluppare una filosofia basata sul vincere/vincere e non più sul vincere/perdere. Volevano un mondo in cui tutti avessero cura degli altri come di se stessi.

L'AMORE MOTIVA I MARZIANI

I marziani si accinsero a costruire una flotta di astronavi che li avrebbe trasportati fino su Venere. Non si erano mai sentiti così vitali. Per la prima volta nella loro storia cominciavano a provare sentimenti non egoistici, e questo grazie alle venusiane. Analogamente, un uomo innamorato è motivato a dare il meglio di sé nell'intento di servire gli altri. La sua sicurezza è tale da renderlo in grado di effettuare cambiamenti di grande portata. Se gli viene data l'opportunità di mettere alla prova il suo potenziale, esprime il meglio di sé. Solo davanti all'insuccesso regredisce all'originale atteggiamento egoistico. Da giovane un uomo può trovare sufficiente motivazione in se stesso, ma con il passare degli anni l'autogratificazione non lo soddisfa più. Per sentirsi realizzato, deve 55

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cominciare a vivere motivato dall'amore. L'impulso a concedersi con tanta generosità e altruismo lo libera dall'inerzia dell'autogratificazione che non prevede alcun interesse per gli altri. Sebbene abbia ancora bisogno di ricevere amore, il suo più grande bisogno è darne. La maggior parte degli uomini non si limita a desiderare di dare amore, ma ha anche il bisogno impellente di riceverne. La loro più grande fortuna è che non sanno quello che si perdono. Soltanto pochi hanno avuto un padre in grado di soddisfare le esigenze della compagna attraverso il dono di sé. Come conseguenza, non conoscono la soddisfazione che si può trarre dal donarsi. Quando un rapporto affettivo fallisce, cadono nella depressione e si rifugiano nella caverna. Smettono di occuparsi degli altri e non riescono a capire il motivo della loro tristezza. È in queste situazioni che l'uomo si ritrae da qualunque forma di relazione interpersonale per rimanere chiuso nella caverna. Si chiede che cosa sia successo e prova una grande sensazione di inutilità. Non capisce che ha smesso di provare interesse perché non si sentiva necessario. Ignora che solo la vicinanza di qualcuno che dimostri di avere bisogno di lui potrà liberarlo dalla depressione e fornirgli nuove motivazioni. Quando un uomo sente di non avere grande influenza sulla vita di un'altra persona, trova difficile continuare a occuparsi di sé e dei propri rapporti interpersonali. Non riesce a sentirsi motivato se non è necessario. Per un uomo, il non sentirsi accettato equivale a una morte lenta.

QUANDO UNA DONNA AMA UN UOMO L'innamoramento di una donna ripropone ciò che accadde quando le prime venusiane scoprirono che i marziani stavano per raggiungerle. Sognarono una flotta di astronavi che 56

solcava il cielo e da cui sarebbe emersa una razza di marziani forti e numerosi. Non esseri bisognosi di essere protetti e vezzeggiati, bensì desiderosi di prendersi cura delle venusiane. I marziani si sentivano ispirati dalla bellezza e dalla cultura delle venusiane. Capivano che il potere e la competenza erano inutili senza qualcuno a cui consacrarli. Quegli esseri meravigliosi e ammirevoli avevano trovato sollievo e motivazione nella prospettiva di servire, compiacere e gratificare le venusiane. Quale miracolo! Altre venusiane fecero sogni analoghi e la loro depressione svanì. Ciò che trasformò le venusiane fu la convinzione che l'aiuto, ossia i marziani, era ormai prossimo. La tristezza le aveva colte perché si sentivano sole e prive di appoggio. Per uscire dalla depressione avevano bisogno di sentire che stava per arrivare un soccorso amorevole. La maggior parte degli uomini non capisce quanto sia importante per una donna sentirsi sostenuta da chi le sta a cuore. Le donne sono felici quando credono che i loro bisogni siano soddisfatti. Una donna turbata, sopraffatta, confusa, esausta o impotente ha bisogno semplicemente di compagnia. Ha bisogno di sentire che non è sola. Ha bisogno di sentirsi amata e considerata. La comprensione e la compassione sono gli strumenti che l'aiutano a diventare più recettiva verso chi le offre appoggio e ad apprezzarlo sempre di più. Gli uomini non capiscono questa semplice realtà perché gli istinti marziani dicono loro che quando si è sconvolti è meglio stare da soli. Se la sua compagna è turbata, l'uomo la lascerà sola per rispetto, oppure peggiorerà la situazione sforzandosi di risolverle i problemi. Ignora l'importanza della vicinanza, dell'intimità e della capacità di condividere le difficoltà. Ciò di cui lei ha soprattutto bisogno è di essere ascoltata. 57

DARE TROPPO È STANCANTE Per vincere la depressione le venusiane mettevano al corrente le altre dei propri stati d'animo e discutevano dei problemi che le affliggevano. Parlando, giunsero a scoprire la causa della loro tristezza. Erano stanche di continuare a dare. Non sopportavano più di sentirsi perennemente responsabili l'una dell'altra. Volevano rilassarsi e avere qualcuno che si prendesse cura di loro. Erano stanche di dividere tutto con le altre. Volevano essere speciali e possedere ciascuna qualcosa di unico. Il ruolo di martire e il vivere per gli altri non le soddisfaceva più. Su Venere, la filosofia imperante si basava sul principio perdere/vincere... Io perdo in modo che tu possa vincere. Finché ognuna si sacrificava per le altre, l'equilibrio era perfetto. Ma dopo secoli le venusiane erano stanche di questa situazione e pronte per una filosofia vincere/vincere. Analogamente, al giorno d'oggi sono tante le donne stanche di dare. Vogliono del tempo per sé. Tempo per esplorare la propria interiorità. Tempo per occuparsi di se stesse. Vogliono qualcuno che fornisca loro sostegno emotivo, qualcuno di cui non debbano prendersi cura. I marziani rispóndevano perfettamente a tale esigenza. A questo punto i marziani stavano imparando a dare, mentre le venusiane erano pronte a imparare a ricevere. Dopo molti secoli, avevano raggiunto una fase importante della loro evoluzione. Le venusiane avevano bisogno di imparare a ricevere e i marziani avevano bisogno di imparare a dare. Si tratta di uno scambio che si verifica normalmente negli uomini e nelle donne che hanno raggiunto l'età matura. Nella prima giovinezza, una donna è molto più disposta a sacrificarsi e a conformarsi alle necessità del partner. Dal canto suo, l'uomo è molto più assorbito da se stesso e inconsapevole delle necessità altrui. Con la maturità, 58

la donna si rende conto che forse ha rinunciato a se stessa per compiacere il compagno. Con la maturità, un uomo impara a servire e a rispettare gli altri. Nell'uomo maturo, il cambiamento più significativo è dato dalla maggiore consapevolezza della propria capacità di dare. In modo analogo, la donna matura, pur acquisendo nuove strategie per dare, impara soprattutto a fissare dei limiti allo scopo di ricevere ciò che vuole.

RINUNCIARE AL BIASIMO Una donna che comprende di stare dando troppo è incline a dare al partner la colpa dell'infelicità di entrambi. Percepisce l'ingiustizia insita nel fatto che dà più di quanto riceva. Sebbene non abbia effettivamente ricevuto tutto ciò che meritava, per migliorare i suoi rapporti è indispensabile che riconosca di avere lei stessa contribuito all'insorgere del problema. Quando una donna dà troppo non dovrebbe biasimare unicamente il compagno. Nello stesso modo, un uomo che dà di meno non dovrebbe rimproverare la sua compagna accusandola di essere negativa o poco recettiva nei suoi confronti. In entrambi i casi, rimproverare l'altro non serve. Quando si verifica questa situazione, invece di biasimare la compagna per il risentimento che gli dimostra, un uomo può mostrarsi compassionevole e offrirle il proprio sostegno anche se lei non l'ha chiesto, ascoltarla anche se in un primo tempo gli sembra di sentire solo rimproveri e aiutarla a fidarsi e aprirsi a lui dimostrandole il suo amore con piccoli gesti. Invece di rimproverare un uomo che le dà poco, una donna può accettare e perdonare i difetti del partner, soprattutto quando lui la delude, confidare nella sua dispo59

nibilità a darle di più e incoraggiarlo mostrando di apprezzare ciò che lui le dà e continuando a chiedere il suo sostegno.

I LIMITI DA FISSARE E RISPETTARE

Ancora più importante, una donna ha bisogno di fissare i limiti di ciò che è in grado di dare senza sfociare nell'ostilità e nel risentimento. Invece di attendere che lui pareggi i conti, è bene che sia lei stessa a tenerli in pari stabilendo i limiti di ciò che vuole e può dare. Facciamo un esempio. Jim aveva trentanove anni e sua moglie Susan quarantino quando si rivolsero a me. Susan voleva il divorzio. Sosteneva di avere dato molto più del marito per ben tredici anni e di non poter sopportare ulteriormente la situazione. Accusava Jim di essere egoista, apatico, autoritario e per niente romantico. Diceva che non le era rimasto niente da dare e che era pronta ad andarsene. Lui l'aveva convinta a sottoporsi alla terapia, ma non era riuscito a disperdere i suoi dubbi. Nell'arco di sei mesi furono in grado di effettuare i tre passi necessari al risanamento del loro rapporto. Oggi sono felici e hanno due figli. Quali sono i tre passi?

PRIMO PASSO: LA MOTIVAZIONE Spiegai a Jim che sua moglie aveva accumulato risentimento per molti anni. Se voleva salvare il suo matrimonio, avrebbe dovuto mostrarsi disposto ad ascoltarla spesso e con partecipazione. Nel corso dei primi sei incontri, incoraggiai Susan a esternare i suoi sentimenti e aiutai Jim a capire gli stati d'animo negativi di lei. Era questa la parte 60

più difficile del processo di risanamento. Gradualmente, a mano a mano che Jim diventava più consapevole del dolore e dei bisogni insoddisfatti della moglie, crebbero in lui anche la motivazione e la sicurezza di poter effettuare i cambiamenti necessari.

SECONDO PASSO: LA RESPONSABILITÀ Il secondo passo consisteva nell'assunzione delle rispettive responsabilità. Era necessario che Jim si assumesse la responsabilità di non avere sostenuto adeguatamente la moglie e Susan quella di non avere stabilito dei limiti. Jim si scusò per i molti modi in cui l'aveva ferita. Susan capì che se lui aveva oltrepassato certi limiti della sua tolleranza trattandola con poco rispetto (urlando, brontolando, esigendo o sminuendo i suoi sentimenti), ciò dipendeva anche dal fatto che lei quei limiti non aveva mai provveduto a definirli. Sebbene non avesse bisogno di presentare delle scuse, prese coscienza della sua parte di responsabilità. Accettando il fatto che anche la sua incapacità di stabilire dei limiti e la tendenza a dare troppo avevano contribuito all'insorgere del problema, scoprì di poter perdonare di più. L'assunzione della sua parte di responsabilità era essenziale se voleva liberarsi del risentimento. Tramite il rispetto dei limiti stabiliti, entrambi si sentirono motivati a imparare nuovi modi per sostenersi l'un l'altra.

TERZO PASSO: L'ESERCIZIO Jim aveva soprattutto bisogno di imparare a rispettare i limiti di Susan, mentre per lei era essenziale imparare a 61

fissarli. Per tutti e due esisteva la necessità di imparare a esprimere sentimenti autentici senza tuttavia mancare di rispetto all'altro. In questa terza fase acconsentirono a esercitarsi a questo scopo, non dimenticando mai che una certa quantità di errori era inevitabile. Fu proprio la consapevolezza di poter commettere errori a fornire loro una sorta di rete di protezione. Ecco alcuni degli esercizi da loro effettuati: • Susan si esercitò a dire: "Non mi piace il modo in cui parli. Per favore, smettila di urlare o lascerò la stanza." Dovette effettivamente lasciare la stanza più di una volta, ma con il tempo non ne ebbe più bisogno. • Quando Tom avanzava richieste che, se avesse acconsentito a soddisfare, avrebbero scatenato in lei il risentimento si esercitò a dire: "No, ho bisogno di rilassarmi," oppure: "No, oggi ho troppo da fare." Scoprì che lui era più attento nei suoi confronti perché ora capiva quanto era stanca o impegnata. • Susan disse a Tom che voleva andare in vacanza e quando lui replicò che aveva troppo da fare, annunciò che sarebbe andata da sola. Di colpo il marito cambiò i suoi programmi, dimostrandosi desideroso di accompagnarla. • Quando parlavano e Tom la interrompeva, si esercitò a dire: "Non ho finito, ti prego di lasciarmi concludere." Ben presto lui cominciò ad ascoltarla con più attenzione e a interromperla con sempre minore frequenza. • Per Susan fu soprattutto difficile imparare a chiedere ciò che voleva. Mi disse: "Perché dovrei chiedere, dopo tutto quello che ho fatto per lui?" Io spiegai che accollare a Jim il compito di intuire tutti i suoi desideri era irrealistico, e che questo suo atteggiamento aveva significativamente contribuito all'insorgere dei loro problemi. Era necessario che lei si assumesse la responsabilità di vedere soddisfatti i suoi bisogni e 62

al tempo stesso ne rendesse responsabile anche il marito. • L'ostacolo più arduo per Tom fu imparare a mostrare rispetto per i cambiamenti della moglie e non pretendere che restasse la compagna docile e compiacente che aveva sposato. Riconobbe che per lei era difficile stabilire dei limiti come per lui lo era adeguarsi a essi. Comprese che solo un costante esercizio avrebbe consentito a entrambi di riuscire nel loro intento. Nello sperimentare dei limiti, l'uomo si sente motivato a dare di più, incentivato a mettere in discussione l'efficacia dei suoi schemi comportamentali e a effettuare dei cambiamenti. Quando una donna capisce che per ricevere ha bisogno di stabilire dei limiti, automaticamente comincia a perdonare il proprio compagno e a esplorare nuovi modi per chiedere e ricevere sostegno. Fissando dei limiti, una donna impara gradualmente a rilassarsi e a ricevere di più.

IMPARARE A RICEVERE Stabilire limiti e ricevere sono imprese ardue per una donna. Di norma, ella teme che i suoi bisogni siano eccessivi e che gli altri finiranno quindi col respingerla, giudicarla o abbandonarla. Il rifiuto, la critica e l'abbandono assumono connotati ancora più dolorosi, perché nel suo intimo lei è convinta di non dover ricevere di più. Tale convinzione, formatasi durante l'infanzia, è andata rafforzandosi ogni volta che veniva costretta a soffocare i propri sentimenti, desideri e necessità. Una donna è particolarmente incline a credere di non meritare l'amore. Se poi da bambina ha assistito a dei maltrattamenti o ne è stata personalmente vittima, la sua vulnerabilità si accresce ulteriormente; per lei diventa anco63

ra più difficile determinare il proprio valore. Questa disistima di sé genera la paura di avere bisogno degli altri. Una parte di lei è convinta che non troverà mai il sostegno necessario. Poiché ha paura di non venire compresa, la donna provvede inconsciamente a respingere l'appoggio di cui ha necessità. Quando un uomo riceve da lei un messaggio di sfiducia in merito alla sua disponibilità a soddisfarle i bisogni, si sente rifiutato e di conseguenza si allontana. In una donna la mancanza di speranza e di fiducia trasforma le sue necessità in disperate espressioni di bisogno e invia al compagno un messaggio distruttivo: non crede che lui la capirà. Paradossalmente gli uomini, che si sentono motivati soprattutto dal sentirsi necessari, tendono ad allontanarsi in presenza di uno stato di bisogno. In simili situazioni, una donna si convince erroneamente che sono state le sue necessità ad allontanare il compagno, quando invece la colpa è della sua disperazione e della sua sfiducia. Un uomo che non percepisce la fiducia della compagna, avrà enormi difficoltà a capire la differenza tra l'avere dei bisogni e uno stato di bisogno. L'avere dei bisogni presuppone una franca richiesta di sostegno e la fiducia che l'uomo farà del suo meglio per garantirlo. È questo l'atteggiamento giusto per motivarlo. Lo stato di bisogno, invece, significa cercare disperatamente sostegno, nella convinzione che non lo si otterrà. Un atteggiamento che allontana l'uomo e lo fa sentire respinto e poco apprezzato. Se nella donna la consapevolezza di avere bisogno degli altri genera confusione, ancora più doloroso è per lei l'essere delusa o abbandonata. Non è facile per lei dipendere da altri e poi venire ignorata, dimenticata o non tenuta nella giusta considerazione. Il suo bisogno la mette in una posizione di estrema vulnerabilità e nel venire ignorata o delusa vede confermata la sua erronea convinzione di non essere degna dell'attenzione altrui. 64

COME LE VENUSIANE IMPARARONO A SENTIRSI DEGNE Per secoli le venusiane compensarono la loro paura di essere indegne mostrandosi attente e recettive alle necessità altrui. Continuavano a dare, ma nel loro intimo non si reputavano meritevoli di ricevere. Donando, speravano di acquisire maggiori diritti. Infine, dopo secoli, compresero di poter meritatamente aspirare all'amore e al sostegno di cui necessitavano. Allora guardarono al loro passato e compresero che era sempre stato così. L'abitudine a dare aveva spianato la strada alla stima di sé. Giunsero a capire che gli altri erano effettivamente degni di ricevere e di conseguenza cominciarono a capire che ciascuno meritava di essere amato. Il passo successivo fu facile: anche loro godevano dello stesso diritto. Qui sulla Terra, una bambina che ha la fortuna di avere una madre capace di ricevere si sente automaticamente degna. È in grado di superare facilmente la compulsione venusiana a dare in misura eccessiva. Non è costretta a superare la paura di ricevere perché si identifica profondamente con la figura materna. Osservandola e percepen do i suoi sentimenti, la figlia imparerà naturalmente a fare altrettanto. La figlia di una madre disposta a ricevere, adotterà gli stessi modelli comportamentali. Le venusiane, d'altro canto, non disponevano di ruoli da imitare e impiegarono migliaia di anni per liberarsi dell'impulso coercitivo a dare. Comprendendo con il tempo che gli altri erano degni di ricevere, arrivarono a capire che per loro era lo stesso. In quel magico momento anche i marziani subirono una trasformazione e cominciarono a costruire le astronavi. IL MARZIANO COMPARE QUANDO LA VENUSIANA È PRONTA Quando una donna capisce di meritare l'amore, apre metaforicamente una porta e si prepara ad accogliere l'uomo 65

che glielo darà. Ma quando le ci vogliono dieci anni di continuo donare per capire di meritare di più, paradossalmente la sua reazione è quella di chiudere la porta e di non dare alcuna opportunità al compagno. In molti casi reagisce così: "Ho continuato a dare e tu mi hai ignorata. Hai avuto la tua possibilità. Io merito di più. Non posso fidarmi di te. Sono troppo stanca e non mi è rimasto niente da dare. Non ti permetterò di ferirmi ancora." In casi come questo, ho assicurato ripetutamente alle donne che non è necessario che diano di più per assicurarsi un miglior rapporto di coppia. Al contrario, i loro compagni si sarebbero sentiti stimolati a dare di più se da parte loro ci fosse stata meno generosità. Una coppia in cui l'uomo ha continuato a ignorare le necessità della compagna è per certi versi una coppia che dorme. Quando la donna si sveglia e diventa consapevole delle proprie necessità, anche il compagno si sveglia e desidera darle di più. Prevedibilmente, il suo compagno si desterà dallo stato di passività. Quando, ormai convinta di essere meritevole, la donna smette di dare troppo, lui esce dalla caverna e comincia a costruire astronavi nell'intento di raggiungerla e renderla felice. È probabile che impieghi un po' di tempo per imparare a darle di più, ma il passo più importante è stato fatto... è consapevole di averla trascurata e vuole cambiare. Naturalmente, il meccanismo funziona anche nel senso opposto. Di solito quando un uomo si rende conto di essere infelice e di volere più amore e romanticismo, sua moglie diventa maggiormente disponibile e ricomincia ad amarlo. Le barriere del risentimento iniziano a sgretolarsi e l'amore si risveglia. Se il periodo di trascuratezza è stato lungo, è probabile che occorra parecchio tempo per sanare la situazione, ma è ugualmente possibile riuscirci. Nel Capitolo 11 illustrerò alcune facili tecniche tese a sanare tali risentimenti. 66

Molto spesso, quando un partner effettua un cambiamento positivo, anche il compagno cambia. Di questa prevedibile coincidenza potremmo dire che si tratta di una delle magie della vita. Quando lo studente è pronto, l'insegnante fa la sua comparsa. Quando siamo veramente pronti a ricevere, allora ciò di cui abbiamo bisogno diventa disponibile. Quando le venusiane furono pronte a ricevere, i marziani si dimostrarono pronti a dare.

IMPARARE A DARE La più profonda paura di un uomo è di non essere abbastanza bravo o abbastanza competente. Nel tentativo di compensare tale paura si dedica con tutto se stesso all'accrescimento del proprio potere e delle proprie capacità. Successo, riuscita ed efficienza sono i capisaldi della sua vita. Prima di scoprire le venusiane, i marziani erano talmente concentrati su queste caratteristiche da non curarsi di niente e nessun altro. Un uomo non appare mai così indifferente come quando ha paura. Proprio come le donne hanno paura di ricevere, gli uomini hanno paura di dare. Donarsi agli altri significa rischiare il fallimento, il biasimo e la disapprovazione. Conseguenze dolorose all'estremo, perché nel suo inconscio l'uomo nasconde l'erronea convinzione di non essere all'altezza. Tale convincimento si è formato nell'infanzia ed è andato rafforzandosi ogni volta che pensava di avere deluso delle aspettative. Quando ciò che realizzava passava inosservato o non veniva apprezzato, nel suo inconscio andava rafforzandosi l'errata persuasione di non essere all'altezza. Un uomo è particolarmente vulnerabile a questa erronea convinzione che genera in lui il timore di fallire. Vorrebbe dare, ma ha paura di non farcela e quindi non si 67

espone al rischio. Poiché la sua maggiore paura è l'inadeguatezza, è del tutto normale che cerchi di evitare ogni rischio superfluo. Paradossalmente, quando un uomo è affettivamente coinvolto, il suo timore di fallire cresce, inducendolo a dare ancora meno. Per sfuggire all'insuccesso, smette di dare alle persone a cui vorrebbe invece dare di più. Un uomo che si sente insicuro probabilmente cercherà di compensare tale insicurezza disinteressandosi di tutti fuorché di se stesso. La sua reazione difensiva più automatica consiste nel dichiarare "Non mi interessa". Per questa ragione, i marziani non permettevano a se stessi di provare sentimenti troppo intensi per gli altri. Tramite l'acquisizione del successo e del potere, arrivarono finalmente a capire di essere all'altezza e conseguentemente di poter dare senza pericoli. Fu allora che scoprirono le venusiane. Sebbene fossero sempre stati all'altezza, fu questa nuova consapevolezza a spianare loro la strada della stima di sé. Raggiunto il successo, si guardarono indietro e capirono che ogni loro fallimento era stato necessario per il conseguimento dei loro obiettivi. Ogni errore aveva insegnato loro qualcosa. Capirono così di essere sempre stati all'altezza.

COMMETTERE ERRORI È POSITIVO Il primo passo che un uomo deve intraprendere per imparare a dare di più è capire che commettere errori è positivo, così come è positivo fallire, e che da lui non ci si aspetta che abbia tutte le risposte. Ricordo una donna che si lamentava perché il suo compagno non si era mai deciso a impegnarsi nel matrimonio. Per lei, questo stava a dimostrare lo scarso interesse di 68

lui. Un giorno, tuttavia, le capitò di dirgli che era felice di stare con lui. Anche se erano poveri, non lo avrebbe cambiato con nessun altro. Il giorno dopo lui le chiese di sposarlo. Il suo compagno aveva avuto bisogno di sentirsi accettato e incoraggiato a credere di essere all'altezza prima di poter vivere appieno i propri sentimenti.

ANCHE I MARZIANI HANNO BISOGNO DI AMORE Proprio come le donne sono inclini a sentirsi rifiutate quando non ottengono l'attenzione di cui hanno bisogno, gli uomini tendono a pensare di avere fallito quando una donna gli parla dei propri problemi. Ecco perché a volte gli risulta così difficile ascoltare. Un uomo aspira a essere l'eroe della sua compagna. Quando lei è delusa o infelice per qualche motivo, lui si sente un fallito. L'infelicità della donna rafforza la sua più profonda paura: non essere all'altezza. Oggigiorno molte donne non capiscono la grande vulnerabilità degli uomini e il loro profondo bisogno d'amore. L'amore li aiuta a rendersi conto che sono perfettamente in grado di soddisfare gli altri. Un ragazzo così fortunato da avere un padre in grado di soddisfare le necessità della compagna affronterà i suoi rapporti di adulto con la preziosa sicurezza di poter fare altrettanto. L'impegno non lo terrorizza perché sa comunicare. Non si condanna: è consapevole di non essere perfetto e di fare sempre del suo meglio. Sa scusarsi dei propri errori perché si aspetta perdono, amore e apprezzamento in quanto fa del suo meglio. Sa inoltre che tutti commettono errori. Ha visto suo padre commetterne e tuttavia mantenere la stima in se stesso. Ha visto sua madre amare e perdonare suo padre a dispetto delle sue manchevolezze. Ha percepito la fiducia e l'incoraggiamento di lei, anche nei momenti in cui suo padre la deludeva. 69

Molti uomini non hanno potuto contare su modelli validi durante gli anni della crescita. Per loro, essere innamorati, sposarsi e creare una famiglia è difficile come guidare un jumbo senza avere ricevuto alcun addestramento in merito. Forse riusciranno a farlo decollare, ma certamente finiranno con lo schiantarsi al suolo. Ed è difficile continuare a volare dopo che l'apparecchio è precipitato più volte. O dopo avere visto precipitare il proprio padre. Senza una valida guida ai rapporti interpersonali, è facile capire perché uomini e donne finiscono per rinunciare ad averne.

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CAPITOLO 5 PARLARE

LINGUE DIVERSE

Quando marziani e venusiane si trovarono insieme per la prima volta, dovettero confrontarsi con molti dei problemi legati alle relazioni interpersonali che tuttora ci affliggono. Riconoscendo di essere diversi, furono in grado di risolverli. Uno dei segreti del loro successo fu la buona comunicazione. Paradossalmente, comunicavano bene proprio perché parlavano lingue diverse. In caso di dubbi, non esitavano a rivolgersi a un traduttore perché li assistesse. Tutti sapevano che i marziani e le venusiane parlavano linguaggi diversi e quando veniva a crearsi un conflitto, invece di mettersi a criticare o a litigare, tiravano fuori i loro dizionari e cercavano di capirci qualcosa. Se anche questo tentativo falliva, si rivolgevano a un traduttore. Le due lingue erano formate dagli stessi vocaboli, ma con significati diversi. Le espressioni erano simili, ma con differenti connotazioni o enfasi emotiva. Fraintendersi era quindi estremamente facile. Per questo, marziani e venusiane davano per scontata l'insorgenza di problemi relativi alla comunicazione ed erano sicuri che con un po' di assistenza sarebbero arrivati a capirsi perfettamente. Possedevano una fiducia e una capacità di accettazione che oggi sono molto più rare. COMUNICARE SENTIMENTI E COMUNICARE INFORMAZIONI Perfino oggi abbiamo bisogno di mezzi di traduzione. Pur usando le stesse parole, è raro che uomini e donne voglia71

no dire la stessa cosa. Per esempio, quando una donna dice: "Ho la sensazione che non ascolti mai," non si aspetta che l'avverbio mai venga interpretato letteralmente. Per lei è solo un modo di esprimere la frustrazione che prova. Non deve quindi essere scambiata come un'informazione reale. Per esprimere pienamente i loro sentimenti le donne utilizzano superlativi, metafore e generalizzazioni che gli uomini erroneamente interpretano alla lettera. Fraintendendone il significato, sono inclini a reagire in maniera negativa. Qui di seguito sono elencate dieci tra le lamentele che più comunemente vengono fraintese e le conseguenti reazioni negative dell'uomo.

LE DIECI LAMENTELE PIÙ COMUNEMENTE FRAINTESE Come reagiscono gli uomini

Ciò che dicono le donne

"Non è vero. Siamo usciti la settimana scorsa." "Sono sicuro che molti fanno caso a te." "Ma è ridicolo. Non sei affatto così impotente." "Se il tuo lavoro non ti piace, lascialo." "Non è sempre in disordine." "Ma se ti sto ascoltando proprio ora." "Stai dicendo che è colpa mia?" "Certo che ti amo. Ecco perché sono qui." "Non è vero. Venerdì eravamo perfettamente rilassati." "Mi stai dicendo che non sono romantico?"

"Non usciamo mai." "Tutti mi ignorano." "Sono così stanca, non riesco più a fare nulla." "Vorrei dimenticare tutto." "La casa è sempre in disordine." "Nessuno mi ascolta più." "Nulla va per il verso giusto." "Non mi ami più." "Siamo sempre di fretta." "Voglio più romanticismo." 72

Ecco come la traduzione "letterale" delle parole di una donna può facilmente sviare un uomo, abituato a trattare la parola come un mezzo per comunicare esclusivamente fatti e informazioni. E molto facile capire come le reazioni dell'uomo possano provocare una lite. La comunicazione poco chiara e priva di affetto costituisce uno dei maggiori problemi dei rapporti interpersonali. Per le donne, la lagnanza numero uno è senz'altro: "Non mi sento ascoltata." Ma perfino questa viene equivocata e male interpretata. La traduzione letterale che l'uomo effettua della frase "Non mi sento ascoltata" lo porta a invalidare e a mettere in discussione i sentimenti di lei. Lui è convinto di averla ascoltata se è in grado di ripetere ciò che lei ha detto. In realtà, l'esatta traduzione è la seguente: "Ho la sensazione che tu non capisca appieno ciò che intendo realmente dire o che non ti curi di ciò che provo. Non potresti dimostrarmi che sei interessato ai miei sentimenti?" Dato che molti uomini non capiscono che le donne hanno un modo diverso di esprimere i propri sentimenti, tendono a invalidarne i sentimenti o a giudicarli in modo inappropriato. Da questo, i litigi. Gli antichi marziani impararono a evitare molte discussioni grazie a una corretta comprensione. Quando la comunicazione era difficile, consultavano il Dizionario venusiano/marziano.

QUANDO PARLANO LE VENUSIANE Questo capitolo contiene vari estratti del perduto Dizionario venusiano/marziano. Ciascuna delle dieci lamentele sopra elencate viene tradotta in modo che l'uomo possa capirne il reale significato. Le traduzioni, inoltre, contengono una traccia che consente di individuare la risposta che la donna si aspetta. In ciascuna di queste affermazioni, infatti, è sottintesa una richiesta. Se un uomo è in grado di riconoscerla e di 73

rispondere adeguatamente, la sua compagna si sentirà pienamente ascoltata e amata.

IL DIZIONARIO VENUSIANO/MARZIANO "Non usciamo mai" tradotto in marziano significa: "Vorrei che uscissimo e facessimo qualcosa insieme. Ci divertiamo sempre tanto e a me piace stare con te. Che cosa ne dici? Ti va di portarmi fuori a cena? È un po' di tempo che non usciamo." Senza l'ausilio della traduzione, quando una donna dice "Non usciamo mai", è probabile che un uomo capisca invece: "Non stai facendo la tua parte. Che delusione ti sei rivelato. Non facciamo più niente insieme perché sei pigro, poco romantico e in definitiva noioso". "Tutti mi ignorano" tradotto in marziano significa: "Oggi mi sento ignorata e non apprezzata. È come se nessuno mi vedesse. So benissimo che certa gente mi vede, ma il fatto è che non sembra che gli importi di me. Credo anche di essere delusa per il fatto che di recente sei sempre così impegnato. So che lavori sodo, ma a volte mi sembra di non avere per te più alcuna importanza. Ho paura che il lavoro ti interessi molto di più. Perché non mi abbracci e non mi dici quanto sono speciale per te?" Senza l'ausilio della traduzione, quando una donna dice: "Tutti mi ignorano", è probabile che un uomo capisca invece: "Sono così infelice. Non riesco a ottenere l'attenzione di cui ho bisogno. E tutto inutile. Neppure tu fai caso a me, eppure sei la persona che più dovrebbe amarmi. Dovresti vergognarti. Sei così poco affettuoso. Io non ti ignorerei mai in questo modo." 74

"Vorrei dimenticare tutto" tradotto ih marziano significa: "Voglio che tu sappia che amo il mio lavoro e la mia vita, ma che oggi mi sento sopraffatta dalla realtà. Desidero tanto poter dedicare un po' di tempo a me stessa prima di tornare ad accollarmi le responsabilità di sempre. Perché non mi chiedi: 'Che cosa succede?' e poi mi ascolti con simpatia senza offrirmi soluzioni? Voglio solo sentire che capisci le pressioni a cui sono sottoposta. Mi farebbe un gran bene: Mi aiuterebbe a rilassarmi. Domani, poi, tornerò a essere responsabile e ad affrontare i problemi." Senza l'aiuto di questa traduzione, quando una donna dice: "Vorrei dimenticare tutto", è probabile che un uomo capisca: "Detesto dover fare tante cose che non mi piacciono. Sono insoddisfatta di te e del nostro rapporto. Voglio un compagno migliore, che renda più soddisfacente la mia vita. Non te la stai cavando per niente bene." "Questa casa è sempre in disordine" tradotto in marziano significa: "Oggi ho voglia di rilassarmi, ma la casa è in disordine. Mi sento frustrata e ho un gran bisogno di riposare. Spero che tu non ti aspetti che mi metta subito a riordinare. Non vorresti concordare con me sul fatto che la casa è in disordine e poi offrirti di darmi una mano?" Senza l'ausilio di questa traduzione, quando una donna dice: "Questa casa è sempre in disordine", è probabile che un uomo capisca: "È colpa tua se questa casa è in disordine. Io faccio il possibile, ma prima che abbia finito di riordinare tu l'hai già rimessa sottosopra. Sei un maledetto pigro e io non voglio più vivere con te a meno che tu non cambi. Metti in ordine o sparisci!" 75

"Non mi ami più" tradotto in marziano significa: "Oggi ho la sensazione che tu non mi ami. Ho paura di averti allontanato. So che in realtà mi ami, ti prodighi tanto per me. Il fatto è che oggi mi sento un po' insicura. Non vorresti rassicurarmi in merito al tuo amore pronunciando quelle due parolette magiche 'ti amo'? Quando lo fai è così bello." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando una donna dice: "Non mi ami più" è probabile che un uomo capisca: "Ti ho dato gli anni migliori della mia vita e in cambio non ho ricevuto nulla. Mi hai usata. Sei freddo ed egoista. Fai solo quello che ti va di fare, per te e solo per te. Non ti importa di nessun altro. Sono stata una sciocca ad amarti. Ora non mi è rimasto nulla." "Siamo sempre di fretta" tradotto in marziano significa: "Oggi sono sotto pressione e non mi piace sentirmi così. Vorrei che la nostra vita fosse un po' più rilassata. So che non è colpa di nessuno e non voglio certo rimproverarti. So che fai del tuo meglio per noi due e ti sono grata per la tua sollecitudine. "Non vorresti immedesimarti con me e dire qualcosa del genere: 'Sentirsi sotto pressione è sempre spiacevole. Non piace neppure a me.'" Senza l'ausilio di questa traduzione, quando una donna dice: "Siamo sempre di fretta", è probabile che un uomo capisca: "Sei un irresponsabile. Aspetti sempre l'ultimo minuto per fare le cose. Non potrò mai essere felice con te. Viviamo perennemente di corsa per non fare tardi. Ogni volta che siamo insieme finisci per rovinare tutto. Sono molto più felice quando tu non ci sei." "Voglio più romanticismo" tradotto in marziano significa: "Tesoro, di recente hai lavorato sodo. Concedia76

moci un po' di tempo per noi. Mi piace tanto quando possiamo rilassarci e starcene da soli senza i ragazzi intorno e senza doverci preoccupare del lavoro. Sei così romantico. Perché non mi fai una sorpresa portandomi dei fiori e non mi porti fuori? Adoro essere corteggiata." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando una donna dice: "Voglio più romanticismo", è probabile che un uomo capisca: "Non mi soddisfi più. Sei incapace di creare un'atmosfera romantica. Non sei mai riuscito a gratificarmi davvero. Vorrei che tu assomigliassi di più ad altri uomini che ho conosciuto." Dopo avere usato questo dizionario per qualche anno, un uomo non ha più bisogno di riprenderlo in mano ogni volta che si sente criticato o rimproverato. Comincia a capire il modo di pensare e di sentire delle donne. Impara che certi frasi drammatiche non vanno prese alla lettera e che sono semplicemente il modo in cui le donne esprimono i propri sentimenti. Così si faceva su Venere, e la gente di Marte deve ricordarlo!

QUANDO I MARZIANI NON PARLANO Una delle maggiori difficoltà degli uomini sta nell'interpretare e aiutare una donna che parla dei propri stati d'animo. Per la donna, l'ostacolo più arduo consiste nell'interpretare e aiutare un uomo che non parla. Per le donne il silenzio è molto spesso fonte di equivoci. Nei due sessi, il modo di pensare ed elaborare informazioni diverge profondamente. Le donne pensano ad alta voce, rendono partecipe l'ascoltatore interessato delle loro scoperte interiori. Ancora oggi capita di frequente che una donna scopra ciò che vuole dire semplicemente parlando. Lasciare che i pensieri scorrano liberamente ed espri77

merli ad alta voce spesso l'aiuta ad approfondire le proprie intuizioni. Si tratta di un processo perfettamente normale e a volte necessario. Gli uomini, invece, elaborano le informazioni in modo molto diverso. Prima di parlare o reagire, rimuginano in silenzio o pensano a ciò che hanno sentito o sperimentato. Arrivano alla risposta più corretta o più utile attraverso un processo interiore. Prima la formulano interiormente e poi la esprimono. Tutto questo può richiedere minuti o anche ore, e a rendere tutto ancora più sconcertante dal punto di vista femminile, può capitare che, se non ha a disposizione informazioni sufficienti per elaborare una risposta, un uomo non reagisca affatto. È necessario che la donna capisca che quando un uomo tace, in realtà sta dicendo: "Ancora non so cosa dire, ma ci sto pensando."

COME LEI REAGISCE AL SILENZIO DI LUI La donna fraintende spesso il silenzio maschile. A seconda del suo stato d'animo, può arrivare addirittura a immaginare il peggio... "Mi odia, non mi ama più, vuole lasciarmi per sempre." Considerazioni che inevitabilmente scatenano il suo più profondo timore, ossia: "Ho paura che se lui mi rifiuta non sarò mai più amata. Non lo merito." Quando un uomo tace, è facile per una donna immaginare il peggio, perché le sole occasioni in cui lei sceglie il silenzio sono quelle in cui ciò che ha da dire è troppo doloroso o quando non vuole parlare con un uomo perché non si fida più di lui e non vuole averci più niente a che fare. Non c'è quindi da stupirsi se una donna diventa insicura quando lui si zittisce di colpo! Quando una donna ascolta un'altra donna, la rassicura in continuazione del suo interessamento e della sua partecipazione. 78

Senza queste rassicurazioni, il silenzio di un uomo può assumere connotazioni davvero minacciose. Arrivando a comprendere la funzione della caverna, una dorma impara a interpretare correttamente il silenzio di un uomo e a relazionarsi a esso.

CAPIRE LA CAVERNA Le donne hanno molto da imparare sul conto degli uomini se vogliono che i loro rapporti siano davvero gratificanti. Devono imparare che quando un uomo è turbato o stressato smette automaticamente di parlare e si rifugia nella sua caverna per riflettere sulla situazione. Devono imparare che a nessuno è concesso l'ingresso nella caverna,^ neppure ai migliori amici. È una lezione difficile per le donne, perché una delle regole d'oro su Venere era di non abbandonare mai un'amica in difficoltà. Per una donna, abbandonare il marziano preferito quando questi è turbato non è un atto d'amore. Poiché lo ama, il suo istinto è quello di raggiungerlo nella caverna e offrirgli aiuto. Inoltre, molto spesso pensa erroneamente che se lo interrogherà sul suo stato d'animo e si dimostrerà una buona ascoltatrice, lui ne trarrà dei benefici. Ma un simile atteggiamento non fa che turbare maggiormente il marziano. La donna desidera sostenerlo nell'unico modo che conosce, ossia il modo in cui lei vorrebbe essere sostenuta. Le sue intenzioni sono buone, ma il risultato è controproducente. E necessario che uomini e donne rinuncino a proporre il tipo di aiuto da loro preferito e comincino ad apprendere le diverse modalità secondo cui i loro partner pensano, sentono e reagiscono. 79

PERCHÉ GLI UOMINI SI RIFUGIANO NELLE CAVERNE Sono molte le ragioni per cui un uomo si rifugia nelle caverne o si chiude nel silenzio. 1. Ha bisogno di riflettere su un problema e di trovare una soluzione pratica. 2. Non ha una risposta a un problema o a una domanda. Agli uomini non è stato insegnato a dire: "Santo cielo, non ho una risposta. Devo proprio andare nella mia caverna a cercarne una." Tra uomini non c'è bisogno di queste spiegazioni; agli altri rappresentanti del suo sesso basterà vedere ammutolire un amico per capire ciò che sta facendo. 3. Si sente turbato o stressato e ha bisogno di restare solo per calmarsi e riacquistare il controllo. Non vuole dire o fare nulla che in seguito potrebbe rimpiangere. 4. Sente il bisogno di ritrovare se stesso. Questa quarta ragione assume un'importanza ancora maggiore quando l'uomo è innamorato. Capita a volte che un uomo si renda conto di stare cominciando a perdere e a dimenticare se stesso. Teme che un'eccessiva intimità lo defraudi del suo potere e ha bisogno di stabilire fino a che punto può avvicinarsi senza rischi alla compagna. Ogni volta che arriva così vicino da perdersi, scatta il segnale d'allarme e l'uomo si affretta verso la sua caverna. Lì riacquista vigore e ritrova se stesso. PERCHÉ LE DONNE PARLANO Le donne parlano per svariati motivi. A volte per le stesse ragioni che inducono gli uomini a smettere di parlare. Vi elenchiamo qui le più comuni: 8o

1. Per trasmettere o raccogliere informazioni. (Questa di solito è l'unica ragione per cui un uomo parla.) 2. Per esplorare e scoprire che cosa vuole dire. (L'uomo smette di parlare nel tentativo di scoprire a livello interiore ciò che vuole dire. Parlando, la donna pensa ad alta voce.) 3. Per sentirsi meglio quando è turbata. (L'uomo smette di parlare quando è turbato. Nella sua caverna ha la possibilità di calmarsi.) 4. Per creare intimità. Arrivando a conoscere intimamente qualcun altro, la donna è in grado di conoscere se stessa. (Il marziano smette di parlare per ritrovarsi. Troppa intimità, teme, potrebbe derubarlo di se stesso.) Senza questa vitale comprensione delle nostre differenze e dei nostri bisogni, è facile capire perché tanti rapporti di coppia siano caratterizzati da continue battaglie.

FARSI DIVORARE DAL DRAGO È importante che le donne capiscano l'inopportunità di sollecitare un uomo a parlare prima che si senta pronto a farlo. Stavamo discutendo di questo argomento durante uno dei miei seminari e un'indigena americana ci raccontò come nella sua tribù le madri fossero solite istruire le giovani prossime al matrimonio a ricordare che un uomo turbato o stressato aveva l'abitudine di ritirarsi nella sua caverna. La moglie non doveva prenderlo come un fatto personale e credere che il marito non l'amasse. Era necessario che ricordasse che lui sarebbe tornato. Ancora più importante, le madri ammonivano le giovani donne a non seguire mai il marito nella caverna. Se l'avessero fatto, di8i

cevano, sarebbero state divorate dal drago che ne proteggeva l'ingresso. Molti conflitti inutili scaturiscono proprio dal fatto che una donna si ostina a seguire l'uomo nella sua caverna. "Qualcosa non va?" E lui risponde: "No." Ma lei percepisce il suo turbamento e si chiede perché taccia. Invece di lasciare che risolva da solo la situazione, interrompe inconsapevolmente il lavoro interiore di lui insistendo: "So che qualcosa ti preoccupa, di che cosa si tratta?" "Nulla," è la risposta. "Non è vero. C'è qualcosa che ti preoccupa. Che cosa provi?" E lui: "Ehi, sto bene. Lasciami in pace!" "Perché mi tratti in questo modo? E un pezzo che non mi parli più. Come faccio a sapere quello che provi? Tu non mi ami. Mi sento rifiutata." A questo punto lui perde il controllo e comincia a dire cose che più tardi rimpiangerà. Il drago è uscito e l'ha divorata.

QUANDO I MARZIANI PARLANO Le donne non finiscono divorate solo quando inconsapevolmente ostacolano un momento di introspezione maschile, ma anche quando fraintendono certe espressioni a cui abitualmente l'uomo ricorre per far capire che è nella sua caverna o ci sta andando. Alla domanda: "Che cosa c'è?" un marziano risponderà invariabilmente con poche parole concise: "Nulla" oppure "Sto bene". Queste brevi segnalazioni sono generalmente le sole che permettono a una venusiana di capire che lui ha bisogno di spazio e di tempo. Invece di dire: "Sono turbato e ho bisogno di stare un po' da solo," gli uomini si limitano a zittirsi. 82

Qui di seguito sono riportate cinque delle segnalazioni più usate e le reazioni negative e invadenti che scatenano nelle donne:

CINQUE COMUNI SEGNALAZIONI ABBREVIATE Quando una donna chiede: "Che cosa c'è?" Un uomo risponde

Una donna può rispondere

"Sto bene" o "Tutto bene". "Ma sembri sconvolto. Parliamone." "Non è niente." "Voglio aiutarti. So che c'è qualcosa che ti preoccupa. Di che cosa si tratta?" "E tutto regolare." "Ne sei sicuro? Sarei felice di aiutarti." "Non è niente di grave." "Eppure c'è qualcosa che ti turba. Io credo che dovremmo parlarne." "Non è un problema." "Invece lo è. Potrei esserti di aiuto."

