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Cesare Luporini
Dialettica e m·aterialismo
Editori Riuniti
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Cesare Luporini
Dialettica e m·aterialismo
Editori Riuniti
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I edizione, I ristampa: aprile 1978
© Copyright by Editori Riuniti, 1974 Via Serchio 9/11 - 00198 Roma Copertina di Bruno Munari CL 63-0631-4
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Indice
VII
Introduzione
LXVII
Avvertenza Parte prima
IS~S .3
La consapevolezza storica del marxismo
43
Appunti su alcuni nessi interni del pensiero di Gramsci
53
La metodologia del marxismo nel pensiero di Gramsci
77
Verità e libertà i;.~'~
111
Marxismo e soggettività
i~ ~ : __
Parte seconda
153
Realtà e storicità: economia e dialettica nel marxismo
21.3
Marx secondo Marx ', ~ :;. L
1· '5
!, ;
Marginalia
il concetto di formazione economico-
297
Marxismo e sociologia: sociale l ~ \ ':
305
Per lo studio delle opere giovanili di Marx e Engels : ' ~ :'
322
Il rapporto uomo-natura alle origini del marxismo
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329
Convergenze per un umanesimo moderno
349
L'uomo e la natura · · ·
352
Rovesciamento e metodo nella dialettica marxista
362
Marxismo e scienze umane
373
Dalla filosofia alla scienza: la questione dell'umanismo
380
Marx: problemi filosofici e epistemologici
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Introduzione
Questo è un libl'o pesante (mi sembra; non mi dispiace) e gli conveniw un titolo pesante. Dialettica e materialismo in nessuno degli scritti qui raccdlti sono temat·izzati direttamente, aJ:meno per ciò ohe concerne la ·ricerca, o un recupero, del loro nesso. M.a sono i: due poli, mi sembra, o punti di riferimeno presenti in modo costante, nonostante la variet·à di approcci e il non breve percorso che questi scl'iHi rappresentoano. Vorrei che fos.s·e subito chiaro come la penso, in relazione a ciò che quei due termini ~ignifkano. Non è verso l~a costruzJon.e, o ricostruzione, di un « matel:lialirsmo dialettico », che sono attirato, nei' senso che a queUa espressione venne dato durante un intero periodo storico. Essa suppon•eva o impl·icava in qualche modo come data la loro omogeneità, in forma ·tale che scrutando a « materialismo » o scrutando Ia « dialettica » ne risultastSe po~ la perfetta reciproca .adaottazione, come di due parti di un unico congegno. Dove consistesse l'evrore teorico e quale fosse la sua radice pratica, non mette conto qui ridiscutere. VogUo però, anche, subito precisare che non mi muovo neppure verso una reductio a mera epis.temdlogia di ciò che può intendersi sotto iJ nome di « materirarl•i.smo dialettko »: ritengo tale reductio mistif.icante nelLa misura in eu~ essa perde il significato proprio e stretto di ognuno di quei due termini. Quando dico« materialismo >l'intendo dire materialismo; quando dico « dialettica » intendo dire dualettica, Jn un senso ch-e cercherò di precisare fra poco (naturalmente in prima approssimazione) e che comunque non è molto discosto da ciò che qudle pa•role suscitano ed evocano generalmente. N~ JjfiuJQ,i·11SQ!P_f!1:i!,__Qg_~Ll1so soltanto simbolico, e non conoscitivo, come di bandiere che di fatto a~l ludono ad altro, e fosse pure aM>a prassi rivoluzionaria (o pretesa VII www.scribd.com/Baruch_2013
tale). Invece, anche per me, «le parole sono pietre», cioè hanno e devono avere un significato determinato, che il pensiero critico fluidifica, ma per portarle a nuove, piu complesse o piu profonde, -- · cristalLizzazioni significativ•e. Vi è dunque per me un punto di partenza (storico e cu1lturalmente condizionato, ma che racchiude un sia pur minimale contenuto teorico), H quale consiste proprio in ciò: che fra dialettica e materhtHsmo non vi è immediata simHarità, o omogeneità. Al contral'io, vi è iniziale distanza, eterogeneità, non sintonia. Dicendo questo non mi riferisco al fatto che la di·alettica, modetmamente, è risorta su terreno idealistico ( Hegel, soprattutto); che è circostanza storica importante quanto si vuole, ma di per •sé non decisiva t·eoricament•e. Mi niferlsoo invece a quel contenuto ueoretico minimale, ma sollido, che 'le due paorole richiamano nella coscienza cultumle corrente (questa sf, un prodotto storico). In