Quando un uomo formula una di queste brevi osservazioni, di solito aspira a conquistarsi un po' di spazio personale. In certe situazioni, per evitare equivoci e paure inutili, le venusiane consultavano il loro Dizionario marziano/venusiano. Senza questa assistenza, è facile che le donne equivochino. Ecco alcuni estratti dal dizionario:

IL DIZIONARIO MARZIANO/VENUSIANO "Sto bene" tradotto in venusiano significa: "Sto bene perché sto affrontando con successo il mio turbamento o il mio problema. Non ho bisogno di aiuto. Se dovessi averne bisogno, te lo chiederò." 83

Senza l'ausilio di questa traduzione, quando lui dice: "Sto bene" è probabile che lei capisca: "Quello che è successo non mi interessa. Questo problema per me non esiste. Se anche ti turba, a me non importa." "Non è niente" tradotto in venusiano significa: "Non c'è nulla in ciò che mi preoccupa che non sia in grado di affrontare da solo. Ti prego, non farmi altre domande in proposito." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando lui dice: "Non c'è nulla che mi preoccupi", è probabile che lei capisca: "Non so che cosa mi preoccupa. Ho bisogno che tu mi faccia delle domande che mi aiutino a capire quello che sta succedendo." A questo punto lei lo infastidisce tempestandolo di domande quando la sola cosa che lui desidera è di essere lasciato solo. "È tutto regolare" tradotto in venusiano significa: "C'è un problema, ma tu non ne hai alcuna colpa. Riuscirò a risolverlo dentro di me se non interromperai il mio lavoro interiore facendomi altre domande oppure offrendo consigli. Comportati come se non fosse successo nulla e lo risolverò nel modo più soddisfacente." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando lui dice: "E tutto regolare", è probabile che lei capisca: "È così che deve essere. Non c'è niente che debba essere modificato. Puoi approfittare di me e io posso approfittare di te", oppure "Questa volta è tutto a posto, ma ricorda che la colpa è tua. L'hai fatto una volta, ma non azzardarti a rifarlo." "Non è niente di grave" tradotto in venusiano significa: "Non è niente di grave perché sono in grado di far funzionare nuovamente le cose. Ti prego, non rimuginare su questo problema e non parlarmene più. Riusci84

resti solo a turbarmi maggiormente. Sono disposto ad accollarmi la disponibilità di risolverlo. Farlo mi rende felice." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando lui dice: "Non è niente di grave", è probabile che lei capisca: "Stai facendo una montagna di un granello di polvere. Quello che ti preoccupa non è importante. Non reagire in modo esagerato." "Non è un problema" tradotto in venusiano significa: "Non ho difficoltà a fare questo o a risolvere questo problema. E un dono che sono lieto di offrirti." Senza l'ausilio di questa traduzione, quando lui dice: "Non è un problema", è probabile che lei capisca: "Questo non è un problema. Perché cerchi di farlo diventare tale o chiedi aiuto?" E a questo punto lei sbaglia cercando di spiegargli perché, invece, è effettivamente un problema. Il Dizionario marziano/venusiano può aiutare le donne a capire ciò che gli uomini intendono realmente dire quando forniscono risposte di estrema concisione. Capita a volte che ciò che viene detto sia esattamente l'opposto di quello che viene recepito.

CHE COSA FARE QUANDO LUI SI RIFUGIA NELLA CAVERNA Quando durante i miei seminari parlo delle caverne e dei draghi, le donne mi chiedono spesso se c'è un modo per ridurre il tempo che gli uomini trascorrono nei loro rifugi. A questo punto invito gli uomini a intervenire, e di solito la risposta è che il tempo è direttamente proporzionale ai tentativi delle donne di indurli a uscire. Un'altra osservazione comune agli uomini è la seguente: "E difficile uscire dalla caverna quando sento che la 85

mia compagna mi disapprova per il tempo che vi trascorro." Colpevolizzare un uomo perché trova rifugio nella caverna serve soltanto a dissuaderlo dall'uscire anche quando lo desidera. Generalmente un uomo si apparta nella sua caverna perché è ferito o stressato o perché sta cercando di risolvere da solo i suoi problemi. Fornirgli il sostegno a cui la donna aspira in situazioni analoghe è controproducente. Sono sei i modi fondamentali per aiutarlo quando va nella caverna.

COME SOSTENERE UN UOMO QUANDO È NELLA SUA CAVERNA

1. Non criticate il suo bisogno di solitudine. 2. Non cercate di aiutarlo a risolvere il suo problema offrendogli soluzioni. 3. Non interrogatelo sul suo stato d'animo. 4. Non mettetevi sedute vicino all'ingresso della caverna in attesa che lui esca. 5. Non preoccupatevi né dispiacetevi per lui. 6. Fate qualcosa che vi renda felici. Se avete bisogno di "parlare", scrivetegli una lettera da leggergli più tardi, e se sentite la necessità di essere vezzeggiate, rivolgetevi a un'amica. Non fate di lui la sola fonte della vostra felicità. Un uomo ama pensare che la sua venusiana preferita lo ritiene perfettamente in grado di affrontare ciò che lo preoccupa. Da tale fiducia traggono beneficio il suo senso dell'onore, il suo orgoglio e la stima che ha di sé. Per una donna, non preoccuparsi per il compagno è difficile. Preoccuparsi per gli altri è uno dei modi che le donne hanno per esprimere il loro amore e il loro interesse. 86

A una donna non sembra giusto provare felicità quando la persona che ama è turbata. Certo l'uomo non vuole che lei ricavi felicità dal suo turbamento, ma è indubbio che preferisce saperla felice perché in questo modo avrà un problema in meno da affrontare. Inoltre, la consapevolezza della felicità della compagna lo aiuta a sentirsi amato. Quando una donna è felice e libera da preoccupazioni, il suo partner ha meno difficoltà a uscire dalla caverna. Paradossalmente, gli uomini mostrano il loro amore non preoccupandosi. Un uomo pensa: "Come ci si può preoccupare di qualcuno che si ammira e in cui si ha fiducia?" Di norma gli uomini si aiutano l'un l'altro con frasi del tipo: "Non avere paura, puoi farcela", oppure: "È un problema loro, non tuo", o ancora "Sono sicuro che si risolverà". In sostanza, si sostengono vicendevolmente non preoccupandosi o minimizzando i loro guai. Ho impiegato anni per capire che mia moglie desiderava che mi preoccupassi per lei quando era turbata. Senza questa consapevolezza delle nostre diverse necessità, avrei continuato a minimizzare l'importanza delle sue ansie, riuscendo solo a turbarla maggiormente. Quando un uomo si ritira nella sua caverna, di solito lo fa per cercare di risolvere un problema. Se la sua compagna è felice o non si trova comunque in uno stato di bisogno, sente di avere una responsabilità in meno da affrontare. Inoltre, sapere che lei è felice con lui gli infonde più forza per gestire il problema con cui è alle prese. Accetterà quindi con gioia qualunque cosa serva a distrarla o a farla sentire soddisfatta, dalle chiacchierate con le amiche alla palestra. Anche i marziani consigliavano alle venusiane di dedicarsi a qualche attività piacevole. Sebbene fosse per loro difficile essere felici quando una persona amica soffriva, le venusiane trovarono la soluzione. Ogni volta che il loro marziano preferito si rifugiava nella caverna, andavano a fare shopping o a fare un'escursione. Le venusiane 87

amano lo shopping e anche mia moglie Bonnie utilizza a volte questa tecnica. Quando vede che sono nella caverna, esce a fare spese. Con lei non sento mai la necessità di dovermi scusare per il mio lato marziano. Se so che è in grado di prendersi cura di sé, non mi sento in colpa quando mi rintano nella caverna per dedicarmi a me stesso. Lei sa che presto ne uscirò e che mi mostrerò ancora più affettuoso nei suoi confronti. Sa che quelli non sono i momenti giusti per parlare. Quando io ricomincio a mostrare interesse per lei, capisce che sto uscendo dalla caverna e che parlare liberamente è di nuovo possibile. A volte mi dice: "Quando ti andrà di parlare, mi piacerebbe che trascorressimo un po' di tempo insieme. Me lo farai sapere?" In questo modo sonda la situazione senza mostrarsi invadente o esigente.

COME ACCOSTARSI A UN UOMO TRAMITE IL CONSIGLIO O LA CRITICA

Incapace di capire l'effetto negativo che i consigli non richiesti e le critiche hanno su un uomo, molte donne si trovano nell'impossibilità di ottenere ciò che vogliono e desiderano dal proprio compagno. Nancy viveva con frustrazione i suoi rapporti di coppia. "Non ho ancora imparato la maniera giusta per offrire a un uomo consigli e critiche," diceva. "Come devo comportarmi se i suoi modi a tavola sono atroci o se si veste in modo terribile? Oppure se è una brava persona ma si comporta in modo da sembrare uno sciocco, e incontra difficoltà nel rapportarsi con gli altri? Che cosa devo fare in questi casi? Qualunque modo scelga per dirglielo, lui si arrabbia, si mette sulla difensiva o si limita a ignorarmi." La risposta è che Nancy dovrebbe evitare del tutto di avanzare critiche o offrire consigli a meno che non sia il 88

partner a chiederlo. Dovrebbe invece cercare di comunicargli la sua affettuosa accettazione. E di questo, e non di predicozzi che lui ha bisogno. A mano a mano che comincerà a essere consapevole dell'accettazione di lei, il suo compagno avrà meno ritegno a chiedere la sua opinione. Soprattutto in una relazione intima, gli uomini hanno bisogno di sentirsi molto sicuri prima di aprirsi e chiedere aiuto. Oltre ad aspettare fiduciosa che il suo compagno cresca e cambi, se una donna non ottiene quello che vuole e di cui ha bisogno, ha il diritto e il dovere di rendere noti i propri sentimenti e di avanzare delle richieste (ma, ancora una volta, senza criticare o consigliare). E questa un'arte che richiede attenzione e fantasia. Ecco quattro possibili approcci: 1. Una donna può dire a un uomo che non apprezza il suo modo di vestirsi senza per questo tenergli una lezione sull'abbigliamento. Può per esempio osservare in tono indifferente mentre lui si sta vestendo: "Non mi sembra che quella camicia ti stia bene. Perché stasera non ne metti un'altra?" Se poi si accorge che il commentò lo ha infastidito, dovrebbe rispettare la sua sensibilità e scusarsi, dicendo per esempio: "Mi dispiace... non volevo certo insegnarti come ti devi vestire." 2. Se lui è molto sensibile - e molti uomini lo sono può rimandare la cosa a un altro momento. Dire per esempio: "Ricordi la camicia blu che l'altra sera hai messo con i pantaloni verdi? Non mi piaceva quella combinazione. Perché non la provi con i pantaloni grigi?" 3. Può anche chiedere direttamente: "Che cosa ne diresti di portarmi con te la prossima volta che vai a fare shopping? Mi piacerebbe scegliere insieme a te." Se rifiuta, avrà la certezza che di attenzioni mater89

ne lui ne ha avute abbastanza. Se accetta, dovrà stare attenta a non esagerare con i consigli, per non rischiare di offenderlo. 4. Può dire: "C'è qualcosa di cui voglio parlarti, ma non so come fare. (Pausa.) Non voglio offenderti, però ci tengo a dirlo. Sei disposto ad ascoltarmi e quindi a suggerirmi un modo migliore per esprimere lo stesso concetto?" Questo Io aiuterà a prepararsi allo choc e sarà felice nello scoprire che si tratta di una piccola cosa. Vediamo un altro esempio. Se lui si comporta in modo da mettervi in imbarazzo, approfittate di un momento di solitudine per parlargliene. Non pretendete di spiegargli come "dovrebbe comportarsi" e non ditegli neppure che ha torto; esprimete invece onestamente i vostri sentimenti in modo conciso e affettuoso. Potreste dire, per esempio: "L'altra sera alla festa, non mi è piaciuto quando ti sei messo a parlare così forte. Potresti tenere il tono di voce più basso, quando ci sono io?" Se lui si arrabbia dimostrando di non apprezzare l'osservazione, allora scusatevi per avergli mosso una critica. L'arte di fornire feedback negativi e di chiedere sostegno viene ampiamente discussa nei capitoli 9 e 12. Nel prossimo capitolo, invece, esamineremo i momenti più adatti a queste conversazioni.

QUANDO UN UOMO NON HA BISOGNO DI AIUTO Può succedere che un uomo si senta soffocare quando una donna cerca di confortarlo o di aiutarlo a risolvere una difficoltà. Ha la sensazione che lei non lo ritenga in grado di gestire i suoi problemi. Può sentirsi controllato, trattasi

to come se fosse un bambino, o avere l'impressione che lei voglia cambiarlo. Questo non significa che un uomo non abbia bisogno di amore e conforto. Le donne però devono capire che il modo corretto per mostrare interessamento consiste nell'astenersi da consigli non richiesti. Evitare di correggere un uomo o di cercare di migliorarlo: ecco come farlo sentire amato. Un consiglio può trasmettergli amore solo quando è lui a chiederlo. Neil'affrontare i suoi problemi, un uomo deve arrivare fino a un certo punto da solo e allora e solo allora potrà chiedere l'aiuto necessario senza perderci in forza e dignità. Un'offerta d'aiuto al momento sbagliato può essere interpretata come un'offesa. Quando un uomo è intento a tagliare un arrosto e la sua compagna insiste nel suggerirgli come e dove tagliare, lui non si sente stimato, oppone resistenza e si ostina ancora di più a fare a modo suo. Al contrario, se un uomo si offre di aiutare la sua compagna a tagliare l'arrosto, lei si sentirà amata e coccolata. Un marito può sentirsi offeso se la moglie gli suggerisce di rivolgersi a un esperto. Ricordo una donna che non riusciva a capire perché suo marito ce l'avesse tanto con lei. Mi spiegò che prima di fare l'amore gli aveva chiesto se aveva rivisto gli appunti di una mia lezione sul sesso felice. Non capiva che il marito aveva trovato estremamente offensiva la sua domanda. Sebbene avesse apprezzato la mia conferenza, non voleva che fosse lei a dirgli che cosa fare e a rammentargli di seguire i miei consigli. Ciò che voleva era che la moglie fosse certa della sua capacità di agire nel modo giusto! Se gli uomini vogliono ispirare fiducia, le donne hanno bisogno di attenzione. Quando un uomo dice a una donna: "Che cosa c'è, tesoro?" e la guarda con espressione preoccupata, lei trae conforto dalla sua sollecitudine. Ma quando è una donna a farlo, è probabile che il compagno 91

si senta insultato o respinto. Ha la sensazione che lei lo ritenga un incapace. Per un uomo è molto difficile distinguere tra comprensione e compassione. Detesta essere commiserato. A una donna che gli dice: "Mi dispiace tanto averti ferito" lui risponderà: "Niente di grave" e respingerà il suo sostegno. D'altro canto a lei piace sentirlo dire: "Mi dispiace di averti ferita" perché capisce di stargli a cuore. Gli uomini devono trovare nuovi modi per dimostrare il loro interesse e le donne devono trovare nuovi modi per dimostrare la loro fiducia.

LE TROPPE ATTENZIONI SOFFOCANO Dovevo lasciare la città per tenere uno dei miei seminari. Bonnie mi chiese a che ora mi sarei alzato il mattino dopo. Poi mi domandò a che ora partiva il mio volo. Dopodiché fece qualche calcolo mentale e mi disse che i miei tempi erano troppo stretti e che non sarei riuscito a prendere l'aereo. Così facendo pensava di offrirmi il suo appoggio, ma io trovai offensive le sue osservazioni. Erano quattordici anni che tenevo corsi in tutto il mondo e non mi era mai capitato di perdere un aereo. Poi il mattino dopo, prima che me ne andassi, lei mi sottopose un vero e proprio bombardamento di domande: "Hai il biglietto? E il portafogli? Di soldi ne hai abbastanza? Hai messo in valigia le calze? Sai quanto dovrai trattenerti?" Per mia moglie era un modo di manifestare il suo amore, ma io vivevo le sue ansie come una mancanza di fiducia nei miei confronti e ne ero infastidito. Alla fine le spiegai che apprezzavo le sue intenzioni, ma che tutte quelle cure materne mi infastidivano. Le spiegai che tutto ciò che volevo da lei era che mi amasse e si fidasse incondizionatamente di me. Le dissi: 92

"Se dovessi perdere l'aereo, non dirmi... te l'avevo detto. Confida nel fatto che avrò imparato la lezione e che in avvenire mi regolerò di conseguenza. Se dovessi dimenticare lo spazzolino da denti o il set da barba, lascia che sia io ad affrontarne le conseguenze. Non parlarmene quando ti telefonerò." Tenendo a mente ciò che io volevo e non ciò che lei avrebbe voluto, per Bonnie divenne molto più facile riuscire a starmi vicino.

UN SUCCESSO Mi stavo recando in Svezia per tenervi un seminario sui rapporti interpersonali e da New York chiamai la California per dire a Bonnie che avevo dimenticato a casa il passaporto. La sua reazione fu perfetta e piena d'amore. Non mi rimproverò esortandomi a essere più responsabile, ma rise e disse: "Oh mio Dio, John, che razza di avventura. Che cosa conti di fare?" Le chiesi di inviare via fax il mio passaporto al consolato svedese e il problema fu risolto. Neppure una volta Bonnie cedette alla tentazione di farmi una predica per la mia disorganizzazione. Si mostrò addirittura fiera di me perché avevo trovato il modo di appianare la difficoltà.

EFFETTUARE PICCOLI CAMBIAMENTI Un giorno mi accorsi che ogni volta che i miei figli mi chiedevano di fare qualcosa io rispondevo invariabilmente: "Nessun problema." Era quello il mio modo di dire loro che sarei stato felice di occuparmene. Un giorno mia nipote Giulia mi chiese: "Perché dici sempre 'nessun problema'?" Lo ignoravo, ma dopo un po' compresi che era soltanto un'altra delle radicatissime abitudini marziane. 93

Forte di questa nuova consapevolezza volli correggermi e cominciai a rispondere invece: "Sarei lieto di farlo." Una frase, questa, che esprimeva altrettanto efficacemente il messaggio implicito, ma che certo suonava più affettuosa alle orecchie della mia nipotina venusiana. Con questo esempio ho voluto mettere in evidenza uno strumento essenziale per l'arricchimento dei rapporti interpersonali. E possibile effettuare piccoli cambiamenti senza sacrificare la propria natura; proprio questo era il segreto dell'armonia che regnava fra marziani e venusiane. Entrambi attenti a non sacrificare la propria personalità, ma al tempo stesso disposti a fare piccoli cambiamenti capaci di migliorare le loro interazioni. Avevano imparato che i rapporti possono funzionare meglio grazie all'introduzione o alla modifica di poche semplici frasi. Ciò che voglio sottolineare è che per arricchire le nostre relazioni è spesso sufficiente apportare cambiamenti di poca entità. Grandi cambiamenti presuppongono solitamente profonde alterazioni nella nostra natura e questo non è mai un bene. Fornire qualche rassicurazione prima di rifugiarsi nella caverna è un piccolo cambiamento che un uomo può effettuare senza modificare la propria indole. Per riuscirci, deve capire che la donna ha effettivamente bisogno di quelle rassicurazioni, soprattutto se sono destinate a ridurre le sue ansie. A un uomo che ignora le differenze tra il suo sesso e quello femminile, sarà impossibile comprendere il motivo per cui il suo improvviso silenzio scatena tanta ansia. Poche affettuose rassicurazioni basterebbero a risolvere il problema. D'altro canto, se non è consapevole di certe differenze, potrebbe, vedendola turbata dalla sua tendenza a rifugiarsi nella caverna, sforzarsi di rinunciare a questa abitudine. Sarebbe un grosso errore. Rinunciando alla caverna (e negando così la sua vera natura) diventerebbe irritabile, ipersensibile, debole, passivo o meschino. E a peggio94

rare il tutto, non capirebbe neppure il motivo di quella sgradevole trasformazione. Se la sua compagna è turbata nel vederlo rintanarsi nella caverna, invece di rinunciare a farlo, l'uomo può apportare dei piccoli cambiamenti che alleneranno il problema. Non ha alcun bisogno di negare le sue autentiche necessità né di nascondere la sua natura maschile.

COME OFFRIRE SOSTEGNO A UNA VENUSIANA Come abbiamo già osservato, quando un uomo si rifugia nella sua caverna sta dicendo: "Ho bisogno di un po' di tempo per pensare: ti prego, smettila di parlarmi. Tornerò." Non capisce che una donna può dare un significato ben diverso al suo messaggio: "Non ti amo, non sopporto di stare ad ascoltarti, me ne vado per non tornare mai più!" Per annullare questo messaggio e comunicarle quello corretto, lui può imparare a pronunciare la parola magica: "Tornerò." Quando un uomo si ritira in se stesso, per una donna è importante sentirlo dire ad alta voce: "Ho bisogno di un po' di tempo per pensare, tornerò," oppure: "Ho bisogno di stare un po' da solo. Tornerò." È sorprendente come questa semplice parola "tornerò" faccia tanta differenza. Le donne apprezzano infinitamente questa forma di rassicurazione. Una volta che l'uomo ne ha capito l'importanza, al momento opportuno non dimenticherà di fornirla. Una donna che si è sentita abbandonata o respinta dal padre o se ha visto la madre subire il rifiuto del marito, probabilmente svilupperà nei confronti dell'abbandono timori ancora maggiori. Per questo motivo non dovrebbe mai essere criticata per il suo bisogno di rassicurazione. In modo analogo, un uomo non dovrebbe mai essere criticato per il suo bisogno di rifugiarsi nella caverna. 95

D'altro canto, se durante l'infanzia una donna non ha subito questa traumatica esperienza e riesce a capire le esigenze del compagno, avvertirà in modo meno intenso il bisogno di essere rassicurata. Avevamo appena affrontato questo argomento durante un seminario quando una donna mi chiese: "Sono esageratamente sensibile ai silenzi di mio marito, ma da bambina non mi sono mai sentita né abbandonata né respinta. Neppure mia madre si sentì mai respinta da mio padre. Perfino quando divorziarono, lo fecero nel modo più affettuoso." Poi si mise a ridere. Si stava finalmente rendendo conto dell'inganno in cui era caduta. Dopodiché scoppiò in pianto. Certo che sua madre si era sentita respinta. Certo che lei si era sentita respinta. I suoi genitori avevano divorziato! E come i genitori, aveva a sua volta imparato a negare la loro sofferenza. In un'epoca in cui il divorzio è tanto diffuso, diventa ancora più importante che gli uomini acquistino la sensibilità necessaria a fornire rassicurazione. Proprio come gli uomini possono aiutare le donne effettuando piccoli cambiamenti, le donne hanno bisogno di imparare a fare lo stesso.

COME COMUNICARE SENZA RIMPROVERARE Di norma un uomo si sente attaccato e biasimato da una donna quando questa è turbata e vuole parlare dei suoi problemi. Poiché non capisce le differenze esistenti, non si sintonizza con prontezza sul bisogno che lei prova di discutere dei propri sentimenti. Dà erroneamente per scontato che lei voglia parlargliene perché lo ritiene in qualche modo responsabile o perché vuole rimproverarlo. Crede di essere l'oggetto della sua ostilità. Quando lei esprime delle lamentele, lui recepisce rimproveri. Molti uomini non capiscono che le ve96

nusiane hanno bisogno di esternare le loro preoccupazioni alle persone che amano. Con l'esercizio e una maggiore consapevolezza delle nostre differenze, la donna può imparare a esprimere i propri stati d'animo senza apparire accusatoria. Per rassicurare un uomo in questo senso, sarà sufficiente che dopo aver parlato per qualche minuto si interrompa per dirgli quanto apprezza la sua attenzione. Ecco alcune osservazioni adatte allo scopo: • • • •

"Sono tanto contenta di poterne parlare." "Parlarne mi fa un gran bene." "È un tale sollievo poterne parlare." "Non sai come sia felice di potermi lamentare di tutto questo. Mi fa sentire molto meglio." • "Be', ora che ne abbiamo parlato mi sento davvero meglio. Grazie." • "Un piccolo cambiamento che può fare una gran differenza." Su questa stessa linea, mentre illustra i suoi problemi la donna potrà sostenere il compagno mostrando di apprezzare le cose che lui ha fatto per renderle la vita più facile e soddisfacente. Se, per esempio, è insoddisfatta del lavoro, potrà accennare al fatto che è bello potersi ritrovare con lui alla sera; se si lamenta della casa, avrà qualche parola di lode per lui che ha fatto una qualche riparazione; se il suo problema è il denaro, gli dirà che apprezza la sua dedizione al lavoro; se invece si sente frustrata nel suo ruolo di madre, potrà dirgli che è felice di contare sul suo aiuto.

CONDIVIDERE LE RESPONSABILITÀ Una buona comunicazione esige l'impegno di entrambe le parti. L'uomo dovrà sforzarsi di ricordare che le lamente97

le non equivalgono necessariamente a rimproveri e che quando una donna si lamenta, di solito, vuole soltanto sfogare le sue frustrazioni. Una donna dovrà far capire al compagno che, sebbene si stia lamentando, non manca per questo di apprezzarlo. Mia moglie, appena rientrata, venne a chiedermi come procedeva il lavoro. "Sono esausto," risposi. "Hai avuto una buona giornata?" "Oh, c'è tanto di quel daffare. Non abbiamo quasi più tempo per stare insieme." Il mio vecchio io si sarebbe messo subito sulla difensiva e sarebbe quindi passato a ricordarle tutte le ore trascorse insieme, oppure le avrebbe spiegato che era importante che terminassi il lavoro. Ma in questo modo non avrebbe fatto altro che creare tensione. Il mio nuovo io, consapevole delle differenze esistenti tra noi, comprese che lei stava cercando rassicurazione e comprensione, non giustificazioni e spiegazioni. "Sì, abbiamo avuto tutti e due una giornata molto piena. Siediti qui sulle mie ginocchia, lascia che ti abbracci. E stata una giornata lunga." Al che mi disse: "Con te sto proprio bene." Era questo l'apprezzamento di cui avevo bisogno per sentirmi più disponibile nei suoi confronti. Cominciò quindi a lamentarsi della sua giornata e della stanchezza che provava. Quando, dopo qualche minuto, s'interruppe, io mi offrii di portare a casa la baby-sitter in modo che lei potesse rilassarsi prima di cena. "Sul serio?" esclamò lei. "Sarebbe fantastico. Grazie." Ancora una volta mi forniva l'apprezzamento e l'accettazione di cui avevo bisogno per sentirmi un compagno valido, e questo sebbene fosse esausta. Le donne trascurano spesso di mostrare il loro apprezzamento perché danno per scontato che un uomo sappia quanto gli sono grate per la sua disponibilità ad ascoltare. Ma non è così. Mentre lei parla dei suoi problemi, lui ha bisogno di sapere che è ancora amato e apprezzato. 98

Gli uomini vivono con frustrazione le difficoltà, a meno che non si stiano già dando da fare per appianarle. Mostrando il suo apprezzamento, una donna può aiutare il suo compagno a capire che per aiutarla gli sarà sufficiente ascoltarla. Una donna non deve soffocare i suoi sentimenti e neppure modificarli allo scopo di sostenere il compagno. È opportuno però che impari a esprimerli in modo che lui non si senta attaccato, messo sotto accusa o rimproverato. Piccoli cambiamenti possono portare grandi differenze.

QUATTRO PAROLE MAGICHE DI SOSTEGNO Le quattro parole magiche per dare a un uomo il necessario appoggio sono: "Non è colpa tua." Mentre esprime il proprio turbamento una donna può sostenere il compagno incoraggiandolo di tanto in tanto con osservazioni quali: "Apprezzo molto il fatto che mi ascolti e se ti ho dato l'impressione di volerti incolpare per quanto sta accadendo, sappi che non è questo che intendevo. Non è colpa tua." Una donna saprà mostrare maggiore sensibilità verso il suo ascoltatore quando capirà la sua tendenza a sentirsi un fallito nel sentirla esporre tanti problemi. Pochi giorni fa mia sorella mi telefonò per parlarmi di un momento difficile che stava attraversando. Mentre l'ascoltavo, continuavo a ripetermi che per sostenerla non avevo alcun bisogno di fornirle soluzioni. Le serviva semplicemente qualcuno che la ascoltasse. Dopo dieci minuti durante i quali i miei unici contributi alla conversazione erano stati alcuni "Uh-uh" "Ma davvero!" lei disse: "Be', grazie, John. Mi sento molto meglio." Starla a sentire mi era stato facile perché sapevo che non mi stava rimproverando. Era qualcun altro che biasi99

mava. Mi riesce più difficile, invece, quando è mia moglie a essere infelice, perché in questo caso la tendenza a sentirmi rimproverato si accentua. Nondimeno, quando lei mi incoraggia manifestando il suo apprezzamento, ho meno difficoltà a svolgere la parte dell'ascoltatore.

CHE COSA FARE QUANDO SI HA VOGLIA DI RIMPROVERARE Rassicurare un uomo che la colpa non è sua o che non lo si sta rimproverando funziona soltanto a condizione che lo si faccia in tutta sincerità. Se invece una donna è irritata con il proprio compagno, è opportuno che si rivolga a qualcun altro e rimandi il discorso con lui a un momento di maggiore tranquillità. Può palesare il suo risentimento a una persona contro la quale non nutre sentimenti ostili e che sarà quindi in grado di fornirle il supporto di cui abbisogna. Solo quando si sentirà più amorevole e capace di perdonare, ne parlerà serenamente con il compagno. Nel Capitolo 11 esploreremo più dettagliatamente la strada per comunicare i sentimenti negativi.

COME ASCOLTARE SENZA BIASIMARE Capita spesso che un uomo accusi una donna di rimproverarlo quando lei si limita a esporre innocentemente i suoi problemi. È un atteggiamento estremamente distruttivo per il rapporto perché blocca la comunicazione. Immaginiamo che una donna dica: "Tutto quello che facciamo è lavorare, lavorare, lavorare. Non ci divertiamo più. Sei troppo serio." Molto probabilmente il suo compagno si sentirà rimproverato. IOO

Se questo accade, il mio suggerimento è di non reagire dicendo: "Ho la sensazione che tu mi stia rimproverando." Sarebbe invece consigliabile dire: "Mi addolora sentirti dire che sono troppo serio. Vuoi forse intendere che è solo colpa mia se non ci divertiamo più?" Oppure: "Soffro quando ti sento dire che sono troppo serio e non ci divertiamo più. Vuoi farmi capire che è tutta colpa mia?" Inoltre, nell'intento di migliorare la comunicazione, può fornirle una via d'uscita dicendo, per esempio: "Sembra che tu stia dicendo che è colpa mia se lavoriamo così tanto. È vero?" O ancora: "Quando dici che non ci divertiamo o che sono troppo serio, ho l'impressione che tu voglia dire che è tutta colpa mia. È così?" In tutti i casi, sono reazioni improntate al rispetto che le daranno la possibilità di ritirare qualunque rimprovero lui possa avere recepito. Quando lei dirà: "Oh, no, non sto affatto dicendo che è colpa tua," è probabile che lui si sentirà sollevato. Un altro approccio che ritengo estremamente utile consiste nel ricordare che lei ha sempre il diritto di sentirsi turbata e che non appena avrà superato il momento difficile si sentirà molto meglio. Questa consapevolezza mi permette di rilassarmi e di ricordare che, se saprò ascoltare senza sentirmi sotto accusa, lei mi dimostrerà il suo apprezzamento. Se anche dovesse esordire rimproverandomi, non persevererà a lungo in questo atteggiamento.

L'ARTE DI ASCOLTARE

Quando un uomo impara ad ascoltare e a interpretare correttamente gli stati d'animo femminili, la comunicazione risulta facilitata. Come ogni altra arte, anche il saper ascolIOI

tare richiede esercizio. Ogni giorno quando torno a casa, vado in cerca di Bonnie e le chiedo della sua giornata, esercitandomi così nell'arte di ascoltare. Se lei è preoccupata o ha avuto una giornata pesante, è normale che in un primo tempo io abbia l'impressione che mi ritenga responsabile. A quel punto è importante che io non ne faccia una questione personale, che non la fraintenda. A questo scopo, rammento costantemente a me stesso che parliamo lingue diverse e le chiedo più volte: "Che cos'altro è successo?" Immancabilmente, scopro che ci sono molte altre cose che la turbano. Comincio così a capire che non sono l'unico responsabile della sua preoccupazione. Dopo un po', ossia quando inizia ad apprezzare la mia disponibilità, anche se sono parzialmente responsabile del suo disagio, lei assume un atteggiamento di riconoscenza, di accettazione e di amore. Sebbene il sapere ascoltare sia un'arte importante che richiede un esercizio assiduo, capita che in certe situazioni un uomo sia troppo nervoso o stressato per preoccuparsi di tradurre il significato nascosto delle parole della compagna. Quando questo si verifica, non dovrebbe fare neppure il tentativo di ascoltare, ma limitarsi a dirle con gentilezza: "Non è il momento giusto, per me. Discutiamone più tardi." A volte un uomo non capisce che non è in grado di ascoltare finché la compagna non comincia a parlare. In questo caso, è opportuno che la interrompa immediatamente; se la sua frustrazione crescesse, nessuno dei due ne ricaverebbe alcunché di buono. La cosa giusta da dire in tali situazioni è: "Ho davvero voglia di ascoltare ciò che mi stai dicendo, ma in questo momento mi riesce molto difficile. Credo di avere bisogno di un po' di tempo per pensare a quello che hai appena detto." A mano a mano che Bonnie e io imparavamo a comunicare nel rispetto delle nostre differenze e nella comprensione reciproca, il nostro matrimonio diventava sempre più I02

soddisfacente. Ho assistito a un'identica trasformazione in migliaia di individui singoli e di coppie. Le relazioni prosperano quando la comunicazione riflette una pronta accettazione e un rispetto altrettanto pronto delle differenze innate. Quando sorgono malintesi, ricordate sempre che uomini e donne parlano lingue diverse; riflettete con calma per capire ciò che il vostro compagno intende realmente dire. Ci vuole esercizio, ma ne vale la pena.

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CAPITOLO 6 GLI UOMINI SONO COME ELASTICI

Gli uomini sono come elastici. Quando li si tende, riescono ad allungarsi solo fino a un certo punto prima di scattare all'indietro. L'elastico offre una metafora perfetta per capire il ciclo dell'intimità maschile, un ciclo che comprende manovre di avvicinamento, di allontanamento e ancora di avvicinamento. La maggioranza delle donne si stupisce nelTaccorgersi che anche quando è innamorato un uomo sente periodicamente il bisogno di allontanarsi prima di riavvicinarsi. Un bisogno, questo, che gli uomini avvertono d'istinto. Non si tratta di una decisione o di una scelta. Succede. Non è colpa di lui né di lei. È un fatto naturale. Le donne tendono a equivocare questo atteggiamento perché di norma sono diverse le ragioni che le inducono ad allontanarsi. Una donna si ritrae quando teme che il compagno non capisca i suoi sentimenti, quando è stata ferita e ha paura di soffrire di nuovo, o quando lui ha fatto qualcosa di sbagliato e l'ha delusa. Naturalmente anche un uomo può allontanarsi per motivi identici, ma gli succederà di farlo anche quando la compagna non ha commesso alcun errore. Pur amandola e fidandosi di lei, a un certo punto comincia a tirarsi indietro. Come un elastico teso, si allontanerà per poi tornare di sua spontanea volontà. Un uomo si allontana per soddisfare il proprio bisogno di indipendenza o di autonomia. Non appena avrà raggiunto il livello massimo di tensione, ossia di allontanamento, 104

proverà l'improvviso desiderio di tornare indietro. Raggiunta la completa separazione, avvertirà di nuovo il bisogno di amore e intimità. Automaticamente, si sentirà più motivato a offrire il suo amore e a ricevere quello di lei. Quando un uomo torna ad avvicinarsi alla compagna, riprende la relazione dal punto esatto in cui l'ha lasciata. Non sente il bisogno di un periodo di transizione.

QUELLO CHE OGNI DONNA DOVREBBE SAPERE SUGLI UOMINI

Quando è correttamente compreso, il ciclo interiore maschile arricchisce un rapporto, mentre una mancata comprensione genera problemi assolutamente superflui. Vediamo un esempio. Maggie era angosciata, ansiosa e confusa. Lei e il suo ragazzo, Jeff, si frequentavano da sei mesi. Tutto era sempre stato deliziosamente romantico. Poi, senza alcun apparente motivo, lui aveva cominciato ad allontanarsi da lei. Maggie non riusciva a capire che cosa stesse succedendo. Mi disse: "Era attento e premuroso come sempre, e un istante dopo non voleva neppure parlarmi. Ho fatto di tutto perché tornasse da me, ma a quanto pare sono riuscita solo a peggiorare le cose. È così distante. Non so in che cosa ho sbagliato. Sono davvero così orribile?" Quando Jeff si allontanò da lei, Maggie lo prese come un fatto personale. La sua è una reazione comune. Pensava di avere commesso un errore e biasimava se stessa per quanto stava accadendo. Voleva che le cose tornassero com'erano prima, ma più tentava di avvicinarsi a Jeff, più lui si allontanava. 105

Maggie trasse grande conforto dalla partecipazione al mio seminario. La sua ansia e la sua confusione sparirono e, ancora più importante, cessò di rimproverarsi. Comprese che non era colpa sua se Jeff si era allontanato. Scoprì inoltre i motivi di tale allontanamento e apprese ad affrontarli nel modo giusto. Mesi più tardi, durante un altro seminario, Jeff mi ringraziò per quello che avevo insegnato a Maggie. Mi disse che erano fidanzati e prossimi al matrimonio. Maggie aveva scoperto un segreto che solo poche donne conoscono. Aveva capito che tentando di farsi più vicina mentre Jeff si allontanava, gli impediva di raggiungere la massima distanza che gli avrebbe consentito di tornare al suo fianco. Assillandolo, non gli permetteva di avvertire di nuovo il bisogno di lei. Comprese inoltre di avere commesso lo stesso errore in tutti i suoi rapporti precedenti. Inconsapevolmente, aveva interrotto un ciclo importante. Sforzandosi di mantenere l'intimità, l'aveva ostacolata.

IN CHE MODO UN UOMO SI TRASFORMA IMPROVVISAMENTE Se un uomo non ha l'opportunità di allontanarsi, non riuscirà mai a sentire appieno il desiderio di riawicinarsi alla compagna. È essenziale che le donne capiscano che, insistendo per una continua intimità o "correndo dietro" ai loro compagni quando questi si allontanano, non faranno che indurli a cercare continuamente la fuga negando loro la possibilità di provare di nuovo un appassionato desiderio di amore. Nei miei seminari, per dimostrare questo punto utilizzo un grosso elastico. Immaginate di averne in mano uno. Cominciatea tenderlo tirandolo verso destra. Questo particolare elastico può allungarsi fino a raggiungere i trenta centimetri, dopodiché non può fare altro che tornare indietro. E lo fa con potenza ed energia considerevoli. 106

In modo analogo, quando un uomo ha raggiunto la massima distanza possibile, torna dalla compagna con un grosso carico di amore ed energia. Non appena è teso fino al limite estremo, comincia a subire una trasformazione che riguarda tutto il suo atteggiamento. L'uomo, che sembrava non interessarsi minimamente alla compagna, improvvisamente non può vivere senza di lei. Sta avvertendo di nuovo il bisogno di intimità. La sua potenza è tornata perché il desiderio di amore e di essere amato sono stati ravvivati. Si tratta di un fenomeno sconcertante per una donna; in caso di allontanamento, a lei è necessario un certo periodo di adattamento per riconquistare la perduta intimità. Se non riesce a capire questa importante differenza, sarà incline a non fidarsi dell'improvviso desiderio di intimità manifestato dal compagno e a respingerlo. Anche gli uomini, tuttavia, hanno bisogno di comprendere la natura di questa differenza. Una donna che assiste al ritorno del compagno, ha generalmente bisogno di tempo e di scambi verbali prima di potergli nuovamente offrire la sua completa disponibilità. Tutto sarà più semplice se lui capirà che lei ha bisogno di più tempo per riacquistare i precedenti livelli di intimità... soprattutto se l'allontanamento di lui l'ha ferita. In assenza di tale comprensione, è probabile che l'uomo si spazientisca perché, mentre lui è ansioso di riprendere il rapporto dal punto in cui l'ha interrotto, la compagna si mostra riluttante.

PERCHÉ GLI UOMINI SI ALLONTANANO Gli uomini cominciano a provare un bisogno di autonomia e indipendenza quando hanno soddisfatto le loro esigenze di intimità. Quando l'uomo inizia ad allontanarsi, inevitabilmente la sua compagna precipita nel panico. Ciò che 107

non capisce è che, una volta soddisfatto il suo bisogno di autonomia, lui desidererà di nuovo esserle vicino. In un uomo, l'alternanza tra bisogno di intimità e di autonomia è automatica. Pur trovando soddisfacente il rapporto instauratosi, è inevitabile che un uomo passi attraverso un mutamento interiore. Comincerà ad avvertire la necessità di allontanarsi. Avendo temporaneamente soddisfatto la sua fame di intimità, ora ha fame di indipendenza, di solitudine. Ne ha abbastanza di dipendere emotivamente da un'altra persona. A volte percepisce questa dipendenza come eccessiva, oppure non riesce a capire che cosa scateni in lui il desiderio di distacco.

PERCHÉ GLI UOMINI E LE DONNE DUBITANO DEL LORO AMORE

Se manca la comprensione di questo ciclo, non c'è da stupirsi se le donne e gli uomini cominciano a dubitare dell'amore dell'altro. Incapace di capire che era lei a impedire a Jeff di ritrovare la passione, Maggie arrivò inevitabilmente alla conclusione che lui aveva smesso di amarla. Privato della sua possibilità di allontanarsi, Jeff non ritrovava in sé il desiderio di stare vicino alla compagna. Da questo a convincersi di non amarla più, il passo era breve. Poi, dopo avere imparato a lasciare a Jeff il suo spazio, Maggie se lo trovò di nuovo vicino. Si esercitò allora a non corrergli dietro quando lo vedeva ritirarsi e a essere fiduciosa. Lui tornava sempre. A mano a mano che la sua sicurezza cresceva, Maggie cadde sempre meno spesso in preda al panico. Quando Jeff si allontanava, non lo assillava e neppure si tormentava cercando di capire che cosa non funzionasse. Aveva accettato quell'aspetto del compagno e più imparava ad ac108

cettarlo, più le assenze di lui erano brevi. Quando cominciò a capire, Jeff divenne più sicuro del proprio amore e fu in grado di impegnarsi. Maggie e Jeff avevano capito e accettato il fatto che gli uomini sono come elastici; l'acquisizione di questo segreto garantì il successo alla loro relazione.

IN CHE MODO LE DONNE FRAINTENDONO GLI UOMINI Quando non capiscono che gli uomini sono come elastici, le donne rischiano facilmente di fraintendere le reazioni maschili. È tipico lo sconcerto che si crea quando lei dice: "Parliamo" e immediatamente lui si chiude in se stesso. Proprio nel momento in cui lei vuole aprirsi e sentirlo più vicino, lui aspira ad allontanarsi. Una delle lamentele che sento forse più spesso è: "Ogni volta che voglio parlare, lui si allontana. Ho la sensazione che non gli importi nulla di me." La donna in questione finisce con il concludere, del tutto erroneamente, che il compagno non vuole mai parlare con lei. L'analogia dell'elastico spiega come anche un uomo molto innamorato possa staccarsi di colpo dalla sua compagna. Questo non significa che non voglia parlare. Ha solo bisogno di un po' di solitudine; di un po' di tempo da passare con se stesso senza sentirsi responsabile di altri. Al suo ritorno, sarà di nuovo disponibile al dialogo. In una certa misura, un uomo perde se stesso nel sintonizzarsi con la compagna. Nel percepire i bisogni, i problemi, i desideri e le emozioni di lei, corre il rischio di perdere contatto con se stesso. I periodi di allontanamento gli permettono di ristabilire i suoi limiti personali e di soddisfare il bisogno di autonomia. La spiegazione fornita da alcuni uomini può essere diversa. Per certi si tratta solo di avere bisogno "di un po' 109

di spazio" o di "stare da solo". Indipendentemente da come il fenomeno viene descritto, quando un uomo si allontana lo fa per soddisfare la sua necessità di prendersi cura di sé per qualche tempo. Quando comincia a sentire di stare perdendo se stesso, avverte un subitaneo bisogno di autonomia e comincia a staccarsi. Comprendendo questo processo, le donne potranno cominciare a interpretare correttamente le assenze dei loro compagni.

PERCHÉ GLI UOMINI SI ALLONTANANO QUANDO LE DONNE SI AVVICINANO

Secondo molte donne, gli uomini tendono ad allontanarsi proprio nel momento in cui loro aspirano a una maggiore intimità e comunicazione. Le ragioni sono due. 1. A livello inconscio una donna avverte l'allontanamento del compagno e, proprio per questo, cercherà di rafforzare il legame dicendo: "Parliamo". Poiché lui non accenna a riawicinarsi, finisce erroneamente per concludere che non vuole parlarle oppure che di lei non gli importa nulla. 2. Quando una donna si apre con il proprio compagno mettendolo a parte dei suoi più intimi sentimenti può effettivamente scatenare in lui il bisogno di allontanarsi. Un uomo può affrontare solo un certo grado di intimità prima che i segnali di allarme comincino a suonare, avvertendolo che è arrivato il momento di ritrovare l'equilibrio mediante un distacco temporaneo. Nei momenti più intimi un uomo può sintonizzare in modo subitaneo e automatico i suoi sentimenti sul bisogno di autonomia, e quindi allontanarsi. no

Per una donna è sempre sconcertante quando un uomo si allontana per via di qualcosa che lei ha detto o ha fatto. Di solito quando una donna comincia a parlare con sentimento, il partner comincia a sentire il bisogno di staccarsi. Il fatto è che i sentimenti avvicinano le persone e creano intimità e quando la vicinanza diventa eccessiva l'uomo si allontana automaticamente. Questo non significa che non voglia sentirla parlare di ciò che prova. In un altro momento del suo ciclo di intimità, quando sente il bisogno di vicinanza, proprio i sentimenti che hanno scatenato in lui il bisogno di andarsene lo attireranno di nuovo verso di lei. Non è ciò che lei dice a suscitare in lui il bisogno di distacco, ma quando lo dice.

QUANDO PARLARE CON UN UOMO Non è mai opportuno cercare di parlare o di avvicinarsi a un uomo che si sta allontanando. Bisogna lasciarlo andare. Dopo qualche tempo tornerà. Si comporterà in modo affettuoso e cooperativo e agirà come se nulla fosse successo. È questo il momento di promuovere il dialogo. In questa situazione ideale, cioè quando un uomo cerca l'intimità ed è disponibile al colloquio, le donne generalmente si mostrano poco cooperative. Ciò è dovuto soprattutto a queste tre ragioni. 1. La donna ha paura di parlare perché l'ultima volta che ha tentato di farlo il suo compagno si è allontanato. Del tutto erroneamente, è convinta che lui non si curi di lei e non voglia ascoltare. 2. La donna teme che il compagno sia arrabbiato con lei e aspetta che sia lui ad affrontare l'argomento in

dei suoi sentimenti. Sa che se fosse stata lei ad allontanarsi di colpo, impiegherebbe qualche tempo per ristabilire la comunicazione. Rimane in attesa che il compagno parli del proprio turbamento. Lui però non prova alcun bisogno di farlo perché in realtà non è affatto turbato. 3. Consapevole di avere tanto da dire, la donna non vuole mostrarsi invadente cominciando subito a parlare. Nello sforzo di essere cortese, invece di parlare dei propri pensieri e sentimenti, commette l'errore di interrogare lui sul suo stato d'animo. E quando il compagno non ha nulla da dire, si convince che non ha alcun desiderio di parlare con lei. Con tante convinzioni erronee sui motivi che conducono un uomo a tacere, non c'è da stupirsi che le donne si sentano frustrate.

COME INDURRE UN UOMO A PARLARE Quando una donna sente il bisogno di parlare o di accrescere la vicinanza emotiva, dovrebbe farlo senza aspettare che sia l'uomo a compiere il primo passo. Per avviare il dialogo è necessario che si apra per prima, anche se il suo compagno ha ben poco da dire. Se gli si mostrerà grata per la sua disponibilità ad ascoltare, con il tempo lui imparerà a parlare di più. Un uomo può essere ampiamente disponibile a parlare con una donna, pur non avendo nulla da dire. Ciò che le donne non sanno dei marziani è che questi hanno bisogno di un motivo per parlare. Per loro, il semplice desiderio di partecipare non è sufficiente. Tuttavia, se è la compagna ad avviare la conversazione, un uomo 112

avrà meno difficoltà ad aprirsi e a rapportarsi con quanto lei dice. Se per esempio lei gli illustra le difficoltà incontrate durante la giornata, è probabile che lui cominci a fare altrettanto, rafforzando così la reciproca comprensione. Se lei gli parla dei figli, è probabile che lui affronti a sua volta l'argomento. Se, pur aprendosi con lui, lei non lo fa sentire rimproverato o criticato, anche la sua disponibilità aumenterà gradualmente.

COME AVVIARE UNA CONVERSAZIONE CON UN UOMO Più una donna insiste perché un uomo parli, più lui le resiste. L'approccio diretto non è il migliore in questi casi, soprattutto se lui è in fase di allontanamento. Invece di chiedersi come indurlo a parlare, è opportuno domandarsi: "Come posso raggiungere un'intimità maggiore, un grado più profondo di comunicazione con il mio partner?" Quando lui si mostra disponibile, invece di tempestarlo di domande ed esigere delle risposte, la donna dovrebbe fargli capire che apprezza questa sua disponibilità. All'inizio, dovrebbe addirittura scoraggiarlo dal parlare. Maggie, per esempio, potrebbe dire: "Jeff, ti va di ascoltarmi? Ho avuto una giornata pesante e vorrei parlarne. So che dopo mi sentirò molto meglio." Poi, dopo aver parlato per un paio di minuti, gli dirà: "Ti sono molto grata per avermi ascoltata, significa molto per me." È questa una forma di apprezzamento che invariabilmente incoraggia un uomo ad ascoltare con partecipazione ancora maggiore.

QUANDO UN UOMO NON VUOLE PARLARE Sandra e Larry erano sposati da vent'anni. Sandra voleva il divorzio, mentre Larry sperava ancora di poter appianare le cose. 113

"Come può affermare di voler salvare il nostro matrimonio?" diceva lei. "Non mi ama. Non prova alcun sentimento. Se ne va ogni volta che ho bisogno di sentirlo parlare. È freddo e senza cuore. Per vent'anni non ha fatto altro che negare i propri sentimenti. Non sono disposta a perdonarlo né a tenere in piedi questo matrimonio. Sono stanca di cercare di convincerlo ad aprirsi e a partecipare al rapporto; sono stanca di essere vulnerabile." Sandra non si rendeva conto di avere anche lei contribuito all'insorgere del problema. Pensava che fosse tutta colpa del marito. Era convinta di avere fatto il possibile per accrescere l'intimità, la comunicazione e il dialogo e che, per tutti quegli anni, lui le avesse opposto una strenua resistenza. Dopo avermi sentito parlare dell'analogia fra uomini ed elastici, scoppiò in lacrime. Aveva capito che il problema di Larry era in realtà il loro problema e che entrambi avevano contribuito alla creazione di quella difficile situazione. Disse: "Ricordo che durante il primo anno di matrimonio, ogni volta che mi aprivo con mio marito e gli parlavo dei miei sentimenti, lui se ne andava. Pensavo che non mi amasse e dopo qualche tentativo finii col rinunciare. Non ero disposta a soffrire ancora. Non capivo che in altri momenti lui sarebbe stato più che disposto ad ascoltarmi. Non gli ho dato la possibilità di dimostrarmelo. Volevo che fosse lui il primo ad aprirsi."

CONVERSAZIONI UNILATERALI Le conversazioni di Sandra erano quasi tutte unilaterali. Cominciava assillando il compagno per indurlo a parlare: quindi, senza riuscire a esternare ciò di cui voleva parlar114

gli, reagiva con ansia alle risposte troppo brevi di lui. Prevedibilmente, ogni volta che si decideva a parlare dei propri sentimenti, questi erano sempre di natura negativa. Era turbata per l'incapacità del compagno di aprirsi e di amarla. Ecco un esempio di conversazione unilaterale: SANDRA: Com'è andata oggi? LARRY: Bene. SANDRA: Che cos'è successo? LARRY: Il solito. SANDRA: Che cosa hai voglia di fare questo fine settimana? LARRY: Per me è lo stesso. E tu? SANDRA: Ti va di invitare qualche amico? LARRY: Non saprei... Sai per caso che cosa c'è alla televisione? SANDRA: (turbata) Perché non mi parli? LARRY: (attonito e silenzioso) SANDRA: Mi ami? LARRY: Certo che ti amo. Ti ho sposata. SANDRA: Come puoi amarmi? Non parliamo più. Come puoi startene seduto lì e non dire nulla? Non t'importa niente di me? A questo punto Larry finiva inevitabilmente per alzarsi e andava a fare una passeggiata. Quando tornava si comportava come se niente fosse successo. Sandra faceva lo stesso, ma il suo amore ne risentiva. In superficie si sforzava di mostrarsi affettuosa come sempre, ma il suo risentimento si faceva sempre più intenso. Di tanto in tanto, quando il rancore traboccava, lei avviava un'altra inutile conversazione unilaterale. Dopo vent'anni di tentativi si era convinta che il marito non l'amasse più e da parte sua non era più disposta a vivere senza un'adeguata intimità di coppia. 115

IMPARARE A SOSTENERSI A VICENDA SENZA DOVER CAMBIARE

Durante il seminario Sandra disse: "Ho sprecato vent'anni cercando di indurre Larry a parlare. Volevo che si aprisse e mostrasse la sua vulnerabilità. Non avevo capito che ciò di cui sentivo la mancanza era un uomo che mi aiutasse ad aprirmi e a mostrare le mie debolezze. Ecco ciò di cui avevo realmente bisogno. Ho diviso con mio marito più intimità durante questo fine settimana che nei vent'anni passati. Ora mi sento amata. Ecco che cosa mi mancava. Sandra si era sempre lamentata dei silenzi di Larry, finendo per convincersi che erano quei silenzi a rendere impossibile l'intimità. Nel corso del seminario imparò a esternare i suoi sentimenti senza aspettare né pretendere che Larry facesse altrettanto. Invece di rifiutare il silenzio di lui, cominciò ad apprezzarlo, permettendogli così di diventare un ascoltatore migliore. Larry apprese l'arte di ascoltare. Si esercitò ad ascoltare senza sentirsi ogni volta in dovere di "aggiustare" la moglie. È molto più efficace insegnare a un uomo ad ascoltare che ad aprirsi e a mostrare la sua vulnerabilità. Imparando ad ascoltare qualcuno che gli sta a cuore e venendone per questo apprezzato, finirà automaticamente col diventare più comunicativo.

QUANDO UN UOMO NON SI ALLONTANA Lisa e Jim erano sposati da due anni. Facevano tutto insieme, non si separavano mai. Dopo qualche tempo Jim cominciò a diventare sempre più irritabile, passivo, lunatico e capriccioso. 116

Durante un incontro a due, Lisa mi disse: "Non è più divertente stare con lui. Ho fatto di tutto per tirarlo su, ma senza risultato. A me piace fare cose divertenti, cenare fuori, viaggiare, andare alle feste e a ballare, ma lui non ci sta. Non facciamo più niente insieme. Ci limitiamo a guardare la TV, a mangiare, a dormire e a lavorare. Mi sforzo di amarlo, ma sono arrabbiata. Un tempo era così affascinante e romantico. Ora, vivere con lui è terribilmente pesante. Non so che cosa fare. Il fatto è che non si riesce a smuoverlo!" Dopo avere scoperto l'esistenza e la dinamica del ciclo maschile di intimità - la teoria dell'elastico - Lisa e Jim capirono ciò che era accaduto. Passavano troppo tempo insieme. Era arrivato il momento di allontanarsi un po'. Quando un uomo raggiunge un grado eccessivo di vicinanza e non si tira indietro, finisce generalmente con l'esibire una gamma di sintomi che vanno dall'irritabilità, alla passività, all'atteggiamento difensivo. Jim ignorava l'utilità del distacco temporaneo. Si sentiva colpevole quando dedicava un po' di tempo a se stesso. Pensava di avere il dovere di dividere tutto con la moglie.

ACQUISIRE UNA MAGGIORE INDIPENDENZA Grazie a questa nuova scoperta, Lisa si rese conto che non era più necessario preoccuparsi tanto per Jim. Anzi, i distacchi di lui l'aiutarono a diventare più autonoma e indipendente. Cominciò ad avere più cura di sé, a fare le cose che desiderava fare e a ottenere più aiuto dalle sue amiche. Era più felice. Il risentimento che nutriva verso Jim si dileguò. Ora capiva di avere preteso troppo da lui. Grazie all'analogia 117

dell'elastico aveva compreso quanto avesse a sua volta contribuito al problema. Capì che lui aveva bisogno di più solitudine. Con i suoi inutili sacrifici, aveva impedito il normale svolgimento del suo ciclo di intimità e con la sua eccessiva dipendenza aveva fatto sentire Jim oppresso e soffocato. Cominciò così a divertirsi anche senza di lui, dedicandosi ad alcune delle cose che aveva sempre desiderato fare. Una sera uscì a cena con delle amiche; senza il marito andò a teatro e a festeggiare un compleanno.

SEMPLICI MIRACOLI La sorprese la rapidità con cui i loro rapporti mutarono. Jim divenne più attento e più interessato a lei. Nel giro di un paio di settimane cominciò a tornare quello di sempre. Aveva di nuovo voglia di divertirsi con lei; si sentiva di nuovo motivato. Durante una seduta mi disse: "Mi sento così sollevato. Mi sento amato... quando Lisa torna a casa è felice di vedermi. E talmente bello sentire la sua mancanza quando non c'è. E bello 'sentire' di nuovo. Prima mi sembrava che nulla di quanto facevo valesse qualcosa. Lisa non faceva altro che cercare di coinvolgermi in mille attività, dicendomi che cosa fare e tempestandomi di domande." E Lisa: "Ora capisco che davo a lui la colpa della mia infelicità. Quando me ne sono assunta personalmente la responsabilità, Jim è subito diventato più dinamico e vitale. E un miracolo."

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IN CHE MODO IL PASSATO DI UN UOMO PUÒ CONDIZIONARE IL SUO CICLO DI INTIMITÀ

Ci sono casi in cui il ciclo naturale di un uomo subisce intralci e impedimenti fin dall'infanzia. Lui ha paura di allontanarsi perché ha assistito alla disapprovazione con cui sua madre reagiva ai distacchi emotivi del compagno. Un uomo appesantito da questo tipo di esperienze può addirittura non essere consapevole del proprio bisogno di allontanarsi e arrivare inconsciamente a scatenare litigi che giustifichino tale allontanamento. Questo tipo d'uomo sviluppa di più il suo lato femminile, a discapito di certe caratteristiche principalmente maschili. È un uomo sensibile, si sforza in ogni modo di essere compiacente e affettuoso, ma così facendo perde parte della sua natura maschile. Si sente colpevole quando si allontana. Senza rendersi conto di ciò che è successo, perde il desiderio e la passione; diventa passivo o eccessivamente dipendente. Può aver paura della solitudine o di andare nella caverna. Può credere di non apprezzare la solitudine perché nel suo intimo teme di perdere l'amore. Nella sua infanzia c'è una madre che rifiutava suo padre o lui stesso. Mentre alcuni uomini non sanno come operare il distacco, altri non conoscono l'intimità. Il macho non ha alcuna difficoltà ad allontanarsi, ma è incapace di tornare e di aprire il proprio cuore. Inconsciamente, è probabile che tema di essere indegno d'amore. Ha paura dell'intimità e del coinvolgimento emotivo. Ignora invece quanto sarebbe gradito il suo avvicinamento. Sia all'uomo sensibile sia al macho manca una visione positiva del loro naturale ciclo di intimità. La comprensione di tale ciclo è importante per gli uomini come per le donne. Ci sono uomini che si sentono colpevoli quando avvertono il bisogno di un po' di solitu119

dine o che reagiscono con sconcerto nelT accorgersi di essersi allontanati e quindi tornati indietro. Credono erroneamente che in loro ci sia qualcosa che non va. Capire questi segreti della sfera maschile è di grande aiuto agli uomini come alle donne.

DONNE E UOMINI SAGGI Di norma gli uomini ignorano l'impatto che i loro allontanamenti e successivi ritorni hanno sulle donne. Una volta scopertolo, tuttavia, un uomo è in grado di riconoscere l'importanza del sapere ascoltare. Capisce e rispetta il bisogno che la donna ha di sentirsi confermare l'interesse e l'amore di lui. Quando non sente il bisogno di allontanarsi, l'uomo saggio si preoccupa di avviare numerose conversazioni intime chiedendo alla compagna di parlargli di sé. Impara a capire le scansioni del proprio ciclo e a rassicurarla quando sta per allontanarsi. Le dice: "Ho bisogno di una pausa di solitudine, ma dopo ci concederemo un po' di tempo insieme, senza distrazioni." Oppure, se sente di stare allontanandosi mentre lei gli parla: "Ho bisogno di un po' di tempo per pensarci su, poi ne riparleremo." E più consapevole del bisogno di lei di essere ascoltata e del fatto che è tenuto a offrirle una disponibilità maggiore, ogni volta che non è in fase di allontanamento. Inoltre sa che ascoltandola comprenderà meglio ciò che vuole a sua volta dividere con lei. Allo scopo di avviare una conversazione una donna saggia non esige che il compagno le parli, ma gli chiede invece di ascoltarla. In questo modo lui non si sentirà sotto pressione. Lei imparerà ad aprirsi e a renderlo partecipe dei suoi sentimenti senza pretendere che lui faccia lo stesso. 120

Sa che, sentendosi accettato, lui comincerà ad aprirsi sempre di più. Non lo punisce né gli dà la caccia. Capisce che a volte i suoi sentimenti scatenano in lui il bisogno di allontanarsi, mentre in altre occasioni (quando è sulla via del ritorno) lui è perfettamente capace di prestarle ascolto. La donna saggia non rinuncia. Persevera pazientemente e amorevolmente, forte di una conoscenza che ben poche donne hanno.

CAPITOLO 7 LE

DONNE SONO COME ONDE

Una donna è come un'onda. Quando si sente amata, la sua stima di sé cresce e cala con un movimento ondulatorio. È frequente che, raggiunto il culmine, il suo umore cambi di colpo e l'onda si infranga. È però un fenomeno solo temporaneo. Una volta raggiunto il fondo, eccola risalire di nuovo, e sentirsi perfettamente in pace con se stessa. L'onda riprende slancio. Quando l'onda è alta, una donna sente di avere abbondanza di amore da dare, ma durante la discesa prova un senso di vuoto interiore e il conseguente bisogno di riempirlo mediante l'amore. Sono questi i momenti in cui sente la necessità di un'operazione di pulizia emotiva. Se nel momento di massima altezza dell'onda ha soffocato sentimenti negativi o ha rinnegato se stessa nell'intento di essere più amorevole, è inevitabile che durante la parabola discendente la percezione di questi sentimenti negativi e dei bisogni non soddisfatti diventi dolorosamente chiara. Sono questi i momenti in cui ha più bisogno di parlare dei propri problemi e di essere ascoltata e compresa. Mia moglie Bonnie dice che questi momenti di "caduta" equivalgono al precipitare in un pozzo buio. Quando una donna scende nel "pozzo" è consapevole di stare affondando nel proprio inconscio e nell'incertezza emotiva. Può quindi sperimentare un'infinità di emozioni inspiegabili e sentimenti indefiniti. Può sentirsi inerme, sola o priva di sostegno. Ma poco dopo avere raggiunto il fon122

do, se davvero è convinta di essere amata e sostenuta, comincerà automaticamente a sentirsi meglio. Con la stessa subitaneità con cui è precipitata, si risolleverà e ricomincerà a irradiare amore. In una donna, la capacità di dare e ricevere amore all'interno di un rapporto riflette generalmente il suo modo di percepirsi. Quando non è soddisfatta di se stessa, è anche incapace di mostrare accettazione e apprezzamento nei confronti del partner. Nei momenti bui, tende a sentirsi sopraffatta o più reattiva sul piano emotivo. Quando la sua onda si infrange, è più vulnerabile e ha bisogno di più amore. È quindi fondamentale che il suo compagno abbia coscienza di tale necessità, perché in caso contrario potrebbe rivolgerle richieste irragionevoli.

COME GLI UOMINI REAGISCONO ALL'ONDA Quando è amata, una donna riluce di amore e gratificazione. Ingenuamente, molti uomini si aspettano che tale lucentezza duri per sempre. Ma pretendere che la natura amorevole della donna sia costante è come pretendere che il tempo non cambi mai e il sole splenda in continuazione. All'interno di un rapporto uomini e donne hanno i loro ritmi e i loro cicli. Gli uomini si ritraggono e poi tornano ad avvicinarsi, mentre nelle donne fluttua la capacità di amare se stesse e gli altri. Un uomo parte dal presupposto di essere l'unico elemento scatenante degli improvvisi mutamenti d'umore della compagna. Quando lei è felice se ne attribuisce il merito e in egual maniera si sente responsabile della sua infelicità. In questo ultimo caso, rischia gravi frustrazioni perché non sa come migliorare la situazione. La vede felice e si convince di stare comportandosi nel modo migliore, ma un attimo dopo l'infelicità di lei lo precipita nello sconcerto. 123

NON CEDERE ALL'ISTINTO DI "AGGIUSTARE" Bill e Mary erano sposati da sei anni. Bill aveva osservato nella moglie questo comportamento fluttuante e ondulatorio, ma poiché non riusciva a penetrarne il significato, cercava di "aggiustarlo", riuscendo solo a peggiorare le cose. Pensava che ci fosse qualcosa di sbagliato in quella continua alternanza emotiva e si sforzava di spiegarle che non aveva alcun motivo di sentirsi turbata. Da parte sua, Mary si sentiva semplicemente fraintesa e di conseguenza sempre più angosciata. Bill pensava di stare effettuando un'operazione di "riparazione", mentre in realtà non faceva che impedire a Mary di riprendere quota. Quando una donna scende nel pozzo, è indispensabile che il compagno capisca che proprio quello è il momento in cui il suo aiuto è maggiormente necessario, e che non si tratta di risolvere un problema, bensì di approfittare dell'opportunità per sostenerla con il suo amore incondizionato. "Non riesco a capire mia moglie Mary," diceva Bill. "Per settimane è la migliore delle donne. Concede senza riserve il suo amore a me e a tutti gli altri. Poi di colpo si sente sopraffatta da questa sua prodigalità e comincia a trovare da ridire sul mio conto. Non è colpa mia se è infelice, ma quando cerco di spiegarglielo, riusciamo soltanto a litigare." Come molti uomini, Bill commetteva l'errore di cercare di impedire alla compagna di "toccare il fondo". Pensava di doverla aiutare a risalire, senza capire che toccare il fondo era proprio ciò di cui lei aveva bisogno per poter tornare a galla. Quando la sua onda cominciava a infrangersi, Mary iniziava a sentirsi sopraffatta. Invece di ascoltarla con attenzione, calore e simpatia, Bill si sforzava di sollevarle il 124

morale facendole capire che non aveva motivo di essere tanto turbata. L'ultima cosa di cui una donna ha bisogno quando è "in caduta libera" è che qualcuno le spieghi perché non ha ragione di provare certe sensazioni. Ha invece la necessità di una presenza amorevole, di qualcuno che la ascolti e reagisca con empatia. Anche se un uomo non è in grado di capire appieno perché una donna si sente sopraffatta, può ugualmente offrirle il suo amore, la sua attenzione e il suo sostegno.

LO SCONCERTO DEGLI UOMINI

Bill scoprì che le donne sono come onde, ma questo non gli bastò per superare lo sconcerto. La volta successiva, quando ebbe l'impressione che sua moglie fosse di nuovo nel pozzo, si sforzò di ascoltarla senza offrirle suggerimenti che, nelle sue intenzioni, avrebbero dovuto farla sentire meglio. Dopo qualche minuto, tuttavia, cominciò a sentirsi alquanto perplesso perché lei non pareva migliorare. Mi disse: "All'inizio sono stato ad ascoltarla e mi sembrava che si aprisse sempre di più. Ma a un certo punto ha cominciato a mostrarsi ancora più angosciata. Più la ascoltavo, più si angosciava. Le dissi che non doveva farlo e finimmo per litigare." Bill stava effettivamente ascoltando Mary, ma nel contempo continuava a cercare di "aggiustarla". Si aspettava che il miglioramento fosse immediato. Ciò che non sapeva è che quando una donna scende nel pozzo, se anche si sente sostenuta non per questo il suo stato d'animo migliorerà di colpo. Anzi, può addirittura peggiorare. Ma questa è la prova che il sostegno del compagno esercita su di lei un effetto positivo. Può addirittura aiutarla a toccare prima il fondo, e da quel momento le sarà più facile risalire. E così che funziona il ciclo femminile. 125

Quando lo capì, Bill riuscì a mostrarsi più comprensivo e paziente con Mary. Imparando ad aiutarla quando era nel pozzo, imparò anche che è impossibile prevedere la durata del turbamento di una donna; la profondità del pozzo non è sempre la stessa.

CONVERSAZIONI E LITIGI RICORRENTI Quando esce dal pozzo, di solito la donna torna a essere quella di sempre, ma gli uomini tendono a fraintendere questo mutamento positivo. E normale che un uomo pensi che qualunque fosse il problema che la affliggeva, ormai non esiste più oppure è stato risolto. Ma non è così e la sua è solo un'illusione. Dato che lei si mostra di nuovo affettuosa e costruttiva, lui si convince erroneamente che i suoi problemi abbiano trovato soluzione. Quando tuttavia l'onda torna ad abbattersi, gli stessi problemi si ripresentano e l'uomo si spazientisce, perché li aveva già dati per risolti. Incapace di capire le fluttuazioni della natura femminile, gli riesce difficile dare valore e considerazione ai sentimenti di lei mentre si trova nel "pozzo". Quando i sentimenti irrisolti di una donna si ripresentano con regolarità, è frequente che un uomo reagisca dicendo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

"Quante volte ancora dovremo riparlarne?" "L'ho già sentito." "Credevo che l'avessimo assodato." "Quando ti deciderai a lasciar perdere?" "Non voglio discuterne di nuovo." "Ma è pazzesco! Stiamo ripetendo le stesse cose." "Perché hai così tanti problemi?" 126

Quando una donna scende nel suo pozzo, i suoi problemi più gravi tendono a salire a galla. A volte possono riguardare il rapporto attuale, ma di solito sono determinati soprattutto dalla sua infanzia e da precedenti relazioni. Ciò che non è stato sanato o risolto torna inevitabilmente a farsi sentire. Ecco alcuni dei sentimenti più comuni che la donna prova quando è nel pozzo.

SEGNALI D'ALLARME Lei si sente

Ciò che dirà

Sopraffatta Risentita Confusa Impotente Esigente Sospettosa

"C'è così tanto da fare." "Faccio tutto io." "Non capisco perché..." "Non so cosa fare." "Dovresti..." "Che cosa vorresti dire con questo?" "Come hai potuto dimenticare...?" "Ho bisogno di più." "Ma che cosa..." "Non posso fare di più." "Non m'importa, fa' come vuoi." "No, non voglio..." "Allora, hai...?"

Critica Insicura Preoccupata Esausta Passiva Frenata Dominatrice

Se si sentirà sostenuta in questi difficili momenti, comincerà ad avere fiducia nel rapporto e sarà in grado di scendere e risalire dal pozzo senza scatenare conflitti. Ecco come si costruisce una relazione positiva. Aiutare una donna quando si trova nel pozzo è un dono prezioso che lei non mancherà di apprezzare. Si libererà gradualmente dall'influenza del passato e, pur conti127

nuando ad avere i suoi alti e bassi, questi non saranno mai così radicali da oscurare la sua natura affettuosa.

COMPRENDERE I BISOGNI Durante uno dei miei seminari, Tom si lamentò in questi termini: "All'inizio del nostro rapporto Susan sembrava molto forte, poi di colpo cominciò a rivelarsi incredibilmente piena di bisogni. Io facevo il possibile per rassicurarla sul mio amore e sull'importanza che rivestiva per me. Dopo averne parlato a lungo, riuscimmo a superare il problema, ma un mese più tardi lei cominciò ad accusare la stessa insicurezza. Era come se non avesse ascoltato nulla di quanto le avevo detto durante la prima crisi. Mi sentivo così frustrato che finimmo col litigare." Tom rimase sorpreso nel constatare quanti uomini avessero avuto un'esperienza analoga. Quando conobbe Susan, l'onda di lei era al suo culmine. Con l'approfondirsi della loro relazione l'amore di Susan per Tom cresceva. Una volta che la sua onda ebbe raggiunto l'apice, di colpo lei cominciò a sentirsi estremamente possessiva e piena di bisogni. Divenne insicura e iniziò a esigere attenzioni sempre maggiori. Aveva iniziato la sua discesa nel pozzo.

QUANDO UNA DONNA NON SI SENTE SICURA NEL POZZO La tendenza a comportarsi come un'onda aumenta quando una donna vive un rapporto privilegiato. E essenziale che lei si senta sicura durante l'evolversi del proprio ciclo naturale. In caso contrario, farà di tutto per fingere che va tutto bene e soffocare i sentimenti negativi. 128

A una donna che non ha la sicurezza di poter scendere nel pozzo senza conseguenze negative, resta un'unica alternativa: evitare l'intimità e il sesso o reprimere e ottundere i propri sentimenti esagerando nel bere, nel mangiare, nel lavorare o nella sorveglianza. Neppure questo, tuttavia, le impedirà di precipitare periodicamente nel pozzo, con il rischio di emergerne in preda a un grave turbamento emotivo. Probabilmente conoscete anche voi delle coppie che non litigano mai e che, tra la sorpresa generale, a un certo punto decidono di divorziare. In molti di questi casi, la donna ha represso i suoi sentimenti negativi per evitare litigi, finendo così per atrofizzare la propria capacità di amare. Reprimendo i sentimenti negativi si soffocano anche quelli positivi e l'amore muore. Evitare litigi e discussioni è certamente opportuno, ma soffocare i propri sentimenti è sempre dannoso. Nel Capitolo 9 discuteremo il modo di evitare litigi senza uccidere i sentimenti.

LE PULIZIE EMOTIVE Quando l'onda di una donna si infrange, è arrivato il momento di una pulizia emotiva. Senza questa catarsi una donna perde lentamente la sua capacità di amare. La sua natura fluttuante viene ostacolata dalla repressione dei sentimenti e gradualmente lei diventa insensibile e arida. Tra le donne che reprimono le emozioni negative e resistono alle normali fluttuazioni del loro stato d'animo, sono frequenti i casi di sindrome premestruale. Esiste una forte relazione tra la sindrome premestruale e l'incapacità di affrontare positivamente i sentimenti negativi. In alcune donne che avevano imparato a gestire i propri sentimenti, i sintomi della sindrome premestruale sono completamente scomparsi. Nel Capitolo 11 affronteremo le tecniche più idonee ad affrontare le emozioni negative. 129

Anche una donna forte, sicura e di successo sentirà di tanto in tanto l'impulso a scendere nel pozzo. Gli uomini commettono spesso l'errore di pensare che se la loro compagna ha successo nel lavoro sarà necessariamente immune dal bisogno di queste periodiche pulizie emotive. È vero esattamente il contrario. Una donna che lavora è esposta a numerose forme di inquinamento emotivo e di stress. Cresce così il suo bisogno di un'operazione di pulizia emotiva. Analogamente, in un uomo, il bisogno di distacco può aumentare nei momenti di maggior tensione lavorativa. Uno studio ha rivelato che di norma in una donna la stima di sé aumenta e diminuisce nell'arco di un periodo di tempo compreso tra i ventuno e i trentacinque giorni. Nessuna ricerca ha stabilito con quanta frequenza gli uomini si tendono come elastici, ma stando alla mia esperienza i tempi sono molto simili. Il ciclo di autostima di una donna non coincide necessariamente con quello mestruale, ma la sua durata media si aggira intorno ai ventotto giorni. Quando una donna indossa la sua uniforme da lavoro è generalmente in grado di dimenticare le sue altalene emotive, ma tornando a casa ha bisogno che il compagno le fornisca l'appoggio tenero e amorevole di cui ogni donna sente la necessità. E importante capire che la tendenza a scendere nel pozzo non influenza necessariamente la competenza professionale di una donna, ma incide in modo significativo sulla qualità delle sue comunicazioni con le persone che ama e che vuole vicine.

IN CHE MODO UN UOMO PUÒ AIUTARE UNA DONNA IN FONDO AL POZZO

Un uomo saggio impara a uscire dai propri schemi mentali per aiutare una donna a sentirsi al sicuro durante le sue 130

fluttuazioni emotive. Evita giudizi e pretese e impara a fornirle il necessario sostegno. Come conseguenza, si troverà a vivere una relazione sempre più ricca di amore e di passione. E probabile che dovrà sopportare alcune tempeste o siccità emotive, ma in questo caso la ricompensa sarà ancora più grande. Anche il non iniziato subirà tempeste e siccità, ma poiché ignora l'arte di mostrarsi amorevole quando la compagna è nel pozzo, il loro amore smetterà di crescere e col tempo si spegnerà.

QUANDO LEI È NEL POZZO E LUI NELLA CAVERNA Raccontò Harris: "Ho cercato di mettere in pratica tutto quello che ho imparato durante il seminario. Funzionava, ci sentivamo molto vicini e a me sembrava di essere in paradiso. Poi di colpo mia moglie Cathy cominciò a lamentarsi perché secondo lei guardavo troppo la televisione. Prese a trattarmi come se fossi un bambino. Litigammo. Io non riuscivo a capire che cosa fosse successo. Andava tutto così bene." Ecco un esempio di ciò che può accadere quando i momenti critici dei due partner coincidono (l'onda si infrange e l'elastico si tende). Dopo avere partecipato al seminario, Harris era riuscito a dare alla moglie e alla famiglia più di quanto avesse mai fatto prima. Cathy ne era felice, quasi non riusciva a crederci. Non erano mai stati così vicini. La sua onda andava crescendo. Tale felice situazione si protrasse per un paio di settimane, fino alla sera in cui Harris decise di restare alzato fino a tardi a guardare la TV. Il suo elastico cominciava a tendersi e lui sentiva il bisogno di rifugiarsi nella caverna. Cathy ne rimase profondamente ferita e la sua onda iniziò la parabola discendente. Interpretò l'allontanamento 131

di lui come la fine della loro nuova intimità. Quelle ultime due settimane erano state le più belle del loro rapporto e adesso temeva di perdere tutto. Aveva coltivato quel sogno di intimità fin da bambina ed era quindi inevitabile che il distacco del marito fosse per lei uno choc tremendo. Era come se alla bambina vulnerabile che si nascondeva in lei qualcuno avesse offerto un dolce per poi strapparglielo di mano.

LOGICA MARZIANA E LOGICA VENUSIANA Un marziano avrebbe enormi difficoltà a capire il senso di abbandono provato da Cathy. La sua logica sostiene: "Sono stato meraviglioso per due settimane. Ora non ho forse diritto a un po' di tempo libero? Per tutto questo tempo ti ho fatto dono di tutto me stesso, ora voglio pensare a me. Ormai dovresti essere sicura dell'amore che ti porto." La logica venusiana segue tutt'altre strade: "Queste ultime due settimane sono state splendide. Mi sono aperta con te come mai prima. Ora, perdere la tua attenzione mi risulta più che mai doloroso. Stavo cominciando a rivelarti tutta me stessa e tu te ne sei andato."

IN CHE MODO TORNANO AD AFFIORARE SENTIMENTI DEL PASSATO Evitando di dare fiducia e di aprirsi completamente, per anni Cathy era riuscita a proteggersi dal dolore. Ma nel corso di quelle due settimane si era rivelata come mai aveva fatto nella sua vita di adulta. Grazie all'appoggio di Har132

ris, non aveva avuto timore di riprendere contatto con i vecchi stati d'animo. Con il distacco di lui, cominciò a sentirsi come una bambina trascurata dal padre troppo occupato. Proiettò i suoi sentimenti passati, e irrisolti, di rabbia e impotenza su Harris che voleva guardare la TV. Se tali sentimenti non fossero affiorati, Cathy sarebbe stata in grado di accettare molto più di buon grado il desiderio del marito. Invece, si sentì ferita dall'atteggiamento di lui. Se si fosse concessa la possibilità di esplorare il proprio dolore, avrebbe scoperto sentimenti molto profondi e dopo avere toccato il fondo si sarebbe sentita decisamente meglio. Ancora una volta, sarebbe stata disposta a fidarsi dell'intimità, pur sapendo che avrebbe sofferto quando, inevitabilmente, il compagno si fosse allontanato.

QUANDO SI FERISCONO I SENTIMENTI Ma Harris non capiva perché lei si sentisse ferita. Le disse che non ne aveva alcun motivo e il litigio scoppiò. Dire a una donna che non ha motivo di sentirsi ferita è più o meno la cosa peggiore che un uomo possa fare. In questo modo la ferisce ancora di più, ed è come se versasse sale su una ferita aperta. Una donna ferita può assumere toni di rimprovero, che però scompaiono se le vengono offerte attenzione e comprensione. Tentare di spiegarle perché non è il caso che si senta ferita, invece, può solo peggiorare la situazione. Può anche succedere che una donna che soffre si renda razionalmente conto di reagire in modo sbagliato. Ma sul piano emotivo ciò che conta è la sofferenza, e non le va di sentirsi dire che il suo dolore è fuori luogo. Ciò di cui ha bisogno è che lui capisca perché soffre. 133

QUANDO UOMINI E DONNE UTIGANO Harris fraintese completamente la reazione di Cathy. Credette che lei volesse vederlo rinunciare per sempre alla televisione. Ma naturalmente Cathy non intendeva affatto questo. Voleva solo fargli sapere che aveva provato dolore nel vederlo assumere un certo atteggiamento. Le donne sanno d'istinto che se solo riescono a comunicare la propria sofferenza è molto probabile che il compagno faccia quanto può per cambiare la situazione. Rendendolo partecipe della sua sofferenza, Cathy esprimeva semplicemente il suo bisogno di essere ascoltata e quindi rassicurata; voleva che Harris le facesse capire che non stava tornando quello di una volta, teledipendente e mai disponibile per lei. Harris aveva diritto di guardare la TV, ma in modo analogo Cathy aveva ogni diritto di sentirsi turbata. Aveva il diritto di essere ascoltata, compresa e rassicurata. Harris non commetteva alcun male guardando la televisione, così come non ne commetteva Cathy reagendo con angoscia. Harris giudicò ingiusta la reazione della moglie perché ignorava tutto della sua onda. Pensò che solo una risposta decisa gli avrebbe garantito il diritto di guardare la televisione. Divenne irritabile e pensò: Non posso essere affettuoso e Ìntimo tutto il tempo! Harris sentiva di dover invalidare i sentimenti della moglie per guadagnarsi il diritto di guardare la TV e vivere la sua vita. Litigò per il suo diritto di guardare la TV quando Cathy aveva solo bisogno di essere ascoltata. Lei litigò per difendere il suo diritto di sentirsi offesa e ferita.

RISOLVERE I DISSIDI TRAMITE LA COMPRENSIONE Naturalmente, era ingenuo da parte di Harris ritenere che la collera, il risentimento e il senso d'impotenza sviluppai34

tisi in Cathy in dodici anni di trascuratezza potessero scomparire dopo due settimane d'amore. Altrettanto ingenuo era da parte di Cathy pensare che Harris potesse restare concentrato su di lei e sulla famiglia senza distaccarsene mai. L'allontanamento di Harris provocò l'infrangersi dell'onda di Cathy. In lei cominciarono a riaffiorare i problemi irrisolti. Quella sera, non reagì solo all'interesse che Harris mostrava per la TV, ma a lunghi anni di abbandono. La discussione sfociò in una lite violenta, dopodiché smisero di parlarsi. Quando ebbero un quadro più completo della situazione, i due coniugi furono in grado di appianare il conflitto e di fare la pace. Harris comprese che allontanandosi scatenava in Cathy l'esigenza di una pulizia emotiva. Lei aveva bisogno di parlare dei propri sentimenti, non di vederli invalidati. A incoraggiare Harris fu soprattutto la scoperta che la moglie combatteva per essere ascoltata, proprio come lui combatteva per essere libero. Assecondando il suo bisogno di essere ascoltata, la stimolava ad assecondare il suo bisogno di libertà. Da parte sua, Cathy comprese che Harris non aveva avuto alcuna intenzione di invalidare i suoi sentimenti feriti. Capì inoltre che pur allontanandosi, lui sarebbe tornato e che insieme avrebbero potuto condividere nuovamente l'intimità recentemente raggiunta. Si rese conto che proprio l'accresciuta intimità aveva stimolato in lui il bisogno di distaccarsi. Realizzò che nel vederla ferita Harris si era sentito sotto sorveglianza e che era importante fargli capire che non aveva alcuna intenzione di dirgli che cosa fare o non fare.

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CHE COSA PUÒ FARE UN UOMO OUANDO NON È IN GRADO DI ASCOLTARE "E se io non potessi ascoltarla e sentissi invece il bisogno di andare nella caverna?" volle sapere Harris. "A volte, quando ho appena cominciato ad ascoltarla, mi accorgo di stare andando su tutte le furie." Io gli assicurai che era perfettamente normale. Capita che proprio nel momento in cui la donna ha più bisogno di attenzione, l'uomo avverta la necessità di allontanarsi e non si senta in grado di assecondarla. Lui assentì con entusiasmo e aggiunse: "È proprio così. Quando io voglio allontanarmi, lei vuole parlare." Quando un uomo sente la necessità di staccarsi e una donna di parlare, è assolutamente controproducente che lui si sforzi ugualmente di mostrarsi disponibile. Dopo pochissimo tempo si scoprirà a giudicarla e non è escluso che la sua collera esploda o la sua poca attenzione susciti in lei gravi apprensioni. Quando l'uomo non si sente in grado di ascoltare con attenzione, comprensione e rispetto, può ricorrere ai seguenti strumenti:

TRE INIZIATIVE PER SOSTENERLA QUANDO LUI HA BISOGNO DI ALLONTANARSI

1. Accettare i propri limiti La prima cosa da accettare è il proprio bisogno di allontanarsi e il fatto di non avere nulla da dare. Per quanto desideriate essere presenti e affettuosi, non siete in grado di ascoltare con la dovuta attenzione. Non sforzatevi quindi di farlo ugualmente. 2. Capire il suo dolore Subito dopo, è importante capire che quanto siete in grado di darle in quel momento non è sufficiente. Il suo 136

dolore è autentico. Non fatela sentire in colpa perché ha bisogno di più di quanto riceve, o perché si sente ferita. È brutto sentirsi abbandonate quando si ha bisogno di amore. Voi non sbagliate nell'avere bisogno di più spazio, lei non sbaglia nel desiderare una maggiore intimità. Forse temete che non vi perdonerà o non si fiderà più di voi. Ma una donna sarà molto più fiduciosa e conciliante se le dimostrerete di capire e di tenere nel giusto conto la sua sofferenza. 3. Evitare di litigare e fornire rassicurazioni Comprendendo il suo dolore riuscirete a non farla sentire in colpa per il turbamento che prova. Se anche non siete in grado di darle il sostegno di cui ha bisogno e che desidera, potete evitare di peggiorare la situazione litigando. Rassicuratela facendole capire che al vostro ritorno le darete tutto l'appoggio che merita.

CHE COSA PUÒ DIRE LUI INVECE DI LITIGARE Non c'era nulla di sbagliato nel bisogno di Harris di stare un po' da solo o di guardare la televisione, come non c'era nulla di sbagliato nei sentimenti feriti di Cathy. Invece di litigare per il suo diritto alla TV, lui avrebbe potuto esprimersi in questo modo: "Capisco che sei turbata, ma in questo momento sento il bisogno di guardare la TV e rilassarmi. Quando mi sentirò meglio parleremo." Così facendo avrebbe potuto dedicarsi tranquillamente alla televisione e rilassarsi al tempo stesso per prepararsi ad ascoltare gli sfoghi della compagna senza giudicarla negativamente. Forse lei non avrebbe apprezzato questa reazione, ma l'avrebbe senz'altro rispettata. Nell'uomo, il bisogno del distacco è un bisogno autentico. Non può dare ciò che non 137

ha, ma può evitare di peggiorare le cose. La soluzione sta nel rispetto delle esigenze reciproche. E giusto che lui si prenda il tempo di cui ha bisogno per poi tornare e darle quanto le serve. Quando un uomo ha bisogno di allontanarsi e non si sente in grado di dare ascolto ai sentimenti feriti di una donna, può dirle: "Capisco che ti senti ferita e ho bisogno di un po' di tempo per pensarci su. Concediamoci una pausa." Scusarsi e smettere di ascoltare è molto più utile che cercare di minimizzare il dolore della compagna.

CHE COSA PUÒ FARE LEI INVECE DI LITIGARE Nell'udire questo suggerimento Cathy volle sapere: "Lui è libero di rifugiarsi nella caverna, e io? Gli do spazio, ma in cambio che cosa ne ricavo?" Ciò che Cathy ne ricava è tutto quello che il suo compagno può darle in quel moménto. Rinunciando a pretendere di essere ascoltata, può evitare di peggiorare il problema scatenando una lite. In più, si garantirà il suo sostegno quando tornerà... quando cioè sarà effettivamente in grado di sostenerla. Ricordate: dopo che si è teso come un elastico, un uomo torna più innamorato che mai e più che mai disposto ad ascoltare. E questo il momento migliore per avviare il dialogo. Accettare il "bisogno di caverna" di un uomo non significa rinunciare alla necessità di parlare. Significa invece rinunciare alla pretesa che lui sia "sempre" pronto ad ascoltare. Cathy imparò ad accettare che a volte un uomo non è in grado di ascoltare mentre in altri momenti la sua disponibilità è totale. Il tempismo è molto importante. Si sentì quindi incoraggiata a non abbandonare i tentativi di dialogo, ma a scegliere il momento giusto. 138

Quando un uomo si allontana è tempo di cercare sostegno altrove. Se Cathy ha bisogno di parlare ma Harris non è disposto a prestarle ascolto, è meglio che lei si rivolga agli amici. Fare di un uomo l'unica fonte di amore e sostegno significa esercitare su di lui una pressione eccessiva. Quando l'onda di una donna si infrange e il suo compagno è nella caverna, è essenziale che lei disponga di altre risorse. In caso contrario, non potrà fare a meno di provare risentimento nei confronti di lui.