essa la parola «dialettica >> evoca ,H senso di un puro movimento che non è semplice fluire, ma un procedere che passa (e in certo modo scatta) attraverso determina2ioni opposte. La par·ola « materia1ismo » invece evoca il senso ddla fiss-Ltà e ripetizione della cosa (o oggetto) maveriale, della sua autaidentità in ciò, indipendentemente da chi la guardi o maneggi; che è i·l suo marchio di origine. Ecco 1a distanza ed eterogeneità ·iniziaH. Ora, a mio parere, tutto il marxism.o (correttamente .inteso) nella sua oompiessità ·s.i·stematica - _L2.9me filosofia -(si t veni.a v·erbo) per « mutare il mondo » - si muove fra quei due termini presi e .accolti inizi:ahnente nella loro -distanza ·e difformità. Credo che non riconoscere questo fa precipit·are o verso H }oro abbandono (o di uno di essi ) , o verso 1a costruzione dogmatica. Ciò signifioa che il marxismo stabi1isce fra quei t·ermini ( natura·lmente oiò che conta è v·edere come e perché) un campo di tensione teor:ioa entro 1J quai.e esso si colloca; para!Hellamente al fatto (esprimiamoci oosf, per ora) che esso colloca se stesso nel corso deUa storia dehle società umane, come > al « duplice ca:vattere dal lavoro di cui essa è;@;· prodotto}>: dJ lavoro utile (secondo « i modi concreti deii lavori che areano valori d'uso }> ) e il J:avoro astratto, cioè « i·l·lavoro come dispendrio di forza-lavoro, quale che sia la maniera "utliù.e" in cui esso viene speso ». Si è da qualcuno, g1ustamente, sottolineato _:,t, 11~1 fatto, d~J.a preminenza ahl'uojp._g_QellQ.~.!YllbiQ. _Lppn_:~]Q_)ll~tçri~k,_tn~. apche comunicativo) e della distribuzione, piuttosto che all'uomo delJ.a P_!!>~<tp;J~l1f! e. del <Jql'l~Pl.119_( incluso il consumo produttivo). In ciò sta una sua diametrale opposizione al marxismo. In quanto ideologia la possiamo perciò conside-rare una forma recenne dell'ideologia borghese nella sua lotta contro il marxismo rivoluzionario, che sottiLmente ut·Hizza un Lato fondamen1:aJe e centrale del marxismo stesso, e cioè il rilievo condizionante dato alle strutture formali oggettive le quali si generano nella storia umano-sociale entro limiti naturali e in possibilità combinatorie non illimitate. Questa ideologia strutturalistica, in quanto corrisponda a siffatti connotati, assume un significato particoJ.armente reazionario nel momento in cui sulla terra si viene accentuando un urto gigantesco e senza precedenti fra i meccanismi storico-sociali {economici, ecc.), con i loro apparati istituzionali, e quello che si può chiamare il « mondo della soggettività »; urto il cui esito è ancol'a oscuro. Lo specifico veleno di tale ideologia consiste in ciò: che essa assume ,jJ volto della razionalità e ddla impassibile scientificità, di fatto rinviando il soggettivo, e la l'1ivolta soggettiva, a un suo rischio reale: quello dell'irrazionalità. Rischio reale ov-e questa rivoloo. non riesca a riconoscersi neLla lotta di classe ·e a immedes1marsi in essa in modo . non v·elleitario. (Ciò mostra che non è affatto vero, come è stato detto e creduto da molti marxisti, che l'ideologia borghese fosse condann~ta ormai a rinchiudersi definitivamente e unilateralmente nell'irrazionalismo. E mostra anche che, per combatterla, non basta inalberare la bandiera del razionalismo, senza distinguere criticamente fra « razionalità » e « razionalità », cioè senza cercarne le basi di classe. Qualcosa di analogo, del resto, sembra si possa dire della oggi ;>èlbentrante e invadente ideologia semiologka, o~semiologism.Q,_
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che si deve tener distinta dai probLemi effettivamente identificati, e in parte dai « metodi »: intendo dire in quella parte in cui essi non si confondono col proprio prolungamento ideologico. Si ha infatti l'impres·sione che negli odierni sviluppi semio1ogici o serniodci, almeno in occidente, i due livelli del metodo e dell'interpretazione del metodo vengono largamente confusi fra loro. ) Il discorso ci ha cosi condotto al cosiddetto « problema dell'uomo », che ha rappresentato in questi anni un posto di vivo contrasto all''interno del marx1smo o, quanto meno, fra filosofi maTxisti. Ora ·a me S•embra che almeno un dato dovrebbe considerarsi sufficientemente chiarito: che H marxismo come «materiali~xpo storico » (e _quif.Idi_. c()~e ~<sritic