IN CHE MODO IL DENARO PUÒ CREARE PROBLEMI "Sono molto confuso," raccontò Chris. "Quando ci sposammo eravamo poveri. Lavoravamo sodo tutti e due e a malapena riuscivamo a mettere insieme i soldi dell'affitto. A volte mia moglie Pam si lamentava della sua vita. La capivo. Ma ora siamo ricchi. Tutti e due abbiamo fatto carriera. Com'è possibile che sia ancora infelice e sempre pronta a lamentarsi? Qualunque altra donna farebbe carte false per essere al suo posto. Invece litighiamo in continuazione. Eravamo più felici da poveri; ora stiamo pensando di divorziare." Chris non capiva che le donne sono come onde. Durante i loro primi anni di matrimonio capitava di tanto in tanto che l'onda di Pam si frangesse. In quelle occasioni lui era disposto ad ascoltarla e a capire la sua infelicità. Gli era facile attribuire il giusto valore ai sentimenti di lei perché li condivideva. Dal suo punto di vista, Pam aveva un ottimo motivo per essere angosciata... disponevano di poco denaro. IL DENARO NON SODDISFA LE NECESSITÀ EMOTIVE I marziani sono inclini a credere che il denaro rappresenti la soluzione a molti, se non tutti, i problemi. Quando Chris 139

e Pam erano poveri e lottavano per far quadrare i conti, lui l'ascoltava e si proponeva di fare più soldi, così da alleviare l'infelicità della moglie. Pam, da parte sua, si sentiva ascoltata e amata. Ma in seguito, sebbene la loro situazione economica fosse migliorata, lei continuò saltuariamente a provare angoscia. Chris non capiva perché fosse ancora infelice. Dopo tutto, ormai erano ricchi. Pam aveva la sensazione che a lui non importasse niente di lei. Chris non capiva che i soldi non bastavano a impedire le crisi d'angoscia di Pam. Quando l'onda si infrangeva, litigavano perché lui non capiva il suo bisogno di sentirsi turbata. Paradossalmente, più ricchi diventavano, più spesso litigavano. Quando erano poveri, l'angoscia di lei era tutta concentrata sul denaro, ma con il raggiungimento della sicurezza economica Pam divenne sempre più consapevole di ciò che non otteneva sul piano emotivo. Uno sviluppo naturale, normale e prevedibile.

Più DELLE ALTRE, UNA DONNA RICCA HA BISOGNO DI SENTIRSI AUTORIZZATA A PROVARE TURBAMENTO

Ricordo di avere letto questa frase in un articolo: "Una donna ricca può ottenere comprensione solo da uno psichiatra ricco." Quando una donna ha molto denaro, gli altri (e soprattutto il marito) non le concedono il diritto di sentirsi angosciata. Non è autorizzata a sentirsi come un'onda che, di tanto in tanto, inevitabilmente si infrange. Non le viene consentito di esplorare i suoi sentimenti o di desiderare "di più". Da una donna ricca ci si aspetta che sia sempre soddisfatta, perché la sua vita sarebbe molto più difficile senza la sicurezza economica. Indipendentemente dalla ricchezza, 140

dallo stato sociale o dalle circostanze, una donna ha il diritto di provare turbamento e di lasciare che la sua onda si infranga. Lo stato d'animo di Chris cambiò quando si rese conto di avere a disposizione gli strumenti per rendere felice la moglie. Ricordò come avesse tenuto nella debita considerazione i sentimenti di lei quando erano poveri e comprese di poterlo fare anche adesso che erano ricchi. Invece di sentirsi impotente, capì che il problema stava nella sua incapacità di sostenerla nel modo giusto. Si era fatto fuorviare dalla considerazione che il denaro avrebbe dovuto renderla felice, mentre l'antica serenità di Pam era dovuta all'atteggiamento comprensivo e sollecito del marito.

I SENTIMENTI SONO IMPORTANTI

Una donna che non si senta di tanto in tanto incoraggiata a sentirsi infelice non sarà mai autenticamente felice. Per provare la vera felicità è necessario sprofondare nel pozzo e liberare, sanare e purificare le proprie emozioni. Si tratta di un processo naturale e perfettamente normale. Per sperimentare sentimenti positivi quali l'amore, la felicità, la fiducia e la gratitudine, dobbiamo periodicamente provare anche rabbia, tristezza, paura e dolore. Quando una donna scende nel pozzo, giunge per lei il momento di curare queste emozioni negative. Anche gli uomini hanno la necessità di elaborare i loro sentimenti negativi in modo da poterne sperimentare di positivi. Quando un uomo si rifugia nella sua caverna, giunge per lui il momento di sondare ed elaborare in solitudine i sentimenti negativi. Nel Capitolo 11 viene illustrata una tecnica per liberare i sentimenti negativi adatta sia agli uomini sia alle donne. Quando l'onda è in salita, una donna si sente soddisfatta di quello che ha. Ma durante la parabola discendente di141

venta consapevole di tutto ciò che le manca. Quando sta bene è in grado di vedere le cose buone della sua vita e di reagire. Ma quando la sua onda si infrange, tende a concentrarsi soprattutto sulle carenze. Proprio come un bicchiere può essere considerato mezzo pieno o mezzo vuoto, una donna in fase ascendente percepisce la pienezza della sua vita, mentre durante la fase discendente ne scorge il vuoto. Se ignorano che le donne sono come onde, gli uomini non sono in grado di capire e aiutare le proprie mogli. Precipitano nello sconcerto quando la situazione esterna migliora ma peggiora la qualità del rapporto. D'altro canto, un uomo consapevole di questa caratteristica femminile ha in mano la chiave per dare alla sua compagna l'amore che merita nei momenti in cui più ne avrà necessità.

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CAPITOLO 8 SCOPRIRE I NOSTRI BISOGNI EMOTIVI

Uomini e donne ignorano di avere bisogni emotivi diversi e di conseguenza non sanno come aiutarsi a vicenda. Nell'ambito dei loro rapporti gli uomini danno ciò che gli uomini vogliono e altrettanto fanno le donne. Ciascuno ritiene erroneamente che l'altro nutra i suoi stessi desideri e le sue stesse necessità e questo dà luogo a insoddisfazione e a risentimenti. Una donna, per esempio, crede di mostrare il proprio amore facendo un sacco di domande ed esprimendo interesse e preoccupazione. Come abbiamo già avuto modo di vedere, è un atteggiamento che l'uomo trova estremamente irritante. Si sente sotto sorveglianza e prova il bisogno di spazi maggiori. Con grande sconcerto di lei, che invece apprezzerebbe molto questo atteggiamento: i suoi sforzi vengono ignorati o addirittura considerati fastidiosi. Analogamente, le modalità che gli uomini adottano per mostrare il proprio amore, fanno sentire una donna sminuita e non sostenuta. Quando una donna è turbata, il suo compagno pensa di aiutarla facendo osservazioni che minimizzano l'importanza dei suoi problemi. "Non preoccuparti, non è poi così grave," dice. Oppure la ignora del tutto, pensando così di darle la "possibilità" di rifugiarsi nella sua caverna e calmarsi. Ciò che a lui è di sostegno fa sentire lei sminuita, non amata e ignorata. Come abbiamo già visto, quando una donna è turbata ha bisogno di essere ascoltata e capita. In assenza di questa consapevolezza, un uomo non riuscirà mai a capire perché i suoi tentativi di aiuto falliscono. 143

I DIECI TIPI DI AMORE

Buona parte delle nostre complicate esigenze emotive possono essere compendiate nel bisogno di amore. Uomini e donne manifestano rispettivamente cinque specifici bisogni affettivi, tutti ugualmente importanti. Individuarli e conoscerli significa semplificare enormemente l'ardua impresa di capire le necessità del partner. Leggendo questo elenco capirete con facilità i motivi per cui il vostro partner si sente forse poco amato. Ancora più importante, esso suggerirà il modo di migliorare i vostri rapporti con l'altro sesso nei momenti in cui non sapete cosa fare.

I BISOGNI D'AMORE PRIMARI DELLA DONNA E DELL'UOMO

Qui sotto sono elencati i diversi tipi di amore propri dei due sessi. Le donne hanno bisogno di ricevere 1. Sollecitudine 2. Comprensione 3. Rispetto 4. Devozione 5. Rassicurazione

Gli uomini hanno bisogno di ricevere 1. Fiducia 2. Accettazione 3. Apprezzamento 4. Ammirazione 5. Incoraggiamento

COMPRENDERE I PROPRI BISOGNI PRIMARI È evidente che, in ultima analisi, uomini e donne hanno bisogno di tutti e dieci i tipi di amore. Anche gli uomini sentono la necessità di sollecitudine, comprensione, rispetto, devozione e rassicurazione, così come per le donne sono importanti anche i tipi d'amore definiti primari per gli 144

uomini. Con "necessità primarie" vogliamo indicare quelle il cui soddisfacimento è indispensabile perché un individuo sia in grado di ricevere e apprezzare appieno anche gli altri tipi di amore. Un uomo sarà perfettamente in grado di recepire e apprezzare i cinque tipi di amore primari per una donna se le sue necessità primarie sono già state soddisfatte. Analogamente, una donna ha bisogno di fiducia, accettazione, e così via, ma per poter valutare e apprezzare in modo adeguato questi aspetti dell'amore è necessario che siano state soddisfatte le sue necessità primarie. Per una donna è facile dare ciò di cui lei stessa ha bisogno, dimenticando che il suo marziano preferito necessita forse di qualcos'altro. Nello stesso modo, gli uomini tendono a concentrarsi sui propri bisogni, ignorando il fatto che il tipo d'amore a loro necessario non è sempre quello più appropriato per la loro venusiana preferita. L'aspetto più efficace e pratico di questa nuova comprensione dell'amore sta nella reciprocità dei diversi tipi di amore. Per esempio, quando un marziano esprime la sua sollecitudine e comprensione, la venusiana comincia automaticamente a contraccambiare e a comunicargli la fiducia e l'accettazione di cui lui ha bisogno. Lo stesso avviene quando una venusiana esprime la sua fiducia... automaticamente un marziano la ricambierà fornendole la sollecitudine che a lei serve. Nei cinque capitoletti seguenti definiremo i dieci tipi di amore in termini pratici e ne illustreremo le caratteristiche di reciprocità.

1. LEI HA BISOGNO DI SOLLECITUDINE E LUI DI FIDUCIA

Quando un uomo mostra interesse per i sentimenti di una donna e per il suo benessere, lei si sente amata e protetta. i45

Mostrandosi sollecito, il compagno la fa sentire speciale e soddisfa così il suo bisogno primario. Naturalmente lei comincia ad avere maggiore fiducia in lui e diventa di conseguenza sempre più aperta e recettiva. Davanti a questo atteggiamento, un uomo sente che gli viene data fiducia. Avere fiducia in un uomo significa credere che sta facendo sempre del suo meglio e che voglia il meglio anche per la sua compagna. Quando le reazioni di una donna indicano un approccio positivo alle capacità e alle intenzioni del compagno, il bisogno di amore primario di lui viene soddisfatto. Automaticamente egli diventa più sollecito e attento alle necessità e ai sentimenti di lei.

2. LEI HA BISOGNO DI COMPRENSIONE, LUI DI ACCETTAZIONE Quando un uomo ascolta senza giudicare ma con partecipazione una donna che esprime i propri sentimenti, lei si sente ascoltata e compresa. Più una donna si sente ascoltata e capita, più le sarà facile dare al compagno l'accettazione di cui ha bisogno. Quando una donna sta con un uomo senza cercare di cambiarlo, lui si sente accettato. L'accettazione da parte di lei non significa che lo ritiene perfetto, ma semplicemente che non sta cercando di migliorarlo, poiché è fermamente convinta che sarà lui stesso a migliorarsi. Quando un uomo si sente accettato, gli riesce molto più facile ascoltare e dare alla compagna la comprensione che merita.

3. LEI HA BISOGNO DI RISPETTO E LUI DI APPREZZAMENTO Quando un uomo rispetta i diritti, i desideri e i bisogni di una donna, lei si sente amata. Espressioni concrete e fisiche di questo rispetto, come il dono di un mazzo di 146

fiori o il ricordarsi gli anniversari, sono indispensabili per soddisfare il terzo bisogno primario di una donna. Una donna che si sente rispettata, non avrà difficoltà a comunicare al proprio uomo l'apprezzamento che lui merita. Quando una donna riconosce i vantaggi e le gratificazioni che le giungono dagli sforzi di un uomo, lui si sente apprezzato. Un uomo consapevole di essere apprezzato capisce che i suoi sforzi non sono andati perduti ed è quindi incoraggiato a fare di più. Un uomo che si sente apprezzato è automaticamente motivato a rispettare ancora di più la compagna.

4. LEI HA BISOGNO DI DEVOZIONE E LUI DI AMMIRAZIONE Quando un uomo dà la priorità ai bisogni di una donna ed è fiero di impegnarsi per sostenerla e soddisfarla, il quarto bisogno primario di lei trova risposta. Una donna ama sentirsi adorata e speciale, e questo avviene quando il compagno ne considera i sentimenti e le necessità più importanti degli altri suoi interessi, come il lavoro, lo studio e gli svaghi. Quando una donna sente di essere al primo posto nella scala dei valori del compagno, trova facilissimo ammirarlo. Ammirare un uomo significa considerarlo con stupore, con gioia, con compiaciuta approvazione. Un uomo si sente ammirato quando la compagna appare felicemente stupita da quelle qualità che considera uniche, che possono includere senso dell'umorismo, forza, tenacia, integrità, onestà, romanticismo, gentilezza, amore, comprensione. Un uomo che si sente ammirato ha anche la sicurezza sufficiente per offrire la propria devozione alla sua donna e adorarla. 147

5. LEI HA BISOGNO DI RASSICURAZIONE E LUI DI INCORAGGIAMENTO

Quando un uomo mostra ripetutamente alla compagna di amarla, di capirla, di rispettarla e di esserle devoto, il bisogno primario di rassicurazione della donna è soddisfatto; si sente oggetto di un amore che non conosce cedimenti. È normale che un uomo commetta l'errore, una volta soddisfatti tutti i bisogni primari della donna, di pensare che lei debba sentirsi felice e sicura e non senta la necessità di altre riprove. Non è così. Per soddisfare il suo sesto bisogno primario, non deve trascurare di rassicurarla in continuazione. Analogamente, un uomo ha soprattutto bisogno di essere incoraggiato. L'incoraggiamento della compagna gli infonde speranza e forza poiché esprime fiducia nelle sue capacità e nel suo carattere. Quando una donna manifesta fiducia, accettazione, apprezzamento, ammirazione e approvazione, l'uomo si sente incoraggiato a dare il meglio di sé e di conseguenza a fornire alla compagna l'amorevole rassicurazione di cui ha bisogno. Un uomo dà il meglio di sé quando i suoi bisogni primari sono soddisfatti. Ma se la sua compagna non li conosce e gli fornisce un amore sollecito piuttosto che un amore basato sulla fiducia, è possibile che la loro relazione ne risenta. Ecco un breve racconto che esemplificherà questo concetto.

IL CAVALIERE DALLA LUCENTE ARMATURA Nell'intimo di ogni uomo c'è un eroe o un cavaliere dalla lucente armatura. Più di ogni altra cosa, lui vuole servire e proteggere la donna che ama. Quando sente di godere 148

della sua fiducia, è in grado di portare in superficie la parte più nobile di sé. Diventa più sollecito e più interessato a lei. La sfiducia, d'altro canto, ottunde la sua vitalità e la sua energia ed è inevitabile che, dopo un certo periodo di tempo, l'uomo smetta di provare interesse. Immaginiamo un cavaliere che erra per il paese con una lucente armatura. Improvvisamente sente una donna che piange. Il cavaliere ha un sobbalzo, sprona il cavallo e al galoppo raggiunge il castello dove la donna è prigioniera di un drago. Il nobile cavaliere sguaina la spada e uccide il drago. Riconoscente, la principessa lo accoglie con tutti gli onori. I cancelli si aprono e il cavaliere viene festeggiato dalla famiglia della principessa e dagli abitanti della città, invitato a restare presso di loro e acclamato eroe. Lui e la principessa si innamorano. Un mese più tardi il nobile cavaliere parte per un altro viaggio. Sulla via del ritorno sente la sua amata principessa gridare aiuto. Un altro drago ha attaccato il castello. Il cavaliere sguaina la spada per uccidere il mostro. Ma ecco che la principessa gli grida dalla torre: "Non usare la spada, usa questo laccio. Sarà più efficace." Gli getta il laccio e gli mostra come utilizzarlo. Esitante, lui ubbidisce. Lo avvolge intorno al collo del drago e tira con forza. Il mostro muore tra il sollievo generale. Durante i festeggiamenti, il cavaliere è oppresso dalla sgradevole sensazione di non avere fatto nulla per meritare gli onori che gli vengono tributati. Il fatto di avere usato il laccio e non la sua spada lo induce a pensare di non essere degno della fiducia e dell'ammirazione dei cittadini. Si sente un po' depresso e dimentica di lucidare l'armatura. Un mese dopo parte per un altro viaggio. È armato della sua spada, ma la principessa lo trattiene e, ammonendolo a guardarsi dal pericolo, gli ingiunge di prendere anche il laccio. Di ritorno a casa, il cavaliere vede un altro drago che insidia il castello. Ancora una volta si precipita 149

verso di lui con la spada, ma poi esita, pensando che forse dovrebbe usare il laccio. La breve incertezza gli è fatale, perché il drago, eruttando fiamme, gli brucia il braccio destro. Nella confusione lui alza la testa e vede la principessa che gli fa cenno da una finestra. "Il veleno," grida lei. "Il laccio non funziona." Gli getta il veleno che lui versa nella gola del drago, uccidendolo. Tutti lo acclamano e festeggiano la liberazione, ma il cavaliere prova vergogna. Un mese dopo si prepara a partire per un altro viaggio. E sul punto di uscire quando la principessa gli ricorda di stare attento e di portare con sé il laccio e il veleno. Seppure infastidito dai suoi suggerimenti, lui decide di assecondarla. Il cavaliere è in viaggio quando sente le grida di aiuto di un'altra donna. Mentre si precipita in suo soccorso non è più depresso e si sente di nuovo vivo e sicuro di sé. Ma quando sguaina la spada per uccidere il drago, lo coglie nuovamente l'esitazione. Devo usare la spada, si chiede, il laccio o il veleno? Che cosa direbbe la principessa? Per un momento resta sconcertato, ma poi ricorda le sensazioni provate durante il suo primo incontro con la principessa, quando era armato solo della sua spada. Con rinnovata sicurezza, getta via laccio e veleno e carica il drago con la sua fidata lama. Lo uccide e la popolazione lo porta in trionfo. Il cavaliere dalla lucente armatura non tornò mai più dalla sua principessa. Rimase nel nuovo villaggio dove visse per sempre felice. Alla fine si sposò, ma solo dopo essersi accertato che la sua nuova compagna non sapesse nulla di lacci e veleni. Ricordare che nell'animo di ogni uomo si nasconde un cavaliere dalla lucente armatura vi aiuterà a non trascurare i suoi bisogni primari. Sebbene un uomo apprezzi a volte la sollecitudine e l'aiuto, dosi troppo massicce minano la sua sicurezza e lo allontanano da voi. 150

QUANDO INCONSAPEVOLMENTE SI DEMOTIVA IL PARTNER Se ignorano ciò che è importante per l'altro sesso, uomini e donne rischiano di infliggere dolore ai loro compagni. Troppo spesso comunicano, senza alcuna coscienza, secondo modalità che non sono solo controproducenti, ma che possono rivelarsi addirittura fatali. Attraverso la comprensione dei bisogni primari di un uomo, una donna imparerà a individuare con più facilità i motivi della sua scontentezza. Ecco un elenco degli errori di comunicazione più comuni che le donne commettono in relazione ai bisogni primari di un uomo. Errori che le donne commettono comunemente

Perché lui non si sente amato

1. Lei cerca di migliorare il comportamento di lui e di aiutarlo offrendogli consigli non richiesti.

1. Non si sente amato perché lei non si "fida" più di lui.

2. Cerca di cambiare o tenere sotto controllo il comportamento di lui rendendolo partecipe dei suoi sentimenti negativi. (Esporre i propri sentimenti è giusto, ma non quando essi mirano a manipolare o a punire.) 3. Non riconosce ciò che lui fa per lei, ma si lamenta per ciò che non ha fatto. 4. Corregge il suo comporta mento e gli dice che cosa fare e non fare, come se lui fosse un bambino.

2. Non si sente amato perché lei non lo "accetta" per quello che è.

5. Quando lui prende una deci sione o un'iniziativa, lo correg ge o lo critica. 151

3. Si sente "dato per scontato" e non amato perché lei non apprezza ciò che fa. 4. Non si sente amato perché non si sente ammirato.

5. Non si sente amato perché lei non lo incoraggia a fare da solo.

Com'è logico, anche gli uomini commettono errori simili. Di solito non capiscono che il loro modo di comunicare denota mancanza di rispetto. Un uomo può addirittura sapere che la sua compagna è infelice con lui ma, a meno che non capisca perché lei non si sente amata e di che cosa ha bisogno, non sarà in grado di modificare il proprio atteggiamento. Attraverso la comprensione dei bisogni primari di una donna, un uomo diventerà più rispettoso e sensibile. Ecco un elenco degli errori più comuni commessi dagli uomini in relazione ai bisogni emotivi primari di una donna. Gli errori che commettono gli uomini

Perché lei non si sente amata

1. Lui non ascolta, si distrae facilmente, non fa domande che dimostrino interesse o partecipazione.

1. Non si sente amata perché lui non è attento e non le dimostra che gli importa.

2. Interpreta alla lettera i sentimenti di lei e la corregge. Poiché è convinto che sia in cerca di una soluzione, le offre consigli.

2. Non si sente amata perché lui non la capisce.

3. Ascolta, ma finisce con l'arrabbiarsi e la rimprovera per averlo turbato o per avergli rovinato l'umore.

3. Non si sente amata perché lui non rispetta i suoi sentimenti.

4. Minimizza l'importanza dei sentimenti e delle necessità di lei. Si esprime come se il lavoro e i figli fossero più importanti.

4. Non si sente amata perché lui non le è devoto e non la considera speciale.

5. Dopo avere ascoltato non dice nulla o se ne va.

5. Si sente insicura perché non ottiene la rassicurazione di cui ha bisogno.

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QUANDO I/AMORE MUORE Spesso l'amore muore perché la gente dà istintivamente ciò che vuole ricevere. Poiché i bisogni primari di una donna si incentrano sulla sollecitudine, sulla comprensione e così via, è proprio di sollecitudine e comprensione che lei fa generosamente dono al compagno. Lui però vive frequentemente questo atteggiamento come una mancanza di fiducia. Quando poi lui non reagisce positivamente, lei non riesce a capire perché la sua premura non è stata apprezzata. Naturalmente lui le sta dando ciò che ritiene primario per lei e non quello di cui la compagna ha effettivamente bisogno. Eccoli dunque imprigionati in un circolo vizioso che non prevede alcuno sbocco. Beth si lamentava dicendo: "Non posso continuare a dare senza ricevere mai niente in cambio. Arthur non apprezza i miei sforzi. Lo amo, ma lui non ama me." Ed ecco le rimostranze di Arthur: "Quello che faccio non le basta mai. Non so più cosa fare. Ho tentato di tutto e ancora lei non mi ama. Io la amo, ma il fatto è che la nostra storia non funziona." Beth e Arthur erano sposati da otto anni. Ciascuno sentiva il desiderio di mettere fine al matrimonio perché non si sentiva amato. Paradossalmente, tutti e due sostenevano di dare più amore di quanto ne ricevessero, e in effetti davano entrambi, ma nessuno dei due riceveva ciò che desiderava o di cui aveva bisogno. Si amavano, ma poiché non riuscivano a capire i reciproci bisogni primari, il loro amore stagnava. Beth dava quello che aveva necessità di ricevere, mentre Arthur dava ciò che voleva. Gradualmente i loro sentimenti reciproci si erano inariditi. 153

Capita spesso che le persone rinuncino quando il loro rapporto di coppia si fa troppo difficile, ma grazie alla comprensione dei bisogni primari del nostro compagno è possibile appianare molte difficoltà. L'importante non è dare di più, ma dare ciò che è richiesto. Prendendo atto dell'esistenza dei dodici diversi tipi di amore capiremo anche il motivo per cui tanti sinceri tentativi falliscono. Per soddisfare il proprio partner, è necessario imparare a dare l'amore di cui lei o lui ha veramente bisogno.

IMPARARE AD ASCOLTARE SENZA ARRABBIARSI Il primo grande strumento con cui un uomo può garantire la soddisfazione dei bisogni primari della sua compagna è la comunicazione. Come abbiamo già visto, su Venere la capacità di comunicazione riveste grande importanza. Ascoltando una donna che parla di sé, un uomo le trasmetterà sollecitudine, comprensione, rispetto, devozione e rassicurazione. Una delle maggiori difficoltà che gli uomini incontrano nelTascoltare le donne è che provano frustrazione o rabbia perché dimenticano che la loro origine è venusiana e che il loro modo di comunicare è diverso. Ecco alcuni suggerimenti per non dimenticare queste differenze e agire di conseguenza.

COME ASCOLTARE SENZA ARRABBIARSI Cosa ricordare

Cosa fate e cosa non fare

1. La rabbia scaturisce dal non capire il punto di vista di lei e di questo non potete attribuirle alcuna colpa.

1. Impegnatevi a cercare di capire. Non biasimatela perché vi ha turbati. Sforzatevi di nuovo di capire.

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2. Non sempre i sentimenti appaiono logici, ma sono comunque validi ed è indispensabile accoglierli con comprensione.

2. Respirate profondamente e non dite nulla! Rilassatevi al fine di riacquistare il controllo. Sforzatevi di immaginare come dev'essere il mondo visto attraverso gli occhi di lei.

3. La rabbia può scaturire dal fatto che non si sa cosa fare per migliorare le cose. Anche se lei non si sente subito meglio, prestare ascolto e mostrarle comprensione non potrà che essere di grande aiuto.

3. Non biasimatela perché le soluzioni da voi proposte non l'hanno fatta sentire meglio. Come potrebbe sentirsi meglio, se non è di soluzioni che ha bisogno? Resistete all'impulso di offrirne.

4. Non è necessario che concor- 4. Se volete esprimere un diverdiate con il suo punto di vista so punto di vista, assicuratevi per essere buoni ascoltatori. che lei abbia finito e ripetete il suo prima di illustrare il vostro. Non alzate la voce. 5. Per essere buoni ascoltatori 5. Spiegatele che non la capite non è necessario che compren- ma che vorreste riuscirci. Assudiate appieno il suo punto di metevi la responsabilità della vista. vostra incapacità di comprensione; non giudicatela né insinuate che capirla è impossibile. 6. Non siete responsabile dei 6. Evitate di difendervi finché suoi stati d'animo. Anche se vi non le avete trasmesso comprensembra che vi stia rimproveran- sione e sollecitudine. Dopodiché do, in realtà ha solo bisogno di potrete gentilmente spiegarvi o essere capita. scusarvi. 7. Se vi fa arrabbiare davvero 7. Non mettete in discussione i probabilmente è perché manca suoi sentimenti e le sue opiniodi fiducia nei vostri confronti. ni. Prendete tempo e discuteteNel suo intimo è come una bam- ne più tardi, quando la tensiobina spaventata, timorosa di ne emotiva si sarà attenuata. aprirsi e venire ferita, ma con un Esercitatevi nella tecnica della gran bisogno di ricevere da voi Lettera d'amore descritta nel gentilezza e compassione. Capitolo 11. 155

Quando un uomo è in grado di ascoltare una donna senza provare irritazione o frustazione, le fa un dono magnifico. Le permette di sentirsi perfettamente sicura e libera da timori nel parlare di sé. Più liberamente potrà esprimersi, più si sentirà ascoltata e compresa e più sarà in grado di soddisfare i bisogni primari di lui.

L'ARTE DI INCENTIVARE UN UOMO

Proprio come gli uomini devono imparare l'arte di ascoltare una donna per soddisfarne i bisogni primari, le donne hanno bisogno di acquisire l'arte dell'incentivazione. Un uomo si sente incentivato quando sa che la sua compagna gli dà fiducia, quando lo fa sentire accettato, apprezzato, ammirato, approvato e incoraggiato. Come accade nel racconto del cavaliere dalla lucente armatura, molte donne cercano di aiutare il loro uomo migliorandolo, ma così facendo riescono solo a ferirlo o a indebolirlo. Ogni tentativo di modificarlo va a scalfire la fiducia che ha in se stesso, il senso di accettazione, apprezzamento, ammirazione, approvazione e incoraggiamento che sono i suoi bisogni primari. Il segreto per incentivare un uomo è di non tentare mai di cambiarlo, né di migliorarlo. È normale che proviate il desiderio di vederlo cambiare... ma trattenetevi. Potete intervenire solo se è lui a chiedervi aiuto in modo diretto e specifico.

DARE FIDUCIA E NON CONSIGLI Su Venere, offrire consigli è considerato un gesto d'amore. Su Marte no. E necessario che le donne ricordino 156

che i marziani non offrono consigli a meno che non venga loro richiesto. Un modo per mostrare amore è far capire a un altro marziano che nutriamo la massima fiducia nella sua capacità di risolvere da solo i suoi problemi. Questo non significa che una donna debba calpestare i propri sentimenti. È perfettamente giusto che si senta frustrata o addirittura arrabbiata, a condizione che non ceda alla tentazione di cambiare il compagno. Tentativi in questo senso si riveleranno inevitabilmente controproducenti. Quando una donna ama un uomo, capita spesso che desideri migliorare il loro rapporto. Nel suo entusiasmo, fa di lui il bersaglio di queste sue aspirazioni di miglioramento, e dà inizio a un graduale processo di riabilitazione.

PERCHÉ GLI UOMINI SI OPPONGONO AL CAMBIAMENTO Sono infiniti i modi in cui la donna cerca di cambiare o migliorare il compagno. Crede che i suoi tentativi siano un'espressione di amore, mentre lui si sente controllato, manipolato, rifiutato e non amato. La respingerà con ostinazione perché convinto che è lei a respingerlo. In questa situazione un uomo non ottiene la fiducia e l'accettazione di cui ha bisogno per cambiare e crescere. Quando sollevo questa questione in una sala affollata da centinaia di uomini e donne, scopro che tutti hanno condiviso la stessa esperienza: più una donna cerca di cambiare un uomo, più lui oppone resistenza. Sfortunatamente, quando un uomo contrasta gli sforzi della compagna, questa tende a fraintendere la sua reazione. Pensa erroneamente che lui non è disposto a cambiare, probabilmente perché non la ama abbastanza. Al contrario, lui si oppone al cambiamento perché non si sente abbastanza amato. Quando un uomo si sente amato, accettato, apprezzato e così via, comincia automaticamente a cambiare, crescere e migliorare. i57

GLI UOMINI NON VOGLIONO ESSERE MIGLIORATI Le donne desiderano spiegare agli uomini perché non dovrebbero comportarsi come si comportano. Gli uomini vogliono "riparare" le donne, e sbagliano. Le donne tentano di "migliorare" gli uomini, e sbagliano ugualmente. Gli uomini vedono il mondo attraverso gli occhi di marziano. Il loro motto è: "Non riparare quello che non è guasto." Quando una donna tenta di cambiare un uomo, il messaggio che lui riceve è che lei lo considera "non funzionante". Ferito, si mette sulla difensiva. Non si sente amato né accettato. Un uomo ha bisogno di essere accettato indipendentemente dalle sue imperfezioni. Non è questo un processo facile, soprattutto quando si vede con chiarezza di quali e quanti mutamenti potrebbe avvantaggiarsi. Diventa comunque più semplice quando comprendiamo che il modo migliore per aiutarlo a crescere è smettere di tentare di cambiarlo. Ecco un elenco di strumenti mediante cui le donne possono aiutare un uomo a crescere e a cambiare spontaneamente:

COME SMETTERE DI CERCARE DI CAMBIARE UN UOMO Ciò che lei deve ricordare

Ciò che lei deve fare

1. Non fategli troppe domande quando è turbato o penserà che state cercando di cambiarlo.

1. Ignorate il suo turbamento a meno che non sia lui a volerne parlare. Per invitarlo a parlare, mostrate una lieve preoccupazione, senza mai esagerare.

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2. Smettetela di cercare di migliorarlo. Per crescere lui ha bisogno del vostro amore, non di sentirsi rifiutato.

2. Abbiate fiducia nelle sue capacità di crescere da solo. Esprimete liberamente i vostri sentimenti, ma senza pretendere che lui cambi.

3. Quando fornite un consiglio non richiesto è probabile che lui si senta sorvegliato, respinto o di non godere della vostra fiducia.

3. Siate pazienti e convincetevi che finirà per imparare da solo ciò che ha bisogno di imparare. Aspettate che sia lui a chiedervi consiglio.

4. Quando un uomo si ostina a non voler cambiare è perché non si sente amato. Ha timore di ammettere i suoi errori per paura di non essere amato.

4. Esercitatevi a dimostrargli che non ha bisogno di essere perfetto per meritare il vostro amore. Imparate l'arte del per dono (Capitolo 11).

5. Se fate dei sacrifici nella speranza di vederlo fare lo stesso per voi, lui si sentirà messo sotto pressione e costretto a cambiare.

5. Esercitatevi a essere autono ma e a non far dipendere da lui la vostra felicità.

6. Potete renderlo partecipe dei vostri sentimenti negativi senza per questo cercare di cambiarlo. Sentendosi accettato, gli sarà più facile ascoltare.

6. Quando parlate di voi stesse, spiegategli che non state cercando di dirgli cosa fare o non fare, ma che desiderate semplicemente vederlo prendere in considerazione i vostri sentimenti.

7. Se gli fornite indicazioni e prendete decisioni per lui, si sentirà censurato e sotto controllo.

7. Rilassatevi e capitolate. Esercitatevi ad accettare le imperfezioni. Attribuite più importanza ai suoi sentimenti che a un'ipotetica perfezione, non tenetegli ramanzine e non correggetelo.

Quando un uomo e una donna imparano a sostenersi e a darsi vicendevolmente ciò di cui hanno effettivamente bi159

sogno, i cambiamenti e la crescita saranno automatici. Grazie a una maggiore consapevolezza dei sei bisogni primari del vostro partner, potrete ridirezionare la vostra affettuosa partecipazione in base ai suoi bisogni e rendere i vostri rapporti più facili e più gratificanti.

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CAPITOLO 9 COME

EVITARE I LITIGI

Una delle maggiori difficoltà nei rapporti affettivi sta nel gestire le differenze e i dissidi. Spesso quando le coppie sono in disaccordo la discussione si trasforma in litigio e quindi in vere e proprie battaglie. Uomo e donna smettono di parlarsi con affetto e cominciano a ferirsi vicendevolmente: rimproverano, si lamentano, accusano, esigono, provano dubbi e risentimenti. Quando questo accade, non sono solo i sentimenti reciproci a soffrirne, ma anche la qualità del rapporto. Proprio come la comunicazione è l'elemento più importante di una relazione, i litigi possono costituirne l'elemento più distruttivo, perché maggiore è la nostra intimità con un altro essere umano, più ci sarà facile causargli o riceverne dolore. Per questo motivo consiglio vivamente alle coppie di non litigare. Due persone non coinvolte sessualmente non incontrano grandi difficoltà a rimanere distaccate e oggettive durante una discussione o un litigio, ma quando il coinvolgimento sessuale è presente diventa anche troppo facile prendere tutto sul piano personale. Ecco quindi la regola numero 1: Non litigare mai. Discutere invece i prò e i contro della questione controversa. Negoziare, ma non litigare. È possibile essere aperti, onesti e perfino esprimere sentimenti negativi senza arrivare a tanto. Ci sono coppie che litigano tutto il tempo uccidendo pian piano l'amore che le unisce. All'altro estremo, ci so161

no coppie che reprimono i loro stati d'animo allo scopo di evitare i conflitti. Come conseguenza, finiscono con il perdere di vista anche i loro sentimenti d'amore. Una coppia è in guerra, l'altra vive una situazione di guerra fredda. È importante trovare un equilibrio tra questi due estremi. Ricordando che siamo originari di pianeti diversi e imparando a sviluppare le capacità di comunicazione, è possibile evitare i litigi senza soffocare i propri sentimenti e negare le normali divergenze di idee e desideri.

CHE COSA SUCCEDE QUANDO LITIGHIAMO Quando non si capiscono le grandi differenze esistenti tra uomini e donne è molto facile lasciarsi trascinare in litigi che feriscono non solo il partner ma anche noi stessi. Il segreto per evitarli sta nella comunicazione fondata sul rispetto. Non sono le differenze e i disaccordi a far male, quanto i modi che adottiamo per trasmetterli. Non c'è alcuna necessità che una discussione diventi fonte di sofferenze, quando può restare nei limiti di una conversazione appassionata in cui esprimiamo divergenze e contrasti. (È inevitabile che a volte in una coppia se ne verifichino.) Ma troppo spesso quella che avrebbe potuto essere una tranquilla discussione facilmente appianabile grazie alla reciproca comprensione e all'accettazione delle differenze si trasforma in una lotta. Si rifiuta di accettare e di capire il punto di vista del compagno a causa del modo con cui questo viene espresso. Per risolvere una controversia è necessario ampliare il proprio punto di vista in modo da includervi e integrarvene un altro. Per riuscirci, abbiamo bisogno di sentirci 162

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apprezzati e rispettati. Se l'atteggiamento del partner è ostile, è probabile che accettando il suo punto di vista finiremo col sentirci sminuiti. Maggiore è l'intimità che ci lega a una persona, più diventa difficile ascoltarne le opinioni con obiettività senza reagire ai suoi sentimenti negativi. Per evitare di affrontare la sua disapprovazione mettiamo in funzione le difese automatiche che ci inducono a opporci al suo punto di vista. Se anche ci scopriamo d'accordo con il partner, non è escluso che continuiamo a opporgli una ostinata resistenza.

PERCHÉ I LITIGI FERISCONO Non è ciò che diciamo a ferire, ma come lo diciamo. Quando un uomo si sente sfidato, molto spesso tutto ciò che gli interessa è dimostrare di avere ragione, ed è talmente concentrato su questo obiettivo che finisce col dimenticare di mostrarsi affettuoso. La sua capacità di comunicare in modo sollecito, rispettoso e rassicurante diminuisce. Non si rende conto di apparire ostile, né di quanto il suo atteggiamento ferisca la compagna. In certi momenti, un semplice disaccordo può apparire alla donna come un vero e proprio attacco; una richiesta si trasforma in un ordine. È normale che una donna si opponga a questo approccio ostile, anche quando sarebbe pronta a recepire positivamente ciò che lui sta effettivamente dicendo. Un uomo ferisce inconsapevolmente la sua compagna parlando in modo brusco e passando quindi a spiegarle perché non ha alcun motivo di essere turbata. Erroneamente pensa che lei si opponga al suo punto di vista, mentre in realtà è il suo approccio a dispiacerle. Incapace di capire la sua reazione, si sforza sempre di più di illustrarle il merito di quanto sta dicendo invece di correggere il proprio modo di esprimersi. 163

Non si rende conto che è lui a iniziare la lite; crede che sia l'esatto contrario. Lui difende il suo punto di vista, mentre lei difende se stessa dalle sue espressioni pungenti, che la feriscono. Quando un uomo trascura di rispettare i sentimenti feriti di una donna finisce con l'accrescere la sofferenza di lei. Gli riesce difficile capire questa sofferenza perché lui non è altrettanto vulnerabile ai commenti e ai toni ostili. Di conseguenza può succedere che un uomo non si renda neppure conto delle ferite che sta infliggendo alla compagna, scatenandone l'ostilità. Analogamente, le donne sono ignare della loro capacità di fare del male. A differenza dell'uomo, in una donna sfidata l'atteggiamento verbale diventa automaticamente sempre diffidente e improntato al rifiuto. Un rifiuto che risulta estremamente doloroso per un uomo, soprattutto quando tra i due c'è un coinvolgimento emotivo. La donna avvia e intensifica i litigi prima esternando i suoi sentimenti negativi relativi al comportamento del compagno, quindi fornendo consigli non richiesti. Quando trascura di attenuare tali sentimenti negativi con messaggi di fiducia e accettazione, un uomo reagisce a sua volta negativamente, facendola precipitare nella confusione. Ancora una volta non capisce quanto sia dolorosa per lui la sua diffidenza. Per evitare i litigi, è necessario ricordare che il nostro compagno muove obiezioni non a ciò che diciamo, ma a come lo diciamo. Per litigare bisogna essere in due, per troncare una lite è sufficiente l'intervento di uno solo. Il modo migliore per riuscirci è stroncare la lite sul nascere. Prendere atto del momento in cui un disaccordo sta per trasformarsi in un litigio. Smettere di parlare e concedersi un po' di tempo per riflettere. Esaminare l'approccio che abbiamo adottato con il partner, cercando di capire sotto quale aspetto non gli stiamo dando ciò di cui ha bisogno. Poi, trascorso un po' di tempo, riprendere l'argo164

mento, ma con toni affettuosi e rispettosi. Le pause di riflessione ci consentono di calmarci, di sanare le ferite e di rifare il punto su noi stessi prima di tentare di avviare nuovamente la comunicazione.

QUATTRO PAROLE PER EVITARE DI ESSERE FERITI Sono fondamentalmente quattro gli atteggiamenti che gli individui assumono per evitare di venire feriti durante un litigio, e sono: la Lotta, la Fuga, la Simulazione e la Ritirata. Ciascuno di questi atteggiamenti garantisce un risultato a breve termine, ma alla lunga tutti si rivelano ugualmente controproducenti. Esaminiamoli uno per uno: 1. La lotta. È un atteggiamento tipico di Marte. Quando la conversazione assume connotati di ostilità e non di collaborazione, alcuni individui scatenano immediatamente l'offensiva. Il loro motto è: "La miglior difesa è l'attacco." Colpiscono con le armi del rimprovero, del giudizio e della critica; hanno la tendenza a urlare e a dare libero sfogo alla rabbia. Così facendo, tentano di intimidire il partner inducendolo ad amarli e a sostenerli di nuovo. Quando il compagno batte in ritirata, si convincono di avere vinto, mentre in realtà hanno perduto. L'intimidazione indebolisce inevitabilmente la fiducia nell'ambito della coppia. Usare la violenza verbale per ottenere ciò che si vuole mettendo gli altri dalla parte del torto è un modo sicuro per mandare a rotoli un rapporto. Le coppie che lottano perdono gradualmente la capacità di mostrarsi aperte e vulnerabili. Le donne si chiudono in se stesse per proteggersi; gli uomini ammutoliscono e le loro capacità di provare amore e interesse diminuiscono sempre di più. Un po' alla volta perdono tutta l'intimità di cui godevano. 165

2. La fuga. Anche questo atteggiamento è originario di Marte. Per evitare il confronto, capita che i marziani si ritirino nelle loro caverne per non uscirne più. È la cosid detta guerra fredda. Si rifiutano di parlare e così facendo impediscono la soluzione dei problemi. Questo atteggiamento passivo-aggressivo non deve essere confuso con quello del saggio che si concede una pausa per poi riprendere a comunicare in modo più affettivo. I marziani dediti alla fuga, temono il confronto e preferiscono fuggire ed evitare di parlare degli argomenti che potrebbero portare a un litigio. Di solito sono le donne a lamentarsi di doverlo fare, ma è un atteggiamento altrettanto diffuso tra i rappresentanti del sesso maschile, e in loro è talmente radicato che spesso ne sono quasi inconsapevoli. Ci sono coppie dove entrambi i partner adottano questa linea. Questa tattica garantisce armonia e pace a breve termine, ma con il tempo questioni non risolte e sentimenti non ascoltati danno inevitabilmente vita al risentimento. Gradualmente, la coppia dimentica la passione e l'amore che li avevano attirati l'uno verso l'altra. Di solito, per dimenticare i sentimenti dolorosi irrisolti si gettano sul lavoro, sul cibo o cadono in altre forme di dipendenza. 3. La simulazione. E questo l'atteggiamento tipico di Ve nere. Per evitare di soffrire durante un confronto, la per sona finge che non ci sia alcun problema. Si stampa un sorriso sul viso e si mostra conciliante e soddisfatta di tutto. Con il tempo, nondimeno, il suo risentimento cresce; con tinua infatti a dare al compagno, ma in cambio non ottie ne ciò di cui ha bisogno. Il risentimento finisce con il bloc care il naturale corso dell'amore. 166

4. La ritirata. Anche questo atteggiamento è originario di Venere. Piuttosto che litigare, la persona cede. Prenderà su di sé la colpa e si assumerà la responsabilità di qualunque cosa stia turbando il partner. Così facendo, per qualche tempo è in grado di creare ciò che sembra una relazione basata sull'amore e sul sostegno, ma alla lunga finisce con lo smarrire se stessa. Ricordo un uomo che si lamentava con me della moglie. "La amo moltissimo," mi diceva. "Lei mi dà tutto quello che voglio. L'unico problema è che non è felice." Per vent'anni sua moglie aveva negato se stessa nell'intento di compiacere il marito. Non litigavano mai e se le veniva chiesto di descrivere il loro rapporto diceva: "Il nostro è un matrimonio fantastico. Mio marito è così affettuoso. Il solo problema sono io. Mi sento depressa e non so perché." Era depressa perché aveva negato se stessa mostrandosi compiacente per venti lunghi anni. Per assecondare il partner queste persone imparano ad avvertirne istintivamente i desideri e a essi si adeguano. È inevitabile, tuttavia, che alla fine provino risentimento per avere rinunciato a se stessi in nome dell'amore. Vivono con dolore qualunque forma di rifiuto, perché già rifiutano se stesse. Il loro principale obiettivo sta nell'evitare a tutti i costi il rifiuto: aspirano a essere amate da tutti. Per riuscirci, rinunciano completamente alla loro identità. È probabile che vi siate riconosciuti in uno o più di questi atteggiamenti. È normale che se ne assumano di diversi a seconda della situazione. L'intento delle quattro strategie che abbiamo elencato è di proteggerci dalla sofferenza, ma sfortunatamente non funzionano. Ciò che invece funziona è identificare i litigi e farli cessare. Concedersi un intervallo per calmarsi e quindi ricominciare a par167

lare. Esercitarsi a comunicare con sempre maggiore attenzione e rispetto per l'altro sesso; solo così si imparerà gradualmente a evitare discussioni e lotte.

PERCHÉ LITIGHIAMO Di solito gli uomini e le donne litigano per denaro, sesso, decisioni da prendere, educazione dei figli e responsabilità familiari. Tuttavia, le discussioni si trasformano in litigi dolorosi per un solo motivo... non ci sentiamo amati. Il dolore nasce dal non sentirsi amati, e quando una persona prova dolore ha molte difficoltà a trasmettere messaggi affettuosi. Poiché le donne non vengono da Marte, non capiscono d'istinto ciò di cui un uomo ha bisogno per affrontare con successo le divergenze. Idee, sentimenti e desideri divergenti sono ostacoli ardui per un uomo. Più si sente vicino a una donna, più gli risulta difficile affrontarli con successo. Quando si accorge che a lei non piace qualcosa che ha fatto, tende a sentirsi offeso e a pensare che in realtà ciò che a lei non piace è lui stesso. Un uomo affronta meglio le divergenze e i disaccordi quando i suoi bisogni emotivi sono soddisfatti. Se privato dell'amore di cui ha bisogno, invece, si mette sulla difensiva e il suo lato oscuro comincia a emergere; d'istinto estrae la spada. È probabile che in apparenza lui sembri litigare per la questione messa sul tappeto (denaro, responsabilità e così via), ma il vero motivo per cui ha sguainato la spada è che non si sente amato. Quando un uomo litiga per i soldi, i figli o per qualunque altra cosa, è probabile che nel suo intimo le autentiche ragioni di litigio siano invece le seguenti: 168

LE RAGIONI SEGRETE PER CUI GLI UOMINI LTTIGANO La ragione nascosta del suo scontento

Ciò di cui ha bisogno per non litigare

1. "Non mi piace quando lei se la prende per la più piccola sciocchezza che faccio o che non faccio. Mi sento criticato, respinto e non accettato."

1. Ha bisogno di sentirsi accettato per quello che è. Invece, ha l'impressione che lei stia cercando di migliorarlo.

2. "Non mi piace quando comincia a dirmi come fare le cose. Non mi sento ammirato. Mi sento invece trattato come se fossi un bambino."

2. Ha bisogno di sentirsi ammirato mentre viene sminuito.

3. "Non mi piace quando dà a me la colpa della sua infelicità. Non mi sento incoraggiato a essere il suo cavaliere dalla lucente armatura."

3. Ha bisogno di sentirsi incoraggiato, invece ha voglia di rinunciare.

4. "Non mi piace quando si lamenta per tutto quello che deve fare o perché si sente poco apprezzata. In questo modo fa sentire me non apprezzato per le cose che faccio per lei."

4. Ha bisogno di sentirsi apprezzato. Ma si sente biasimato, misconosciuto e impotente.

5. "Non mi piace quando manifesta il timore che tutto vada storto. Sento che non ha fiducia in me."

5. Ha bisogno che lei gli dia fiducia e lo apprezzi per il contributo che dà alla sua sicurezza. Invece si sente responsabile per le sue ansie.

6. "Non mi piace quando si aspetta che faccia le cose o par li quando è lei a volerlo. Non mi sento accettato né rispettato."

6. Ha bisogno di essere accettato per quello che è. Al contrario, si sente controllato o costretto a parlare e di conseguen69

za non trova niente da dire. Prova la sensazione che non riuscirà mai a soddisfarla. 7. "Non mi piace quando si sen te ferita da ciò che dico. Mi sen to frainteso, incompreso e allon tanato."

7. Ha bisogno di sentirsi accettato e considerato degno di fiducia, mentre si sente respinto e immeritevole di perdono.

8. "Non mi piace quando si aspetta che le legga nel pensie ro. Non posso farlo. Mi fa sen tire cattivo o inadeguato."

8. Ha bisogno di sentirsi approvato e accettato. Invece si sente un fallito.

Anche le donne contribuiscono a scatenare litigi dolorosi, ma per ragioni diverse. Esteriormente può sembrare che litighino per i soldi, per le responsabilità o per qualunque altra cosa, ma nel loro intimo se oppongono resistenza al partner è per una o più di queste ragioni:

LE RAGIONI SEGRETE PER CUI LE DONNE LITIGANO La ragione segreta del suo scontento

Ciò di cui ha bisogno per non litigare

1. "Non mi piace quando lui minimizza l'importanza dei miei sentimenti o delle mie richieste. Mi sento trascurata e poco importante."

1. Ha bisogno di sentirsi considerata e importante. Invece si sente giudicata e ignorata.

2. "Non mi piace quando dimentica di fare le cose che gli chiedo, e allora reagisco con astio. Mi sembra di supplicare il suo aiuto."

2. Ha bisogno di sentirsi rispettata e assistita, mentre si sente trascurata e all'ultimo posto della lista di priorità di lui.

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3. "Non mi piace quando mi rimprovera perché sono turbata. Fa nascere in me la sensazione che, per essere amata, dovrei essere perfetta. Ma io non sono perfetta."

3. Ha bisogno che lui capisca perché è turbata e la rassicuri del suo amore e del fatto che non ha alcuna necessità di essere perfetta. Invece ha paura di essere se stessa.

4. "Non mi piace quando alza la voce o comincia a enumerare i motivi per cui ha ragione. Mi fa sentire dalla parte del torto e ho l'impressione che a lui non importi nulla del mio punto di vista."

4. Ha bisogno di sentirsi compresa e rispettata. Al contrario, si sente inascoltata, tiranneggiata e svilita.

5. "Non mi piace che si mostri condiscendente quando lo interrogo su decisioni che dobbiamo prendere. Mi dà la sensazione di essere un peso o di stare sprecando il suo tempo."

5. Ha bisogno di sentire che a lui stanno a cuore i suoi sentimenti e che rispetta il suo bisogno di essere informata. Invece si sente non rispettata e non apprezzata.

6. "Non mi piace quando non risponde alle mie domande o alle mie osservazioni. È come se non esistessi."

6. Ha bisogno di essere rassicurata sul fatto che lui la ascolta e le presta attenzione mentre si sente ignorata o criticata.

7. "Non mi piace quando mi spiega perché non dovrei sentirmi ferita, preoccupata, arrabbiata e così via. Mi sento sminuita nei miei stati d'animo."

7. Ha bisogno di sentirsi compresa e valutata. Invece si sente abbandonata, non amata e offésa.

8. "Non mi piace quando pretende da me un maggiore distacco. Mi fa pensare che avere sentimenti sia sbagliato o segno di debolezza."

8. Ha bisogno di sentirsi rispettata e trattata con tenerezza, soprattutto quando illustra i propri stati d'animo. Invece si sente indifesa e insicura.

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Sebbene questi sentimenti e bisogni dolorosi siano perfettamente validi, di solito non vengono affrontati né comunicati in modo diretto. Si alimentano invece nell'intimo e finiscono per esplodere nel corso di una lite. A volte vengono esposti verbalmente in modo esplicito, ma è più facile che siano mostrati attraverso l'espressione del viso, l'atteggiamento del corpo e il tono della voce.

ANATOMIA DI UN LITIGIO Normalmente un litigio doloroso ha una sua anatomia essenziale. Vediamo un esempio. Mia moglie e io andammo a fare un picnic. Mangiammo e tutto andava per il meglio finché io non cominciai a parlare di certi investimenti. Subito lei cominciò ad agitarsi; temeva che io volessi investire una certa quota dei nostri risparmi in azioni cosiddette "aggressive". In realtà, io mi limitavo a prendere in considerazione tale possibilità: ciò che lei invece percepiva era un'effettiva decisione. Ne fu sconvolta; io me la presi con lei per essersela presa con me e finimmo col litigare. Credevo che mia moglie disapprovasse le mie scelte di investimento e litigai per dimostrarne la validità. Ma ad attizzare la lite era la rabbia che provavo nel vederla arrabbiata con me. Lei sosteneva che quelle azioni erano troppo rischiose, ma in realtà a inquietarla era la convinzione che io mi accingessi a fare un certo investimento senza consultarla in proposito. Inoltre, la turbava il fatto che io non rispettassi il suo diritto di sentirsi turbata. Alla fine mi irritai al punto che lei si scusò con me per avermi frainteso e finalmente ci calmammo. Più tardi, dopo avere fatto la pace, lei mi pose questa domanda: "Molte volte quando litighiamo ho la sensazione che tu ti agiti nel vedere me agitata, e a quel punto 172

devo scusarmi per averti messo in agitazione. In qualche modo, mi sembra che manchi qualcosa. A volte vorrei che tu ti dichiarassi dispiaciuto di aver messo me in agitazione." Capii subito la logica del suo punto di vista. Era ingiusto pretendere che lei si scusasse quando ero stato io a scatenare per primo la sua ansia. Questa nuova consapevolezza trasformò il nostro rapporto. Quando ne resi partecipi i frequentatori dei miei seminari, scoprii che migliaia di donne si immedesimavano con estrema facilità in mia moglie. Avevamo identificato un'altra abituale interazione uomo/donna. Esaminiamola insieme. 1. Una donna esprime la sua agì- 2. Un uomo le spiega perché non tazione riguardo a X. dovrebbe agitarsi a causa di X. 3. Lei vede sminuiti i propri senpaienti e si inquieta ancora di più. (La reazione negativa del partner la turba più di quanto non faccia X.)

4. Lui percepisce la sua disap provazione e si inquieta a sua volta. La rimprovera per averlo messo in agitazione e pretende che sia lei a scusarsi.

5. Lei si scusa pur non comprendendo bene che cosa è accaduto, oppure si agita ancora di più e la discussione sfocia in una rissa.

In seguito, ogni volta che sorgeva un problema io imparai prima ad ascoltare, poi a cercare genuinamente di penetrare il motivo della sua agitazione e quindi a dire: "Mi dispiace di averti turbata dicendo..." Il risultato era immediato. Le liti si fecero molto meno frequenti. A volte, tuttavia, scusarsi è molto difficile. In queste occasioni io tiro un profondo sospiro e non dico nulla, ma intanto cerco di immedesimarmi in lei e di scoprire le ragioni del suo punto di vista. Poi dico: "Mi dispiace che 173

tu sia così turbata." Non è precisamente una scusa, ma riesco ugualmente a trasmetterle il mio interesse e questo è comunque di grande aiuto. Gli uomini dicono di rado "mi dispiace" perché là su Marte ciò significa che hai fatto qualcosa di sbagliato e che ora ti stai scusando. Le donne, invece, utilizzano questa frase per significare: "Nutro il massimo interesse per i tuoi sentimenti." Ciò non significa che vogliono scusarsi per avere commesso un errore. I lettori maschi che non sanno dire "mi dispiace" faranno miracoli se solo impareranno a usare questa sfumatura del linguaggio venusiano. Il modo più facile per stroncare una lite è dire "mi dispiace." Poiché sono un uomo, ho dovuto esercitarmi nell'arte dell'ascoltare. Mia moglie invece si è esercitata a esprimere i suoi sentimenti più direttamente senza disapprovarmi. Come risultato, litighiamo di meno e l'amore e la fiducia reciproci si sono accresciuti. In mancanza di questa consapevolezza probabilmente ci staremmo ancora accanendo sulle solite vecchie questioni. Per evitare liti dolorose è importante riconoscere l'inconsapevole tendenza degli uomini a negare valore a sentimenti e stati d'animo e quella delle donne a inviare messaggi di disapprovazione.

IN CHE MODO GLI UOMINI SCATENANO INCONSAPEVOLMENTE LITIGI

Gli uomini scatenano i litigi soprattutto invalidando i sentimenti e i punti di vista femminili. Un uomo, per esempio, può minimizzare lo stato d'animo negativo di una donna dicendo: "Oh, non preoccuparti." A un esponente del suo sesso questa frase suonei74

rebbe amichevole. Ma per una donna denota mancanza di sensibilità; si sente ferita. Un altro esempio: un uomo può cercare di alleviare il turbamento di una donna dicendo: "Non è poi così grave." Poi offre una soluzione pratica al problema e si aspetta che lei reagisca con sollievo e gratitudine. Non capisce che lei vede invalidati i propri sentimenti e che le viene a mancare il necessario supporto. Non è in grado di apprezzare la sua soluzione finché lui si ostina a ignorare il suo bisogno di sentirsi turbata. Per poter prestare ascolto alle buone ragioni del partner, la donna ha soprattutto bisogno che lui ascolti le buone ragioni del suo turbamento. È quindi necessario che il compagno rimandi la spiegazione e si appresti ad ascoltarla con comprensione. È questo un obiettivo che richiede molto esercizio, ma non impossibile da raggiungere. Di solito, quando una donna espone sentimenti di frustrazione, delusione o ansia, ogni cellula dell'uomo reagisce istintivamente snocciolando una serie di spiegazioni e giustificazioni destinata a dissipare il turbamento di lei. Un uomo non parte mai con l'intenzione di peggiorare le cose. La sua tendenza a minimizzare i sentimenti è un semplice istinto marziano. Arrivando a capire che questa sua reazione viscerale è automatica e controproducente, un uomo acquista la capacità di operare il cambiamento necessario.

IN CHE MODO LE DONNE SCATENANO INCONSAPEVOLMENTE LITIGI

Le donne scatenano litigi soprattutto perché non sono dirette nell'esposizione dei loro sentimenti. Invece di esprimere senza ambiguità il proprio disappunto o la propria 175

ostilità, trasmettono messaggi di disapprovazione. Anche se a volte non è questo il messaggio che vogliono comunicare, quasi sempre è quello che l'uomo riceve. Per esempio, quando un uomo è in ritardo, è probabile che una donna pensi: "Non mi piace doverti aspettare quando fai tardi", oppure "Temevo che ti fosse accaduto qualcosa". Ma al suo arrivo, invece di esporgli francamente i suoi sentimenti, ricorrerà a domande retoriche quali: "Come hai potuto tardare tanto?" Oppure: "Che cosa dovrei pensare io quando fai così tardi?" O ancora: "Perché non hai telefonato?" Quando un uomo si sente rivolgere domande di questo tipo non percepisce i sentimenti della compagna, ma solo la sua disapprovazione. Avverte il suo invadente desiderio di aiutarlo a essere più responsabile. Sentendosi attaccato, si mette immediatamente sulla difensiva. Lei non ha idea di quanto dolorosa sia per lui la sua disapprovazione. Gli uomini hanno bisogno di approvazione. Più un uomo ama una donna, più ricerca la sua approvazione. All'inizio del rapporto tale approvazione c'è sempre: lei gli trasmette un chiaro messaggio in questo senso o, in alternativa, lui ha fiducia di potersi conquistare la sua approvazione. Anche una donna ferita da altri uomini o dal padre non mancherà di comunicare approvazione all'inizio di un rapporto. Molto probabilmente penserà: "Lui è un uomo speciale, diverso dagli altri." La disapprovazione di una donna può essere per un uomo estremamente penosa. Le donne di solito non se ne rendono conto, proprio, perché non sanno quanto sia importante per gli uomini la loro approvazione. Nondimeno, una donna può imparare a dissentire dall'atteggiamento di un uomo pur continuando sostanzialmente ad approvarlo. Perché un uomo si senta amato, l'approvazione della compagna è indispensabile anche nei ca176

si in cui lei sia in disaccordo con un suo determinato comportamento. Generalmente, quando una donna si trova in disaccordo con il proprio compagno e vuole cambiarlo, gli manifesta disapprovazione. È normale che ci siano momenti in cui la sua approvazione è maggiore e altri in cui decresce, ma tali flessioni sono comunque sempre molto dolorose per lui. La maggior parte degli uomini si vergogna di ammettere il proprio bisogno di approvazione. Possono spingersi molto lontano nel tentativo di dimostrare che in fondo non ci fanno troppo caso. Ma perché allora diventano immediatamente freddi e distanti e si mettono sulla difensiva quando perdono l'approvazione di una donna? Perché non ottenere ciò di cui hanno bisogno li fa soffrire. Uno dei motivi per cui all'inizio i rapporti vanno quasi sempre a gonfie vele è che un uomo si trova ancora nelle grazie della compagna. È ancora il suo cavaliere dalla lucente armatura. Si bea dell'approvazione di lei e si sente capace di tutto. Ma non appena comincia a deluderla, perde il suo favore e la sua approvazione. Cade improvvisamente in digrazia. Un uomo è in grado di affrontare la delusione di una donna, ma se questa viene espressa con disapprovazione o rifiuto, si sente ferito. È normale per una donna interrogare un uomo sul suo comportamento usando un tono di disapprovazione. Così facendo, crede di dargli una lezione ma riesce solo a procurargli paura e risentimento. E a renderlo sempre meno motivato. Approvare un uomo significa vedere le ragioni valide che si nascondono dietro le sue azioni. Anche quando è irresponsabile o pigro o irrispettoso, se lo ama, una donna è in grado di individuare e riconoscere quanto c'è di buono in lui. Approvare significa trovare l'intenzione amorosa o le qualità positive che si celano sotto le apparenze. 177

Trattare un uomo come se non avesse alcun buon motivo per fare ciò che fa, equivale a ritirare l'approvazione che lei ha dispensato con tanta generosità all'inizio del loro rapporto. È necessario che una donna ricordi che è possibile manifestare dissenso nei confronti del proprio compagno pur continuando ad approvarlo.

Due dei problemi che più spesso scatenano le liti 1. L'uomo ha la sensazione che la donna disapprovi il suo punto di vista. 2. La donna disapprova il modo in cui lui le parla.

QUANDO LUI HA PIÙ BISOGNO CHE MAI DELL'APPROVAZIONE DI LEI La maggior parte dei litigi non si verifica perché i componenti della coppia sono in disaccordo, ma perché l'uomo sente che la donna disapprova il suo punto di vista oppure perché la donna disapprova il modo in cui lui le parla. Quando un uomo commette un errore o dimentica di effettuare una commissione o di tenere fede a un impegno, la donna non capisce quasi mai quanto lui sia sensibile in proposito. È quello il momento in cui il compagno ha più che mai bisogno del suo amore. Vederla ritirare la sua approvazione gli causerebbe un grande dolore. Può succedere perfino che lei non si renda neanche conto di ciò che sta facendo. Si sente semplicemente delusa, ma lui percepisce la sua disapprovazione. 178

Tra gli strumenti che la donna usa inconsapevolmente per comunicare disapprovazione ci sono gli occhi e il tono della voce. Le parole usate possono essere affettuose, ma il suo sguardo o la sua voce bastano a volte a ferire il compagno. Per reazione lui si mette sulla difensiva, facendola così sentire dalla parte del torto. Lui invalida il suo atteggiamento così da giustificare se stesso. Gli uomini sono più inclini a litigare quando hanno commesso un errore o hanno turbato la donna che amano. Se delude la compagna, un uomo si affanna a spiegarle che non è il caso di prendersela tanto. Crede che esponendole le sue ragioni la farà sentire meglio. Ciò che non sa è che in quei momenti lei ha bisogno soprattutto di essere ascoltata e di vedere che ai suoi sentimenti viene attribuito il giusto valore.

COME ESPRIMERE LE DIVERGENZE SENZA LITIGARE L'esternazione di differenze e disaccordi può essere molto complicata. I nostri genitori in buona parte non discutevano affatto oppure litigavano furiosamente. Ecco un prospetto in cui vengono illustrate le modalità con cui uomini e donne creano inconsapevolmente motivi di litigio e alcuni suggerimenti per ovviare a tali inconvenienti. In tutti gli esempi fornisco prima una possibile domanda retorica femminile e quindi spiego come, con tutta probabilità, essa verrà interpretata dall'uomo. Passo poi a illustrare le giustificazioni da lui addotte e in che modo una donna possa sentirsi ferita. Concludo suggerendo qualche tecnica per mezzo delle quali uomini e donne potranno esprimere se stessi in maniera più positiva e senza scatenare liti. 179

ANATOMIA DI UN LITIGIO 1. QUANDO LUI TORNA A CASA TARDI La domanda retorica di lei Quando lui arriva tardi lei dice: "Come mai sei arrivato cosi tardi?" Oppure: "Perché non hai chiamato?" O ancora: "Non sapevo più cosa pensare." Il messaggio che lui riceve Il messaggio recepito è: "Non avevi alcun motivo di fare tardi! Sei un irresponsabile. A me non capita mai. Sono migliore di te." Come lui si giustifica Quando arriva tardi e la trova agitata lui spiega: "Sul ponte c'era molto traffico." Oppure: "A volte la vita non va come si vorrebbe." Oppure: "Non puoi pretendere che sia sempre puntuale." H messaggio che lei riceve Ciò che lei recepisce è: "Non dovresti agitarti perché ho queste ottime ragioni per essere in ritardo. Comunque il mio lavoro è più importante di te, sei troppo esigente." In che modo lei può mostrare minore disapprovazione Potrebbe dire: "Non mi piace quando fai tardi. Mi sconvolge. Ti sarei grata se la prossima volta che pensi di fare tardi tu mi telefonassi." In che modo lui può valorizzarla di più Le dice: "Ho fatto tardi e mi dispiace se ti sei preoccupata." Ancora più importante è limitarsi ad ascoltare senza dare troppe spiegazioni. Cercare di capire e valorizzare ciò di cui lei ha bisogno per sentirsi amata. 180

2. QUANDO LUI DIMENTICA QUALCOSA La domanda retorica di lei Quando lui dimentica di fare qualcosa, gli dice: "Come hai potuto dimenticartene?" Oppure: "Riuscirai a ricordartene prima o poi?" O ancora: "Come posso fidarmi di te?" Il messaggio che lui riceve Il messaggio recepito è: "Non avevi motivo di dimenticartene. Sei stupido e inaffidabile. E pensare che ho investito così tanto in questo rapporto." Come lui si giustifica Quando dimentica di fare qualcosa e lei è irritata, lui spiega: "Avevo molto da fare e me ne sono dimenticato. Sono cose che capitano." Oppure: "Non è poi così grave. Non l'ho fatto apposta." H messaggio che lei riceve Ciò che lei recepisce è: "Non dovresti prendertela tanto per sciocchezze simili. Sei troppo esigente e la tua reazione è irrazionale. Sforzati di essere più realistica. Vivi in un mondo di fantasia." In che modo lei può mostrare minore disapprovazione Se è agitata, lei potrebbe dire: "Non mi piace quando dimentichi qualcosa." Potrebbe inoltre tentare un altro approccio efficace evitando di menzionare la dimenticanza di lui e limitandosi a chiedere: "Ti sarei grata se..." (Lui si renderà conto di essersene dimenticato.) In che modo lui può valorizzarla di più Lui dice: "Ho dimenticato... sei arrabbiata con me?" Poi la lascia parlare senza farla sentire dalla parte del torto solo perché è arrabbiata. Lei percepirà la sua disponibilità ad ascoltarla e presto comincerà a mostrargli il suo apprezzamento. 181

3. QUANDO LUI NON RISPETTA I SUOI SENTIMENTI E LA FERISCE La domanda retorica di lei Quando lui non rispetta i suoi sentimenti e la ferisce, lei dice: "Come hai potuto dire una cosa del genere?" Oppure: "Come puoi trattarmi così?" O ancora: "Perché non mi ascolti mai?" Oppure: "Ti importa ancora qualcosa di me?" E: "Io ti tratto forse così?" Il messaggio che lui riceve Il messaggio recepito è: "Sei una persona cattiva e villana. Io sono molto più affettuosa di te. Non ti perdonerò mai. Dovresti essere punito. E tutta colpa tua." Come si giustifica lui Quando lui non rispetta i suoi sentimenti e lei si turba ancora di più, lui spiega: "Senti, non intendevo questo." Oppure: "Ti ascolto; vedi, lo sto facendo proprio adesso." Oppure: "Non ti ignoro sempre." Oppure: "Non rido di te." Il messaggio che lei recepisce Ciò che lei recepisce è: "Non hai alcun diritto di essere turbata. Sei illogica. Sei troppo sensibile, c'è qualcosa che non va in te. Sei insopportabile." In che modo lei può mostrare minore disapprovazione Può dire: "Non mi piace il modo in cui mi parli. Ti prego di smetterla." Oppure: "Ti stai comportando in modo meschino e questo non mi va. Voglio un momento di tregua." Oppure: "Non è in questo modo che volevo impostare la discussione. Ricominciamo daccapo." Oppure: "Non merito di essere trattata così. Ho bisogno di una pausa." Oppure ancora: "Ti prego di non interrompermi." Oppure: "Ti dispiacerebbe stare a sentire ciò che ho da dirti?" (Spesso un uomo reagisce più positivamente a dichiarazioni brevi e dirette. Domande e ramanzine sono controproducenti.) 182

In che modo lui può valorizzarla di più Le dice: "Mi dispiace, non ti meriti un simile trattamento." Tira un profondo sospiro e la ascolta parlare. E probabile che a questo punto lei faccia osservazioni del tipo: "Non mi ascolti mai." Lui potrà approfittare della prima pausa per dire: "Hai ragione. A volte non ascolto. Mi dispiace, non meriti di essere trattata così... ricominciamo. Questa volta sforziamoci di fare meglio." Ricominciare una discussione è un modo eccellente per impedirle di degenerare. Se lei è disposta a iniziare da capo, non fatela sentire dalla parte del torto. Dandole il diritto di essere turbata, la indurrete a mostrare più accettazione e apprezzamento nei vostri confronti.

4. QUANDO LUI VA SEMPRE DI FRETTA E LEI NE È INFASTIDITA La domanda retorica di lei Si lamenta: "Perché siamo sempre di corsa?" Oppure: "Perché devi sempre precipitarti?" H messaggio che lui riceve Il messaggio recepito è: "Non c'è alcun motivo di affrettarci così! Non riesci mai a rendermi felice. Nulla può indurti a cambiare. Sei un incompetente ed è chiaro che non ti importa nulla di me." Come si giustifica lui Lui spiega: "Non è poi così spiacevole/' Oppure: "È sempre stato così." Oppure: "Ora come ora non c'è nulla che io possa fare al riguardo." 'Oppure: "Non preoccuparti tanto, va bene così." Il messaggio che lei riceve Il messaggio recepito è: "Non hai alcun diritto di lamentarti. Dovresti essermi grata per quello che hai e non mostrarti sempre insoddisfatta e infelice. Non hai alcun motivo di lamentarti, stai rovinando tutto." 183

In che modo lei può mostrare minore disapprovazione Se è turbata, può dire: "Il fatto è che andare sempre di corsa non mi piace" oppure "È tanto bello quando non abbiamo fretta. La prossima volta non vorresti programmare la partenza con tempi meno serrati?" In che modo lui può valorizzarla di più Le dice: "Non piace neanche a me. Vorrei che potessimo fare le cose con calma. E una cosa davvero pazzesca." Così facendo si rapporterà positivamente ai sentimenti di lei. Anche se correre gli piace, le sarà d'aiuto dimostrandole che, almeno parzialmente, condivide il suo punto di vista.

SAPERE AIUTARE NEI MOMENTI DIFFICILI Qualunque rapporto attraversa momenti difficili. Possono verificarsi per numerose ragioni, come per esempio la perdita del lavoro, una morte, una malattia, o semplicemente la mancanza di riposo. In queste situazioni è importante imparare a comunicare in modo affettuoso, che valorizzi e trasmetta approvazione. Si crea inoltre la necessità di accettare e capire che né noi né i nostri partner siamo perfetti. Imparare a reagire positivamente ai piccoli sconvolgimenti di un rapporto rende più facile l'affrontare i problemi di maggiore portata. In ciascuno degli esempi sopra elencati la donna era turbata per qualcosa che l'uomo aveva fatto o mancato di fare. Anche gli uomini possono naturalmente provare turbamenti analoghi e i miei suggerimenti sono validi per entrambi i sessi. Se siete attualmente impegnati in un rapporto, chiedere al vostro partner come reagirebbe alle situazioni indicate potrebbe essere un esercizio utile. 184

Quando non siete irritati con il vostro partner, concedetevi un po' di tempo per individuare le parole a cui reagisce in modo più positivo ed enumerategli quelle più adatte a voi. Queste "espressioni preconcordate" possono essere di enorme utilità per neutralizzare la tensione che si instaura in presenza di un dissidio. Ricordate inoltre che per quanto corretta sia la vostra scelta di parole, ciò che conta davvero è il sentimento che sta dietro esse. Se anche usaste alcune delle frasi sopra elencate, ma il vostro partner non percepisse H vostro amore e la vostra approvazione, la tensione non si attenuerebbe comunque. Come ho già avuto modo di dire, a volte il modo migliore per evitare un litigio consiste nel prendere tempestivamente atto di ciò che sta per accadere e mettervi tranquilli per un po'. Concedetevi una pausa per concentrarvi su voi stessi, in modo da poter disporre di una dose maggiore di comprensione quando vi ritroverete con il partner. All'inizio, questi comportamenti potranno apparirvi strani se non addirittura manipolatori e ambigui. Molti sono convinti che amare significhi "dire sempre le cose come stanno". In realtà questo approccio troppo diretto non tiene conto dei sentimenti dell'ascoltatore. Si può essere onesti e diretti senza per questo offendere o ferire. Con un po' di pratica imparerete a comunicare in modo più sollecito e rassicurante e col tempo ciò diventerà del tutto naturale. Se attualmente siete impegnati in una relazione e il vostro partner sta cercando di mettere in pratica alcuni dei suggerimenti che ho dato, non dimenticate che a motivarlo è la sincera intenzione di diventare più collaborativo. In un primo tempo certi suoi atteggiamenti potranno sembrarvi non solo innaturali, ma addirittura insinceri. Non si possono annullare in poche settimane i condizionamenti di un'intera vita. Ricordatevi di apprezzare ogni suo passo, se non volete vederlo rinunciare. 185

EVITARE I LITIGI ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE Discussioni troppo accese e liti possono essere evitate se si capisce ciò di cui il nostro partner ha bisogno e si ha cura di offrirglielo. Gli esempi che seguono illustrano come sia possibile, quando una donna comunica in modo diretto i suoi sentimenti e un uomo li valorizza adeguatamente, evitare un litigio. Ero partito con mia moglie per una vacanza. Quando scendemmo dall'auto, pronti finalmente a rilassarci dopo una settimana frenetica, ero persuaso che Bonnie fosse felicissima di avere intrapreso una così bella gita. Invece lei tirò un profondo sospiro e disse: "Ho la sensazione che la mia vita sia una lunga, lenta tortura." Io non risposi subito. Tirai un profondo sospiro, poi replicai: "So cosa intendi, anch'io mi sento come se mi spremessero goccia a goccia." Parlando, mimai il gesto di strizzare un limone. Bonnie annuì e con mia sorpresa improvvisamente sorrise, cambiò argomento e cominciò a spiegarmi quanto fosse eccitata per quella vacanza. Sei anni prima le cose sarebbero andate diversamente. Avremmo litigato e, sbagliando, io ne avrei dato a lei la colpa. Sarei rimasto turbatissimo nel sentirla dire che la sua vita era una lunga, lenta tortura: avrei preso la sua osservazione come un'offesa personale e mi sarei sentito messo sotto accusa. Sarei quindi passato a spiegarle che la nostra vita non era affatto una tortura e che lei avrebbe dovuto sentirsi grata per l'interessante opportunità di svago che ci attendeva. A questo punto avremmo litigato e la nostra vacanza sarebbe davvero divenuta una lunga e lenta tortura. Tutto questo sarebbe accaduto perché allora non ero in grado di capire e valorizzare adeguatamente i suoi sentimenti. In quell'occasione, tuttavia, capii che lei stava semplicemente esprimendo uno stato d'animo passeggero e che 186

non intendeva accusarmi di nulla. Non sentii di conseguenza la necessità di mettermi sulla difensiva e con il mio commento a proposito del limone le fornii la valorizzazione necessaria. In risposta, lei mi comunicò la sua accettazione e io mi sentii amato, accettato e approvato. Poiché avevo imparato a valorizzare i suoi sentimenti, Bonnie riceveva l'amore che meritava. Non litigammo.

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CAPITOLO 10 SEGNARE

PUNTI CON L'ALTRO SESSO

Un uomo crede di segnare punti a proprio vantaggio quando fa per una donna qualcosa di molto grande, come regalarle una macchina nuova o portarla in vacanza. Pensa di segnarne di meno quando i suoi atti di gentilezza o di affetto sono di minore intensità, come per esempio aprirle la portiera dell'auto, donarle un fiore o abbracciarla. Seguendo questo ordine di idee, si convince che potrà soddisfarla al massimo solo impiegando il proprio tempo, la propria energia e la propria attenzione per compiere gesti plateali. La formula, tuttavia, non funziona, perché il metro di misurazione delle donne è diverso. Quando una donna tiene il conteggio dei punti, un dono d'amore, grande o piccolo che sia, ha sempre lo stesso valore. Le dimensioni non contano. Un uomo, invece, ritiene di segnare un punto con un piccolo regalo e trenta con un dono importante. Non capisce che per una donna le piccole cose sono importanti quanto le grandi. In altre parole, per una donna un'unica rosa conta quanto il pagamento dell'affitto di un mese. Se non comprendono questa fondamentale differenza, uomini e donne sono condannati a vivere con frustrazione e senso di delusione i loro rapporti. Ecco alcuni casi indicativi: Durante uno dei nostri incontri Pam raccontò: "Faccio moltissimo per Chuck e lui mi ignora. Solo il lavoro gli interessa." 188

Chuck disse: "Ma è il mio lavoro che ci permette di avere una bella casa e di andare in vacanza. Perché allora non è felice?" "Non m'importa della casa e delle vacanze se tra noi non c'è amore," replicò Pam. "Ho bisogno che tu mi dia di più." "Da come parli sembrerebbe che tu mi dia tantissimo." "Infatti è così. Io faccio il bucato, preparo i pasti, pulisco la casa... Tu fai una cosa sola: lavori, ossia paghi i conti. Ma ti aspetti che sia io a pensare a tutto il resto." Chuck è un medico di successo. Come accade a molti professionisti, il lavoro impegna quasi tutto il suo tempo, ma gli consente ottimi guadagni. Non riusciva a capire l'insoddisfazione di sua moglie Pam. Lui guadagnava una "bella cifra", garantiva una "vita comoda" a lei e alla famiglia eppure, tornando a casa, scopriva invariabilmente che la moglie era infelice. Chuck pensava che più denaro guadagnava, meno avrebbe dovuto impegnarsi per soddisfare la moglie quando era a casa. Pensava che il suo pingue assegno di fine mese valesse almeno trenta punti. Quando aprì una prima clinica privata raddoppiando i suoi introiti, credette di potersi attribuire sessanta punti al mese. Ignorava completamente che, agli occhi di Pam, il suo assegno valeva un punto soltanto... e che l'entità della cifra non aveva alcuna importanza. Chuck non capiva che dal punto di vista di Pam, più lui guadagnava meno lei riceveva. La nuova clinica esigeva da lui un dispendio di tempo ed energia ancora maggiore. Nel tentativo di migliorare la situazione, Pam cominciò a fare ancora di più per la loro vita di coppia. In questo modo, credeva di attribuirsi sessanta punti al mese con189

tro l'unico del marito e naturalmente la sua infelicità e la sua frustrazione crebbero. Pam aveva la sensazione di dare sempre di più ricevendone in cambio sempre meno. Dal punto di vista di Chuck, lui ora dava di più (sessanta punti) e di conseguenza le sue aspettative crescevano. Lui e la moglie erano alla pari ed era soddisfatto del loro rapporto tranne che per un aspetto... lei non era felice. La rimproverava di volere troppo. A suo parere, i suoi accresciuti guadagni equivalevano agli sforzi di lei, e il suo atteggiamento rendeva Pam ancora più furente. Dopo avere ascoltato le registrazioni del mio corso sulla coppia, Pam e Chuck furono in grado di accantonare i risentimenti e risolvere i loro problemi concentrandosi sull'amore. Riprese così nuova vita un matrimonio che sembrava ormai condannato al divorzio. Chuck scoprì che per la moglie le piccole cose significavano moltissimo. Lo sorprese constatare con quanta rapidità la situazione cambiò non appena cominciò a mostrarsi più attento nei suoi confronti. Si rese conto che per una donna le piccolezze non contano meno delle grandi cose e perché il suo lavoro contasse per Pam soltanto un punto. In effetti, Pam aveva ottimi motivi per sentirsi infelice. Aveva bisogno dell'energia, degli sforzi, dell'impegno e dell'attenzione di Chuck molto più che del loro elevato tenore di vita. Chuck scoprì che dedicando meno tempo ad arricchirsi e più al rapporto di coppia, sua moglie era molto più felice. Prese atto del fatto di aver aumentato i ritmi lavorativi nella speranza di soddisfarla. Una volta compreso il sistema di computo di Pam, potè tornare a casa in piena tranquillità, avendo imparato a darle serenità.

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LE PICCOLE COSE FANNO UNA GRANDE DIFFERENZA Sono molti i modi in cui un uomo può, con poca fatica, segnare punti agli occhi della compagna senza impegnarsi più di tanto. È solo una questione di orientare diversamente l'energia e l'attenzione che già le dedica. Buona parte degli uomini molti di questi accorgimenti li conosce già, ma non si preoccupa di metterli in pratica perché non capisce l'importanza che rivestono per le donne. Un uomo è genuinamente persuaso che le piccole cose sono insignificanti se paragonate alle grandi che fa per lei. Capita che alcuni uomini abbiano mille piccole attenzioni all'inizio di una relazióne, ma che col tempo finiscano per dimenticarle. Un qualche misterioso istinto li spinge a focalizzare le loro energie sull'attuazione di una sola grande cosa, trascurando le piccolezze tanto necessarie a una donna per sentirsi gratificata. E per gratificare una donna è necessario che l'uomo capisca ciò di cui lei ha bisogno per sentirsi amata. Il sistema di computo adottato dalle donne non è una semplice questione di preferenza, ma risponde a un'autentica necessità. Le donne hanno bisogno di molte espressioni d'affetto per sentirsi amate. Una o due soltanto, a prescindere dal loro peso oggettivo, non bastano né potrebbero bastare a soddisfarle.

CINQUANTA MODI PER SEGNARE PUNTI CON LA PROPRIA COMPAGNA

1. Tornando a casa, per prima cosa cercatela e abbracciatela. 2. Esercitatevi ad ascoltare e a fare domande. 191

3. Resistete alla tentazione di risolvere i suoi problemi... assumete invece un atteggiamento comprensivo. 4. Regalatele dei fiori e non solo in occasioni di compleanni e anniversari. 5. Complimentatevi con lei per il suo aspetto. 6. Offritevi di aiutarla quando è stanca. 7. Quando sapete che farete tardi, telefonatele per avvisarla. 8. Quando vi chiede aiuto, rispondetele di sì o di no senza farla sentire in colpa per la sua richiesta. 9. Quando vi parla, posate il giornale o spegnete la TV e concedetele la vostra piena attenzione. 10. Quando uscite, domandatele se ha bisogno di qualcosa e non dimenticate la commissione che eventualmente vi affiderà. 11. Abbracciatela spesso nel corso della giornata. 12. Telefonatele dal posto di lavoro per chiederle come sta o per comunicarle qualcosa di eccitante, oppure semplicemente per dirle: "Ti amo." 13. Ditele "Ti amo" almeno un paio di volte al giorno. 14. Rifate il letto e riordinate la camera. 15. Se è lei che lava le vostre calze, rovesciatele al diritto, in modo che non sia obbligata a farlo lei. 16. Tenete d'occhio la pattumiera e offritevi di andare a vuotarla quando è piena. 17. Quando siete fuori città, chiamatela per lasciarle un recapito e farle sapere che siete arrivato. 18. Lavate la sua auto. 19. Lavate la vostra e pulite l'interno prima di uscire con lei. 20. Lavatevi prima di fare l'amore o, se le piace, mettete un po' di acqua di colonia. 21. Spalleggiatela quando è irritata con qualcuno. 22. Qualche volta coccolatela e mostratevi affettuoso con lei anche se non pensate di fare l'amore. 192

23. Mostratevi paziente quando vi parla di sé. Non continuate a guardare l'orologio. 24. Non cambiate continuamente canale quando guardate insieme la televisione. 25. Dimostratele il vostro affetto anche in pubblico. 26. Quando vi tenete per mano, non lasciate cadere inerte la vostra. 27. Procuratevi i biglietti per il teatro, per l'opera, per il balletto o per qualunque altro tipo di spettacolo che piaccia a lei. 28. Mostratevi comprensivo quando è in ritardo o decide di cambiare vestito all'ultimo momento. 29. In compagnia, prestate più attenzione a lei che agli altri. 30. Fatela sentire più importante dei figli. Fate in modo che i bambini vedano che è lei la prima a ottenere la vostra attenzione. 31. Portatele piccoli regali... una scatola di cioccolatini o un profumo e così via. 32. Nelle occasioni speciali scattatele qualche foto. 33. Programmate brevi fughe romantiche a due. 34. Quando alloggiate in un albergo, ordinate qualcosa di speciale, come una bottiglia di champagne o dei fiori. 35. Scrivetele un biglietto o usatele qualche altra piccola attenzione nelle occasioni speciali, quali anniversari e compleanni. 36. Sorprendetela con un biglietto affettuoso o una poesia. 37. Comportatevi con lei come facevate i primi tempi del vostro rapporto. 38. Offritevi di effettuare qualche piccola riparazione in casa. Dite: "C'è bisogno di riparare qualcosa? Ho un po' di tempo libero." Ma non accollatevi più incombenze di quante ne possiate espletare. 39. Tenetele aperta la porta. 193

40. Offritevi di portare le borse della spesa. 41. In viaggio, occupatevi del bagaglio e provvedete a caricarlo in macchina. 42. Mostratevi interessato alla sua giornata, ai libri che legge, alle persone che vede. 43. Se è stanca, offritevi di prepararle una tazza di tè. 44. Mostratevi divertito dai suoi scherzi e dalle sue battute. 45. Ringraziatela quando fa qualcosa per voi. 46. Non trascurate di notare che è andata dal parrucchiere e complimentatevi con lei. 47. Inventate occasioni per restare soli con lei. 48. Non rispondete al telefono nei momenti di intimità o quando lei vi sembra particolarmente vulnerabile. 49. Mostratele che avete sentito la sua mancanza dopo un distacco. 50. Chiedetele di completare questo elenco. Ciò DI CUI UN UOMO HA BISOGNO Cosi come è necessario che un uomo continui a rivolgere piccole gentilezze a una donna, è importante che lei si mostri particolarmente sollecita nelTapprezzarle. Un sorriso e qualche parola di ringraziamento basteranno a fargli capire che ha segnato un punto a suo vantaggio. Un uomo ha bisogno di apprezzamento e riconoscimento per poter continuare a dare e di sentire che ciò che fa è importante. Gli uomini smettono di dare quando hanno la sensazione di essere ormai dati per scontati. Tutto ciò non significa che lei debba fingere che tutto ora è perfetto solo perché lui le ha svuotato la pattumiera. Può però prendere atto della sua gentilezza e dirgli: "Grazie." In questo modo l'amore reciproco si intensificherà sempre di più. 194

Ciò CHE UN UOMO HA BISOGNO CHE UNA DONNA ACCETTI Una donna deve accettare l'istintiva tendenza maschile a focalizzare tutte le energie su un'unica grande impresa, minimizzando l'importanza di quelle più piccole. Invece di provare risentimento verso il partner, potrà collaborare costruttivamente con lui alla soluzione di questo problema. Potrà per esempio ripetergli spesso quanto apprezza le piccole cose che fa per lei e il fatto che lavori sodo e con tanta dedizione. Dovrà sforzarsi di ricordare che l'inclinazione di lui a trascurare le piccole attenzioni non significa che non la ami, ma che è troppo concentrato sulle cose grandi. Invece di litigare o di punirlo, lo incoraggerà a partecipare di più al rapporto, sollecitando il suo aiuto. Grazie a questo incoraggiamento, un uomo imparerà gradualmente a modificare la propria condotta, comincerà a rilassarsi di più e a dedicare più tempo alla moglie e alla famiglia.

ORIENTARE DIVERSAMENTE L'ENERGIA E L'ATTENZIONE Ricordo ancora la prima volta che imparai a orientare le mie energie verso le piccole cose. All'inizio del mio matrimonio con Bonnie ero quasi un lavorodipendente. Oltre a scrivere libri e a tenere seminari, esercitavo la mia professione di terapeuta per cinquanta ore alla settimana. Durante il primo anno del nostro matrimonio lei mi comunicò ripetutamente il suo bisogno di trascorrere più tempo con me e non mancò di esternare con frequenza i suoi sentimenti di abbandono e sofferenza. A volte lo faceva per iscritto, adottando quello che battezzammo il metodo della Lettera d'Amore. E una lettera che termina sempre con espressioni d'amore, ma illustra 195

anche sentimenti di collera, tristezza, paura e afflizione. Nel Capitolo 11 approfondiremo le caratteristiche e l'importanza delle Lettere d'Amore. Ecco quella che Bonnie mi scrisse in riferimento alla mia eccessiva dedizione al lavoro. Caro John, ti scrivo questa lettera per comunicarti i miei sentimenti. Non ho intenzione di dirti ciò che devi o non devi fare, voglio solo darti modo di capire il mio stato d'animo. Sono arrabbiata per il troppo tempo che dedichi al lavoro. Mi infurio quando torni a casa senza più energie da dedicare a me. Voglio passare più tempo in tua compagnia. Mi ferisce pensare che i tuoi pazienti ti stanno a cuore più di me. Mi intristisce vederti stanco e sento la tua mancanza. Ho paura che tu non abbia alcun desiderio di occuparti di me. Ho paura di essere solo un peso nella tua vita. Ho paura che tu mi giudichi una brontolona. Ho paura che per te i miei sentimenti non contino. Se tutto questo ti ferirà, mi dispiace. So che stai facendo del tuo meglio e naturalmente apprezzo la tua dedizione al lavoro. Ti amo, Bonnie

Dopo aver letto la lettera, mi resi conto che effettivamente dedicavo più tempo ai miei pazienti che a mia moglie. Offrivo loro un'attenzione totale e quando tornavo a casa ero esausto e finivo con l'ignorarla.

QUANDO UN UOMO LAVORA TROPPO La ignoravo non perché non la amassi o non mi curassi di lei, ma perché non mi rimaneva niente da dare. Ingenuamente, pensavo che lavorare sodo allo scopo di garantire una vita migliore (più denaro) a lei e alla nostra famiglia fosse sufficiente. Una volta preso atto dei suoi sentimenti, elaborai un piano per risolvere il problema. 196

Invece di vedere otto pazienti al giorno, cominciai a vederne sette e finsi che mia moglie fosse l'ottavo e il più importante. La sera tornavo a casa un'ora prima e le prestavo tutta l'attenzione che avrei riservato a un vero paziente. Mi adoperavo facendo piccole cose per lei. Il successo fu immediato. Mia moglie era più felice, e io anche. A mano a mano che la sua reazione ai miei sforzi mi faceva sentire più amato, diminuì la mia ossessione per il lavoro. Adottai ritmi meno frenetici e con mia sorpresa non solo la nostra relazione ma anche il mio lavoro ne ricevette grandi benefici. Scoprii che, stando meglio in famiglia, funzionavo meglio anche nella mia professione e questo mi fece capire che il successo nel lavoro non dipendeva unicamente dall'impegno professionale, ma anche dalla mia capacità di ispirare fiducia agli altri. Grazie all'amore della mia famiglia, provavo una maggiore sicurezza e inducevo gli altri ad avere più fiducia in me e ad apprezzarmi di più.

IN CHE MODO UNA DONNA PUÒ ESSERE D'AIUTO

Il sostegno di Bonnie ebbe un peso rilevante in questo processo di mutamento. Oltre a manifestarmi i suoi sentimenti di affetto, lei era anche molto tenace nel chiedermi di fare cose per lei e quindi a ricompensarmi manifestando il suo apprezzamento. Gradualmente, cominciai a rendermi conto di quanto fosse meraviglioso essere amato per le attenzioni che le dedicavo. Capii finalmente che non ero affatto tenuto a impegnarmi in grandi imprese e questa consapevolezza fu per me una rivelazione e un sollievo. 197

QUANDO UNA DONNA ASSEGNA PUNTI La donna è capace di apprezzare le piccole cose della vita non meno delle grandi. E una fortuna per gli uomini. Quasi tutti, infatti, aspirano a un successo sempre maggiore perché convinti che questo li renderà degni di amore. Nel loro intimo, desiderano l'amore e l'ammirazione altrui. Non sanno che potrebbero suscitare gli stessi sentimenti anche senza sforzarsi sempre al massimo. Una donna ha la possibilità di guarire un uomo dalla sua dipendenza dal successo mostrandogli di apprezzare le piccole cose che lui fa. Se però non capisce l'importanza che questo atteggiamento riveste per l'uomo, è probabile che non gli esprima l'apprezzamento necessario e si lasci invece bloccare dal risentimento.

COME CURARE L'INFLUENZA DA RISENTIMENTO Le donne apprezzano d'istinto le piccole cose. Le sole eccezioni si verificano quando una donna non comprende quanto bisogno un uomo abbia del suo apprezzamento oppure quando si convince che il punteggio non è pari. Per una donna che si sente non amata e trascurata è difficile apprezzare quello che il compagno fa per lei. Prova risentimento perché sente di avergli dato molto più di quanto abbia ricevuto e il risentimento ostacola la sua capacità di apprezzare le piccole cose. Il risentimento, come l'influenza o il raffreddore, è una sorta di malattia. Quando una donna è ammalata di risentimento tende a negare ciò che un uomo ha fatto per lei perché, in base al suo metodo di computo, lei è nettamente in vantaggio. Quando il punteggio è di quaranta a dieci a favore della donna, è molto probabile che lei cominci a sentirsi risenti198

ta. Nella sua mente qualcosa scatta. Del tutto inconsapevolmente, sottrae i dieci punti di lui dai suoi quaranta e arriva così a concludere che in realtà il punteggio è trenta a zero. Si tratta di un'operazione logica e tutto considerato comprensibile, ma disastrosa per un rapporto affettivo. Quando sottrae i punteggi segnati dal compagno dai suoi, lui si ritrova a zero. Ma il calcolo non è esatto. Lui non ha dato zero; ha dato dieci. Tornando a casa lei lo accoglie con una freddezza che gli comunica come lo consideri uno zero. Sta negando tutto ciò che lui ha fatto. Reagisce come se il compagno non le avesse dato nulla... quando invece le ha dato dieci. A questo punto generalmente l'uomo non si sente apprezzato e perde la motivazione a fare di più. Ha contratto l'influenza da risentimento. Inevitabilmente, cresce anche il risentimento di lei e la situazione peggiora per entrambi.

Ciò CHE LEI PUÒ FARE La soluzione del problema sta nella comprensione reciproca. Lui ha bisogno di sentirsi apprezzato, lei di sentirsi sostenuta. Se ciò non avviene, lo stato di malattia si aggrava. Per superare il risentimento è necessario che la donna si assuma la responsabilità di avere contribuito al problema dando di più e creando così una sperequazione nel punteggio. Deve curarsi proprio come farebbe se avesse l'influenza o il raffreddore, e concedersi una pausa. Ha bisogno di coccolarsi e permettere al compagno di dedicarle cure maggiori. Quando una donna prova risentimento, di solito non è disponibile a dare al partner la possibilità di offrirle appoggio, e se lui ci prova, tende a negare il valore dei suoi tentativi e ad assegnargli un altro zero. Assumendosi la responsabilità di avere dato troppo, potrà invece smettere di rimproverarlo e iniziare una nuova scheda segnapunti. 199

Gli offrirà un'altra possibilità e, grazie alla sua nuova comprensione, permetterà alla situazione di migliorare.

Ciò CHE PUÒ FARE LUI Un uomo che non si sente apprezzato smette di fornire sostegno. Per affrontare in modo responsabile la situazione dovrà capire che alla compagna riesce difficile assegnargli punti e mostrare di apprezzarlo quando trabocca di risentimento. Da parte sua, imparerà a liberarsi del proprio risentimento sforzandosi di capire che, per ricominciare a dare, lei ha bisogno per qualche tempo soltanto di ricevere. Le dimostrerà quindi il suo amore e il suo affetto in tanti piccoli modi senza aspettarsi un immediato ritorno. Gli sarà inoltre utile assumersi la responsabilità di averla fatta "ammalare" perché ha trascurato di fare le piccole cose di cui lei sente la necessità. Forte di questa nuova consapevolezza, potrà dare senza aspettarsi troppo in cambio, almeno finché lei non sarà guarita. Infine, scoprire che è in grado di risolvere il problema lo aiuterà a liberarsi anche del proprio risentimento. Se continuerà a dare, e da parte sua lei si concederà , un periodo di riposo e accetterà con amore il sostegno del compagno, l'equilibrio sarà presto ristabilito.

PERCHÉ GII UOMINI DANNO DI MENO È raro che un uomo si proponga consapevolmente di prendere più di quanto dà, eppure è abbastanza normale che in un rapporto accada proprio questo. Probabilmente ne avete fatto anche voi l'esperienza. È molto frequente che le donne si lamentino dei loro compagni accusandoli di di200

ventare sempre più passivi. Anche gli uomini si sentono trattati ingiustamente. All'inizio le donne si mostrano affettuose e colme di gratitudine, ma finiscono per divenire esigenti e piene di rancore. Per risolvere il mistero è sufficiente ricordare che il computo dei punti differisce nei due sessi. Ecco le cinque ragioni principali per cui un uomo smette di dare. 1.1marziani idealizzano l'imparzialità. Un uomo concentra tutte le sue energie su un progetto lavorativo e crede così di avere segnato cinquanta punti. Una volta a casa, aspetta passivamente che sua moglie faccia altrettanto. Non sa che dal punto di vista di lei di punti ne ha segnati uno soltanto. Smette di dare perché è convinto di avere già dato abbastanza. A suo parere, consentirle di segnare i cinquanta punti necessari a pareggiare il conto è la cosa giusta da fare. Non capisce che la sua dedizione al lavoro gliene ha fatto guadagnare in realtà uno solo. Il suo concetto di equità funzionerà soltanto se capirà e rispetterà il fatto che le donne attribuiscono soltanto un punto a ciascun dono d'amore. È questa una nozione che riveste applicazioni pratiche per entrambi i sessi. Vediamole: Per gli uomini: Ricordate che per una donna le cose grandi e le cose piccole valgono tutte un punto. Tutti i doni d'amore si equivalgono e sono ugualmente necessari. Per evitare risentimenti, esercitatevi a fare le piccole cose che fanno una grande differenza. Non pretendete che una donna si senta soddisfatta se oltre alle grandi non riceve in abbondanza anche le piccole espressioni d'amore. Per le donne: Ricordate che gli uomini vengono da Marte; non sono istintivamente motivati a fare le piccole cose. Danno di meno non perché non amano a sufficienza, ma perché convinti di avere già fatto la loro parte. Non prendetelo come un fatto personale. Incoraggiateli invece 201

chiedendo di più. Non aspettate di arrivare all'esasperazione o a un'eccessiva disparità di punteggio. Non esigete il suo sostegno; abbiate fiducia nel fatto che lui vuole donarcelo, anche se ha bisogno di un po' di incoraggiamento per riuscirci. 2. Le venusiane idealizzano l'amore incondizionato. Una donna dà d'istinto tutto ciò che può e si accorge di avere ricevuto di meno solo quando è ormai vuota e logorata. Non comincia subito a tenere il conto dei punti; dà liberamente e pensa che l'uomo faccia altrettanto. Ma, come abbiamo visto, non è così. Un uomo dà liberamente soltanto finché, dal suo punto di vista, il punteggio non diventa impari e allora assume un atteggiamento passivo, in attesa di ricevere la sua parte. Davanti a una donna felice di dare, un uomo pensa automaticamente che lei voglia rimettersi in pari e che sia quindi lui ad aver segnato il maggior numero di punti. Non gli passa neppure per la testa che possa essere il contrario. Per nulla al mondo continuerebbe a dare una volta convinto che il calcolo dei punti è a suo sfavore. Per gli uomini: Ricordate che quando una donna dà sorridendo, questo non significa necessariamente che il punteggio è quasi pari. Per le donne: Ricordate che quando date con generosità a un uomo, lui si convincerà che il punteggio è pari. Se volete motivarlo a dare di più, dovete smettere di dare. Fatelo con garbo e con grazia, ma fatelo. Permettetegli di fare piccole cose per voi. Incoraggiatelo chiedendo il suo aiuto e quindi dimostrategli il vostro apprezzamento. 3.1 marziani danno dietro richiesta. I marziani trovano motivo d'orgoglio nell'essere autosufficienti. Non chiedono aiuto a meno che non ne abbiano realmente bisogno. Su Marte è scortese offrire aiuto non richiesto. 202

Al contrario, le venusiane non sono affatto riluttanti a offrire il loro sostegno. Quando amano qualcuno, danno in ogni modo possibile. Non aspettano una richiesta precisa, e più amano più sono disposte a dare. Davanti a un uomo che non offre spontaneamente aiuto, una donna è indotta a credere che lui non la ami. Può addirittura decidere di mettere alla prova l'amore del compagno rifiutandosi di chiedergli alcunché in attesa che sia lui a farsi avanti. Quando poi questo non accade, prova risentimento. Non capisce che lui sta aspettando una richiesta esplicita. Come abbiamo visto, per un uomo segnare punti è importante. Quando nell'ambito di un rapporto un uomo sente di avere dato di più, d'istinto comincerà a chiedere maggior sostegno; si sente autorizzato a ricevere e comincia a chiedere sempre di più. D'altro canto, quando ha dato meno, non si sognerà neppure di aumentare le sue pretese. Non chiederà sostegno, ma cercherà i modi per offrirne. Quando una donna non chiede sostegno, un uomo può farsi l'errata convinzione che il punteggio sia pari, oppure che sta a lui dare di più. Non sa che lei sta aspettando un'offerta spontanea. Anche questa nozione riveste applicazioni pratiche per entrambi i sessi. Per le donne: Ricordate che un uomo ha bisogno di sapere come e quando dare di più. Il suo è un atteggiamento di attesa. Reagisce nel modo corretto solo quando è la compagna ad avanzare una richiesta in tal senso o gli spiega come lui stesso abbia bisogno di dare di più. Inoltre, facendo richieste precise lei gli consente di capire che cosa ci si aspetta da lui. Buona parte degli uomini molto spesso non sa come comportarsi in queste circostanze. Anche se intuisce che sta dando di meno, a meno che la compagna non gli rivolga richieste specifiche, è probabile che un uomo dedichi ancora maggiori energie alle grandi cose 203

(come per esempio il lavoro), pensando erroneamente che più successo e più soldi siano la risposta giusta. Per gli uomini: Ricordate che una donna non è istintivamente portata a chiedere il sostegno che desidera. Aspetta invece che siate voi a offrirglielo. Esercitatevi a mostrarvi cooperativi in tanti piccoli modi. 4. Le venusiane dicono di sì anche quando il punteggio non è pari. Gli uomini non capiscono che una donna acconsentirà alla loro richiesta di sostegno anche se il punteggio non è alla pari. Se è in grado di sostenere il suo uomo, lo farà senza pensare affatto al conteggio dei punti. E importante che gli uomini stiano attenti a non chiedere troppo. Se la compagna ha la sensazione di stare dando più di quanto riceva, dopo qualche tempo proverà risentimento. Gli uomini credono erroneamente che finché la compagna reagisce affermativamente ai loro bisogni e alle loro richieste, significa che sta a sua volta ricevendo ciò che le serve. Pensano che il punteggio sia pari anche quando non lo è. Nei primi due anni del nostro matrimonio, avevo l'abitudine di portare mia moglie al cinema circa una volta alla settimana. Un giorno lei si infuriò con me e disse: "Facciamo sempre quello che vuoi tu. Mai quello che farebbe piacere a me." Ne rimasi genuinamente sorpreso. Ero convinto che, se continuava a dire di sì, era perché la situazione la soddisfaceva pienamente. Credevo che il cinema le piacesse quanto piaceva a me. Capitava di tanto in tanto che lei mi informasse che in città si rappresentava un'opera lirica o che le sarebbe piaciuto andare a un concerto. Quando passavamo davanti al teatro locale, le succedeva di fare osservazioni del tipo: "Quella commedia sembra divertente, andiamo a vederla." 204

Ma quando qualche giorno dopo io dicevo: "Andiamo a vedere questo film, le recensioni sono ottime," lei rispondeva allegramente: "D'accordo." Erroneamente, ero convinto che fosse felice quanto me di andare al cinema. In realtà, a lei interessava soprattutto passare qualche ora insieme e il cinema era una soluzione come un'altra, ma quello che avrebbe realmente desiderato era partecipare agli eventi culturali della città. Ecco perché continuava a nominarli nelle conversazioni. Ma poiché continuava ad acconsentire alle mie proposte, io non capivo che si stava sacrificando per farmi felice. Per gli uomini: Ricordate che quando lei acconsente alle vostre richieste, ciò non significa che il punteggio sia pari. Anche se per lei la situazione è di venti a zero a suo favore, vi dirà ugualmente: "Naturalmente passerò a prendere i tuoi vestiti in lavanderia." Oppure: "Okay, farò quella telefonata per tuo conto." Il fatto che acconsenta a fare ciò che voi volete non vuol dire che lo desideri anche lei. Chiedetele che cosa le piacerebbe fare. Raccogliete informazioni su ciò che la interessa e assecondate le sue preferenze. Per le donne: Ricordatevi che quando acconsentite immediatamente a una richiesta del vostro compagno, lui si convincerà di avere dato di più o, come minimo, che siete più o meno pari. Se vi accorgete di dare molto più di quanto non riceviate, smettetela di dirgli sempre di sì. Seppure con la dovuta gentilezza, cominciate a chiedere a lui di fare di più per voi. 5.1marziani infliggono penalità. Le donne non capiscono che gli uomini infliggono penalità quando non si sentono amati. Quando una donna ha nei confronti del compagno un atteggiamento di sfiducia, di rifiuto o di disapprovazione, lui le sottrarrà dei punti. Se per esempio un uomo si sente ferito o non amato perché sua moglie ha trascurato di apprezzare qualcosa che lui ha fatto, crederà di avere ogni diritto di cancellare i punti che lei ha già segnato. Se gliene ha attribuiti dieci, 205

può reagire togliendoglieli tutti. Se è molto ferito, può addirittura spingersi a conteggiarle un meno venti. Si tratta di un comportamento che genera molta confusione nelle donne. Lei potrebbe avere dato l'equivalente di trenta punti, ed ecco che in un batter d'occhio lui li spazza via. A questo punto, l'uomo si sente perfettamente giustificato a non dare più nulla perché è la compagna a essere in debito. Crede che il suo atteggiamento sia equo, e forse in senso matematico lo è, ma certo non è applicabile a un rapporto di coppia. Per gli uomini: Ricordate che attribuire penalità è ingiusto e controproducente. Nei momenti in cui vi sentite non amati, offesi o feriti, sforzatevi di perdonare e di ricordare tutto ciò che di buono vi ha dato. Invece di punirla, chiedetele il sostegno di cui avete bisogno e lei ve lo darà. In termini rispettosi spiegatele quanto vi ha ferito e datele l'opportunità di scusarsi. I sistemi punitivi non funzionano! Vi sentirete molto meglio se le permetterete di darvi ciò di cui avete bisogno. Ricordate che è una venusiana... non sa che cosa vi serve e neppure in che misura è in grado di ferirvi. Per le donne: Non dimenticate mai che gli uomini hanno la tendenza a infliggere penalità. Ecco due approcci che vi permetteranno di proteggervi. Il primo consiste nel rendervi conto che lui sbaglia quando vi sottrae punti. Pur con il massimo rispetto, spiegategli come vi sentite. Nel capitolo successivo esamineremo le modalità per esprimere sentimenti difficili o negativi. Il secondo approccio consiste nel riconoscere che se lui vi toglie punti è perché si sente non amato o ferito e che non esiterà ad attribuirveli di nuovo non appena percepirà ancora il vostro amore e il vostro sostegno. Sentendosi più amato per le piccole cose che fa per voi, perderà gradualmente l'abitudine a infliggervi penalità. Cercate di capire i vari tipi di amore di cui ha bisogno in modo da evitare di ferirlo. 206

Quando vi sarete rese conto della sua sofferenza, non esitate a dimostrare il vostro rammarico. Ancora più importante, dategli l'amore che non ha avuto prima. Se non si sente apprezzato, dategli l'apprezzamento di cui ha bisogno; se si sente rifiutato o manipolato, offritegli comprensione. Un uomo sicuro di essere amato dimentica l'esistenza delle penalità. La maggiore difficoltà del processo sopra illustrato sta nell'imparare a scoprire ciò che lo ferisce. Molto spesso, quando un uomo si rifugia nella sua caverna non sa che cosa lo fa soffrire e, quando ne esce, di solito non ne parla. Come può una donna sapere che cosa ha urtato i suoi sentimenti? La comprensione di come siano diversi i bisogni degli uomini (dovuta, spero, anche alla lettura di questo libro) costituisce un buon punto d'inizio, e conferisce alle donne un vantaggio di cui non hanno mai goduto prima. Un ulteriore strumento è quello fornito dalla comunicazione. Come ho già avuto modo di dire, più una donna è in grado di aprirsi ed esternare i propri sentimenti in modo rispettoso, più un uomo imparerà a sua volta a manifestare la sua sofferenza e il suo dolore.

IN CHE MODO GLI UOMINI ATTRIBUISCONO PUNTI Il criterio maschile di attribuzione dei punti differisce da quello delle donne. Ogni volta che una donna apprezza ciò che il compagno fa per lei, si sente amata e in cambio gli attribuisce un punto. Dal canto suo, per mantenere pari il punteggio, un uomo non ha bisogno altro che di amore. Le donne non sono consapevoli del potere del loro amore e spesso cercano di guadagnarsi quello del compagno facendo più di quanto in realtà vorrebbero. Quando una donna apprezza ciò che l'uomo fa per lei, 207

gli fornisce buona parte dell'amore di cui lui ha bisogno. Ricordate: gli uomini hanno bisogno soprattutto di essere apprezzati. Naturalmente, desiderano anche che la compagna partecipi equamente ai doveri della vita quotidiana, ma se non si sentono apprezzati, questa collaborazione finirà per significare ben poco. Analogamente, la donna è incapace di apprezzare le cose grandi che un uomo fa per lei a meno che lui non ne faccia anche molte di piccole. E questo che soddisfa la sua necessità primaria di sentirsi compresa, rispettata e importante. Una delle principali fonti d'amore per un uomo è la reazione affettuosa che una donna manifesta al suo comportamento. Quando una donna prepara la cena per il suo compagno, lui le attribuisce un punto oppure dieci a seconda dal modo in cui lei si comporta. Se una donna prova risentimento per il partner, il fatto che gli prepari da mangiare significherà per lui molto poco... potrebbe addirittura sottrarle uno o più punti. Il segreto per gratificare un uomo sta nell'imparare a esprimergli amore attraverso i sentimenti, non necessariamente attraverso le azioni. Anche nei momenti in cui non prova particolare amore per la compagna, un uomo può decidere comunque di rivolgerle un gesto affettuoso. Se la sua offerta viene accettata e apprezzata, comincerà nuovamente ad amarla. "Fare" è un modo eccellente per incentivare un uomo ad amare. Le donne sono diverse. Di solito una donna non si sente amata se non si sente compresa, rispettata o considerata importante. Decidere di fare qualcosa di più per il compagno non l'aiuterà a sentirsi più affettuosa, e anzi può creare in lei risentimento. Nei momenti in cui non prova amore, una donna ha soprattutto bisogno di concentrare le energie sui sentimenti negativi e di sanarli. Un uomo sente la necessità di dare la priorità al "comportamento affettuoso", perché questo farà sì che i biso208

gni d'amore della sua compagna siano soddisfatti. Lei gli aprirà il cuore e così facendo potenzierà anche l'amore di lui. Il cuore di un uomo si apre quando riesce a gratificare una donna. Una donna sente la necessità di dare la priorità ad "atteggiamenti e sentimenti d'amore", che le garantiranno il soddisfacimento dei bisogni affettivi del suo partner. Quando una donna è in grado di esprimere atteggiamenti e sentimenti d'amore, il compagno si sente motivato a dare di più. Questo a sua volta aiuterà lei ad aprirsi maggiormente. Il cuore di una donna si apre quando lei sente di ricevere il sostegno di cui ha bisogno. A volte le donne non sono consapevoli delle situazioni in cui un uomo ha maggiormente bisogno d'amore. Sono questi i momenti in cui una donna può segnare anche venti o trenta punti a proprio vantaggio. Eccone alcuni esempi:

IN CHE MODO LE DONNE POSSONO SEGNARE GRANDI QUANTITÀ DI PUNTI

Quello che succede 1. Lui commette un errore e lei non reagisce dicendo "Te l'avevo detto" né gli offre consigli. 2. Lui la delude e lei non lo punisce. 3. Lui si smarrisce quando è al volante e lei non attribuisce troppa importanza all'accaduto. 4. Lui si perde e lei riesce a vedere il lato positivo della situazione; dice: "Se avessimo preso la strada più veloce non avremmo potuto ammirare questo splendido tramonto." 209

5. Quando lui dimentica di comprare qualcosa gli dice: "Nessun problema. Potresti occupartene la prossima volta che esci?" 6. Lui se ne dimentica di nuovo e lei insiste con fiduciosa pazienza: "Nessun problema. La prossima volta?" 7. Quando si rende conto di averlo ferito, si scusa e gli dà l'amore di cui lui ha bisogno. 8. Non si sente ferita se lui le nega il suo aiuto; pensa che lui l'avrebbe accontentata se solo gli fosse stato possibile. Non lo respinge né lo disapprova. 9. Sollecita ancora una volta il suo aiuto e ancora una volta lui lo rifiuta. Non lo fa sentire dalla parte del torto, ma accetta i suoi limiti. 10. Gli chiede sostegno senza mostrarsi esigente quando lui ritiene che il punteggio è più o meno pari. 11. Gli chiede sostegno senza mostrarsi esigente anche quando è turbata o quando lui è consapevole che è lei che sta dando di più. 12. Quando lui si chiude in se stesso non lo fa sentire in colpa. 13. Quando lui emerge dalla caverna, gli dà il bentornato e non lo punisce né lo respinge. 14. Quando lui si scusa per un errore, riceve le scuse dimostrandogli disponibilità al perdono. Più è grave l'errore che lui ha commesso, più punti le assegnerà. 15. Se rifiuta di fare qualcosa per lui, non lo costringe ad ascoltare l'elencazione dei motivi per cui non può farlo. 16. Quando lui le chiede di fare qualcosa, acconsente senza perdere il suo buonumore. 17. Se lui vuole rappacificarsi dopo un litigio e comincia a fare piccole cose per lei, è pronta a dimostrargli nuovamente il suo apprezzamento. 210

18. È felice di vederlo tornare a casa. 19. Nei momenti di dissenso, invece di esprimere la sua disapprovazione, va in un'altra stanza e non ne esce finché la sua disposizione non è migliorata. 20. In situazioni particolari non tiene conto degli errori di lui che normalmente la turberebbero. 21. Apprezza sinceramente di fare l'amore con lui. 22. Se dimentica dove ha messo le chiavi, non lo guarda come se lo ritenesse un irresponsabile. 23. Quando escono insieme, esprime con tatto e garbo la sua eventuale delusione riguardo a uno spettacolo cinematografico o teatrale. 24. Non gli dà indicazioni quando è al volante o deve parcheggiare e una volta a destinazione gli mostra il suo apprezzamento. 25. Gli chiede sostegno piuttosto che soffermarsi sui suoi errori. 26. Gli esterna i suoi sentimenti negativi senza rimproverarlo, rifiutarlo o disapprovarlo.

IN CHE MODO UNA DONNA PUÒ SEGNARE UN MAGGIOR NUMERO DI PUNTI

Ciascuno di questi esempi illustra come il criterio adottato dagli uomini per segnare i punti sia diverso. Ma non è necessario che una donna metta in pratica tutti i suggerimenti elencati, poiché queste situazioni sono quelle di maggior vulnerabilità. Se la sua compagna è in grado di dargli ciò di cui ha bisogno, un uomo sarà molto generoso nelT assegnarle punti. Come accennato nel Capitolo 7 nella donna la capacità di dare amore nei momenti difficili è fluttuante come un'onda. Quando tale capacità aumenta (ossia quan211

do l'onda è in salita), è il momento giusto per fare incetta di punti. In modo analogo, anche il bisogno d'amore di un uomo subisce fluttuazioni. Ecco perché i punteggi sopraindicati sono sempre indicativi; sarà il bisogno d'amore di lui a stabilire con esattezza il punteggio di volta in volta. Se per esempio ha commesso un errore e si sente imbarazzato, dispiaciuto o se prova vergogna, il suo bisogno di amore crescerà e proporzionalmente crescerà la tendenza a essere più generoso se lei gli offrirà il necessario sostegno. In caso di reazione negativa, le assegnerà un numero di penalità proporzionato al suo bisogno d'amore. Se in conseguenza di un grave errore si sentirà rifiutato, potrà sottrarle moltissimi punti.

COSA INDUCE UN UOMO A METTERSI SULLA DIFENSIVA Può succedere che, vedendo la compagna turbata per un suo errore, un uomo si arrabbi. La sua ira in questi casi è proporzionata all'entità dell'errore. Un errore lieve non lo turberà più di tanto, mentre una colpa grave lo spingerà a mettersi sulla difensiva. A volte le donne si stupiscono che un uomo non si dichiari dispiaciuto per gli sbagli commessi, ma si tratta di una reazione facilmente spiegabile: lui teme di non venire perdonato. La consapevolezza di avere sbagliato lo addolora tanto che, invece di mostrare il proprio rammarico, si arrabbia con lei perché ha manifestato turbamento e le infligge delle penalità. Quando un uomo vive uno stato d'animo negativo, se la donna ha l'accortezza di restare in disparte, in attesa che la tempesta si plachi, una volta riacquistato l'equilibrio lui gliene sarà grato e le attribuirà molti punti. 212

Al contrario, se lei peggiora la situazione cercando di arginare la tempesta, lui la rimprovererà per aver interferito.

QUANDO GLI UOMINI ASSEGNANO PENALITÀ Quando una donna arriva a capire il sistema di computo dei punti adottato dagli uomini, acquisisce un eccezionale vantaggio. Di solito, invece, le donne ne sono sconcertate ed esitano a esternare i propri sentimenti. Certo, sarebbe magnifico se gli uomini capissero l'ingiustizia del loro metodo e cambiassero nel giro di una notte... ma i cambiamenti richiedono tempo. Una donna tuttavia può rassicurarsi pensando che se il compagno è rapido neU'attribuire penalità, lo è anche nel cancellarle. Un uomo che effettua questa operazione è simile a una donna che prova risentimento quando sa di dare più del compagno. Sottrae i punti di lui dai suoi e gli attribuisce uno zero o perfino un meno. In questi momenti un uomo dovrà sforzarsi di capire che lei soffre di una vera e propria forma di influenza da risentimento e trasmetterle ancora più amore del solito. Lo stesso accade quando un uomo infligge penalità. In questi momenti, per guarire, un uomo ha bisogno di una dose superiore di amore e se la ottiene si affretterà ad attribuire un buon punteggio alla compagna. Imparando il metodo maschile di attribuzione dei punti, una donna imparerà anche a sostenere il compagno quando lo vede distante o ferito. Invece di fare per lui piccole cose, ossia di comportarsi come vorrebbe che il compagno si comportasse con lei in una situazione analoga, saprà impegnarsi per dargli ciò che effettivamente desidera. 213

RICORDARE LE DIFFERENZE Sono numerosi i vantaggi che uomini e donne potranno acquisire se si ricorderanno che l'altro ha un criterio diverso di calcolare il punteggio. Migliorare un rapporto non richiede più energie di quante già se ne spendono e non comporta necessariamente grandi difficoltà. I rapporti sono logoranti solo finché non si impara a convogliare le proprie energie secondo le modalità più apprezzate dal partner.

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CAPITOLO 11 COME

COMUNICARE I SENTIMENTI DIFFICILI

Quando siamo turbati, delusi, frustrati o arrabbiati, comunicare in modo affettuoso diventa problematico. In presenza di emozioni negative, tendiamo a perdere il contatto con i sentimenti positivi quali la fiducia, la sollecitudine, la comprensione. In certi momenti, e a dispetto delle migliori intenzioni, è anche troppo facile trasformare il dialogo in litigio. Nella foga, ci dimentichiamo di comunicare in un modo che sia valido per il partner o per noi. In queste situazioni le donne tendono inconsciamente a rimproverare il compagno e a farlo sentire in colpa. Invece di rammentare che lui sta facendo tutto il possibile, arrivano a presumere il peggio e a mostrarsi critiche e risentite. Quando è soffocata dai sentimenti negativi, una donna incontra difficoltà a esprimersi in modo da trasmettere fiducia, accettazione e apprezzamento e non si rende conto di quanto il suo atteggiamento risulti negativo e doloroso per il partner. Quando è turbato, l'uomo tende a diventare critico nei confronti delle donne e dei loro sentimenti. Invece di rammentare che la compagna è vulnerabile e sensibile, o si mostra meschino e indifferente. Se è sopraffatto dai sentimenti negativi, incontra difficoltà a esprimersi in modo rispettoso, sollecito e comprensivo. Non si rende conto di quanto il suo atteggiamento ostile sia doloroso per lei. Sono questi i momenti in cui parlare non serve. Fortunatamente, esiste un'alternativa. Invece di esporre verbalmente i propri sentimenti al partner, si può scrivere una 215

lettera. Scrivendo avrete la possibilità di prestare ascolto ai vostri sentimenti senza temere di ferire il partner. Automaticamente, diventerete più equilibrati e affettuosi. Quando scrivono una lettera, gli uomini si fanno più solleciti, più comprensivi e più rispettosi; da parte loro, le donne sviluppano maggiori capacità di fiducia, accettazione e apprezzamento. Mettere per iscritto i sentimenti negativi è un modo eccellente per rendersi conto di quanto si possa apparire poco affettuosi al partner e, grazie a questa maggiore consapevolezza, di correggersi. Inoltre, scrivere ha una funzione catartica: liberando il campo dalle emozioni negative si dà spazio a quelle positive. Dopodiché sarà possibile rivolgersi al compagno e parlargli in modo più affettuoso e meno critico, accrescendo così le nostre opportunità di capire ed essere capiti. E probabile che dopo avere scritto una lettera non proviate più il bisogno di parlare e vi sentiate invece desiderosi di mostrarvi affettuosi con il vostro partner. Che la scriviate per esternare ì vostri sentimenti o semplicemente per sentirvi meglio, si tratta comunque di uno strumento molto utile. La tecnica della Lettera d'Amore accresce immensamente il potere e l'efficacia di questo processo. Potete scriverla o, se preferite, costruirla mentalmente.

UNA LETTERA D'AMORE A PROPOSITO DELLA SMEMORATEZZA Quando Tom dormì più a lungo di quanto avrebbe dovuto e dimenticò di accompagnare la figlia Hayley dal dentista, sua moglie Samantha si infuriò. Ma, invece di mettere Tom di fronte alla sua rabbia e alla sua disapprovazione, si sedette e gli scrìsse la seguente Lettera d'Amore. Dopodiché fu in grado di parlargli in modo più equilibrato e con maggiore serenità. 216

Grazie alla lettera, Samantha non provò l'impulso di rimproverare o di rifiutare il marito. Invece di litigare, trascorsero una deliziosa serata insieme e la settimana successiva Tom fece in modo di non saltare l'appuntamento con il dentista. Ecco la Lettera d'Amore di Samantha: Caro Tom, 1. Collera: Sono furiosa per la tua dimenticanza. Sono arrabbiata perché hai dormito troppo a lungo. Detesto quando, per schiacciare un sonnellino, dimentichi tutto il resto. Sono stanca di sentirmi l'unica responsabile. Pretendi che sia io a occuparmi di tutto, ma io sono stanca di questa situazione. 2. Tristezza: Mi rattrista che Hayley abbia saltato l'appuntamento e mi rattrista che tu l'abbia dimenticato. Sono triste perché ho l'impressione di ncm poter contare su di te. Mi rattrista che tu debba lavorare così tanto, che tu sia sempre tanto stanco, che tu abbia poco tempo per me. Mi sento ferita quando non ti mostri felice di rivedermi. Mi sento ferita quando dimentichi qualcosa. Ho l'impressione che non ti importi di me. 3. Paura: Ho paura che tocchi a me fare tutto. Ho paura di fidarmi di te. Ho paura che a te non importi. Non voglio dover fare tutto io. Ho bisogno del tuo aiuto. Ho paura di avere bisogno di te. Ho paura che non diventerai mai responsabile. Ho paura che tu lavori troppo. Ho paura che tu finisca per ammalarti. 4. Rimpianto: Provo imbarazzo quando dimentichi un appuntamento. Provo imbarazzo quando arrivi in ritardo. Mi dispiace di essere così esigente. Mi dispiace di non dimostrarti maggiormente la mia accettazione. Provo vergogna per non essere più affettuosa. Non voglio rifiutarti. 5. Amore: Ti amo. Capisco la tua stanchezza. Lavori molto. So che stai facendo del tuo meglio. Ti perdono 217

per avere dimenticato. Grazie per avere fissato un altro appuntamento. Grazie per esserti offerto di accompagnare Hayley dal dentista. So che ti stiamo davvero a cuore. So che mi ami. Mi sento fortunata ad averti vicino a me. Voglio passare una serata piena d'amore con te. Con amore, Samantha P.S.: Ho bisogno di sentirti dire che ti assumi la responsabilità di accompagnare Hayley dal dentista, la prossima settimana.

UNA LETTERA D'AMORE A PROPOSITO DELL'INDIFFERENZA L'indomani Jim doveva partire per un viaggio di lavoro e quella sera sua moglie Virginia aspirava a un po' di intimità. Portò un mango in camera e glielo offrì. Jim era a letto, sprofondato nella lettura, e si limitò a dire che non aveva fame. Sentendosi rifiutata, Virginia lasciò la stanza. Si sentiva ferita e arrabbiata, ma invece di lamentarsi con il marito per la sua scortesia e la sua insensibilità, gli scrisse una Lettera d'Amore. Dopo averla scritta, sentendosi più disposta ad accettare e perdonare, tornò in camera e disse: "Domani parti. Perché non stiamo più vicini?" Jim posò il libro e i due trascorsero una deliziosa serata. Grazie alla Lettera d'Amore, Virginia aveva trovato la forza e la dolcezza necessarie a chiedere in modo più diretto l'attenzione del partner. Non ebbe neppure la necessità di mostrargli la lettera. Ecco che cosa scrisse: Caro Jim, 1. Rabbia; È frustrante per me che tu preferisca leggere sapendo che domani partirai. Mi fa infuriare che tu 218

mi ignori. Mi fa infuriare che tu non voglia trascorrere queste ore con me e il fatto che non passiamo più tempo insieme. Per te c'è sempre qualcosa di più importante. Voglio sentire che mi ami. 2. Tristezza: Mi rattrista che tu non voglia stare con me e che tu lavori tanto. Ho la sensazione che non ti accorgeresti neppure della mia assenza. Mi rattrista che tu sia sempre così impegnato. Mi rattrista che tu non voglia parlarmi. Mi ferisce vedere che per te non è importante. Non mi sento abbastanza speciale. 3. Paura: Ho paura che tu ignori perfino le ragioni del mio turbamento. Ho paura che non ti importi nulla. Ho paura di renderti partecipe dei miei sentimenti. Ho paura che tu mi rifiuti e che finiremo per allontanarci sempre di più. Mi spaventa pensare di non poter fare nulla per rimediare. Ho paura che tu mi trovi noiosa e di non piacerti. 4. Rimpianto: Mi imbarazza avere desiderato di trascorrere un po' di tempo insieme quando a te non importava. Mi imbarazza sentirmi tanto turbata. Mi dispiace se ti sembro troppo esigente. Mi dispiace di non essere più affettuosa e capace di accettare. Mi dispiace di avere reagito con freddezza quando mi hai fatto capire di non essere disponibile. Mi dispiace di non averti dato un'altra-possibilità. Mi dispiace di non confidare a sufficienza nel tuo amore. 5. Amore: Ti amo. Ecco perché ti ho portato il mango. Volevo fare qualcosa per te. Volevo trascorrere qualche momento speciale in tua compagnia. Lo voglio ancora. Ti perdono per esserti mostrato indifferente. Ti perdono per non avere reagito nel modo giusto. Capisco che eri impegnato nella lettura. Regaliamoci una bella serata. Ti amo, Virginia P.S. La risposta che vorrei da te è: "Ti amo, Virginia, e anch'io voglio passare una bella serata con te. Mi mancherai." 219

UNA LETTERA D'AMORE A PROPOSITO DEI LITIGI Michael e Vanessa avevano da prendere una decisione di natura economica ed erano in disaccordo. Nel giro di pochi minuti cominciarono a litigare. Accorgendosi di stare urlando, Michael tirò un profondo respiro e disse: "Ho bisogno di un po' di tempo per pensare a tutto questo, poi ne discuteremo." Passò in un'altra stanza e riversò i suoi sentimenti in una Lettera d'Amore. Dopo averla scritta si sentì in grado di riprendere la discussione mostrando maggior comprensione. I due riuscirono così a risolvere il problema senza ferirsi reciprocamente. Ecco la Lettera d'Amore di Michael: Cara Vanessa, 1. Collera: Sono arrabbiato per la tua eccessiva emotività. Sono arrabbiato per il tuo continuo fraintendermi. Sono arrabbiato perché non riesci a restare calma quando parliamo. Sono arrabbiato per la tua esagerata sensibilità e per la facilità con cui ti senti ferita. Mi fa infuriare il fatto che tu non abbia fiducia in me e mi respinga. 2. Tristezza: Mi rattrista che litighiamo. Mi ferisce percepire i tuoi dubbi e la tua sfiducia. Mi ferisce perdere il tuo amore. Sono triste per il nostro litigio. 3. Paura: Ho paura di stare commettendo un errore. Ho paura di non poter fare ciò che voglio senza turbarti. Ho paura di renderti partecipe dei miei sentimenti. Ho paura che tu mi faccia sentire dalla parte del torto. Ho paura di apparire incompetente. Ho paura che tu non mi apprezzi. Ho paura di parlarti quando sei così agitata. Non so che cosa dire. 4. Rimpianto: Mi dispiace di averti ferita. Mi dispiace di non essere d'accordo con te. Mi dispiace di essermi 220

mostrato tanto freddo. Mi dispiace di oppormi con tanta foga alle tue opinioni. Mi dispiace di avere tanta fretta di fare ciò che voglio fare. Mi dispiace di metterti dalla parte del torto. Non meriti di essere trattata così. Mi dispiace di averti criticata. 5. Amore: Ti amo e voglio risolvere il nostro dissidio. Ora credo di essere in grado di ascoltarti. Voglio aiutarti. Capisco di avere ferito i tuoi sentimenti. Mi dispiace di averli sminuiti. Ti amo davvero molto. Voglio essere il tuo eroe e so che non è importante trovarsi d'accordo su tutto. Voglio che tu mi ammiri. Ho bisogno di essere me stesso e di aiutarti a essere te stessa. Ti amo. Questa volta quando parleremo sarò più paziente e comprensivo. Te lo meriti. Ti amo, Michael P.S. La risposta che vorrei da te è: "Ti amo, Michael, apprezzo la sollecitudine e la comprensione che mi dimostri. Sono sicura che risolveremo tutto."

PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DI SCRIVERE LETTERE D'AMORE Come abbiamo avuto modo di vedere più volte in questo libro, per le donne è importantissimo condividere i propri sentimenti e sentirsi comprese, considerate e rispettate. Altrettanto importante è per gli uomini sentirsi apprezzati, accettati e degni di fiducia. In un rapporto, il problema più grave insorge quando una donna rende partecipe il compagno dei propri sentimenti negativi e, come risultato, lui non si sente amato. In questo caso, l'uomo percepisce come critici, esigenti e pieni di risentimento i sentimenti di lei e quando li rifiuta, la donna si sente a sua volta privata dell'amore di 221

lui. Il successo di una relazione affettiva dipende unicamente da due fattori: la capacità dell'uomo di ascoltare con amore e rispetto e la capacità della donna di esternare le proprie emozioni in modo amorevole e rispettoso. Perché un rapporto funzioni è necessario che i due comunichino i mutamenti che si verificano nel loro sentire. Sperare in una comunicazione perfetta è naturalmente irrealistico. Fortunatamente, da qui alla perfezione lo spazio per crescere non manca.

ASPETTATIVE REALISTICHE Sperare che la comunicazione sia sempre agevole è irrealistico. Ci sono sentimenti che è difficile comunicare senza ferire l'ascoltatore. Capita che persone con un meraviglioso rapporto di coppia a volte si torturino nel tentativo di trovare un modo di comunicare che sia valido per entrambi. È difficile capire appieno il punto di vista di un'altra persona, soprattutto quando il lui o la lei in questione non dice ciò che noi vorremmo sentire. Inoltre, è difficile mostrarsi rispettosi quando i nostri sentimenti sono stati feriti. Molte coppie credono erroneamente che la loro incapacità a comunicare significhi che non si amano a sufficienza. L'amore è certamente un fattore importante da considerare, ma ciò che più conta è la capacità di comunicare e, fortunatamente, è una cosa possibile da imparare.

COME IMPARARE A COMUNICARE La buona comunicazione sarebbe per noi una seconda natura se fossimo cresciuti in famiglie capaci di comunicazioni sincere e amorevoli. Ma nelle generazioni passate, la comunicazione all'interno della coppia consisteva generalmente nell'ignorare i sentimenti negativi. Troppo spesso 222

i sentimenti negativi erano considerati una malattia vergognosa, da tenere accuratamente nascosta. Nelle famiglie meno "civilizzate" ciò che passava per comunicazione giungeva a volte alla razionalizzazione o all'espressione dei sentimenti negativi attraverso punizioni fisiche e ogni sorta di eccessi verbali... e tutto con l'intenzione di aiutare i bambini a imparare a distinguere il bene dal male. Se i nostri genitori avessero imparato a comunicare amorevolmente, senza soffocare i sentimenti negativi, da bambini non avremmo avuto alcun timore a scoprire e a esplorare le nostre reazioni negative a forza di tentativi e di errori. Diciotto anni di tentativi ed errori ci avrebbero gradualmente resi capaci di esprimere i nostri stati d'animo in modo adeguato e rispettoso. Se appartenete a questa esigua categoria di fortunati, è probabile che non abbiate bisogno di ricorrere alla Lettera d'Amore.

SE IL NOSTRO PASSATO FOSSE STATO DIVERSO Se il nostro passato fosse stato diverso, avremmo visto nostro padre ascoltare con amore e attenzione quando nostra madre gli esprimeva le sue delusioni e le sue frustrazioni. Quotidianamente, lo avremmo visto offrirle l'affettuosa sollecitudine e la comprensione di cui lei aveva bisogno. Avremmo visto nostra madre dare piena fiducia a nostro padre ed esprimergli apertamente i suoi sentimenti, senza disapprovazione né rimprovero. Avremmo scoperto che una persona può sentirsi turbata senza per questo allontanare il partner attraverso la sfiducia, la manipolazione emotiva, la disapprovazione, la condiscendenza o la freddezza. Gradualmente, saremmo arrivati a padroneggiare le nostre emozioni così come padroneggiamo innumerevoli al223

tri aspetti della nostra vita. Comunicare sarebbe stato per noi solo un'altra abitudine acquisita, come il saltare, il cantare, il leggere e il far quadrare un bilancio. Ma per la maggior parte di noi non è stato così. Invece, abbiamo speso anni e anni a imparare modalità di comunicazione scorrette, e ora comunicare in modo affettuoso, anche i sentimenti negativi, ci appare come un'impresa ardua e quasi insormontabile. Per arrivarne a comprendere appieno la difficoltà, provate a rispondere alle seguenti domande: 1. Quando vi sentite arrabbiati o pieni di risentimento, come potete esprimere amore se, durante gli anni della vostra infanzia e della vostra adolescenza, i vostri genitori litigavano o negavano la realtà per evitare i litigi? 2. Come potete indurre i vostri figli ad ascoltarvi senza doverli rimproverare o punire, se i vostri genitori urlavano e vi punivano per mantenere la disciplina? 3. Come potete chiedere un maggiore sostegno, se da bambini vi siete sentiti ripetutamente trascurati e delusi? 4. Come potete rendere gli altri partecipi dei vostri sentimenti se temete il rifiuto? 5. Come potete parlare con il vostro partner se i vostri sentimenti dicono "Ti odio"? 6. Come potete dire "Mi dispiace" se da bambini siete stati puniti per i vostri errori? 7. Come arrivare a riconoscere i vostri errori se temete la punizione e il rifiuto? 8. Come esprimere i vostri sentimenti se da bambini siete stati ripetutamente respinti o criticati perché eravate turbati e piangevate? 9. Come potete chiedere ciò che volete se da bambini vi hanno fatto ripetutamente sentire dalla parte del torto perché volevate di più? 224

10. Come potete comprendere le emozioni che si agitano in voi se i vostri genitori non hanno mai avuto il tempo, la pazienza o la saggezza di interrogarvi a questo proposito o di chiedervi che cosa vi turbava? La risposta a queste dieci domande è una sola: è possibile imparare a comunicare in modo amorevole, ma per riuscirci sono necessari impegno e fatica. Per quanto validi fossero i nostri genitori, nessuno è perfetto. Se avete problemi a comunicare, non vivete tali difficoltà come una maledizione né attribuitene tutta la colpa ai vostri genitori. Semplicemente, non avete ricevuto l'addestramento corretto né la sicurezza necessaria. Nel leggere le domande di cui sopra, è probabile che in voi siano affiorate determinate emozioni. Non sprecate questa opportunità. Concedetevi subito venti minuti per scrivere una Lettera d'Amore a uno dei vostri genitori. Prendete carta e penna e cominciate a scrivere ciò che provate. Fatelo subito, il risultato vi sorprenderà.

DIRE TUTTA LA VERITÀ Le Lettere d'Amore funzionano perché aiutano a dire la verità. Esplorare solo una parte dei propri sentimenti non è altrettanto terapeutico. Per esempio: 1. Percepire la vostra collera potrebbe non aiutarvi affatto e avere l'unico risultato di accrescerla. Concentrandovi solo sulla collera, vi sentirete ancora più furiosi. 2. Piangere per ore può lasciarvi vuoti e spenti, se non riuscite ad andare oltre e a superare la tristezza. 225

3. La percezione delle vostre paure può rendervi perfino più timorosi. 4. Provare dispiacere senza cercare di superarlo può farvi sentire in colpa e pieni di vergogna e addirittura minare la stima che avete di voi stessi. 5. Sforzandovi di essere sempre affettuosi vi costringerete a soffocare tutti i sentimenti negativi e col tempo la vostra capacità di provare emozioni finirà con l'atrofizzarsi. Le Lettere d'Amore funzionano perché insegnano a esprimere in modo autentico ed esauriente tutti i sentimenti. Per sanare la nostra sofferenza interiore dobbiamo percepire ciascuno dei quattro aspetti primari, ossia collera, tristezza, paura e dolore.

PERCHÉ LE LETTERE D-AMORE FUNZIONANO L'espressione di ciascuno di questi quattro livelli emotivi dà sfogo alla sofferenza, permettendoci così di liberarcene. Limitarsi a esplorarne soltanto due non è altrettanto efficace, perché buona parte delle nostre reazioni negative non sono sentimenti autentici, bensì meccanismi di difesa che utilizziamo inconsciamente per sfuggire a quelli reali. Per esempio: 1. Le persone che si arrabbiano facilmente cercano in realtà di sfuggire al dolore, alla tristezza, alla paura o al rimpianto. Quando riescono a percepire i loro sentimenti più vulnerabili, la collera si dilegua permettendo loro una maggiore disponibilità affettiva. 226

2. Le persone che piangono facilmente hanno difficoltà ad arrabbiarsi, ma se aiutate a esprimere la collera diventano più serene e disponibili. 3. Le persone timorose hanno usualmente bisogno di percepire ed esprimere la loro collera; solo così la paura si allontana. 4. Le persone che provano spesso rammarico e senso di colpa hanno generalmente bisogno di percepire ed esprimere la collera e il risentimento per imparare ad amarsi come meritano. 5. Le persone disponibili e affettuose ma inclini a sentirsi depresse o poco reattive hanno bisogno di chiedersi: "Se fossi arrabbiato o turbato per qualcosa, come esprimerei questi miei sentimenti?" e mettere per iscritto le risposte. Ciò le aiuterà ad accostarsi ai sentimenti che si nascondono dietro la depressione e la poca reattività. È possibile utilizzare le Lettere d'Amore in questo senso.

SENTIMENTI CHE NE GELANO ALTRI Ecco alcuni esempi di come uomini e donne utilizzano le emozioni negative per sfuggire alla sofferenza autentica o per reprimerla. Non dimenticate che si tratta di un processo automatico di cui spesso non si è consapevoli. Riflettete su queste domande: • Ti capita mai di sorridere quando sei davvero arrabbiato? • Hai mai simulato collera quando nel tuo intimo avevi paura? 227

• Ridi e scherzi quando ti senti molto triste e ferito? • Hai la tendenza a dar la colpa agli altri quando hai paura o ti senti in colpa? Ecco un prospetto che illustra in che modo uomini e donne negano comunemente i loro veri sentimenti. E chiaro che non tutti si riconosceranno negli atteggiamenti rispettivamente attribuiti al loro sesso. Ricordate che si tratta semplicemente di uno strumento utile per capire come possa capitare a tutti noi di essere inconsapevoli dei nostri reali sentimenti.

COME CELIAMO I NOSTRI VERI SENTIMENTI In che modo gii uomini nascondono il loro dolore (attraverso un processo generalmente inconsapevole) 1. Gli uomini possono ricorrere alla collera per sfuggire a sentimenti dolorosi quali tristezza, afflizione, senso di colpa e paura. 2. Gli uomini possono ricorrere all'indifferenza e allo scoraggiamento per sfuggire ai sentimenti dolorosi di collera. 3. Gli uomini possono sentirsi offesi per evitare di sentirsi feriti. 4. Gli uomini possono ricorrere alla collera e all'indignazione per evitare di sentirsi timorosi o incerti. 5. Gli uomini possono provare vergogna per sfuggire alla collera e all'afflizione. 6. Gli uomini possono ricorrere alla pacatezza e alla calma per sfuggire alla collera, alla paura, al disappunto, allo scoraggiamento e alla vergogna. 7. Gli uomini possono ricorrere alla presunzione per evitare di sentirsi inadeguati. 8. Gli uomini possono ricorrere all'aggressività per evitare di avere paura. 228

In che modo le donne nascondono il loro dolore (attraverso un processo generalmente inconsapevole) 1. Le donne possono ricorrere all'ansia e alla preoccupazione per sfuggire a sentimenti dolorosi quali collera, senso di colpa, paura e delusione. 2. Le donne possono provare sconcerto per evitare collera, irritazione e frustrazione. 3. Le donne possono ricorrere all'ansia per evitare imbarazzo, collera, tristezza e rimpianto. 4. Le donne possono ricorrere alla paura e all'incertezza per evitare la collera, il dolore e la tristezza. 5. Le donne possono ricorrere all'afflizione per evitare di sentirsi arrabbiate e timorose. 6. Le donne possono ricorrere alla speranza per sfuggire alla collera, alla tristezza e alla sofferenza. 7. Le donne possono ricorrere alla felicità e alla gratitudine per evitare di sperimentare tristezza e disillusione. ! 8. Le donne possono ricorrere all'amore e al perdono per evitare di sentirsi ferite e arrabbiate.

RISOLVERE SENTIMENTI NEGATIVI Non è facile capire e accettare i sentimenti negativi di un altro se i nostri non sono stati ascoltati e tenuti nella dovuta considerazione. Maggiore è la nostra capacità di sanare i sentimenti irrisolti dell'infanzia, più ci sarà facile esprimerli in modo responsabile e prestare ascolto a quelli del partner senza provare impazienza, frustrazione o risentimento. Quanto più vi ostinerete a negare la vostra sofferenza, tanto più difficile vi riuscirà prestare ascolto a quella altrui. Se provate impazienza o intolleranza davanti ai sen229

timenti infantili degli altri, è molto probabile che reagiate nello stesso modo ai vostri. Per cambiare è necessario affrontare la realtà sotto una luce nuova; riconoscere che dentro di noi c'è un bambino che prova turbamento anche quando la nostra mente adulta e razionale sa che non ce n'è alcun motivo. Dobbiamo isolare questa parte tanto emotiva del nostro io e dedicarle le attenzioni affettuose di un genitore. È necessario che chiediamo a noi stessi: "Che cosa c'è? Soffri? Quali sono i tuoi sentimenti? Che cosa ti ha turbato? Perché sei arrabbiato? Che cosa ti rattrista? Di che cosa hai paura? Che cosa vuoi?" Ascoltando i nostri sentimenti con comprensione, ci accorgeremo che quelli negativi vengono miracolosamente sanati e che siamo in grado di reagire alle situazioni in modo molto più amorevole e rispettoso. Attraverso la comprensione dei nostri sentimenti infantili, consentiamo a quelli improntati all'amore di permeare ogni nostra parola. Se da bambini le nostre emozioni più intime sono state ascoltate e valorizzate con il giusto affetto, da adulti sapremo evitare di impantanarci nelle emozioni negative. Ma poiché buona parte di noi non ha avuto questa fortuna, è necessario che rimediamo da soli.

IN CHE MODO IL PASSATO CONDIZIONA IL PRESENTE Anche a voi sarà capitato di sentirvi intrappolati in stati d'animo negativi. Ecco alcuni modi in cui le emozioni irrisolte dell'infanzia possono condizionarci quando affrontiamo le tensioni della nostra vita di adulti: 1. In presenza di un evento frustrante, non possiamo fare a meno di restare infastiditi e arrabbiati, anche . se il nostro io adulto ci dice che dovremmo sentirci calmi, amorevoli e tranquilli. 230

2. In presenza di un evento deludente, restiamo impantanati nella tristezza e nel dolore, anche se il nostro io adulto ci dice che dovremmo recuperare l'entusiasmo, la felicità e la speranza. 3. In presenza di un evento inquietante, non rinunciamo a sottrarci alla paura e alla preoccupazione, anche se il nostro io adulto ci dice che dovremmo recuperare la sicurezza e la fiducia. 4. In presenza di un evento imbarazzante, restiamo impantanati nel dispiacere e nella vergogna, anche quando il nostro io adulto ci dice che dovremmo sentirci di nuovo sicuri, competenti e meravigliosi.

TACITARE I SENTIMENTI ATTRAVERSO LE DIPENDENZE Da adulti, siamo generalmente inclini a controllare le emozioni negative evitandole. In questo senso, è pratica comune ricorrere alle dipendenze che abbiamo sviluppato per tacitare le grida dei sentimenti e dei bisogni non soddisfatti. Dopo un bicchiere di vino, per un po' il dolore svanisce. Ma invariabilmente finirà col tornare. Paradossalmente, è proprio tentando di evitare gli stati d'animo negativi che diamo loro il potere di controllare la nostra esistenza. Imparando ad ascoltare e a tenere in debito conto le emozioni più profonde, diminuiremo invece gradualmente la presa che esse esercitano su di noi. E chiaro che in momenti di grande turbamento diventa impossibile comunicare con la dovuta efficacia. Sono tornati a galla i sentimenti irrisolti del passato. È un po' come se il bambino a cui non è mai stato permesso un capriccio, ora se ne concedesse uno, soltanto per trovarsi ancora una volta esiliato nell'armadio. 231

Le nostre emozioni infantili non risolte ci condizionano imprigionando la nostra consapevolezza di adulti e impedendo la comunicazione. Finché non impareremo ad ascoltare con la dovuta attenzione questi sentimenti apparentemente irrazionali (che sembrano intrufolarsi nella nostra vita proprio quando avremmo bisogno di tutto l'equilibrio possibile), essi continueranno a minare la nostra capacità di comunicare in modo positivo. Il segreto per comunicare i sentimenti difficili e penosi sta nell'avere la saggezza (e la voglia) di metterli per iscritto, così da acquisire consapevolezza di quelli più positivi. Maggiore è la nostra capacità di trasmettere al partner l'amore che merita, più ricco sarà il nostro rapporto. Se impareremo a mostrare il nostro turbamento, per il partner sarà molto più facile fornirci l'appoggio di cui abbiamo bisogno.

SEGRETI DEL SELF-HELP Scrivere Lettere d'Amore è un eccellente strumento di selfhelp ma, se non vi abituate subito a farlo, è probabile che dimentichiate come si fa. Il mio suggerimento è che almeno una volta alla settimana, quando qualcosa vi turba, vi mettiate seduti a scrivere una Lettera d'Amore. È uno strumento utile non solo per appianare le difficoltà con il partner ma anche quando il disagio riguarda solo voi stessi. Scrivere Lettere d'Amore vi aiuterà ogni volta che vi sentirete risentiti, infelici, ansiosi, depressi, irritati, stanchi o semplicemente stressati. Ogni volta che avrete voglia di sentirvi meglio, scrivetene una. Forse non modificherà radicalmente il vostro umore, ma certo vi permetterà di avanzare nella direzione prescelta. Nel mio primo libro, What You Feel You Cari Heal, [Quel che vedi lo puoi curare] discuto in modo più approfondito dell'importanza di esplorare i propri sentimenti 232

e scrivere Lettere d'Amore. Nella serie di registrazioni Healing the Heart, [Curare il cuore], inoltre, illustro visualizzazioni ed esercizi basati sulla tecnica della Lettera d'Amore e tesi a superare l'ansia, sfogare il risentimento, amare il bambino che si nasconde in noi e sanare le ferite emotive del passato. Molti altri testi sono stati scritti su questo argomento; leggerli vi aiuterà a sintonizzarvi sui vostri sentimenti più profondi e a curarli. Ma ricordate, se non permettete alla parte più emotiva del vostro io di parlare e di essere ascoltata, guarire sarà impossibile. I libri possono costituire uno stimolo ad amare di più voi stessi, ma solo ascoltando, scrivendo o esprimendo a viva voce i vostri sentimenti ci riuscirete davvero. Esercitandovi nella tecnica della Lettera d'Amore, comincerete a conoscere la parte di voi che di amore ha più bisogno. Prestando ascolto ai vostri sentimenti ed esplorando le vostre emozioni, la aiuterete a crescere e a svilupparsi. A mano a mano che il vostro io riceve l'amore e la comprensione necessari, anche la vostra capacità di comunicazione migliorerà. Diventerete capaci di reagire alle situazioni con maggiore serenità. Anche se siamo stati tutti programmati per nascondere i nostri sentimenti e reagire in modo difensivo, è possibile imparare a comportarsi diversamente. A questo scopo è necessario però che ascoltiate ed esploriate i sentimenti irrisolti che non hanno mai avuto la possibilità di venire sanati. Per guarire, questa parte di voi ha bisogno di essere ascoltata e compresa; in questo sta la guarigione. La tecnica della Lettera d'Amore è un modo sicuro per esprimere sentimenti irrisolti, emozioni negative e desideri senza venire respinti o giudicati. Ascoltando i nostri sentimenti, ci rapportiamo con la parte emotiva del nostro io, come se fosse un bambino piccolo che piange tra 233

le braccia di un genitore affettuoso. Trattando la parte infantile di noi con amore e rispetto, cureremo gradualmente le ferite mai chiuse del nostro passato. Molte persone crescono troppo in fretta perché rifiutano e reprimono i propri sentimenti. In loro, il dolore irrisolto rimane in attesa di tornare in superficie per essere compreso e curato. Ma reprimere il dolore e l'infelicità non basta a cancellarli. Ormai sappiamo che molti disturbi fisici sono direttamente collegati alla sofferenza emotiva irrisolta. Tale sofferenza si trasforma generalmente in dolore fisico o malattia e può causare la morte prematura. Inoltre, quasi tutte le compulsioni distruttive, ossessioni e dipendenze che ci affliggono sono espressione delle ferite interiori. L'ossessione per il lavoro, tanto diffusa tra gli uomini, è un disperato tentativo di guadagnarsi l'amore nella speranza di placare il dolore e il disordine interiore. L'ossessione per la perfezione, tanto diffusa tra le donne, è un disperato tentativo di mostrarsi degne di amore, nell'intento di ridurre la sofferenza emotiva. Qualunque atteggiamento, se portato all'esasperazione, può trasformarsi in un mezzo per ottundere il dolore di un passato irrisolto. La nostra società ci fornisce ogni sorta di distrazioni in grado di aiutarci a sfuggire al dolore. Al contrario, le Lettere d'Amore vi insegnano a guardarlo in faccia, a capirlo e quindi a curarlo. Ogni volta che scrivete una Lettera d'Amore, donate al vostro io ferito l'amore, la comprensione e l'attenzione di cui ha bisogno per diventare più forte e più sano.

IL POTERE DELLA PRIVACY A volte, mettendo per iscritto i vostri sentimenti, conquisterete una consapevolezza che vi sarebbe impossibile spe234

rimentare in presenza di un'altra persona. La completa solitudine crea quell'atmosfera di sicurezza che sola consente di spingervi più in profondità. Anche se ritenete di poter parlare di qualunque cosa con il vostro partner, è opportuno che almeno saltuariamente vi dedichiate a questo esercizio da soli. Scrivere Lettere d'Amore in privato è inoltre consigliabile anche perché vi concede un po' di tempo da dedicare a voi stessi senza dipendere da nessun altro. Approfittate dei momenti di equilibrio e serenità per rileggere le vostre lettere; potrete riesaminare i vostri sentimenti con maggiore obiettività e questo vi aiuterà a esprimere i sentimenti negativi in modo più rispettoso. Inoltre, se dopo avere scritto una Lettera d'Amore vi sentite ancora turbati, è probabile che rileggendola vi sentirete meglio.

IL POTERE DELL'INTIMITÀ

Scrivere una Lettera d'Amore in privato è già di per sé terapeutico, ma non sostituisce il nostro bisogno di essere ascoltati e capiti dagli altri. Quando scrivete una Lettera d'Amore manifestate amore per voi stessi, ma quando la fate leggere ricevete amore. Per accrescere la capacità di amare noi stessi, abbiamo bisogno anche di sentirci amati. Rendere qualcun altro partecipe della verità significa aprire la porta all'amore. Per ricevere più amore, abbiamo bisogno di persone con cui aprirci e confidarci senza timori. Dobbiamo, cioè, avere qualcuno a cui palesare i nostri sentimenti senza temere di perderne l'amore o di venirne criticati, giudicati o respinti. Solo esprimendo la vostra natura e i vostri sentimenti vi metterete nella situazione ideale per ricevere amore. E 235

sentendovi amati vi sarà più facile sfogare i sentimenti negativi quali risentimento, collera, paura e così via. Ciò non significa che dobbiate mettere altri a parte di tutto ciò che percepite e scoprite nel vostro animo. Ma se ci sono sentimenti che avete paura di condividere, è necessario che questo timore venga gradualmente sanato. Un terapeuta attento o un amico molto caro possono garantirvi amore e aiuto. Se non avete un terapeuta, cercate un amico che di tanto in tanto legga le vostre lettere. Scrivere in solitudine vi farà sentire meglio, ma rendere occasionalmente partecipe delle vostre Lettere d'Amore una persona a cui state a cuore e che vi ascolta con comprensione è essenziale.

IL POTERE DEL GRUPPO È questo un potere che non può essere spiegato, ma solo sperimentato. Un gruppo affettuoso può aiutarci moltissimo a prendere coscienza dei nostri sentimenti più profondi. Mostrare i vostri sentimenti a un gruppo significa disporre di un numero maggiore di potenziali dispensatori d'amore. Anche se non intervenite direttamente, ascoltare gli altri che parlano in modo aperto e franco dei loro sentimenti permetterà alla vostra consapevolezza e alla vostra capacità di comprensione di crescere. Nel corso dei seminari di gruppo che organizzo, mi succede spesso di individuare aspetti più profondi della mia natura che hanno bisogno di essere ascoltati e compresi. Quando qualcuno si alza per parlare di sé, di colpo comincio a ricordare qualcosa o a sentire qualcosa che mi riguarda. Acquisisco così nuove intuizioni riguardo a me stesso e agli altri. Di solito, al termine di un seminario mi sento più leggero e più disponibile. Il gruppo di sostegno ci è utile soprattutto se da bambini non ci è stato insegnato a esprimerci liberamente nel236

l'ambito della famiglia o di altre aggregazioni sociali. Qualunque attività sociale, se dotata di connotazioni positive, è utile e stimolante, ma parlare o ascoltare all'interno di un gruppo che ci piace o a cui si è in grado di reagire, può essere addirittura terapeutico. Io stesso mi incontro regolarmente con un piccolo gruppo di sostegno e altrettanto fa mia moglie. L'aiuto che ne riceviamo ha il potere di rafforzare il nostro rapporto e ci impedisce di sviluppare un'eccessiva dipendenza reciproca. Inoltre, quando si ascoltano i successi e i fallimenti degli altri, i nostri problemi ci sembrano meno gravi.

IL TEMPO PER ASCOLTARE Ogni volta che mettete per iscritto i vostri sentimenti e pensieri o li esternate in un gruppo, nell'ambito della coppia o nel corso di una terapia, fate qualcosa di molto utile per voi stessi. Quando vi concedete il tempo di ascoltare i vostri sentimenti è come se diceste al bambino che si nasconde in voi: "Sei importante. Meriti di essere ascoltato e io desidero farlo." Spero che utilizzerete la tecnica della Lettera d'Amore, perché l'ho vista trasformare la vita di migliaia di persone, compresa la mia. Più ne scriverete, più vi diventerà facile farlo e maggiore utilità ne ricaverete. Ci vuole esercizio, ma ne vale la pena.

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CAPITOLO 12 COME

CHIEDERE AIUTO E OTTENERLO

Se dal vostro rapporto di coppia non ricevete l'aiuto di cui avete bisogno, forse è perché non chiedete a sufficienza, oppure chiedete in modo poco efficace. La richiesta di amore e sostegno è essenziale per il successo di qualunque relazione affettiva. Ma se volete OTTENERE, dovete CHIEDERE. Chiedere aiuto è difficile per gli uomini come per le donne, ma per queste ultime è spesso molto più frustrante e deludente, ed ecco perché questo capitolo è dedicato a loro. Naturalmente, leggendolo anche gli uomini potranno approfondire la conoscenza dell'altro sesso.

PERCHÉ LE DONNE NON CHIEDONO Le donne commettono l'errore di pensare che non sono tenute a chiedere aiuto. Poiché percepiscono intuitivamente i bisogni altrui e danno ciò che possono, si aspettano che gli uomini facciano lo stesso. Quando una donna è innamorata, per lei è del tutto naturale elargire amore. Con gioia ed entusiasmo, cerca mille modi per offrire il proprio sostegno. Più ama, più si sente motivata a dare. Su Venere, tutte offrono automaticamente aiuto e non c'è quindi ragione di chiederlo. Anzi, è proprio rendendo superflua ogni richiesta che dimostrano il loro amore. Su Venere il motto è: "Amore significa non chiedere mai!" 238

La donna dà quindi per scontato che, se il suo compagno la ama, le offrirà spontaneamente il suo aiuto e lei non avrà alcuna necessità di chiederlo. Può arrivare addirittura a evitare deliberatamente di chiederlo per mettere alla prova l'amore di lui. Il partner deve addirittura anticipare le sue esigenze e offrirle aiuto anche quando non lo richiede! Ma con gli uomini questo approccio non funziona. Vengono da Marte, e su Marte se hai bisogno di aiuto non devi fare altro che chiederlo. Gli uomini non sono portati a offrire aiuto, devono sentirselo chiedere. Si tratta di una realtà che può dare adito a molte confusioni, perché se si chiede aiuto a un uomo nel modo sbagliato si rischia di allontanarlo, e se non glielo si chiede affatto c'è il pericolo di non ottenerlo o di ottenerne pochissimo. All'inizio di una relazione, se una donna non riceve dal compagno l'aiuto che desidera, ne deduce che lui non ha più nulla da dare, ma continuerà a donare con pazienza e amore, pensando che prima o poi i conti verranno pareggiati. Al contrario, proprio la sua generosità persuaderà il partner di stare, a sua volta, dando abbastanza. Se lei avesse bisogno o volesse di più, pensa, smetterebbe di dare. Dimentica che lei viene da Venere e che, oltre a volere di più, si aspetta che lui le offra il suo aiuto senza bisogno di essere sollecitato. Ma poiché non glielo chiede, il partner si convince di offrirgliene già a sufficienza. Quando finalmente la donna si decide ad avanzare la sua richiesta, ha ormai dato talmente tanto e ha accumulato un risentimento tale che la sua richiesta equivale a una pretesa. Alcune donne sviluppano ostilità nei confronti del compagno semplicemente perché si trovano nella necessità di chiederne il sostegno e neppure il soddisfacimento della loro richiesta basta a disperdere il rancore. "Se devo chiedere," pensano, "non ha più valore." Gli uomini non accolgono con favore pretese e risentimenti. Anche se un uomo è disposto a offrire il proprio 239

aiuto, l'ostilità e le pretese della compagna lo spingeranno a rifiutarglielo. Non c'è nulla che lo demotiva di più. Le possibilità che lei ha di ottenere sostegno si riducono drammaticamente quando la sua richiesta diventa una pretesa. In alcuni casi, se intuisce che lei pretende di più, il partner arriverà addirittura a dare di meno. Tutto questo fa sì che molte donne vivano con estrema difficoltà i loro rapporti con gli uomini. Il problema sembra insormontabile, ma non lo è. Ricordando che gli uomini vengono da Marte, le donne possono imparare nuovi modi per chiedere ciò che vogliono: modi che funzionano. Nei miei seminari ho insegnato a migliaia di donne l'arte di chiedere, e i nuovi approcci adottati hanno riscosso immediato successo. In questo capitolo esamineremo le tre fasi relative al meccanismo del chiedere e dell'ottenere ciò che si vuole. Sono: (1) esercitarsi a chiedere correttamente ciò che già si ottiene; (2) esercitarsi a chiedere di più, anche quando si ha la certezza di ricevere una risposta negativa, e ad accettare tale rifiuto; (3) esercitarsi nella richiesta assertiva.

FASE i: CHIEDERE CORRETTAMENTE CIÒ CHE GIÀ SI STA OTTENENDO

La prima cosa da fare per ottenere di più nell'ambito di un rapporto è esercitarsi a chiedere ciò che già si sta ottenendo. Acquistare consapevolezza di ciò che il partner sta già facendo per voi. Mi riferisco soprattutto alle piccole cose come trasportare scatole pesanti, aggiustare oggetti, pulire e altre incombenze di poca entità. In questa fase è importante imparare a chiedergli le cose che già fa senza dare nulla per scontato e offrirgli in cambio il vostro apprezzamento. Rinunciate temporaneamente a ricevere da lui un aiuto non richiesto. 240

In sostanza, non pretendete da lui più di quanto è abituato a dare. Limitatevi invece ai piccoli incarichi che si accolla normalmente. Fate in modo che si abitui a sentirvi avanzare richieste in tono non esigente. In presenza di un tono esigente, infatti, e per quanto cortesi possano essere le vostre parole, tutto ciò che il vostro compagno sentirà è che non sta dando abbastanza. Si sentirà non amato e non apprezzato, e sarà incline a dare di meno finché voi non gli avrete dimostrato di apprezzare ciò che già sta dando. C'è un'altra ragione per cui è opportuno cominciare a chiedergli ciò che già vi sta dando. Dovete imparare a chiedere secondo modalità che lui è in grado di capire e a cui è in grado di rispondere. Ecco che cosa significa "chiedere correttamente".

SUGGERIMENTI PER MOTIVARE UN UOMO Sono cinque i segreti per una corretta richiesta di aiuto rivolta a un marziano: scelta del momento, atteggiamento non esigente, concisione, approccio diretto e corretta formulazione. Esaminiamoli più da vicino: 1. Scelta del momento. Attenzione a non chiedergli di fare qualcosa che lui ha palesemente già in progetto di fare. Per esempio, se si accinge a vuotare la pattumiera, non ditegli: "Potresti vuotare la pattumiera?" Riuscireste soltanto a irritarlo. La scelta del momento è essenziale. Inoltre, se è impegnato in qualcos'altro, non aspettatevi che risponda immediatamente alla vostra richiesta: 2. Atteggiamento non esigente. Ricordate, una richiesta non è una pretesa. Se il vostro atteggiamento è esigente o rivela risentimento, a dispetto della cura con cui sce241

glierete le parole, lui sentirà di non essere apprezzato per quanto vi ha già dato e probabilmente risponderà di no. 3. Concisione. Evitate di elencargli i motivi per cui do vrebbe aiutarvi. Partite dal presupposto che non ha biso gno di essere convinto. Più lunghe saranno le spiegazioni, maggiore sarà la sua resistenza. Avrà la sensazione che non avete fiducia nella sua capacità e disponibilità ad aiutar vi. Comincerà a sentirsi manipolato, e non più libero di offrire il proprio sostegno. Proprio come una donna turbata non ha alcuna voglia di sentirsi elencare le ragioni per cui il suo turbamento è infondato, un uomo non ha alcuna voglia di ascoltare le ragioni per cui dovrebbe soddisfare la richiesta della compagna. Le donne sbagliano quando si affannano a voler giustificare le loro necessità. Credono, così facendo, di aiutare il compagno a capire la validità delle richieste fattegli e di rafforzare quindi la sua motivazione. Ciò che invece un uomo recepisce è: "Ecco perché devi farlo." Più lunga è la lista, più è probabile che aumenti la sua opposizione. Se vi chiede "Perché?", allora siete libere di fornirgli le vostre ragioni, ma ricordatevi di essere concise. Esercitatevi a pensare che vi asseconderà, se appena gli è possibile. Cercate di essere brevi. 4. Approccio diretto. Spesso le donne pensano di stare chiedendo aiuto quando in effetti non lo fanno. Se ha bi sogno di aiuto, può succedere che una donna illustri il pro blema senza avanzare una richiesta diretta. Si aspetta che il suo compagno si faccia avanti spontaneamente. Ma una richiesta indiretta sottintende la richiesta, non la esprime in modo esplicito e chiaro, ed è proprio questo atteggiamento a far sentire un uomo dato per scontato e non apprezzato. È certamente opportuno utilizzare di tanto in tanto espressioni indirette, ma se usate troppo spesso rischiano di accrescere la naturale riluttanza di lui. Può addirittura capitare che non capisca il motivo della sua re242

sistenza. Ecco alcuni esempi di richieste indirette e delle possibili reazioni maschili:

Ciò CHE LUI PUÒ RECEPIRE QUANDO LEI NON È DIRETTA Ciò che lei dovrebbe dire Ciò che non dovrebbe dire (in modo conciso e diretto) (in modo indiretto) "Andresti a prendere i barn- "Bisogna andare a prendere i bini?" bambini e io non posso." "Ti dispiacerebbe portare den- "I sacchetti della spesa sono in tro i sacchetti della spesa?" macchina." "Svuoteresti la pattumiera?" "Nella pattumiera non entra più niente." "Puliresti il cortile sul retro?" "Quel cortile è un vero disastro." "Andresti a ritirare la posta?" "La posta non è ancora stata ritirata." "Ci porti a cena fuori, stasera?" "Stasera non ho tempo di preparare la cena." "Mi porteresti fuori questa set- "Sono settimane che non rimana?" usciamo." "Ti va di metter da parte un po' "Parliamo così di rado." di tempo per parlare con me?"

Ciò che lui recepisce quando lei usa il metodo indiretto "Se hai la possibilità di andare a prenderli dovresti farlo; diversamente mi sentirò priva di aiuto e proverò risentimento." (Pretesa.) "Tocca a te portarli in casa, io ho fatto la spesa." (Aspettativa) "Non hai vuotato la pattumiera. Non dovresti aspettare così a lungo." (Critica.) "Ancora una volta non hai ripulito il cortile. Dovresti essere più responsabile, non tocca a me ricordartelo." (Rifiuto.) 243

"Hai dimenticato di ritirare la posta. Dovresti ricordartene." (Disapprovazione.) "Ho già lavorato abbastanza, il meno che potresti fare sarebbe condurci fuori a cena stasera." (Insoddisfazione.) "Mi stai trascurando. Non ottengo ciò di cui ho bisogno. Dovresti portarmi fuori più spesso." (Risentimento.) "E colpa tua se non parliamo abbastanza. Dovresti essere più disponibile." (Biasimo.)

5. Corretta formulazione. Uno degli errori più comuni che si commettono nel chiedere aiuto è l'utilizzo di potresti e puoi al posto della richiesta diretta. "Potresti vuotare la pattumiera?" è una semplice domanda tesa a ottenere un'informazione. "Vorrei che vuotassi la pattumiera." è una richiesta. Le donne utilizzano spesso il "potresti?", ma come ho già avuto modo di dire, le richieste indirette sono demotivanti. Se usate occasionalmente passano inosservate, ma l'uso continuo del puoi e del potresti è irritante per gli uomini. Quando suggerisco alle donne di cominciare a chiedere aiuto, a volte loro reagiscono con timore perché hanno già sentito dai loro compagni osservazioni del tipo: • • • • •

"Non seccarmi." "Non chiedermi continuamente di fare qualcosa." "Piantala di dirmi quello che devo fare." "So già quello che devo fare." "Non c'è bisogno che tu me lo dica."

In realtà, e a dispetto di ciò che una donna recepisce, quello che un uomo intende dire quando si esprime in questo modo è: "Non mi piace il modo in cui chiedi!" Se una donna non capisce che un certo linguaggio può avere sul compagno un effetto negativo, verrà rimproverata ancora più 244

spesso, finirà con l'avere paura di chiedere e comincerà a dire: "Potresti..." credendo così di mostrarsi più educata. Ma sebbene questo metodo funzioni su Venere, su Marte non è altrettanto efficace. Su Marte, infatti, è offensivo chiedere a un uomo: "Puoi vuotare la pattumiera?" Certo che può farlo! La questione non è se può vuotare la pattumiera, ma se lo vuole fare. Poiché si sente insultato, è molto probabile che la sua risposta sia negativa. Ciò CHE GLI UOMINI VOGLIONO SENTIRSI CHIEDERE Quando spiego questo punto nel corso dei miei seminari, le donne pensano che do troppa importanza a una sciocchezza. Per loro non esiste in realtà alcuna differenza... anzi, il "Potresti?" è un approccio forse più educato. Ma per molti uomini la differenza c'è, ed è importante. Ecco i commenti di tre di loro. 1. Quando mi viene chiesto: "Potresti mettere in ordine il cortile sul retro," io lo interpreto nel senso letterale. Dico: "Potrei farlo, certo è possibile." Ma con questo non sto dicendo: "Lo farò" e certo non ho la sensazione di assumermi un impegno. D'altro canto, quando mi viene detto "Vorrei che pulissi il cortile" mi sento tenuto a prendere una decisione e mi sento disposto a offrire il mio aiuto. Se dico di sì, le possibilità che io mi ricordi di farlo sono molto maggiori perché ho fatto una promessa. 2. Quando lei dice: "Ho bisogno del tuo aiuto. Potresti aiutarmi, per favore?" mi sento criticato, come se in qualche modo fossi già in difetto. Non vivo il suo atteggiamento come un invito a dimostrarmi il bravo marito che, in effetti, voglio essere. D'altro canto, "Avrei bisogno che tu portassi questo og245

getto, per favore" suona come una richiesta e mi dà l'opportunità di fare il bravo marito. Ho voglia di dire di sì. 3. Quando mia moglie dice: "Puoi cambiare il pannolino di Christopher?" io dentro di me penso: Sicuro che posso cambiarlo. Ne sono capace, non ci vuole molto a cambiare un pannolino. Ma, se non ho voglia di farlo, non mi pento di trovare una scusa. Se invece lei mi chiede: "Cambiemti il pannolino di Cristopher?" io rispondo: "Ma certo" e lo faccio. Mi piace partecipare e mi piace contribuire a crescere i nostri figli. Voglio aiutare!

GLI ERRORI CHE SI COMMETTONO COMUNEMENTE QUANDO SI CHIEDE

Quando si impara a chiedere, la cosa più difficile consiste nel ricordare le corrette modalità. Cercate di usare il vuoi e il vorresti ogni volta che è possibile. Sappiate che ci vorrà molto esercizio. Per chiedere aiuto a un uomo: 1. Siate dirette. 2. Siate brevi. 3. Usate frasi con il "vorresti" o il "vuoi", o il semplice condizionale. È opportuno non essere troppo indirette, troppo verbose ed evitare frasi che comincino con il "potresti" o il "puoi". Vediamo qualche esempio. Dite "Vuoteresti la pattumiera?" "Mi aiuteresti a spostare questo tavolo?" 246

"Me lo metteresti via?" "Porteresti dentro i sacchetti della spesa rimasti in macchina?" "Tornando a casa compreresti una bottiglia di latte?" "Andresti a prendere Giulia a scuola?" "Porteresti il cane dal veterinario oggi?" "Andiamo fuori a cena stasera?" "Mi tireresti su la cerniera?" "Accenderesti il fuoco?"

Non dite "Questa cucina è un caos; puzza. Nella pattumiera non ci sta più niente. Bisogna vuotarla. Potresti farlo tu?" (È troppo lunga e utilizza il potresti.) "Non riesco a spostare il tavolo. Ho bisogno di cambiargli posto per la festa di stasera. Potresti aiutarmi?" (È troppo lunga e utilizza il potresti.) "Non posso mettere via tutto quanto io." (E un messaggio indiretto.) "Ho lasciato quattro sacchetti della spesa in macchina. Ne ho bisogno per preparare la cena. Potresti portarli dentro?" (E troppo lunga, indiretta e utilizza il potresti.) "Fai un salto all'emporio. Laureen ha bisogno di latte. Io non posso uscire di nuovo. Sono talmente stanca. Ho avuto una giornata pesante. Potresti occupartene tu?" (È troppo lunga, indiretta e utilizza il potresti.) "Giulia ha bisogno di un passaggio e io non posso andare a prenderla. Hai tempo? Potresti pensarci tu?" (È troppo lunga, indiretta e utilizza il potresti.) "È l'ora dell'iniezione del cane. Lo porteresti dal veterinario?" (E troppo indiretta.) "Sono troppo stanca per preparare la cena. E un sacco di tempo che non usciamo. Ti va di uscire?" (E troppo lunga e indiretta.) 247

"Ho bisogno del tuo aiuto. Potresti tirarmi su la cerniera?" (È indiretta e utilizza il potresti.) "Fa molto freddo. Pensi di accendere il fuoco?" (È troppo indiretta.)

In sostanza, spesso, quella che voi ritenete essere una richiesta non lo è affatto per i marziani... che percepiscono invece tutt'altra cosa. E necessario uno sforzo consapevole per apportare queste modifiche, piccole ma significative, nel vostro modo di chiedere aiuto. Vi suggerisco di esercitarvi a correggere il vostro modo di formulare le richieste, per almeno tre mesi, prima di passare alla Fase 2. Altre formule che funzionano sono: "Ti dispiacerebbe...?" e "Saresti così gentile da...?" Avviate la Fase 1 con la consapevolezza che, in molte occasioni, non chiedete effettivamente aiuto. Imparate a farlo. Ora che avete scoperto altri aspetti del vostro marziano preferito, esercitatevi a chiedere ciò che lui già vi dà. Ricordate di essere concise e dirette. Poi ringraziatelo e dimostrategli il vostro apprezzamento.

OBIEZIONI COMUNI Questa prima fase può rivelarsi molto difficile. Ecco alcune domande che esprimono le obiezioni e le resistenze di una donna. 1. Domanda. Una donna pensa: Perché dovrei chiedere, quando con me lui non ha bisogno di farlo? Risposta: Ricordate che gli uomini vengono da Marte, e sono diversi. Per ottenere ciò di cui avete bisogno, non dovete far altro che accettare tale differenza. Sebbene chiedere ciò che volete non faccia parte della natura venusiana, potete farlo senza rinunciare alla vostra identità. Sentendosi amato e apprezzato, il vostro compagno divente248

rà sempre più disponibile a offrire il suo aiuto anche quando non gli viene richiesto. È questa una fase più avanzata. 2. Domanda. Una donna pensa: Perché dovrei mostrare il mio apprezzamento per quello che fa, quando io faccio di più? Risposta: I marziani danno di meno quando non si sentono apprezzati. Se volete che il vostro compagno dia di più, dovete mostrargli maggiormente il vostro apprezzamento. È l'apprezzamento a motivare gli uomini. Naturalmente, se siete consapevoli di stare dando di più, farlo vi riuscirà difficile. Cominciate allora a dare di meno; apprezzare di più il vostro compagno diventerà automaticamente più facile. In questo modo, non solo lo aiuterete a sentirsi amato, ma otterrete anche il sostegno di cui avete bisogno e che meritate. 3. Domanda. Una donna pensa: Se gli chiedo aiuto in mo do esplicito, lui potrebbe credere che mi stia facendo un favore. Risposta'. E esattamente così che dev'essere. Un dono d'amore è un favore. Quando un uomo sente che vi sta facendo un favore, dà con il cuore. Ricordate che è un marziano, il suo sistema di attribuire dei punti non è come il vostro. Se gli date la sensazione di essere obbligato a dare, vi chiuderà il suo cuore e darà di meno. 4. Domanda. Una donna pensa: Se mi ama, dovrebbe of frirmi spontaneamente il suo aiuto, senza aspettare che sia io a chiederglielo. Risposta: Ricordate che gli uomini vengono da Marte; sono diversi. Gli uomini si aspettano una richiesta precisa. Invece di pensare: Se mi ama mi offrirà il suo aiuto, pensate invece: Se fosse un venusiano mi offrirebbe il suo aiuto, ma non lo è, è un marziano. Imparando ad accettare questa differenza, lo motiverete ad aiutarvi e gradualmente sarà lui a offrirvi il suo sostegno. 249

FASE 2: ESERCITATEVI A CHIEDERE DI PIÙ (ANCHE QUANDO SAPETE CHE LUI POTREBBE RISPONDERVI DI NO) Prima di azzardarvi a chiedere di più a un uomo, accertatevi che si senta apprezzato per ciò che già vi sta dando. Continuando a sollecitare il suo aiuto, senza pretendere che faccia di più, gli permetterete di sentirsi non solo apprezzato, ma anche accettato e, soprattutto, non tenuto a cambiare per meritare il vostro amore. A questo punto sarà lui stesso a desiderare di cambiare e di offrirvi maggiore sostegno. Ora sì che potete arrischiarvi a chiedere di più senza correre il pericolo che lui non si senta all'altezza. La seconda fase consiste quindi nel consentirgli di capire che può dire di no senza per questo diventare indegno del vostro amore. Una volta raggiunta la certezza di poter rispondere con un no quando voi chiedete di più, si sentirà libero di scegliere. Non dimenticate che gli uomini sono molto più disposti a dire di sì se hanno la libertà di dire di no. È importante che le donne imparino a chiedere e ad accettare un no in risposta. Di solito le donne capiscono d'intuito quale sarà la risposta del partner prima ancora di avanzare la loro richiesta. Se prevedono un rifiuto, non si prenderanno neppure la briga di chiedere e si sentiranno respinte, mentre da parte sua lui non riuscirà a capire che cosa ha scatenato il risentimento della compagna. Nella Fase 2, esercitatevi a chiedere aiuto in tutte le situazioni in cui siete tentate di non farlo perché intuite la resistenza del vostro compagno. Fatelo, anche se sapete che lui vi dirà di no. Per esempio, una moglie può chiedere al marito che sta guardando il telegiornale: "Andresti a comprare un po' di salmone per cena?" Nel formulare questa domanda, è già preparata a sentirlo rispondere di no. Da parte sua, lui sarà colto di sorpresa perché non è mai capitato prima 250

che lei lo interrompesse con una richiesta del genere. È probabile allora che trovi qualche scusa del tipo: "In questo momento sto guardando la televisione. Non puoi farlo tu?" E probabile che lei a questo punto abbia voglia di rispondere: "Certo che potrei farlo io. Il problema è che faccio tutto io. Non mi va di farti da cameriera. Voglio che tu mi aiuti!"

Quando chiedete, sapendo che in risposta riceverete probabilmente un rifiuto, preparatevi ad accettare il no e a rispondere "D'accordo." Se poi aspirate a essere autenticamente marziana, potete dire: "Nessun problema,"... sarà musica per le sue orecchie. È importante chiedere e poi agire come se pensaste davvero che la risposta negativa è accettabile. Ricordate che lui deve sentirsi libero di rifiutare. Usate quindi questo approccio solo nelle situazioni in cui il suo rifiuto non vi comporta realmente alcun problema. Assicuratevi che lui non provi disagio nel rispondere di no. Ecco alcuni esempi: Quando chiedere Lui sta lavorando a qualcosa e voi volete che vada a prendere i bambini. Di norma non lo disturbereste, quindi ve ne occupate personalmente. Lui si aspetta che siate voi a preparare la cena. Vorreste che qualche volta fosse lui a farlo, ma non glielo chiedete mai. Intuite che non gli va. Di solito lui guarda la TV dopo cena mentre voi lavate i piatti. Vi piacerebbe che lo facesse lui, o almeno che vi aiutasse, ma non glielo chiedete mai. Intuite che detesta lavare i piatti, ma forse a voi non secca più di tanto, così lasciate perdere. Lui vuole andare al cinema e voi a ballare. Consapevole del suo desiderio di andare al cinema, non vi preoccupate di proporgli di andare invece a ballare. 251

Siete entrambi stanchi e desiderosi di andare a letto. Il mattino dopo passeranno gli incaricati della nettezza urbana. Voi intuite la sua stanchezza, quindi non gli chiedete di portare fuori la pattumiera. Lui sta lavorando a un progetto importante. Non volete distrarlo dal suo lavoro, ma al tempo stesso desiderate parlargli. Di norma, capite che lui vi opporrebbe resistenza e non gli chiedete di concedervi un po' del suo tempo. È molto impegnato e voi avete bisogno che vi accompagni a ritirare la vostra macchina che è in officina. Di norma anticipate le difficoltà che incontrerebbe nel cambiare i suoi programmi ed evitate di chiedergli un passaggio. Cosa dire Dite: "Andresti a prendere Julie? Ha appena telefonato." Se risponde di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Mi aiuteresti ad affettare le patate?" Oppure: "Prepareresti la cena stasera?" Se dice di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Mi aiuteresti a lavare i piatti stasera?" O: "Sparecchieresti?" Oppure aspettate una serata tranquilla per chiedere: "Laveresti tu i piatti stasera?" Se risponde di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Mi porteresti a ballare stasera? Adoro ballare con te." Se dice di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Porteresti fuori la pattumiera?" Se dice di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Ti va di trascorrere un po' di tempo con me?" Se dice di no, reagite con un garbato "D'accordo". Dite: "Oggi mi daresti un passaggio fino all'officina? La mia auto è in riparazione." Se dice di no, reagite con un garbato "D'accordo".

In tutti questi casi, siate preparate alla sua risposta negativa ed esercitatevi a mostrare la vostra comprensione. Convincetevi che vi aiuterebbe, se solo potesse. Ogni 252

volta che chiedete aiuto a un uomo e non lo fate sentire in colpa per avervelo rifiutato, vi garantite da cinque a dieci punti e, la volta successiva, lui sarà più disposto ad accogliere la vostra richiesta. In un certo senso, chiedendogli aiuto in modo amorevole, contribuite ad accrescere la sua capacità di dare di più. Io stesso ho fatto questa scoperta anni fa grazie a una mia collaboratrice. Stavamo lavorando a un progetto che non ci avrebbe portato alcun profitto economico e ci servivamo di volontari. Quando lei volle chiamare Tom, un mio amico, le dissi di non farlo; sapevo già che lui non sarebbe stato in grado di aiutarci. Mi rispose che lo avrebbe chiamato ugualmente. Quando le chiesi il perché, mi rispose: "Chiederò il suo aiuto e quando me lo rifiuterà mi mostrerò conciliante e comprensiva. In questo modo, la prossima volta sarà più disposto a dirmi di sì. Avrà di me un ricordo positivo." Aveva ragione. Quando chiedete aiuto a un uomo e non lo respingete se risponde di no, lui lo ricorderà e la volta successiva sarà molto più disponibile ad accontentarvi. D'altro canto, se passate sotto silenzio i vostri bisogni e non chiedete nulla, lui non si renderà conto della frequenza con cui la sua collaborazione è necessaria. E come potrebbe, se non glielo fate capire? Insistendo con gentilezza a chiedere di più, aiuterete il vostro compagno a sentirsi maggiormente a suo agio con voi e a desiderare di assecondarvi. E uno dei segreti per costruire un rapporto sano.

RAPPORTI SANI Un rapporto è sano quando entrambi i partner sanno di poter chiedere ciò di cui hanno bisogno, e di poter dire di no senza rischiare ripercussioni negative, se così decidono di fare. 253

Ricordo una scenetta verificatasi nella cucina di un'amica di famiglia. Mia figlia Laureen, che aveva cinque anni, mi aveva chiesto di prenderla in braccio e di giocare, ma io le risposi: "No, oggi no, sono troppo stanco." Ma lei insistette in tono scherzoso: "Per favore, papà, per favore, papà." Intervenne la nostra amica: "Laureen, tuo padre è stanco. Oggi ha lavorato sodo. Non dovresti chiedergli queste cose." Laureen reagì immediatamente dicendo: "Stavo solo chiedendo!" "Ma sai che tuo padre ti vuole bene," replicò l'amica. "E non è capace di dirti di no." (La verità è che se qualcuno non riesce a dire di no, questo è un problema suo e non di chi avanza la richiesta.) Subito mia moglie e i miei tre figli esclamarono: "Oh, sì che ne è capace!" Mi sentii molto orgoglioso di loro. C'era voluta parecchia fatica, ma gradualmente avevamo imparato a chiedere aiuto e anche a ricevere un no in risposta.

FASE y. ESERCITARSI A CHIEDERE IN MODO ASSERTIVO Una volta che avrete imparato ad accettare con grazia un no, sarete pronte per la Fase 3. In questa fase rivendicherete il vostro diritto di ottenere ciò che volete. Chiedete l'aiuto del vostro compagno e se lui comincia ad avanzare delle scuse o a opporre resistenza, non dite: "D'accordo." Invece esercitatevi a prendere sul serio le sue obiezioni, ma continuate ad aspettare che vi dica di sì. Un esempio: lui sta andando a letto e voi gli chiedete: "Andresti a comprare un po' di latte?" Vi risponderà: "Sono molto stanco, voglio andare a letto." Invece di cedere subito dicendo: "D'accordo," tacete. Restate in attesa e accettate il fatto che lui si sta opponendo 254

alla vostra richiesta. Non opponendo resistenza, avrete molte più possibilità di ottenere una risposta positiva. L'arte del chiedere in modo assertivo consiste nel restare in silenzio dopo avere avanzato una richiesta. Mettete in preventivo che lui si lamenterà, si acciglierà e borbotterà. Più un uomo è impegnato in qualche altra attività al momento della richiesta, più borbotterà. I suoi borbottìi non hanno nulla a che fare con la disponibilità a offrirvi il suo aiuto; vogliono semplicemente dire che è molto impegnato. Di norma una donna fraintende questo tipo di reazione ed erroneamente pensa che il compagno non abbia alcun desiderio di accontentarla. Ma non è così. I suoi borbottìi indicano che sta riflettendo sulla richiesta. Se così non fosse, si limiterebbe a rispondere con un semplice no. Se un uomo borbotta è buon segno... sta cercando di conciliare la vostra richiesta con le sue necessità. Supererà la sua resistenza interiore spostando il fulcro della sua concentrazione sulla vostra richiesta. Proprio come una porta con i cardini arrugginiti si apre cigolando, in questa situazione un uomo emetterà rumori insoliti. Basterà ignorarli perché cessino. Spesso quando un uomo borbotta è in procinto di accondiscendere alla vostra richiesta. Sfortunatamente, poiché quasi tutte le donne fraintendono questa reazione, finiscono per evitare di chiedere aiuto o ne fanno una questione personale e respingono il compagno. ' Nel nostro esempio, ossia quando a un uomo che sta per andare a letto viene chiesto di andare a comprare il latte, è molto probabile che comincerà a borbottare. "Sono stanco," dirà con aria infastidita. "Voglio andare a dormire." Se voi equivocate la sua reazione e la scambiate per un rifiuto, è probabile che rispondiate dicendo: "Io ho cucinato, ho lavato i piatti e ho messo a letto i bambini mentre tu te ne stavi sul divano! Non ti chiedo molto, ma al255

meno in questa situazione potresti aiutarmi. Sono esausta e ho la sensazione di dover fare tutto da sola." A questo punto scoppia la discussione. D'altro canto, se voi sapete che i suoi borbottìi sono appunto semplici borbottìi, e spesso il suo modo di cominciare a dire di sì, resterete in silenzio. In questo modo gli farete capire che avete fiducia nella sua disponibilità a risvegliarsi e ad accontentarvi. È questo un altro modo per capire la resistenza di un uomo alle vostre richieste. Ogni volta che chiedete di più, lui deve "stiracchiarsi". Se non è nella forma giusta, non può farlo. Ecco perché le due prime fasi costituiscono la necessaria preparazione alla terza fase. Inoltre, tenete presente che al mattino stirarsi è più difficile, per poi diventare più semplice con il passare delle ore. Quando un uomo borbotta, immaginate che sia mattina e che lui si stia stirando. Una volta fattolo, si sentirà in perfetta forma. Ma prima ha bisogno di borbottare.

PROGRAMMARE UN UOMO PERCHÉ DICA DI SÌ Acquistai per la prima volta consapevolezza di questo processo quando una sera mia moglie mi chiese di andare a comprare del latte mentre mi preparavo ad andare a letto. Ricordo di avere borbottato ad alta voce. Invece di discutere con me, lei si limitò ad ascoltare dando per scontato che alla fine l'avrei assecondata. Infatti, pur facendo un sacco di storie uscii, salii in auto e andai al negozio. A quel punto accadde qualcosa, qualcosa che accade a tutti gli uomini, e di cui le donne sono consapevoli. Mentre mi avvicinavo al mio prossimo obiettivo, cioè al latte, i borbottìi si spensero. Cominciai a essere consapevole dell'amore che nutrivo per mia moglie e della mia disponibilità 256

ad aiutarla. Cominciai a sentirmi "bravo". E credetemi, è una sensazione piacevole. Arrivato al negozio, mi sentii felice di ciò che stavo facendo e quando strinsi la mano intorno alla bottiglia sentii di avere conseguito il mio obiettivo. Conseguire un obiettivo ha sempre il potere di far sentire bene un uomo. Mi guardai intorno con fare orgoglioso, come per dire: "Ehi, guardatemi. Sono venuto a prendere il latte per mia moglie. Io sono uno di quelli che sanno che cos'è la generosità. Sono uno schianto." Quando tornai con il latte lei si mostrò felice di vedermi. Mi abbracciò forte e disse: "Grazie mille. E stato un vero sollievo non dovermi vestire di nuovo." Se mi avesse ignorato, è probabile che avrei provato risentimento nei suoi confronti. E se in seguito mi avesse chiesto nuovamente lo stesso favore, con tutta probabilità avrei borbottato ancora di più. Ma lei non lo fece e anzi mi manifestò tutto il suo amore. Fu così che mi scoprii a pensare: Che moglie meravigliosa, la mia; a dispetto della mia opposizione e dei miei borbottii, non esita a manifestarmi il suo apprezzamento. Quando lei mi chiese nuovamente di andare a comprare il latte, i miei borbottii furono in tono minore. Al ritorno, lei esternò un uguale dose di apprezzamento. La terza volta mi venne automatico dire: "Certo." Una settimana più tardi mi accorsi che eravamo rimasti a corto di latte. Mi offrii di andare a prenderlo, ma lei replicò che stava appunto uscendo per andare al negozio. Con mia sorpresa, una parte di me ne rimase delusa! Volevo essere io a occuparmene. Il suo amore mi aveva programmato a dire di sì. Ancora adesso, ogni volta che mi chiede di andare a prendere il latte una parte di me è felice di acconsentire immediatamente. Come vedete, ho sperimentato personalmente questa trasformazione interiore. L'accettazione e l'apprezzamento di mia moglie avevano avuto il potere di sanare la mia op257

posizione. Da quel momento, ogni volta che lei si mostrò assertiva nel chiedere, mi risultò più facile accogliere le sue richieste.

LA PAUSA PREGNANTE Uno degli elementi chiave della richiesta assertiva consiste nel rimanere in silenzio dopo averla formulata. Lasciate al vostro compagno il tempo di superare la propria riluttanza e attente a non disapprovare i suoi borbottìi! Finché restate zitte, avete la possibilità di assicurarvi il suo aiuto. Rompendo il silenzio, perdete potere. Di solito le donne rompono il silenzio e perdono così il loro potere facendo commenti del tipo: • "Oh, lascia perdere." • "Non posso credere che tu dica di no. Dopo tutto quello che ho fatto per te." • "Non ti chiedo poi così tanto." • "Non ti ci vorrà più di un quarto d'ora." • "Mi sento delusa. Il tuo rifiuto mi ferisce." • "Dunque non sei disposto a fare neppure questo per me. • "Come puoi rifiutarti?" Eccetera eccetera. Avete afferrato il concetto. Quando lui borbotta, lei sente il bisogno di difendere la sua richiesta e comincia a parlare. Discute con il compagno nel tentativo di convincerlo che dovrebbe assecondarla. Che lui lo faccia o meno, la volta successiva opporrà una resistenza maggiore. Per dargli la possibilità di accogliere la vostra richiesta, chiedete e poi restate in silenzio. Lasciatelo borbottare e lamentarsi. Limitatevi ad ascoltare. Alla fine dirà di sì. 258

Non fatevi l'errata convinzione che proverà risentimento nei vostri confronti. Non potrà né vorrà farlo, finché voi non insistete o non discutete con lui. Anche se esce borbottando, il suo malumore svanirà se entrambi avete l'impressione che sia stato lui a scegliere. A volte, tuttavia, capiterà che lui rifiuti. O che cerchi di cavarsela ponendovi delle domande. Attenzione! Durante la vostra pausa di silenzio potrebbe farvi domande come queste: • "Perché non lo fai tu?" • "Proprio non ho tempo. Non lo faresti tu?" • "Ho da fare, non ho tempo. Tu sei impegnata?" A volte si tratta di semplici domande retoriche a cui potete tranquillamente non rispondere. Non parlate a meno che non siate certe che lui aspetta effettivamente una risposta. In questo caso dategliela, ma brevemente, e poi riformulate la vostra richiesta. Chiedere in modo assertivo significa chiedere con sicurezza, mostrandovi fiduciose che lui vi aiuterà se solo può. Se tergiversa o dice di no, allora fornite una breve risposta tesa implicitamente a fargli capire che le vostre necessità non sono inferiori alle sue. Poi chiedete di nuovo. Ecco alcuni esempi: Cosa dice lui per opporsi alla richiesta di lei

Come può rispondere lei continuando a mostrarsi assertiva

"Non ho tempo, non puoi farlo tu?"

"Vado di fretta anch'io. Ci penseresti tu, per favore?" Poi restate in silenzio. "Te ne sarei davvero grata. Lo faresti per me?" Poi restate in silenzio.

"No, non voglio farlo."

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"Ho da fare, tu sei impegnata?"

"No, non ne ho voglia."

"Sì, sono impegnata anch'io. Lo faresti, per favore?" Poi restate in silenzio. "Non ne ho voglia neanch'io. Lo faresti, per favore?" Poi restate in silenzio.

Non si tratta di cercare di persuaderlo, ma semplicemente di sintonizzarsi con la sua opposizione. Se è stanco, non tentate di mostrargli che voi lo siete di più e che quindi è suo dovere aiutarvi. Se pensa di essere troppo occupato, non cercate di convincerlo che voi lo siete in misura ancora maggiore. Evitate di elencargli i motivi per cui dovrebbe farlo. Ricordate, state chiedendo non esigendo. Se l'opposizione perdura, esercitatevi nella Fase 2 e accettate con garbo il suo no. Non è questo il momento per dimostrare il vostro disappunto. Se non lo farete sentire criticato, lui in seguito ricorderà la vostra comprensione e sarà più disponibile ad aiutarvi. Con il tempo le vostre richieste di aiuto verranno soddisfatte sempre più spesso. Anche se siete già arrivate alla Fase 3, è necessario che continuiate a esercitarvi nelle Fasi 1 e 2. È importante che continuiate a chiedere correttamente le piccole cose e al contempo ad accettare con garbo i suoi rifiuti.

PERCHÉ GLI UOMINI SONO COSÌ SENSIBILI Forse vi state chiedendo perché gli uomini reagiscono con tanta sensibilità alle richieste di aiuto. Non si tratta di pigrizia, ma del fatto che hanno un grande bisogno di essere accettati. Qualunque richiesta di dare di più, per loro può significare che non sono accettati per quello che sono. 260

Proprio come una donna ha particolarmente bisogno di essere ascoltata e compresa quando parla dei propri sentimenti, un uomo avverte soprattutto la necessità di essere accettato. Qualunque tentativo di migliorarlo lo indurrà a pensare che state cercando di cambiarlo perché non è all'altezza. Su Marte il motto è: "Non riparare quello che non è rotto." Quando sente che una donna vuole di più e che sta cercando di cambiarlo, spesso un uomo pensa: "Vuole aggiustarmi perché non funziono più." È normale a questo punto che non si senta amato per quello che è. Acquisendo l'arte di chiedere aiuto, arricchirete enormemente il vostro rapporto. Accrescendo la vostra capacità di ricevere l'amore e l'aiuto di cui avete bisogno, contribuirete alla gratificazione del vostro compagno. Gli uomini sono più felici quando hanno la sensazione di avere soddisfatto le persone che stanno loro a cuore. Imparando a chiedere correttamente aiuto, non solo aiuterete il vostro uomo a sentirsi più amato, ma vi garantirete l'amore di cui avete bisogno e che meritate. Nel prossimo capitolo affronteremo il segreto di mantenere in vita la magia dell'amore.

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CAPITOLO 13 MANTENERE IN

VITA LA MAGIA DELL'AMORE

Uno dei paradossi dei rapporti affettivi sta nello scoprire, e proprio quando tutto va per il meglio, che ci stiamo allontanando emotivamente dal nostro partner o che stiamo reagendo in modo ostile. Forse vi riconoscerete in alcuni di questi esempi: 1. Traboccate d'amore per il vostro partner e una mattina vi svegliate sentendovi infastiditi o risentiti nei suoi confronti. 2. Siete affettuosi, pazienti e comprensivi, poi, di colpo, diventate esigenti o vi sentite insoddisfatti. 3. Non riuscite neppure a concepire di non amare il vostro partner, ma ecco che litigate e improvvisamente cominciate a pensare al divorzio. 4. Il vostro partner vi rivolge un gesto d'amore e voi provate risentimento per tutte le volte passate in cui vi ha ignorati. 5. Siete attratti dal vostro partner, poi, improvvisamente, non provate più nulla in sua presenza. 6. Siete felici con il vostro partner e poi di colpo vi sentite insicuri riguardo al vostro rapporto o incapaci di ottenere ciò di cui avete bisogno. 262

7. Avete la certezza che il vostro partner vi ami, poi d'un tratto vi sentite pieni di disperazione e di bisogni. 8. Dispensate amore con generosità, poi di colpo diventate critici, riservati, suscettibili o dominatori. Forse avrete notato questi atteggiamenti anche nel vostro partner. Rileggete l'elenco, riflettendo sui vari modi in cui il vostro partner sembra improvvisamente perdere la capacità di darvi l'amore che meritate. È probabile che a volte vi siate trovati a confrontarvi con certi suoi bruschi cambiamenti d'umore. È del tutto normale che due persone, follemente innamorate un giorno, si odino o litighino ferocemente quello successivo. Si tratta di fluttuazioni che scatenano perplessità, ma sono frequenti. Tuttavia se non capiamo le motivazioni di fondo, rischiamo di perdere la testa o di concludere, del tutto erroneamente, che l'amore è morto. Fortunatamente una spiegazione c'è. L'amore porta a galla i nostri sentimenti irrisolti. Un giorno ci sentiamo amati e quello successivo abbiamo improvvisamente paura di confidare nell'amore. Quando si tratta di avere fiducia nell'amore del nostro partner e di accettarlo, comincia spesso ad affiorare il doloroso ricordo di rifiuti passati. Ogniqualvolta amiamo o siamo amati, i sentimenti repressi tendono a venire a galla e a oscurare temporaneamente la consapevolezza dell'amore. Affiorano per essere sanati e per permetterci di dare a essi libero sfogo. In questi casi possiamo allora diventare improvvisamente irritabili, critici, pieni di risentimento, esigenti, non recettivi o arrabbiati. I sentimenti che in passato non abbiamo potuto esprimere dilagano improvvisamente nella nostra consapevolezza. L'amore sgela i nostri sentimenti repressi, che gradualmente cominciano a riprendere vita. 263

È come se aspettassero che l'individuo si senta amato per esigere di essere risolti. Noi tutti ci portiamo dentro un viluppo di sentimenti irrisolti, le ferite del nostro passato, che giacciono inerti dentro di noi finché non arriva il momento dell'amore. Allora, ossia proprio quando ci sentiamo liberi e sicuri di essere noi stessi, riaffiorano. Imparando ad affrontarli, con successo, ci sentiremo più felici e capaci di infondere maggior vigore al nostro potenziale affettivo. D'altro canto, se ci lasciamo coinvolgere in un litigio e biasimiamo il partner invece di pensare a guarire il nostro passato, crescerà il turbamento e con esso la tendenza a reprimere di nuovo tali sentimenti.

COME I SENTIMENTI REPRESSI TORNANO A GALLA Sfortunatamente, i sentimenti repressi non saltano fuori dicendo: "Ciao, noi siamo i tuoi sentimenti irrisolti tornati dal passato." Se cominciano a farsi sentire le sensazioni di abbandono e di rifiuto risalenti all'infanzia, allora è molto probabile che vi sentiate abbandonati o respinti dal vostro partner. Il dolore del passato si riverbera sul presente. Cose che normalmente non farebbero soffrire diventano infinitamente dolorose. Per anni abbiamo soffocato i nostri sentimenti più dolorosi. Poi un giorno ci innamoriamo e l'amore ci infonde la sicurezza sufficiente ad aprirci e ad acquistarne consapevolezza. Cominciamo così ad acquisire la coscienza del dolore.

PERCHÉ ALCUNE COPPIE LITIGANO NEI MOMENTI BUONI I sentimenti del passato tornano a galla non solo quando ci innamoriamo, ma anche in altri momenti in cui ci sen264

tiamo felici, soddisfatti e pieni d'amore. Proprio in questi contesti positivi si scatenano a volte litigi impiegabili. Una coppia può litigare in occasione di un trasloco, quando assiste al conferimento di una laurea, a una cerimonia religiosa, a un matrimonio, quando riceve dei regali, va in vacanza, porta a compimento un progetto, celebra il Natale, compra un'auto nuova, affronta un cambiamento di carriera positivo, vince alla lotteria, guadagna denaro, decide di spenderne o vive un'intesa sessuale particolarmente soddisfacente. In tutte queste occasioni uno o entrambi i partner possono improvvisamente sperimentare cambiamenti di umore e reazioni inspiegabili. Può essere allora molto utile riesaminare l'elenco di occasioni speciali sopraindicate, riflettere sul modo in cui i nostri genitori avrebbero reagito a esse e al tempo stesso su come noi stessi le abbiamo affrontate nell'ambito dei nostri rapporti di coppia.

IL PRINCIPIO 90/10 La comprensione dei meccanismi attraverso cui i sentimenti irrisolti del passato tornano periodicamente ad affiorare, ci permette di capire la maggiore vulnerabilità che sviluppiamo nei confronti dei nostri partner. Quando siamo turbati, circa il novanta per cento del nostro malessere è dovuto al passato e soltanto un dieci per cento si riferisce al presente. Vediamo un esempio. Se il nostro partner ci sembra un po' critico nei nostri confronti, è probabile che ci sentiamo leggermente feriti. Ma essendo adulti siamo anche capaci di capire che in realtà il nostro partner non ha alcuna intenzione di essere critico, o che forse ha avuto una brutta giornata. Tale comprensione ci impedisce di provare troppo dolore per le sue critiche. Non le prendiamo come un fatto personale. 265

Ma in un altro momento il suo atteggiamento critico ci può risultare estremamente penoso, e questo perché coincide con l'affiorare di sentimenti passati. Come risultato, siamo molto più vulnerabili e il nostro dolore aumenta perché da bambini siamo stati severamente criticati. In sostanza, le critiche del nostro partner ci feriscono di più perché scatenano anche la sofferenza passata. Da bambini ci era impossibile capire che eravamo innocenti e che i problemi dei nostri genitori riguardavano in realtà soltanto loro. Durante l'infanzia è normale ritenersi responsabili delle critiche, dei rifiuti e dei rimproveri che si ricevono. Quando questi sentimenti irrisolti tornano a galla, aumenta in noi la tendenza a interpretare le osservazioni del partner come critiche, espressioni di rifiuto e di rimprovero. È difficile in questi momenti sostenere una discussione adulta. Si fraintende tutto. Quando il nostro partner ci sembra critico, la nostra reazione ha attinenza con il suo atteggiamento per il dieci per cento, mentre per il novanta per cento è dovuta a esperienze del nostro passato. Immaginate che qualcuno vi allunghi un buffetto sul braccio o vi urti leggermente. Il dolore non è certo intenso. Ora immaginate che qualcuno frughi dentro una ferita aperta o vi urti proprio in un punto dolente. La sofferenza è molto maggiore. Analogamente, quando i sentimenti irrisolti tornano ad affiorare, diventiamo esageratamente sensibili alle piccole sollecitazioni esterne. È probabile che all'inizio di un rapporto la nostra sensibilità non sia così acuta. Ci vuole tempo perché i sentimenti passati riaffiorino. Ma quando questo succede, reagiamo in modo diverso ai nostri partner. In quasi tutte le relazioni, il novanta per cento di ciò che ci turba non avrebbe su di noi alcun potere se non dovessimo fare i conti con i sentimenti irrisolti del passato. 266

COME AIUTARCI L'UN L'ALTRA Quando il passato di un uomo torna a farsi sentire, lui di solito cerca rifugio nella sua caverna. In questi momenti è esageratamente sensibile e necessita di molta comprensione. Quando è una donna a vivere questa esperienza, la stima che ha di sé subisce un brusco crollo. Scende nel pozzo e ha bisogno di amore e tenera sollecitudine. Questa consapevolezza vi aiuterà a tenere sotto controllo i sentimenti negativi che riaffiorano. Se siete irritati con il vostro partner, prima di affrontarlo mettete per iscritto il vostro stato d'animo. Grazie alla Lettera d'Amore, la negatività troverà uno sfogo automatico e le sofferenze del passato si attenueranno. Le Lettere d'Amore vi aiutano a concentrarvi sul presente, consentendovi di interagire con il vostro partner in modo più fiducioso, comprensivo e con maggiore accettazione e capacità di perdono. Inoltre, la comprensione del principio 90/10 vi sarà utile nei momenti in cui è il vostro partner a reagire in modo esagerato. Sapere che è sotto l'influenza del passato, vi permetterà di essere più comprensivi. In questi momenti è essenziale che non gli facciate notare che sta avendo una reazione eccessiva. Ne resterebbe inutilmente ferito. Se state frugando nella ferita aperta di qualcuno, non potete in tutta onestà accusarlo di reazioni esagerate. Capire in che modo i sentimenti del passato tornano ad affiorare ci consente una maggiore comprensione dei motivi che stanno alla base degli atteggiamenti del nostro partner. Anche questo fa parte del processo di risanamento. Dategli il tempo di riacquistare il controllo. Se vi riesce difficile prestare ascolto ai suoi sentimenti, incoraggiatelo a scrivervi una Lettera d'Amore. 267

UNA LETTERA TERAPEUTICA Comprendere in che modo il passato condiziona le vostre reazioni attuali vi aiuterà a sanare i vostri sentimenti. Se il partner vi ha turbato in qualche modo, scrivetegli una Lettera d'Amore, e mentre la scrivete chiedete a voi stessi in che modo ciò che è accaduto si collega al vostro passato. Scrivendo è probabile che vi tornino alla mente dei ricordi e scopriate che in realtà l'oggetto del vostro risentimento è vostra madre oppure vostro padre. A questo punto continuate a scrivere, ma mutando il destinatario della lettera. Poi scrivete una Lettera di Risposta piena d'amore e fatene partecipe il vostro partner. La apprezzerà. È sempre positivo scoprire che il partner si assume la responsabilità del novanta per cento del dolore che scaturisce dal passato. Senza questa comprensione, tenderemmo inevitabilmente a biasimare il nostro partner o comunque a far sì che si senta biasimato. Se volete che il vostro partner sia più sensibile ai vostri sentimenti, rendetelo partecipe dei sentimenti dolorosi del vostro passato. Solo così potrà capire la vostra acuita sensibilità. Le Lettere d'Amore costituiscono un'eccellente opportunità per riuscirci.

NON SIETE MAI TURBATI PER IL MOTIVO CHE CREDETE Adottando con frequenza la tecnica della Lettera d'Amore, comincerete a scoprire che di solito le ragioni del vostro turbamento non sono quelle che credevate. Attraverso l'esplorazione delle ragioni più profonde, la negatività tende a scomparire. Proprio come è possibile che ci troviamo improvvisamente intrappolati nelle emozioni negative, con altrettanta rapidità possiamo liberarcene. Ecco alcuni esempi: 268

1. Una mattina Jim si svegliò sentendosi profondamente irritato con la sua compagna. Qualcosa che lei aveva fatto l'aveva infastidito. Mentre le scriveva una Lettera d'Amore scoprì che in realtà era irritato con sua madre, sempre troppo dominatrice nei suoi confronti. A questo punto decise di indirizzare a lei la lettera. Immagino di tornare ai tempi in cui si sentiva dominato da lei e alla fine scoprì di non provare più alcun risentimento verso la sua compagna. 2. Lisa amava il suo compagno da mesi, quando si scoprì molto critica nei suoi confronti. Mentre gli scriveva una Lettera d'Amore arrivò alla conclusione che in realtà a turbarla era il timore di non essere alla sua altezza e di perdere così il suo amore. Una volta consapevole dei suoi timori più profondi, cominciò di nuovo a provare sentimenti affettuosi. 3. Il giorno successivo a una romantica serata trascorsa insieme, Bill e Jean litigarono furiosamente. La lite scoppiò quando Jean si mostrò leggermente irritata per una piccola dimenticanza del compagno. Invece di mostrarsi comprensivo come suo solito, Bill si accorse improvvisamente di desiderare il divorzio. Poco dopo, mentre scriveva una Lettera d'Amore, capì che in realtà aveva paura di essere abbandonato. Era lo stesso timore che aveva provato da bambino ogni volta che i suoi genitori litigavano. Ne fece allora i destinatari di una nuova lettera e si scoprì di nuovo disponibile nei confronti della moglie. 4. Tom, il marito di Susan, aveva un'importante scadenza di lavoro da rispettare e fece tardi in ufficio. Quando tornò a casa, Susan era molto arrabbiata con lui. Una parte di lei era consapevole dello stress a 269

cui il marito era sottoposto, ma non riusciva a trattenere la propria irritazione. Mentre gli scriveva una Lettera d'Amore scoprì che in realtà era arrabbiata con il padre, che l'aveva lasciata sola con una madre violenta. Da bambina si era sentita inerme e abbandonata e ora questi sentimenti stavano tornando in superficie e attendevano di essere sanati. Scrisse una Lettera d'Amore al padre e di colpo scoprì di non nutrire più alcuna ostilità per Tom. 5. Raquel si sentì attratta da Phil finché lui non le disse di amarla e si dichiarò disposto a impegnarsi seriamente con lei. Il giorno dopo l'umore di Raquel subì un brusco mutamento. Cominciò ad avere un'infinità di dubbi e ogni passione scomparve. Mentre scriveva a Phil una Lettera d'Amore scoprì che in realtà era arrabbiata con il padre, con la sua passività e la propensione a ferire sua madre. Dopo avergli scritto una Lettera d'Amore in cui dava sfogo ai suoi sentimenti negativi, provò di nuovo attrazione per Phil. Non è detto che ogni volta che scrivete una Lettera d'Amore sperimenterete ricordi di sentimenti passati. Ma a mano a mano che scaverete più a fondo in voi stessi, capirete con maggiore chiarezza che il passato gioca sempre una parte importante nei vostri turbamenti.

LA REAZIONE RITARDATA Proprio come l'amore può riportare in superficie sentimenti irrisolti, può anche permettervi di ottenere ciò che volete. L'ho sperimentato di persona. Molti anni fa avevo manifestato il desiderio di fare l'amore con la mia compa270

gna, ma lei non se la sentiva. Accettai il suo rifiuto e feci un altro tentativo il giorno dopo, ma ancora una volta senza successo. Poiché la situazione non accennava a mutare, di lì a quindici giorni cominciai a provare un certo risentimento. Ma a quell'epoca non sapevo come comunicare i miei sentimenti e invece di esprimere la frustrazione che provavo, continuai a fingere che tutto andasse per il meglio. Soffocavo i miei sentimenti negativi e cercavo di mostrarmi affettuoso come al solito. Ma intanto il mio risentimento cresceva. Facevo di tutto per compiacere e rendere felice la mia compagna, mentre interiormente provavo ostilità per il suo rifiuto. Allo scadere delle due settimane, le regalai una graziosa camicia da notte. Nell'aprire la scatola quella sera lei rimase felicemente sorpresa, ma quando le chiesi di provarla mi disse che non era dell'umore giusto. A quel punto rinunciai. Accantonai il pensiero del sesso e mi dedicai anima e corpo al lavoro. Mi ero convinto che fosse giusto soffocare il mio risentimento. Tuttavia, circa due settimane dopo, tornando a casa una sera scoprii che lei aveva preparato una buona cena e indossato la camicia da notte che le avevo regalato. Le luci erano basse e il giradischi diffondeva una musica dolce. Potete immaginare la mia reazione. Di colpo il risentimento tornò a galla. Il mio primo pensiero fu: "Ora tocca a te soffrire per quattro settimane." Tutta l'ostilità accumulata in quell'ultimo mese esplose e, solo dopo avere parlato di questi sentimenti, capii che proprio la sua disponibilità a darmi ciò che volevo aveva scatenato questa reazione.

QUANDO LE COPPIE PERCEPISCONO IMPROVVISAMENTE IL RISENTIMENTO

Cominciai a riscontrare questo stesso schema in molte altre situazioni, ed ebbi modo di notarlo anche nell'eserci271

zio della mia professione. Quando uno dei partner era finalmente disposto a cambiare in meglio, l'altro si faceva improvvisamente ostile e indifferente. Non appena Bill si dimostrava disposto a dare a Mary ciò che lei aveva continuato a chiedere, in lei si scatenava una reazione risentita del tipo: "Be', ormai è troppo tardi." Oppure: "E con questo?" Mi è capitato spesso di occuparmi di coppie sposate da più di vent'anni. I figli sono cresciuti e hanno lasciato la casa. Di colpo, la donna decide che vuole il divorzio. L'uomo a questo punto si "sveglia" e capisce che ha bisogno di cambiare e di trovare aiuto. Quando però comincia a cambiare in positivo e a darle l'amore che lei gli ha chiesto per vent'anni, la compagna reagisce con risentimento. Sembra quasi che voglia ribaltare i ruoli e far sì che sia lui a soffrire per i vent'anni successivi. Fortunatamente ciò non avviene. Se lo scambio reciproco sussiste e il coniuge riesce a capire fino a che punto lei si è sentita trascurata, da parte sua lei diventerà più recettiva ai suoi sforzi. Ovviamente i ruoli possono anche invertirsi; in questo caso è l'uomo che vuole andarsene e la donna che diventa disponibile al cambiamento, ma solo per scontrarsi con l'opposizione del compagno.

LA CRISI CHE SCATURISCE DAL SUSCITARE ASPETTATIVE La reazione ritardata può verificarsi anche a livello sociale e in sociologia è definita la crisi data dal suscitare aspettative, con un richiamo a ciò che accadde negli anni Sessanta durante l'amministrazione Johnson. Per la prima volta, le minoranze godevano di diritti mai avuti prima. Il risultato fu un'esplosione di rabbia collettiva: sommosse e violenze di ogni genere. Erano venuti a galla tutti i sentimenti repressi fino a quel momento. 272

Ecco un altro caso in cui il passato torna a farsi sentire. Non appena le minoranze si sentirono più sostenute, avvertirono un empito rinnovato di collera e risentimento. Erano i sentimenti irrisolti del passato che facevano sentire la loro voce.

PERCHÉ ANCHE I SINGOLI INDIVIDUI POSSONO AVERE BISOGNO DI UN AIUTO ESTERNO

A mano a mano che si acquisisce familiarità con il proprio rapporto di coppia, cresce l'amore. Come risultato, sentimenti più profondi e più dolorosi affioreranno chiedendo di essere risolti... sentimenti quali la vergogna e la paura. Poiché generalmente non sappiamo come affrontarli, finiamo col venirne sopraffatti. Per guarire abbiamo bisogno di condividerli con altri, ma sfortunatamente abbiamo quasi sempre troppa paura o troppa vergogna per farlo. È in questi momenti che possiamo sentirci depressi, ansiosi, annoiati, risentiti o semplicemente esausti senza nessun motivo apparente. Sintomi che indicano come il "bagaglio" emotivo che sta affiorando non riesca a trovare sfogo. In questi casi l'istinto ci spinge a fuggire l'amore p a sprofondare ancora di più nelle dipendenze acquisite. È invece questo il momento di lavorare sui nostri sentimenti e spesso l'intervento di un terapeuta può essere di grande aiuto. Quando i sentimenti profondi tornano a galla, noi li proiettiamo sul nostro partner. Se non ci siamo sentiti abbastanza sicuri da esprimere i nostri sentimenti ai genitori o a un partner passato, di colpo ci accorgiamo di non riuscire a sintonizzarci con i nostri sentimenti in presenza del partner attuale. A questo punto, e a dispetto dell'aiuto che ne riceviamo in sua compagnia, non ci sentiamo sicuri e restiamo emotivamente bloccati. 273

È un paradosso: le paure più profonde tendono ad affiorare proprio perché ci si sente sicuri con il partner. Siamo timorosi e incapaci di condividere ciò che proviamo. La paura può addirittura atrofizzare la nostra capacità di sentire e, quando questo accade, scompare la possibilità di dare libero sfogo ai sentimenti che affiorano. Ecco quando l'aiuto di un consulente o di un terapeuta può diventare determinante. In presenza di qualcuno su cui non si proiettano le nostre paure, diventa più facile elaborare i sentimenti che affiorano. Ecco perché anche persone che vivono rapporti di coppia perfettamente riusciti, possono provare la necessità di rivolgersi a un terapeuta. La partecipazione a gruppi di sostegno può avere un effetto ugualmente liberatorio. La compagnia di persone che non conosciamo intimamente ma che ci forniscono comunque sostegno, aiuta a esternare i sentimenti dolorosi. Quando proiettiamo tali sentimenti sul nostro partner, questi è impossibilitato ad aiutarci e tutto ciò che può fare è incoraggiarci a cercare aiuto altrove. La comprensione dell'incidenza del passato sui rapporti attuali ci consente di accettare i flussi e i riflussi dell'amore. Cominciamo a confidare nell'amore e nella sua capacità terapeutica. Per mantenere libera la magia dell'amore dobbiamo essere flessibili e adattarci alle sue stagioni.

LE STAGIONI DELL'AMORE Un rapporto di coppia è come un giardino. Per crescere rigoglioso deve essere annaffiato regolarmente. Ha bisogno di cure particolari a seconda della stagione e del clima. Bisogna deporre i semi ed estirpare le erbacce. In modo analogo, per mantenere viva la magia dell'amore è necessario che ne comprendiamo le stagioni e dedichiamo cure adeguate alle speciali necessità dell'amore stesso. 274

LA PRIMAVERA DELL'AMORE

L'innamoramento equivale alla primavera. Quando ci innamoriamo, crediamo che saremo felici per sempre. Non riusciamo neppure a concepire di non amare il nostro compagno. È questo un bel momento di innocenza in cui l'amore sembra eterno, un periodo magico in cui tutto appare perfetto e funziona senza sforzo. Il nostro partner ci appare come la risposta a tutte le nostre necessità. Danziamo insieme in perfetta armonia e ci beiamo della nostra buona fortuna.

L'ESTATE DELL'AMORE

Nell'estate dell'amore realizziamo che il nostro partner non è perfetto come pensavamo e che il rapporto di coppia ha bisogno di cure. Non solo il nostro partner viene da un altro pianeta, ma è un essere umano con i suoi limiti e i suoi errori. Sorgono così frustrazioni e delusioni; le erbacce devono essere sradicate e le piante hanno bisogno di dosi supplementari di acqua per non avvizzire sotto il sole. Dare e ricevere amore non è più così facile. Scopriamo che non siamo sempre felici e che non sempre ci sentiamo ben disposti. La realtà non è all'altezza delle aspettative. A questo punto molte coppie cadono preda della disillusione. Non vogliono lavorare per costruire un rapporto sano e irrealisticamente desidererebbero che fosse sempre primavera. Biasimano il loro partner e rinunciano alla lotta. Ciò che non capiscono è che l'amore non è sempre facile; a volte per tenerlo vivo bisogna faticare sotto un sole incandescente. Nella stagione estiva dell'amore, dobbiamo prestare la massima cura alle necessità del nostro part275

ner e, al tempo stesso, chiedere e ottenere l'amore di cui abbiamo bisogno. Nulla di tutto questo avviene automaticamente.

L'AUTUNNO DELL'AMORE

Se abbiamo curato il giardino durante l'estate, in autunno ne raccoglieremo i frutti. E questa una stagione d'oro... intensa e gratificante. Sperimentiamo un amore più maturo, capace di accettare e capire le imperfezioni del partner e le nostre. E un momento per ringraziare e per condividere. Dopo avere lavorato sodo durante l'estate possiamo rilassarci e goderci l'amore a cui abbiamo dato vita.

L'INVERNO DELL'AMORE

Ecco che il tempo cambia di nuovo e subentra l'inverno. Durante i mesi freddi e spogli della stagione invernale la natura si ritira in se stessa. È un tempo di riposo, di riflessione e di rinnovamento; il tempo in cui sperimentiamo il nostro dolore irrisolto: e il coperchio si solleva per lasciar uscire i sentimenti dolorosi. E un tempo di crescita solitaria, in cui dobbiamo cercare più in noi stessi che nel nostro partner l'amore e la gratificazione. Ed è anche il tempo di risanamento, quando gli uomini si ritirano nelle loro caverne e le donne sprofondano nei loro pozzi. Dopo esserci amati e guariti durante il buio inverno dell'amore, ritorna inevitabilmente la primavera. Àncora una volta nascono in noi sentimenti di speranza, di amore e di infinite possibilità. Grazie all'opera di risanamento interiore e all'esplorazione della nostra anima, di cui ci sia276

mo occupati durante l'inverno, siamo di nuovo in grado di aprire i nostri cuori per vivere la primavera dell'amore.

RAPPORTI RIUSCITI Dopo avere letto questa guida che si propone il miglioramento delle comunicazioni e il soddisfacimento delle necessità emotive, avete la preparazione sufficiente a garantirvi rapporti sani e felici. Avete inoltre ottimi motivi per sentirvi speranzosi. Potete affrontare con successo l'avvicendarsi delle stagioni dell'amore. Ho visto migliaia di coppie modificare radicalmente i loro rapporti... a volte nello spazio di una notte. Si presentavano il sabato al mio seminario e all'ora di cena della domenica erano di nuovo innamorati. Mettendo in pratica le intuizioni che avete acquisito attraverso la lettura di questo libro e ricordando che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, vi assicurerete lo stesso successo. Ma attenti a ricordare che l'amore è stagionale. In primavera tutto è facile, ma in estate bisogna lavorare sodo. È probabile che in autunno vi sentirete generosi e gratificati, ma in inverno subentrerà il vuoto. Durante l'estate, è anche troppo facile dimenticare di raccogliere le informazioni necessarie e di lavorare per costruire un rapporto positivo; e altrettanto facile è perdere il proprio amore in inverno. Nell'estate dell'amore, quando le cose si complicano e vi accorgete di non ottenere l'amore di cui avete bisogno, è probabile che dimentichiate improvvisamente tutto quello che avete imparato da questo libro. Un istante, e tutto scompare. Allora forse comincerete a rimproverare il vostro partner e sottovalutare la necessità di prendervi cura dei suoi bisogni. 277

Con l'inverno, forse vi sentirete inermi. Vi assumerete tutte le colpe e dimenticherete di amarvi. Potrete arrivare a dubitare di voi stessi e del vostro compagno. Potrete diventare cinici e provare il desiderio di rinunciare. Tutto questo fa parte del ciclo. Le tenebre precedono sempre l'alba. Per costruire dei rapporti validi dovete accettare e capire le differenti stagioni dell'amore. A volte l'amore fluisce in modo facile e automatico; altre volte richiede impegno. In certi momenti i vostri cuori traboccano e in altri sono vuoti. Non dovete aspettarvi che il partner sia sempre amorevole nei vostri confronti e neppure che rammenti sempre come riuscirci. Fategli dono della vostra comprensione e non pretendete di ricordare sempre ciò che avete appreso sul dare e il ricevere amore. Il processo di apprendimento non richiede solo la disponibilità ad ascoltare e a mettere in pratica, ma anche a dimenticare e poi a ricordare di nuovo. Tramite questo libro avete imparato cose che i vostri genitori non vi hanno insegnato. Non le conoscevano. Ma ora che le conoscete, siate realisti. Sentitevi autorizzati a commettere degli errori. E inevitabile che vi succeda di dimenticare molte delle nozioni che avete acquisito. La teoria dell'educazione sostiene che per imparare qualcosa di nuovo è necessario ascoltarlo duecento volte. Non possiamo pretendere di ricordare tutto ciò che è esposto in questo libro (e neppure pretendere che lo faccia il nostro partner). Dobbiamo essere pazienti e mostrare apprezzamento per ogni piccolo progresso. Ci vuole tempo per elaborare queste idee e integrarle nella nostra esistenza. In sostanza, non abbiamo bisogno soltanto di sentirle ripetere duecento volte, ma anche di imparare a liberarci di ciò che abbiamo appreso in passato. Non siamo bambini ignari di tutto; siamo stati programmati dai nostri genitori, dall'ambiente in cui siamo cresciuti e dalle espe278

rienze dolorose che hanno caratterizzato il nostro passato. Interiorizzare queste nuove consapevolezze è un'impresa nuova e ardua. Siete dei pionieri. Viaggiate in territori sconosciuti. E inevitabile che a volte vi smarriate. E inevitabile che a volte si smarrisca il vostro compagno. Usate questa guida come una mappa per inoltrarvi ripetutamente in terre ignote. Ogni volta che proverete frustrazione nei confronti dell'altro sesso, ricordate che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Se anche di questo libro non rammenterete altro, la consapevolezza di questa differenza vi aiuterà a esternare più costruttivamente il vostro amore. Rinunciando gradualmente alle censure e ai rimproveri e insistendo nel chiedere ciò che volete, riuscirete a dare vita ai rapporti affettivi di cui avete bisogno e che meritate. Vi aspetta un futuro ricco. Vi auguro che continuiate a crescere nell'amore e nella consapevolezza. Grazie per avermi permesso di avere una parte nella vostra vita.

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INDICE

I

Ringraziamenti Introduzione 1. Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere pag. 19 2. Mister Aggiustatutto e il Comitato per il miglioramento della casa » 26 3. Gli uomini si rifugiano nelle caverne e le donne parlano » 41 4. Come motivare l'altro sesso » 52 5. Parlare lingue diverse » 71 6. Gli uomini sono come elastici » 104 7. Le donne sono come onde » 122 8. Scoprire i nostri bisogni emotivi » 143 9. Come evitare i litigi »161 10- Segnare punti con l'altro sesso 11. Come comunicare i sentimenti difficili » 215 12. Come chiedere aiuto e ottenerlo » 238 13. Mantenere in vita la magia dell'amore » 262

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John Gray in Sonzogno Marte & Venere Il piccolo Marte & Venere illustrato

Finito di stampare nel mese di giugno 2005 presso il Nuovo Istituto Italiano d'Arti Grafiche Bergamo Printed in Italy

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